8 dicembre 2010
Il videoracconto della prima alla Scala
Studenti provano a sfondare il cordone di polizia. Forfait del ministro della Cultura. Barenboim legge l'articolo 9 della Costituzione. L'apprezzamento del capo dello Stato (di Tiziana De Giorgio e Luca De Vito)
I VIDEO (10 video)
- Gli scontri
- Gli slogan
- Moni Ovadia e le altre voci dal corteo
- L'intervento degli agenti
- I soccorsi ai feriti
- Stile: verde, nero e sobrietà
- IL VIDEO RACCONTO
E Barenboim legge la Costituzione
"Preoccupati per il futuro della cultura"
01/12/11
CORRIERE DELLA SERA MILANO
SCALA, PAREGGIO PER RIPARTIRE
IL TEATRO E I TAGLI DEL FUS SCALA, PAREGGIO PER RIPARTIRE di ANDREA BOSCO pgreggio di bilancio. Sottratta agli sfavorevoli alisei (buco di oltre sette milioni di euro), la navicella scaligera ha invertito la rotta approdando al risanamento. Il Comune si è messo una mano sul cuore e un'altra sul portafoglio, elargendo un milione di euro in più rispetto al contributo ordinario. Ma anche la Provincia (nonostante le arcinote difficoltà di cassa) farà la sua parte. Al pari dei privati. Telefonica raddoppierà, Tod's anticiperà la sua quota annuale. Il Pier-marini dovrà tuttavia (presto) decidere se accogliere o meno nuovi soci. Il pareggio di bilancio toglie la Scala dalle secche. Per questa stagione. Da tempo la Scala ha ottenuto dal ministero dei Beni culturali l'autonomia di gestione. E il consiglio d'amministrazione sta elaborando un nuovo statuto. Imprescindibile il pareggio di bilancio per usufruire di regole diverse rispetto ad altri enti lirici. Ma il virtuoso finale del 2011 non assolve il governo dal suo (certificato) impegno: una cedolare fissa del Fus (Fondo unico per lo spettacolo) per la durata di un triennio. Ora questa quota del Fus è simile ad uno yo-yo. Sale e scende. La Scala per legge potrà disporre del 15 per cento scarso, complessivo. Ma di quali dimensioni sarà questa cifra? Per ora l'entità del Fus resta più indecifrabile di un rompicapo di Dan Brown. Appare tuttavia evidente che quanto più dovessero ridursi le risorse del ministero, tanto più si ridimensionerebbe la quota spettante alla Scala. In tempi di ristrettezze economiche il compito del governo non appare agevole. All'ultimo cda non ha partecipato il neo-ministro Passera. Ma che il destino del Fus scaligero sia nelle sue mani oltre che in quelle dell'altro ne-ministro Ornaghi, titolare dei Beni culturali, risulta evidente. I predecessori di Ornaghi sul Fus si «incartarono». Bondi aveva sensibilità ma una «borsa» leggera. Quanto al successore, Giancarlo Galan, resta scolpito il suo pensiero sui teatri lirici: «A provvedervi dovrebbero essere i privati». Una provocazione ma anche uno dei problemi che la Scala dovrà affrontare. Oltre i155 per cento delle uscite è infatti relativo ai costi del personale. Alcuni consiglieri sarebbero propensi a un contenimento. Con ovvia conseguente fibrillazione dei sindacati. Alternativa: aumento dei privati in cda. Che peraltro già incidono per i1 2o per cento delle risorse (il 3o arriva dalla biglietteria). Una Scala che abdicasse alla sua pubblica missione farebbe gridare «ai mercanti nel tempio»? Inevitabilmente. Ma il tema delle risorse appare ineludibile: il melodramma costa. Tema spinoso. Almeno quanto quello relativo al nuovo contratto che, a Fus incamerato, potrebbe essere proposto ai lavoratori. Altro nodo, la «visibilità» della Scala: resterà, il Pier-marini, nei prossimi anni ancora un prodotto doc italiano, oppure condizionato dalla globalizzazione (eventualità da scongiurare) diventerà uno dei tanti prestigiosi teatri sparsi nel mondo? Temi ai quali anche la politica dovrà offrire contributi. Si auspica meno sarcastici di quelli elargiti in un recente passato. ***
Commento by anonimo — 1 Dicembre 2011 @ 12:22
30/11/11
MATTINO NAPOLI
IN BREVE – SINDACATI E PRECARI SÌ ALLE ASSUNZIONI
