Primo Marzo 2010 Sciopero degli stranieri
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In Francia e il Italia il movimento dei lavoratori immigrati ha promosso per l’1 marzo 2010 una giornata di mobilitazione e di sciopero generale contro lo sfruttamento del lavoro e le condizioni di discriminazione che sopportano i lavoratori immigrati.
Il sistema economico capitalista è sottoposto ad crisi economica è profonda e strutturale. che fa ricadere sui lavoratori, in particolare gli immigrati: privatizzazioni dei servizi pubblici, tagli allo stato sociale, lavoro precario e irregolare, cassa integrazione, licenziamenti.
In Italia, negli ultimi 15 anni, gli interventi di politica economica hanno trasferito 120miliardi di Euro dai salari ai profitti: 7mila euro medie all’anno sono state perse da ogni singolo lavoratore, in attività o in pensione, a favore dei padroni italiani.
In più, il recente “decreto sicurezza” del governo Berlusconi sanziona l’immigrato indocumentato con il reato penale di “clandestinità”, che si aggiunge alla legge Bossi/Fini che colpisce il lavoratore immigrato che, quando perde il lavoro, dopo sei mesi perde anche il permesso di soggiorno: doppiamente discriminato e sfruttato.
In Lombardia gli immigrati sono circa 850mila (su una popolazione di 9.700mila) e lavoratori immigrati sono circa 567mila: manodopera utilizzata e sfruttata nell’agricoltura (15mila), nell’industria (120mila), nell’edilizia (92mila), nel commercio (40mila), nei servizi (300mila).
La reazione disperata degli immigrati che lavoravano a Rosarno, nel settore agro-industriale della Calabria, è stata causata dai gravi atti di violenza cui, da tempo, sono stati fatto oggetto, e dalla diffusa e permanente condizione di estremo ed assoluto sfruttamento cui è sottoposta la forza-lavoro agricola immigrata, attuato dalle imprese che operano in quel settore produttivo, che vogliono assicurarsi, con ogni mezzo lecito ed illecito, la massimizzazione dei loro profitti economici.
Tale reazione è stata presa a pretesto dal Governo Berlusconi per riprendere ed intensificare la campagna discriminatoria contro i lavoratori immigrati (repressione, allontanamento e confinamento nei vari centri per immigrati).
Lottiamo per la regolarizzazione di tutti i lavoratori immigrati indocumentati, per la cittadinanza, per l’estensione dei diritti civili, sociali e politici agli immigrati, per la difesa dei posti di lavoro e contro i licenziamenti, per il diritto alla casa e all’istruzione.
Lavoratori e lavoratrici, italiani e immigrati, uniti nella lotta comune per la difesa e la conquista dei diritti.
NO al RAZZISMO, NO allo SFRUTTAMENTO!
CUB IMMIGRAZIONE
Sede nazionale viale Lombardia, 20
Milano tel. 0270631804
Il programma a Milano
Ritrovo alle 9.30 fuori da Palazzo Marino, il corteo farà giro attorno al municipio milanese. Momento di dibattito con al centro i temi e i problemi del lavoro. Alle 13.00 srotoleremo tre grandi striscioni gialli in tre luoghi significativi per la vita degli immigrati a Milano: la Questura ("Permesso di soggiorno per tutti. Tempi di rinnovo più rapidi"), Tribunale ("Migrare non è reato") e Via Corelli ("Basta silenzi. Chiudiamo i centri di identificazione ed espulsione"). In molte scuole, il primo marzo sarà giornata di studio e di approfondimento dei temi dell’immigrazione, ma anche momento festoso per merende multietniche, disegnare e colorare le bandiere del mondo, dipingersi le mani con l’hennè ed intrecciarsi i capelli in mille treccine. Nel pomeriggio, raduno in piazza Duomo dalle ore 17.30. Terremo, in Piazza, lezioni di lingue straniere in Italiano e per gli Italiani; spremeremo arance rosse e offriremo spremute da bere per "Rosarno chiama Italia: l’unica cosa che vogliamo spremere sono le arance!"; lancio dei palloncini alle ore 18.30. Partenza del corteo in direzione di piazza Castello alle 19: microfono aperto con una serie di interventi e chiusura con musica da vivo.
COMMENTO
01/03/2010
| Giuseppe Caliceti
1° marzo 2010 Un giorno senza di noi
1. La percezione degli italiani è di una presenza del 23% di straneri, mentre nel 2009 erano il 6,5% .
2. Si sente dire: “Non gli facciamo costruire le moschee, perché al loro Paese non ci fanno costruire le chiese”. In realtà in tutti i paesi islamici tranne l’Arabia Saudita sono presenti molte chiese cattoliche. I cristiani sono un numero molto esiguo, ma è garantito loro un luogo di culto.
3. Si sente parlare di “islamizzazione” dell’Italia, ma la maggioranza degli stranieri in Italia è cristiana.
4. Si sente dire: “Vengono qua e ci rubano il posto lavorando in nero”. In realtà la maggioranza degli immigrati ha lavori regolari; quasi tutti sono
iscritti all’Inps; gli assicurati stranieri sono 2.173.545, pari al 92% di tutta la popolazione straniera regolare censita. E gli stranieri clandestini
che lavorano in nero sono stimati percentualmente meno degli italiani che lavorano in nero.
5. In realtà gli immigrati fanno lavori che gli italiani non farebbero e contribuiscono al PIL in modo significativo: nel 2007 il contributo degli
stranieri è stato del 9,1%. Considerato che la loro presenza nel 2007 era pari al 5,8% della popolazione, il contributo al PIL di uno straniero è mediamente più alto di quello di un italiano.
6. Non è vero neppure, come si sente spesso dire, che “quelli che vengono in Italia sono i peggiori”. Al contrario, hanno spesso un’istruzione uguale o superiore alla media agli italiani: uno su dieci ha una laurea, contro la media degli italiani è di uno su dodici.
