CONFERMATI I TAGLI AL FUS.
SI PASSA A 258 MILIONI NEL 2011. MENO 36,6% RISPETTO AL 2010.
I KILLERS DELLA CULTURA TRE-BONDI FESTEGGIANO SULLA PELLE DELLO SPETTACOLO.
LA DIREZIONE GENERALE DELLA SCALA, INTANTO, SI ACCANISCE CONTRO GLI EX PRECARI CHE HANNO VINTO LA CAUSA PER IL TEMPO INDETERMINATO, OVVERO IL PERSONALE SERALE , IL BALLO, I LABORATORI SCENE DELL'ANSALDO, LA SQUADRA TRASPORTI DI PERO, I TECNICI DI PALCOSCENICO E CONTRO I VIGILI DEL FUOCO REI DI GARANTIRE LA SICUREZZA.
ABBIAM CAPITO CHE LISSNER NON E' BABBO NATALE?
NEW NEWS ULTIM'ORA:
il 31 /12/2010 LA DIREZIONE GENERALE HA COMUNICATO CHE NON VERRA' PAGATA LA TERZA E PIù CORPOSA TRANCHE DELL'INTEGRATIVO 2008, QUELLA DEL GENNAIO 2011. BUON ANNO
Milleproroghe, stralciato rientegro Fus
22 Dicembre 2010 17:51
(ANSA) – ROMA – Dal decreto milleproroghe e' stato stralciato il reintegro per il Fondo Unico dello Spettacolo, che resta dunque alla cifra di 258 milioni di euro. Il motivo risiederebbe nel carattere ''troppo ordinamentale'' del provvedimento stesso, secondo quanto si apprende dal ministero dei beni culturali. Per Maurizio Roi, vicepresidente dell'Agis, con queste risorse si decreta semplicemente la morte dello spettacolo.
Commento by anonimo — 22 Dicembre 2010 @ 23:21
Stasera grande concerto in Scala.
Davvero ci siamo sentiti una grande famiglia.
Bisogna ripartire da qui. In tutti i sensi.
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 01:03
Ragazzi, amici, colleghi scaligeri tutti, ora è veramente giunto il momento di lasciare da parte divisioni interne, personal, sindacali ecc..ecc e stare ora piu' che mai compatti uniti e incazzati…stanare che dobbiamo stanare, smettere di farci prendere per il culo tutti quanti, REAGIRE!!!!!!
Basta parole, promesse mai mantenute, solo per far passare i 7 dicembre, le tournèe in argentina e quant'altro hanno in mente per il fututo ( ammesso che un futuro possa ancora esserci )….
Ora devono realmente muovere il culo e farci riconoscere i meriti che il tetatro alla Scala si aspetta, signora MORATTI!!!!!!!!!! e non solo lei…..
Altrimenti mandiamoli tutti a casa.
Se la barca dovrà affondare loro per primi, dovranno andare sotto, e starci!!!!
A CASA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le parole e promesse ora stanno A ZERO, ADESSO BASTA!!!!!
forza compagni, amici, colleghi. FUORI I COGLIONI!
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 06:56
caro #3.
mi permetto di essere ancora più esplicita di te: si deve ripartire -artisticamente parlando – da Daniele Gatti.
una direzione artistica seria ieri lo avrebbe aspettato in camerino con in mano il contratto di direttore musicale.
se invece prevale il piccolo cabotaggio e l'invidia la fa da padrona, poi non lamentiamoci.
il pubblico ha già scelto.
EMMA
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 08:36
Non sapendo come fare, uso questo blog per ringraziare coro, orchestra e direttore per la bellissima serata di ieri.
C'era un entusiasmo e un "sentirsi a casa" che fa proprio bene alla salute.
Complimenti!
Giulio
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 09:33
recensione dal sito LA VOCE DEL LOGGIONE
… Dopo di che, abbiamo ascoltato (reduce da un controverso Fidelio monacense il cui esito "puzza" della strano corteo di gufi che lo segue in Germania… e bisognerebbe capire una buona volta da chi e da cosa parte) un FAVOLOSO, IMMENSO Daniele Gatti capace di trasformare il concerto di Natale – apparentemente solo occasione festosa – in una sconvolgente dimostrazione del punto di scavo e approfondimento raggiunto dal direttore milanese su Verdi, il suo linguaggio, le sue tematiche.
Si può eccepire (ma non c'entra Gatti, che risulta aver potuto materialmente fare una prova, d'un programma peraltro noto all'orchestra) una volta di più sul problema ormai evidente della compagine orchestrale scaligera (presente anche nella pur eccellente Walkiria): ad archi e legni e percussioni eccellenti non corrisponde una "squadra" di ottoni adeguata. Il problema tecnico, ormai lampante, è questo: è un'orchestra come troncata in due. Fino ad una certa altezza – lassù, dove stanno gli ottoni- suona bene o benissimo. Quel settore è carente. Si trovi una soluzione: concorsi, sostituzioni. Ormai è troppo evidente, nel momento in cui è un problema per le trombe intonare la Marcia Trionfale dell'Aida (incredibile a dirsi…). In ogni caso, anche questo problema "chiama" la figura d'un direttore stabile (e Gatti ha tutto per esserlo)
E' un peccato, dal momento che le altre sezioni d'orchestra più il coro (che dizione perfetta!) hanno dato vita ad un concerto semplicemente memorabile. Lo affermo con totale convinzione: non esiste oggi direttore in grado di leggere ed interpretare Verdi a tal livello di profondità. In più questo avviene con una concertazione di trasparenza totale, assoluta, con un suono terso, luminoso (Danze dell'Otello, Fuoco di Gioia, Trionfo – trombe a parte – e Danze di Aida) oppure denso (gli Arredi Festivi, Patria Oppressa – momento capitale di tutto il concerto – letture realmente lacinanti!). Con un meraviglioso senso del canto (tema dei Vespri, Forza del Destino).
Di quanto avviene in Germania francamente non mi curo: io so come Gatti esegue ed interpreta, Verdi, Puccini, Wagner, Berg (per dire di quattro autori-cardine nel suo profilo d'interprete: è incredibile che la Scala non abbia ascoltato il "suo" Puccini!). E continuerò a chiedermi e a chiedere come sia possibile che la Scala non dica quel "sì" che in tanti attendiamo, davanti ad un direttore milanese, di talento straordinario, oltretutto "signore" nei modo e nella persona (lo si è colto ieri sera: è stato delizioso anche nel modo, caldo ma riservato, di proporsi. Riservato e signore: forse è proprio questo il limite, per "certi" ambientini cafonal…).
Ci sono alternative? Sì, anche affascinanti, e le conosciamo (una ulteriore la conosceremo a breve, e io spero che in quella Tosca, purtroppo già vista altrove, il pubblico scaligero abbia l'intelligenza di separare l'occhio dall'orecchio: sarebbe un delitto che il debuttante Wellber "pagasse" la discutibile regia di Bondy!): peraltro sono, un po' tutte, salti nel buio. Gatti, non lo è.
marco vizzardelli
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 14:31
Continuiamo pure a fare gli "artistici" e a sgogarci sui blog.
Intanto Lissner ed Ermolli si fanno belli con il "concerto di Natale" andando in giro per il Teatro a tranquillizzare la gente, mentre sui giornali si stracciano le vesti per il disavanzo….e a gennaio sarà il nostro integrativo a mancare, però…abbiamo messo gli striscioni, ecchecazzo! WOW !
Aspettiamo anche la prossima assemblea dove le MENTI ILLUMINATE dei segretari ci inviteranno all'ennesimo inutile sciopero con annesso giretto intorno alla Scala e sotto Palazzo Marino.
Occupare il CDA no, eh?
Poi saremmo troppo trasgressivi…bene, tanto ci si abitua a tutto, anche a non avere quello che ti spetta.
A questo punto però almeno riprendiamoci il surplus normativo che stiamo concedendo da 4 anni, anche a costo di sembrare meno "artisti" e più lavoratori.
ECCHECCAZZO.
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 16:51
Sono assai contenta che finalmente ed esplicitamente si stia costituendo un movimento "dal basso" di pubblico e membri delle masse del Teatro per richiedere a gran voce a Presidente e Vicepresidente della Fondazione di addivenire alla nomina di Daniele Gatti come Direttore musicale.
