Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

11 Luglio 2010

La Scala e il governo devono riconoscere che l’organico è cresciuto

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 20:44

Si sono inventati Decreti e la legge 100. Hanno mobilitato studi legali e parlamenti.
La Fondazione Teatro alla Scala e questo Governo, nonostante le invenzioni legislative a colpi di maggioranze, devono riconoscere che l'organico della Scala è cresciuto in proporzione alla produzione. Da 140 aperture di sipario a 270. Da 812 a 1000 persone. Già 120 lavoratori hanno vinto le cause di lavoro dopo anni di precariato e ottenuto un rapporto a tempo indeterminato. Ora Lissner, Di Freda ed Ermolli, il grande vecchio di questa vicenda legislativa, devono accettare le sentenze. Smettere di sperperare soldi pubblici con inutili ricorsi in appello e addirittura in Cassazione. L'arroganza del potere non può schiacciare l'essenza del teatro, cioè il lavoro.
I sindacati CGIL ,UIL e FIALS non devono tergiversare ma essere determinati come la CUB a ottenere questo riconoscimento dovuto. Il resto è demagogia come fa la Cisl quando si riempie la bocca con la parola "Autonomia".

21 Comments

  1. Scusate…niente di personale…solo una domanda…Ma se chiediamo che venga riconosciuto l'aumento dell'organico del teatro da 813 a..????…perchè la produzione è aumentata….e quindi adottando un legittimo concetto di proporzionalità,,,come facciamo a mantenere gli stipendi a tutti se comunque non ci aumentano il FUS…ma anzi lo diminuiscono?E' meglio un teatro che tenga gli organici entro un limite necessario, o un tetaro che li gonfia, sia pur forse legittimamente, mentre intanto i soldini che entrano sono e saranno sempre meno?Io non mi sento certo di fare la guerra fra poveri approfittando del fatto che sono entrato tramite vittoria di concorso pubblico internazionale, ma vorrei capire le conseguenze, per me e per tutti gli 813 di questa forzatura ulteriore che credo al giorno d'oggi non ci possiamo piu permettere.Con questo non dico che io sia d'accordo col decreto Bondi poichè i modi e in parte i contenuti mi sembrano eccessivi…ma oggi siamo diventati una normale azienda privata che ha sempre meno partecipazione pubblica…o vengono contenuti i costi e si produce di piu o la baracca chiude e per tutti!Non lo dico io…basta guardarsi…purtroppo, intorno!

    Commento by anonimo — 12 Luglio 2010 @ 09:39

  2. Ma all'orchestra che continua scioperare, non gliene frega niente se cosi il teatro perderà i migliori cantanti che non accetteranno scritture da noi, visto il ricorrente pericolo di cancellazione di spettacoli?Non mi sembra che i grandi concertisti solisti che sono ospiti dei concerti della Filarmonica, abbiano a rischiare questo….vero?!Mica sono scemi loro che sputano nel piatto in cui mangiano…..e quanto mangiano!

    Commento by anonimo — 12 Luglio 2010 @ 09:41

  3. come in tutte le cose ci vuole buon senso. ovvio che se la scala diventa un parcheggio per amici di cugini nullafacenti e diventiamo 2000 campiamo male tutti. vero è anche però che quando una nave affonda non si può dire affoga tu perchè io sono salito prima. e’ un pò l’atteggiamento di chi dice non ci sono più soldi quindi io mi tengo la mia pensione e tu non la riceverai. il buon senso dice invece che io ne riceverò meno e tu pure da adesso ne ricevi meno. se la torta è più piccola si fanno le fettine più piccole, non si tengono le stesse levandole a chi viene dopo. anche perchè se tu dici di aver diritto al posto fisso, allo stipendio alto, a ferie non si vede perchè per uno che viene dopo non debba avere gli stessi diritti. se il motivo è perchè non ce lo possiamo permettere allora vorrei sapere perchè il diritto al posto fisso si può cancellare per me e non per te. perchè tu l’avevi già? appunto già hai goduto di questi privilegi ora tocca agli altri 🙂 In realtà penso che in Scala sia di troppo chi NON lavora e che bisogna prendersela con queste persone e non chi è giovane vecchio biondo o bruno. troppo facile stare in panciolle, far lavorare un precario al mio posto e poi incolparlo del fatto che questo rivendica uno straccio di diritto che io facendo molto meno di lui già ho

