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Basiano, protestano i lavoratori licenziati: guerriglia urbana coi carabinieri, 30 feriti
Davanti ai cancelli della ditta Gartico, polo di smistamento merci per supermercati
Basiano, protestano i lavoratori licenziati: guerriglia urbana coi carabinieri, 30 feriti
Rivolta di un centinaio di operai immigrati, spalleggiati da centri sociali e Cobas, contro i «crumiri»
(Newpress)(Newpress)
MILANO – Guerriglia urbana nelle prime ore di lunedì mattina a Basiano, nel Milanese. Un blindato dei carabinieri semidistrutto, pullman e auto devastati, una trentina di feriti. E’ accaduto alle 7.45 davanti ai cancelli della Gartico Scarl, un polo di smistamento merci per diversi supermercati, in via Alfieri, zona industriale. I lavoratori, circa un centinaio, la maggior parte dei quali di origine egiziana e pachistana, sostenuti da sindacalisti di base e qualche antagonista dei centri sociali, stavano picchettando l’ingresso del magazzino per protestare contro il licenziamento di massa e il ridimensionamento delle retribuzioni avvenute con l’ingresso di una nuova cooperativa al posto della precedente che li impiegava.
IL PULLMAN – Intorno alle 7.40 è arrivato un pullman che trasportava una cinquantina di «nuovi assunti» e le forze dell’ordine hanno chiesto ai lavoratori di lasciarlo passare. Dopo aver ricevuto un netto rifiuto, una trentina di carabinieri in assetto antisommossa ha iniziato a pressare sul cordone di operai. Tra i due schieramenti sono volati pugni, calci e manganellate, poi gli operai hanno scatenato un fitto lancio di oggetti (cartelli stradali, «panettoni» in cemento, biciclette, oltre a pietre e rami) facendo arretrare i militari, gli agenti della Digos e i funzionari della Questura, che hanno risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni per disperdere i lavoratori.
I FERITI – Le persone trasportate in ospedale dal 118 sono 26 (tra cui diversi carabinieri), ma sono almeno una decina i contusi che hanno preferito non ricorrere alle cure mediche. Le persone fermate dalle forze dell’ordine sono 18: molti potrebbero venire arrestati nelle prossime ore. Un blindato dei carabinieri è rimasto danneggiato dalle sassate. In una nota, la Confederazione unitaria di base (Cub) ha condannato «duramente il comportamento delle forze dell’ordine che hanno caricato operai inermi, la cui unica responsabilità è la difesa del proprio lavoro», sottolineando che lunedì mattina si è assistito alla «replica all’attacco dell’8 giugno scorso contro il picchetto dei lavoratori in sciopero davanti ai magazzini del Gigante, con il medesimo obiettivo di far entrare nell’azienda crumiri venuti dall’esterno per lavorare al posto dei lavoratori».
I PRECEDENTI – Momenti di tensione con i carabinieri si erano già verificati nei giorni scorsi, da quando la società aveva deciso di interrompere il rapporto di lavoro con la cooperativa che fornisce il servizio di facchinaggio. I lavoratori avevano creato un presidio permanente di protesta per le condizioni di lavoro, e un primo episodio di tafferugli era avvenuto venerdì scorso. La Gartico si occupa di logistica e in particolare di trasporti di alimentari. La cooperativa, la Alma Group di Peschiera Borromeo (Milano), ha deciso 89 licenziamenti dichiarando l’impossibilità di ricollocare gli esuberi in altre attività del gruppo. Gli ex dipendenti sostengono però che il licenziamento sarebbe avvenuto proprio in un momento di «ribellione» alle «ingiuste condizioni di lavoro» alle quali si ritenevano sottoposti.
NO AI LICENZIAMENTI! BASTA SFRUTTAMENTO E CAPORALATO!
UNITI CONTRO LA REPRESSIONE DELLO STATO E DEI PADRONI
LA LOTTA DEGLI OPERAI DI BASIANO E’ LA NOSTRA LOTTA
Le immagini delle cariche e della mattanza davanti ai magazzini del “Gigante” di Basiano, da parte dei carabinieri di Monza, hanno fatto il giro di tutta Italia. E con esse sono emerse tutte le ragioni degli operai e della loro resistenza.
L’accanimento contro gli operai prima licenziati, poi pestati e infine arrestati in ospedali mostra il vero volto della “crisi”: una guerra aperta ai lavoratori (ben simboleggiato dall’attacco all’art.18, e quindi a ogni garanzia sui posti di lavoro), per far strada ad una nuova forma di schiavitù necessaria a salvaguardare i profitti.
