Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

24 Novembre 2010

E’ TEMPO DI UN VERO SCIOPERO . IL 7 DICEMBRE

Filed under: Uncategorized — Lavoratoriscala @ 21:59

IL  F.U.S. E' STATO TAGLIATO AL 36,6% RISPETTO ALL'ANNO PRIMA. E' SCESO A UN TERZO DEL SUO VALORE INIZIALE IN  25 ANNI.

LA PROVINCIA INTENDE DEFILARSI DAL FINANZIAMENTO ALLA SCALA 2011.

LA DIREZIONE SCALIGERA SI FA PIZZICARE QUEST'ESTATE DALLA FINANZA E DEVE PAGARE 1.400.000 € SULL'UNGHIA PER EVASIONE CONTRIBUTIVA.
SPERPERA RISORSE ( 700.00 € ) IN AVVOCATI PER TENTARE DI RESPINGERE LE CAUSE DEI PRECARI PER DIVENTARE FISSI , E LE PERDE TUTTE( O QUASI) . CONTINUANO A RIPETERE L'ERRORE TRASCINANDO IN APPELLO  TUTTI I LAVORATORI CHE LE HANNO VINTE E SI APPRESTERANNO A BUTTARE ALTRI 700.000 € E ANCHE MOLTO DI PIU'.

IL BUCO SI AGGIRA SUI 5 , 7, 9 MILIONI. CHI LO SA CON PRECISIONE E' INVITATO A SCRIVERLO ?
UNA COSA E' CERTA, COL BUCO DI BILANCIO NON PAGHERANNO A GENNAIO LA TERZA TRANCHE , LA PIU' CORPOSA (IL 70%) DELL'INTEGRATIVO COSTATA OLTRE NOVE SCIOPERI DUE ANNI FA.
OGGI CHE C'E' DA RACCOGLIERE I FRUTTI DI QUELLA TRISTE GUERRA SINDACALE, TUTTI TACCIONO.
ANCHE LA FIALS PROMOTORE DI GRAN PARTE DI QUEGLI SCIOPERI TACE. PERCHE' ?

OGGI E' L'UNICA VOLTA CHE HA SENSO  MINACCIARE IL 7 DICEMBRE.
NON CI PAGHERANNO E A FINE STAGIONE NON SI SA COSA SUCCEDERA
CHIUDIAMO ANCHE NOI LA STALLA QUANDO SONO GIA' SCAPPATI I BUOI ?
                                                               
CGIL CISL E UIL E FIALS HANNO ANCORA DUE GIORNI PER DICHIARARE SCIOPERO (11 GIORNI DI CONGELAMENTO).
LA CUB NON FIRMATARIA DI CONTRATTO NAZIONALE HA FINO A TRE GIORNI PRIMA.
                                        IRRESPONSABILE E' CHI SI TIRA INDIETRO.

-BONDI A CASA
-RIPRISTINO  DEL F.U.S. SUBITO  PRIMA CHE FUSSE TROPPO TARDI.
-TUTTI PER UNO , UNO PER TUTTI

79 Comments

  1. Ma voi credete che davvero che questi qua, firmatari di tutti i compromessi possibili e immaginabili, dichiareranno uno sciopero il 7 dicembre?
    Chi lo deve dichiarare? Albori? Malatesta? Ahahahahha!!!
    E' come far dire al maiale di non essere un porco!

    Commento by anonimo — 25 Novembre 2010 @ 09:06

  2. Se fate sciopero il 7 dicembre, sarebbe una buona occasione per intervenire anche con delegazioni dagli altri teatri.
    Perchè in tutto l'anno non ci sono altre occasioni per i lavoratori delle Fondazioni per avere una visibilità ed una risonanza pari a quella ottenibile in un 7 dicembre alla Scala.

    E' ora che ci rendiamo conto che solo l'unione può essere la nostra forza… se accettiamo di cadere nella tentazione di questa triste e sterile guerriglia fra fondazioni ricche e fondazioni povere, loprenderemo presto in quel posto, TUTTI.

    Un dipendente del Carlo Felice di Genova.

    Commento by anonimo — 25 Novembre 2010 @ 18:51

  3. ci vediamo tutti alle 15.00 a milano piazza alla scala . con striscioni e strumenti musicali, voci comprese.dai  genovesi , dai bolognesi. da tutta italia vi vogliamo tutti qua per difendere il nostro bene più presioso . la musica e i tatri.

    Commento by AutoOrgScala — 25 Novembre 2010 @ 20:08

  4. Sarebbe ora di unirsi tutti tutti tutti e "usare" la Scala per il bene di TUTTI! meglio una protesta grossa una volta per tutte, meglio far saltare la Vostra Grande Prima per il bene di tutti, usare il Teatro più in vista per il bene di tutti! in fin dei conti chi di noi non ha suonato alla Scala anche se lavoriamo in altri Teatri? chi di noi non è stato "usato" per il bene della Scala, mettendo a disposizione le nostre capacità musicali e artistiche? e allora una volta per tutte, che la Scala ci renda merito e si prenda carico (usando la sua importanza mediatica e politica) del problema politico ed economico che ormai è comune a TUTTE LE FONDAZIONI. Sarebbe un grande atto di responsabilità nazionale. 

    Commento by anonimo — 26 Novembre 2010 @ 11:17

  5. Caro #4, poi dicci chi ha suonato o cantato alla Scala (anche se lavora negli altri Teatri), poi dicci anche chi degli altri Teatri sarebbe stato "usato" per il bene della Scala.
    Nomi e cognomi, concerti, opere, ruolo…..dai……..

    La Scala, o comunque gran parte dei "lavoratori", si sono rotti le balle di scioperare per gli altri; se autonomia avremo, autonomia sarà.

    E adesso non iniziate i vari commenti-commentini da comunisti di bassa fattura, ignoranti e invasati di "lavorare alla Scala".
    Chiedete alle masse artistiche e poi vedremo se voi "lavoratori Scala" di questo blog (credo che siate poco più di una decina) proclamerete lo sciopero.
    Bisogna aver coraggio a chiamare un blog "lavoratoriscala"……mi chi siete, dai?!?!
    AhAhAh….

    Commento by anonimo — 26 Novembre 2010 @ 11:53

  6. viva l'autonomia  basta scioperi  vada a casa il responsabile dell'evasione contributiva

    Commento by anonimo — 26 Novembre 2010 @ 16:20

  7. Non entro nel merito dell'evasione conributiva.
    Il problema grosso come una montagna qui è di "evasione artistica"…

    Commento by anonimo — 26 Novembre 2010 @ 19:30

  8. EVASIONE CONTRIBUTIVA  ……..bilanci falsi???? e nessuno ne parla in SCALA??????   mettete qualche manifesto …se e' vero

    Commento by anonimo — 26 Novembre 2010 @ 20:02

  9. se c'è gente come il 5 che  inizia innrvosirsi vuol  dire che è buon segno.ci abbiamo preso .E'segno di sciopero.