    Commento by anonimo — 12 Luglio 2010 @ 14:46

  4. Lissner come Brancher!

    Commento by anonimo — 12 Luglio 2010 @ 15:27

  5. Al #1

    Lavoro alla Scala da 15 anni come tecnico, lo faccio per sei giorni alla settimana compresso sabato e tante domeniche, lavoro anche di notte in media 5 al mese, faccio i turni (mai una settimana è uguale a l'altra) un giorno entro alle 9, l'altro alle 13, alle 14, alle 15 alle 17, o a mezzanotte. Ho un orario mensile ultimamente non tanto rispettato, in sostanza do una flessibilità a l'azienda che pochi lavoratori italiani danno. Questa situazione di lavoro ha condizionato la mia vita sociale in modo non indifferente, il mio ritmo biologico e stressato, ho smesso di frequentare amici perché le sere ero e sono sempre impegnato, non sono mai riuscito a fare un corso di qualcosa, non ne parliamo della famiglia quanto ci rimette affettivamente, figli e moglie speso passano le sere e il fine settimana senza padre e marito. Quante feste di scuola e compleanno mancate e le partite delle ragazze del week-end. Le feste comandate sei sempre a lavorare e non puoi andare via. Senza considerare tantissimi matrimoni di dipendenti finiti in divorzii ai quali attribuisco la colpa in gran parte al lavoro. Inutile elencare tutto, ritengo sia tantissimo quello che diamo per il lavoro in teatro.

    Per tutto questo e chiaro che vengo pagato un po di più di un operaio che lavora in fabbrica e credo che non sia neanche tanto per quello che do e a tutto a quello che ho rinunciato finora.

    Dico che non sono d'accordo con il fatto di tenere l'organico sotto (813) visto che per mantenere una produzione tale a quella che stiamo facendo in questa stagione (la prossima aumenterà ancora) servono anche più di 1000 persone in organico.Non e giusto mettere in discusione tutti i lavoratori che hanno vinto la causa del posto fisso dopo che hanno contribuito in tutti questi anni a rilanciare il teatro con la forza lavoro.

    Non sono disposto a dare di più del mio tempo libero per mantenere o aumentare mio stipendio visto che rischia di essere decurtato per i tagli al Fus e il maledetto Decreto 100, ne a sostenere una Cultura che il governo vuole scaricare. NON  E'  GIUSTO !Allora accontentiamoci di fare meno produzioni, privatizziamo il teatro, licenziamo un po di gente, cosi ci teniamo pochi dipendenti li paghiamo poco e facciamo vedere a tutto il mondo le produzioni mediocri già confezionate da chi la sa più lunga di noi, facendo morire una invenzione- tradizione cosi importante come l'0pera italiana.un lavoratore della Scala

    Commento by anonimo — 12 Luglio 2010 @ 16:19

  6. caro uno abbiam vinto le cause proprio perchè siamo una fondazione privata .anche tu sei di quelli che vuole botte piena e la moglie ubriaca. devi sapere però che siamo in una repubblica ancora fondata sul lavoro e sul diritto non sul privilegio come tu vorresti e ti stai godendo. tu come direzione e governo devi imparare a riconoscere che i tribuali della repubblica sanciscono questo diritto se altri come i datori di lavor furbi lo negano illegittimamente in casi come il nostro.Perchè dopo dieci anni di lavor 11 mesi all'anno io dovrei per i tagli al fus rischiare di perdere il posto e tu no? adesso siamo sulla stessa barca . Quindi la salvaguardia del mio posto di lavoro è la salvaguardia del tuo – Anche se mi vorresti  morto . la mia morte è  anche la tua .inizia a studiare la parola solidarietà che magari scopri anche qualche angolo recondito e nascosto molto bello dell'umanità . buon lavoro. un ex precario ( almeno fino all'appello) che ha fatto un concorso internazionale per diventare tecnico precario