Di fronte a tutto questo noi rivendichiamo con forza la strada dell’autodifesa, del rifiuto di qualsiasi logica di competizione fra lavoratori per praticare, invece, la strada della lotta e dell’unità che cresce dal basso.
Opponiamoci ai licenziamenti di massa, respingiamo la repressione dello stato, sosteniamo senza condizioni la lotta degli operai di Basiano e di tutti gli operai immigrati delle cooperative, nella prospettiva di un’unità più ampia contro i piani padronali e governativi.
Su questi obiettivi chiamiamo urgentemente ad una mobilitazione generale
Sabato 16 giugno manifestazione con corteo
concentramento a Milano, alle ore 16, in piazza Loreto
Venerdi’ stop sindacati base, a rischio bus
Due le manifestazioni a Roma e Milano
20 giugno, 16:11
MILANO – Sciopero generale dei sindacati di base compresi i trasporti, l’intera giornata di venerdì 22 giugno, contro la politica economica e sociale del Governo Monti.
Due le manifestazioni principali: una a Milano, alle 9.30 da largo Cairoli a piazza Duomo; l’altra a Roma, dalle 9 con concentramento in piazza della Repubblica. Iniziative analoghe si terranno in altre città.
La protesta è stata illustrata oggi, in conferenza stampa nel capoluogo lombardo, dal coordinatore nazionale della Cub, Piergiorgio Tiboni, che ha tra l’altro denunciato “la repressione sempre maggiore delle forze dell’ordine contro le lotte dei lavoratori di cui l’ultimo caso è stato al magazzino di Basiano (Milano)”.
Fra i sindacati di base che hanno indetto la mobilitazione oltre a Cub, Usb, Orsa, Usi, Uni-Cobas e Si-Cobas. Hanno aderito – è stato reso noto – anche delegati Fiom della Ferrari e varie associazioni fra cui Forum diritto lavoro e Rete 28 aprile. Fra le motivazioni della protesta (“i bancarottieri hanno messo i loro uomini al Governo”, ha tuonato Tiboni), l’introduzione dell’Imu, la “vergognosa” ulteriore riforma delle pensioni del ministro Fornero e la mancata copertura di reddito di 390 mila esodati, la mancanza del diritto alla salute con “9 milioni di persone che non si curano per i ticket”, la prosecuzione della precarizzazione con riforma del lavoro con la “secca” riduzione degli ammortizzatori sociali e la modifica “gravissima” dell’art.18. “Si è ancora accentuata la precarietà dei lavoratori – ha affermato il coordinatore -. Di fronte alla crisi si è fatto pagare il costo ai ceti sociali che non hanno nessuna responsabilità. Dobbiamo fare una battaglia di medio-lungo termine, perché il sistema fondato sul profitto e l’interesse dei ricchi impone costi inaccettabili a lavoratori, pensionati, studenti, giovani, malati”.
Sciopero, in arrivo un venerdì nero
si fermano anche Linate e Malpensa
Mezzi Atm e aerei a rischio venerdì 22 giugno per la protesta contro la politica economica e sociale
del governo Monti. In città sarà sospeso il pagamento per entrare nell’Area C durante l’intera giornata
Sciopero, in arrivo un venerdì nero si fermano anche Linate e Malpensa
Mezzi Atm e aerei a rischio venerdì 22 giugno per lo sciopero nazionale proclamato dai sindacati autonomi Usb, Cub, Cib-Unicobas, Snater, Usi e Si-Cobas contro la politica economica e sociale del governo Monti (regolari i treni, l’Orsa ha revocato la propria agitazione). A Milano lo sciopero di Atm interesserà la fascia oraria dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio (sarà sospeso il pagamento per entrare nell’Area C). Dalle ore 00.30 di sabato il servizio di rete notturna Atm viaggerà regolarmente. A Linate e Malpensa allo sciopero, di 24 ore, aderiscono anche Cgil, Cisl e Uil, e i voli saranno garantiti solo nelle fasce orarie dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 (informazioni sui siti http://www.milanomalpensa1.eu, http://www.milanomalpensa2.eu e http://www.milanolinate.eu, call center allo 02.23.23.23).
I sindacati autonomi hanno organizzato una manifestazione che partirà alle 9.30 da largo Cairoli e terminerà in piazza Duomo. Oltre che la politica generale del governo, il coordinatore nazionale della Cub, Piergiorgio Tiboni, ha tra l’altro denunciato «la repressione sempre maggiore delle forze dell’ordine contro le lotte dei lavoratori di cui l’ultimo caso è stato al magazzino di Basiano». A incrociare le braccia su tutto il territorio nazionale saranno anche i vigili
del fuoco iscritti all’Usb Wf e i lavoratori delle poste iscritti a Cobas Pt-Cub. E vista l’occasione anche le rappresentanze sindacali dell’ospedale San Raffaele di Milano hanno indetto uno sciopero aziendale per l’intera giornata di venerdì con corteo da via Olgettina a San Raffaele Turro per protestare contro la mancata assunzione dei lavoratori precari, e il taglio degli incentivi.
