Lettera aperta al Sindaco di Milano
In questi giorni, la stampa cittadina e nazionale, ha dato rilievo all’incontro avvenuto tra i vertici della “Fondazione Teatro alla Scala” ed i Sindacati di Categoria di Cgil-Cisl-Uil e Fials e gli R.S.A. Interni (non gli R.S.U.).
Caro Giuliano, al termine di questa riunione hai dichiarato che “l’incontro è stato costruttivo”, ma non è dato di sapere in cosa consista questa “costruttività”. Molti attenti osservatori del “Teatro alla Scala” tentano di scrutare l’orizzonte nel tentativo d’indovinare il “dopo Lissner”, per noi è necessario rovesciare l’ordine delle priorità, tuttavia non vogliamo sfuggire alla “curiosità”.
Noi pensiamo che la “Fondazione Teatro alla Scala”, Sovrintendenza, Direzione Artistica e Musicale debbano tornare in mani italiane.
Ci parrebbe una buona idea anche il ritorno in Russia del Direttore del Balletto e la sua sostituzione con un bravo e giovane coreografo italiano. Aggiungiamo che vedremmo con favore anche il ritorno in Francia del Direttore dell’Accademia di Ballo del Teatro Alla Scala. E’ tempo di “pulizie primaverili”.
Caro Giuliano, vorremmo anche sapere cosa pensi dei seguenti problemi:
- il taglio del 50% del Premio previsto per i lavoratori, è del tutto illegittimo perché i lavoratori si sono impegnati al massimo ed è loro dovuto. Suggeriamo il taglio ai lauti stipendi dei dirigenti.
- L’ennesimo taglio al Fus di 20 milioni, ricadrà anche sulle Fondazioni Liriche Sinfoniche. Significa che avranno minori risorse per 10,1 milioni di euro con conseguenze devastanti anche sulla Scala.
- L’approvazione preliminare, da parte del Consiglio dei Ministri, dello Schema di Regolamento ordinamentale e organizzativo riguardante le Fondazioni Lirico Sinfoniche è avvenuta “in palese violazione dell’iter di consultazione previsto dalla stessa legge 100“. Lo Stato non rispetta le proprie Leggi.
- Nel bilancio preventivo della Fondazione sono indicate somme in entrata per qualche milione di euro come promesso da Enti e Privati, ma di queste somme non c’è traccia. Sono stati conseguentemente assunti impegni di spesa senza copertura finanziaria. Se la Fondazione pensa di uscirne facendone pagare il prezzo ai dipendenti, troverà pane per i suoi denti.
- L’opacità del bilancio della Fondazione rende impossibile un pubblico controllo su come vengano gestiti i fondi del sostegno pubblico con il rischio che vengano gestiti malamente.
- chi “paga” per i morti e i malati per amianto e per quanti potrebbero seguirli ?;
- per quale motivo “La Fondazione” continui a pagare l’affitto degli uffici di Via Torino nonostante abbia in proprietà un palazzo vuoto in Via Verdi;
- perché non ammettere di aver sbagliato nel licenziare la ballerina Mariafrancesca Garritano reintegrandola nel corpo di ballo?
- è stato licenziato un Vigile del Fuoco Interno e altri tre sono stati trasferiti ad altre mansioni. Un comportamento che definiamo peggiore dei “padroni delle ferriere” e che, a nostro parere, mette inevitabilmente a rischio la sicurezza del Teatro;
- il Settore Acquisti “Beni e Servizi” ci pare una delle fonti principali dell’emorragia che sta dissanguando il bilancio della Fondazione;
- le lavoratrici/tori delle “Prestazioni Serali” hanno diritto ad un lavoro ed una vita dignitosa;
- i lavoratori/trici di sala (maschere, guardarobiere, ispettori) hanno diritto ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato ed è ora di finirla di costringere questi lavoratori a rivolgersi al “Pretore del Lavoro” per far valere i loro diritti;
- i numerosi lavoratori tecnici che hanno fatto causa “per avere un lavoro stabile”, dopo aver vinto, hanno visto la Fondazione presentare appello rimettendo in discussione il loro diritto con ulteriore dispendio di danaro pubblico;
- i lavoratori/trici che vanno in pensione vanno sostituiti con regolari concorsi e selezioni trasparenti. Diciamo basta alle clientele vecchie e nuove;
- nelle carriere ti chiediamo di attingere alle risorse interne, tanto ricche di professionalità, con trasparenza ed evitando assunzioni esterne.
- esistono dei lavoratori “invisibili”, gli addetti alle pulizie, gli addetti alla ristorazione, della kambusa, ecc., delle cooperative di logistica. Hanno anche loro diritto a lavorare in ambienti e con modalità dignitose e sicure.
Solo per ragioni di spazio, ci fermiamo con l’elenco dei problemi rispetto ai quali vorremmo conoscere il tuo parere.
Esiste poi un’enorme problema di democrazia, da molti anni i lavoratori “non votano” le loro rappresentanze. Hai capito bene, sarebbe come se tu, una volta eletto Sindaco, rimanessi in carica tutta la vita.
Abbiamo spiegato più volte a te ed ai tuoi collaboratori che devi convocare e discutere con tutti coloro rappresentano i lavoratori, compresa la nostra Organizzazione che è presente ed ha iscritti in Teatro, ma tu non ci senti, o non ci vuoi sentire.
In questi giorni, il “finanziere-filantropo” Francesco Micheli ha dichiarato al Corriere della Sera che: “Il Teatro Alla Scala fa ridere il mondo”. Ha il dente avvelenato da quando è stato escluso dal Consiglio di Amministrazione, ma un fondo di verità pensiamo esista nelle sue dichiarazioni.