    Commento by anonimo — 12 Luglio 2010 @ 19:01

  7. Beh la mia provocazione ha funzionato!meno male (ah sono il numero 1)Allora venite al punto!se vogliamo rimanere tutti indistintamente perche tutti, dal primo violino all'ultimo precario dell'ultimo settore ne abbiamo diritto, e ne abbiamo dico io,a fronte di entrate che certo non aumenteranno, dobbiamo essere disposti a dividere la torta in piu fette, e quindi piu piccole.Ma facciamo un bel referendum e vediamo chi accetterà questa soluyzione!Certo non la accetterà gente che dopo una recita di faust finita a mezzanotte è disposta a prendere l'aereo alle 5.30 della stessa mattina per andare a fare un lavoro extra per guadagnare in piu, visto che a quanto pare quindi quasi non gli basta il suo piu o meno lauto stipendio!Allora giu la maschera!Siamo in un tetaro dove tutti si dicono solidali, ma nello stesso tempo la maggior parte, di chi ne ha facoltà naturalmente, non rinuncia a fare altre attività molto spesso a scapito della prima, (altrimenti Il sig. Bondi non avrebbe messo quel paragreafetto su filarmoniche varie) per "arrotondare il suo magro stipendiucolo)e purtroppo in questo gruppo di persone ora non ci sono piu solo orchestrali e coristi, ma anche tecnici, gli stessi tecnici che fanno i solidali e invitano a scioperi ad oltranza salvo poi loro stessi dispiacersi di dover rinunciare a soldi in piu per non montare concerti di istituzioni esterne…..Quesa è la jungla Scala, e qcon questa ahimè cari signori bisogna fare i conti..inutile prendersi in giro!Ma c'ha pensato il bravo Bondi a creare una situazione deflagrante che innescando una guerra interna ad ogni teatro e soprattuto, visti gli interessi, nel nostro (la Scala) non tarderà a dare i suoi amari frutti!In bocca al lupo a tutti…in primis ai precari!Merlino

    Commento by anonimo — 12 Luglio 2010 @ 20:16

  8. Qualcuno è a conoscenza dello stipendio annuo del Responsabile Servizi Musicali e dell'attuazione del programma di attività annuale (qualora sia un'informazione pubblica)?

    Commento by anonimo — 13 Luglio 2010 @ 10:38

  9. incontro positivo dopo la valanga di agitazioni

    Scioperi alla Scala, si tratta

    Lissner ha dichiarato che ci sarà la conferma degli stagionali, oltre a concorsi e nuovi contratti

     

    MILANO – Ci saranno nuove assunzioni alla Scala. Ieri, nell’incontro con i sindacati, il sovrintendente Stéphane Lissner ha dichiarato che per la prossima stagione confermerà l’organico attuale. Il che vuol dire che ci sarà la conferma degli stagionali, concorsi per le masse artistiche e contratti a tempo indeterminato per riempire la pianta organica e rimpiazzare chi andrà in pensione nelle altre funzioni. Dunque, dopo la valanga di scioperi, l’ultimo dei quali è già stato dichiarato per la trasferta di Napoli-Pompei che era fissata per il prossimo 21 luglio (al concerto fissato suonerà l’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli), quello di ieri è stato un incontro positivo. Che potrebbe anche far rientrare lo sciopero, pure questo già dichiarato dalla Cgil e dalla Fials (contrari sempre Cisl e Uil), sulla tournée di fine agosto a Buenos Aires.

    Ci sono ancora tre giorni di tempi tecnici per un ripensamento. Lissner ha parlato di «accoglienza positiva da parte di tutte le organizzazioni sindacali per la proposta occupazionale per il 2010-2011 che sarà in vigore fra pochi giorni». E le stesse sigle hanno confermato di essere soddisfatte. Ma le sfumature tra i sindacati sono diverse. «Per ora sull’occupazione la situazione è positiva—ha sottolineato il segretario Fials, Sandro Malatesta — ma pensiamo ci debba essere una positività anche nell’incontro con il sindaco». L’appuntamento con Letizia Moratti, presidente della Scala, è fissato per il 21 luglio. Solo dopo questo incontro Cgil e Fials saranno disponibili a revocare lo sciopero sulla tournée di Buenos Aires.