7. Non è vero neppure che “vengono qui e si fanno curare a nostre spese”. Anzi, per la verità pagano le nostre pensioni: più pensionati ci sono, più lavoratori sono necessari perché il sistema non collassi.
8. Si sente dire: “Ci rubano le nostre donne”. In realtà l’80% delle coppie miste che ogni anno si sposano in Italia sono formate da un italiano che sposa una donna di origine non italiana.
Ma chi è oggi cittadino italiano? Chi è straniero? Chi non parla bene la lingua italiana? Chi non ha genitori italiani? Chi non ha genitori nati in Italia? Sotto il cielo c’è molta confusione. Penso sia giunto il momento di parlare seriamente di cittadinanza, in particolare dei cosiddettio bambini "stranieri". Come chiede anche la CEI, è il momento di considerare cittadino italiano almeno ogni bambino che nasce in Italia, a prescindere dal luogo in cui sono nati i suoi genitori.
I COMMENTI:
pagina: 1/2 | successiva | ultima
quanta ironia e quanta superiore consapevolezza nei commenti a questo articolo (fulvio, alice, in parte anche curzio…) Come sempre, gli antirazzisti sarebbero poveri sprovveduti innamorati dell’Altro senza distinzioni, anche quando è un delinquente o un troglodita. facciamo i distinguo. ma distinguo di cosa? di che cavolo parlate? dire che ci sono spacciatori e delinquenti fa forse qualche differenza per i milioni di normalissimi uomini, donne e bambini che vivono e lavorano qui, con la spada di damocle dell’espulsione per ogni minimo cavillo burocratico? e la burocrazia attuale, se non ve ne siete accorti, è studiata scentificamente per creare intoppi e per spingere la gente nella clandestinità. 02-03-2010 18:09 – marco
Ieri lo sciopero degli stranieri è stato un successo.
Certo è difficile quantificare lo sfruttamento che quodidianamente sono soggetti un terzo della forza lavoro italiana.
Loro sono invisibili e nessuno ha mai misurato questo "sommerso".
Però tutti hanno attinto alle braccia straniere,persino la Santanchè, alla mattina si fa portare il cappuccino a letto da un enorme negrone.
Ieri, mi hanno detto che il negrone non c’èra e si è dovuta accontentare del cappuccino preso per strada.
Un altro sciopero così e la Santanchè si fa suora.
Poverina,abbituata a prenderlo al letto e in tarda ora,dato che la notte la passa in bianco.
I "smorzi"vicino casa erano vuoti e nessun operaio stava ad aspettare i "caporali",per il reclutamento giornaliero.
Tutti i cantieri erano al minimo del personale.
Solo quelli che stavano in regola e italiani.
Anche le strade che stanno rattoppando erano senza personale e le bandierine sventolavano da sole appoggiate a finti muretti di plastica.
I vecchi se ne sono visti pochi al parco, soli che vagavano alla ricerca di un appoggio o di una panchina decente.
Dicono che i scioperanti erano pochi,ma tanto il mercato era vuoto e i commercianti faticavano a spostare le loro casse di frutta.
Ho visto gente bestemiare e sbracciarsi,perche non trovava nessuno che lo aiutasse nello scarico delle merci.
Certo chi non ha occhi per vedere,e chi non ha orecchie per sentire,non capirà mai che in Italia milioni di persone, alla mattina, vanno a lavorare e non sono italiani.
Siamo un paese multietnico come gli USA,e ancora crediamo di essere l’Italia dei Caki.
Come quello che tutti i giorni beve il suo cappuccino al bar e non si è mai accorto che chi lo fa è uno straniero.
Ma perche non aprite quegli occhietti da gatto addormentato nel bosco?
Fate i seri che è ora!
I stranieri ci sono e lavorano.
Certo ci sono anche una percentuale di ladri e di farabbutti,ma è pari a quanti ce ne sono tra di noi.
Mica perche abbiamo Berlusconi D’Alema e il "mostro di Firenze",siamo tutti ladri e assassini! 02-03-2010 17:29 – mariani maurizio
…in via Tasso, storica via del centro di Bergamo, molti negozi hanno chiuso e un bianco e tre ragazzi di colore mi hanno chiesto l’elemosina…tutto questo in un centinaio di metri di strada… cosa succede, cosa succede in città….. 02-03-2010 15:52 – Nadia Castelletti
mah, non credo che ieri migliaia di musulmani innigrati abbian scioperato e fatto a meno di menare la moglie e le figlie… 02-03-2010 15:48 – fulvio f.
lo sciopero non è andato benissimo, almeno qui a padova. ci son stati molti crumiri.
questa mattina il bollettino di ieri è stato questo:
11 borseggiatori fermati, di cui 8 tunisini e un albanese.
4 moldavi colti per ubriachezza e disturbo quiete pubblica,
4 marocchini, 2 bosniaci e 1nigeriano presi per spaccio di droga
17nigeriane, 8 rumene e 4 albanesi fermate per prostituzione
3accuse di violenza sessuale rivolte a 2rumeni e 1algerino
insomma, si poteva organizzare meglio la giornata di ieir, forse è mancata comunicazione? 02-03-2010 15:46 – alice
basta frontiere (fisiche e mentali) 02-03-2010 12:48 – giuliano
Nella mia città non tutti hanno fatto sciopero. I parcheggiatori abusivi erano regolarmente al loro posto di "lavoro". Forse qualche distinguo bisogna farlo diversamente rischiamo di non essere giusti con gli onesti e con chi fatica davvero ogni giorno.