Evidentemente la consapevolezza artistica degli appassionati e degli autentici addetti ai lavori è superiore alle beghe, alla trasandatezza e alla spocchia dei responsabili artistici.
Mi piacerebbe – come suggeriscono alcuni siti tra cui lavocedelloggione.splinder.com – che si potesse dar vita a una petizione tra loggionisti, abbonati e simpatizzanti da portare al più presto a Moratti ed Ermolli.
Ieri sera si è aperta una possibilità decisiva per il rilancio anche politico (in senso nobile e alto) della Scala. Lasciarsela scappare sarebbe imperdonabile.
orsolina la birichina
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 16:58
Brava suor Orsolina.
Lissner come Brancher.
Pensiamo al dopo.
Viva Verdi, viva la Scala, viva il suo pubblico!
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 17:06
daniele gatti direttore stabile
Commento by lavecchiasignora — 23 Dicembre 2010 @ 17:41
Se ci sarà uno sciopero nazionale, qualcuno potrebbe avvisare i confederali di farlo almeno in un giorno in cui a Genova i lavoratori non siano contemporanemente a casa per collocamento in solidarietà?
Visto che ne sono stati autori e firmatari dei contratti di solidarietà, dopodichè se ne sono stra-fottuti i cosiddetti, sarebbe chiedere troppo? Siccome già il precedente l'hanno organizzato di lunedì, quando siamo quasi tutti in giorno di riposo, possiamo avere modo di partecipare anche noi, oppure nel loro immaginario le Fondazioni sono già diventate 13?
Grazie.
E auguro buon Natale a tutti tranne ai sindacalisti Cgil Cisl Uil genovesi e nazionali.
A questi ultimi un sentito ringraziamento per il Natale di merda che passeremo, unitamente a Bondi, Nastasi, alla sindaca Vincenzi, all'assessore alla cultura Ranieri, a Garrone ecc.; e non voglio nemmeno pensare a cosa sarà il prossimo anno con la riduzione del Fus.
Visto che stando così le cose se si arriverà almeno a giugno ci sarà da leccarsi le dita.
A proposito: visto che questo cda non sta trovando il becco di una lira, almeno gli state dietro o siete ancora gonfi e tronfi e pertanto saziati dello splendido risultato "politico" raggiunto?
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 17:59
Che il maestro Gatti sia beneamato dal pubblico milanese è storia continuativa dalla sua prima nuova produzione "L'occasione fa il ladro" (1987) alla, per ora, ultima "Lulu" (2010).
La novità che emrge dal fantastico concerto di ieri è che il pubblico (e gran parte del cda) è ormai disposto a buttare a mare il sovrintendente francese se questa è la condizione necessaria per avere il direttore musicale milanese.
Commento by anonimo — 23 Dicembre 2010 @ 20:27
Decreto Bondi e tagli allo spattacolo: intervista a un lavoratore del Teatro alla Scala
http://www.youtube.com
Servizio di Silvia Tagliabue. Intervista a un lavoratore del Teatro alla Scala di Milano, iscritto al sindacato di Base CUB Informazione. La legge 100, voluta dal Ministro Bondi, comporta un pesante taglio delle risorse al mondo dei teatri lirici e di prosa,
Commento by AutoOrgScala — 23 Dicembre 2010 @ 21:32
Barenboim legge l'art. 9 della Costituzione vedi link
Barenboim legge l'art. 9 della Costituzione 8158 visualizzazioni
Commento by AutoOrgScala — 23 Dicembre 2010 @ 21:51
13:30
LoSgamato – Non solo scontri alla protesta in P…584
Scontri a Milano per la prima della Scala716
Scontri a Milano per la prima della Scala
visualizzazioniradioCNR
Passa il decreto Bondi. Lavoratori della Scala …93
Passa il decreto Bondi. Lavoratori della Scala … visualizzazioniwwwc6tv
5
Lavoratori della Scala in piazza: 'Bondi, cambi…91 visualizzazioni..91
visualizzazioniwwwc6tv
I lavoratori del Teatro alla Scala contro il de…1030I
lavoratori del Teatro alla Scala contro il de…wwwc6tv
Napolitano e Berlusconi alla Scala. Fuori contestazioni e proteste
Milano. Mentre Berlusconi e Napolitano arrivavano al teatro alla Scala per i festeggiamenti del 25 aprile, lavoratori della Scala manifestavano …
di wwwc6tv | 8 mesi fa | 50215 visualizzazioni
Commento by AutoOrgScala — 23 Dicembre 2010 @ 22:31
Grazie a tutti…
fa piacere sapere che il concerto di natale al quale abbiam preso parte anche noi del coro abbia riscosso successo ed entusiasmo!!!
Grazie ancora al nostro pubblico.
Peccato che il nostro emerito Maestro del Coro, Bruno Casoni, in una sua intervista radiofonica su raittre radiosuite poco prima che venisse trasmesso il nostro concerto, ha informato tutti i teleascoltatori che purtroppo non puo' fare affidamento su tutti i 105 artisti del coro, per via di malattie e permessi….(complimenti, bella comunicazione..bella pubblicitä!!!)
Ma anche ammesso che c'era bisogno di dirlo pubblicamente….allora perchè ha dimenticato di informare i radioascoltatori che lo stesso coro prova da 5 anni senza un asala coro degna di questo nome dove possano entrare tutti?????!!!!!!!!
O tutti i panni sporchi si lavano in casa…o nessuno!!!
A meno che non si voglia dare ancor di piu' adito all'opinione pubblica che fa bene questo governo a farci morire chiudendo i suoi rubinetti!!
(come d'altronde annunciato già nell'agosto 2009 dal ministro Brunetta pubblicamente)
Commento by anonimo — 24 Dicembre 2010 @ 17:15
Dimenticavo…….
comunque sia va tutta la nostra stima al nostro Maestro del Coro, che in questo periodo di sconvolgimenti e tensioni ed incertezze per il futuro almeno…….ancora rimane con noi impedendo o almeno ritardando il completo probabile futuro disfacimento del coro stesso
Commento by anonimo — 24 Dicembre 2010 @ 17:17
…e stima anche al maestro Gatti che ci ha voluti veri coprotagonisti – finalmente!!! – del Concerto di Natale.
Commento by anonimo — 24 Dicembre 2010 @ 17:29
chi si loda s'imbroda
Commento by anonimo — 24 Dicembre 2010 @ 17:32
Non fate inutile e sterile demagogia, sapete bene quali sono i motivi per cui si discute dei pompieri.
Vi sembra normale che gli si debba garantire un reddito di 60/70 mila euro l'anno?
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 09:11
Ascoltami #20: mi spieghi perché un corista che lavora onestamente ed è appassionato al suo lavoro come me non può essere orgolioso se una serata riesce bellissima?
Io non m'imbrodo, sono solo contento quando gli sforzi miei e dei miei colleghi hanno un esito felice. Mi spieghi che male c'è?
E questo non lo dico in contrapposizione con i colleghi orchestrali, anzi: la sinfonia della Forza – l'esecuzione più elettrizzante che abbia mai ascoltato da quando lavoro nella musica – ha fatto scattare d'entusiasmo anche me, senza alcuna invidia.
Viva la famiglia Scala, abbasso gli scettici di professione.
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 09:56
Prima te la prendi (giustamente) per le servili dichiarazioni del maestro del coro e un commento dopo gli fai i complimenti… questa è schizofrenìa.
Poi, quanto alle lodi, non fartele da solo ma lascia che siano gli altri a fartele.
Sei un artista, non devi applaudire te stesso. Altrimenti scivoli nell'autoreferenzialismo.
Va bene esaltare il proprio lavoro quando ti tagliano i fondi ma non devi darti da solo i meriti. Questo non è scetticismo, guarda i grandi come Domingo, le lodi le fanno gli altri a lui. E lui, da grande, ha sempre avuto un rapporto sincero ed affabile con tutti.
Pensare di essere la famiglia Scala non ti deve esimere dal prendere le distanze da chi ti usa…auguri.
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 10:40
chi userebbe chi?