    Commento by anonimo — 27 Novembre 2010 @ 04:23

  10. #9:
    Ma che avete "preso"?…Ah Ah Ah!…innervosirmi? no guarda, vi state (te e tutti i tuoi Che Guevara de noantri) staccando dalla realtà….non vi rendete conto che il teatro è cambiato, le teste sono cambiate e soprattutto i vari sindacati sono cambiati.
    Ci vediamo in mensa al 7 dicembre….

    Commento by anonimo — 27 Novembre 2010 @ 07:38

  11. Che i vari sindacati confederali siano cambiati ulteriormente in peggio, l'abbiamo già visto a Genova.
    Qui di Che Guevara non ce ne sono, ma nemmeno nipotini di Bondi che i fondi per il teatrino di Novi o per aiutare a trovare lavoro i parenti li trova sempre.
    Quelli che ragionano così, curanti solo del giardinetto di casa, sono fulgido esempio del menefreghiso bauscia.

    Commento by anonimo — 27 Novembre 2010 @ 10:40

  12. Lo sciopero il 7 avrebbe come unica conseguenza quella di far mancare al bilancio altri 2,5 milioni di euro senza risolvere il problema del Fus che invece riguarda la Scala ma anche gli altri teatri.
    Forse sarebbe meglio leggere un breve comunicato prima dello spettacolo che sottolinei:
    1) che la legge Bondi non ha prodotto risultati ma solo ulteriori problemi (vedi Genova)
    2) che le promesse di Bondi riguardo al reintegro del Fus non sono state mantenute.
    3) che il regolamento sull'autonomia non può essere applicato nemmeno nelle fondazioni che, finora con i conti a posto, finiranno in breve periodo nella situazione di dover chiudere il bilancio in passivo, proprio a causa del taglio drastico dei finanziamenti.

    Commento by anonimo — 27 Novembre 2010 @ 10:47

  13. caro #11……

    Perchè non mettiamo in bacheca in Scala tutti i nomi e cognomi dei "lavoratori", con qualifica e data di assunzione (bisognerebbe mettere anche il CUD ma sarebbe chiedere troppo!), poi iniziamo a vedere il grado di parentele, di amicizie, "coincidenze" strane e tutto il resto…..

    Non esiste solo il dualismo Bondi-Lavoratori; esistono anche dei "lavoratori" che hanno guadagnato il proprio posto di lavoro, non conoscevano in Teatro nessuno, fanno quotidianamente il proprio lavoro senza "eroismi" tipici di macchinisti&co.

    Ed ora non iniziate a dire che facciamo la guerra tra poveri….che intanto "quelli" ci marciano sopra le nostre divisioni….son tutte balle che tirate fuori quando avete il fuoco sotto il culo…..

    Commento by anonimo — 27 Novembre 2010 @ 11:27

  14. Caro n° 13, non conosco la situazione in Scala, ma per Genova sono pronto ad aderire alla tua richiesta anche dall'altro ieri.
    Qui i gradi di parentela, cuginanza, fratellanza, affini di secondo terzo e quarto grado risalgono alla notte dei tempi.
    Se vuoi si può anche preparare un grafico dimostrativo dell'area sindacale di appartenenza, in modo che sia più chiaro per quale ragione a Genova qualcuno continua a lottare, nonostante tutto e nonostante tutti o quasi siano contro, destra, sinistra, centro, imprenditori, notabili, pollivendoli ecc. ecc.

    Commento by anonimo — 27 Novembre 2010 @ 12:17

  15. La verità è che ci caghiamo in mano all'idea di uno sciopero il 7 dicembre….dai confederali, autonomi, ai delegati. sempre più in giù fino all'ultimo dei lavoratori. artistici e non. quelli della scuola ci danno i punti.
    NOI CI CAGHIAMO IN MANO.

    Commento by anonimo — 27 Novembre 2010 @ 17:36

  16. Scioperare il 7 non significa dare prova di coraggio, di avere le palle, ma significherebbe, per usare in parte  le tue parole, cagare fuori dal water……

    Commento by anonimo — 27 Novembre 2010 @ 22:26

  17. Condivido ciò che dice il # 13 e credo che i CUD vadano sempre resi pubblici, specialmente prima di cominciare qualunque discussione.
    Lo sciopero sul 7 dicembre sarebbe un'ulteriore tafazzata. Ogni ora di sciopero è un favore al governo e dieci punti in meno nel rapporto con il pubblico e con la città oltre che un salasso per i nostri stipendi.
    Lo sciopero è un'arma spuntata ormai per qualunque categoria del lavoro , figuriamoci la nostra.
    E niente comunicati, per favore, se non vogliamo essere fischiati in mondovisione.
    L'unica possibilità che abbiamo è una conferenza stampa il giorno prima e l'intervento su tutti gli strumenti di comunicazione che abbiamoa disposizione.

    Commento by anonimo — 28 Novembre 2010 @ 07:41

  18. si possono usare anche altri termini

    Commento by anonimo — 28 Novembre 2010 @ 08:51

  19. Ciao, perchè scioperare ?
    Si potrebbe iniziare lo Spettacolo alle 19 e prima fare un reading con le altre fondazioni, pubblico presente. Potrebbe essere divertente.
    Sempre che le masse artistiche, siano d'accordo.

    Commento by anonimo — 28 Novembre 2010 @ 22:14

  20. fuori dal…water?
    meglio dentro, ben chiusi.
    Tanto male che vada arriva il federalismo e ci possiamo fare le nostre robe in santa pace.

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 00:57

  21. leghista , col federalismo ci fanno un bell'accordo separato non l'hai capito…?ma che robe in santa pace .?questi ci fanno a pezzi -è dal 2005 che se lo sono legati al dito .non lo hai capito legaiolo . la nostra unica possibilità è rimanere uniti insieme a tutti gli altri . tutti per uno , uno per tutti come si gridava all'asilo .esatto perchè la strategia da seguire lo capisce anche un bambino dell'asilo . ma non tu evidentemente  perchè stai dall'altra parte della barricata.

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 12:54

  22. L'occupazione del  teatro di Cagliari suscita in molti un moto,speriamo genuino, di solidarietà,da una parte e dall'altra parte,(il lato B) ,la percezione di uno scampato pericolo che situazioni del genere si debba  viverle alla Scala; "cara semplicità quanto mi piaci!"