Io amo i miei fratelli africani, sudamericani, asiatici …ma non mi piace nè chi …
Commento by AutoOrgScala — 2 Marzo 2010 @ 23:53
COMMENTO
01/03/2010
| Giuseppe Caliceti
1° marzo 2010 Un giorno senza di noi
1. La percezione degli italiani è di una presenza del 23% di straneri, mentre nel 2009 erano il 6,5% .
2. Si sente dire: “Non gli facciamo costruire le moschee, perché al loro Paese non ci fanno costruire le chiese”. In realtà in tutti i paesi islamici tranne l’Arabia Saudita sono presenti molte chiese cattoliche. I cristiani sono un numero molto esiguo, ma è garantito loro un luogo di culto.
3. Si sente parlare di “islamizzazione” dell’Italia, ma la maggioranza degli stranieri in Italia è cristiana.
4. Si sente dire: “Vengono qua e ci rubano il posto lavorando in nero”. In realtà la maggioranza degli immigrati ha lavori regolari; quasi tutti sono
iscritti all’Inps; gli assicurati stranieri sono 2.173.545, pari al 92% di tutta la popolazione straniera regolare censita. E gli stranieri clandestini
che lavorano in nero sono stimati percentualmente meno degli italiani che lavorano in nero.
5. In realtà gli immigrati fanno lavori che gli italiani non farebbero e contribuiscono al PIL in modo significativo: nel 2007 il contributo degli
stranieri è stato del 9,1%. Considerato che la loro presenza nel 2007 era pari al 5,8% della popolazione, il contributo al PIL di uno straniero è mediamente più alto di quello di un italiano.
6. Non è vero neppure, come si sente spesso dire, che “quelli che vengono in Italia sono i peggiori”. Al contrario, hanno spesso un’istruzione uguale o superiore alla media agli italiani: uno su dieci ha una laurea, contro la media degli italiani è di uno su dodici.
7. Non è vero neppure che “vengono qui e si fanno curare a nostre spese”. Anzi, per la verità pagano le nostre pensioni: più pensionati ci sono, più lavoratori sono necessari perché il sistema non collassi.
8. Si sente dire: “Ci rubano le nostre donne”. In realtà l’80% delle coppie miste che ogni anno si sposano in Italia sono formate da un italiano che sposa una donna di origine non italiana.
Ma chi è oggi cittadino italiano? Chi è straniero? Chi non parla bene la lingua italiana? Chi non ha genitori italiani? Chi non ha genitori nati in Italia? Sotto il cielo c’è molta confusione. Penso sia giunto il momento di parlare seriamente di cittadinanza, in particolare dei cosiddettio bambini "stranieri". Come chiede anche la CEI, è il momento di considerare cittadino italiano almeno ogni bambino che nasce in Italia, a prescindere dal luogo in cui sono nati i suoi genitori.
I COMMENTI:
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quanta ironia e quanta superiore consapevolezza nei commenti a questo articolo (fulvio, alice, in parte anche curzio…) Come sempre, gli antirazzisti sarebbero poveri sprovveduti innamorati dell’Altro senza distinzioni, anche quando è un delinquente o un troglodita. facciamo i distinguo. ma distinguo di cosa? di che cavolo parlate? dire che ci sono spacciatori e delinquenti fa forse qualche differenza per i milioni di normalissimi uomini, donne e bambini che vivono e lavorano qui, con la spada di damocle dell’espulsione per ogni minimo cavillo burocratico? e la burocrazia attuale, se non ve ne siete accorti, è studiata scentificamente per creare intoppi e per spingere la gente nella clandestinità. 02-03-2010 18:09 – marco
Ieri lo sciopero degli stranieri è stato un successo.
Certo è difficile quantificare lo sfruttamento che quodidianamente sono soggetti un terzo della forza lavoro italiana.
Loro sono invisibili e nessuno ha mai misurato questo "sommerso".
Però tutti hanno attinto alle braccia straniere,persino la Santanchè, alla mattina si fa portare il cappuccino a letto da un enorme negrone.
Ieri, mi hanno detto che il negrone non c’èra e si è dovuta accontentare del cappuccino preso per strada.
Un altro sciopero così e la Santanchè si fa suora.
Poverina,abbituata a prenderlo al letto e in tarda ora,dato che la notte la passa in bianco.
I "smorzi"vicino casa erano vuoti e nessun operaio stava ad aspettare i "caporali",per il reclutamento giornaliero.
Tutti i cantieri erano al minimo del personale.
Solo quelli che stavano in regola e italiani.
Anche le strade che stanno rattoppando erano senza personale e le bandierine sventolavano da sole appoggiate a finti muretti di plastica.
I vecchi se ne sono visti pochi al parco, soli che vagavano alla ricerca di un appoggio o di una panchina decente.
Dicono che i scioperanti erano pochi,ma tanto il mercato era vuoto e i commercianti faticavano a spostare le loro casse di frutta.
Ho visto gente bestemiare e sbracciarsi,perche non trovava nessuno che lo aiutasse nello scarico delle merci.
Certo chi non ha occhi per vedere,e chi non ha orecchie per sentire,non capirà mai che in Italia milioni di persone, alla mattina, vanno a lavorare e non sono italiani.
Siamo un paese multietnico come gli USA,e ancora crediamo di essere l’Italia dei Caki.
Come quello che tutti i giorni beve il suo cappuccino al bar e non si è mai accorto che chi lo fa è uno straniero.
Ma perche non aprite quegli occhietti da gatto addormentato nel bosco?
Fate i seri che è ora!
I stranieri ci sono e lavorano.
Certo ci sono anche una percentuale di ladri e di farabbutti,ma è pari a quanti ce ne sono tra di noi.