    Di giudizio positivo, senza se e senza ma, parla anche il segretario della Uil Domenico Dentoni. «La Fondazione ha confermato che per la stagione 2010-2011 tutti i contratti di lavoro in essere saranno rinnovati alle condizioni vigenti. Per le masse artistiche si procederà da subito con concorsi sino a copertura del loro organico. Per i tecnici e impiegati si copriranno i posti vacanti applicando gli accordi vigenti. Saranno rinnovati anche i contratti degli aggiunti stagionali in essere. Il giudizio della Uil è ovviamente positivo, perché ciò risolve un problema importante e dà serenità a tanti lavoratori». Gli scioperi dei giorni scorsi, sino a quello dell’altro ieri su Pompei, avevano disorientato molti lavoratori, oltre che raccogliere diverse voci critiche. Ieri, a queste ultime, si è aggiunta quella del deputata del Pdl Ombretta Colli proprio in merito alla trasferta saltata in Campagna. «E poi dicono che i napoletani non hanno voglia di lavorare—ha dichiarato la Colli —. Certamente insolito che gli orchestrali de La Scala scioperino mentre quelli del San Carlo, con senso di responsabilità e rispetto per il pubblico, decidano di suonare lo stesso».
    Pierluigi Panza 14 luglio 2010

    Commento by anonimo — 14 Luglio 2010 @ 14:41

  10. Il caso – L’assessorato avrebbe fatto pressioni sulle scelte del cartellone

    I teatri accusano la Provincia

    I direttori: ci hanno convocato per tagliare spettacoli «non graditi». Tra di essi anche «Orgia» di Pasolini
    MILANO – Pasolini? «Poco gradito», «non adatto», insomma «non in linea»: ed è per questo che la Provincia di Milano avrebbe chiesto di togliere il suo Orgia, così come altri testi che sembrano non incontrare il gusto di Palazzo Isimbardi, dal cartellone di Invito a teatro, vale a dire da quella formula di abbonamento — sostenuta dalla Provincia stessa — che ormai da decenni propone a ogni stagione, con mai tramontato successo, una scelta delle più significative produzioni teatrali milanesi. «Ma una ingerenza del genere— dice tra gli altri la regista Andrée Ruth Shammah — non si era mai verificata: e mi auguro solo che si tratti veramente di un equivoco perché non ci sarebbero parole per commentarla».

    Diciamo che per adesso è stato solo un tentativo, una «moral suasion», una forma di pressione, chiamatela come volete perché non c’è niente di scritto e proprio questo è il punto, ma il racconto di tre direttori artistici di altrettanti teatri della città lascia poco spazio a interpretazioni: tutti e tre sono stati «convocati» negli uffici dell’assessore provinciale alla Cultura, Umberto Maerna, e questo è quanto riferiscono. Il primo è Mino Bertoldo, del Teatro Out Off, ricevuto ieri da un funzionario dell’assessorato: «Mi ha invitato a riflettere sull’opportunità di inserire Orgia di Pier Paolo Pasolini tra gli spettacoli di Invito a teatro. Gli ho risposto che non intendo mettere in discussione Pasolini, ma che se questa è la richiesta dell’assessorato la mettano per iscritto e poi vediamo che succede».

    Il secondo è Renato Sarti, direttore artistico del Teatro della Cooperativa: «Il funzionario che mi ha ricevuto voleva parlare di due miei titoli in particolare: Trilogia del benessere, un trittico di atti unici il primo dei quali fu portato in scena da Strehler nel ’91, e Chicago Boys, produzione finanziata tra l’altro dalla Regione Lombardia. Mi pare che il funzionario per definirli abbia usato l’espressione "non in linea". Gli ho detto di mettere per iscritto le riserve sue o dell’assessore: cosa che tra parentesi avevo già inutilmente chiesto quando lo stesso assessorato aveva sollevato problemi sul testo di Mai morti, poi inserito in cartellone solo dopo quaranta giorni di discussione. Hanno detto che mi faranno sapere».

