8 marzo 2012. “E’ da tempo che stiamo denunciando situazioni oltre il limite della sicurezza, oltre che del buon senso, per quello che è considerato il tempio mondiale della lirica” dichiara Pippo Fiorito della CUB “dalla presenza di amianto, ad ascensori che cadono nel vuoto, ad allestimenti fuorilegge (vedi i 13mila euro a carico comminati al teatro dall’Asl per il sovraccarico dei ponti che movimentano la scena dello scorso allestimento della Turandot, ndr) e soprattutto pericolosi, proprio come in questo caso”. E’ infatti di ieri pomeriggio, presso il Teatro alla Scala, durante le prove di allestimento luci della “Donna senz’ombra” ieri pomeriggio un fondale di circa 12 metri per 15 si è staccato improvvisamente schiantandosi sul palco, mentre i macchinisti tentavano inutilmente di frenare il crollo, prima di mettersi in salvo in extremis. Dalle testimonianze la causa sarebbe stata una folata di vento dovuta a un portellone dietro al palco stesso rimasto aperto per permettere le operazioni di carico e scarico, per una scenografia inadatta al palco della Scala, una struttura per così dire ospite arrivata dalla Germania e adattata alla bell’e meglio, nonostante una differenza di tre centimetri del palco, che avrebbe provocato, di fatto, il noto “effetto leva”. “Abbiamo presentato denuncie all’Asl e richiesto di incontrare quanto prima Giuliano Pisapia, che in quanto sindaco di Milano è presidente della Fondazione della Scala per fargli capire di che rilevanza è il problema della sicurezza dei lavoratori” rincara la dose Fiorito “e quali enormi responsabilità ha chi fino a ora gestito il teatro, includendo ovviamente anche il tema della sicurezza”. “Su quei ponti camminano intere masse artistiche, e solo il caso ha evitato una strage, a meno che non si voglia scientemente continuare la casistica di Matteo Armellini e prima di lui Francesco Pinna, morti entrambi negli allestimenti dei concerti rispettivamente di Laura Pausini e di Jovanotti”.
—————————————————————————————————————————————————————————————————- Alex Miozzi – Responsabile comunicazione Confederazione Unitaria di Base V.le Lombardia, 20 – 20131 Milano – Mobile 346 6326088 – Tel. 02 70631804 – Fax 02 70602409 ufficiostampa@cub.it – www.cub.it – Canale CUB Video: http://www.youtube.com/user/CUBvideo
Cronaca | di Thomas Mackinson | 14 marzo 2012
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Sicurezza sul lavoro, La Scala di Milano “osservata speciale” della Asl
L’episodio di settimana scorsa, quando una scenografia è caduta rischiando di travolgere le maestranze, è solo l’ultimo di una serie di casi. D’ora in poi ad ogni nuovo spettacolo il teatro dovrà stilare un documento di rischio da fare valutare ai tecnici dell’azienda sanitaria
Se la cava con duemila euro di multa, ma la questione sicurezza è ormai sotto i riflettori dell’Asl. Succede alla Scala di Milano, il teatro più prestigioso d’Italia, dove proprio una settimana fa un fondale in allestimento si è rovesciato sul palco rischiando di travolgere le maestranze sotto una tonnellata di legno e ferro.
Tragedia solo sfiorata ma la vicenda non finisce lì. I lavoratori della Confederazione unitaria di base (Cub) hanno denunciato all’Asl l’accaduto e, dopo le verifiche dei sanitari, è stata accertata la situazione di pericolo. Ma cos’è successo alla Scala? Durante le prove luci, nella semioscurità, qualcuno ha lasciato aperto un portellone del retropalco sprovvisto dei necessari fermi. Per giunta la stessa scenografia era stata montata senza tener conto del dislivello del palcoscenico. Così una folata d’aria ha fatto ribaltare a terra l’allestimento di 12 metri per 15. Per fortuna, quando il fondale è rovinato al suolo, sotto non c’era nessuno.
Ora il teatro ha ricevuto un verbale di contestazione per violazione della prevenzione che, almeno per il momento, è penale. “Non sono state fatte le necessarie valutazioni sulla staticità e l’equilibrio della scenografia”, spiega il responsabile dell’unità operativa di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro Giancarlo Cattaneo. Ma dopo che la Scala ha messo in campo una serie di contromisure, la violazione è stata derubricata in semplice sanzione. Una differenza non da poco, dato che è stato scongiurato il rischio del sequestro del cantiere con conseguente fermo degli spettacoli in programmazione.