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 13:16

  23. Lettera aperta di Zubin Metha ai genovesi (e agli italiani)

    pubblicata da Bruno Zoia il giorno mercoledì 24 novembre 2010 alle ore 14.19

     

    Vengo a Genova su invito dei musicisti del Teatro Carlo Felice,

    in segno di solidarietà con i colleghi dell’orchestra e con tutte le categorie del Teatro,per dare il mio contributo  di artista in una situazione tanto grave da mettere a rischio la sopravvivenza e la funzione stessa di un teatro d’opera,e la perdita del lavoro e dello stipendio di tante persone.

     Una situazione che davvero non vorrei si replicasse anche in altri teatri italiani:per risparmiare, tenere chiuse le loro porte. 

    Qualcuno in Italia ha detto che con la cultura non si mangia. Ma la cultura è il cibo dell’anima, la cultura si mangia con lo spirito, con la mente e con il cuore. Chi fa cultura, gli artisti e chi lavora con loro, vivono di questo:è una vocazione ma anche una professione, che richiede sacrifici ed esige di migliorare se stessi ogni giorno.

     Ma anche il pubblico, quando è partecipe di un’esperienza artistica,quando assiste ad un concerto, ad un’opera, a un balletto migliora se stesso,il suo rapporto con gli altri, il suo modo di essere un cittadino. 

    Per questo, i teatri devono restare aperti più possibile, ogni giorno: fare più spettacoli e non meno, consentire ai loro artisti di studiare e provare e offrire un servizio alla società.

    E lo Stato, gli sponsor e le città hanno il dovere civile di sostenerli.

    Faccio un appello ai genovesi, al mondo finanziario, economico e industriale di questa bellissima città sul mare come la mia Bombay, e alle istituzioni: siate vicini al vostro teatro, perché una città senza teatro, senza artisti, senza musica,è una città senza stimoli anche per le future generazioni.  Sostenete il Carlo Felice!

    E per favore, Italia, cambia direzione sulla cultura, e guarda cosa fanno,anche in periodi di crisi, gli altri Paesi d’Europa.   

    Zubin Mehta

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 15:20

  24. I lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari che sono in assemblea permanente occupando il teatro, avranno uno spazio nella mitica trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano : “Vieni via con me” che si terrà questa sera su RAI TRE alle 20,30

    Avremmo modo di esporre le nostre ragioni su questa nostra nostra protesta.

    Di seguito il video del secondo giorno di occupazione.

    Video importato
     

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 15:25

  25. Grandissimi colleghi di Cagliari; magari a Genova avessero fatto altrettanto invece di andare a mendicare (perchè di trattativa non so come si faccia a parlare) per portare i contratti di solidarietà.
    E' giusto prenderselo nel culo quando ci si fa pecore

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 19:23

  26. Nel frattempo, l'ennesima vittima dei contratti si solidarietà a Genova: la Banda Interna del Primo atto in Traviata.

    Come ogni bravo musicista (per non dire direttore d'orchestra e direttore artistico) o anche semplicemente frequentatore di Teatri saprà questa Banda svolge un ruolo fondamentale sulle scene: Violetta invita gli invitati a spostarsi nelle sale adiacenti da dove proviene distintamente una musica (nella signora delle camelie era una Polka, in Verdi un valzer), e sulla stessa musica si innesta la prima parte del dialogo di Alfredo e Violetta.

    Si deve ricordare che l'indicazione di banda fuori scena è chiaramente presente in tutte le partiture d'epoca (1853/1854/1913), compresa quella autografa di Verdi, che scritta su due pentagrammi, non indicava la strumentazione lasciando libero ogni Teatro di comportarsi a seconda delle proprie possibilità; uscì un'edizione Ricordi dove era indicata una strumentazione precisa nel 1854, ma, non essendovi riscontro nell'autografo, non ha mai preso veste ufficiale. Comunque era chiara la volontà di Verdi e la funzione scenica e musicale che la banda riveste prima e durante il duetto Alfredo/Violetta.

    Ora, se in qualche teatrino per mancanza di spazi è sorta la necessità di utilizzare gli strumenti in buca per ovviare a difficoltà logistiche, bene, viva la libertà!!! Ma al Carlo Felice mancano forse gli spazi?!?!?!

    E mettiamo anche che Verdi da qualche parte abbia avvallato questa scelta (non ci credo, ma se qualcuno mi indica il passaggio, beh, non si smette di imparare mai), beh, decidiamoci una volta per tutte se essere filologici o meno, e allora trasportiamo le arie come vogliamo, mettiamo il diapason col LA a 432 hz come voleva Verdi, togliamo la buca, usiamo fondali dipinti, etc.

    Basta scuse!! Siccome siamo in contratto di solidarietà, allora non si prendono aggiunti per la banda, e buona notte, tanto chissenefrega di come viene, il pubblico non se ne accorge neppure.

    Che gli altri teatri vedano gli effetti nefasti dei CDS, e si mettano al riparo: i CDS, così come sono, distruggono l'opera lirica!!

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 20:03

  27. ehi 21 impara a leggere l'ironìa…era una risposta a chi diceva che se la facciamo nel water è meglio!
    Continuo a dire che ci CAGHIAMO IN MANO a scioperare il 7 dicembre…

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 21:01

  28. Colleghi e amici, non ripete l'errore dello scorso anno, Qualcuno se lo ricorda?
    Dove erano lo scorso anno il 7 dicembre quelli dello Snater del Carlo Felice? A fare bisboccia con Ferrazza e a dividersi le promozioni?
    E' inutile La Scala lo sciopero non ve lo fara'. E voi poveri quattro gatti scalognati … sarete lì starete fuori con le vuvuzuela  a urlare " chi non salta un Tutino è". Pioverà farà freddo poi ad un certo punto scenderà uno dei rappresentanti aziendali a dirivi che anche se non faranno sciopero osserveranno un minuto di silenzio. In realtà non faranno neppure quello. Accanto a voi ci saranno migliaia di cassa integrati, quelli veri non quelli del Carlo Felice ,delle aziende dell'hiterland milanese  che verranno presi a manganellate dalla polizia.
    Stremati dal freddo finirete i 4 gatti che siete a bervi una bella cioccolata calda in galleria. E La Scala come in ogni Sant'Ambrogio darà inizio alla sua solita illusoria pantomima.
    Questo è film che io ho già visto lo scroso anno e che vedrete voi quest'anno se sperate che le "Marie Antoniette" scaligere facciano sciopero.
    E' il sistema, cari signori che è scalocentrico, non La Scala. In questo Tutino ha ragione. La Scala gli scioperi li fa solo per se stessa, è stato così e così sempre sarà.
    Non fate lo sbaglio di andare lì davanti il 7 Dicembre. Nessuno farà sciopero, anche se per puro caso gli autonomi in orchestra da loro arrivassero persino a dichiararlo… ($$$$$$).