    Infine Andrée Ruth Shammah, «convocata» per oggi da una telefonata in cui «qualcuno della Provincia — riassume —aveva anticipato ai miei collaboratori che l’assessorato intendeva discutere l’opportunità di inserire Quale droga fa per me tra gli spettacoli in abbonamento. Ho richiamato subito gli uffici dell’assessore, dove mi è stato detto che si è trattato di un equivoco. Sta di fatto che la convocazione resta, anche se a questo punto non so di che cosa vogliano parlarmi. È chiaro che, per quanto mi riguarda, dal cartellone non toglierò comunque nulla».

    Paolo Foschini 14 luglio 2010

    Commento by anonimo — 14 Luglio 2010 @ 14:45

  11. Lirica: Scala, confermato organico. Cgil e Fials pronte a ritirare lo sciopero

    MILANO – 14 LUGLIO 2010 – Nell’incontro con i sindacati di ieri, il sovrintendente della Scala di Milano (foto) Stéphane Lissner ha dichiarato che per la prossima stagione confermerà l’organico attuale. Il che vuol dire che ci sarà la conferma degli stagionali, concorsi per le masse artistiche e contratti a tempo indeterminato per riempire la pianta organica e rimpiazzare chi andrà in pensione.Lissner ha parlato di «accoglienza positiva da parte di tutte le organizzazioni sindacali per la proposta occupazionale per il 2010-2011 che sarà in vigore fra pochi giorni». Soddisfazione è stata espressa anche dalle sigle sindacali.  Si apre così uno spiraglio per la trasferta della Scala a Buenos Aires di fine agosto. Cgil e Fials hanno inviato una comunicazione in cui si dicono disponibili a rivedere lo sciopero proclamato precedentemente. Nella nota si legge che Cgil e Fials "considerano positivo il risultato dell'incontro sul tema dell'occupazione e dei concorsi dell'area artistica. Adesso – si legge – diventa di estrema importanza l'incontro con il presidente della Fondazione, cioè il sindaco Letizia Moratti, previsto per il 21 luglio".

    Commento by anonimo — 14 Luglio 2010 @ 15:03

  12. Facciamo un po’ di chiarezza. Ci siamo domandati chi avesse interesse a far correre informazioni non vere in merito ai recenti accadimenti interni al Teatro alla Scala.La risposta è una: chi ha interesse a dividere i lavoratori del teatro in presenza di una così difficile vertenza, nella quale si gioca il futuro stesso delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche. È necessario dunque fare un po’ di chiarezza su come stanno realmente i fatti. Il giorno 5 Luglio 2010, su mandato dell’Assemblea generale del Teatro, si è svolta la riunione dei componenti dell’Orchestra e del Coro e, in tale sede, è stato proclamato lo sciopero sulle trasferte di Pompei e Buenos Aires, decisione poi ratificata il giorno 6 da parte delle RSA Coro e Orchestra Fials e CGIL. Nei giorni successivi il Teatro ci ha inviato delle comunicazioni in cui ci chiedeva la conferma o meno dello sciopero. Il tenore delle suddette aveva un carattere repertorio e non dialogante.Non abbiamo invece mai ricevuto una richiesta di convocazione per discutere della materia in oggetto.  Nella serata del giorno 9 Luglio, ci è arrivata anche comunicazione di un incontro fissato per il giorno 21 con il Presidente della Fondazione Dott.ssa Letizia Moratti.Se lo scopo di tale incontro era quello di affrontare utilmente la proclamazione degli scioperi sulle trasferte e sugli altri temi riguardanti il Teatro, non comprendiamo perché si sia convocata la riunione il giorno coincidente con la trasferta a Pompei. Oggi 13 Luglio 2010, senza alcuna convocazione e tentativo di ricomposizione della vertenza, il Teatro ha deciso unilateralmente la cancellazione della trasferta adducendo motivi organizzativi. Ci è ben chiaro che il costo degli scioperi ricade pesantemente su chi lavora, e chi come noi fa sindacato è il primo a esserne consapevole. Sia pure in presenza di una legge così profondamente negativa e anticostituzionale, rivendichiamo però tutte le forme di lotta, a partire dagli scioperi, che hanno permesso oggi di raggiungere un positivo accordo su occupazione e concorsi. Accordo che ha però il limite della temporaneità e che la Legge Bondi e i tagli al FUS  possono rimettere in discussione l’anno prossimo.  A tal fine, nell’autonomia dei ruoli che attengono rispettivamente al Sindacato e al Teatro, vi è la nostra piena disponibilità, nell’incontro del 21 Luglio con il Sindaco e con la Direzione del Teatro, a costruire un percorso condiviso  che sia utile alla Cultura e al Teatro alla Scala.La stessa dichiarazione di sciopero sulla trasferta di Buenos Aires non è per noi una pregiudiziale a prescindere dal merito. Segreteria Territoriale SLC-CGIL RSA CGIL Teatro alla Scala 