In questi due anni di Presidenza della Fondazione “Teatro alla Scala” sei apparso spesso come il classico “vaso di coccio tra i vasi di ferro”, dei quali i nomi dei “vasi di ferro” sono noti a tutti: il Vice Presidente Bruno Ermolli, il Sovraintendente S. Lissner ed il Direttore Generale Dott.ssa Maria di Freda. Il “Teatro alla Scala” è un bene pubblico e non permetteremo loro di regalarlo a “PRIVATI”. I tagli al FUS sono inaccettabili e vanno garantiti i finanziamenti pubblici per i Teatri.
Caro Giuliano, ripensaci, sei ancora in tempo.
LA SEGRETERIA DI MILANO
CUB INFORMAZIONE & SPETTACOLO
Confederazione Unitaria di Base
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Come liberarsi delle Fondazioni Lirico Sinfoniche
Posted on 06/01/2013 by gianlucafloris
Se per caso vi trovate ad essere sindaco e avete l’enorme rogna di avere nella vostra città una Fondazione Lirico Sinfonica della quale vi volete liberare fate così:
1 – Dichiarare che i conti del Teatro non vanno e nominate un manager “nuovo”
2 – Date la colpa ai lavoratori del settore artistico e mai ai manager attuali e precedenti
3 – Fate una programmazione artistica che sottoutilizzi il personale artistico e tecnico
4 – Smantellate progressivamente il settore artistico e tecnico
5 – Licenziate il personale artistico e tecnico.
6 – Assumete “esperti di marketing” e di “biglietteria” a 90mila euro l’anno almeno.
In questo modo potrete raggiungere il risultato di liberarvi del personale artistico che non vi può essere fedele perché viene assunto tramite concorsi e che quindi non si può infarcire di “fedeli” valvassini. Avrete inoltre il vantaggio di avere un teatro tutto vostro dove potrete far assumere dal vostro nuovo “manager” tutti i dipendenti che vi servono per i vostri scambi clientelari.
Se vi guardate intorno potrete individuare quali sindaci si sono dimostrati abilissimi in questo programma. Qualche sindaco ha già completato tutti e sei i punti, qualcun altro si accinge a completare i primi tre.
Chiedete lumi a loro.
Commento by Gianluca Floris — 20 Febbraio 2013 @ 10:30
Bilanci del Maggio, Colombo in procura
NEL massimo riserbo, l’ ex sovrintendente al Teatro del Maggio musicale fiorentino Francesca Colombo è stata ascoltata nei giorni scorsi in procura dai pm Paolo Barlucchi e Luca Turco, che indagano sui bilanci del Maggio. Francesca Colombo è stata convocata come persona informata sui fatti. Laureata in ingegneria al Politecnico di Milano, lecchese, 40 anni, era arrivata alla guida del teatro musicale fiorentino nel maggio 2010, chiamata dal sindaco Matteo Renzi, e aveva trovato una situazione già molto compromessa. Dopo meno di tre anni assai tempestosi, il 23 gennaio ha ricevuto da Roma la lettera firmata dal ministro Lorenzo Ornaghi che le contestava una gestione «non ispirata a prudenza» e annunciava il commissariamento del teatro. «E’ stato come una gettata di acido in faccia, comeè accaduto al direttore del Bolshoi», ha commentato a caldo lei, fermissima nel difendere la sua gestione e il suo progetto di risanamento. Negli stessi giorni in cui Roma la congedava, e al capezzale del teatro le subentrava il commissario straordinario Francesco Bianchi, il procuratore Giuseppe Quattrocchi, appassionato frequentatore dei concerti e degli spettacoli del Comunale, apriva un fascicolo sui bilanci del Maggio, giudicati non veritieri dai sindacati. Ed è appunto sui bilanci che l’ ingegner Colombo è stata ascoltata nei giorni scorsi dai pm Barlucchi e Turco. Partendo dal dato di fatto che il teatro soffra in primo luogo per i tagli ai fondi per lo spettacolo e che il compito della soprintendente sia stato impervio, ai magistrati preme comprendere se i dati contabili riportati in bilancio rispondano a verità. In una letteraa “Repubblica”, pubblicata il 4 gennaio scorso, Francesca Colombo sosteneva che la sua direzione, con i collaboratori, era costata al Teatro 430 mila euro in meno rispetto alla precedente, che lo studio commissionato alla Bocconi nel 2012 aveva rilevato un incremento di oltre il 500% dei ricavi del Maggio Fiorentino da sponsor, che sotto la sua guida il teatro aveva offerto al pubblico il 20% in più di opere, balletti e concerti, che il festival era passato da 3 a 6 opere liriche nello stesso periodo, con la presenza dei più grandi direttori di orchestra e una stagione 2013 «definita da tutti – dal maestro Zubin Mehta al sindacato – “bellissima”». Per contro i sindacati contestano i numeri dichiarati dalla ex soprintendente, sostenendo, per esempio, che gli spettatori paganti sono stati nel 2011 135 mila, contro le 239 mila presenze dichiarate dalla soprintendente. E sono stati i sindaci revisori a sottolineare un divario eccessivo fra le spese della produzione (circa 40 milioni) e un ricavato dai biglietti arrivato nel 2012 a poco più di 3 milioni. ©
Commento by Anonimo — 25 Febbraio 2013 @ 01:15
Maggio in rosso, Colombo dai pm – Comune di Scandicci
http://www.comune.scandicci.fi.it/rassegne/bancadati/20130221/SIJ4067.PDF –
Copia cache
3 giorni fa … Francesca Colombo è stata ascoltata in procura una settimana fa come …
Barlucchi, titolari dell’inchiesta sul buco di bilancio di quasi 18 milioni …
Commento by Anonimo — 25 Febbraio 2013 @ 01:26
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