Comunicato stampa sentenza licenziamento Mariafrancesca Garritano ballerina Teatro Alla Scala.
Assurda sentenza nei confronti della ballerina Mariafrancesca Garritano (in arte Mary Garret) licenziata dal Teatro Alla Scala di Milano per aver pubblicato un libro nel quale si parla di disturbi alimentari che coinvolgono anche l’ambiente della danza. Oggi abbiamo appreso la sentenza depositata dal Giudice del Lavoro di Milano riguardante Mariafrancesca Garritano, licenziata dal Teatro Alla Scala. A distanza di oltre due anni (sic) il Giudice del Lavoro ha ritenuto legittimo il suo licenziamento.
Pippo Fiorito, Segretario Generale della Cub Informazione & Spettacolo, ha rilasciato un commento a caldo su questa sentenza. “Ritengo la sentenza sbagliata, assurda e surreale. Mariafrancesca è stata licenziata per reato di “lesa maestà” e per aver avuto il coraggio di alzare il tappeto che copriva una realtà da tutti conosciuta e sollevato il velo d’ipocrisia riguardante argomenti, quali i disturbi alimentari, che spesso accompagnano e segnano la vita e le carriere delle ballerine di danza classica, alla continua ricerca della “perfezione” fin dalla prima adolescenza. Per la Scala questo non andava fatto, la polvere andava tenuta sotto il tappeto. La Fondazione ha licenziato la ballerina Mary Garret, nonostante fosse una professionista di alto livello ed occupasse un posto di rilievo nel gruppo di “soliste” del corpo di ballo del Teatro Alla Scala dove, fin dalla più tenera età, aveva dato tutto con dedizione ed impegno per amore della danza. E’ stata “il cigno bianco” nel “Lago dei cigni” parte che, come molte altre, ha interpretato con grande bravura. Il suo licenziamento ha buttato alle ortiche tanti anni di sacrifici e dedizione della ballerina Mariafrancesca Garritano e provocato danno artistico allo stesso Teatro Alla Scala che per anni l’aveva formata. Noi, come CUB, ci siamo schierati al suo fianco dal primo momento, mentre altri Sindacati hanno ignorato la gravità del suo licenziamento lasciando sola Mariafrancesca nell’affrontare il potente “Teatro Alla Scala”. Evidentemente erano distratti da troppi “cadaveri negli armadi” accumulati in venti anni di politiche concertative. Come CUB Informazione & Spettacolo resteremo al fianco e lotteremo con Mariafrancesca fino al giorno in cui la rivedremo volare come una farfalla e danzare con il suo tutù sulle tavole del Teatro Alla Scala.”. Confederazione Unitaria di Base Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 e mail cub.nazionale@tiscali.it www.cub.it – www.cubvideo.it Milano 12.02.2014
COMUNICATO STAMPA: “LA VERITA’, VI PREGO, SULLA GIUSTIZIA!” Il 10 febbraio 2014 i miei avvocati mi hanno comunicato la notizia che la sentenza di Primo Grado relativa al mio licenziamento è stata emessa a favore del Teatro alla Scala.Durante tutto il procedimento legale sono accadute cose che mi hanno lasciata non poco perplessa: i testimoni ad esempio non sono stati ascoltati e il file dell’intervista rilasciata a “The Observer” non è mai pervenuto.
Ti insegnano sin da piccolo a credere nella giustizia e negli ideali; ti insegnano a dire la verità e a non aver paura di lottare per quello in cui credi.
Ho parlato di importanti verità, ho creduto in una battaglia sensata per migliorare le cose ed ho avuto speranza: oggi, però, ho serie difficoltà a credere in quella giustizia che avrebbe dovuto tutelarmi.La carriera di una ballerina è stata ingiustamente arrestata, ma non la sua capacità di analisi.
Da un attento ragionamento, che presto avrete occasione di conoscere nel dettaglio, ho la certezza che il mio caso sia stato condotto all’insegna dell’ostracismo al fine “di impartire una lezione”:
colpirne uno per educarne cento, salvando la forma a discapito della sostanza.Ci sono riusciti, tra il disinteresse delle principali sigle sindacali e delle istituzioni preposte.
E’ finito il tempo dell’attesa, è tempo di verità ed intendo andare fino in fondo perché ho perso il mio lavoro, ma non la mia dignità.
Mariafrancesca Garritano
www.marygarret.com
Sono molto dispiaciuta che sia finita così! (mamma di una ballerina di I M ART)
Commento by Serafina Graniero — 14 Febbraio 2014 @ 20:57
Mary, solo chi ha vissuto questa esperienza, “TRAGEDIA”, può capire cosa significa soffrire dei disturbi del comportamento alimentare, mi auguro che il giudice ha emesso la sentenza senza farsi influenzare. Non ti fermare, vai avanti, hai il sostegno nostro e di tutti quelli che i disturbi del comportamento alimentare hanno trsformato in ANGELI. Noi ci crediamo negli Angeli. Ciao
Commento by RAUSO GIUSEPPE — 16 Febbraio 2014 @ 21:39
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Pingback by Danza e alimentazione, urge una riflessione | campadidanza — 2 Marzo 2014 @ 18:51