In breve SAN CARLO
Sindacati e precari si alle assunzioni Entro lé prime settimane di dicembre i sindacati del San Carlo saranno chiamati a siglare un accordo per la stabiliz azione dei precari, circa 45 persone. Soddisfazione esprime il segretario della Fistel Cisl, Luisi: «Si vede la fine di un lungo percorso sostenuto con forza da tutte le organizzazioni ». Per Anna Rea, Uil e Massimo Taglialatela, «si mette un punto fermo per il rilancio del Massimo». ***
Commento by anonimo — 1 Dicembre 2011 @ 12:29
01/12/11
RESTO DEL CARLINO BOLOGNA
COMUNALE, SCONGIURATO IL COMMISSARIAMENTO
MANCANO SOLO 558MILA EURO AL PAREGGIO LA NOTIZIA più lieta è che i 558.000 euro di disavanzo calcolati al 31 ottobre e che si spera di ammortizzare nelle prossime settimane con gli apporti dei crediti che il teatro vanta rispetto al ministero dell'Economia per uno scoperto relativo addirittura al 1985, sono un rosso' che evita al teatro Comunale il commissariamento. La legge infatti dice che l'intervento anti-dissesto del Mibac si applica solo in caso di sforamento triennale e, con lo sforzo titanico in atto, la Fondazione si è assicurata la prescrizione del peccato originale per almeno altri tre anni. Ma come un subacqueo sfiatato che aspetta comunque la bombola dell'ossigeno, l'ente lirico che ieri ha riunito il proprio consiglio d'amministrazione continua ad avere un bisogno spasmodico di liquido. Il Comune ha assicurato altri 300.000 euro, dai privati ne sono stati promessi 150.000 e 5.000 dollari sono arrivati anche dal Metropolitan di New York ma la minore entrata annuale del Fus ammonta a un milione e 426.000 euro che aveva dato una previsione iniziale di sbilancio di due milioni e otto, come detto, ormai quasi del tutto recuperati. A questo punto serve la mano del pubblico. «La mia speranza — dice il sovrintendente Er-nani — è che alla fine della campagna abbonamenti si possa creComunale, scongiurato il commissariamento scére di almeno un 1090 rispetto all'anno scorso». Il dato finale di 2770 carnet era stato disastroso rispetto ai 4000 del 2009, ma per ora il numero dei rinnovi supera appena le 1500 unità anche se non è escluso, a priori, un recupero prodigioso dai nuovi affezionati e dallo sbigliettamento spicciolo per ogni singolo titolo. Quello d'apertura di stagione, com'è noto, sarà Turandot' ma non più nella versione Trelinski bensì in quella più domestica del Petruzzelli di Bari (anno 2009). Risparmio secco tra aggiunti dell'orchestra e macchinisti: 200.000 euro. «Il problema è che — osserva il consigliere Virginiangelo Marabini —, nono- stante gli sforzi, il paziente resta moribondo e non si riesce a risvegliare l'interesse per il teatro. A livello istituzionale non viene riconosciuta la centralità di Bologna (per esempio è di ieri la notizia che la Regione aumenta il suo contributo alla Fondazione Toscanini). Speriamo solo che duri il dialogo con i lavoratori e non si riaccenda la conflittualità». Quella innescata dai mancati pagamenti degli stipendi (ma per gli extra arretrati l'attesa proseguirà) pare anche per dicembre sotto controllo. Lo rassicura Emani. Ed è già una garanzia. 1.bo. Una scena della "Turandot" che aprirà la stagione il 19 gennaio ***
Commento by anonimo — 2 Dicembre 2011 @ 20:32
02/12/11
CORRIERE DELLA SERA MILANO
LA "PRIMA" DELLA SCALA IN CARCERE – EVENTI E SCHERMO IN CARCERE. LA SCALA INVADE LA PERIFERIA