    Il sistema  dei teatri come era, cari collegh,i è finito. Ed è finita anche La Scala…solo che loro ancora non lo sanno.
    State a casa dalle vostre famiglie e semmai vorreste fare qualche trasferta andate a Cagliari ad aiutare chi con coraggio si sta ribellando agli ammortizzatori sociali.
    E' li che comincia la lotta…e non all'ospizio polveroso milanese che si tira a lucido una volta l'anno per Sant'Ambrogio.

    Commento by anonimo — 29 Novembre 2010 @ 21:21

  29. Bravo il # 28, un raro esempio di lucidità e di realismo nell'ubriacatura generale di quest' universo perverso.
    Ti dirò di più, mi sembra una battaglia persa anche quella di Cagliari se pensano di poter influenzare decisioni del governo centrale.
    Forse sul livello locale possono incidere un po' sempre che riescano a precedere nella gerarchia delle priorità del  popolo Sardo l'isola dei cassintegrati, i pastori/produttori di pecorino, i minatori del Sulcis, ecc.

    Commento by anonimo — 30 Novembre 2010 @ 05:20

  30. Come siamo diversi da chi va a scuola….eppure continuiamo a dichiararci appartenenti al mondo della Cultura.

    Commento by anonimo — 30 Novembre 2010 @ 11:53

  31. Bene, visto che ci si riferisce allo SNateR che effetivamente lo scorso anno non era presente alla Scala, lo si fa perché si appartiene o a CGIL o a CISL.
    Purtroppo nessuna delle due sono in grado di dare lezioni a chicchessia su spartizioni di poltrone o quant'altro, quindi il loro tentativo di scalfire l'onorabilità dello SNATER cade purtroppo nel vuoto. Dirò di più, se vogliamo fare un bel giochino con quadri e dirigenti del Carlo Felice mettendo vicino le bandierine delle differenti sigle sindacali, o vedere chi ha ottenuto promozioni e assunzioni senza concorso, non sarà certo lo SNATER a doversi andare a nascondere.

    In secondo luogo, come aderente allo SNATER, mi sentirò libero di muovermi in coscienza verso Milano se riterrò che la manifestazione indetta dalla CUB può avere un senso, e non, cari compagni, perché me lo ordina dall'alto il mio dirigente (ricordate tutti lo sciopero di due anni fa durante la recita per FINMECCANICA?). Noi dello SNATER, magari sbagliamo, ma orgogliosamente con la nostra testa, non a comando!!!!

    Manifestare contro BONDI, contro i tagli al FUS, non mi sembra un'idea che dovrebbe rimanere confinata nell'alveo di una protesta della CUB, ma dovrebbe essere raccolta da tutti gli altri e portata avanti ORA, proprio pochi giorni prima di sedersi a un tavolo per il rinnovo del CCNL. COME MAI NON AVVIENE? FORSE CHE I CARI RAPPRESENTANTI DI CGIL, CISL E UIL NON VOGLIONO TURBARE L'ATMOSFERA DELLA VIGILIA PER FARSI I LORO PORCI COMODI?

    PS: stamane alla riunione di Cgil, Cisl e Uil, nonostante fosse tra due prove, non vi erano più di 30/40 persone: DOVE E' FINITA LA MAGGIORANZA DI 147 LAVORATORI? IL GRANDE SONNO E' FORSE PASSATO E LA GENTE STA CAPENDO L'INGANNO?
    SPERIAMO NON SIA TROPPO TARDI…

    Commento by anonimo — 30 Novembre 2010 @ 20:53

  32. lo spettacolo lirico é morto!!! E' morto a Genova sta morendo a Cagliari e Bologna, e dalle altre parti è tenuto in vita in modo artificiale, vedi Napoli Roma ( per compiacere il maestro Muti).
    Alla scala non lo sanno ancora che sono malati, che hanno contratto il virus che questo governo a disseminato in questo comparto (chiamandolo riforma). Si sono fatti scioperi, manifestazioni, anche il 7 Dicembre dello scorso anno, anche chi scrive era presente a prendere acqua e freddo.
    A cosa è servito? a nulla, questo anche perchè vi sono delle incoerenze da parte della politica (PD) che va in piazza a dire che il decreto è inemendabile per poi proporre degli emendamenti! Ma la incoerenza maggiore l'hanno CGIL CISL ed UIL che hanno firmato i contratti di solidarietà a Genova aprendo un varco che porterà se tutto va bene fra due anni a licenziare tutti ed assumere per l'occasione, facendo diventare precari tutti quanti. Chi scrive ha da sempre sostenuto che la Scala doveva svolgere un ruolo diverso da gli altri teatri ma in una situazione che vedeva gli altri vivi e non MORTI. Non serve alla Scala ad essere l'unico teatro in vita, non ha senso neanche artisticamente.
    Non prepara gli artisti a fare il balzo di qualità da un teatro all'altro, non si hanno più termini di paragone tra spettacoli e l'Italia non è solo Milano tutti ( in teoria) pagano le tasse ed hanno diritto ad avere quello che si ha a Milano. Quì il discorso diventa politico e se noi continueremo ad avere questa politica, ciao pepp.
    torno alla Scala per dire che il Sovrintendente sta facendo il pesce in barile e si è preso il tempo fino a metà Dicembre ( come il governo) per poi dire: i soldi non ci sono, se volete l'integrativo non possiamo più fare il pareggio di bilancio con tutto quello che ne consegue.
    A questo punto potremo contare le pecore (quelli che si mettono a pecorina) primi fra tutti gli orchestrali impegnati in Filarmonica, ma non solo, tutto questo in un panorama dove la CGIL sta improntando cause per far diventare a tempo indeterminato le MASCHERE?????
    Ma ci rendiamo conto??? a questo punto chi si potrebbe scandalizzare se la direzione incominciasse a fare un discorso del tipo" da domani si ESTERNALIZZA questi comparti" e presenta la lista.
    Voglio proprio vedere quanta solidarietà vi sarà in teatro!!!!!!
    A voi che leggete vi sembrerà uno scenario di fantascienza questo, ma chi vivrà vedrà.
    Auguri a tutti ( ne abbiamo bisogno)

    Commento by anonimo — 30 Novembre 2010 @ 23:25

  33. è sciocco scioperare quando tante persone ci guardano .
    Senza Walchiria,la cagnara in piazza,chi la vede,a chi importa?

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 00:08

  34. Infatti…scioperare e basta non serve.
    Ma visto che la RAI è già sotto la Scala. una salitina sul tetto il 5 non farebbe male, continuando a stare lì mentre arrivano il 7 tutti quanti…e poi si ascoltassero pure la Walchiria.
    Su 800 dipendenti un centinaio liberi quella sera ci saranno…tutto il coro, l'Ansaldo, e poi magari dopo il 1 atto ci sale pure l'orchestra, sul tetto.
    Ma questa è fantascienza…purtroppo invece qui siamo alla Scala di Milano.