Mica perche abbiamo Berlusconi D’Alema e il "mostro di Firenze",siamo tutti ladri e assassini! 02-03-2010 17:29 – mariani maurizio
…in via Tasso, storica via del centro di Bergamo, molti negozi hanno chiuso e un bianco e tre ragazzi di colore mi hanno chiesto l’elemosina…tutto questo in un centinaio di metri di strada… cosa succede, cosa succede in città….. 02-03-2010 15:52 – Nadia Castelletti
mah, non credo che ieri migliaia di musulmani innigrati abbian scioperato e fatto a meno di menare la moglie e le figlie… 02-03-2010 15:48 – fulvio f.
lo sciopero non è andato benissimo, almeno qui a padova. ci son stati molti crumiri.
questa mattina il bollettino di ieri è stato questo:
11 borseggiatori fermati, di cui 8 tunisini e un albanese.
4 moldavi colti per ubriachezza e disturbo quiete pubblica,
4 marocchini, 2 bosniaci e 1nigeriano presi per spaccio di droga
17nigeriane, 8 rumene e 4 albanesi fermate per prostituzione
3accuse di violenza sessuale rivolte a 2rumeni e 1algerino
insomma, si poteva organizzare meglio la giornata di ieir, forse è mancata comunicazione? 02-03-2010 15:46 – alice
basta frontiere (fisiche e mentali) 02-03-2010 12:48 – giuliano
Nella mia città non tutti hanno fatto sciopero. I parcheggiatori abusivi erano regolarmente al loro posto di "lavoro". Forse qualche distinguo bisogna farlo diversamente rischiamo di non essere giusti con gli onesti e con chi fatica davvero ogni giorno.
Io amo i miei fratelli africani, sudamericani, asiatici …ma non mi piace nè chi …
Commento by AutoOrgScala — 2 Marzo 2010 @ 23:53
COMMENTO
01/03/2010
| Giuseppe Caliceti
1° marzo 2010 Un giorno senza di noi
1. La percezione degli italiani è di una presenza del 23% di straneri, mentre nel 2009 erano il 6,5% .
2. Si sente dire: “Non gli facciamo costruire le moschee, perché al loro Paese non ci fanno costruire le chiese”. In realtà in tutti i paesi islamici tranne l’Arabia Saudita sono presenti molte chiese cattoliche. I cristiani sono un numero molto esiguo, ma è garantito loro un luogo di culto.
3. Si sente parlare di “islamizzazione” dell’Italia, ma la maggioranza degli stranieri in Italia è cristiana.
4. Si sente dire: “Vengono qua e ci rubano il posto lavorando in nero”. In realtà la maggioranza degli immigrati ha lavori regolari; quasi tutti sono
iscritti all’Inps; gli assicurati stranieri sono 2.173.545, pari al 92% di tutta la popolazione straniera regolare censita. E gli stranieri clandestini
che lavorano in nero sono stimati percentualmente meno degli italiani che lavorano in nero.
5. In realtà gli immigrati fanno lavori che gli italiani non farebbero e contribuiscono al PIL in modo significativo: nel 2007 il contributo degli
stranieri è stato del 9,1%. Considerato che la loro presenza nel 2007 era pari al 5,8% della popolazione, il contributo al PIL di uno straniero è mediamente più alto di quello di un italiano.
6. Non è vero neppure, come si sente spesso dire, che “quelli che vengono in Italia sono i peggiori”. Al contrario, hanno spesso un’istruzione uguale o superiore alla media agli italiani: uno su dieci ha una laurea, contro la media degli italiani è di uno su dodici.
7. Non è vero neppure che “vengono qui e si fanno curare a nostre spese”. Anzi, per la verità pagano le nostre pensioni: più pensionati ci sono, più lavoratori sono necessari perché il sistema non collassi.
8. Si sente dire: “Ci rubano le nostre donne”. In realtà l’80% delle coppie miste che ogni anno si sposano in Italia sono formate da un italiano che sposa una donna di origine non italiana.
Ma chi è oggi cittadino italiano? Chi è straniero? Chi non parla bene la lingua italiana? Chi non ha genitori italiani? Chi non ha genitori nati in Italia? Sotto il cielo c’è molta confusione. Penso sia giunto il momento di parlare seriamente di cittadinanza, in particolare dei cosiddettio bambini "stranieri". Come chiede anche la CEI, è il momento di considerare cittadino italiano almeno ogni bambino che nasce in Italia, a prescindere dal luogo in cui sono nati i suoi genitori.
I COMMENTI:
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quanta ironia e quanta superiore consapevolezza nei commenti a questo articolo (fulvio, alice, in parte anche curzio…) Come sempre, gli antirazzisti sarebbero poveri sprovveduti innamorati dell’Altro senza distinzioni, anche quando è un delinquente o un troglodita. facciamo i distinguo. ma distinguo di cosa? di che cavolo parlate? dire che ci sono spacciatori e delinquenti fa forse qualche differenza per i milioni di normalissimi uomini, donne e bambini che vivono e lavorano qui, con la spada di damocle dell’espulsione per ogni minimo cavillo burocratico? e la burocrazia attuale, se non ve ne siete accorti, è studiata scentificamente per creare intoppi e per spingere la gente nella clandestinità. 02-03-2010 18:09 – marco
Ieri lo sciopero degli stranieri è stato un successo.
Certo è difficile quantificare lo sfruttamento che quodidianamente sono soggetti un terzo della forza lavoro italiana.
Loro sono invisibili e nessuno ha mai misurato questo "sommerso".
Però tutti hanno attinto alle braccia straniere,persino la Santanchè, alla mattina si fa portare il cappuccino a letto da un enorme negrone.
Ieri, mi hanno detto che il negrone non c’èra e si è dovuta accontentare del cappuccino preso per strada.
Un altro sciopero così e la Santanchè si fa suora.
Poverina,abbituata a prenderlo al letto e in tarda ora,dato che la notte la passa in bianco.
I "smorzi"vicino casa erano vuoti e nessun operaio stava ad aspettare i "caporali",per il reclutamento giornaliero.
Tutti i cantieri erano al minimo del personale.
