La Cub/ Info Scala organizza giovedì 21 alle 17 e 30 un confronto tra i lavoratori
Autorganizzati dello Spettacolo e i candidati Basilio Rizzo e Silvano Piccardi della "sinistra per Pisapia" alle elezioni comunali.
Partecipa :
R.S.U. Piccolo Teatro
Movimento Sogno 0.3 Milano
100autori/milano
lavoratori teatro atir
Massimo Guanella Candidato S.e.l. per Pisapia
aderisce : Renato Sarti( t.cooperativa), Massimo De vita ( t. officina)
"I lavoratori dello spettacolo parlano dei problemi e delle prospettive possibili del settore cinemaTeatro
Milanese.
presso : CHIAMAMILANO, largo Corsia dei Servi (ex cinema corallo) MM san babila
Intervenite numerosi
L'ALLARME DEL MINISTERO
Per la cultura i soldi ci sono ma il 55% non viene speso
ilsoie240: Marilena Pirrelli • pagina 23
Beni culturali. Record di risorse non spese daL ministero
Il ministero lancia ['allarme: Soprintendenze e Direzioni regionali incapaci di spendere i fondi disponibili Metà delle risorse nel cassetto Nel 2010 restano in cassa 545,2 milioni su 991,2 milioni di entrate complessive
Marilena Pirrelli I soldi ci sono, bisogna riuscire a spenderli. Questa incapacità manageriale di programmare e monitorare la spesa del ministero per i Beni e le attività culturali (MiBac) dura da moltissimo tempo e il 31 dicembre 2010 ha registrato per l'ennesima volta nelle giacenze delle 324 contabilità speciali una disponibilità finanziaria di 545,2 milioni di euro, in pratica è restato in cassa il 55% del totale delle entrate, pari a 991,2 milioni, che già si trascinavano un saldo iniziale di cassa di 661,3 milioni.È dal2oo6 che il MiBac,fatta eccezione nel 2009, non riesce a usare per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale più del 5o% delle risorse a sua disposizione attraverso tutte le direzioni regionali, soprintendenze, istituti, archivi e biblioteche. Ma chi non riesce a spendere, o meglio a investire, le risorse assegnate? Prima di tutto le Soprintendenze archeologiche e al paesaggio, che nel 2010 hanno impiegato 65 milioni a fronte di 175 in cassa (praticamente solo 1137% delle entrate) e le Direzioni regionali con 174 milioni spesi su 442 a disposizione (4o%), se la sono cavata meglio le Soprintendenze Por (Piano Operativo Regionale) riuscite a spendere quasi 1170% delle risorse (16,6 su 23 milioni). A "soffrire" maggiormente sono proprio le Soprintendenze speciali, dove ire-sidui passivi sono saliti fino al 68,4%: nei conti di tesoreria unica di Pompei restano da spendere oltre 28 milioni di euro su 50,4 (oltre il 57% del resto disponibile), la Soprintendenza speciale archeologica di Roma è ancora meno generosa, non riesce a utilizzare oltre 75 milioni (80%) su 94,9, il Polo museale veneziano il 784%, quello fiorentino il 65,9% e quello romano il 61,5%. Sono dati utili al nuovo ministro Giancarlo Galan forniti dalla Direzione generale per l'organizzazione e il bilancio che fotografano lo stato dell'attività del Ministero, per un anno praticamente ferma. Tra le regioni il Lazio ha in assoluto il maggior residuo passivo pari a 124 milioni, seguita dalla Toscana (49 milioni), mentre in termini percentuali di resto in cassa sulle entrate le Marche distribuiscono meno di tutti (oltre il 67,8% resta a disposizione) seguite dall'Emilia Romagna (654%), mentre Campania e Trentino sono le più virtuose con un rapporto del 31-28% tra il resto disponibile e le entrate. E mentre da Pompei al Colosseo si reclamano interventi urgenti, ci sono esempi virtuosi di sinergia tra pubblico – Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli – e privato (la generosità di David Packard che sinora ha investito 15 milioni di euro) che hanno portato al recupero di Ercolano e alla riapertura del Decumano Massimo. Di certo la domanda di cultura cresce: nel 2010 il numero dei visitatori dei musei statali è salito del 16% e del 27% nei primi due mesi dell'anno. Incremento che viene da lontano: negli ultimi 15 anni sono aumentati di quasi dieci milioni i visitatori dei siti culturali italiani passando dai 25 milioni del '96 ai 33,5 milioni di oggi. «Così com'è cresciuta l'offerta culturale: dai 333 siti de11996 si è passati ai 460 attuali e l'indotto di questa industria è arrivata ad occupare un milione di addetti» ha dichiarato qualche giorno fa Antonia Pasqua Recchia, alla Direzione generale paesaggio. I soldi ci sono anche quest'anno, al 28 febbraio la disponibilità finanziaria era di 524,4 milioni sul totale delle entrate di 562 milioni, composte dal debito trasportato di 559,2 milioni e entrate affluite in gennaio per 2,8 milioni. Insomma ci sono la domanda di visitatori e i soldi, ma non le regole di management per far ripartire il Mibac e l'investimento in cultura. Perché? «I residui passivi sono a livelli elevatissimi da 17 anni quali che sia la maggioranza parlamentare e il Governo in carica: i fondi si perdono in 324 contabilità speciali, segno di grave disfunzione» spiega Giuseppe Pennisi nel Consiglio Superiore dei Beni Culturali. Che fare? «Il Ministro Tremonti dovrebbe fare ciò che fece, 20 anni fa, Giuliano Amato: azzerarle con un decreto improvviso, in modo da ripartire con la gamba giusta» invita Pennisi «Spero che il nuovo Ministro Galan chieda risposte ai responsabili delministero. Del resto sarà difficile che il Ministro dell'Economia continui a permettere questa situazione: l'applicazione della nuova legge di contabilità dello Stato prevede la loro abolizione e il decreto legge n. 78 del 2010 il defmanziamento delle leggi di spesa totalmente non utilizzatenegliultimi tre anni». sembra inaccettabile: i soldi oggi ci sono, ma un domani se non verranno spesi potrebbero essere tagliati. m.pirrelli@ilsole24ore.com O RIPRODUZIONE RISERVATA Risorse disponibili Importi in milioni di euro Residuo Saldo da spendere di cassa I in %* 1999 692 45,1 2000 1.001 36,1 2001 1.010 36,7 2002 791 43,0 2003 755* 45,5 2004 789, 42,8 2005 851 38,3 2006 571 51,8 2007 494 52,7 2008 444 55,2 2009 661 43,6 2010 545 55,0 (*) rapporto tra saldo iniziale di cassa più totale entrate sul totale uscite Fonte: Ragioneria generale dello Stato, Corte dei Conti e Ministero dei Beni Culturali *** L'incapacità di spendere Importi in milioni di euro SOPRINTENDENZA SPECIALE ARCHEOLOGICA DI ROMA . s – .,i L.i BENI ARCHEOLOGICI DI NAPOLI E POMPEI SOPRINTENDENZA PER IL POLO MUSEALE FIORENTINO Totale entrate 95 Totale uscite 19 Fondi non spesi 80% Totale entrate m w s ..-, . ' Totale uscite Fondi non spesi 50,4 21,4 57,5% ***
Commento by ramonn — 20 Aprile 2011 @ 17:31
Teatro San Carlo: la Procura indaga sull'appalto
La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un'indagine su un appalto da 55 milioni di euro per la ristrutturazione del Teatro San Carlo, un progetto inserito nell'ambito del programma dei 'Grandi Eventi' per i 150 anni dell'Unita' d'Italia. La commissione aggiudicatrice dei lavori, secondo l'ipotesi alla base dell'inchiesta, avrebbe truccato la gara. Il fascicolo napoletano e' stato trasmesso alla Procura di Roma, competente perche' nella Capitale sarebbero stati compiuti i reati ora al centro dell'attenzione della Procura. L'attenzione si e' concentrata sulla struttura cui il governo ha affidato l'incarico di gestire alcune commesse legate alla celebrazione dei 150 anni dell'Unita' d'Italia. Secondo quanto emerso, ci sarebbe stata una lievitazione dei costi di ulteriori 20 milioni rispetto all'importo iniziale. L'azienda esecutrice dei lavori, 'bocciata' dal Tar, in seguito all'annullamento degli atti di gara disposti dopo la presentazione di un ricorso da parte di un'altra impresa, aveva ottenuto il ribaltamento del giudizio davanti al Consiglio di Stato: ad assisterla il genero del presidente del Consiglio di stato Pasquale De Lise, l'avvocato Patrizio Leozappa
di Ilaria Nacciarone
Riproduzione riservata
Commento by anonimo — 20 Aprile 2011 @ 21:59
AI GESTORI DEL BLOG:
Se a Genova la CGIL firma i CdS e a Venezia un delegato CGIL diventa capo-macchinista e’ forse colpa della CGIL Scala?
Come mai rimuovete dal blog i commenti scomodi per la CUB anziché rispondere nel merito?
Perché consentite al vostro portavoce CICO di citare e offendere terze persone senza censurarlo?
Questo non e’ un forum, e’ solo la macchina del fango della CUB (Calunniatori Unitari di Base)
Commento by anonimo — 21 Aprile 2011 @ 16:45
Bravo, numero 3, hai detto la tua.
Meno male che oltre alla macchina del fango c'è anche la macchina della Verità guidata da CheccoZalone Scaligero.
p.s.
a Genova la SLC-Cgil, dopo aver portato i lavoratori ai contratti di solidarietà, pare stia cercando di passare all'incasso (si vede che non gli basta mai).
Se anche a Venezia succede quel che succede, non sarà che sia proprio la SLC-Cgli ad avere (o essere) qualche problema?
Commento by anonimo — 22 Aprile 2011 @ 12:13
CGIL = Come Gradualmente Inculiamo Lavoratori .