L’attacco concentrico del padronato e del governo contro il mondo del lavoro segna un passaggio decisivo con l’azione di smantellamento dell’articolo 18, l’umiliazione degli “esodati”, la riduzione delle protezioni sociali, la nuova offensiva contro il pubblico impiego, la sanità, le ferrovie, i servizi.
L’avanzata di questo attacco è resa possibile dalla connivenza vergognosa della CGIL, che pur di coprire Bersani e il PD, è giunta a revocare persino formalmente l’indicazione virtuale di “sciopero generale” avanzata due mesi fa: una indicazione peraltro unicamente funzionale a rimuovere il movimento di lotta a difesa dell’articolo 18 e a spezzare la dinamica di uno sciopero generale vero e di massa.
Tanto più in questo quadro, lo sciopero e le manifestazioni indette a Roma e Milano dal sindacalismo di base per il 22 Giugno rappresentano, al di là dei loro limiti, l’unica azione di contrasto oggi in campo contro governo e padronato e dunque un riferimento importante per l’avanguardia di classe.
Il PCL e i suoi militanti parteciperanno alla giornata di mobilitazione portandovi la propria proposta generale: quella di una svolta unitaria e radicale di lotta del movimento operaio attorno ad un programma unificante, nella prospettiva di un governo dei lavoratori, unica vera alternativa.
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milano > Cronaca >
Basiano, protestano i lavoratori licenziati: guerriglia urbana coi carabinieri, 30 feriti
Davanti ai cancelli della ditta Gartico, polo di smistamento merci per supermercati
Basiano, protestano i lavoratori licenziati: guerriglia urbana coi carabinieri, 30 feriti
Rivolta di un centinaio di operai immigrati, spalleggiati da centri sociali e Cobas, contro i «crumiri»
(Newpress)(Newpress)
MILANO – Guerriglia urbana nelle prime ore di lunedì mattina a Basiano, nel Milanese. Un blindato dei carabinieri semidistrutto, pullman e auto devastati, una trentina di feriti. E’ accaduto alle 7.45 davanti ai cancelli della Gartico Scarl, un polo di smistamento merci per diversi supermercati, in via Alfieri, zona industriale. I lavoratori, circa un centinaio, la maggior parte dei quali di origine egiziana e pachistana, sostenuti da sindacalisti di base e qualche antagonista dei centri sociali, stavano picchettando l’ingresso del magazzino per protestare contro il licenziamento di massa e il ridimensionamento delle retribuzioni avvenute con l’ingresso di una nuova cooperativa al posto della precedente che li impiegava.
IL PULLMAN – Intorno alle 7.40 è arrivato un pullman che trasportava una cinquantina di «nuovi assunti» e le forze dell’ordine hanno chiesto ai lavoratori di lasciarlo passare. Dopo aver ricevuto un netto rifiuto, una trentina di carabinieri in assetto antisommossa ha iniziato a pressare sul cordone di operai. Tra i due schieramenti sono volati pugni, calci e manganellate, poi gli operai hanno scatenato un fitto lancio di oggetti (cartelli stradali, «panettoni» in cemento, biciclette, oltre a pietre e rami) facendo arretrare i militari, gli agenti della Digos e i funzionari della Questura, che hanno risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni per disperdere i lavoratori.
I FERITI – Le persone trasportate in ospedale dal 118 sono 26 (tra cui diversi carabinieri), ma sono almeno una decina i contusi che hanno preferito non ricorrere alle cure mediche. Le persone fermate dalle forze dell’ordine sono 18: molti potrebbero venire arrestati nelle prossime ore. Un blindato dei carabinieri è rimasto danneggiato dalle sassate. In una nota, la Confederazione unitaria di base (Cub) ha condannato «duramente il comportamento delle forze dell’ordine che hanno caricato operai inermi, la cui unica responsabilità è la difesa del proprio lavoro», sottolineando che lunedì mattina si è assistito alla «replica all’attacco dell’8 giugno scorso contro il picchetto dei lavoratori in sciopero davanti ai magazzini del Gigante, con il medesimo obiettivo di far entrare nell’azienda crumiri venuti dall’esterno per lavorare al posto dei lavoratori».