Solo quelli che stavano in regola e italiani.
Anche le strade che stanno rattoppando erano senza personale e le bandierine sventolavano da sole appoggiate a finti muretti di plastica.
I vecchi se ne sono visti pochi al parco, soli che vagavano alla ricerca di un appoggio o di una panchina decente.
Dicono che i scioperanti erano pochi,ma tanto il mercato era vuoto e i commercianti faticavano a spostare le loro casse di frutta.
Ho visto gente bestemiare e sbracciarsi,perche non trovava nessuno che lo aiutasse nello scarico delle merci.
Certo chi non ha occhi per vedere,e chi non ha orecchie per sentire,non capirà mai che in Italia milioni di persone, alla mattina, vanno a lavorare e non sono italiani.
Siamo un paese multietnico come gli USA,e ancora crediamo di essere l’Italia dei Caki.
Come quello che tutti i giorni beve il suo cappuccino al bar e non si è mai accorto che chi lo fa è uno straniero.
Ma perche non aprite quegli occhietti da gatto addormentato nel bosco?
Fate i seri che è ora!
I stranieri ci sono e lavorano.
Certo ci sono anche una percentuale di ladri e di farabbutti,ma è pari a quanti ce ne sono tra di noi.
Mica perche abbiamo Berlusconi D’Alema e il "mostro di Firenze",siamo tutti ladri e assassini! 02-03-2010 17:29 – mariani maurizio
…in via Tasso, storica via del centro di Bergamo, molti negozi hanno chiuso e un bianco e tre ragazzi di colore mi hanno chiesto l’elemosina…tutto questo in un centinaio di metri di strada… cosa succede, cosa succede in città….. 02-03-2010 15:52 – Nadia Castelletti
mah, non credo che ieri migliaia di musulmani innigrati abbian scioperato e fatto a meno di menare la moglie e le figlie… 02-03-2010 15:48 – fulvio f.
lo sciopero non è andato benissimo, almeno qui a padova. ci son stati molti crumiri.
questa mattina il bollettino di ieri è stato questo:
11 borseggiatori fermati, di cui 8 tunisini e un albanese.
4 moldavi colti per ubriachezza e disturbo quiete pubblica,
4 marocchini, 2 bosniaci e 1nigeriano presi per spaccio di droga
17nigeriane, 8 rumene e 4 albanesi fermate per prostituzione
3accuse di violenza sessuale rivolte a 2rumeni e 1algerino
insomma, si poteva organizzare meglio la giornata di ieir, forse è mancata comunicazione? 02-03-2010 15:46 – alice
basta frontiere (fisiche e mentali) 02-03-2010 12:48 – giuliano
Nella mia città non tutti hanno fatto sciopero. I parcheggiatori abusivi erano regolarmente al loro posto di "lavoro". Forse qualche distinguo bisogna farlo diversamente rischiamo di non essere giusti con gli onesti e con chi fatica davvero ogni giorno.
Io amo i miei fratelli africani, sudamericani, asiatici …ma non mi piace nè chi …
Commento by AutoOrgScala — 2 Marzo 2010 @ 23:53
COMMENTO
01/03/2010
| Giuseppe Caliceti
1° marzo 2010 Un giorno senza di noi
1. La percezione degli italiani è di una presenza del 23% di straneri, mentre nel 2009 erano il 6,5% .
2. Si sente dire: “Non gli facciamo costruire le moschee, perché al loro Paese non ci fanno costruire le chiese”. In realtà in tutti i paesi islamici tranne l’Arabia Saudita sono presenti molte chiese cattoliche. I cristiani sono un numero molto esiguo, ma è garantito loro un luogo di culto.
3. Si sente parlare di “islamizzazione” dell’Italia, ma la maggioranza degli stranieri in Italia è cristiana.
4. Si sente dire: “Vengono qua e ci rubano il posto lavorando in nero”. In realtà la maggioranza degli immigrati ha lavori regolari; quasi tutti sono
iscritti all’Inps; gli assicurati stranieri sono 2.173.545, pari al 92% di tutta la popolazione straniera regolare censita. E gli stranieri clandestini
che lavorano in nero sono stimati percentualmente meno degli italiani che lavorano in nero.
5. In realtà gli immigrati fanno lavori che gli italiani non farebbero e contribuiscono al PIL in modo significativo: nel 2007 il contributo degli
stranieri è stato del 9,1%. Considerato che la loro presenza nel 2007 era pari al 5,8% della popolazione, il contributo al PIL di uno straniero è mediamente più alto di quello di un italiano.
6. Non è vero neppure, come si sente spesso dire, che “quelli che vengono in Italia sono i peggiori”. Al contrario, hanno spesso un’istruzione uguale o superiore alla media agli italiani: uno su dieci ha una laurea, contro la media degli italiani è di uno su dodici.
7. Non è vero neppure che “vengono qui e si fanno curare a nostre spese”. Anzi, per la verità pagano le nostre pensioni: più pensionati ci sono, più lavoratori sono necessari perché il sistema non collassi.
8. Si sente dire: “Ci rubano le nostre donne”. In realtà l’80% delle coppie miste che ogni anno si sposano in Italia sono formate da un italiano che sposa una donna di origine non italiana.
Ma chi è oggi cittadino italiano? Chi è straniero? Chi non parla bene la lingua italiana? Chi non ha genitori italiani? Chi non ha genitori nati in Italia? Sotto il cielo c’è molta confusione. Penso sia giunto il momento di parlare seriamente di cittadinanza, in particolare dei cosiddettio bambini "stranieri". Come chiede anche la CEI, è il momento di considerare cittadino italiano almeno ogni bambino che nasce in Italia, a prescindere dal luogo in cui sono nati i suoi genitori.