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 11:05
Grazie a Daniele Gatti quest'anno è davvero un buon Natale.
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 11:06
#21
Com'è questa storia dei pompieri e dei 60/70.000 mila euro all'anno? vorresti essere più preciso e circostanziato perchè la cosa ha una qualche importanza che va aldilà del fatto economico.Grazie!
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 11:08
Tutti gli artisti della Scala sono usati dalla direzione, dal cda, dal sindaco, dal governo…devo continuare?
Alcuni ne hanno un ritorno, patteggiando nelle stanze della sciura concerti e concertini, alcuni sono tenuti al guinzaglio dai sindacati…devo continuare?
Personalmente sarei stufo di dover far fare bella figura a chi ci usa e poi dovermi lodare da me stesso su un blog.
Questo se fossi un artista, ma non lo sono e quindi, riconoscendo ad orchestra e coro un applauso caloroso e sentito per il concerto e in genere per le loro espressioni artistiche, penso che spesso isi usi la loro professionalità ma non si riconosca al teatro ls possibilità di andare avanti, vedi legge bondi e il prossimo mancato pezzo di integrativo, nonostante le rassicurazioni, nei corridoi, di Lissner ed Ermolli.
Sulla stampa dichiarano ben altro…ma insomma, credete ancora alle favole?
A Pinocchio, in questo caso?
Ermolli gli somiglia…è solo un po' più lugubre nell'aspetto.
Perché non va a cercare dai privati i soldi pubblici che il suo amico nano ci ha tolto?
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 12:39
Caro numero 23…sono il 18….non credo di essere schizofrenico…anzi!
Intendevo solo dire che il nostro Maestro ci sta traghettando in un periodo molto difficile….tagli e quant'altro….e quindi non mi aspettavo un autogol via radio…ma forse non è stato un caso….anche lui fa parte della direzione e si deve certo attenere alle disposizioni provenienti dall'alto sia evidenti che velate…chi vuol capire capisca!
Per quanto riguarda il concerto di Natale….si..è stato bello ed ha avuto successo …questo è l'imprtante.Ma soprattutto ho trovato per la prima volta ben realizzata la trasmissione televisiva dello stesso con gusto (tra cui quello di eliminare cori nefasti e lugubri..sia pur bellissimi che poco si addicono al natale).
Il problema di fondo e con il quale ancora ci rifiutiamo di fare i conti, non è all'interno del teatro…
Il governo, e tutti i mass media spingono per affossare l'interesse per la lirica ed in parte anche il sinfonico, liberalizzandolo sempre piu, ma non assicurando risorse neanche alla cosiddetta concorrenza, semplicemente si va verso un generalizzato smantellamento e cio' viene perseguito anche instillando nel pubblico l'interesse per altre forme di spettacolo…diciamo intrattenimento.
Contro questo non possiamo far niente!
E' come se volessimo prendere la gente per il bavero e fargli leggere a forza la divina commedia anzichè i romanzi Harmony o riveste scandalistiche come "chi".
Quello è il grande problema.
l'unica nostra lotta…come suggeriva anche il "ravveduto" Barbareschi, è quello di ampliare il nostro bacino d'utenza..non piu solo 2000 persone a volta (capienza massima della scala) bensi portare concerti simili a quello di natale in altri spazi….(tipo stadi etc…etc…)
lo abbiamo fatto a SARAJEVO nel 97 non vedo perchè non si possa fare a casa nostra e in tempo di pace!
Ciao a tutti e buon anno
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 12:44
contento tu…fra un po' il tuo maestro diventerà un eroe…intanto si lamenta delle assenze e dei permessi che lui stesso concede, facendo fare a TE la figura dell'assenteista o del doppiolavorista….boh!
Contento te….comunque buon Natale.
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 13:33
L'unica domanda cui rispondere è: quel che dice il maestro del coro è vero o no?
Tutto il resto sono discorsi ideologici e sindacalistici che puzzano di rancido.
Detto questo: non è vero che il problema è solo esterno al teatro. L'assenza perdurante e voluta di un direttore musicale è il tassello che rende possibile una sostanziale dittatura burocratico-amministrativa.
Ben venga, e coi tappeti rossi, il maestro Gatti: uno che le saprebbe cantare chiare ai politici ai sovrintendenti e ai fannulloni.
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 15:58
anch'io ho chiesto a babbo natale il regalo di daniele gatti come direttore musicale.
spero che mi esaudisca.
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 17:11
Dovreste conoscere il nuovo maestro del coro del Carlo Felice……… non ci sono parole
Commento by anonimo — 25 Dicembre 2010 @ 20:15
perchè caro numero 32…il Carlo Felice ha ancora un coro?e per farci cosa?!
Commento by anonimo — 27 Dicembre 2010 @ 09:46
Per fare quello che la nuova governance gli sta facendo fare: niente.
Come del resto anche all'orchestra, ai tecnici ecc. ecc.
In effetti, stando così le cose, non si capisce per quale motivo Bondi e il suo governicchio non l'abbiano ancora cancellato dall'elenco delle Fondazioni Liriche. Ma forse è solo questione di tempo (poco).
Buon anno!
Commento by anonimo — 27 Dicembre 2010 @ 11:00
Ebbene sì, caro 33, il coro del Teatro Carlo Felice è ancora vivo e vegeto, nonostante sia ormai ridotto a 61 unità stabili, tutte persone vincitrici di concorso internazionale, e che nulla hanno da invidiare ad alcun altro Teatro Italiano.
Siamo gli unici che lavorano con continuità sin da settembre, ci siamo inventati noi i concerti da fare perché la direzione, sia per mancanza di volontà sia per mancanza di capacità, non ce li organizza; di più, quando, come nel caso del concerto di beneficenza per l'alluvione di Sestri Ponente, la direzione arriva direttamente a boicottare i nostri concerti.
Seppoi hai qualcosa da dire sul coro del Carlo Felice artisticamente "viva la libertà", ognuno può pensare ciò che vuole, ma non permetto a nessuno che si vada a giudicare professionalmente il nostro operato: se volete un colpevole, andate a cercare qualcuno della direzione, o quei genialoidi che hanno firmato i Cds, facendomi lavorare il 40% in meno, ossia portando il Teatro all'implosione naturale!!!! La rabbia è che tra un anno la maggior parte delle persone, caro 33, la penserà come te, comincerà a chiedersi: perché tenere aperto un Teatro che funziona solo il 40% dei giorni lavorativi annuali!!!!
Complimenti ai colleghi di Cgil, Cisl e Uil, proprio un bel lavoro hanno fatto!!!!!!!!!!!!!!
Artista del Coro Teatro Carlo Felice
Commento by anonimo — 27 Dicembre 2010 @ 11:15
Caro artista del coro,
tutto giusto tranne i tempi: fra i tagli al Fus, Ponzio Pilato Bondi, le incapacità lapalissiane della Vincenzi, quelle spaventose del CdA targato Garrone ecc., la sopravvivenza arriverà al massimo a giugno/ luglio 2011, sempre che, appunto, a qualcuno non venga in mente di staccare la spina ancora prima.
Mi associo ai complimenti rivolti a cgil cisl e uil; ma d'altra parte basta guardare cosa fanno a livello nazionale, anche limitatamente alla nostra categoria, per capire in che mani sono i lavoratori.
Su quelli di Genova, poi, meglio stendere un pietosissimo velo.
Almeno fino a quando non si materializzerà la prospettiva della chiusura definitiva.
Commento by anonimo — 27 Dicembre 2010 @ 11:39
36. ma non hai ancora capito che la rendita è finita? O le Fondazioni producono in efficenza o è la fine. LA FOGLIA di fico della Cultura non c'è più.
Commento by anonimo — 27 Dicembre 2010 @ 15:48
numero 37
tu che lavoro fai? per pura curiosità
Commento by anonimo — 27 Dicembre 2010 @ 17:46
Spettacolo: il ministro Bondi tentato dalle dimissioni prima del voto sulla mozione di sfiducia
ROMA – 26 DICEMBRE 2010 – Scrive Alessandro Gnocchi su Il Giornale.it: "Il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi (foto) pensa alle dimissioni. Alla amarezza per essere al centro di una campagna stampa negativa e immeritata, si unisce la certezza che la mozione di sfiducia contro di lui, rinviata a dopo le feste, si dibatterà in un clima troppo partigiano. La situazione politica è ingarbugliata. Il ministro è tentato di risolverla in prima persona, con un taglio netto, tornando a tempo pieno al partito. Ancora una volta, è il Fondo unico per lo spettacolo (Fus) a scatenare le discussioni più accese".