I PRECEDENTI – Momenti di tensione con i carabinieri si erano già verificati nei giorni scorsi, da quando la società aveva deciso di interrompere il rapporto di lavoro con la cooperativa che fornisce il servizio di facchinaggio. I lavoratori avevano creato un presidio permanente di protesta per le condizioni di lavoro, e un primo episodio di tafferugli era avvenuto venerdì scorso. La Gartico si occupa di logistica e in particolare di trasporti di alimentari. La cooperativa, la Alma Group di Peschiera Borromeo (Milano), ha deciso 89 licenziamenti dichiarando l’impossibilità di ricollocare gli esuberi in altre attività del gruppo. Gli ex dipendenti sostengono però che il licenziamento sarebbe avvenuto proprio in un momento di «ribellione» alle «ingiuste condizioni di lavoro» alle quali si ritenevano sottoposti.
Leila Codecasa e Redazione Milano online
vedi foto
http://milano.corriere.it/gallery/milano/06-2012/basiano/01/basiano-scontri-presidio_711c927c-b3a9-11e1-a52e-4174479f1ca9.shtml#4
Commento by Lavoratoriscala — 15 Giugno 2012 @ 01:03
NO AI LICENZIAMENTI! BASTA SFRUTTAMENTO E CAPORALATO!
UNITI CONTRO LA REPRESSIONE DELLO STATO E DEI PADRONI
LA LOTTA DEGLI OPERAI DI BASIANO E’ LA NOSTRA LOTTA
Le immagini delle cariche e della mattanza davanti ai magazzini del “Gigante” di Basiano, da parte dei carabinieri di Monza, hanno fatto il giro di tutta Italia. E con esse sono emerse tutte le ragioni degli operai e della loro resistenza.
L’accanimento contro gli operai prima licenziati, poi pestati e infine arrestati in ospedali mostra il vero volto della “crisi”: una guerra aperta ai lavoratori (ben simboleggiato dall’attacco all’art.18, e quindi a ogni garanzia sui posti di lavoro), per far strada ad una nuova forma di schiavitù necessaria a salvaguardare i profitti.
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Opponiamoci ai licenziamenti di massa, respingiamo la repressione dello stato, sosteniamo senza condizioni la lotta degli operai di Basiano e di tutti gli operai immigrati delle cooperative, nella prospettiva di un’unità più ampia contro i piani padronali e governativi.
Su questi obiettivi chiamiamo urgentemente ad una mobilitazione generale
Sabato 16 giugno manifestazione con corteo
concentramento a Milano, alle ore 16, in piazza Loreto
CUB nazionale
Commento by Anonimo — 16 Giugno 2012 @ 04:12
Venerdi’ stop sindacati base, a rischio bus
Due le manifestazioni a Roma e Milano
20 giugno, 16:11
MILANO – Sciopero generale dei sindacati di base compresi i trasporti, l’intera giornata di venerdì 22 giugno, contro la politica economica e sociale del Governo Monti.
Due le manifestazioni principali: una a Milano, alle 9.30 da largo Cairoli a piazza Duomo; l’altra a Roma, dalle 9 con concentramento in piazza della Repubblica. Iniziative analoghe si terranno in altre città.
La protesta è stata illustrata oggi, in conferenza stampa nel capoluogo lombardo, dal coordinatore nazionale della Cub, Piergiorgio Tiboni, che ha tra l’altro denunciato “la repressione sempre maggiore delle forze dell’ordine contro le lotte dei lavoratori di cui l’ultimo caso è stato al magazzino di Basiano (Milano)”.
Fra i sindacati di base che hanno indetto la mobilitazione oltre a Cub, Usb, Orsa, Usi, Uni-Cobas e Si-Cobas. Hanno aderito – è stato reso noto – anche delegati Fiom della Ferrari e varie associazioni fra cui Forum diritto lavoro e Rete 28 aprile. Fra le motivazioni della protesta (“i bancarottieri hanno messo i loro uomini al Governo”, ha tuonato Tiboni), l’introduzione dell’Imu, la “vergognosa” ulteriore riforma delle pensioni del ministro Fornero e la mancata copertura di reddito di 390 mila esodati, la mancanza del diritto alla salute con “9 milioni di persone che non si curano per i ticket”, la prosecuzione della precarizzazione con riforma del lavoro con la “secca” riduzione degli ammortizzatori sociali e la modifica “gravissima” dell’art.18. “Si è ancora accentuata la precarietà dei lavoratori – ha affermato il coordinatore -. Di fronte alla crisi si è fatto pagare il costo ai ceti sociali che non hanno nessuna responsabilità. Dobbiamo fare una battaglia di medio-lungo termine, perché il sistema fondato sul profitto e l’interesse dei ricchi impone costi inaccettabili a lavoratori, pensionati, studenti, giovani, malati”.