I COMMENTI:
pagina: 1/2 | successiva | ultima
quanta ironia e quanta superiore consapevolezza nei commenti a questo articolo (fulvio, alice, in parte anche curzio…) Come sempre, gli antirazzisti sarebbero poveri sprovveduti innamorati dell’Altro senza distinzioni, anche quando è un delinquente o un troglodita. facciamo i distinguo. ma distinguo di cosa? di che cavolo parlate? dire che ci sono spacciatori e delinquenti fa forse qualche differenza per i milioni di normalissimi uomini, donne e bambini che vivono e lavorano qui, con la spada di damocle dell’espulsione per ogni minimo cavillo burocratico? e la burocrazia attuale, se non ve ne siete accorti, è studiata scentificamente per creare intoppi e per spingere la gente nella clandestinità. 02-03-2010 18:09 – marco
Ieri lo sciopero degli stranieri è stato un successo.
Certo è difficile quantificare lo sfruttamento che quodidianamente sono soggetti un terzo della forza lavoro italiana.
Loro sono invisibili e nessuno ha mai misurato questo "sommerso".
Però tutti hanno attinto alle braccia straniere,persino la Santanchè, alla mattina si fa portare il cappuccino a letto da un enorme negrone.
Ieri, mi hanno detto che il negrone non c’èra e si è dovuta accontentare del cappuccino preso per strada.
Un altro sciopero così e la Santanchè si fa suora.
Poverina,abbituata a prenderlo al letto e in tarda ora,dato che la notte la passa in bianco.
I "smorzi"vicino casa erano vuoti e nessun operaio stava ad aspettare i "caporali",per il reclutamento giornaliero.
Tutti i cantieri erano al minimo del personale.
Solo quelli che stavano in regola e italiani.
Anche le strade che stanno rattoppando erano senza personale e le bandierine sventolavano da sole appoggiate a finti muretti di plastica.
I vecchi se ne sono visti pochi al parco, soli che vagavano alla ricerca di un appoggio o di una panchina decente.
Dicono che i scioperanti erano pochi,ma tanto il mercato era vuoto e i commercianti faticavano a spostare le loro casse di frutta.
Ho visto gente bestemiare e sbracciarsi,perche non trovava nessuno che lo aiutasse nello scarico delle merci.
Certo chi non ha occhi per vedere,e chi non ha orecchie per sentire,non capirà mai che in Italia milioni di persone, alla mattina, vanno a lavorare e non sono italiani.
Siamo un paese multietnico come gli USA,e ancora crediamo di essere l’Italia dei Caki.
Come quello che tutti i giorni beve il suo cappuccino al bar e non si è mai accorto che chi lo fa è uno straniero.
Ma perche non aprite quegli occhietti da gatto addormentato nel bosco?
Fate i seri che è ora!
I stranieri ci sono e lavorano.
Certo ci sono anche una percentuale di ladri e di farabbutti,ma è pari a quanti ce ne sono tra di noi.
Mica perche abbiamo Berlusconi D’Alema e il "mostro di Firenze",siamo tutti ladri e assassini! 02-03-2010 17:29 – mariani maurizio
…in via Tasso, storica via del centro di Bergamo, molti negozi hanno chiuso e un bianco e tre ragazzi di colore mi hanno chiesto l’elemosina…tutto questo in un centinaio di metri di strada… cosa succede, cosa succede in città….. 02-03-2010 15:52 – Nadia Castelletti
mah, non credo che ieri migliaia di musulmani innigrati abbian scioperato e fatto a meno di menare la moglie e le figlie… 02-03-2010 15:48 – fulvio f.
lo sciopero non è andato benissimo, almeno qui a padova. ci son stati molti crumiri.
questa mattina il bollettino di ieri è stato questo:
11 borseggiatori fermati, di cui 8 tunisini e un albanese.
4 moldavi colti per ubriachezza e disturbo quiete pubblica,
4 marocchini, 2 bosniaci e 1nigeriano presi per spaccio di droga
17nigeriane, 8 rumene e 4 albanesi fermate per prostituzione
3accuse di violenza sessuale rivolte a 2rumeni e 1algerino
insomma, si poteva organizzare meglio la giornata di ieir, forse è mancata comunicazione? 02-03-2010 15:46 – alice
basta frontiere (fisiche e mentali) 02-03-2010 12:48 – giuliano
Nella mia città non tutti hanno fatto sciopero. I parcheggiatori abusivi erano regolarmente al loro posto di "lavoro". Forse qualche distinguo bisogna farlo diversamente rischiamo di non essere giusti con gli onesti e con chi fatica davvero ogni giorno.
Io amo i miei fratelli africani, sudamericani, asiatici …ma non mi piace nè chi …
Commento by AutoOrgScala — 2 Marzo 2010 @ 23:53
COMMENTO
01/03/2010
| Giuseppe Caliceti
1° marzo 2010 Un giorno senza di noi
1. La percezione degli italiani è di una presenza del 23% di straneri, mentre nel 2009 erano il 6,5% .
2. Si sente dire: “Non gli facciamo costruire le moschee, perché al loro Paese non ci fanno costruire le chiese”. In realtà in tutti i paesi islamici tranne l’Arabia Saudita sono presenti molte chiese cattoliche. I cristiani sono un numero molto esiguo, ma è garantito loro un luogo di culto.
3. Si sente parlare di “islamizzazione” dell’Italia, ma la maggioranza degli stranieri in Italia è cristiana.
4. Si sente dire: “Vengono qua e ci rubano il posto lavorando in nero”. In realtà la maggioranza degli immigrati ha lavori regolari; quasi tutti sono
iscritti all’Inps; gli assicurati stranieri sono 2.173.545, pari al 92% di tutta la popolazione straniera regolare censita. E gli stranieri clandestini
che lavorano in nero sono stimati percentualmente meno degli italiani che lavorano in nero.
