TE LO DO IO IL DIRETTORE MUSICALE
Lettera aperta al sindaco Giuliano Pisapia
Caro Presidente della Fondazione “Teatro alla Scala” Sindaco Pisapia, con la presente intendiamo metterLa a conoscenza di un’importante sondaggio svolto dal nostro Sindacato all’interno del Teatro alla Scala nell’arco di una ventina di giorni, per conoscere il parere di orchestra e coro, su quale personalità possa dirigere musicalmente il più importante teatro d’opera italiano.
E’ una responsabilità alla quale il cuore pulsante della Scala, la sua base, la sua fucina artistica, non intende sottrarsi e lo ha dimostrato partecipando a una consultazione che ha trovato sempre maggiore consenso ed entusiasmo tra i nostri maestri, affinché la voce dei lavoratori della musica e del canto venga presa in considerazione per una scelta al di fuori di qualsiasi logica lobbistica, che ha quasi sempre purtroppo prevalso nel passato. Tutti, dal palcoscenico alla “buca d’orchestra”, in qualsiasi ambito, vorremmo una maggiore trasparenza su questa scelta per il bene del Teatro Italiano. Il primo passo lo abbiamo fatto noi con questo sondaggio deciso perché il C.d.A, che è l’organismo che prenderà l’ultima decisione, è composto prevalentemente da uomini d’affari e banchieri, e non da uomini e donne di alta cultura musicale ed artistica come la logica vorrebbe.
Nessuno più delle nostre masse artistiche conosce le qualità carismatiche ed artistiche di ogni Direttore d’Orchestra che li ha diretti negli anni.
I migliori conoscitori sono i nostri maestri del canto, i nostri professori d’orchestra.
Un patrimonio di ricchezza artistica straordinaria il cui parere nessuno può trascurare, cavalcare, sussumere. La libertà espressiva di questo sondaggio ci permette di far conoscere l’opinione dei nostri tanti artisti supportata dalla loro grande professionalità. Un gesto di apertura verso il pubblico scaligero, per interagire dall’interno con la cittadinanza che ama il suo “gioiello di famiglia più prezioso” e con la società civile, che riconosce il valore simbolico della Scala, al di là delle ricerche bocconiane.
Entrando nel merito, premettiamo che abbiamo difeso la segretezza della consultazione con l’anonimato. Questa consultazione deve essere presa per il valore che ha, cioè, una ricerca verso la bellezza e la qualità. Ovvero la sintesi tra il diritto alla felicità di ognuno di noi di lavorare nella gioia insieme al dovere della responsabilità che i lavoratori scaligeri hanno dimostrato di avere sempre, soprattutto in questi tempi cupi e duri per l’arte, come la vicenda del Maggio fiorentino ci rimanda con infinito dolore.
Su una potenziale platea di 200 artisti circa, tra orchestrali e coristi, siamo riusciti a contattarne circa 150, dei quali, hanno restituito i questionari 105 artisti con una prevalenza di coristi rispetto agli orchestrali. Il campione, per usare termini statistici, è sufficiente ad indicare un parere affidabile. La ricerca ha permesso di dare il via ad una discussione che non si è interrotta, ma si va estendendo. Addirittura i loggionisti, i nostri supporter più preziosi, stanno per autorganizzare l’elezione, per usare una metafora, del “Presidente della Repubblica” e non Monarca della Scala, ovvero del futuro Sovrintendente.
Come Sindacato Cub, ci battiamo affinché ci sia una moderazione dei tetti di stipendio e dei bonus di Sovrintendente e Direttore Musicale.
Al primo referendum svizzero proposto da Minder ed approvato il 3 marzo 2013, che poneva dei limiti ai manager pubblici, in autunno, seguirà un secondo referendum costituzionale, d’iniziativa popolare denominato “1:12 per salari equi”, Questo chiederà che all’interno di un’azienda il salario più elevato non possa superare quello più modesto di oltre dodici volte, vorremmo che avvenisse anche alla Scala, vale a dire che la retribuzione del Sovrintendente non sia più di dodici volte superiore a quello di un operaio di 6° livello.
Vorremmo che questo parametro venisse accolto nel C.d.a. che Lei presiede.
Caro Presidente della Fondazione “Teatro alla Scala”, crediamo di aver contribuito con questo lavoro alla sua ricerca del miglior Direttore Musicale per la Scala e nel suo compito di salvaguardare arte e qualità della Scala, rendendola ancora più importante nel panorama mondiale della lirica sinfonica e del ballo. Sia chiaro che non vogliamo che questo dibattito si trasformi in un mercato delle vacche, com’è stato l’anno scorso quando, la notizia dell’ indecente stipendio in tempi di crisi del dottor Lissner da lei in parte” limato “, venne usata nel gioco al rilancio per la candidatura del sovrintendente all’Operà di Parigi dove il nostro sceglierà di trasferirsi, anche se esattamente non si sa quando. Il dottor Lissner, carico d’oro, partirà lasciandoci in eredità il buco di bilancio in base al quale si vorrebbe dimezzare l’agognato premio di risultato così faticosamente raggiunto dai lavoratori e che come Sindacato intendiamo difendere.
