17 gennaio 2011. Ieri sera alla Scala, per lo sciopero indetto solamente da Slc-Cgil, la prima di Cavalleria Rusticana e I Pagliacci è saltata.
“Ritengo legittimo lo sciopero” dichiara Pippo Fiorito di CUB-Informazione “condividendone quasi tutte le ragioni, ma sono in totale dissenso con la Cgil sui modi e sui tempi”.
Infatti CUB-Informazione ha da tempo proposto il coinvolgimento di tutti i lavoratori per la costruzione di uno sciopero per il 28 gennaio prossimo, insieme con tutte le altre categorie, a partire dai metalmeccanici alla scuola, all’università e agli studenti, all’informazione e allo spettacolo.
“Perché le vere questioni che emergono drammaticamente alla Scala, come in tutte le fondazioni lirico-sinfoniche, sono legate al taglio delle sovvenzioni statali del Fondo Unico per lo Spettacolo, il Fus” prosegue Fiorito “Ovviamente con i teatri a rischio chiusura, gli avvoltoi del privato sono pronti a comprarli, in particolare la Scala, il più appetibile per la sua fama mondale”.
“Se da settembre a dicembre, quindi in quattro mesi, Letizia Bricchetto-Moratti, Stephan Lissner, Maria di Freda e Domenico Mecca hanno letteralmente – preso in giro – Cgil Cisl, Uil, Fials , mentre tutte le altre hanno lasciato fare, Cgil alla fine ha reagito ma in maniera scomposta e sbagliata”.
Per ripartire CUB-Informazione propone prima di tutto l’indizione le elezioni veramente democratiche tra i lavoratori per eleggere i nuovi rappresentanti sindacali unitari, Rsu e Rls.
“Poi è necessario reperire al più presto fondi per portare avanti i programmi triennali, 2011/12/13, per garantire i posti di lavoro, battendo cassa proprio allo Stato, e da tutti gli enti locali, Comune, Provincia e Regione incluse” incalza il sindacalista “E se mancano, non dimentichiamoci che nel CdA della Fondazione c’è il meglio della finanza milanese, da Passera a Ponzellini, da Micheli a Ermolli, le cui banche possono tranquillamente aprire i forzieri per una causa così nobile”.
“Infine, se è vero che la direzione rimborserà i biglietti della mancata Prima, dall’altra dovrà pagare anche tutti i lavoratori che si sono regolarmente presentati al proprio lavoro” conclude Fiorito “altrimenti troverà pane per i suoi denti”.
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Alex Miozzi – Responsabile comunicazione Confederazione Unitaria di Base
V.le Lombardia, 20 – 20131 Milano – Mobile 346 6326088 – Tel. 02 70631804 – Fax 02 70602409
Teatro alla Scala, in scena lo sciopero bluff
Oggi la Direzione del Teatro incontrerà i sindacati concertativi Cgil-Cisl-Uil e Fials. Fiorito, CUB-Informazione: “Per il 2011 deficit di bilancio di 17 milioni di euro, contratto nazionale scaduto da tempo, contratto Integrativo in scadenza a gennaio, riduzione dei pompieri di un quarto”. Percorso di iniziative sindacali a partire dallo sciopero del 28 gennaio.
Milano, 10 gennaio 2011.
Cgil ha fatto precedere l’incontro da un’inusuale dichiarazione di sciopero “via Ansa” per il 16 gennaio 2011, calando dall’alto con un’operazione tattico-propagandistica attraverso le agenzie di stampa, senza coinvolgere attraverso una consultazione democratica dei lavoratori scaligeri su quelli che sono i gravissimi problemi del Teatro, è la valutazione di CUB-Informazione.
“Un film già visto, una metaforica pistola fumante sul tavolo della trattativa da Cgil, che verrà immediatamente ritirata al primo contentino aziendale, rimandando la lotta a tempi migliori”spiega Giuseppe Fiorito, Segretario Generale di CUB-Informazione “In questo contesto, Cisl acconsente spudoratamente una politica filo padronale, mentre Uil e Fials prendono tempo, sperando in accordi che porteranno profitto soltanto ad alcuni settori nei quali sono maggiormente rappresentati, ignorando volontariamente problemi molto più gravi”.
L’ennesimo “bluff” denunciato da CUB, a dispetto di problemi che vanno dal previsto deficit di bilancio di 17 milioni di euro per il 2011 al Contratto Nazionale scaduto da tempo, al Contratto Integrativo, in scadenza proprio questo mese, e che la Fondazione Scala non vuole pagare, passando per la riduzione dei pompieri da 16 a 12 con conseguenti problemi per la sicurezza.
A questo, vanno poi aggiunte le vessazioni verso i lavoratori che si sono rivolti alla magistratura del lavoro per far valere i loro diritti, tra i quali, ad esempio, tecnici di palcoscenico, ballerine, sarte, parrucchiere, truccatrici, maschere, oltre alla riduzione del personale, già avvenuta con l’espulsione di precari e di lavoratori delle cooperative.
“CUB-Informazione propone un percorso di iniziative sindacali, da decidersi con i lavoratori, e la proclamazione dello sciopero il 28 gennaio, dei lavoratori della Scala con i lavoratori Fiat, metalmeccanici e di altre categorie, quali la scuola” aggiunge Fiorito“ribadendo da sempre l’inderogabile necessità che, anche alla Scala, i lavoratori possano eleggere i propri rappresentanti Rsu e Rls, superando l’attuale situazione antidemocratica, alla “Marchionne”, in cui Rsa ed Rls vengono nominate dalle Segreterie di Cgil-Cisl-Uil e Fials, come in automatico”.
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