5. In realtà gli immigrati fanno lavori che gli italiani non farebbero e contribuiscono al PIL in modo significativo: nel 2007 il contributo degli
stranieri è stato del 9,1%. Considerato che la loro presenza nel 2007 era pari al 5,8% della popolazione, il contributo al PIL di uno straniero è mediamente più alto di quello di un italiano.
6. Non è vero neppure, come si sente spesso dire, che “quelli che vengono in Italia sono i peggiori”. Al contrario, hanno spesso un’istruzione uguale o superiore alla media agli italiani: uno su dieci ha una laurea, contro la media degli italiani è di uno su dodici.
7. Non è vero neppure che “vengono qui e si fanno curare a nostre spese”. Anzi, per la verità pagano le nostre pensioni: più pensionati ci sono, più lavoratori sono necessari perché il sistema non collassi.
8. Si sente dire: “Ci rubano le nostre donne”. In realtà l’80% delle coppie miste che ogni anno si sposano in Italia sono formate da un italiano che sposa una donna di origine non italiana.
Ma chi è oggi cittadino italiano? Chi è straniero? Chi non parla bene la lingua italiana? Chi non ha genitori italiani? Chi non ha genitori nati in Italia? Sotto il cielo c’è molta confusione. Penso sia giunto il momento di parlare seriamente di cittadinanza, in particolare dei cosiddettio bambini "stranieri". Come chiede anche la CEI, è il momento di considerare cittadino italiano almeno ogni bambino che nasce in Italia, a prescindere dal luogo in cui sono nati i suoi genitori.
I COMMENTI:
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quanta ironia e quanta superiore consapevolezza nei commenti a questo articolo (fulvio, alice, in parte anche curzio…) Come sempre, gli antirazzisti sarebbero poveri sprovveduti innamorati dell’Altro senza distinzioni, anche quando è un delinquente o un troglodita. facciamo i distinguo. ma distinguo di cosa? di che cavolo parlate? dire che ci sono spacciatori e delinquenti fa forse qualche differenza per i milioni di normalissimi uomini, donne e bambini che vivono e lavorano qui, con la spada di damocle dell’espulsione per ogni minimo cavillo burocratico? e la burocrazia attuale, se non ve ne siete accorti, è studiata scentificamente per creare intoppi e per spingere la gente nella clandestinità. 02-03-2010 18:09 – marco
Ieri lo sciopero degli stranieri è stato un successo.
Certo è difficile quantificare lo sfruttamento che quodidianamente sono soggetti un terzo della forza lavoro italiana.
Loro sono invisibili e nessuno ha mai misurato questo "sommerso".
Però tutti hanno attinto alle braccia straniere,persino la Santanchè, alla mattina si fa portare il cappuccino a letto da un enorme negrone.
Ieri, mi hanno detto che il negrone non c’èra e si è dovuta accontentare del cappuccino preso per strada.
Un altro sciopero così e la Santanchè si fa suora.
Poverina,abbituata a prenderlo al letto e in tarda ora,dato che la notte la passa in bianco.
I "smorzi"vicino casa erano vuoti e nessun operaio stava ad aspettare i "caporali",per il reclutamento giornaliero.
Tutti i cantieri erano al minimo del personale.
Solo quelli che stavano in regola e italiani.
Anche le strade che stanno rattoppando erano senza personale e le bandierine sventolavano da sole appoggiate a finti muretti di plastica.
I vecchi se ne sono visti pochi al parco, soli che vagavano alla ricerca di un appoggio o di una panchina decente.
Dicono che i scioperanti erano pochi,ma tanto il mercato era vuoto e i commercianti faticavano a spostare le loro casse di frutta.
Ho visto gente bestemiare e sbracciarsi,perche non trovava nessuno che lo aiutasse nello scarico delle merci.
Certo chi non ha occhi per vedere,e chi non ha orecchie per sentire,non capirà mai che in Italia milioni di persone, alla mattina, vanno a lavorare e non sono italiani.
Siamo un paese multietnico come gli USA,e ancora crediamo di essere l’Italia dei Caki.
Come quello che tutti i giorni beve il suo cappuccino al bar e non si è mai accorto che chi lo fa è uno straniero.
Ma perche non aprite quegli occhietti da gatto addormentato nel bosco?
Fate i seri che è ora!
I stranieri ci sono e lavorano.
Certo ci sono anche una percentuale di ladri e di farabbutti,ma è pari a quanti ce ne sono tra di noi.
Mica perche abbiamo Berlusconi D’Alema e il "mostro di Firenze",siamo tutti ladri e assassini! 02-03-2010 17:29 – mariani maurizio
…in via Tasso, storica via del centro di Bergamo, molti negozi hanno chiuso e un bianco e tre ragazzi di colore mi hanno chiesto l’elemosina…tutto questo in un centinaio di metri di strada… cosa succede, cosa succede in città….. 02-03-2010 15:52 – Nadia Castelletti
mah, non credo che ieri migliaia di musulmani innigrati abbian scioperato e fatto a meno di menare la moglie e le figlie… 02-03-2010 15:48 – fulvio f.
lo sciopero non è andato benissimo, almeno qui a padova. ci son stati molti crumiri.
questa mattina il bollettino di ieri è stato questo:
11 borseggiatori fermati, di cui 8 tunisini e un albanese.
4 moldavi colti per ubriachezza e disturbo quiete pubblica,
4 marocchini, 2 bosniaci e 1nigeriano presi per spaccio di droga
17nigeriane, 8 rumene e 4 albanesi fermate per prostituzione
3accuse di violenza sessuale rivolte a 2rumeni e 1algerino
insomma, si poteva organizzare meglio la giornata di ieir, forse è mancata comunicazione? 02-03-2010 15:46 – alice
basta frontiere (fisiche e mentali) 02-03-2010 12:48 – giuliano
Nella mia città non tutti hanno fatto sciopero. I parcheggiatori abusivi erano regolarmente al loro posto di "lavoro". Forse qualche distinguo bisogna farlo diversamente rischiamo di non essere giusti con gli onesti e con chi fatica davvero ogni giorno.