" Il Fus, stralciato dal decreto «milleproroghe», per ora rimane quello fissato: 258 milioni di euro. Il mancato reintegro(alla agognata quota 398 milioni) ha suscitato ieri una forte reazione tra gli operatori del settore e tra i politici dell’opposizione. Soprattutto registi e attori hanno dichiarato a raffica, chiedendo la testa del ministro a cui rinfacciano di aver promesso inutilmente una revisione dei sacrifici voluti da Giulio Tremonti.
Bondi ormai si trova accusato di qualsiasi cosa: di scarso peso politico, per non aver trovato fondi inesistenti causa perdurante crisi economica; di vandalismo, per aver causato i crolli di Pompei, da addebitarsi in realtà a decenni di incuria; di insensibilità, non essendosi presentato alla Prima della Scala e alla Mostra di Venezia, due eventi mondani ritenuti «immancabili» dai presenzialisti. Eppure, per restare all’ambito cinematografico, il governo ha messo in campo provvedimenti mirati, come la proroga per ora di sei mesi ma in prospettiva permanente delle agevolazioni fiscali (tax credit e tax shelter). E anche misure (chissà che fine faranno) che da un lato riducono l’intervento statale e dall’altro semplificano i meccanismi con i quali i contributi pubblici vengono erogati. Con un principio guida: puntare sulle produzioni piccole ma innovative e non sul «grande» regista.
Chi ha parlato di «morte dell’industria del cinema» ha il gusto dell’esagerazione. Perché, fortunatamente, la situazione non è così drammatica come vogliono farci credere i «Centoautori» che sfilarono sul red carpet del Festival di Roma, e che ora annunciano nuove clamorose proteste. I biglietti staccati tra gennaio e ottobre 2010 sono 86 milioni e passa (+16,63 per cento rispetto al 2009) e gli incassi, nello stesso periodo, sono aumentati del 25,5 per cento. La quota di mercato delle produzioni italiane è cresciuta del 6,58 per cento e la tendenza positiva vale anche per i film d’essai. Segno che la nostra industria, grazie alla professionalità di chi ne fa parte, ha la capacità di competere, anche in un momento in cui i finanziamenti sono in calo. E che dire del successo internazionale del Divo e di Gomorra?
Tutto merito del Fus? Per questo le ragioni di chi protesta non sono condivisibili, anche senza tirar fuori sacrosante questioni di principio (l’arte assistita è arte asservita allo Stato, alla politica, alla burocrazia). Il problema, per il cinema come per gli altri comparti, infatti non può risolversi nella richiesta di soldi, che tra l’altro non ci sono. Si discuta prima dell’inefficienza manageriale di troppe Fondazioni liriche, del sovrapporsi di competenze fra Stato e Regioni, della rigidità dei criteri d’assegnazione a causa della quale i dobloni finiscono sempre nelle stesse tasche. Si proponga una via d’uscita realistica, che tenga conto del fatto che il contributo statale non raggiungerà mai più i numeri di un tempo. Si liberalizzi davvero, incentivando le sponsorizzazioni, viste tuttora come fumo negli occhi.
Non c’è quasi nulla da inventare. Basta «copiare» e adattare modelli stranieri, a esempio quello degli Stati Uniti, dove il finanziamento pubblico è vincolato alla capacità di attrarre capitali privati.Sarebbe necessario un ampio confronto su questi temi, confronto che il ministro non ha mai rifiutato, salvo andare a sbattere (a Cannes e altrove) contro lo snobismo di un mondo che in linea di massima con la destra non vuole avere a che fare. Un confronto riproposto in queste ore da Bondi. Egli, rilanciando le agevolazioni fiscali (sei mesi saranno pochi ma si deve tener conto della copertura finanziaria), ha dato in realtà un segnale forte e indicato la via liberale da seguire. Tutto però lascia pensare che alle parole non seguiranno fatti concreti, perché dall’altra parte privilegiano lo scontro. Sul cinema come sull’università".
Commento by anonimo — 27 Dicembre 2010 @ 23:27
Fratelli e sorelle, pax vobiscum.
Siamo giunti alla fine di questo terribile 2010, e purtroppo ci attende un 2011 ancora più difficile. Il saladino B(u)on-dih ha dimostrato la propria inefficenza sino all'ultimo, e dopo mesi di vane parole e vane promesse si appresta a lasciare il campo di battaglia con disonore, senza neanche attendere il giudizio del parlamento, scappando con la coda tra le gambe senza avere mantenuto nessuno dei suoi impegni e fallendo in maniera clamorosa nella fondamentale battaglia del ripristino del FUS. Tutti gli altri stati europei investono sempre più nella Cultura (chi ne parla come Foglia di Fico commette peggiore peccato di Adamo), solo l'Italia va in clamorosa controtendenza in un'umiliante caduta libera.
Fatto ancora più drammatico chi dovrebbe difendere i fedeli della Cultura dimostrano di avere armi spuntate,e quando le usano non fanno che il solletico. La svolta epocale della Capranichetta (nomen omen) si è risolta in barzelletta, la riunione dei genialoidi di tutto il panorama culturale li ha portati a stilare una serie di punti condivisibili, ma senza la forza e la credibilità di portarli avanti, soprattutto nelle discutibili personalità dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
Lo scempio fatto nel sacro tempio del lirico genovese resta una macchia abnorme su tutto il loro operato di quest'anno, iniziato con un'ottima ma al solito tardiva iniziativa contro il decreto Bondi (come è andata a finire lo sappiamo tutti), conclusasi con il FUS da piangere, il Saladino Tut-i-noh che ferma tutto il discorso sul rinnovo del CCNL, tutto ciò condito dall'aberrazione dei Contratti di Solidarietà.
Contratti di solidarietà che stanno fallendo su tutta la linea: non consentono di fare manifestazioni legittime fuori dal Tempio del Carlo Felice (vedi concerto Sestri Ponente), compromettono l'esecuzione delle opere (vedi banda interna di Traviata), boicottano la possibilità di preparare le opere con numerici adeguati (se non lavori al 100% non puoi prendere aggiunti, quindi immaginatevi le prove…), non richiamano gli sponsor (ci vuole ben più della fede cristiana per mettere i soldi in un Teatro che fa lavorare il 40% in meno), creano enormi difficoltà nella progettualità biennale (qui a stento arriviamo sui sei mesi).
In tutto questo baillame abbiamo una sindaco che nel 2010 è riuscita a cannare quasi tutto: prometteva soldi e piani pluriennali a marzo, a maggio nonostante gli evidenti problemi di liquidità sosteneva che il Carlo Felice non avesse mai avuto problemi economici, a Giugno si metteva nelle mani di un Garrone che da uomo-sponsor da 1.000.000 di euro (mai visti) passava ad essere uomo-calmita di sponsor (mai visti) sino a ritagliarsi semplicemente il compito di insultare i lavoratori del Teatro (vivono in una bolla) prima di scomparire impegnato in ben altre problematiche internazionali (Cassano) non senza lasciarci il (non) gradito regalo di un suo uomo messo al vertice di una Fondazione Lirica che a stento sapeva (sa?) cosa è un'orchestra. A luglio la Sindaco si svegliava dal suo sonno per rendersi conto di come stavano le cose e di lì prendeva a inanellare una serie di topiche mostruose privando il Sovrintendente della maggior parte dei suoi poteri, affidandosi come controparte esclusivamente alla CGIL (che sin dall'inizio di agosto inneggiava alla Cassa integrazione), poi a ottobre cacciava dai tavoli gli autonomi e con i confederali portava a termine lo scempio sottoscrivendo CDS la cui funzionalità è stata già descritta.