Ma la storia ha ulteriori sviluppi perché il crollo di martedì scorso è solo l’ultimo di una serie di incidenti che potevano avere esiti mortali. Lo scorso autunno una quinta arrotolata è caduta a terra da venti metri d’altezza durante la movimentazione. Clamoroso poi l’episodio dell’aprile scorso quando, nel bel mezzo dell’allestimento della Tourandot, si è verificato un sovraccarico dei ponti che movimentano la scena. Per questo incidente l’Asl ha inflitto una sanzione di 13mila euro a carico del sovrintendente e del direttore degli allestimenti. “Possibile che alla Scala si rincorra la sicurezza sempre ex post, dopo gli incidenti? Possibile che la dirigenza non capisca che la voce sicurezza dei lavoratori non può essere trattata come una spesa accessoria ma è la priorità?”, attacca il responsabile nazionale della Cub Giuseppe Fiorito.
La stessa cosa deve averla pensata anche la Asl che ha preso una serie di contromisure. “Abbiamo deciso che ad ogni nuovo allestimento i responsabili della sicurezza redigano un formale documento di rischio e lo inoltrino ai nostri uffici che li dovrà valutare. Oltre a questa prevenzione che è sulla carta faremo sicuramente dei sopralluoghi anche perché i nostri uffici sono a cento metri di distanza”, spiega Cattaneo.
La dirigenza della Scala è avvertita. Difficile dire se questo basterà, anche perché i 15mila euro di multa sono solletico per una Fondazione ormai a controllo bancario che movimenta centinaia di milioni di euro ed è alle prese con 7 milioni di buco in bilancio. Ma lo schiaffo dal punto di vista dell’immagine è forte ed arriva proprio nel delicato tentativo di ripianare i conti spalancando le porte ulteriormente a soci privati. Il dossier con il nuovo statuto (approvato dal Cda proprio pochi giorni fa) è all’esame del Ministero. Il rumore dei crolli e le polemiche potrebbero far nascere dei dubbi sul fatto che La Scala sia o meno un investimento sicuro.
Commento by Anonimo — 14 Marzo 2012 @ 19:41
Il caso Nel mirino palcoscenico e scenografie: “Troppi episodi nell’ultimo anno” Sicurezza, l’Asi contro la Scala ALLARME sicurezza alla Scala. Dopo gli incidenti in palco -scenico accaduti negli ultimi mesi, la dirigente del Dipartimento prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dellaAsl,SusannaCantoni, ha sollecitato un incontro con il sovrintendente Stéphane Lissner per affrontare la questione e per ridurre i rischi in teatro per i lavoratori. Per la Cgil, la priorità è avviare una riflessione sui tempi delle messe in scena delle opere e sulla compatibilità degli spettacoli. PAOLA ZONCA A PAGINA XI L’Asl alla Scala: serve più sicurezza Chiesto un incontro con Lissner dopo il crollo delle scene: “Casiinaumento ” I sindacati: ritmi di lavoro troppo duri Il teatro: c’è già un percorso condiviso per intervenire PAOLA ZONCA L PALCOSCENICO della Scala è potenzialmente pericoloso per i lavoratori: l’Asl interviene chiedendo un incontro urgente con il sovrintendente Stéphane Lissner per affrontare il problema della sicurezza in modo più sistematico. Scatta l’allarme dopo gli episodi accaduti negli ultimi mesi: una quinta di tela appesa alla graticcia crollata in una prova d’insieme della Donna del lago di Rossini nell’ottobre scorso; un pezzo di scenografia caduta sul palco al termine della Donna senz’ombra di Strauss il 7 marzo. E la direttrice dello Psal (Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) Susanna Cantoni a sollecitare ufficialmente in una lettera un vertice col numero uno scaligero «per avviare un confronto e mettere a fuoco, nel rispetto dei rispettivi ruoli, le modalità con cui rendere più efficace l’attività di prevenzione nel teatro». Il problema riguarda sia le scenografie sia il palcoscenico, sostiene la Cantoni, che aggiunge: «I casi si sono ripetuti nell’ultimo anno e sono stati segnalati dalle Rsa: gli interventi dell’Asl hanno determinato verbali di prescrizione o contravvenzione per violazione della