Premesso che non sono il portavoce ne della cub ne , di qual si voglia … tua fantasia contorta , # 3 io , non ho offeso nessuno .Se ti sei offeso per lo " stalinista e/o fascista " non è altro che un mio dubbio se , la slc – cgil è più stalinista o fascista.(?).. visto che , un vostro ex delegato cercava picchiatori per far allineare persone che non erano d' accordo con le vostre proposte e il resto dei delegati ,in capo a quel signor Albori , organizzavano processi mediatici e di stampa . Siete dei mistificatori della realtà , accusando chiunque non è d' accordo con voi … cercando di screditare la persona per , azzerarne il pensiero e/o concetto … Prendete atto che siete " soli " e sempre meno … non siete più credibili .
cico
Commento by anonimo — 22 Aprile 2011 @ 18:11
Ai gestori del blog :
Sono personalmente contrario a qualsiasi intervento censuratorio .
cico
Commento by anonimo — 22 Aprile 2011 @ 18:36
a Cico
quello che tu denunci a Milano (processi mediatici, attacchi dalla stampa con contributo della politica ecc.) mi ricordano da vicino quanto è accaduto, e accade, a Genova.
A me invece viene il dubbio che la slc cgil (a Genova, almeno) sia stalinista col culo degli altri e fascista nei metodi.
Infatti, pur avendo si e no 40 iscritti, compresa la pletora di rappresentanti aziendali, territoriali, provinciali, nazionali, con il concorso di mamma politica decidono da 20 anni il destino di altri 250 lavoratori (anzi, 300, dal momento che una 50ina di precari da una vita hanno già perso il posto grazie ai contratti di solidarietà). Quelli sporchi, brutti, cattivi, insensati, che non vogliono il bene del teatro, ecc. ecc.
Commento by anonimo — 22 Aprile 2011 @ 19:45
Premesso
Cico non è portavoce della Cub .
Deve finire questa ambiguità su cui ci marciano in tanti.
Abbiamo chiesto ai moderatori del blog di cancellare chi dal 30 gennaio partendo da indymedia continua pubblicare ,nonostante risposte sul merito siano già state date , la stessa identica provocazione con lo stesso identico commento .I moderatori lo hanno accolto .
collettivo cub
Commento by anonimo — 22 Aprile 2011 @ 22:30
intando dobbiamo cuccarci l'ennesimo sciopero cgil della SERA del 6 maggio alla Scala (recita di Turandot) deciso dal solito manipolo di persone che non rappresentano chi non potrà fare lo spettacolo dato che la direzione, complice, lo annullerà?
PERCHE'?
IN NOME DI QUALE MANDATO?
Commento by anonimo — 22 Aprile 2011 @ 23:17
"Quando l'ipocrisia comincia ad essere di pessima qualità, è ora di cominciare a
dire la verità." B. Brecht
Dopo mesi d’incontri con la direzione del teatro che, a fronte dei tagli
governativi, non da risposte sul futuro dei lavoratori e del teatro e, si ostina
nel voler lasciare “precari a vita” i lavoratori serali a prestazione
discontinua che hanno vinto il ricorso legale per il contratto indeterminato,
disdice unilateralmente l’accordo sui vv.f. che prevede il suo smantellamento,
blocca le categorie operaie…,l’assemblea dei lavoratori il 5 dicembre indice lo
stato d’agitazione e da mandato alla delegazione sindacale cgil d’indire
sciopero.
Anche il cub-Scala, dopo comizio del suo segretario vota il percorso iniziato e
lo conferma con comunicato dalla Segreteria Cub Informazione Milano il 13 dic.
La direzione aziendale, continua con i suoi NO su tutti i problemi interni,
mentre rinvia per ciò che attiene il pagamento dell’integrativo e il
finanziamento della produzione: prima all’approvazione della finanziaria, poi
al decreto Letta,poi al mille proroghe…e così l’Assemblea dei lavoratori indice
lo sciopero per il 28 dicembre. Ma, per non incidere con lo sciopero sul
bilancio 2010 che avrebbe fornito il pretesto formale per addossare alla
cgil-Scala e ai lavoratori l’impossibilità di pagamento, l’assemblea rinvia al
16 gennaio lo sciopero e verifica gli ultimi spiragli di trattativa.
Mentre CISL-UIL-FIALS contro il percorso dell’assemblea iscritti-cgil si
sfilano dagli incontri senza trattativa, il CUB da sostenitore della
piattaforma e del suo percorso di lotta, evolve in avanguardia della
delegittimazione dello sciopero
E, con comunicato del 10 gennaio, parla di “sciopero bluff,… metaforica pistola
fumante…” e si unisce al fronte del NO (cisl,uil,fials,) contro lo sciopero del
16.
Il CDA tuona per nuove regole contro lo sciopero, i media invoca un Marchionne
della lirica per non essere prigionieri di 100 macchinisti”, un militante-cub
,dopo personale incontro con la direzione che lo invita a palesarsi da
maggioranza silenziosa a maggioranza attiva, si fa promotore di raccolta firme
contro lo sciopero.
la Segreteria CUB invece, dopo aver crumirato il 16, il 17 ritiene “legittimo lo
sciopero” ma, “se è vero che la direzione rimborserà i biglietti della mancata
prima, dall’altra dovrà pagare anche tutti i lavoratori che si sono regolarmente
presentati al proprio lavoro altrimenti troverà pane per i suoi denti”
Commento by checcoscaligero — 22 Aprile 2011 @ 23:48
fai sciopero alla filarmonica signor sotutto…quella delle serate in scala…dichiaratelo là lo sciopero…chiacchiere e distintivo…non siete diversi.
Commento by anonimo — 23 Aprile 2011 @ 00:42
lattuada depositario della verità…facciamolo santo subito !
e meno male che checco c'è……zum pa ppa ppa….
Commento by anonimo — 23 Aprile 2011 @ 00:44
io ho solo ripubblicato un commento, scritto in forma anonima, che qlk aveva bellamente cancellato, facendo finta di niente….
per quello che riguarda la filarmonica, perchè non la saltate anche voi cubbisti??????
vi piacciono anche a voi i soldini privati, mi pare…..
Commento by checcoscaligero — 23 Aprile 2011 @ 08:46
e comunque il giorno 6 maggio (sciopero generale cgil) sono previste per l'orchestra scala 2 prestazioni (insieme balletto e recita turandot) e una prova filarmonica al mattino: io salterò tutte le prestazioni -anche private- di quel giorno.
tanto x chiarire.
ciao
Commento by checcoscaligero — 23 Aprile 2011 @ 08:56
Basta, basta, basta polemiche, smettetela vi prego.
Commento by ramonn — 23 Aprile 2011 @ 11:35
# 14
cazzo! che uomo! che virtù! che esempio!
Poi uno comincia a pensare che in un anno ci sono altri 364 giorni, e allora, vabbè, facciamo che per 24 ore si è messo la medaglietta per darsi le pacche da solo sulla spalla.
Puerett!
Commento by anonimo — 23 Aprile 2011 @ 13:16
…ZeropuntotreSogno Milano
Report incontro 21 aprile 2010 – Lavoratori dello Spettacolo
L'incontro, organizzato dal sindacato di base della Scala, era finalizzato a trovare delle linee comuni di politica culturale da proporre alla nuova amministrazione comunale. E' stato un primo incontro, cui seguiranno altri, e come primo incontro si è bas…ato su prime impressioni e azioni necessarie da compiere. Erano presenti tre candidati al Consiglio Comunale, tutti e tre a sostegno di Pisapia: Basilio Rizzo e Silvano Piccardi per "Sinistra per Pisapia" e Maurizio Guagnetti per "Sinistra Ecologia e Libertà". Erano presenti anche alcuni operatori teatrali (Piccolo Teatro, Teatro Officina e ATIR), registi e attori oltre ad altri operatori culturali indipendenti. L'incontro è stato un po' sbilanciato sul ruolo della Scala e del Piccolo Teatro, e solo in un secondo momento si è cercato di portare l'attenzione su realtà teatrali minori, sui teatri convenzionati e sulle compagnie senza una dimora teatrale fissa, e sui loro bisogni tanto di sostegno finanziario, quanto di attenzione e regia da parte di un'amministrazione comunale più attenta. Si è parlato di programmare i finanziamenti triennalmente, di intervenire su edifici dismessi da assegnare a artisti e giovani compagnie, di sostenere quei teatri che operano nelle periferie e di ricreare un sistema di teatri di quartiere. Per quanto riguarda le risposte dei politici, Guagnetti ha posto l'attenzione sull'importanza della creazione di un sistema di cultura diffuso, sostenendo i giovani e le compagnie minori affinchè possano accedere ai teatri delle convenzioni e agli spazi in disuso, ha parlato della creazione di una "Camera delle Culture" che, in maniera simile alla Camera del Commercio, costituisca un centro di servizi per le organizzazioni culturali milanesi e una cinghia di raccordo e di pressione nei confronti degli enti locali, ha anche parlato del Teatro Lirico, teatro di fatto ormai assegnato alla Scala, ma che sarebbe potuto diventare un teatro gestito da parte di compagnie senza casa o con un progetto più interessante e indirizzato alla "contemporaneità". Rizzo ha parlato della sua lunga esperienza di consigliere e ha consigliato di non aspettarsi che, in caso di vittoria del centro-sinistra, il panorama culturale milanese cambierà chissà quanto e che toccherà comunque essere attivi e propositivi (non ha fatto proposte concrete in quanto non è esperto in questo settore). Piccardi, l'unico dei tre proveniente dal mondo del teatro, ha evidenziato che le compagnie milanesi hanno tanto talento e buona volontà ma difficoltà a realizzare i loro progetti, proprio perchè non c'è un'amministrazione in grado di sostenerne la professionalità; ha anche parlato della necessità che Milano torni ad essere un importante centro di produzione audio-visiva attraverso la valorizzazione della RAI milanese.Mostra tutto
Di: Maurizio Guagnetti
.