Finora gli azzeccagarbugli ci hanno concesso di intascare lo stipendio di settembre e a breve porterà nelle nostre tasche quello di ottobre grazie alla buona volontà del solito gruppetto di fedeli che non si sono lasciati corrompere dalle false voci "non fate nulla sennò si chiude" e hanno fatto gli opportuni decreti ingiuntivi. Il problema che a Genova come nel resto d'Italia la Crociata per la Cultura, finora piuttosto silente, prima o poi inevitabilmente prenderà ben altra consistenza. Il problema è: sapremo allora difendere i nostri diritti?Ci sarà qualche coraggioso che saprà prendere in mano la situazione e portare avanti la Crociata? I Confederali faranno come solito da pompieri o finalmente decideranno di combattere al fianco dei lavoratori?
Il tempo delle orazioni sta per finire, sta per arrivare il momento della battaglia, della scelta tra ciò che è facile (stare fermi a guardare questo sfacelo) e ciò che è giusto (lottare per i propri diritti).
Estote parati! Ah,buon anno…
Monaco Carlo Felici-ano dei Miracoli Inutili
Commento by anonimo — 28 Dicembre 2010 @ 11:12
Il 2011 sarà un grande anno per la Scala se ci porterà Daniele Gatti come direttore musicale.
Maestro: la aspettiamo a braccia aperte!
Commento by anonimo — 28 Dicembre 2010 @ 16:48
http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2010/12/28/434800-scala.shtml
Commento by anonimo — 28 Dicembre 2010 @ 16:54
Passati i CdS, si ricomincia a parlare di riorganizzazione (sarà la quarta negli ultimi tre anni): chissà chi saranno i promossi questa volta?
Commento by anonimo — 28 Dicembre 2010 @ 17:47
Tante belle parole. Ma e’ possibile che e’ sempre tutta colpa degli altri? Vi seguo da tempo e non ho mai letto un minimo di autocritica. Vorreste dire che non ci sono zone (vaste) di privilegi? Non pensate che al giorno d’oggi la cultura, con la C maiuscola, la si difenderebbe meglio anche con un po’ di autocritica e provvedimenti conseguenti?
Commento by anonimo — 28 Dicembre 2010 @ 20:04
Un conto è l'autocritica, un altro la devastazione.
E' come dire: siccome qualcuno ha messo le mani nella marmellata, le tagliamo a tutti, e la marmellata ce la teniamo.
Commento by anonimo — 28 Dicembre 2010 @ 20:18
Tagliare le mani a tutti perchè qualcuno le ha messe nella marmellata, mi sembra un provvedimento talebano, a prescindere.
Anche perchè se qualcuno lo ha fatto, ci sono altri, che girano intorno, ma si sono portati via per decenni il 90% dei vasetti.
Commento by anonimo — 28 Dicembre 2010 @ 20:21
45 e 46 non vi sembra la vostra la solita giustificazione……..
Commento by anonimo — 28 Dicembre 2010 @ 23:02
Caro maestro Gatti, ci rivolgiamo a Lei per dirle che volentieri firmeremmo la petizione online per la Sua nomina a direttore stabile del nostro Teatro, ma essendo dipendenti del medesimo Teatro non ce la sentiamo di apporre nomi e cognomi, per ragioni che crediamo Lei capirà.
Sappia che può contare su di noi.
La aspettiamo presto.
Alcuni lavoratori del reparto artistico e musicale
Commento by anonimo — 29 Dicembre 2010 @ 10:50
ma che razza di attestazione…anonima!
Squalificante per tutto il "settore musicale" !!!
Se si attesta la stima a chicchessìa, ci si mette la faccia.
Questo vale anche per la disistima.
Il coraggio delle proprie azioni è una prerogativa dell'essere adulto, artistico e non.
Che bambinate.
Commento by anonimo — 29 Dicembre 2010 @ 12:20
n° 49,
ti faccio notare che sei in anonimato pure tu….
la faccia dov'è?
Commento by anonimo — 29 Dicembre 2010 @ 16:57
io proporrei antonino fogliani direttore musicale del teatro alla scala.
lanciamo una petizione on line?
Commento by anonimo — 29 Dicembre 2010 @ 19:55
50…io non ho fatto nè accuse nè sperticate lodi alla direzione di questo o quel maestro.
Se si fa un complimento ma poi si firma "anonimo" che senso ha farlo?
Commento by anonimo — 29 Dicembre 2010 @ 21:47
sappia che puo' contare su di noi…anonimi.
Commento by anonimo — 29 Dicembre 2010 @ 21:48
Io non capisco,sinceramente tutte le isterie che spesso sono presenti su questo sito…si aspetta il messia…o che sia un nuovo ministro della cultura che reintegri il fus, o un direttore come Gatti, che comunque gli affari suoi se li guarda e come, visto che ha sottoposto il coro ed orchestra ad un tour de force nn indifferente mettendo prova di insieme e concerto nello stesso pomeriggio, perchè nel frattempo stava dirigendo anche all'estero…etc…et
La realtà lapalissiama è che tutti noi lavoriamo in un settore che non è piu sostenuto in quanto si vuole smantellare, quindi la cosa piu ovvia è quella di cercare intorno ognuno con le proprie aspirazioni,possibilità etc..etc.. altre attività lavorative.
A me personalmente, se il coro del teatro alla scala nei prossimi anni andrà a ramengo, non importa poi tanto, nel senso che alla fin fine dovro' comunque sopravvivere in qualche modo, e su questo mi concentro…anche per non dare la soddisfazione a tutti questi benemeriti figli di put….di farmi soffrire piu del dovuto, mentre intanto hanno il coraggio di chiedermi sempre piu un maggiore livello e nello stesso tempo i miei colleghi di altri teatri in crisi mi giudicano come un privilegiato…..
Di tutte questi aspetti ne ho le palle piene!!!
Tanto alla fin fine si rimane sempre e comunque da soli…per dirla con una metafora…la vita di ognuno di noi finirà comunque in un letto singolo!!!
Ciao e buon anno a tutti!!!
Commento by anonimo — 30 Dicembre 2010 @ 11:44
Caro 54, il tuo mi pare un discorso onesto e dal tuo punto di vista ineccepibile, solo che personalmente cozza con il mio modo di vedere, forse perché ho creduto e credo di vivere in una nazione che dovrebbe fare qualcosa di più per la Cultura, e non sono ancora disposto a lasciarmi andare al "vada tutto alla malora, tanto chissenefrega".
Purtroppo nel tuo pensiero solipsistico trovo la grande risorsa che ha questo governo nel fare operazioni del genere di quelle che stanno colpendo in questi anni il settore lirico sinfonico tra gli altri; veramente si è persa per strada quell'idea di movimento dal basso dei cittadini che nello strumento delle varie rappresentanze (tra cui quelle sindacali) facevano valere i propri diritti. Probabilmente sono io in errore e non tu, visto e considerato che la stragrande maggioranza delle persone la pensa come te, ma visto come stanno andando le cose, forse varrebbe la pena di riflettere se questo modo di pensare sia fruttuoso o meno.
Beato te che hai alternative; io, non so se per capacità o pigrizie, così importanti come il lavoro che faccio oggidìnon ne ho. Questo tiene il fuoco acceso in me della lotta e della ribellione a quelle che mi sembrano ingiustizie ai miei danni.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Commento by anonimo — 30 Dicembre 2010 @ 12:15
Caro 55, non credo necessariamente di avere piu risorse di quante ne possa aver tu di cercare altro per il futuro.
Inoltre non è che io non creda nella difesa di certi valori e nella lotta dal basso…è che semplicemente su 800-1000 lavoratori, se si mette in campo il cosiddetto slogan "meritocrazia", ne trovi almeno 300 pronte a far fuori gli altri 500, visto i tempi di crisi. Su questo punta qualunque direzione o consiglio di amministrazione che dir si volgia…..Marchionne docet!
E se vai a guardare il "si" al nuovo contratto fiat lo hanno dato la maggioranza degli stessi lavboratori…quelli che avrebbero dovuto difendere i loro diritti!!
Questo humus è ben presente anche nel mondo della cultura e soprattutto nel mondo dello spettacolo, dove alcuni suonerebbero, danzerebbero e canterebbero anche gratis pur di farsi inquadrare un istante da una telecamera e farsi riconoscere da amici e parenti!