    Commento by anonimo — 14 Luglio 2010 @ 17:56

  13. LO SAPEVATE CHE MENTRE NOI SCIOPERIAMO A LANSALDO SI PODUCE PER LA CRICCA MORATTI & Co…..ANSA) – ROMA, 6 LUG – In attesa del nuovo Sorelle Mai, Marco Bellocchio realizzera' un film in diretta su Rigoletto a Mantova. Il regista piacentino sara' autore del kolossal tv dall'opera di Giuseppe Verdi, interpretata da Placido Domingo nel ruolo principale, con Zubin Mehta direttore dell'Orchestra sinfonica Rai e Vittorio Storaro direttore della fotografia, che Raiuno trasmettera' in mondovisione il 4 e 5 settembre.MA LA SCALA CHE CENTRA??????CHI CI GUADAGNA?????BASTA PAROLE URGONO CHIARIMENTI SCRITTI…..

    Commento by anonimo — 14 Luglio 2010 @ 18:25

  14. L ' accordo siglato ieri … non è altro che un proseguo della produzionedegli spettacoli , programmata e dichiarata gia 2 anni orsono da Lissner .Che fine faranno tutti i precari dalla stagione 2011/12 ?Questo accordo non fa altro che rinviare e " stabilizzare " il precariatoin teatro .