Chiusa la digressione, vogliamo ringraziare tutti i partecipanti alla consultazione e salutarla, auspicando che il dibattito sulla scelta del Direttore Musicale prosegua tenendo conto dei dati raccolti su dieci candidati (under 70), di seguito elencati in ordine alfabetico, proposti agli artisti intervistati, con facoltà di aggiungerne altri di loro maggior gradimento:
1) Chailly Riccardo ( Italy 1953)
2) Dudamel Gustavo (venezuela 1981)
3) Gatti Daniele ( italy 1961)
4) Gergiev Valerij ( Russia 1953)
5) Harding Daniel ( England 1975)
6) Luisi Fabio ( Italy 1959)
7) Miung whun Chung ( sud corea 1953)
8) Pappano Antonio (england -italy 1959)
9)Oren Daniel ( Israel 1955)
10) Salonen Esa Pekka (Sweden 1958)
Ecco il risultato:
CORO : TOT. 64 votanti :
1° Pappano Antonio = 17 preferenze
2° Luisotti Nicola = 9 preferenze
3° Dudamel Gustavo = 8 preferenze
3° Chailly Riccardo = 8 preferenze
5° Luisi Fabio = 7 preferenze
6° Gatti Daniele = 5 preferenze
7° Muti (over 70) = 3 preferenze
7° Miung whun Chung = 3 preferenze
9° Noseda Gianandrea = 1 preferenza
9° Salonen Esa Pekka = 1 preferenza
schede bianche = 1
schede nulle = 1
Orchestra: TOT. 41 votanti
1° Chailly Riccardo = 13 preferenze
2° Luisotti Nicola = 6 preferenze
3° Luisi Fabio = 5 preferenze
4° Gatti Daniele = 3 preferenze
4°Muti Riccardo = 3 preferenze
4° Pappano Antonio = 3 preferenze
7° Miung Whun Chung = 2 preferenze
7° Oren Daniel = 2 preferenze
7° Harding Daniel = 2 preferenza
10° Gergiev Valerij = 1 preferenza
schede bianche = 0
schede nulle =1
Su 105 votanti totali aventi diritto, sommando i risultati le masse artistiche preferiscono :
1° Chailly = 21 preferenze
2° Pappano = 20 preferenze
3° Luisotti = 15 preferenze
N.B.: Se Nicola Luisotti risulta secondo in entrambi gli ambiti artistici, e diventa terzo alla conta finale delle masse artistiche votanti, è giusto considerare che partiva svantaggiato poiché non era stato incluso da subito nella lista dei dieci iniziali.
Milano, 19.04.2013
C.U.B. Informazione/Scala
Confederazione Unitaria di Base
Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804-2666289 fax 02/70602409
www.cub.it cub.nazionale@tiscali.it
Una bella iniziativa della Cub. bravi !
speriamo porti riflessioni a chi dovrà decidere il nuovo direttore musicale.
Comunicato
Assemblea Tecnici 23 Aprile
Comunicato Sindacale
Slc-Cgil Uicom-Uil Fials-Cisal
Si comunica che in data 23 aprile 2013, dalle ore 14,00 alle ore 15,30 si terrà un’assemblea per il personale tecnico di palcoscenico.
O.d.G.:
seguito delle decisioni del CDA e incontri con l’azienda
programmazione 2013-2014
Varie ed eventuali
Le segreterie e le R.S.A.
SLC-CGIL UilCOM-UIL e FIALS-CISAL
Commento by Anonimo — 22 Aprile 2013 @ 15:40
Scala, bando pubblico per il sovrintendente
L’idea delle «primarie» per il dopo Lissner spuntata a sorpresa un mese fa aveva sollevato non poche perplessità
Redazione – Mar, 23/04/2013 – 07:15
L’idea delle «primarie» per il dopo Lissner spuntata a sorpresa un mese fa aveva sollevato non poche perplessità.
Il sindaco Giuliano Pisapia, presidente della Fondazione Scala, aveva subito precisato che l’ipotesi di un Sovrintendente scelto con bando pubblico era «solo una proposta». Poco percorribile, sembrava fino a qualche giorno fa: chi tra i grandi nomi del settore che abbiano già un impegno parteciperà a una gara?
Tant’è, ieri il consiglio di amministrazione ha invece deciso di procedere in questa direzione: «Al fine di valutare il successore di Stephane Lissner – comunica il teatro con una nota ufficiale – si procederà mediante un avviso che sarà pubblicato nei prossimi giorni».