sicurezza, 2mila euro per l’ultimo episodio, ma la nostra sensazione è che questi problemi si stiano intensificando. Ci sembra arrivato il momento di non accontentarsi più di interventi tampone, ma di affrontare la questione in modo più organico». Ecco dunque la richiesta di un incontro con Lissner, che non potrà essere fissato prima di mercoledì per l’assenza da Milano del sovrintendente. Fermo restando che, secondo la Cantoni, non è affatto in gioco la chiusura temporanea del teatro, i problemi da considerare sono legati alle scenografie dei singoli spettacoli: «Le protezioni rispetto alle cadute sono insufficienti — spiega la dirigente — In alcuni allesti-menti si sono verificati dislivelli tra un pezzo e l’altro delle scenografie, per cui il pericolo di crolli è sempre in agguato». Insomma, secondo 1′ Asl la Scala sottovaluta i rischi: «Sono tutti incidenti che denotano scarsa attenzione nei confronti della sicurezza». Il teatro non risponde ufficialmentealle accuse, ma ricorda che Lissner si è già impegnato con sindacati e dipendenti per esaminare la situazione e decidere gli interventi da mettere in atto. Oltretutto, si fa notare, esistono commissioni interne sulla sicurezza di cui fanno parte anche rappresentanti sindacali che dovrebbero vigilare che tutto si svolga a norma. La Cgil fa della battaglia sulla sicurezza una priorità assoluta: «Il punto vero — sostiene il rappresentante Giancarlo Albori — è avviare una riflessione sui tempi di messa in scena delle opere. Quando ci sono sovrapposizioni incompatibili di spettacoli e ritmi di lavoro frenetici il teatro diventa meno sicuro. Bisogna modificare la programmazione in modo che tenga conto delle reali potenzialità tecniche del palcoscenico». *** L’INCIDENTE I I pezzo di scenografia caduto in palcoscenico al termine di una prova della “Donna senz’ombra” di Richard Strauss il 7 marzo scorso Sopra, la dirigenteAsl Susanna Cantoni Gli episodi Puccini Nella “Turandot” dell’aprile 2011 ci sono stati problemi nella movimentazione del palcoscenico Rossini In una prova della “Donna del lago” dell’ottobre 2011 cade una quinta di tela appesa alla graticcia Strauss II 7 marzo scorso in una prova della “Donna senz’ombra”, è caduto sul palco un pezzo di scenografia ***
Commento by Anonimo — 17 Marzo 2012 @ 13:45
IL CASO
Sedici operai in nero impegnati
nei lavori per il concerto della Pausini
Controlli a sorpresa dei militari della Guardia di Finanza a Caserta. Scatterà una denuncia
di IRENE DE ARCANGELIS
Laura Pausini durante un concerto (foto facebook)
Blitz della Guardia di Finanza al Palamaggiò di Caserta dove è in programma questa sera il concerto della cantante Laura Pausini (ultima tappa del tour casertano, ieri la prima esibizione).
Le Fiamme Gialle della compagnia di Caserta hanno trovato, impegnati sul cantiere, sedici lavoratori tutti in nero. Come risultato dalle verifiche svolte sul posto dai finanzieri.
All’esito di questo riscontro, gli investigatori stanno per inoltrare una denuncia nei confronti del titolare della cooperativa impegnato nei lavori.
Il blitz, voluto dal comandante regionale della Guardia di Finanza, Giuseppe Mango, è stato organizzato e deciso in seguito al grave incidente avvenuto a Reggio Calabria durante l’allestimento del palco per una serata della stessa cantante Pausini. Un tragico incidente che aveva provocato la morte di un giovane dello staff
Commento by segr. prov . cub — 22 Marzo 2012 @ 21:31
If one does go this route, make sure you know the minimum quantity of students you need to break even on rent,
the maximum number of students that could fit in the room, as well as the length of
time you’ll be able to teach there without a profit.
If you happen to be pregnant or nursing this test could possibly be postponed due to radiation.
Most importantly for Alaina, the difficulties she had been having with
fatigue and depression disappeared.
Commento by san diego chiropractor — 10 Dicembre 2013 @ 04:51