http://www.romatoday.it/politica/occupazione-teatro-valle-firma-protocollo-intesa.html
I VOSTRI FRATELLI A.O.S DI MILANO:
MASSIMA SOLIDARIETA' AI LAVORATORI AUTORGANIZZATI DELLO SPETTACOLO DI ROMA, CHE HANNO OCCUPATO !
mov.sogno 0.3
C.u.b. / Info
C.u.b. / Info
Roma 20 giugno 2011.
Pillole IL VALLE ANCORA OCCUPATO Oltre cento artisti sul «palco della protesta» del teatro Valle, 4.200 persone intervenute, 3.000 firme raccolte per salvare lo storico palcoscenico romano. È il bilancio fatto dai lavoratori dello spettacolo durante il loro quinto giorno di occupazione del teatro Valle. ***
Commento by anonimo — 21 Giugno 2011 @ 08:16
L'intervento Sul futuro del Valle decidano i cittadini Il futuro del teatro Valle è consegnato ai romani Ora è aperta una stagione nuova anche per i lavoratori dello spettacolo È rinata la partecipazione FABRIZIO GIFUNI L, OCCUPAZIONE del teatro Valle di Roma è uno straordinario gesto simbolico e allo stesso tempo un atto profondamente concreto: questo luogo (come per altro il Duse di Bologna e La Pergola di Firenze) è innanzi tutto patrimonio dei cittadini e degli artisti. Ed è a loro che bisogna rendere conto. Per questo è indispensabile che le sorti di questo teatro siano d'ora in avanti costantemente monitorate da questi due soggetti. SENZA il pubblico non c'è teatro né alcun'altra forma di spettacolo. II teatro deve essere difeso dai cittadini e la loro presenza in questi giorni al Valle è una delle cose più emozionanti fra le tante accadute. Gli artisti in scena sono un tramite, diventano qualcosa nel momento in cui smarriscono il proprio io. Ma fuori dalla scena devono dimostrare di essere uomini liberi. Parte d'una comunità. Se quel che accadrà in futuro al Valle presenta— al di là delle prime dichiarazioni e decisioni prese sotto la spinta determinante di questa occupazione— ancora non pochi punti da chiarire (trasparenza nei bandi e nelle commissioni, necessità di un codice etico peri futuri direttori dei teatri pubblici, ecc.), quello che sta accadendo in queste ore "dentro al teatro" è chiaro come il sole: si è aperta una stagione nuova anche per i lavoratori dello spettacolo. E la rinascita d'un sentimento puro di partecipazione di cui da troppo tempo in questo Paese si sentiva la mancanza. Per questo quei due versi di Paul Valéry ("Le vent se leve, il faut tenter de vivre") — incisi sul sasso sotto cui riposa Gian Maria Volontè all'isola della Maddalena — continuano a risuonare in quest'aria fresca. Il vento si è alzato, ricominciamo a vivere. ***
Commento by anonimo — 21 Giugno 2011 @ 08:28
Scandaloso quello che sucede a gli artisti, vedi circolare INPS
LA LISTA DELLE MANSIONI TECNICHE VERRA' PRESENTATA DA ENPALS IL 27 GIUGNO IN UN INCONTRO UFFICIALE.
Riportiamo intanto il testo della circolare INPS del 4 marzo 2011 che fornisce indicazioni di merito circa il criterio da adottare nella liquidazione della disoccupazione a requisiti ridotti.
A questa circolare le sedi INPS del Lazio si stanno attenendo.
Ogni commento appare inutile
HERMES
Mittente Classifica Messaggio
sede Operativo-010.030
2080…../Lazio Classificazione
Ufficio Requisiti Ridotti
Area Prestazioni a Sostegno del Reddito
Messaggio N. 005549 del 04/03/2011 12.19.35
——————————————————————————————-
Destinatari
Destinatari selezionati [34]: LAZIO
Oggetto: indennità di disoccupazione con requisiti ridotti in favore dei lavoratori dello spettacolo
Testo
A seguito della sentenza della Corte di Cassazione n. 12355 del 20 maggio 2010, che stabilisce l'esclusione dal diritto alla
indennità di disoccupazione con requisiti ridotti per i lavoratori dipendenti rientranti nella categoria del personale artistico
teatrale e cinematografico, dotati di preparazione tecnica, culturale o artistica, e del MSG 33014 del 31/12/2010 della
A.P.S.R., con la quale si raccomanda alle sedi INPS di attenersi al criterio suddetto, sono pervenute alla scrivente Direzione
Regionale numerosi quesiti in ordine all'applicazione di tale criterio.
Ai fini di un corretto inquadramento della materia si rende necessario, preliminarmente, analizzare le fonti normative
alla base dell'esclusione summenzionata.