    Commento by anonimo — 14 Luglio 2010 @ 19:28

  15. Scala, ultimatum sugli scioperi In scena lo scontro tra i sindacati
    Fanno sapere dalla Scala che la posizione del teatro è fermissima: il termine ultimo per decidere il destino della tournée a Buenos Aires sono le 19 di domani. Non un minuto più né uno di meno. La scadenza è stata comunicata due giorni fa e, a scanso di equivoci, è stata ribadita anche ieri, a tutti. «L’incontro del 21 con il sindaco e le sigle sindacali non ha alcuna relazione con la decisione del Piermarini sulla trasferta argentina – precisano dalla direzione -. Ci sono dei tempi tecnici e sono questi. È una decisione che dipende dal teatro». Ed è inutile che Fials e Cgil dicano ancora che scioglieranno le riserve sullo sciopero proclamato sulla trasferta di Buenos Aires in base all’esito dell’appuntamento con Letizia Moratti. «Pensano di far pressione su chissà che cosa – ripetono dal Piermarini -. Ma non c’è più alcun motivo del contendere, quello che volevano l’hanno ottenuto». Eppure tutto fa pensare che all’interno della Scala la tregua sia ancora lontana. Tra gli artisti prima di tutto. Lo dice una lettera che alcuni componenti del coro hanno consegnato alla direzione e alle sigle con 58 firme per «diffidare le rappresentanze sindacali a continuare ad operarsi nelle assemblee senza verificare che vi sia il numero legale per le votazioni e il numero dei votanti». Lo dice la preoccupazione per un taglio sulla propria busta paga – e non sui conti dell’azienda – che, se dovesse saltare anche la seconda tournée, sfiorerebbe i 2mila euro per un cantante e ancora di più per un orchestrale. «Per noi non ci sono i termini per cui l’assemblea in cui è stato deciso lo sciopero è valida – spiega Luciano Buono, tenore ed ex tesserato Fials -. Non c’era il numero legale. Diffidiamo Fiasl, Cgil e la direzione a far saltare la trasferta di Buenos Aires in nostro nome e chiediamo di rivotare». Giura Buono che tra i firmatari ci sono anche tesserati Fials e Cgil, consapevoli ormai che le barricate del 61esimo giorno hanno ben poco effetto. «Non esiste che qualcuno deve tirare la carretta per altri. O si chiude tutto, o non serve. Bisogna essere uniti anche nel sacrificio. Per i nove giorni di tournée in Argentina gli uffici amministrativi continueranno a lavorare. E saltano gli stipendi solo di alcuni lavoratori. Mi dica se questo è sindacale».Siamo tutti d’accordo nell’avversare questa legge e su questo c’è poco da dire, aggiunge la Uil. Ma i modi, quelli invece no. «Abbiamo raggiunto emendamenti che ci consentono di assumere e fare concorsi – precisa Giuseppe Veneziano, delegato Uil alla Scala -. Sul problema dell’occupazione la Cgil è ferma agli anni ’70. Il sovrintendente ha dato aperture su questo e continuare sulla linea dura non mi sembra opportuno». Racconta Veneziano che il giorno in cui si votò per lo sciopero delle trasferte se lo ricorda bene, era il suo compleanno. «Non tutti sapevano dell’assemblea. C’erano solo i rappresentanti aziendali della Fials e Cgil e i segretari non hanno firmato». La riunione è partita con 120 persone, un buon numero, ammette il corista. «Ma al momento del voto non c’era il numero legale e a favore saranno stati una trentina. Non abbiamo tenuto il verbale, colpa anche nostra».Chiamato in causa, lo zoccolo duro della protesta risponde che sì, sull’ultimatum di domani «ci sono situazioni che stanno valutando e vagliando. Vediamo entro questo venerdì così fare, o magari anche prima», spiega Sandro Malatesta della Fials. Insieme al rappresentante della Cgil, ieri avevano espresso parere positivo sull’incontro con Lissner sull’occupazione, lasciando intravvedere uno spiraglio di luce. E però rispetto alle esternazioni di alcuni suoi colleghi il giorno in cui è saltata la tournée a Pompei Malatesta ribatte a muso duro: «Di banditesco e truffaldino in quello che facciamo non c’è proprio nulla. L’assemblea era stata indetta dalle componenti sindacali e le segreterie avevano dato a loro mandato di decidere in piena autonomia. La copertura politica ce l’hanno. E il comunicato della riunione è stato affisso sui muri del teatro».

    Commento by anonimo — 15 Luglio 2010 @ 11:07

  16. La CGIL è alle corde, ci penserà l'amica di sempre a ricambiare recenti favori……

    Commento by anonimo — 15 Luglio 2010 @ 19:09

  17. MENTRE LA ORCHESTRA SCALA E LA SUA SIGLA FIALS PROSEGUE LO SCIOPERO A OLTRANZA…O QUASI….I SUOI STESSI COMPONENTI CONTINUANO A PROVARE IN FORMA PRIVATA ALL'INTERNO DEL TEATRO COME FILARMONICA!!!ANCHE OGGI VENERDI 16 LUGLIO, GIà,…LORO SONO PIENI DI IMPEGNI COMUNQUE.mA QUANDO VI SVEGLIERETE????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!CI STANNO FOTTENDO TUTTI, BEN CONSAPOVOLI CHE LE RITORSIONI A LIVELLO CONTRATTUALE CHE CI ATTENDONO SARANNO CATASTROFICHE, VEDI ULTIMO COMUNICATO DI OGGI 16 LUGLIO DELLA DIREZIONE DEL PERSONALE CHE ANNUNCIA AL CORO CHE TUTTE LE PROVE DEI CARMINA BURANA FUTURE E PASSATE SONO DA CONSIDERARSI IRRICEVIBILI…CIOé CARI SIGNORI ERAVATE IN SCIOPERO ANCHE PRIMA SENZA SAPERLO E SENZA FARLO…AL DI LA DELLA DEMENZIALITA' DI TALE POSIZIONE VAL LA PENA DI COMPRENDERE CHE LA DIREZIONE SI E' FATTA FURBA E METTE IN FUNZIONE L'EQUAZIONE:MI FAI SCIOPERO PER LO SPETTACOLO, O TOURNEE?ALLORA ANCHE I GIORNI CHE HAI LAVORATO PER LE PROVE DI ESSA NON TE LI RICONOSCO…..ATTENZIONE é L'ANTICAMERA DEL LAVORO PAGATO A PRESTAZIONE!!!E LA SIGNORA ORCHESTRA FILARMONICA-O SCAL FIALS CH EDI RSI VOGLIA LO SA DA UN PEZZO!!!!MA LE PRIME PARTI LAVORERANNO SEMPRE….VOI CARI 799 CHE RIMANETE PIU O MENO….NO!!!!

