La CUB del Teatro Alla Scala vi invita a partecipare allo
SCIOPERO GENERALE DEL 18 OTTOBR.
UN DIRITTO DI TUTTI E PER TUTTI!
Alcuni motivi per partecipare:
La legge Bray detta “Valore Cultura” colpisce direttamente i posti di lavoro e le risorse destinate alla Cultura ed ai Teatri oltre a scoraggiare il sostegno dei privati, nonostante non abbiano dato dimostrazione in questi anni di buon governo e capacità d’iniziativa creativa e gestione.
Abbiamo visto pochi “magnati della cultura” tra i privati, alcuni dei quali erano affaristi, banchieri, in qualche caso con qualche problema con la giustizia, senza contare figure super pagate come Alla Scala con Lissner o pessimi dirigenti che hanno lasciato un notevole buco di bilancio al Teatro che oggi tentano di pareggiare attraverso manipolazioni contabili ( es. operazione palazzina di via verdi ).
I Teatri non vengono considerati una risorsa che può produrre ricchezza economica, e soprattutto culturale, ma una voce a debito, un costo che lo stato italiano vuole far pagare ai lavoratori, proprio a loro che con fatica, professionalità e passione, fanno vivere i Teatri.
La Legge precarizza ancor più il lavoro e peggiora i trattamenti riguardante la salute dei lavoratori.
Si parla di ridurre gli organici nei Teatri con bilanci in rosso senza far pagare nessun prezzo ai prezzolati dirigenti che, con le loro politiche, sbagliate sono responsabili della situazione.
Viene impedita la possibilità di fare contrattazione integrativa aziendale peggiorando le condizioni dei lavoratori, anziché valorizzare la professionalità dei lavoratori.
Anche l’economia milanese subirebbe danni di vario tipo quali ad esempio la penalizzazione dell’indotto che ruota attorno all’attività del Piccolo Teatro e del Teatro Alla Scala.
Tanti Teatri moriranno, pensavamo di aver toccato il fondo con il famigerato decreto Bondi, ma stiamo avendo dimostrazione che non c’è limite al peggio.
Per quanto riguarda il Teatro Alla Scala:
Sono aumentati i carichi di lavoro. Non viene data la possibilità di effettuare le 11 ore di riposo obbligatorio consecutivo ogni 24 ore ed il settimo giorno lavorativo viene utilizzato a man bassa, senza porsi alcun problema circa le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori, da una organizzazione e da dei ritmi che mettono a dura prova salute e sicurezza in palcoscenico.
Le irregolarità nei carico di lavoro e nelle retribuzioni dei lavoratori dell’impresa di pulizia non vengono contrastate efficacemente dalla Fondazione nonostante le ripetute iniziative messe in atto dai lavoratori.
Denunciamo poca trasparenza riguardo alle gare d’appalto ed ai capitolati. Anche per quanto riguarda la mensa, la situazione è sempre più scadente, sia come qualità che come igiene, ciò nonostante la Fondazione non accetta la creazione di commissioni di verifica finalizzate a migliorare il servizio di refezione
Vengono “cuciti” concorsi per vice caporeparto a misura di raccomandati senza esperienza.
Il diritto al part-time per i lavoratori a prestazione serale che hanno vinto le cause rimane un desiderio non realizzato.
Il corpo di ballo non è valorizzato come meriterebbe e coro ed orchestra lamentano tournée deludenti con troppo marketing e poca qualità artistica.
E’ giunto il momento di dire basta .
PARTECIPIAMO E MANIFESTIAMO, TUTTE/I* ASSIEME PER LE STRADE E PIAZZE DI MILANO!
VENERDÌ 18 OTTOBRE, SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE
CON MANIFESTAZIONE DA LARGO CAIROLI ALLE ORE 9.30.
E‘ IL MOMENTO DI SCENDERE IN PIAZZA .
L’alta adesione allo sciopero ieri indetto dalle organizzazioni di base ha prodotto alla Scala l’andata in scena del balletto “lago dei ” cigni ” spoglio di qualsiasi ambiente. Luci di servizio , scena fissa senza cambi , e senza effetti. Il direttore del ballo voleva evitare di andare in scena così . Costretto il corpo di ballo invece ad andarci probabilmente più da questioni di ordine pubblico, visto che gli spettatori ormai erano entrati già in sala, la protesta è stata in questo modo visibile. La direzione ha dovuto annunciare il grave disservizio che la C.u.b ha procurato con il suo sciopero finalizzato a sensibilizzare il pubblico sugli effetti nefasti della legge Bray per la Scala il Piccolo Teatro le altre fondazioni teatrali, e soprattutto per i suoi lavoratori.
Oggi puntuale l’irritabile reazione della direzione ha appuntato in bacheca il nuovo peggioramento del diritto alla malattia per i lavoratori voluto con questa legge che assegna in modo anticostituzionale a una fondazione di diritto privato la regolamentazione della pubblica amministrazione in tema di erogazione del diritto alla malattia .
Accogliamo , anche dopo la contestazione del rappresentante Cub direttamente al ministro Bray nel cortile della fondazione cariplo,
la parziale retromarcia sulla legge che è apparsa da poco sul corriere della sera . Ma non ci basta . Devono pagare i responsabili gestionali strapagati e non i lavoratori i disastri nelle fondazioni compreso alla Scala . Restituzione del diritto alla malattia . Riconoscere da parte del ministro un investimento il sostegno dello stato alla Scala per Milano e l’Italia, e non un costo parassita . Giustizia e verità sulla Scala e sugli altri teatri patrimonio dell’umanità e beni comuni del popolo italiano.
Segreteria provinciale cub Scala
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_ottobre_19/accordo-bray-scala-deroga-legge-garantita-presenza-privati-b36f794a-389c-11e3-a22e-23aa40bc2aa7.shtml
Commento by Lavoratoriscala — 19 Ottobre 2013 @ 23:14