Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

3 Marzo 2015

COOPER PUL: TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 10:03

COOPER PUL:
TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

Con l’iniziativa di lotta realizzata ieri, abbiamo riacceso le luci su una delle pagine più oscure scritte in tema di diritti dei lavoratori che il Teatro Alla Scala abbia mai conosciuto.

Abbiamo riscontrato un coro unanime di solidarietà da parte dei dipendenti della Scala sulle motivazioni che ci spingono a chiedere alla Direzione del Teatro di mettere fine ad una situazione totalmente illegittima, illegale e fuori controllo.

Abbiamo chiesto ai responsabili della Cooper Pul di sospendere immediatamente i trasferimenti ed aprire un tavolo di confronto, ma tutto questo ci è stato negato.

Abbiamo finalmente riscontrato l’interessamento da parte di esponenti della CGIL del Teatro Alla Scala rispetto alle questioni da noi poste, a partire dai ritardi nei pagamenti.
Ci auguriamo che una franca discussione interna alla CGIL porti ad una maggiore unità dei lavoratori Cooper Pul nell’affrontare e risolvere positivamente assieme i gravi problemi che vivono. Un proverbio dice “se son rose fioriranno”.

Per parte nostra, terremo ben ferma la nostra attenzione e la lotta per la legalità e contro ogni eventuale corruzione e copertura che permetta ad aziende come la Cooper Pul di agire liberamente in modo illegale nel Teatro Alla Scala.

Segnaliamo che la Cooper Pul aspira ad ampliare le sue attività all’interno della “Fondazione Teatro Alla Scala” parlandone come “cosa fatta”.

Esattamente un anno fa, nonostante le nostre ripetute segnalazioni alla Fondazione Teatro Alla Scala” sulle illegalità che avvenivano, all’attività di pulizie prevista dall’appalto, gli fu affidata la manutenzione dei corpi illuminanti e dei lampadari.

L’operaia Anella Manzo, addetta a questo lavoro doveva essere assorbita in Cooper Pul, ma si è vista proporre un contratto di DIECI ore mensili i luogo delle 173 che svolgeva precedentemente . Dopo una lunga e faticosa trattativa, la Cooper Pul aveva proposto l’ultimatum a 20 le ore settimanali, di cui 2 ore al mattino presto e 2 ore la sera tardi (praticamente una scarpata in faccia all’operaia che vive fuori Milano). La Signora Manzo è stata anche abbandonata dall’Ufficio Tecnico della Scala che, nel passaggio di questa attività alla Cooper Pul, non ha inserito la clausola di protezione sociale.
Oggi, l’operaia Anella Manzo è disoccupata, mentre la Cooper Pul sta assumendo come operaio il figlio della delegata Cisl.
Per quanto ci è stato detto, la Cooper Pul si sarebbe candidata alle manutenzioni delle reti tecniche del Teatro, quali la rete elettrica e la manutenzione ed anche su questa acquisizione sarebbe “ottimista”. Davvero non c’è limite all’improntitudine.

Sulla base dell’esperienza e di quanto segnalato rispetto al servizio di pulizie, chiediamo all’Ufficio Tecnico preposto di porre fuori gara un’impresa con risultati e comportamenti così negativi.
Oltre a non capire perché un’azienda del genere continui e debba essere ulteriormente premiata dalla Scala, armeggiare le cabine elettriche a 23 mila Volt non è come usare il mocio Vileda, attenzione ai “corti circuiti” nel nome dei risparmi di bilancio.

Ai dipendenti della SCALA chiediamo di sostenere questa lotta per giustizia, per il ripristino della legalità, per solidarietà con i lavoratori coinvolti, ma anche perché quanto sta avvenendo è una macchia sul presente e sul futuro del Teatro Lirico più importante al mondo.

CUB INFORMAZIONE E SPETTACOLO

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