Don Giovanni La «prima» della Scala in carcere La «prima» della Scala in diretta nei cinema, nei teatri, negli auditorium, alla Casa della Carità. E nelle carceri: a San Vittore e a Bollate. Stefano Boeri: «Don Giovanni sarà la colonna sonora di Milano». A PAGINA 6 Sacchi II «Don Giovanni» Fo al Piccolo. Boeri: non mi sento dimezzato come assessore Eventi e schermo in carcere La Scala invade la periferia Lezioni nelle scuole. La « prima» a San Vittore e Bollate come ai ruonsaione. Eventi, appuntamenti culturali, iniziative benefiche, il coinvolgimento di scuole, teatri, spazi museali, perfino delle carceri. «Fuori Scala» diffuso: al centro il Piermarini con il Don Giovanni, intorno la città. Fino alla periferia. Con ordine: il programma del Comune prevede iniziative collaterali (prima e dopo il 7 dicembre) e altre legate alla serata di mercoledì. E allora fino a16 dicembre in piazza Scala ci saranno i «bici-generatori» — firmati Edison — che porteranno l'opera di Mozart in giro per Milano grazie alle pedalate dei passanti; da oggi fino all'U dicembre, nello Spazio Wow di viale Campania, sarà allestita la mostra «Mozart a strisce» (dalle tavole di Milo Manara alle avventure di Topolino) a ingresso libero; dal 3 al 6, in collaborazione con Rai Radio 3, una selezione di dieci arie del Don Giovanni accompagnerà il passaggio dei milanesi in Galleria, dalle 18 alle 22. Gli appuntamenti culturali: la Provincia organizza per domenica mattina alle li allo spazio Oberdan l'ascolto di alcune arie dell'opera, l'evento è dedicato al mondo del volontariato. Domenica sera, invece, sarà la volta della «pii-mina» per i giovani a 10 euro. Il sovrintendente, Stéphane Lissner, precisa: «Non è una prova generale, ma una messa in scena vera, per noi è la "prima" a tutti gli effetti, teniamo molto a questo evento». Eventi anche lunedì: alle 21, al Piccolo teatro Strehler, lezione spettacolo «Il Don Giovanni e la commedia dell'arte» di e con Dario Fo (ingresso gratuito); alle 18.3o, invece, Massimiliano Finazzer Flory leggerà ai Filodrammatici letture sul seduttore per eccellenza, da Kierkegaard. Il giorno della vigilia, invece, toccherà a Daniel Barenboim (alle 18) raccontare il Don Giovanni alla città dal palco del Teatro di Ringhiera in via Boifava (attenzione: i posti sono già esauriti, ma sarà allestito un maxischermo all'esterno). Infine la «prima». La diretta sarà trasmessa al Teatro Ringhiera, al Teatro della Cooperativa, all'Auditorium di zona 3, alla Casa della Carità. Proiezione anche in cinque cinema cittadini: Apollo, Gloria, Gnomo, Palestrina, Uci Bicocca (ingresso gratuito per 1.185 tra anziani e disabili inseriti nel database dei servizi sociali). E in due carceri: San Vittore e Bollate. La Scala in periferia. Operazione capillare ma a basso costo: «Rispetto ai 46 mila euro che si spendevano per affittare il Dal Verme — fa sapere l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino —quest'anno il Comune ne ha versati 12 mila raggiungendo spazi nuovi». Il Don Giovanni colonna sonora di Milano, almeno in questi giorni. Da portare nelle scuole superiori con dieci laboratori didattici (fino al 15 gennaio) e nelle caserme: il 16 dicembre, alla «Magenta» di via Mascheroni si terrà «Preludio», maratona musicale a cura di Ludovico Einaudi (dalle zo alle 24) con trenta *** pianisti e otto pianoforti. L'appuntamento anticipa l'iniziativa di primavera «Piano city». Stefano Boeri, alla sua prima uscita dopo la lite e la pace con Pisapia («non mi sento un assessore dimezzato, né sotto tutela: metto a disposizione le mie energie come ho sempre fatto, si va avanti insieme»), racconta: «La cultura è aggregazione, d'ora in avanti sarà sempre così». Aggiunge il sovrintendente Lissner. «La Scala ha una porta aperta da cui la città può sempre entrare». E si complimenta con Milano per l'«incredibile risposta» data con l'acquisto dei biglietti messi a disposizione del Comune (ne sono rimasti 12, ultima chiamata a scopo benefico): «Inizialmente ero preoccupato all'idea di mettere in vendita gli ingressi perla "prima" destinati alle autorità, invece è stato un successone, sono convinto che entro il 7 dicembre saranno tutti venduti». Tutto esaurito, o quasi. Nel frattempo, ieri è arrivata la conferma che tutti stavano aspettando: Mario Monti, il 7 dicembre, sarà sul Palco reale del Piermarini. Qualche dubbio, invece, resta sulla presenza del segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner. Annachiara Sacchi ***