E dovrei parlare di solidarietà con loro?!
Nabucco insegna…."debole io son ma guai se altri il sappia!!"
ciao e buon anno
Commento by anonimo — 30 Dicembre 2010 @ 12:29
bah…io sono un professionista artistico e ti assicuro che ne ho piene le scatole dei…riflettori.
Gratis…?ma figuriamoci!
Già ne ho fin sopra i capelli di non avere, pur pagato, una privacy dell'immagine!
Buon anno a tutti.
Commento by anonimo — 30 Dicembre 2010 @ 19:13
Comunicato del SIAM, Sindacato Italiano Artisti della Musica.
http://www.sindacatomusicisti.it/
"Cari amici,
gli accordi separati di Pomigliano e Mirafiori non riguardano solo i metalmeccanici o gli operai e neppure sanciscono solo la fine di un modello di relazioni industriali.
Quegli accordi ci riguardano tutti perché segnano la fine della nostra Costituzione, cioè di quel modello di società e di democrazia conquistato dalla resistenza prima, scolpito nella lettera della nostra Costituzione poi e infine sviluppato dallo slancio delle lotte degli anni ’60 e ’70.
Non è un caso che tutte le conquiste faticosamente ottenute siano sotto attacco congiunto. A partire dagli attacchi alla nostra carta costituzionale, alla resistenza, alle lotte operaie, alla rivolta studentesca del ’68, allo Statuto dei lavoratori, per continuare con l’erosione dello Stato sociale, dei diritti civili, del diritto all’istruzione ed alla cultura, alla democrazia partecipata, alla salute e all’ambiente.
L’epoca del berlusconismo si conclude con un pieno successo, materiale e culturale dei tanti che hanno lavorato in questi anni per omologare il nostro paese al modello sociale americano, molti schierati a destra e, ahimè, troppi a sinistra. Fuori tempo massimo, verrebbe da dire. Cioè quando proprio quel modello è entrato in una crisi gravissima da cui non si vede via d’uscita ragionevole che non sia un ritorno all’Ottocento o, se si preferisce, il modello cinese.
Quegli accordi non sono un fatto economico, ma uno dei più rilevanti fatti politici degli ultimi anni.
L’estensione dei diritti del lavoro al mondo dello spettacolo, per cui ci battiamo, non ha nessuna possibilità di realizzazione se quei diritti evaporano dove si erano affermati, se il lavoro viene posto sotto ricatto anche laddove è storicamente più forte.
Per questo siamo tutti metalmeccanici.
Il SIAM invita tutti i musicisti ed i lavoratori dello spettacolo a sostenere in ogni modo la FIOM e i lavoratori metalmeccanici nella battaglia in difesa degli stessi diritti per i quali anche noi ci battiamo. Il 28 febbraio, in occasione dello sciopero indetto dalla FIOM, chi non può astenersi dal lavoro vada a suonare davanti gli stabilimenti per far sentire la nostra solidarietà.
A quei politici della sinistra che salutano positivamente il ricatto di Marchionne, in quanto musicisti vogliamo invece dedicare la prima strofa di un vecchio canto popolare nato nel 1906, in occasione della presentazione alla Camera di un progetto di legge per ridurre a 8 ore il lavoro delle mondine:
“Se otto ore vi sembran poche provate voi a lavorare e sentirete la differenza di lavorar e di comandar”.
Grazie e a presto!
Sindacato Italiano Artisti della Musica"
Commento by lavitaagra — 30 Dicembre 2010 @ 19:32
Personalmente, da professionista della musica,pur condividendo le osservazioni riportate nel post precedente,
mi sembra ridicolo che io vada a manifestare contro l'accordo che gli stessi lavoratori metalmeccanici(sotto ricatto) hanno sottoscritto!!!
Purtroppo il meccanismo è stato già innescato, non resta che le stesse persone che lo hanno accettato, si rendano conto a lungo andare delle conseguenze di questa loro accettazione…..ma comunque ti diranno che era sempre meglio che rimanere senza lavoro!…e tu vagli a spiegare il contrario!!!!
Ma cari signori, questo già succede da tempo anche nel mondo della musica è per questo che i nostri genitori ci dicevano sempre, o quasi…lascia stare la muscia, trovati un lavoro serio!
e adesso che anche i "lavori seri" tipo il metalmeccanico fiat sono sotto ricatto, figuriamoci come si fa a pretendere che quello del musicista non lo sia!!
Dai….siamo ragionevoli….
Una cosa è lottare per i dirittti, una cosa è essere irragionevoli e anacronistici.
Le lotte per i diritti si fanno prima che arrivino i ricatti!
vero CGIL???!!!!!
Ma poi…ma a capo della Scala non c'è una ex impiegata rappresentante CGIL?
tacciamo poi su gli altri…uil e cisl, da sempre tirapiedi di chi comanda.
Commento by anonimo — 31 Dicembre 2010 @ 08:49
qualcuno mi sa dire perchè l'accordo per Pomigliano non andava firmato? quali i punti scabrosi e quali alternative propone?
Io l'ho letto per bene quell'accordo, mi piacerebbe discuterne… credo che molti di quelli che scrivono cose del tipo "è scandaloso" "è la morte dei diritti dei lavoratori" ecc… non abbiano nemmeno letto il primo capoverso.
Basta con la disinformazione e il terrorismo ideologico: hanno già ucciso un partito e ora tocca al corrispondente sindacato, la gente si è svegliata!
Commento by anonimo — 31 Dicembre 2010 @ 09:28
Sembra che la parola d'ordine sia diventata :"l'importante è il lavoro!!!!!";il principio appunto sul quale è basato la schiavitù,se non si aggiunge una irrilevante precisazione"più importanti sono i lavoratori".
Commento by anonimo — 31 Dicembre 2010 @ 09:50
Forse ricordo male ma un qualche telegiornale,dandoci notiza dell'accordo di Mirafiori,sottolineva con compiacimento che i lavoratori avrebbero avuto un incremento retributivo annuo di 3600 euro! Forse ricordo male,forse; invece ricordo benissimo che l'aumento salariale,a regime( termine vago ed ambiguo),sarà di 36 euro mensili lordi;"a qual prezzo…..".
Comunque è bello notare che in un sito come questo ci si ricordi anche di lavoratori di diversi settori.
Commento by anonimo — 31 Dicembre 2010 @ 10:16
A capo della Scala una rappresentante cgil? Nel senso di: una sola?
Siete fortunati, infatti al Teatro Carlo Felice di Genova tutte le Direzioni più importanti sono affollate da funzionari rappresentanti cgil e cisl, aziendali, territoriali, dei direttivi provinciali, territoriali ecc.
Da voi alla Scala esiste il ruolo di "regista" a CCNL?
Chissà perchè i non sindacalizzati difficilmente arrivano a certi traguardi, idem per i rappresentanti dei sindacati autonomi.
Pure coincidenze, è da vent'anni che gira così.
Speriamo che ora che son stati firmati i contratti di solidarietà non ci siano nuove riorganizzazioni (saremmo alla quarta in tre anni) con nuove "promozioni" o premi ecc..
Che naturalmente terrebbero conto del "merito", e non dell'"appartenenza".
E guai a chi pensa male, eh?!
Buon Anno a tutti, anche se non ci credo.
Commento by anonimo — 31 Dicembre 2010 @ 17:20
bisogna fare una sola cosa: chiudere tutti i teatri, lasciarne solo uno/due/tre….che gli altri teatri chiudano pure…tanto la Scala non chiuderà mai!
Commento by anonimo — 31 Dicembre 2010 @ 17:32
Esatto, chiudiamoli tutti, però cominciamo a tagliare anche le ricche prebende, tipo la parte economica degli accordi integrativi: che alla Scala siano circa pari alla retribuzione è un insulto, dovrebbero essere ridimensionati a non più del 10-15% come avviene in tutti gli altri.
Questo sì che sarebbe un bel risparmio e si potrebbe investire su produzioni di qualità e interpreti finalmente di prim'ordine.
Anzi, si potrebbe persino far venire a suonare i Berliner, e togliere del tutto l'integrativo: questa sì che sarebbe Qualità!