In materia di assicurazione contro la disoccupazione involontaria a tutt'oggi trovano applicazione le disposizioni del
R.D.L.1827/35 e dl Regolamento di cui al R.D. 2270/24
In particolare l'art. 37 del R.D.L. 1827/35 scaturisce l'obbligo dell'assicurazione contro la disoccupazione per tutti coloro
"che prestino lavoro retribuito alle dipendenze di terzi". La norma si riferisce inequivocabilmente ai lavoratori subordinati
per i quali, in linea generale, sussiste da parte dl datore di lavoro l'obbligo al versamento del contributo contro la
disoccupazione, in linea generale, ma non per tutti, in quanto il successivo art. 40, stante la peculiarità di tali lavori
subordinati, li esclude dall'obbligo suddetto. Nello specifico, il punto 5 stabilisce la non soggezione all'assicurazione
obbligatoria per la disoccupazione involontaria, per il personale artistico, teatrale e cinematografico, dotato di preparazione
tecnica, culturale o artistica.
L'art. 7 del regolamento di cui al R.d. 2270/24 specifica che: "Non sono considerati appartenenti al personale artistico
così teatrale come cinematografico… tutti coloro che al teatro o al cinematografo prestano opera la quale non richiede una
preparazione tecnica , culturale o artistica."
Il punto 5, dell'art. 40, del R.D.L. 1827/35, esclude dall'obbligo dell'assicurazione, contro la disoccupazione involontaria
gli artisti, lavoratori dipendenti subordinati, in possesso di preparazione tecnica, culturale ed artistica. L'esclusione
dunque è dovuta non alla natura autonoma del rapporto di lavoro (in quest'ultimo caso l'esclusione deriverbbe da una
lettura a contrario dell'art. 37 succitato), ma dal fatto che gli stessi operando nella più ampia autonomia dei compiti assunti,
in quanto espressione personalistica del soggetto, svolgono la propria attività senza l'apporto ovvero l'opera
dell'imprenditore.
Ciò premesso, stante il dettato normativo richiamato, il discrimine all'interno di tale categoria generica di lavoratori, al
fine del riconoscimento del diritto o meno all'indennità di disoccupazione, è rappresentato, non tanto dal mancato
versamento della disoccupazione, ma dal riconoscimento in capo ai lavoratori stessi della capacità tecnica, artistica o
culturale. Ciò in quanto non tutti gli "artisti" sono esclusi dal diritto, ma solo questi ultimi.
Non è dunque possibile, dalle norme richiamate in materia, ricavare un'elencazione dettagliata ovvero tassativa, tra le
varie e molteplici figure professionali appartenenti alla variegata categoria del personale artistico, teatrale o cinematografico,
dalla quale desumere in astratto i lavoratori non assoggettabili all'assicurazione per la disoccupazione involontaria.
Conseguentemente,ai fini dell'identificazione degli aventi diritto, si rende necessario valutare caso per caso se, per
l'attività svolta, sia richiesta o meno quella preparazione tecnica, artistica o teatrale che rappresenta, si sottolinea
nuovamente, l'unica linea di demarcazione tra gli aventi o meno diritto alla disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti.
Tuttavia, di ausilio in fase di liquidazione, possono essere prese come riferimento le circolari ed i messaggi
dell'istituto, contenenti disposizioni in ordine all'esclusione dall'assicurazione DS per il personale artistico, e
che si riportano in calce al presente messaggio.
Si suggerisce inoltre, sempre salvo concreta verifica della preparazione tecnica, artistica o culturale, che il personale
escluso dall'assicurazione in commento è, in linea di massima, quello appartenente al primo gruppo dei lavoratori dello
spettacolo, così come individuato dall'art. 3 del D.lgs 708/47 e dall'art. 2 del D.lgs 182/97 e dal D.M. 10 novembre 1997
(Pubblicato nella Gazz.Uff. n.281 del 2 dicembre 1997)
IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Visto l'art. 2, comma 22, sub d), della legge 8 agosto 1995, n. 335, concernente delega al
Governo in materia di armonizzazione delle prestazioni pensionistiche dei lavoratori dello
spettacolo;
Visto l'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182, di attuazione della citata
delega, che prevede la distinzione in tre gruppi dei lavoratori dello spettacolo iscritti all'Ente
nazionale di previdenza ed assistenza a favore dei lavoratori dello spettacolo (ENPALS), ai fini
della individuazione dei requisiti contributivi e delle modalità di calcolo delle contribuzioni e
delle prestazioni;
Visto l'art. 3 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 16 luglio 1947, n. 708,
ratificato con …
Commento by AutoOrgScala — 21 Giugno 2011 @ 14:09
Teatro Valle, la "resistenza" continua.
la marcia degli artisti non si ferma
"Il palcoscenico sta diventando il luogo che da voce ai problemi di tutti. Basta con i tagli e via alle riforme", è il messaggio del collettivo che dal 14 giugno occupa il teatro. Non si arresta la solidarietà: lunedì 20, attori e musica con Isabella Ragonese, Isabella Ferrari, Ennio Fantastichini, Tommaso Cardarelli, Niccolò Fabi e Ivan D'Antonio
di FRANCESCO FRUNZIO
Settimo giorno di protesta dei lavoratori del mondo dello spettacolo al Teatro Valle di Roma. Stasera, a dare voce e "corpo" al malcontento saranno le due Isabelle: Ferrari e Ragonese, Ennio Fantastichini, Mario Schitzer e Tommaso Cardarelli. Si comincia alle 21. Agli attori si uniranno il cantante Niccolò Fabi e il cantautore abruzzese Ivan D'Antonio, che proporrà in anteprima alcuni brani dell'album Hawaii mentali, in uscita a settembre con la Cinik records. Tutti insieme: artisti, tecnici e operatori lottano contro i tagli indiscriminati alla cultura e cercano nuove soluzioni per una riforma dei contratti e dei canali di finanziamento del settore.