Commento by Anonimo — 20 Giugno 2012 @ 19:47
Sciopero, in arrivo un venerdì nero
si fermano anche Linate e Malpensa
Mezzi Atm e aerei a rischio venerdì 22 giugno per la protesta contro la politica economica e sociale
del governo Monti. In città sarà sospeso il pagamento per entrare nell’Area C durante l’intera giornata
Sciopero, in arrivo un venerdì nero si fermano anche Linate e Malpensa
Mezzi Atm e aerei a rischio venerdì 22 giugno per lo sciopero nazionale proclamato dai sindacati autonomi Usb, Cub, Cib-Unicobas, Snater, Usi e Si-Cobas contro la politica economica e sociale del governo Monti (regolari i treni, l’Orsa ha revocato la propria agitazione). A Milano lo sciopero di Atm interesserà la fascia oraria dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio (sarà sospeso il pagamento per entrare nell’Area C). Dalle ore 00.30 di sabato il servizio di rete notturna Atm viaggerà regolarmente. A Linate e Malpensa allo sciopero, di 24 ore, aderiscono anche Cgil, Cisl e Uil, e i voli saranno garantiti solo nelle fasce orarie dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 (informazioni sui siti http://www.milanomalpensa1.eu, http://www.milanomalpensa2.eu e http://www.milanolinate.eu, call center allo 02.23.23.23).
I sindacati autonomi hanno organizzato una manifestazione che partirà alle 9.30 da largo Cairoli e terminerà in piazza Duomo. Oltre che la politica generale del governo, il coordinatore nazionale della Cub, Piergiorgio Tiboni, ha tra l’altro denunciato «la repressione sempre maggiore delle forze dell’ordine contro le lotte dei lavoratori di cui l’ultimo caso è stato al magazzino di Basiano». A incrociare le braccia su tutto il territorio nazionale saranno anche i vigili
del fuoco iscritti all’Usb Wf e i lavoratori delle poste iscritti a Cobas Pt-Cub. E vista l’occasione anche le rappresentanze sindacali dell’ospedale San Raffaele di Milano hanno indetto uno sciopero aziendale per l’intera giornata di venerdì con corteo da via Olgettina a San Raffaele Turro per protestare contro la mancata assunzione dei lavoratori precari, e il taglio degli incentivi.
Commento by Anonimo — 21 Giugno 2012 @ 06:38
Pcl aderisce allo sciopero e alle manifestazioni del 22 giugno
(21 Giugno 2012)
anteprima dell’articolo originale pubblicato in http://www.pclavoratori.it
L’attacco concentrico del padronato e del governo contro il mondo del lavoro segna un passaggio decisivo con l’azione di smantellamento dell’articolo 18, l’umiliazione degli “esodati”, la riduzione delle protezioni sociali, la nuova offensiva contro il pubblico impiego, la sanità, le ferrovie, i servizi.
L’avanzata di questo attacco è resa possibile dalla connivenza vergognosa della CGIL, che pur di coprire Bersani e il PD, è giunta a revocare persino formalmente l’indicazione virtuale di “sciopero generale” avanzata due mesi fa: una indicazione peraltro unicamente funzionale a rimuovere il movimento di lotta a difesa dell’articolo 18 e a spezzare la dinamica di uno sciopero generale vero e di massa.
Tanto più in questo quadro, lo sciopero e le manifestazioni indette a Roma e Milano dal sindacalismo di base per il 22 Giugno rappresentano, al di là dei loro limiti, l’unica azione di contrasto oggi in campo contro governo e padronato e dunque un riferimento importante per l’avanguardia di classe.
Il PCL e i suoi militanti parteciperanno alla giornata di mobilitazione portandovi la propria proposta generale: quella di una svolta unitaria e radicale di lotta del movimento operaio attorno ad un programma unificante, nella prospettiva di un governo dei lavoratori, unica vera alternativa.
Partito Comunista dei Lavoratori
Commento by Anonimo — 21 Giugno 2012 @ 14:35
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Commento by quit smoking with electronic cigarettes — 6 Luglio 2012 @ 03:15
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Commento by the best e cig website — 4 Agosto 2012 @ 23:23
I сouldn’t refrain from commenting. Perfectly written!
Commento by http://2vx1.com — 29 Novembre 2012 @ 14:06
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Commento by Miguel — 11 Luglio 2013 @ 06:54
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