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 00:30

  35. Complimenti alla Cgil: vuole la stabilizzazione delle maschere (con tutto il rispetto per le maschere ovviamente) e la precarizzazione degli altri comparti come ha fatto a Genova volendo a tutti i costi i contratti di solidarietà?
    Standing ovation di 90 minuti

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 07:02

  36. Sono d'accordo con #34: non so quanto serva lo sciopero, in compenso una bella manifestazione tosta contro il vacillante Bondi e contro i vergognosi tagli al FUS anche con azioni eclatanti (vedi salire sul tetto e fare casino) penso che riuscirebbe a coinvolgere un maggior numero di persone.
    Certo, se arrivassero anche lavoratori da altri teatri sarebbe il massimo.

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 08:19

  37. Eh, caro #34, troppo comodo ora chiamare i "rinforzi" vero?
    Che ci vadano le maschere sul tetto, o i serali, o quei 4 attrezzisti inutili che vogliono sistemarsi " a vita" senza saper fare veramente un lavoro….
    Sono loro che vogliono farsi assumere a tempo indeterminato, vero?
    Bene! il tetto sanno come raggiungerlo….

    Dai su…non scherziamo!!!

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 08:59

  38. Ma chi sta convincendo le Maschere a fare causa… e per che cosa?
    Un contratto a tempo indeterminato a prestazioni discontinue?
    Cioè quello che hanno adesso, si perchè praticamente NESSUNA maschera è MAI e ripeto MAI stata licenziata o lasciata a casa a settembre ingiustificatamente, dopo tre contratti il rinnovo è obbligatorio.
    Non viene rinnovato il contratto solo se si supera il 30% di assenze come previsto dal contratto e anche qui di tolleranza ne è stata dimostrata molta da parte della Direzione del Personale.
    Una cosa non si capisce: stanno cambiando il contratto delle maschere trasformandolo in contratto a intermittenza con limite alle prestazioni mensili, decadenza delle anzianità, non obbligo di rinnovo, ecc…
    Mi domando: è nato prima l'uovo o la gallina? Le Maschere fanno causa per cambiano il contratto o cambiano il contratto perchè le maschere fanno causa?
    Sarebbe bello saperlo perchè cambia completamente il significato "politico" di queste cause.
    In conclusione: c'è qualcuno che sta costantemente remando contro il Teatro, contro tutti… chi è?

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 10:09

  39. Sì, cgil cisl e uil non si muovono, siamo in vista del rinnovo del ccnl; finalmente introdurranno e verrà prevista quella grande innovazione degli ammortizzatori sociali, così ogni fondazione potrà sperimentarne l'ebbrezza.
    Poi tanto quando questo cesso di governo cadrà e ci sarà un governo amico col PD, vedrete quante altre manifestazioni oceaniche organizzeranno

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 11:14

  40. Apprezzo l'iniziativa della CUB forse l'unica a sostegno dei lavoratori.
    Ma in quanti sono?
    Lo Snater di Genova non è avezzo alle manifestazioni collettive nazionali. Non ne ha fatte molte. Non sa ancora che si presentano I SOLITI 20 da tutta Italia.
    Pensate davvero che le "Marie Antoniette" che lavorano in Scala si stanno rendendo conto di come è la situazione degli altri teatri  fuori dalla loro Versailles? Glene frega qualcosa?
    Mai! 
    Faranno sciopero sì, forse a Gennaio per chiedere i loro congrui aumenti dell'integrativo.
    Sinceramente non vedo la necessità di recarsi tutti a Milano. La Scala è l'emblema del modo vecchio di fare teatro , rimane a galla solo grazie ai buoni uffizi della casta.
    Io credo che sia piu' opportuno andare TUTTI a Cagliari, dove si respira un'aria piu' reale e vicina a quella di tutto il resto del sistema musicale italiano.
    Un sistema che rischia di essere smantellato.
    Lasciatmo  La Scala alla sua Opera-Panettone di Sant'Ambrogio.
    Tutti a Cagliari!

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 13:35

  41. Lo Snater sta lottando a Genoa e a Cagliari.

    Il 7 dicembre sarà a Milano. Nella speranza che serva ad aprire le coscienze su quanto sta accadendo.

    Oggi prima busta paga con l'applicazione dei contratti di solidarietà:

    Totale competenze lorde: 2850 euro.
    Totale ritenute contratti di solidarietà: 720 euro.

    Forse è utile darsi da fare prima che accada anche altrove, invece di alimentari sterili polemiche.
     

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 13:45

  42. con i contratti di solidarieta' prendete solo 720 euro netti al mese ho capito bene??????se e' cosi' sono dei delinquenti

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 13:58

  43. Andate pure a Milano. Buona cioccolata calda! Ve la offriranno i confederali Scala che rimarrano dentro al caldo mentre  voi siete  fuori alla pioggia e al freddo.

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 14:05

  44. #42. DALL'ALTO DELLA TUA SAGGEZZA,CI SPIEGHI COME SI FA A FARE IN MODO CHE ANCHE NEGLI ALTRI TEATRI NON ACCADA CIO' CHE  STA GIA' ACCADENDO A GENOVA OVVERO CONTRATTI DI SOLIDARIETA' DA
    720 EURO AL MESE?

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 14:54

  45. No, 720 euro sono la riduzione del 40% per i contratti di solidarietà.
    P.S.
    Dei confederali non ce ne frega una cippa.

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 15:26

  46. Guarda un po', io non avevo tanta voglia di andare a Milano, ma tutto questo affannarsi a dire che non serve a nulla, che tanto chi se ne frega, che è meglio andare a Cagliari (comodissimo!!!!), mi ha convinto che questo viaggio a Milano sia molto mal visto da qualche confederale o affine.
    In realtà non è vero che lo Snater non sia avvezzo a manifestazioni nazionali, visto che a Roma a maggio gli iscritti Snater rappresentavano l'80% delle persone provenienti dal Teatro Carlo Felice.
    E allora tutti a Milano!!!

    ps: a proposito, io volevo fare sciopero per la prima di Traviata, ma da quando me l'ha consigliato Stinchelli, ho deciso di non farlo. In fondo sono regole facili da seguire: basta fare il contrario di quanto vorrebbero Confederali o gente come Stinchelli, e 99% uno evita di prenderlo nel c….

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 16:41

  47. E' chiaro che si sta cercando di boicottare la manifestazione del 7 dicembre. Non si capisce davvero perché i Confederali non vogliano manifestare: l'anno scorso la situazione ra meno drammatica di ora e c'erano speranze molto più lievi di fare cadere Bondi, eppure si decise di manifestare; oggi che c'è una minima possibilità che avvenga un reintegro del FUS e Bondi aspetta solo un alito per cadere, si sta tutti fermi.