Commento by anonimo — 23 Aprile 2011 @ 13:26
il 6 maggio ci sarà un'altro sciopero generale inutile che alla Scala farà saltare ancora una recita. Uno sciopero minoritario per niente condiviso dagli stessi iscritti cgil che infatti non si presentano nemmeno alle assemblee di questi giorni. Non basta la presenza alla manifestazione, è proprio così necessario far saltare una recita e sottrarre dalle tasche dei lavoratori un'altra giornata di lavoro in nome di contenuti fumosi e generici?
Perchè la Direzione (cgiellina) non mette in conto la possibilità di fare comunque lo spettacolo?
Commento by anonimo — 23 Aprile 2011 @ 18:22
Quando la falsità non ha limiti… ma ha un mandante": slc-cgil Teatro alla Scala .( Cico )
Per una reale valutazione e/o adesione agli scioperi e, iniziative di agitazione … in primis, dovreste fare assemblee aperte a tutti i lavoratori , ( il vostro fallimento è nella vostra solitudine a cantarvela e suonarvela da soli , tra l' altro usando ore sindacali …che sono diritti di tutti i lavoratori ) .I Vostri scioperi sono solo e sempre votati da una minoranza dei macchinisti quaranta – cinquanta ( 40- 50 ) non mi risulta che 100 macchinisti sono iscritti alla slc- cgil . Per quando riguarda la raccolta firme , ( tecnici ) che vi piaccia o no , l' idea è stata palesata da alcuni macchinisti iscritti all ' epoca … alla slc-cgil ( M. Mercurio , R. Montrone ecc.ecc. Per quanto mi riguarda , sono orgoglioso e fiero di aver raccolte le firme ( tante ..compresi attrezzisti , fonici , meccanici , sarte , serali ) per dare un segnale a voi STALINISTI e/o FASCISTI (?) Quello del 16 è stato uno sciopero di appartenenza e non uno sciopero di rivendicazioni. D' altronte che voi slc-cgil avete snaturato il vero valore dello sciopero è risaputo dalla maggioranza dei lavoratori del Teatro alla Scala . MENTITE sapendo di MENTIRE, dicendo che la direzione mi ha esortata… a raccogliere le firme e a mostrarmi come maggioranza silenziosa .. Nel primo incontro , del tutto casuale che ho avuto con Lissner ( avvenuto vicino gli ascensori ) è stato da me premesso che tutti i sindacati hanno il diritto di dichiarare scioperi . Ovviamente , non condividevo lo sciopero nel metodo e nei tempi …. Solo nel secondo incontro avvenuto in platea , dove ho consegnato le firme insieme a gli artisti del coro ( tanti iscritti alla slc-cgil ) la dott.ssa Difreda , prendendo atto che la maggioranza dei dipendenti del teatro non era d' accordo con lo sciopero , ha espresso il suo parere personale , dicendo : "quella maggioranza era troppo silenziosa" . Rendetevi conto della vostra INUTILITà e , se davvero tenete al " bene " dei lavoratori , dimettetevi perchè non siete più credibili e si facciano le rsu , vera espressione democratica del sindacato .
utente anonimo
Commento by anonimo — 23 Aprile 2011 @ 21:25
RSU.
CHecco, candidati anche tu, ci faciamo due risate.
A già. ma voi confederali avete unaquota fissa di posti, della serie: escono dalla porta e rientrano dalla finestra.
Come molti politici che siedono in parlamento.
Commento by anonimo — 24 Aprile 2011 @ 22:14
gli orchestrali sono troppi(è facile verificare quanti sono e quanti ne servono per esempio in uno spettacolo come il flauto magico) e suonano poco per il teatro alla scala.
per questi dipendenti la condizione ottimale è quella di restare il più possibile senza direttore stabile.
il corpo di ballo ed il coro hanno un responsabile artistico che li coordina quotidianamente .
l'orchestra pur di avere mano libera per la filarmonica (che è un'attività non teatro alla scala) preferisce gestirsi da sola.
Perchè da tempo tutto ciò viene tollerato?
p.s. stagione 2011-12 spettacolo con musiche(registrate) di vasco rossi.
motivo della schifezza ? orchestra in tourneè nello stesso periodo.
Commento by anonimo — 25 Aprile 2011 @ 00:11
PRECISAZIONE
Commento del 21 aprile "Gestori del blog"
Non è un delegato che è diventato capo macchinista a Venezia, ma il segretario CGIL SLC.
Commento by anonimo — 25 Aprile 2011 @ 08:10
Cari colleghi veneziani, non è per consolarvi, ma a genova la crem de la crem slc-cgil sono tutti funzionari A e B, quadri e/o aspiranti tali.
Stiamo andando a fondo ogni giorno di più, ma di levarceli dai coglioni, non c'è proprio modo. Ma la speranza non muore mai.
Commento by anonimo — 25 Aprile 2011 @ 12:57
Stessa situazione a Venezia tutti gli ex delegati CGIL SLC sono diventati capi o vice capi reparto.
Dispiace ma questa è la verità.
Ringraziamo per l' attenzione
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 07:08
i fatti:
Milano 13 dicembre 2010
Comunicazione via fax
Oggetto: Dichiarazione dello stato di Agitazione.
Con la presente la scrivente Organizzazione sindacale vi comunica che è stato indetto lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente del Teatro Alla Scala. Il primo provvedimento deciso è la sospensione "sine die" delle prestazioni straordinarie.
A questo seguiranno altre iniziative compresa la dichiarazione di sciopero.
Segreteria Cub Informazione Milano
Giuseppe Fiorito
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 11:00
Avete consegnato il caporale avventuriero "Cico" ?
E le responsabilità della seg, cub che il 13 dic. fà un comunicato di adesione alla dichiarazione dello stato di agitazione fino alla sciopero e il 10 gennaio parla di sciopero bluff?
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 11:23
I fatti : Assemblea degli iscritti cgil
Non avendo più credibilità agli occhi della MAGGIORANZA dei lavoratori ,
vi siete rifugiati nell' assemblea riservata solo agli iscritti slc- cgil ( Come Gradualmente Inculiamo Lavoratori ) ribadisco , con ore sindacali che per diritto spettano a tutti i dipendenti del teatro . Le vostre assemblee spezzettate ad arte … vi consentono di dichiarare il falso , anche quando dallo" spezzatino" …. esce un parere negativo alla vostra proposta . Per quando riguarda i cumunicati della cub , sono scritti e/o decisi solo da 2 persone di cui 1 è il segr. provinciale . Come ho sempre dichiarato ma , evidentemente non ci arrivate a capire … parlo e agisco , con autonomia personale . Al contrario di voi STALINISTI – FASCISTI ( ? ) nella confederazione unitaria di base , si ha la libertà di esprimersi anche per parere personale e , a volte , non in sintonia con il punto di vista del segr. Dambrosio . Sono passati quasi 3 anni dall' ultima assemblea generale dove , ne siete usciti ancora una volta sconfitti … è successo di tutto di più nel mondo della cultura e nelle fondazioni lirico sinfoniche e voi , coscienti della vostra scarsissima credibilità , non avete il coraggio di fare un' assemblea generale , come mai ?
cico
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 11:51
al # 7
Concordo pienamente che , la slc-cgil è STALINISTA con il culo degli altri e
FASCISTA nei metodi .
cico
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 12:14
La SLC CGIL ha da sempre mantenuto una posizione responsabile di fronte ai problemi dei lavoro :
– Molto responsabilmente dichiara sciopero quando non suona la filarmonica
– Molto responsabilmente assegna ai propri aziendali incarichi di quadro o dirigente
– Molto responsabilmente firma i contratti di solidarietà a fronte di una minaccia di chiusura di un teatro
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 17:46
VERONA – 26 APRILE 2011 – “Cambiare Musica. Per una riforma della lirica nel sistema musicale italiano” è il titolo del convegno, promosso dal Dipartimento Cultura e Informazione del Pd Nazionale e dalla Federazione Pd di Verona, in programma venerdì 29 aprile a Verona al Palazzo del Consiglio Provinciale dalle 10.30 alle 18.00.
All’incontro interverranno, tra gli altri, il presidente dell’Agis, Paolo Protti, il presidente dell’Ater, Maurizio Roi, il presidente dell’Anfols, Francesco Girondini, il delegato Anci per la Cultura, Andrea Ranieri, il presidente di FederMusica, Alessandro Bisail, il presidente di Federdanza, Francesca Bernabini, la componente della Commissione Cultura della Camera, Emilia De Biasi, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, il coordinatore nazionale Slc/Cgil, Silvano Conti, il sovrintendente de La Fenice di Venezia, Cristiano Chiarot, il sovrintendente del Regio di Torino, Walter Vergnano. L’appuntamento sarà concluso dall’intervento di Matteo Orfini, responsabile Cultura del Pd.
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 18:36
# 29
hai dimenticato un aggiornamento:
– molto responsabilmente, in accordo con l'assessore alla cultura (!) Ranieri (ex sindacalista cgil), mantiene i contratti di solidarietà anche con il ripristino del FUS, per abbattere il debito patrimoniale con i soldi dello Stato e gli stipendi dei lavoratori:
– molto responsabilmente, pur avendo firmato un accordo alla Marchionne contro i lavoratori (agli antipodi da FIOM), e avendo causato un danno patrimoniale al salario dei lavoratori, non si cura nemmeno del fatto che gli stipendi, ridotti, arrivano SEMPRE in ritardo di 7-10 giorni. Chiaro che ai funzionari A e B non fotta un cazzo degli altri, ma c'è un limite a tutto.
– a tanta responsabilità della cgil (e della cisl, anche se non se la caga nessuno ma esiste, per non parlare della uil), da quanto si legge in giro, sta per arrivare la risposta degli autonomi che, seduti sulla riva del fiume, stanno cominciando a veder passare i primi cadaveri. Mi sbaglierò, ma secondo me tira aria di scioperi o addirittura di occupazione.