Commento by anonimo — 31 Dicembre 2010 @ 17:40
AUGURI DI BUON ANNO 2011 A TUTTI !!!
Commento by AutoOrgScala — 1 Gennaio 2011 @ 18:34
MA LO SCIOPERO DEL 16 GENNAIO QUALE ASSEMBLEA DI LAVORATORI LO HA VOTATO?
Anche nell'anno nuovo la cgil è vecchia e usa metodi non democratici.
Un segretario e alcuni delegati decidono uno sciopero?
BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Commento by anonimo — 1 Gennaio 2011 @ 22:44
che se lo facciano
Commento by anonimo — 2 Gennaio 2011 @ 09:30
il problema è che in Scala NON PUOI SCEGLIERE se scioperare o no…ti impediscono di lavorare e poi ti trattengono la paga dicendo che la prestazione "non è stata ricevuta".
Lo sciopero che hanno proclamato sulla 2 prestazione del 16 gennaio farebbe saltare la Prima di Cavalleria-Pagliacci, quindi la Direzione, non potendosi permettere all'ultimo minuto di annullare per sciopero la prima (e dovendo rimborsare i biglietti) annulla il tutto già 3 giorni prima e tu non hai la possibilità di aderire o meno ad uno sciopero, appunto.
Il solito gioco delle parti di cui la cgil è maestra!
AVETE ROTTO I COGLIONI.
In più, sarebbe il solito sciopero di chi lavora in palcoscenico, voglio proprio vedere se all'ansaldo a pero o negli uffici saltano la " prestazione o mezza giornata di lavoro.
AVETE ROTTO I COGLIONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Commento by anonimo — 2 Gennaio 2011 @ 10:10
se non revocano lo sciopero bisogna fare malattia di almeno 4 giorni….così poi ci pensano Lissner e la Di Freda a bacchettare il sindacato dagli scioperi inutili, quando si vedono la gente in malattia per 4 giorni.
Sulla legge Bondi abbiamo fatto nove scioperi inutili, e questi continuano a proporre…lo sciopero?
A CASAAAAAAAAAAAAAAAA ANDATE VIA OBSOLETI PACHIDERMI TRAVESTITI DA SINDACATO.
Abbiamo visto i capolavori di Mirafiori e Pomigliano.
RIDATECI I SOLDI DELLE TESSERE PARASSITI
Commento by anonimo — 2 Gennaio 2011 @ 10:14
Sta proprio avvenend quello che i "cervelloni" politico-artistico-massoni governativi si prefiggevano (sia di destar che di sinistra).
Ce la prendiamo con il sindacato che indice uno sciopero di protesta il 16 gennaio…si forse hanno torto…ma…se andiamo contro questi scioperi sembra agli occhi di chi comanda che noi accettiamo senza problema decurtazione fus..etc…etc…
Allora come la mettiamo?
Addirittura l'assurdo pubblico vergognoso invito di qualcuno a farsi fare un certificato di almeno 4 giorni…bravi..cosi nel prossimo CCNL ti levano pure la possibilità di poterti ammalare..anche quando è vero!!
Ma non capite che stringere e tirare un coltello impugnato dalla parte della lama…fa molto male!?
e soprattutto non li disarmi?
Piuttosto fate proposte serie che riescano a difendere…non il lavoro..bensi i lavoratori…(come diceva qualcuno in un post precedente).
E per piacere…che non siano quelle assurde sfilatine davanti al teatro di artisti che sono i primi ad essersi privatizzati da soli (vedi orchestra filarmonica) o coristi molti dei quali il loro unico scopo è quello di rimanere o diventare rappresentanti sindicali…cosicchè siano praticamente illicenziabili nel prossimo futuro!!!
ah……..buon 2011!!
Commento by anonimo — 2 Gennaio 2011 @ 17:25
al 71 e altri.
come si fa a non capire che il posto di lavoro lo si difende solo se c'è il lavoro?
i mancati finanziamenti sono un grosso problema; è però ridicolo pensare che lo si possa risolvere con un altro sciopero alla Scala, provocando un altro ammanco economico, disagio a chi paga un profumato biglietto, ecc.
e' masochismo sindacale.
che non vuol dire accettare quello che passa il convento.
discutiamo seriamente sulla specificità e autonomia della Scala.
Commento by anonimo — 3 Gennaio 2011 @ 14:38
allora….bisogna fare uno sciopero di DOMENICA per i passaggi di categoria, per i vigili del fuoco, per i serali, per la…mensa?
BUFFONI. MAGNACCIA CHE NON SIETE ALTRO.
QUANDO ERA IL MOMENTO AVETE FATTO LA MELINA E ORA CHE COSA? CHE COSA PRETENDETE? VERGOGNATEVI. non 4 gg.
SETTE DI MALATTIA, oppure la finite di strumentalizzare lo sciopero per i porci comodi di alcune categorie che tra l'altro non scioperano.
GUARDATE LE MARCHETTE DEI PASSAGGI DI CATEGORIA AI DELEGATI IN SALA GIALLA NELL'ULTIMO INTEGRATIVO.
BUFFONI.
Commento by anonimo — 3 Gennaio 2011 @ 15:56
#71 pensa a non farti licenziare tu…almeno li conosci i motivi dello sciopero? quanti delegati ci sono nei settori non musicali?
impara a contare…e poi a cantare, se vuoi lavorare in un teatro… è comodo… fare i froci col culo degli altri!
Commento by anonimo — 3 Gennaio 2011 @ 21:32
andate tutti a quel paese …maledetti krumiri.ma quale specifictà e autonomia …è passato babbo natale –
passata la festa ,gabbatu lu santu.vi tolgono uno stipendio d'amblè dopo che da dieci anni anni non vedevamo un aumento e contestate ancora lo sciopero . ma siete pazzi . ci porteranno alla cassa integrazione o ai contratti di solidarietà come a genova ( con lista di licenziamenti al seguito) e che farete allora? no agli scioperi . beviamovci un tè suvvia … fra due anni non lavoro più e non discuterò se fare o meno gli scioperi . o forse ma in qualche agenzia interinale a cercare lavoro….svegliatevi siamo finiti nella merda …
Commento by anonimo — 4 Gennaio 2011 @ 20:10
buffoni
lo sciopero per i vigili del fuoco andate a farlo alla caserma dei pompieri
Commento by anonimo — 5 Gennaio 2011 @ 04:21
Scusate non per essere invasivo, ma per render noto che la petizione pro-Daniele Gatti ditrettore stabile ha raggiunto ora le 100 firme.
Mi sembra un risultato notevole per una cosa nata così, informalmente, in un ambiente in fondo non enorme. Credo significhi che molti apprezzano.
saluti a tutti, forza e coraggio e viva (finché non ce la uccidono) la musica!
marco vizzardelli
Commento by marcusviz — 5 Gennaio 2011 @ 15:04
Attenzione ! si rischia la cassa integrezione , i contratti di solidarietà , ecc. ecc. ecc. Ora i falliti e fannulloni della cgil , useranno la strategia della paura Non accettiamo che dei servi venduti , solo perchè non sono più in buoni rapporti con la direzione , decidano per mille dipendenti senza neanche aver fatto un ' assemblea generale per decidere democraticamente e/o con la maggioranza dei lavoratori . Lissner ha sempre dichiarato che i soldi della terzza tranc dell' integrativo li ha accantonati e , se a fine mese non li dovremmo percepire , propongo di sfiduciare sia il sovraintendente che questa rsa che in questi ultimi anni ( 10 anni ) ci ha fatto perdere tanti tanti soldi .
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 09:47
Interessante la proposa di sfiduciare Lissner,fantasioso#78!
Hai una lista di altri personaggi o istituzioni da sfiduciare( tanto per stare sul basso ,una Moratti,un Formigoni, un,oso dire,Berlusconi) e puo darci precise indicazioni sulle modalità pratiche per ottenere tali ragguardevoli traguardi?se no,fantasioso #78 si potrebbe pensare che tu sia uno dei tanti che scrivono ma non rileggono attentamente quello che hanno scritto;un brutto difetto!
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 12:29
#78 ora leggi tu per bene quello che segue…sai perché si fa un integrativo? non dovrebbe essere difficile, nemmeno per te, capirlo.
