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Le segnalazioni
Dopo il ritrovamento da parte del Comitato e la denuncia della Cub all’Asl per la presenza di oltre 200 proiettori con guarnizioni in amianto, la Fondazione Teatro alla Scala è stata obbligata dalla ASL a rimuovere e smaltire gli stessi. Inoltre per sollevarsi da ogni responsabilità, da diversi mesi la Fondazione Scala sta finalmente provvedendo a un monitoraggio di tutte le sedi in cui lavorano i mille addetti scaligeri (e il pubblico: vedi foyer).
Ha esteso l’obbligo di controlli ambientali e campionamenti sulla presenza di fibre di amianto nell’aria anche ai proprietari degli immobili in cui è in affitto.
Ci risulta che nella Sala Abanella vi è stato il ritrovamento di una coperta in amianto nella sala di proiezione cinematografica e due tubi del riscaldamento rivestiti in amianto. Negli uffici In via Torino non è stato trovato nulla.In via Capo Rizzuto, a Pero, trenta catene che sorreggono il capannone del deposito attezzeria sono rivestite di amianto e verranno bonificate.
Nelle proprietà del comune cioè nei laboratori ex Ansaldo di via Bergognone si sospetta presenza di tubi con asbesto in un sotterraneo.
Al Piermarini invece ci risulta che nella notte del 4 marzo 2015, son stati prelevati campioni in seguito alla filtrazione dell’aria proveniente sia dalle bocchette delle vecchie condutture dell’aria forzata calda/fredda (ante ristruttrazione del 2002 ), che attraversano la volta platea sopra i ridotti galleria, in sala attraverso la seconda galleria che in quelle nel foyer a piano terra. Le condutture sospette attraversano gli spogliatoi maschere e la sottoplatea nel punto sotto l’ingresso della Sala. I campioni sono stati sottoposti ad esame microscopico con i sistemi SEM e MOC.
Una possibile spiegazione.
Tanta solerzia “a soli” vent’anni dalla messa al bando dell’amianto forse è dovuta alla chiusura a breve dell’inchiesta della Procura di Milano sugli 8 morti e sui diversi ammalati di mesotelioma, asbestosi e placche pleuriche dovuti all’esposizione all’amianto nei vari luoghi di lavoro della Fondazione Scala.
In allegato vi segnaliamo
1- l’esposto che ha scritto Pierluigi Sostaro del Direttivo del Comitato Ambiente Salute e anche resp. sicurezza Cub. per far intervenire l’Asl in questo monitoraggio.
2- l’articolo de Il giorno, nuovo caso di mesotelioma di un ex lavoratore scaligero.
L’incubo amianto riaffiora dalle viscere del teatro e i tentativi di gettarlo nell’oblio come nel passato, finiscono nel grottesco per chi nella Dirigenza pensava di fare dell’omertà lo strumento di soluzione del problema.
Il nostro Comitato ha scompaginato chi pensava di mettere una pietra tombale.
La nostra lotta è per avere giustizia per i morti e ammalati e per garantire oggi e nel futuro il monitoraggio e la prevenzione dei lavoratori e pensionati ex esposti dipendenti scaligeri per i quali continua il lavoro di prevenzione della clinica del lavoro.
I portavoce del Comitato,
Milano marzo 2015
I portavoce del Comitato,
Milano marzo 2015
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Commento by enfonnart — 15 Marzo 2021 @ 13:12