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 21:15
# 29
aggiungerei qualche aggiornamento:
– la responsabile cgil, in sintonia con l'assessore alla cultura (!) Ranieri /ex sindacalista cgil), pur con il reintegro del FUS, non ha intenzione di levare i contratti di solidarietà, per ripianare il debito patrimoniale coi soldi dello stato e i salari dei lavoratori;
– la responsabile cgil, dopo aver voluto e firmato un accordo in stile Marchionne (agli antipodi della FIOM), non si cura nemmeno di far rispettare il pagamento dei salari in tempi consoni: ormai sono stabilmente posticipati di 7-10 giorni, tanto ai funzionari A e B frega un cazzo, visti gli stipendi possono anche aspettare.
– la responsabile cgil, sparita praticamente nel nulla visto il fallimento organizzativo dei contratti di solidarietà (per non parlare di cisl e uil che non se le caga proprio nessuno), è riuscita a far dissotterrare l'ascia di guerra agli autonomi che sono rimasti sulla sponda del fiume e oggi cominciano a vedere passare i primi cadaveri, come già sapevano.
Se il fiuto non mi inganna (e dopo 20 anni qui dentro difficilmente mi sbaglio), se i confederali non si sbrigano a correre da mamma sindaco Vincenzi a far levare i cds di corsa, sento aria di scioperi a raffica se non di occupazione, che è stata evitata già a suo tempo a fatica. Visto quanto è incazzata oggi la gente, non escluderei questa opzione.
Commento by anonimo — 26 Aprile 2011 @ 21:27
Cico, non posso darti torto…la Cgil, sindacato che stimo negli intenti, ha snaturato la sua mission in Scala, usando la leva dello sciopero per ottenere, come scatole cinesi o bambole russe, altri traguardi ed obiettivi.
Ciò che non va più sopportato è la assoluta intransigente autoritaria condotta nel parlare a nome di 1000 lavoratori quando non hanno il coraggio di indire nemmeno una assemblea generale dei loro iscritti.
Purtroppo la direzione ci fa….fingendo di ostacolare ma nei fatti avallando le dichiarazioni alborelle.
Vedremo il 6 maggio…scommettiamo che annullano la recita serale?
Come al solito la carretta deve tirarla il palcoscenico…!
Io parteciperò alla manifestazione al mattino e fino alle 17, quando termina in tutta Italia (e voglio vedere quanti aderiscono, tra coloro che in quelle ore lavorano).
Far saltare la recita alle 20 che senso ha?
Al mattino c'è una prova della filarmonica, e al pomeriggio una prova di sala.
Potrebbero bastare, o no?
Gli orari coincidono pure con quello che la Camusso richiede…ma staremo a vedere.
Ciao.
Luciano.
Commento by anonimo — 27 Aprile 2011 @ 02:06
E prima che qualche solito noto obietti che la Filarmonica è privata, rammento che è inserita tout court nella programmazione Scala, con i complessi scaligeri impiegati.
Giano bifronte non esiste solo nella mitologia.
LB
Commento by anonimo — 27 Aprile 2011 @ 02:13
caro Luciano,
lo sciopero è per tutta la giornata, quindi è per quello che probabilmente salterà la recita…
forse a te sarebbe piaciuto non perdere la tua paga e manifestare insieme ad altri che per protestare contro il "sistema bungabunga" in cui è precipitato rinunceranno a una giornata lavorativa: io penso sia più giusto che lo sciopero generale blocchi tutte le attività
.
ciao
Commento by checcoscaligero — 27 Aprile 2011 @ 10:12
Caro Henry Potter #35 ;
Sciopero generale de che? La CISL vi fa marameo sugli scioperi generali lo hai capito vero?
Sciopro generale dei teatri? Prima ci sediamo tutti, parliamo finchè non ci secchiamo la gola, di tutto e di tutti e poi forse almeno tra CGIL e FIALS e autonomi riusciamo a gettare le basi per una linea di lotta condivisa. Altrimenti siamo alle solite…scioperate voi per la vostra fondazione speciale..magari uniti alla vostra riserva di caccia FIOM e il resto del mondo vi guarderà attonito pensando che siete solo una massa di privilegiati.
Commento by anonimo — 27 Aprile 2011 @ 12:10
A CICO:
ti sei mai chiesto come mai in mensa nessuno si siede al tuo tavolo?
ti sei mai chiesto come mai in quinta tutti ti evitano?
ti sei mai chiesto perchè quando ti sei presentato alle elezioni RSA CGIL hai preso solo 9 voti?
se non sei RAPPRESENTATIVO è solo per il tuo atteggiamento sgradevole, troppo facile dare la colpa agli altri o teorizzare brogli elettorali!
PS: salutami Sabrina Cottone de "Il Giornale"
Commento by anonimo — 27 Aprile 2011 @ 18:16
All ' omuncolo # 37
non avendo argomenti …. vai sul personale ma , ancora una volta ti smentirò con i fatti . In mensa , è una mia scelta non sedermi a tavoli con gente che non ho nessuna considerazione . In arcata … sono sempre le stesse persone che io , evito in mensa e di conseguenza essendo coerente , ho solo ed esclusivamente rapporti di lavoro con loro ( sapessi quanti … vorrebbero il mio saluto o la mia cosiderazione ) e li evito anche in arcata . Quando mi sono presentato alle elezioni della rsa … ( patetico e infantile unico argomento che avete ) non ho preso 9 voti ma bensì 15 e , tieni presente che io , non ho neanche votato . Votazioni dove tutti e dico tutti …si sono mossi anche con esplicite minacce…per non farmi votare ( compresi capi reparto , dirigenti e sopratutto i fascisti della segreteria
slc- cgil ) . Tu , OMUNCOLO …. sei solo un pupazzo che ti nascondi dietro l anonimato perchè sei un perdente come uomo e come persona .
cico
Commento by anonimo — 27 Aprile 2011 @ 19:23
All' OMUNCOLO # 37
Non posso salutarti persone che non conosco e che ignoro anche l' esistenza e/o la professione .
Commento by anonimo — 27 Aprile 2011 @ 19:29
numero 37
Non conosco Cico, ma di sicuro ha il coraggio di dire delle cose firmandosi.
Tu invece non dici niente e non sei un cazzo di niente.
Per la verità non basta firmarsi, perchè ce n'è un altro che pensa sia sufficiente mentre i suoi contenuti sono puttanate in serie, ma va bè.
Cico, ti stringo idealmente la mano
L.L. dei proseliti del comandante Marcos, come usa scrivere un inutile scribacchino di questo forum
Commento by anonimo — 27 Aprile 2011 @ 20:13
per l'anonimo #36 alcune precisazioni riguardo lo sciopero del 6 maggio:
1) lo sciopero è nazionale e generale e non riguarda solo i teatri, né tantomeno la cosiddetta "autonomia per la scala" (farlocca!), alla quale la SLC-CGIl è peraltro tutt'altro che favorevole, essendo appunto derivante dalla sciagurata legge 100 e i suoi sciagurattissimi (e anticostituzionali!) regolamenti speciali
2) lo sciopero è stato dichiarato dalla CGIL, per gravi motivazioni sociali e politiche: se volete unirvi (confedarli o autonomi) penso non avremmo alcuna obiezione!
3) non mi sento Harry Potter, piuttosto Fred&Georg Weasley, che sono pur sempre di Grifondoro!
tu sei un babbano, un mezzosangue, un magonò o cos'altro?
Commento by checcoscaligero — 27 Aprile 2011 @ 21:03
ti senti duplice, infatti ti dividi tra scala e filarmonica raddoppiando però lo stipendio, e pazienza se salta un giorno di paga per lo sciopero, che vuoi che sia.
Come Fred e George, tra l'altro, non sai andare oltre a frizzi e lazzi, è tutto quello che sai esprimere, come d'altra parte la tua slc-grifondoro. Voldemort Berlusca ringrazia, ed è quello che fate ridere di più. Contento te……
Nella saga, Silvano Conti che posto occupa? Io lo vedo bene tra i Dissennatori.
Commento by anonimo — 27 Aprile 2011 @ 22:19
da Repubblica.it:
Professionisti con la crisi
il lavoro è a “intermittenza”
Avvocati, commercialisti e promotori finanziari. Architetti, biologi e geometri. Ma anche organizzatori di eventi e redattori. Negli ultimi cinque anni, il sessanta per cento ha alternato tempi di lavoro a “disoccupazione” e ha visto peggiorare le proprie condizioni economiche. Gravi conseguenze anche sul futuro previdenziale. I risultati dell'indagine di Ires-Cgil sul mondo delle professioni.
di FEDERICO PACE
Il lavoro, anche per i professionisti, è come una luce che si accende e si spegne. Alimenta speranze quando c'è, scava incertezze quando non se ne trova più. Avvocati, commercialisti e promotori finanziari. Architetti, biologi e geometri. Ma anche organizzatori di eventi, docenti, educatori e redattori. Tra loro, negli ultimi cinque anni, più di sei professionisti su dieci sono stati costretti a misurarsi con l'alternanza di tempi in cui si lavora e tempi in cui di lavoro proprio non ce n'è. A dirlo è lo studio, presentato questa mattina, di Ires-Cigl che ha analizzato un campione di quasi quattromila profili, tra autonomi, dipendenti e praticanti, del complesso mondo delle professioni.
Molte le difficoltà con cui questo spicchio significativo di italiani si ritrova a fare i conti. La crisi certo, ma anche i mancati interventi normativi per rendere davvero più aperto e efficiente il mercato delle professioni. Ora chiedono compensi equi, tutele sociali in caso di malattia, infortunio, maternità e disoccupazione.