    Veramente oscure sono le trame dei confederali, sembrano farlo a posta a sbagliare i tempi delle azioni di lotta; come a Genova: quando c'era da fare saltare la FAvorita stavano dentro a suonare, quando sapevano che in Forza del Destino era solo questione di ore perché Di Benedetto capitolasse dichiararono sciopero addirittura su sette recite, infine per voto d'obbedienza fecero l'unico sciopero solitario (si parla della CGIL) durante una rappresentazione dedicata esclusivamente ai soci di Finmeccanica.

    Povero Di Vittorio, si starà rivoltando nella tomba a vedere lo scempio messo in atto dai suoi eredi!!!!

    Comunque, TUTTI A MILANO IL 7 DICEMBRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 16:49

  48. scusa  41   netto quanto hai preso???e che categoria hai???   2800 lordi mi sembra troppo  uno scaligero

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 17:48

  49. Viva la rivoluzione!! Ve lo dice lo SNATER! Che non ha mai dico MAI partecipato ad una manifestazione nazionale, eccetto quella di Roma dello scorso anno, quando quelli di Genova (SNATER) hanno applaudito Alemanno!Gli unici in tutto il teatro stracolmo,questo fa capire che razza di visione distorta hanno della realta'. Che c`azzecca un sindacato come quello con la CUB che sono quasi degli extraparlmentari di sinistra?
    Ma il mondo sta girando al contrario?
    Chi dello SNATER era Napoli? Chi dello SBATER era a Roma in piazza del POpolo? Chi dello SNATER era a MIlano il 7 Dicembre? Chi dello Sbater era Bologna contro Tutino? Chi dello Snater era Roma quando ci fu il concerto di orchestra e coro di tutti i dipendenti dei teatri?
    Assenti sempre assenti.  Erano fare bisboccia con i commissari. Ora e` vero i Confederali si sono venduti il vostro contratto. Vedetevela con loro NEL VOSTRO TEATRO e non con i lavoratori di Versailles!

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 18:53

  50. Ma a Genova gli scioperi li fanno il 7 dicembre o vogliono che li facciamo noi in Scala per loro?
    Carini…

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 19:01

  51. Lo Snater è una realtà piccola che sta crescendo, presente a Genova e a Cagliari. Così come in Rai, Telecom ecc. ecc.
    E' aria pulita, gente senza raccomandazioni, assunzioni fasulle, parenti, amici degli amici ecc. Le bisbocce coi commissari se le sono fatte altri, basta vedere i funzionariati A e promozioni varie nelle stanze dei bottoni. E stiamo sul cazzo a tutti. Il che ci inorgoglisce ogni giorno di più. Le cause contro i CdS sono nostre. I decreti ingiuntivi sono nostri. L'occupazione a Cagliari è anche nostra. E andiamo ovunque sia necessario.
    I colleghi dell'USB della Scala hanno collaborato fattivamente con noi. Ed ora ricambiamo. E se ce lo chiederanno verremo a Bologna, a Firenza, a Venezia, a Roma, a Torino, a Palermo o Napoli.
    Chi vuol stare a Versaillese ci resti pure: la storia insegna che un 14 luglio prima o poi arriva per tutti, soprattutto per quelli che si ritengono intoccabili. Sempre ammesso che siate di sangue blu.

    Commento by anonimo — 1 Dicembre 2010 @ 20:03

  52. Quanti sono gli iscritti ai sindacati confederali in Scala?
    Quanti gli iscritti FIALS?
    Poca cosa questa manifestazione,` lo sciopero non ci sara`  e lavoratori Scala , a parte qualche decina di loro della CUB, saranno  assenti.

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 08:32

  53. Io ritengo i contratti tutti ed in particolare gli integrativi della scala non buoni , andrebbero riscritti.
    Una cosa che ritengo fatta bene almeno nello spirito originario, è il contratto delle maschere.
    A questi giovani STUDENTI e sottolineo studenti, si da l0opportunità di guadagnare qualcosa mentre affrontano gli studi e questo per me deve rimanare e farsi sempre più circolatorio affinchè tutti ne possano usuffruire.

    Se ala CGIL vuole introdurre la stabilità, questo flusso si interromperà e coloro che hanno avuto la fortuna di entrare anni addietro monopolizzeranno il posto( i fancazzisti) NO Grazie

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 10:17

  54. Gentilissimo #49, sono isritto SNATER, lavoro al Teatro Carlo Felice, e lo scorso maggio ero a Roma, proprio nel palco centrale. Insieme a me c'erano un'altra ventina di persone tutte iscritte o simpatizzanti SNATER. Nessuno di noi ha minimamente accennato ad applaudire Alemanno, anzi, senza tema di smentite, siamo stati tra i primi a rumoreggiare e a fischiare, e semmai se c'è qualche cosa di cui mi vergogno profondamente è stato applaudire Marta Vincenzi che si è fatta un viaggettoa Roma con la figlia (penso, ma non ho certezze, a spese dei contribuenti) per fare la parte di chi difendeva il Teatro, mentre già progettava la sua distruzione. Sì, di quegli applausi mi vergogno profondamente,e mi taglierei le mani per averli fatti. Sottolineo a margine che noi dello SNATER eravamo l'80% della compaggine proveniente da Genova.

    Inoltre lo SNATER non chiede a chicchessia di fare scioperi in sua vece, visto che quando ce n'é stato il bisogno ne ha fatto ben sette di fila da solo, mentre i cari confederali suonavano a uso e consumo del "buon" Di Benedetto. A differenza di altri sappiamo QUANDO farli gli scioperi (vero cara CGIL? chi se lo scorda lo sciopero per Finmeccanica..), a differenza di altri magari intratteniamo rapporti non belligeranti con i commissari, ma almeno evitiamo di vendere il culo di tutti i lavoratori con accordi di fine luglio e contratti di solidarietà con consultazioni/referendum discutibili nei modi e nelle articolazioni.

    Ricordo che quando eravamo a settembre nel pieno della crisi, chiamammo a raccolta le altre Fondazioni Liriche perché ci aiutassero: ebbene, tranne la FIALS e gli autonomi di CUB USB nessuno è venuto a darci una mano, non solo, qualche sindacalista confederale di Bologna ha avuto l'ardire di sostenere che per ora la cosa (cassa integrazione) non li riguardava: che lungimiranza!!!!

    Comunque, caro #49, prima di raccontare bugie così facilmente contestabili, ci penserei due volte: più lo SNATER viene attaccato con futili accuse, più diventa forte!!!

    Tutti a milano il 7 settembre.