Io amo i miei fratelli africani, sudamericani, asiatici …ma non mi piace nè chi …
Commento by AutoOrgScala — 2 Marzo 2010 @ 23:53
L’Europa, ieri, è stata unita da un filo giallo. Dalla Spagna alla Grecia, passando per sessanta città italiane, migliaia di immigrati hanno proclamato il loro primo sciopero e manifestato contro il razzismo, sventolando lacci e palloncini gialli. L’iniziativa “Primo marzo, 24 ore senza di noi”, nata spontaneamente su Facebook e ispirata all’omonima “journée sans immigrés” francese, ha voluto rendere visibili gli stranieri che vivono e lavorano in Italia per dimostrare che, senza di loro, il paese si ferma. “Protestiamo contro l’esecutivo e i provvedimenti razzisti che ha emanato – spiega Shukri Said, portavoce dell’associazione Migrare – perché il pacchetto sicurezza ha reso reato una condizione umana, quella della clandestinità. E questa cosa è inaccettabile, soprattutto se si decide di fare una regolarizzazione a metà, solo di colf e badanti. E tutti gli altri? Diventano automaticamente delinquenti? É davvero inammissibile”. La manifestazione è nata in maniera spontanea, “perché abbiamo deciso di organizzarci da soli – dice Shukri Said – quando abbiamo capito che opposizione e sindacati non avrebbero alzato le barricate in Parlamento”. In seguito la protesta “Primo Marzo” ha ricevuto l’adesione di una serie di organizzazioni, tra le quali Emergency e Legambiente, dei partiti politici dell’opposizione e dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, che pur dando il loro sostegno, non hanno proclamato lo sciopero generale a livello nazionale. A Napoli hanno sfilato più di 20 mila persone in un corteo partito da piazza Garibaldi fino al Plebiscito, sotto lo striscione Nessun uomo è illegale. “Qui in Campania – spiega il presidente dell’associazione senegalesi, Pape Seck – noi stranieri non abbiamo diritti e non veniamo rispettati. In passato in questa città c’era rispetto e dignità per lo straniero ma le cose sono cambiate con la legge Bossi–Fini”. Una legge che il presidente della Camera si è detto pronto a “rifirmare domani”.
A Milano il presidio è partito da pizza della Scala fino a piazza Cordusio: “Ho raggiunto i miei genitori che lavorano qui – racconta Eder Herrera, studente peruviano dell’Università Statale – e non dimenticherò mai quel giorno che mi hanno fermato i controllori dell’Atm. Avevo dimenticato il portafoglio con l’abbonamento e mi hanno trattato come un criminale”. A Roma si sono svolte molte iniziative corredate da striscioni gialli. Ieri mattina, in collaborazione con Legambiente, centinaia di rifugiati e richiedenti asilo hanno pulito il parco di Colle Oppio. Un presidio si è svolto davanti alla sede dell’Inps di San Giovanni, dove gli immigrati hanno chiesto a gran voce il riconoscimento del proprio lavoro e dei propri contributi, e di riaverli indietro quando lasciano il paese. “Il beneficio dato dai lavoratori stranieri non si ferma al 10 per cento del Pil – spiega Shukri Saidma va oltre. Perché non si considerano mai, per esempio, tutte le donne italiane che possono lavorare anche se a casa hanno un bambino o un anziano ammalato. E poi se gli egiziani hanno inventato la matematica, vuol dire che non sanno solo mungere le mucche: perché questo paese non se ne accorge e non accetta anche lavoratori stranieri ad alti livelli? L’America è diventata grande perché ha messo insieme tutte le forze immigrate che hanno dato il meglio”. La giornata romana si è conclusa con una grande manifestazione a piazza Vittorio, cuore della città multietnica.
La Lega nord ha definito lo sciopero di ieri “senza senso”, per questo motivo ha indetto una contromanifestazione oggi, a Sesto Giovanni, nel milanese, a favoredeilavoratoriitaliani,perché “chi viene nei nostri paesi, prima di rivendicare diritti, dovrebbe avere e rispettare dei doveri”. Alla Lega sfugge che gli immigrati lo fanno, pagano i contributi e aumentano il nostro benessere.
da Il Fatto Quotidiano del 2 marzo 2010
Commento by AutoOrgScala — 3 Marzo 2010 @ 00:04
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Commento by anonimo — 4 Ottobre 2010 @ 22:33
> La verite0 e8 che, manga a parte, nessun fettumo di una data nazione funziona bene in altre nazioni.I fumetti made in USA, nel resto del mondo, non vendono niente. Niente.’sagerato…Dici il vero quando affermi che i comics non sono i fumetti pif9 venduti di ogni singola nazione (e sostanzialmente vendono poco pure in patria).Ma resta il fatto che arrivano ovunque, che esiste sempre qualche editore locale pronto a pubblicarne delle grandi quantite0, “marchi” poco noti compresi.Meritevoli o non meritevoli che siano, i diritti dei fumetti Marvel e DC (i marchi maggiormente spendibili) li si rilascia in concessione un po’ ovunque, sono oggetto di contesa per pif9 di un editore, e va avanti cosec da decenni.Non raggiungono il medesimo successo ottenuto da certi manga, ma fanno continuativamente parte della tradizione editoriale di moltissimi paesi esteri, Italia compresa.La medesima cosa non avviene per i fumetti Bonelli, i quali ovviamente non hanno particolari difetti di esportabilite0, ed infatti le edizioni estere non mancano.Ciononostante restano soprattutto un (grande) fenomeno localistico.
Commento by Sachin — 11 Luglio 2013 @ 11:55