Negli ultimi anni solo il 38,6 per cento è riuscito a lavorare in modo continuativo. La gran parte, però, ha vissuto a singhiozzo. Con il lavoro che va e viene. Commissioni e impegni per un po'. E poi niente. Nel complesso, nell'arco di cinque anni, sono stati coinvolti dalla discontinuità del lavoro il 61,4 per cento dei professionisti. Nell'ultimo anno il fenomeno, se possibile, è stato ancora più acuto e ha interessato il 64,6 per cento dei professionisti.
La discontinuità occupazionale sembra caratterizzare, in particolare, la vita dei lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra loro hanno un lavoro “intermittente” l'88,3 per cento. Le cose non vanno meglio per interpreti e traduttori se si considera che quasi tre su quattro alternano lavoro e stop indesiderati. La stessa cosa capita al 76,7 per cento di docenti e educatori. Simili percentuali anche per chi lavora nell'informazione e nell'editoria (vedi tabella).
Quanto al reddito le cose non vanno meglio. In media, nel 2009 il reddito annuale è stato inferiore a 15 mila euro per il 44,6 per cento e di questi più della metà non è arrivato a 10 mila euro. Uno su sei ha superato i 30 mila euro l'anno (vedi tabella). “Le entrate economiche – scrivono gli autori dell'indagine – seguono un’ampia variabilità sia tra i gruppi professionali che al loro interno. In generale, i redditi più bassi si registrano nelle professioni della cultura e spettacolo (il 64,5% ha meno di 15.000 euro netti annuali), nell’informazione ed editoria (59,6%), tra gli interpreti e traduttori (50,1%), i docenti ed educatori (67,8%), i ricercatori (52,6%), i lavoratori a bassa qualifica (50%)”.
Tempi di attesa e accesso al credito. Sei su dieci sono stati poi costretti ad aspettare più di sessanta giorni prima di emettere la fattura e ricevere il pagamento. Un altro 71 per cento dichiara di avere avuto difficoltà ad accedere al credito. Solo il 24,1 per cento arriva a fine mese senza difficoltà. Anche nel caso dei professionisti il primo ammortizzatore sociale è il ricorso all'aiuto dei genitori. Ne fa ricorso, spesso o qualche volta, il 53,8 per cento.
Peggio di prima. L'impatto della crisi si è sentito molto. Per il 30,4 per cento la propria condizione economica nell'ultimo anno è peggiorata in maniera sensibile e per un altro 29,4 per cento è peggiorata seppure di poco. E' rimasta stabile per il 26,9 per cento. Pochi quelli che invece hanno visto migliorare le condizioni (13,4 per cento).
Contributi e indennità. I redditi bassi cominciano a preoccupare molti. Tanto che quasi sei su dieci si dicono pronti a versare una quota contributiva pur di potere accedere a un’indennità di disoccupazione a cui per ora non hanno accesso. “È evidente come questa discontinuità nel reddito – scrivono gli autori del rapporto – abbia un impatto non solo sulla situazione presente ma anche sul futuro previdenziale, mostrando la necessità di intervenire con urgenza per sviluppare delle forme di sostegno al reddito nei periodi di non lavoro”.
Contratti e committenze. La maggior parte opera con partita Iva (il 47,2 per cento) o a regime di contribuzione minima. Ma molti hanno anche contratti del lavoro atipico. A progetto o collaborazioni occasionali. Soprattutto nella cultura e nello spettacolo, i docenti e gli educatori, gli interpreti e i traduttori, i lavoratori dell'informazione e dell'editoria. Uno su cinque ha un solo committente. A questi si deve aggiungere un altro 35,2 per cento che lavora per più committenti di cui uno però è quello principale. Il 44,2 per cento lavora invece per più committenti che pesano in maniera equa. Un unico committente è più diffuso tra i ricercatori (quasi in quattro casi su dieci), i professionisti dell'area economica e quelli dell'area gestionale-amministrativa.
La previdenza. Circa un terzo dei professionisti versa i contributi alla gestione separata dell'Inps e quasi un altro 14 per cento non ha alcun contributo pensionistico. Se si sommano queste due componenti, scrivono gli autori dell'indagine, si osserva come per “il 48,1% dei professionisti autonomi il futuro previdenziale sia caratterizzato da un elevato grado di incertezza”. Riguardo all’opportunità di versare una quota aggiuntiva in un fondo di previdenza integrativo, sarebbero d’accordo il 59,1% degli intervistati. Precisamente, la maggior parte sarebbe d’accordo solo se i compensi fossero più elevati (33,6%), il 18,7% solo se fossero previste delle detrazioni fiscali e solo il 6,7% valuterebbe questa opzione “solo se i compensi fossero definiti contrattualmente”. Dei rimanenti, il 21,9% non è interessato in alcun modo e il 19% preferisce scegliere individualmente sul mercato.
La scelta e la necessità. C'è poi la questione di quanto lo status di autonomo sia una scelta e quanto invece una conseguenza inevitabile delle condizioni del mercato e di quanto chiesto da committenti e imprese. La condizione di lavoratore autonomo è una scelta per il 44,9 per cento. Per il 46,6 per cento è l’unico modo di lavorare nel mercato mentre per un altro l’8,5 per cento è stato esplicitamente richiesto dal datore di lavoro.
Dipendenti e professionisti. Ci sono ad ogni modo dei vantaggi percepiti. La maggioranza dei professionisti ritiene di avere una maggiore autonomia rispetto a chi fa la medesima professione come dipendente. Molti ritengono di godere di maggiore flessibilità nell’orario di lavoro e di più opportunità di crescita. A questi fanno da contraltare alcuni svantaggi comunque significativi. Quasi la metà degli autonomi ritiene di avere una peggiore organizzazione del lavoro e minori opportunità di aggiornamento. E solo il 46,6 per cento degli autonomi ritiene di avere un maggiore riconoscimento professionale rispetto ai dipendenti. La quasi totalità (85,6%) pensa di sopportare più oneri fiscali e nel complesso il 59,1 per cento degli autonomi ritiene di avere un peggiore trattamento economico rispetto ai dipendenti.
Identificazione di sé. Se chiamati a dare una definizione al proprio status, quasi sette su dieci dicono di essere liberi professionisti con scarse tutele. Uno su dieci si rappresenta come un lavoratore autonomo, il 13,7 per cento si percepisce come un lavoratore dipendente non regolarizzato e solo una minima parte si sente un libero professionista affermato (7,5 per cento).
Le richieste. Quello che chiedono i professionisti in termini di welfare e politiche sono soprattutto tutele certe in caso di malattia e infortunio, agevolazioni pubbliche alla formazione professionale, incentivi alla stabilizzazione contrattuale, sostegno al reddito in caso di disoccupazione, semplificazione degli adempienti amministrativi e la facilitazione dell’accesso al credito. Quanto alla previdenza, i temi più caldi sono il ricongiungimento dei contributi e la parificazione dei coefficienti di calcolo a quelli dei lavoratori dipendenti che svolgono la stessa professione.
Gli obiettivi da perseguire. In questo contesto, ha detto Davide Imola, …
Commento by lavitaagra — 27 Aprile 2011 @ 23:14
continua:
responsabile professioni di Cgil, è sempre più necessario raggiungere gli obiettivi che prevedono la “riforma delle professioni e un maggior riconoscimento professionale per chi opera fuori dagli ordini, il dialogo strutturale tra il sindacato e le forme di rappresentanza dei professionisti, la promozione di uno statuto del lavoro autonomo che dia impulso al lavoro dei giovani e tuteli l’autonomia dei professionisti con scarse tutele”.
articolo completo e tabelle dati a questo link:
http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/professionisti-con-la-crisi-il-lavoro-a-intermittenza/3959198?ref=HREC1-9
Commento by lavitaagra — 27 Aprile 2011 @ 23:16
Non perdi una occasione per stare un po' da parte…e lasciare la libertà di espressione agli altri anche se "purtroppo" la pensano diversamente da te, Lattuada?
Intanto il senso di un corteo o manifestazione generale è dare un segnale di forte protesta mediatica, non quello di paralizzare una produzione ed una economia, generale o particolare, che in Italia è moribonda.
Infatti la Camusso, che lo sa, ci pensa e ripensa 100 volte prima di proclamare uno sciopero generale, che infine è l'unico modo per mobilitare la gente in piazza…se stanno al lavoro non possono manifestare, ovvio.
Per tua corretta informazione (ma da delegato dovresti saperlo già) lo sciopero è per tutta la giornata, è vero, ma si dà il caso che per giornata in Italia si intenda quella lavorativa, ovvero l'arco di tempo 8-16 o 9-17, come preferisci.
Infatti i cortei di notte non si vedono molto…dicevo che da delegato dovresti sapere che comunque della mia giornata mezza se ne va perchè prima dello spettacolo serale ho prova di sala pomeridiana, quindi ahimè il portafoglio non gonfio mi viene comunque toccato…pertanto la tua conclusione è sbagliata almeno per metà.
Certo, una prova non Scala si puo' spostare, ma forse nemmeno quello sarà fatto, tanto basta alternarsi, come in Quartett.
Purtroppo il buon gioco vi viene dato dalla Direzione che annulla lo spettacolo per una dichiarazione di sciopero…e questo infine viene contrabbandato come rispetto per il pubblico.
Spiegami infine cosa c'entra la propaganda elettorale su chi votare alle elezioni comunali con le ristrette riunioni settore per settore fatte dalla slc cgil scaligera per decidere di aderire allo sciopero del 6 maggio….boh!
Forse non lo ho detto chiaro ma lo dico un'ultima volta, non contesto il merito ma il metodo.