Con l'integrativo si Integra, appunto, quello che il CCNL non prevede per le realtà teatrali a livello locale, ciascuna con delle proprie necessità.
L' INTEGRATIVO non è solo diritti, ma anche doveri. Una merce di scambio, insomma.
Una necessità proclamata e realizzata da Lissner è l'aumentato numero delle "alzate di sipario" nell'anno.
Per far sì che ciò fosse reso possibile, nel 2008 si è siglato tra i lavoratori (rappresentati più o meno degnamente da rsa e segreterie sindacali) e Lissner, una ipotesi di accordi INTEGRATIVO che prevedeva un aumento dei doveri del lavoratore Scala (parte normativa) in cambio di un corrispettivo in euro (parte economica).
Quindi è dal 2008 che Lissner percepisce la sua parte normativa da noi, senza che possa restituircela se non onora la sua firma sul corrispettivo economico.
Quindi, se non dovesse pagare, la sfiducia sarebbe inevitabile, come l'immediato dietrofront sulla parte normativa da parte nostra.
E questo, a programmazione in corso, sarebbe disastroso per lo svolgersi dei lavori.
Incepperebbe il meccanismo (e qui trovi implicita la spie4gazione di come "sfiduciare" nei fatti Lissner).
Ma temo che la levata di scudi da parte delle Segreterie o degli assennati lavoratori scaligeri lo impedirebbe, quindi accontentiamoci di aver ceduto la parte normativa in cambio di…una mancata corresponsione economica, tanto poi ci sono Lissner ed Ermolli che girano per i corridoi a stringere le mani degli anelanti lavoratori scaligeri ed a tranquillizzare tutti (o quasi).
Quelli come te, certamente.
P.S. Moratti, Formigoni ed il resto non c'è giorno che non ci pensino da soli a fare una bella figurina…
Buona domenica.
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 13:49
errata.corrige
non #78 bensì #79
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 13:50
# 80
Cervellone , ti forse dimenticato che ABBIAMO sfiduciato il CDA composto da personaggi del calibro di Confalonieri , Tronchetti Provera ecc. ecc. o tu non lavori in teatro ? Brtutta abitudine difendere l' indifendibile anche quando si è dei servi come lo sei tu .
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 16:03
corrige .#79
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 16:04
E Tronchetti Provera si è dimesso, non è stato sfiduciato…ma dove vivi?
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 18:17
Sciopero per i VV.F., la tranche di integrativo non pagato? E' la cgil a promuoverlo? Pechè allora significa che vivono proprio sula luna, oppure che si muovono a seconda del colore della controparte.
A Milano avete la Moratti, Formigoni, è patria del Berlusca. A Genova invece di scioperare o incazzarsi come gli altri sindacati, siccome c'è una sindaco di sinistra sono andati a firmare i contratti di solidarietà: altro che accordo integrativo, contratti per gli aggiunti ecc.
Col risultato che ora anche la loro amata Sindaco Vincenzi ci sta mollando nella merda per dare le colpe al governo, che comunque fa veramente schifo.
E qui tra poco chiuderemo i battenti: non c'è programmazione, non ci sono soldi e i soldi presi ai lavoratori coi contratti di solidarietà sono stati un FALLIMENTO come gli autonomi già sostenevano 6 mesi fa.
Grazie, cari amici della cgil; almeno non ci riprovate a Milano.
Genova ce l'avete già sulla coscienza.
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 18:38
A Milano l'integrativo VA PAGATO perchè dopo 5 anni di pareggio di bilancio anche se a Lissner mancano 5 milioni, non dipende da noi.
Se no chiudiamo con la parte normativa, e che chiudano la Scala…poi vediamo Ermolli e company dove vanno a farsi la passeggiata il 7 dicembre.
La cgil ha affossato Genova ma ora ha rotto i coglioni con i pompieri e le sue marchette dei passaggi di categoria…l'unica cosa da perseguire è la terza tranche dell'integrativo, se no si torna ad orari normali di lavoro.
Spendessero meno in cause di appello, questa Direzione.
Ichino si è già arricchito abbastanza con questi idioti.
Commento by anonimo — 8 Gennaio 2011 @ 19:24
Di link in link sono capitato su questo blog e sono rimasto francamente sbalordito dalla scompostezza disarmonica,dalla volgarità e dalla sbruffoneria di alcuni interventi e "del resto non dico". Però leggo con stupore ed ammirazione chi pretende di sfiduciare,cioe licenziare ,Lissner( o forse per sfiduciare voleva dire togliergli il saluto?),ma non spiega in forza di quale principio giuridico;un altro si vanta di aver sfiduciato in tempi passati consiglieri di amministrazione della Scala.Non pensavo che i lavoratori della Scala avessero tanto potere e coraggio di affrontare per le corna (absit Iniuria..) le supreme cariche del Teatro!
Commento by anonimo — 9 Gennaio 2011 @ 18:06
SIETE SOLO CHIACCHIERONI
Commento by anonimo — 9 Gennaio 2011 @ 19:51
fate ridere. Una Milano da bere.
Commento by anonimo — 9 Gennaio 2011 @ 21:15
Buongiorno, ricordo a tutti…dico a tutti che secondo articoli del codice civile un lavoratore dipendente é licenziabile immediatamente e per giusta causa se emette giudizi lesivi della immagine dell'azienda dove lavora…..e in questo blog ormai si é passato davvero il limite……
Va bene un forum per scambio di vedute…é fondamentale che ci sia…però ora non va più bene..per 2 motivi..
Il primo l'ho già detto
il secondo é che in questo blog possono scrivere tutti….quindi anche persone appartenenti ad altre aziende..che oramai sono in concorrenza anche con la stessa scala…vista la situazione degli altri teatri alcuni dei quali hanno tutto l'interesse a farci passare per matti o altro.
E' come se un anonimo dipendente della wind,ad esempio potesse scrivere sul blog dei lavoratori telecom gettando discredito ed alimentando polemiche che inoltre possono essere lette da chiunque…
Come dipendente del Teatro alla Scala se questo fenomeno non verrà ridimensionato dagli organizzatori di questo blog (sia pur meritevoli) sporgerò querela in quanto molti interventi, la cui fonte non è peraltro accertabile ledono anche la mia immagine…
Sia ben inteso……non che io dica che tutto quell oche accade nella mia azienda sia accettabile e non vada discusso, ma lo si fa in sede di assemblea interna non qui e con questi mezzi…
Grazie
un dipendente della fondazione teatro alla scala
Commento by anonimo — 10 Gennaio 2011 @ 08:48
condivido il commento #93.
dietro i commenti demagogici e gli insulti gratuiti esiste,forse,la volontà di dividere e confondere i lavoratori che vogliono capire quale sarà il loro futuro di fronte a tante incertezze e credo che questo blog aiuti a crearsi un'opinione propria.
Ma, più probabilmente, si tratta soltanto di alcuni perditempo , per fortuna pochi , ai quali imbrattare i muri del teatro non basta più .
in ogni caso verificare l'identità dei vili che scrivono volgarità sul blog non è impossibile.
Commento by anonimo — 10 Gennaio 2011 @ 10:50
BLOG UFFICIALE DEI LAVORATORI AUTORGANIZZATI DELLA SCALA, è uno spazio virtuale liberato e autogestito dai lavoratori Auto Organizzati della Scala, senza scopo di lucro e sponsorizzazione, che vuole creare un dibattito sui temi del lavoro e dei conflitti sociali, per un futuro condiviso di libertà, gioia, creatività, intelligenza.
Chiunque può scrivere post e commenti, sono ritenuti commenti offensivi e quindi messi al bando quelli che riguardano a: incitamento all'odio razziale; apologia di fascismo e nazismo; espressioni offensive indirizzate a iscritti o terze persone.
Commento by AutoOrgScala — 10 Gennaio 2011 @ 14:53
Purnima,oops…you are right ! It was Askhay…but not Rahul :-)I always get coneusfd between Rahul and Akshay..! This time too :-)I stand corrected. Thank you !
Commento by Daniel — 11 Luglio 2013 @ 07:38
crudxm
Commento by uazjaf — 17 Marzo 2014 @ 11:17