Commento by anonimo — 2 Dicembre 2011 @ 20:41
01/12/11
REPUBBLICA FIRENZE
IL MAGGIO AI DIPENDENTI: AVRETE STIPENDI E TREDICESIME – IL MAGGIO: AVRETE STIPENDI E TREDICESIME
Siglato il testo del modulo per decurtare il Tfr Il Maggio ai dipendenti: avrete stipendi e tredicesime ILARIA CIUTI A PAGINA IV Il Maggio: avrete stipendi e tredicesime Siglato coni sindacati, ma non consegnato, il testo del modulo per il Tfr L'annuncio dopo l'allarme lanciato il giorno prima su Repubblica: "Notizie false" ILARIA pull RIUNIONE ieri al Maggio tra dirigenza e sindacati. Ne è scaturito il modulo che i singoli lavoratori dovranno firmare per accettare che gli venga decurtata una quota di Tfr (il trattamento di fine rapporto) in modo da alleggerire il deficit di bilancio 2011. Nell'incontro è stato anche assicurato che ci saranno sia la tredicesima che lo stipendio di dicembre. Nel frattempo il Teatro comunica di avere dato mandato ai propri avvocati di procedere nei confronti di Repubblica. Per avere scritto ieri, ossia prima della riunione di cui sopra, che il modulo per la liberatoria ancora non c'era e che ai sindacati era stata annunziata la mancanza di risorse per la tre-dicesima e per dicembre. «Smentisco l'informazione se -condo cui non saranno versati ai dipendenti lo stipendio del mese di dicembre e la tredicesima», scrive la sovrintendente Francesca Colombo a Repubblica. Che non ci fossero risorse era stato comunicato ai sindacati dalla dirigenza nell'ultimo incontro prima di quello di ieri, mercoledì 23 novembre. Oltre che già annunciato anche nell'incontro del 12 ottobre in Palazzo Vecchio tra Comune, Provincia, Regione, Fondazione e sindacati in cui la Fondazione aveva anticipato che le risorse del Fus non sarebbero andate oltre novembre e che per quella data bisognava per forza accendere il mutuo con le banche. Il mutuo ancora non c'è, ma evidentemente si sono trovate risorse altrove. D'altronde da un anno i lavoratori vengono pagati in ritardo rispetto alla scadenza di fine mese. Colombo smentisce anche «la circostanza che non sia stato consegnato ai sindacati il modulo per la liberatoria concernente la rinuncia a parte del Tfr». Modulo che è stato concordato con i sindacati solo ieri e che ancora non è nelle mani dei lavoratori, nonostante questi ultimi avessero dato l a l oro disponibilità sul Tfr il 22 ottobre e l'accordo fosse stato firmato il 2 novembre. Altra buona notizia data ai sindacati, che tra oggi e domani anche il sindaco Renzi e Colombo firmeranno il protocollo già siglato da Provincia e Regione in cui i due enti più il Comune si impegnano a favore del Maggio. Un documento che i sindacati interpretano come garanzia ma su cui hanno chiesto di riunirsi tutti insieme. Quanto alle vie legali, l'Associazione stampa toscana, esprimendo solidarietà a Repubblica, dichiara: «I rapporti tra giornalisti e Maggio non possono essere regolati attraverso minacce di querele che rischiano di assumere un significato di pressione, se non intimidazione». ***
Commento by anonimo — 2 Dicembre 2011 @ 20:51
mentre si continua a parlare di trasparenza a lansaldo in quella fabbricchetta brianzola trapiantata a milano si fanno elementi scenici per non si sa' chi c'è chi dice la rai…per cualcuno….non con marchio scala ….chiedi spiegazione e nessuno sà niente…ai lavoratori vengono date spiegazioni nebulose….BASTA…..possibile che si continuino a fare lavori privati con i nostri soldi?????????
Commento by anonimo — 2 Dicembre 2011 @ 21:50
Avrei da rinnovare la cucina, posso venire lì durante l'orario di lavoro?
Commento by anonimo — 4 Dicembre 2011 @ 18:05
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