Poi spiegami perchè combattere il regolamento quando TUTTI abbiamo permesso che il decreto diventasse legge 100…all'epoca, era il 24 aprile 2010, eravamo ronte a fronte con la polizia in via Filodrammatici e Albori ci raffreddava…ci spingeva indietro…ti rammento che l'unica iniziativa fatta contro le 2 manganellate (tu eri a suonare come Filarmonica in Teatro a Berlusconi e Napolitano e non le hai viste queste cose, ma ci sono i filmati, se vuoi poi te li passo) è stata una interrogazione parlamentare sulle mazzate prese. E non per iniziativa slc cgil, ma personale. Forse sarebbe stato meglio ci avessero caricato davvero, oltre a qualche giorno di ospedale e fermo di polizia avremmo avuto magari l'attenzione più diretta delle cariche istituzionali presenti in Teatro.
Perchè non abbiamo occupato il Teatro allora, anche a costo di venire sgomberati, con la guida dei Sindacati?
Perchè il sindacato doveva essere un'anatra zoppa, che si accontentava degli emendamenti e dei girettini intorno al Teatro con la bara di legno e 4 sfigati che cantano e suonano, sempre gli stessi poi?
Non rispondermi, sono domande retoriche.
E non voglio intavolare querelle alcuna con te.
P.S. Auguri ad Albori per il malessere momentaneo. Spero guarisca presto.
LB
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 01:46
Pare che ALBORI si vanti davanti ai rappresentanti degli altri teatri di aver preso manganellate e che il rirpisitno del FUS sia stato concesso grazie alle lotte del suo sindacato in Scala.
Henry Potter invece fa sciopero quando lavorano gli altri ma non lui.
Il 6 maggio contatevi , non tira una bella aria nella Camera caro Henry Potter….mi sa che di bandiere della FIOM ne vedrai molte poche stavolta.
Quando si tocca il SUO di culi, Henry Potter si InFIOMMA …eccotelo lì a dichiarare anticostizionale …(vai su wikipedia) il decreto Bondi. Per renderlo anticostituzionale ci vuole una sentenza la regione Toscana si sta muovendo e ha fatto causa al TAR contro il decreto. Voi che fate invece in Scala . Sono tanti altri gli atti anticostizionali che riguardano le Fondazioni , anche il firmare accordi sindacali separati per esempio…lo sai vero? Ricordalo al tuo amico Albori se tante volte se lo fosse dimenticato
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 07:56
tu non vuoi che ti risponda, e fai bene: dici una serie di castronerie una dietro l'altra!
forse ti hanno dato troppe manganellate (oppure troppo poche….)
stammi bene!
Commento by checcoscaligero — 28 Aprile 2011 @ 07:58
Salve. Forse l'avete già commentata altrove e a me è sfuggita,
SENTENZA 18 NOVEMBRE 2000 N° 503
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori […]
ha pronunciato la seguente sentenza:
[leggetevela voi, sono cinque pagine in A4]
PER QUESTI MOTIVI LA CORTE COSTITUZIONALE riuniti i giudizi, DICHIARA L'ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DEL DECRETO LEGISLATIVO 23 APRILE 1998, N. 134 (trasformazione in fondazione degli enti lirici e delle istituzioni concertistiche assimilate, a norma dell'art. 11, comma 1, lettera b) della L. 15 marzo 1997, N. 59.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte Costituzionale, Palazzo della consulta, li 13 Novembre 2000.
Premesso che a quanto ne so io una sentenza della Corte Costituzionale è inappellabile (ma forse sbaglio), ne avevate già discusso in passato e la questione è già risolta, o come la sottoscritta anche voi non ne sapevate nulla?
Attendo delucidazioni, conferme, smentite e quant'altro da chi di certo ne sa più di me.
Susanna
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 09:37
Henry Potter vorrebbe manganellare!…. Eccovi svelato il fasciocomunista. Poi si lamentano perchè gli ex operai di quartoggiaro hanno votato la lega !
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 10:19
Non credo…è solo la ottusa concezione di sapere tutto che gli fa dire certe cose…oltre ad uno stucchevole e malriposto senso dell'ironia.
In fondo è un ingenuo.
Chiunque altro si sarebbe reso conto di collezionare figure di merda solo a mettere un dito sulla tastiera, ma lui continua, imperterrito, ripetendo come un pappagallo i mantra che gli propinano.
Dicono in Toscana…."bimbi belli e bimbi grulli…chi li fa se li trastulli".
A noi in Scala ci è capitato lui…ci vuole pazienza.
LB
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 10:28
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/03/cgil-camusso-sciopero-generale-il-6-maggio/94973/
QUI LA CAMUSSO DICE SCIOPERO DI 4 ORE
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 11:36
# 50
muaaahuahhahahhhahauahahhahahahahuua
poveretto, ha l'encefalogramma piatto.
Secondo me per astenersi dall'usare le mani in altro modo si sfoga pigiando a caso sulla tastiera
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 13:20
VERONESI :
http://allsongs.tv/blog/news–charts/lirica-alberto-veronesi-e-direttore-del-petruzzelli-di-bari/
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 13:30
caro Buono,
vuoi che ricordi a tutti le colossali figure di m…. che hai fatto ( e fatto farte ai lavoratori scaligeri) quando hai speso la tua loquela in tv????
sei un poveretto!
Commento by checcoscaligero — 28 Aprile 2011 @ 17:19
# 54
fossi in te comincerei seriamente a pensare alle TUE di figure di merda che hai fatto, fai e continuerai a fare su questo blog.
Lo stupidario di Totti in confronto sembra un saggio di J.P. Sartre.
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 17:44
Venezia la cgil non esiste più
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 18:35
secondo me dovrebbero cambiare la sigla: da cgil a cigl: cassa integrazione guadagni per i lavoratori. Già, loro sono Progressisti.
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 19:26
ciao
Commento by anonimo — 28 Aprile 2011 @ 20:39
Vuoi fare carriera in azienda?
Iscriviti alla CGIL.
conferderazione giovani italiani lingua lunga
Commento by anonimo — 29 Aprile 2011 @ 06:10
Per quanto concerne lo sciopero la CGIL sta già lavorando per modificarlo in giornata lavorativa e produttiva, visto che i loro responsabili sono ormai quadri della direzione.
Commento by anonimo — 29 Aprile 2011 @ 06:15
SLC-CGIL : confederazione gerontocratica impresentabili leccaculi
Commento by anonimo — 29 Aprile 2011 @ 07:17
AI GESTORI:
ma perchè non cambiate il nome a qst blog?
visti gli insulti quotidiani alla cgil, potreste chiamarlo "insultiamolacgil.it", trovereste sicuramente molti sostenitori, tra i quali il berlusca, la marcegaglia, marchionne, il ministro sacconi, la uil e la cisl (che bella compagnia fareste!)
bravi bravi….
Commento by checcoscaligero — 29 Aprile 2011 @ 07:55
Beh, ci riprovo.
Salve. Forse l'avete già commentata altrove e a me è sfuggita,
SENTENZA 18 NOVEMBRE 2000 N° 503
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori […]
ha pronunciato la seguente sentenza:
[leggetevela voi, sono cinque pagine in A4]
PER QUESTI MOTIVI LA CORTE COSTITUZIONALE riuniti i giudizi, DICHIARA L'ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DEL DECRETO LEGISLATIVO 23 APRILE 1998, N. 134 (trasformazione in fondazione degli enti lirici e delle istituzioni concertistiche assimilate, a norma dell'art. 11, comma 1, lettera b) della L. 15 marzo 1997, N. 59.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte Costituzionale, Palazzo della consulta, li 13 Novembre 2000.
Premesso che a quanto ne so io una sentenza della Corte Costituzionale è inappellabile (ma forse sbaglio), ne avevate già discusso in passato e la questione è già risolta, o come la sottoscritta anche voi non ne sapevate nulla?
Attendo delucidazioni, conferme, smentite e quant'altro da chi di certo ne sa più di me.
Susanna
Commento by anonimo — 29 Aprile 2011 @ 10:10
Susanna,
Sei del Carlo Felice vero? Dovreste farvelo delucidare , confermare da chi ha recepito la proposta del CDA del Carlo Felice di fallimento della fondazione . Come vedi non esistendo la legge veltroni non esitono i requisiti per fallire. Qua sono sicuro che di risposte ne troverai ben poche , sopratutto da Henry Potter …che non è altro che il ripetore radio di Albori & C.
Commento by anonimo — 29 Aprile 2011 @ 12:44
mi
Commento by anonimo — 29 Aprile 2011 @ 12:59
ciao Susanna!
in effetti sembra strano che una sentenza di oltre dieci anni fa non abbia modificato la natura delle fondazioni….
non ne so molto di questa cosa, ma proverò a informarmi!
qlk altro, anche non della cgil o di grifondoro, ne sa qlc????
Commento by checcoscaligero — 29 Aprile 2011 @ 13:53
la sentenza è stata depositata solo 4 settimane fa, questi sono i tempi della giustizia,
siccome la sentenza esprime un giudizio di incostituzionalità sulla legge Veltroni, la conseguenza sarebbe che le Fondazioni non possono essere di diritto privato.
Ovvero, sarebbe una rivoluzione che riporterebbe indietro l'orologio al tempo degli Enti Lirici.
E sottolineo: MAGARI!
Quanto al checco di casa vostra, presenza inutile ma fastidiosa come quella di un tricocefalo, probabilmente non ha ancora capito che i primi a insultare la sua amata cgil sono proprio molti suoi rappresentanti nei vari livelli, aziendali, territoriali, provinciali, nazionali ecc. Per non parlare della cisl e della uil con le quali fanno come i ladri di Pisa. Ma pazienza, d'altra parte cos'è che capisce il carneade di Hogwarts?