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 10:26

  55. NON VENITE………..fa freddo

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 10:51

  56. Non preoccuparti, il caldo te lo portiamo noi da Genova.

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 11:20

  57. Andate a lavorare! Come faremo noi in Scala!

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 13:14

  58. Non preoccupatevi, riusciamo a lavorare alla mattina a Genova, e poi andare a protestare a Milano!!!

    Anzi, tutto quest'affanno per convincerci a non andare mi sta facendo venire sempre più voglia.

    Ci vediamo il 7 a Milano.

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 16:56

  59. 70 persone che combattono per i privilegi dei lavoratori  di teatri vecchi e polverosi. Con i loro stessi colleghi che se ne infischiano bellamente. Kafkiano!

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 17:56

  60. Non cominciare a offendere, kafkiano lo dici a tua sorella!

    Commento by anonimo — 2 Dicembre 2010 @ 20:54

  61. Negli anni '20 del secolo scorso la maggior parte delle persone erano convinte che il Fascismo fosse la soluzione di tutti i mali d'Italia: non sempre la maggioranza ha ragione, anzi l'indolenza e i posti di privilegio acquistiti da chi dovrebbe rappresentare i diritti dei lavoratori costituiscono il freno e la scusante per evitare di intraprendere azioni forti ma difficili da sopportare!!!

    Oggi siamo 70, domani chi lo sa. Lo sport preferito dagli italiani è il salto sul carro del vincitore. Al Carlo Felice in 30 dello Snater hanno iniziato la lotta contro Di Benedetto, alla fine un po' tutti, anche chi lo aveva palesemente appoggiato, ha voluto prendersi parte del merito per la sua caduta. Sarà così anche questa volta. Bisogna solo avere il coraggio di proseguire; se c'è qualcosa di kafkiano è proprio l'indolenza di troppi a difendere i propri diritti.

    Commento by anonimo — 3 Dicembre 2010 @ 08:45

  62. Avete mandato via Di Benedetto (non so manco chi sia) e ora chi avete? Quello che vi mette in cassa integrazione e vi licenzia tutti.
    Spero per la Scala che non vinciate piu' altre battaglie!

    Commento by anonimo — 3 Dicembre 2010 @ 09:39

  63. 62 se sei scaligero lo sei da poco….di benedetto era il nostro direttore del personale, passato poi a sovrintendere genova, autore del famoso decalogo nel ccnl che i confederali non hanno voluto firmare.
    informati prima di parlare,,,
    uno scaligero

    Commento by anonimo — 3 Dicembre 2010 @ 10:49

  64. Ma di quale decalogo parlate? Chi è sto qua Mosè?
    In Scala ne sono stati cacciati tanti , Muti, Meli ,  ma i dipendenti non sono finiti in cassa integrazione.
    A Genova cacciano,  protestano , scioperano ,un'intera produzione del Trovatore è stata cancellata con un danno di quasi 2 milioni di euro. Per ottenere cosa? La Cassa integrazione?
    In Scala hanno ottenuto Lissner e l'autonomia. Mi sembra che non ci siano paragoni.
    Venite pure a Milano a protestare, magari imparate come si fa.

    Commento by anonimo — 3 Dicembre 2010 @ 12:59

  65. Caro #62/64, facile fare smarronamenti quando si finge si essere qualcun'altro…

    Comunque la lotta contro Di Benedetto ha portato nel 2006 la ricezione del PEP 2005, la cui seconda trance era da tutti data per persa; tu magari sarai ricco, ma io, soprattutto dopo sette scioperi, godetti molto a ricevere quei soldi. Nel 2007, la lotta contro Di Benedetto ha portato a un'accordo sulle assunzioni abbassando è vero la pianta organica da 326 a 307, ma garantendo a tutti la stabilità: purtroppo tale stabilità non è stata ancora raggiunta, e a fare le cause per assumere chi ne aveva diritto indovinate chi sono? SNATER e FIALS. In pratica alla scala i confederali lottano per assumere le maschere, qui neanche orchestrali e coristi!!!!
    Nel 2008 si è stretto un accordo che ha garantito il primo aumento di stipendio dopo dieci anni, accordo che reca le firme di SNATER, FIALS E LIBERSIND.

    Dopodiché nel 2009 abbiamo avuto quella piacevole querelle riguardante il Fondo Pensioni, querelle che peraltro non si è ancora risolta visto che alcuni attendono ancora di essere pagati.

    La merda in cui siamo è dovuta all'incompetenza di una sindaco e di un Cda che tra febbraio e maggio aveva promesso soldi e un piano quinquennale, mentre ancora oggi non riescono a farsi prestare tutti i soldi che abbisognano dalle banche, e hanno un piano biennale non coperto finanziariamente ed economicamente.
    Purtroppo non è esclusiva facoltà dei lavoratori del Carlo Felice scegliere Sindaco e Cda!!! Detto questo, non vorrei Di Benedetto in teatro di nuovo neanche come uscere!!!!!!!!

    Commento by anonimo — 3 Dicembre 2010 @ 14:18

  66. ma dove vivi ignorante? perché i segretari non hanno firmato il ccnl secondo te?
    C'era una bozza che circolava, tu ancora chissà dove stavi, non in Scala sicuramente, soprannominata "decalogo" le cui direttive, falcidianti il ccnl, sono state poi recepite dalla legge Bondi.
    Augurati che il regolamento che dici di aver ottenuto possa bypassarle…comunque Di Benedetto era, è e resta un avversario di quelli che è meglio non avere.
    Infatti aver mandatovia Muti e Meli (e tu chissà dove stavi) non ha impedito la realizzazione quasi completa del decalogo nella legge Bondi…solo che Di Benedetto e qualche tua amata direttrice lo avevano scritto anni prima della legge 100.
    GNURANT'

    Commento by anonimo — 3 Dicembre 2010 @ 14:45

  67. Benissimo , allora secondo quello che tu scrivi , orchestra coro, corpo di ballo impiegati, tecnici, maschere e aggiunti vari dal 7 dicembre in poi dovrebbero fare sciopero ad oltranza.
    Lo faranno?

    Commento by anonimo — 3 Dicembre 2010 @ 17:10

  68. No, ovviamente.
    Per questo motivo alla lunga lo prenderemo in culo noi come tutti gli altri teatri.
    E' solo questione di tempo…io mi salverò forse perchè sarò già in pensione, ma tu no.
    Auguri.

    Commento by anonimo — 3 Dicembre 2010 @ 19:20

  69. In pensione? Non c'eravate già? Quanti spettacoli fa all'anno il Carlo Felice?

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 09:12

  70. non hai capito…io lavoro alla Scala.
    Auguri.