Il cda ha poi esaminato nel corso della seduta il bilancio consuntivo 2012 che sarà sottoposto al parere dell’Assemblea dei fondatori nella prossima seduta. Il nuovo sovrintendente sarà scelto al massimo entro luglio, tra i nomi che circolano da settimane ci sono quelli di Sergio Escobar, attuale direttore del Piccolo gradito anche ai sindacati, il finanziere Enrico Micheli fondatore del Festival Mi-To, il sovrintendente del Festival di salisburgo Alexander Pereira.
http://www.ilgiornale.it
Commento by Anonimo — 25 Aprile 2013 @ 22:20
Quelle finte primarie per guidare la Scala
Primarie alla Scala. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha deciso di indire un bando internazionale per poter scegliere il nuovo sovrintendente del teatro
Stefano Zecchi – Mer, 10/04/2013 – 07:48
Primarie alla Scala. La Scala non è uno dei tanti comuni italiani, ma il più importante teatro lirico del mondo. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha deciso di indire un bando internazionale per poter scegliere il nuovo sovrintendente del teatro.
Teatro alla Scala
Cosa c’è di male? In fondo, proprio niente. Siamo in piena sindrome «trasparenza», per cui un bando pubblico appare la decisione lodevole di chi vuole che tutto accada alla luce del sole. La questione è che, talvolta, la luce del sole è così abbagliante da non lasciar vedere niente. L’attuale sovrintendente, Stephane Lissner, è in scadenza di contratto: da tempo aveva manifestato l’intenzione di andare a Parigi, ma Parigi non si decideva ad assumerlo. «Mi prendono, non mi prendono? Se resto mi tengono, non mi tengono?». Ecco il dubbio amletico che di amletico non ha nulla: molto concreto, nessun dramma metafisico.
Al milionario Lissner viene incontro il consiglio di amministrazione della Scala che, invece di prorogargli il contratto di un anno, dando al sovrintendente il tempo di sciogliere il suo dubbio esistenzial-economico e alla dirigenza scaligera l’opportunità di scegliere il successore, gli rinnova il contratto per ben quattro anni. Ma l’amletico dubbio del sovrintendente francese ancora non si placa. E così, con in tasca il lauto contratto milanese va a trattare con i suoi connazionali. «Vedete – dice loro – come mi considerano nel più importante teatro lirico del mondo?». I parigini che si vedono sventolare sotto il naso il contratto della Scala, non ammettendo di essere secondi a nessuno, gliene fanno uno altrettanto profumato. Adesso sì che si placa il dubbio di Lissner: è diventato sovrintendente sia a Milano che a Parigi, ovviamente con doppio stipendio.
Ora entra in scena Pisapia: «Cosa faccio – si chiede – con questo sovrintendente che nel cuore ha Parigi e molto probabilmente finirà per usare la Scala come sottoscala?». L’idea del bando è una foglia di fico per coprire il modo in cui è stata gestita tutta la vicenda, ma, insieme, è anche una vera crudeltà, esattamente come tutte le primarie della sinistra, a cui il bando internazionale si ispira. Le primarie, si sa, non servono per scegliere un candidato, ma per fregare gli altri. Chi sarà fregato? Qui viene il bello.
Intanto c’è da capire che un teatro come la Scala non ha bisogno di indire un bando per avere il suo sovrintendente: se lo potrebbe scegliere tranquillamente tra i migliori del mondo, che arriverebbero felici a Milano a quattro zampe. Dunque, gatta ci cova. Tra i pretendenti alla sovrintendenza del teatro non mancano nomi pesanti come Francesco Micheli e Sergio Escobar.
Cosa pensa di loro Pisapia che è pur sempre il presidente del Cda scaligero? Mah! Li vuole fregare mettendoli a confronto con altre candidature internazionali o sceglierà uno di loro, perché potrebbe anche capitare che un grande nome di livello internazionale non abbia alcuna voglia di farsi umiliare, partecipando a un concorso con chissà chi?
Staremo a vedere. Intanto, nel bando ci sarà la clausola che, comunque, il consiglio di amministrazione non è tenuto a chiamare alla sovrintendenza il vincitore di questa sorta di «grande fratello».
Cioè della serie: faccio quello che voglio io; alla faccia della trasparenza. E, poi, c’è da ricordare che appena arriverà, se arriverà, il nuovo sovrintendente, comunque l’amletico Lissner continuerà a percepire lo stipendio previsto dagli anni del suo contratto. Insomma, i milanesi si pagheranno per qualche tempo contemporaneamente due sovrintendenti.
Commento by Anonimo — 25 Aprile 2013 @ 22:24
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