Per martedì 21 hanno dato la loro adesione Marco Conidi con Edoardo Leo, Cinzia Leone, Luca Barbarossa, Eleonora Danko, Ninni Bruschetta e Claudio Fava. Sabato sera (18 giugno), al quinto giorno di rivolta del mondo dell'arte, erano già intervenuti: oltre 100 artisti e 4.200 partecipanti ed erano state raccolte 3mila firme per salvare lo storico palcoscenico romano.
In questi anni di lavoro precario gli artisti sono i precari per eccellenza, i più colpiti, quelli più svantaggiati. "Ci vogliono più riconoscimenti e diritti contrattuali, non è possibile che un'artista non riesca a ottenere la maternità – ha affermato Benedetta, un membro del gruppo che dal 14 giugno occupa il Valle -. La distribuzione dei fondi a pioggia, senza verifiche e controlli, fa male all'intero sistema. Neanche i privati riescono più a intervenire e finanziare". Il Valle, che rischia la chiusura a seguito della soppressione dell'Ente Teatrale Italiano, a cui era affidata la gestione, "è solo uno dei tanti teatri, musei e cinema a rischio chiusura. Anche il Museo d'arte contemporanea "Macro" rischia la stessa sorte", ha aggiunto Benedetta.
"L'idea è di fare qualcosa di diverso per il teatro – assicura l'attrice Laura Pizzirani – riempirlo di nuovi contenuti, trovare nuove forme di comunicazione. Stiamo dentro per protestare contro un certo modo di fare le cose. E durerà ancora, fino a che non si creerà una discussione politica. Roma è la fabbrica della cultura, va difesa!". Gli artisti stanno soffrendo più che mai dell'intermittenza, ossia della stagionalità a cui è sottoposto il loro lavoro. "Per tanti non c'è uno stipendio di disoccupazione nel periodo in cui non lavorano", ha aggiunto la Pizzirani.
Destinare all'arte i proventi ricavati dall'aumento del costo del carburante è un palliativo, non di certo una cura al male che ha colpito la cultura in Italia: il Paese che possiede il 60 per cento del patrimonio culturale mondiale (dati Unesco), di cui il 40 per cento si trova a Roma. "Il Teatro Valle ha bisogno anche di cura, stiamo organizzando laboratori e workstation, ma il luogo che stiamo occupando non è uno spazio dismesso, bensì, come ha detto Camilleri qualche sera fa, "un monumento nazionale".
"Non ci sono garanzie per il futuro del Teatro – afferma Benedetta – Le garanzie non ci sono. Già in passato i tavoli decisionali non hanno portato a risultati concreti. Noi stiamo facendo un lavoro di gruppo, assembleare, per trovare un accordo su come vorremmo fare "noi".
(20 giugno 2011)
Commento by anonimo — 21 Giugno 2011 @ 14:23
Questo progetto sulla srzcieuza e8 molto interessante, ci ha fatto capire come ci dobbiamo proteggere in caso di terremoti: a scuola, a casa e all’aperto. Grazie per questa opportunite0.Maria Pia VC
Commento by Julita — 11 Luglio 2013 @ 16:58
Dans un HLM de SaintNazaire, une famille de quatre enfants, trois filles et un garçon de 14, 17, 19 et 20 ans, a été découverte après un appel aux pompiers pour un malaise.Voilà pourquoi notre gorille est si différent ! [url=http://www.salemahome.com/links.htm]casquette new era pas cher[/url] Dans sa parole se rencontre à la fois du vitriol et de la glu: de la glu, pour appréhender, entortiller sa victime et se la rendre adhérente; du vitriol, pour en dissoudre les calculs les plus durs.Aubigny, D 13, D 79, N 723, Vo, D 29, D 129, D 101, LamotteBeuvron, D 35, ChaurnontsurTharonne, D 123, D 63, Vo, D 49 55,5 km, Romorantin (mus 53 km, 1 journ Route des ch : [url=http://www.aircannon.org/links.html]obey france[/url] Full métal casquetteDevant l’auberge, elle questionna une bourgeoise en capeline de veuve, et qui précisément cherchait une cuisinière.
Commento by eryclatoltamy — 6 Giugno 2014 @ 14:20
sport tvp stream
COME L'ACQUA IL TEATRO VALLE E' UN BENE CHE DEVE RESTARE PUBBLICO « Il Sottoscala
Trackback by sport tvp stream — 7 Dicembre 2019 @ 12:18