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 09:21

  71. Chi accenna al fatto che al Carlo Felice si facciano pochi spettacoli non capisco se ci fa o ci è.

    Gli spettacoli non li decidono coro, orchestra, tecnici e impiegati, ma una direzione competente che dovrebbe avere la capacità di organizzare gli stessi spettacoli e di trovare i finanziamenti. A Genova il fallimento è dovuta all'incompetenza delle direzioni che, facendosi paravento di presunti privilegi dei lavoratori, hanno palesato un'ignoranza incredibile in tutto ciò che riguarda la produzione nel sistema spettacolo. A Milano non è che arrivino più soldi perché vi sono orchestrali, coristi, impiegati o tecnici migliori di Genova, ma vi sono stati dei dirigenti che, pur non essendo delle cime, sono riusciti a fare diventare la Scala un marchio in cui stato e privati hanno interesse ad investire. Così la Scala riceve dai privati circa 30 milioni l'anno, il CArlo Felice a stento 2,5!!!

    Il fatto ancora più clamoroso è che il CArlo Felice avrebbe potenzialità ancora superiori alla Scala grazie al suo fantascentifico palcoscenico non superato neanche da quello più recente scaligero, ma non si è trovato uno straccio di regista capace di utilizzare gli spazi.

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 09:52

  72. Ma non lo avete già un regista al Carlo Felice?

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 11:35

  73. Le polemiche che si intrecciano tra appartenenti a fondazioni diverse,Scala e Carlo Felice nella specie (o che si dicono tali,sfruttando l'anonimato),offrono uno spettacolo deprimente e servono magnificamente a due scopi:confondere le idee a chi non apprezza insulti ,allusioni, dietrologie ma ama argomenti solidi e a prova di "prova" e,in seconda istanza, provocare robusti orgasmi a chi in realtà non vede l'ora e l'occasione per castrarvi e castrarvi tutti,secondo l'antico principio del "divide et impera".Pensateci!

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 12:31

  74. Solone altrettanto anonimo…non pensi che uno sciopero come si deve (con annessi e connessi) il 7 dicembre sarebbe un colpo evidente?
    Ma tanto con i sindacati che abbiamo e con quelli come te…viva l'Italia.
    La legge 100 ce la cucchiamo tutta.
    Prosit.

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 14:11

  75. Caro #74,
    hai abagliato bersaglio;forse,dico forse, sono quelli come te che ……viva l'ITALIA.
    Mi spiego; uno sciopero a Sant'Ambrogio sarebbe un colpo magistrale a livello mondiale;peccato che sono anni che questa minaccia viene agitata e mai realizzata;d'altra parte il mio intervento si è limitato a d invitare a deporre i dissidi tra teatri ed a moderare i toni;non ho parlato di scioperi anche perchè,non essendo altro se non un modesto anche se anziano frequentatore della Scala,non ho ritenuto corretto,come si dice,fare il gay..con quel che segue!  Quanto all'anonimato,mio caro e altrettanto anonimo amico,devi sapere che in un blog dove l'anonimato è la regola,firmarsi è un'eccentricità fuori luogo.Quando è stato necessario ,il mio nome,cognome e indirizzo l'ho stampato ben chiaro ;alla Scala,e non solo,e ben noto.La tua lezioncina è davvero mal diretta!
    Riguardati!

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 15:17

  76. fare il gay con cosa…io ci lavoro in Scala, tu la "frequenti".
    E un bello sciopero improvviso il 7, modello aeroporti Spagna, ci starebbe tutto.
    Ma non posso farlo da solo o in 4 gatti, per questo siamo conciati così.
    E seppure per ultima anche la Scala soccomberà alla legge 100 e alla mancanza di iniziative serie di protesta.
    Dovremmo imparare dagli studenti, altrochè.
    Comunque io sarò già in pensione quando il ccnl sarà distrutto con buona pace dei benpensanti come te.
    Auguri.

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 15:49

  77. per favore di sciopero possono parlare solo i lavoratori e non il pubblico, affezionato o no.
    il posto di lavoro è di chi ci lavora, e se c'è uno sciopero mi dispiace per lo spettatore che sarà comunque rimborsato e potrà trascorrere la sua serata altrove…mentre il ccnl azzerato resta a chi lavora.
    SCIOPERO IL 7 DICEMBRE !!!!!!!

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 16:14

  78. Insomma che fate il 7 dicembre? Andate a  manifestare, a riempirvi la'nimo di buoni propositi e di speranze  e poi tutti conigli a fare lo spettacolo? Vedo che un certo atteggiamento cigiellino sta prendendo forma anche su questo blog.
    Tipo quello del 17 ottobre dove a Roma c'era la manifestazione della CGIL, FIOM e studenti "si ai diritti e no ai ricatti" ,bella manifestazione e ben riuscita, intanto a Genova si pugnalava alle spalle concedendo a seguito del voto di 147 lavoratori di introdurre gli ammortizzatori sociali in tutti i teatri.

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 19:02

  79. Continua lo stillicidio causato dai contratti di solidarietà.

    Se l'altro giorno si sottolineava come esigenze legate ai Cds avessero costretto a rinunciare alla Banda fuori scena, oggi si può affermare che nonostante il valore del cast e il massimo impegno di maestranze tecniche e artistiche, i Cds hanno violentato la povera Traviata.

    Non è un privilegio dei lavoratori delle Fondazioni Liriche lavorare un mese prima di presentare un dato prodotto, è una NECESSITA'!!!
    E stiamo parlando di un'opera che bene o male strumentisti e coristi già avevano in testa; ciò nonostante, è impossibile creare quell'amalgama e quella fluidità e naturalezza necessaria affinché lo spettacolo arrivi nella sua forma migliore e possa esaltare al massimo il potenziale artistico (qualunque sia) a disposizione.

    Non si possono fare tre prove di regia, quattro assiemi e poi vai direttamente all'antegenerale. Prove come l'antepiano o l'Italiana non sono vizi ma esigenze reali per una buona riuscita dello spettacolo.

    Chi in questi mesi, anche su questo blog, ha incitato affinché i Cds venissero accettati, ora ha la prova che non possono funzionare ARTISTICAMENTE all'interno delle Fondazioni.
    Aggiungiamo a ciò che CARIGE ha dato meno della metà dei soldi che la Vincenzi si aspettava, che Bondi non si sa quanto starà in piedi, il governo tanto meno, che i privati se ne guardano bene prima di investire in un'azienda che lavora il 40% in meno, e si avrà un bel quadretto del casino nel quale ci hanno cacciato i sindacati confederali con la loro bella firma sul loro bell'accordo.

    Ancora i più vivi complimenti.

    Questi contratti di solidarietà fanno schifo, non risolvono problemi economici, e abbassano la qualità artistica dei Teatri!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Commento by anonimo — 4 Dicembre 2010 @ 21:12

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