    Commento by anonimo — 16 Luglio 2010 @ 19:08

  18. Bravo 17. Cosa ci vuole a capire che l’orchestra (FIALS) appena avra’ ottenuto tranquillita’ sui permessi artistici, diventera’ responsabile e lascera’ ALBORI in braghe di tela!
    SVEGLIAMOCI prima che sia troppo tardi.

    Commento by anonimo — 16 Luglio 2010 @ 22:26

  19. IL TEATRO, INTESO I LAVORATORI , VUOLE FARE PRESSIONE ALLA MORATTI PER FAR TIRARGLI FUORI PIù SOLDI E IMPEGNI CONCRETI PER  IL PRESENTE E FUTURO DELLA SCALA VISTI I TAGLI AL FUS E LA LEGGE 100 CHE CI PENALIZZA. IL MINACCIATO SCIOPERO SULLATRASFERTEA ESTIVA COLPIREBBE SOLO L'IMMAGINE DELLA MILANO EXPO /MORATTI NEL MONDO E  ZERO  LE CASSE DELLA FONDAZIONE SCALA.LA DIREZIONE CHE FA? OLTRE A DARE ULTIMATUM ,CHE SCADONO PUNTUALI CON LARGO ANTICIPO , PER NON PAGARE I GIORNI CHE SI SAREBBE DOVUTI ANDARE IN TRASFERTA , COME è SUCCESSO PER POMEPEI,DECIDONO DI NON PAGARE LE PROVE GIà ESEGUITE   SIA PER IL CONCERTO DI POMPEI CHE PER QUELLE GIà ESEGUITE E CHE SERVIREBBERO NEI PROSSIMI GIORNI PER PREPARARE  BUENOS AIRES .MENTRE ORCHESTRA E CORO SI LANCIANO ALL'ASSALTO DELLA "DONNA IMMOBILE" PER DARGLI UNA SCOSSA, LA DIREZIONE, CHE PER PRIMA DOVREBBE INVECE  BATTER CASSA A CASA MORATTI COLPISCE ALLA SCHIENA I LAVORATORI OGGI INPRIMA LINEA E COME SCIACALLI TENTANO DI FAR CASSA SULLA LORO PELLE ADDEBITANDOGLI UN MARE DI GIORNI DI ASSENZA MANCO FOSSERO FANTASMI NUSICALI . LA DIREZIONE TENTA DI RECUPERARE MALDESTRAMENTE LE PERDITE PROVOCATE  DAGLI SCIOPERI CONTRO IL DECRETO  BONDI  OGGI LEGGE 100 CONTRO  LA QUALE ULTIMAMENTE  ANCHE LISSNER SI E' SCHIERATO  .SI STA GIOCANDO AGLI AGNELLI  QUANDO INVECE QUI SI BALLA COI LUPI CHE TRASCENDONO IN SCIACALLI. LA CUB ESPRIME MASSIMA SOLIDARIETà  A CORO E ORCHESTRA  PER GLI ATTACCHI CHE STANNO SUBENDO .

    Commento by anonimo — 17 Luglio 2010 @ 01:41

  20. la CGIL vuole fare chiarezza, uauauauahhhhhhhhhhhhhh, nemmeno con l'acido muriatico ci riuscirebbe!!

    Commento by anonimo — 18 Luglio 2010 @ 21:35

  21. Thought it wo’lndut to give it a shot. I was right.

    Commento by Francine — 11 Luglio 2013 @ 09:25

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