Commento by anonimo — 29 Aprile 2011 @ 19:50
il saccente anonimo #67 ci ha chiarito il perchè dell'ignoranza di molti di noi – me compreso- sulla sentenza della Corte Costituzionale,
una sentenza che dovrebbe quindi aiutarci a riportare il giusto rapporto tra pubblico e privato nei Teatri, che avevano appunto il sostegno degli sponsor anche prima della trasformazione in Fondazioni.
speriamo!
quanto a chi insulta la cgil, mi pare evidente che alcuni degli interventi in questo blog siano marcatamente segnati da una rabbia furiosa contro il sindacato nel quale milito, che so non essere esente da varie problematiche, ma rimane a mio giudizio la forza sociale che meglio difende i diritti dei lavoratori italiani nel suo complesso.
continuare a insultare (anonimamente peraltro) me e le mie idee per via della mia militanza, offende più voi che il sottoscritto, credetemi
ciao
Commento by checcoscaligero — 29 Aprile 2011 @ 21:10
menomale che c'è la c.g.l.senò il teatro chiuderebbe.questa e solo invidia e gelosia.voi dovreste fare qualcosa per i lavoratori invece di criticare .
Commento by anonimo — 29 Aprile 2011 @ 21:38
Chi vi scrive è un iscritto cgil e onestamente il tanto criticato conflitto d' interesse è presente anche in questo sindacato.
Mi sembra che a Venezia il segretario sia diventato capo reparto.
Mi hanno detto che sono a rischio certe norme contrattuali, che prima venivano rispettate.
La cgil è un grande sindacato, ma certi rappresentanti, che la sfruttano per far carriera, devono essere allontanati.
Altrimenti Checco sarai sempre bersagliato da critiche.
Ti pregherei, visto che sei una persona a modo, di far valere la tua esperienza sindacale per portare a conoscenza il problema degli amici di Venezia, che sono in balia di questi profittatori.
Paolo Treviso
Commento by anonimo — 30 Aprile 2011 @ 06:10
Scusa #70 ma se tu vuoi aiuti forse è meglio se ti spieghi.
Il segretario è diventato caporeparto? Segretario di che? Segretario Territoriale?
Se si tratta di un dipendente rappresentante della CGIL che ha fatto carriera , non c'è da scandalizzarsi. E' pieno di storie così. Non solo nei teatri , ma anche negli altri luoghi di lavoro come ospedali, poste, ferrovie..ecc ecc.
Se invece hanno preso un quadro CGIL dal territorio, un ex postino che fino a ieri faceva il sindacalista a tempo pieno e lo hanno piazzato in teatro a fare il capo reparto, allora dato un posto ad un incompetente.
In nessuno dei due casi mi scandalizzerei troppo. Lo leggi qua Henry Potter vero? Ecco questa è la CGIL …e pensa che sto qua è della Scala..figurati quelli degli altri teatri in che condizioni sono.
Quali sarebbero le norme contrattuali a rischio che prima venivano rispettate?
Mei teatri non è mai stata rispettata nessuna norma fino ad oggi.
Commento by anonimo — 30 Aprile 2011 @ 06:37
Solo da quattro settimane, e la sentenza porta la data del 13 novembre 2000?!?! Povera Italia…
Di conseguenza nascono spontanee due domande:
1) perché salta fuori proprio adesso? Qualcuno si è finalmente reso conto che il sistema Fondazioni applicato alla realtà lirica Italiana è un insulto all'intelligenza, visto e considerato che tranne realtà come la Scala, tuttii gli altri hanno enormi difficoltà ad attirare privati; peraltro, se non ricordo male, di questo si parlava già negli anni novanta, e puntualmente si è verificato… Noto inoltre che il procedimento era stato avviato dalle Regioni Piemonte e Regione Lombardia, quindi, pur essendo erga omnes (così mi hanno detto) a naso proprio da queste due regioni dovrebbe partire tutto il discorso.
2) Come è stato possibile legiferare per undici anni fregandosene bellamente di una sentenza che vanificava i pricipi fondamentali della legge Veltroni? Che senso ha la famosa legge 100 (tanto per parlare dell'ultima arrivata) se non è costituzionale la legge cui fa riferimento?
Penso sarebbe duopo allargare al più presto un confronto in tutti i teatri sull'argomento. Per quanto mi riguarda, come diceva Verdi, "torniamo all'antico, sarà un progresso!".
Susanna
Commento by anonimo — 30 Aprile 2011 @ 06:40
scaligero # 68 (che poi come cognome di scaligero ha ben poco, ma pazienza)
per quanto possa essere saccente (almeno, questa è opinione tua, e non un'evidenza empirica), il primato non te lo leva nessuno, nè mi interessa levartelo.
Rasserenati, e soprattutto ogni tanto staccati dalla tastiera, il mondo reale non è poi così male in confronto a quello virtuale in cui trascorri le tue grigie giornate.
Buon 1 maggio, soprattutto a chi è usurato dal lavoro in filarmonica.
Commento by anonimo — 30 Aprile 2011 @ 07:13
caro Paolo #70,
io non è che posso occuparmi dei probòlemi della cgil veneziana, se non chiedendo lumi alla segereteria nazionale, ma cmq credo dovrebbero essere gli iscritti per primi a pretendere dai loro rappresentanti il rispetto delle regole morali e etiche del fare sindacato!
per quanto dicono qui sopra sembrerebbe che la cgil scaligera attuale è in combutta con la direzione: li sfido a provare quello che dicono, 'sti fetenti!!!!!
forse in passato (anni fa) al tempo del craxismo milanese qlk robaccia è stata fatta, ma che c'entro io?????
Susanna: sono pienamente d'accordo con te, e spero presto si prenda per bene in esame la sentenza della CC
#73: chi sei tu per permetterti di continuare a insultarmi senza argomenti veri???
sei solo un povero mentecatto….(e probabilmente la Filarmonica fa guadagnare anche te!)
ma và a ciapà i ratt!!!!!
buon Primo Maggio a tutti
Commento by checcoscaligero — 30 Aprile 2011 @ 07:55
1° MAGGIO SCIOPERO GENERALE DEL COMMERCIO E DEL TURISMO
PER LA DIGNITA' E I DIRITTI DEI LAVORATORI
PER DIFENDERE LA MAYDAY – VERSO LO SCIOPERO PRECARIO
I padroni del vapore sono tornati all'attacco: dopo la firma del vergognoso contratto del commercio con Cisl e Uil, hanno deciso aperture generalizzate per il 1° maggio con la complicità di politici asserviti ai loro interessi di bottega.
Al calo dei consumi dovuto all’immiserimento dei lavoratori, pensionati e ceti popolari si risponde con stupidi artifici quali le aperture continuate e non con interventi volti a ridistribuire il reddito per superare l’accumulo di disuguaglianze degli ultimi vent’anni.
Si decidono aperture di negozi e catene commerciali in tutta Italia solo per affermare che i lavoratori non hanno diritti e che, anche il 1° maggio che storicamente nasce come momento di lotta dei lavoratori, è cosa loro.
La festa dei lavoratori nasce alla fine dell'ottocento in ricordo del «massacro dell'Haymarket di Chicago», avvenuto in seguito alla prima manifestazione nazionale per la giornata delle 8 ore fissata il primo maggio 1886 dai sindacati americani e diventa nel 1891 la festa dei lavoratori di tutti i paesi , per manifestare la comunanza delle loro rivendicazioni e la reciproca solidarietà''.
Sull'onda della nemesi storica che avanza nel nostro paese, i padroni e i loro lacché politici e sindacali vogliono regolare a loro favore i conti con i lavoratori, cancellandone diritti e dignità.
Mentre in tutta Italia si avanzano proposte di apertura di negozi e catene commerciali, a Milano la Questura IMPEDISCE, per esigenze di libera circolazione, il tradizionale corteo della My Day nel percorso storico che attraversa la città passando dal Duomo e da Piazza Cordusio per terminare al Castello, lo decentra e obbliga a concluderlo al Parco Sempione.
Le provocazioni si sommano alle provocazioni, i divieti ai divieti, mentre le libertà si restringono in nome di astratte necessità dettate da esigenze politiche, di ordine pubblico e dalle elezioni imminenti in diverse città e province.
Rispondiamo con la lotta. Fermiamo l'apertura delle catene commerciali e dei negozi con lo sciopero e la mobilitazione.
Riprendiamoci la MayDay, confermiamo il percorso storico.
PERCORSO
Piazza XXIV Maggio Corso di Porta Ticinese, via De Amicis, Via Cesare Correnti, via Torino, Via orefici, P.za Cordusio, Via Meravigli, corso Magenta, Via Carducci, P.zale Cadorna, via Paleocapa, viale Emilia Alemagna, viale Milton angolo Viale Alemagna.
DOMENICA 1° MAGGIO 2011
SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DI 24 ORE
DEL SETTORE COMMERCIO E TURISMO
FLAICA Uniti CUB
Confederazione Unitaria di Base
20131 Milano – V.le Lombardia, 20
Tel. 02/70631804 – 70634875 Fax 02/70602409
e mail: flaica@cubnazionale.it
Commento by unlavoratore — 30 Aprile 2011 @ 11:00
DOMENICA SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DI 24 ORE
DEL SETTORE COMMERCIO E TURISMO
FLAICA Uniti CUB
Vi aspettiamo alle ore 15 in porta ticinese per la più grande manifestazione italiana da 11 anni del 1° MAGGIO.
Commento by unlavoratore — 30 Aprile 2011 @ 11:09
Scusate ma dove sta scritto che la sentenza è di 4 settimane fa? L'ho letta ma è stata depositata con firma del cancelliere regolarmente il 18 dicembre 2000….cosa vuol dire questa storia delle 4 settimane?
Resta il fatto che non ne sapevo nulla neppure io…
Al collega della Fenice…non stare a supplicare..lo hai capito o no che Henry Potter qua protegge solo il suo didietro e del resto se ne sbatte altamente tranne fare discorsetti detti e ridetti?
Continuiamo a farci del male e ad ignorare tutto e tutti vedrai che fine farà la sinistra alle prossime elezioni.
Commento by anonimo — 30 Aprile 2011 @ 12:30
c
Commento by anonimo — 30 Aprile 2011 @ 23:06
dddd
Commento by anonimo — 30 Aprile 2011 @ 23:09
a Cico
Non capisco che gioco fà ,lei è contro i lavoratori che sono daccordo sullo sciopero .E adesso parla male anche dei capi reparto che la porta in tutte le trasferte come il Giappone ecc .Non riesco a capire una cosa ma lei a che gioco sta giocando, ?che cosa vuole realmente ? .Ringrazio le persone come lei che hanno rovinato il Cub ,inoltre le ricordo che quando il Cub dichiara lo sciopero , lei come altri lavoratori non rispettano le decisioni che vengono prese dal vostro sindacato .Quindi come vuole cambiare il sistema sindacle ?,se per prima lei non rispetta il suo cub ?,per questo motivo lei se la prende con la C.G.I.L. ?,vuole per caso diventare direttore generale oppure capo reparto ?, del del resto qualcuno lo è già diventato infatti sta rovinando la C.Gil.
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 09:44
#80 ma lei perchè non si impara un poco a scrivere taliano?
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 16:11
# 80
Lei , non sà … quel che dice .
Detto questo … Le ribadisco che , più " ROSICATE " più rido dentro .
cico
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 18:42
n 81
Vedo che lei conosce alla perfezione l' italiano ., vada a rivederie ciò che ha scritto e poi ne possiamo riparlare . L' italiano è il suo forte specie nello scrivere .,non vorrei mai sentirla parlare .
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 21:04
#83, ma lei è andato a scuola di italiano insieme al rosso e ad Albori?
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 21:32
A Cico
Io so quello che dico perchè vedo è sento, quindi ho la conferma di ciò che dico Mi fa piacere che lei è tranquillo e che rida., ma penso che nel suo profondo del suo io un ' pò di amarezza c'è , perchè non era la risposta che mi aspettavo ,del resto c'è un detto chi tace acconsente .Se ci dovesse essere un ' altra elezioni spero che lei non prenda neanche un voto .Del resto cosa ci si può aspettare da una persona come lei,se per prima non rispetta i lavoratori ? .
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 21:33
#85 dicci chi li rispetta i lavoratori…i sindacati?
Tu sai solo parlare, senza proporre niente, mentre Cico sta chiedendo una cosa giusta,,,RSU democratiche subito, basta coi delegati nominati dalle segreterie e con questi sporchi giochetti
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 21:51
85 I SINTACATI, NOMINATI DALLE SEGRETERIE SONO: CISL UIL. PARLA ANCHE CON LORO DEL RSU. NON SOLO CON LA CGIL.
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 22:12
Ma andate a studiare l'italiano….ignoranti.
Commento by anonimo — 1 Maggio 2011 @ 22:28
CISL e UIL non sono sindacati , sono i pupi del governo nelle aziende
Commento by anonimo — 2 Maggio 2011 @ 10:20
CGIL,CISL,UIL,non sono sindacati, sono i pupi del governo nelle aziende.
Commento by anonimo — 2 Maggio 2011 @ 10:52
Solo in Veneto ci sono due fondazioni
Forza Verona.
Commento by anonimo — 2 Maggio 2011 @ 10:55
In veneto si sono 2 fondazioni perchè Venezia è una Repubblica a se. Viva la Serenissima!!!
Commento by anonimo — 2 Maggio 2011 @ 11:27
FORZA CHECCO
Commento by anonimo — 2 Maggio 2011 @ 12:12
Forza Ghirondini…. uno degli uomini piu' incompetenti d'Italia
Commento by anonimo — 2 Maggio 2011 @ 13:25
n 84
Bravo !,come ha fatto a capire, e si ha proprio ragione .,e lei con chi è andato /o andata ? ah si mi faccia pensare ma certo sicuramente sarà andato/a nel medioevo .Gli ricordo che siamo nel 2011 e la scrittura è cambiata. Approposito taliano si scrive : italiano ……..e nella lingua italiana non si scrive :perchè non si impara a scrivere un' po' di italiano .,ma si scrive perchè non impara a scrivere in italiano ?oppure perchè non prende lezione di italiano? comunque nessuno è perfetto quindi gli consigilo di andare a rileggere cio' a scritto .,perchè dare dell' ignorante gratis non è corretto.
Commento by anonimo — 2 Maggio 2011 @ 21:16
Se le fabbriche sono in crisi ci lasciano a casa voi invece siete foraggiati, come al solito, con l' aumento della benzina e altro.
Commento by anonimo — 3 Maggio 2011 @ 06:04
@96
Ma quale aumento della benzina. E' una bufala che gli aumenti della benzina servano a pagare il FUS ed è anche stata ben spiegata. Sei anche cieco oltretutto , rileggitti il post del #1, se sei capace ad intendere l'italiano e capirai che "FORAGGIA" (termine del cazzo) la benzina.
Coglione!
Commento by anonimo — 3 Maggio 2011 @ 08:03
Si scrive chi foraggia non che foraggia, mantenuto
Commento by anonimo — 3 Maggio 2011 @ 13:55
Che …inteso : come "che cosa" foraggia l'aumento dell'accisa sulla benzina. Impara l'italiano e poi usa il computer . Oltre che Coglione/a sei pure analfabeta !
Commento by anonimo — 3 Maggio 2011 @ 15:33
fioraggia è e rimane un termine del cazzo…
Commento by anonimo — 3 Maggio 2011 @ 15:34
foraggiare provvedere di foraggio: f.icavalli.sovvenzionare,anche a fini non onesti:f.qlcu.nella campagna elettorale.
:
Commento by anonimo — 3 Maggio 2011 @ 20:34
SOTTRAZIONE DI DEMOCRAZIA !!!!
La slc-cgil Teatro alla Scala , nel volantino che motiva lo sciopero
nazionale indetto per il : 06/05/2011 , si LAMENTA ( giustamente )
nei confronti del governo , perchè li esclude dalle contrattazioni
( meccanici, fiat , pubblico impiego , commercio ) senza che ,peraltro ,
i lavoratori possano esprimersi con un VOTO sul merito delle intese
che li riguardano . Mi chiedo : sarà perchè Loro , non permettono ai
TANTI lavoratori del teatro ,di votare e/o di esprimersi sul merito delle
intese che li riguardano che , il goveno li ha copiati ?
Commento by anonimo — 4 Maggio 2011 @ 00:41
per il #102:
perchè scrivi cose false?
la slc-cgil è l'organizzazione sindacale che in Scala convoca il maggior numero di assemblee e fa sempre votare le proprie decisioni agli iscritti.
sfido chiunque a provare il contrario.
ciao
Commento by checcoscaligero — 4 Maggio 2011 @ 06:08
Ecco…bravo idiota, finalmente hai aperto il vocabolario e hai letto che il termine foraggiare con l'opera lirica non c'entra un cazzo.
Adesso puoi tornare a vangare. Coglione.
Commento by anonimo — 4 Maggio 2011 @ 08:48
# 103
Sei veramente patetico ….
Tu , sai benissimo che al Teatro alla Scala , la maggioranza dei lavoratori
non è iscritta alla slc-cgil . Dal tuo superbo portatore di verità … ritieni
giusto che ,… quei lavoratori non possano esprimere il loro parere con il
voto mentre , fate votare maschere e comparse che , con il nostro
contratto ( normativa , parte economica ) non centrano niente ? Le vostre
assemblee ( sempre spezzettate ) perchè le fate solo per gli iscritti ?
Ritenete che i lavoratori non iscritti alla slc-cgil non abbiano diritto di
essere rappresentati ? Perchè vi ostinate a non fare l' rsu quando
queste , sono previste dal ccnl ? Sarà che , avete timore di guardare
in faccia la realtà e che vi rendiate conto che avete fallito, perchè
non siete più rappresentativi …. ? Vi siete " arroccati " nel vostro
fallimento e , non siete più utili ai lavoratori .
Commento by anonimo — 5 Maggio 2011 @ 11:16
arrivo piu' autonomia per il teatro alla Scala
Letizia Moratti festeggia, se l'augurava anche Toscanini
05 maggio, 20:21
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(ANSA) – MILANO, 5 MAG – La Scala di Milano si prepara ad avere piu' autonomia. Il governo ha infatti approvato oggi un regolamento per le fondazioni liriche piu' virtuose.
Finanziamenti triennali e la possibilita' di contrattare con i sindacati un contratto di lavoro autonomo sono due delle novita' previste dalla forma speciale per cui la Scala ora dovra' fare domanda. E' gia' fissata per domani una riunione del cda. Il sindaco Letizia Moratti si e' detta soddisfatta ricordando che anche Arturo Toscanini nel 1923 si augurava questa autonomia.(ANSA).
Commento by anonimo — 5 Maggio 2011 @ 23:38
moratti pulisciti prima la bocca quando parli di toscanini….che perda l'elezioni….nostra unica speranza milanese
Commento by anonimo — 6 Maggio 2011 @ 01:40
Ve la da il tribunale l'autonomia.
Commento by anonimo — 6 Maggio 2011 @ 08:22
Letizia lafalsa Moratti vs. Maurizio Guagnetti
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Ora
Oggi alle 22.30 – Domani alle 1.30
Luogo
Milleluci
Rosolino Pilo 7
Creato da
Maurizio Guagnetti per Pisapia
Maggiori informazioni
Letizia lafalsa Moratti torna con i suoi perfidi comizi elettorali. Per fortuna ci penserà Maurizio Guagnetti, candidato di Sel al Consiglio Comunale, a tenerle testa. E ci sarete anche voi, naturalmente, che potrete tirarle cesti di lattuga o osannarla, a seconda del vostro orientamento.
Guarda qua cosa ha combinato l'ultima volta che s'è fatta vedere in giro…
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Riassumendo:
Milleluci, via Rosolino Pilo 7 (zona P.ta Venezia)
ore 22.30
Ti aspettiamo!
Commento by ramonn — 6 Maggio 2011 @ 23:16