Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

30 Gennaio 2013

CdA Scala e il codice etico.

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 16:17

Consiglio di Amministrazione del Teatro alla Scala

Presidente Giuliano Pisapia (Sindaco di Milano)

Vice Presidente Bruno Ermolli

Consiglieri: Stéphane Lissner, Giovanni Bazoli, Guido Podestà. Aldo Poli, Paolo Scaroni, Fiorenzo Tagliabue, Alessandro Tuzzi, Margherita Zambon.

Collegio dei Revisori dei Conti .    Presidente Mario Cattaneo

Membri Effettivi Marco De Luca, Marcello Coato

Membro Supplente Nadia Palmeri            

Codice etico

Parte speciale A

Parte speciale B

Parte speciale C

Parte speciale D

Parte speciale E

Parte speciale F

Parte speciale G

Parte speciale H

Parte speciale I

Modello di organizzazione, gestione e controllo

tratto dal c. etico.     3.1.6 Correttezza nella gestione dei contratti
Con riferimento ai rapporti in essere, chiunque operi in nome e per contro della Fondazione deve evitare di prendere spunto da eventuali lacune contrattuali o da situazioni impreviste per rinegoziare il contratto sfruttando la posizione di dipendenza o di inferiorità in cui si sia venuto a trovare l’interlocutore. La Fondazione si adopera affinché i contratti e gli incarichi di lavoro siano eseguiti secondo quanto stabilito consapevolmente e liberamente dalle parti.

6 Comments

  1. Interrogazione dei radicali sui biglietti omaggio: in testa due consiglieri «padani»

    Alla Scala gratis, record leghista di ANNACIIIARA SACCIII I melomani più incalliti, soprattutto se il biglietto è gratuito — per sé e per gli amici, ferma restando l’assoluta liceità dell’operazione — sembrano essere i leghisti: record per i consiglieri comunali Massimiliano Bastoni e Luca Lepore che, rispettivamente, hanno ottenuto 3o e 32 poltrone omaggio per la Scala nei 13 mesi che vanno dall’U giugno 2011 al7luglio 2012. Seguiti da Matteo Forte (Pdl), Filippo Barberis (Pd), Carmine Abagnale (Pdl) e Raffaele Grassi (Idv). Ingressi liberi: si possono chiedere, ci sono. Ma il radicale Marco Cappato, che ha chiesto i dati degli spettacoli visti «da Palazzo Marino» a costo zero — come ha fatto per partite e concerti a San Siro — non ne fa una questione «moralistica». Piuttosto, con una interrogazione presentata ieri al sindaco Pisapia e all’assessore Boeri, chiede «quali siano i criteri e le pratiche per accedere ai biglietti» e quali siano le loro valutazioni «sull’appropriatezza del sistema in vigore». Insomma, regole precise e più trasparenza. Il resto sono i numeri di un anno di rappresentazioni: 16 posti destinati al Comune per ogni spettacolo scaligero, 1.692 ingressi gratuiti (Tabacci al top degli assessori con 16; il segretario generale Ileana Musicò tra i dirigenti con 24; la Mongolia tra le delegazioni), 892 restituiti e 1.144 inutilizzati. Buttati, sprecati. Fascino del posto libero, «poi vediamo se andiamo». Non solo alla Scala. Anche agli Arcimboldi (sul podio il consigliere pd Francesco Mancuso con 22 e, a seguire, ancora Massimiliano Bastoni con 16) e pure al Piccolo, dove però su 2.228 biglietti destinati al Comune (dal 5 settembre 2011 al 5 luglio 2012) ne sono stati resi 2.099. ***
    31/01/13 CORRIERE DELLA SERA MILANO ALLA SCALA GRATIS, RECORD LEGHISTA

    Commento by Anonimo — 31 Gennaio 2013 @ 10:39

  2. 1/01/13 REPUBBLICA MILANO SCALA, IN UN ANNO QUASI 1.700 BIGLIETTI GRATIS PER CONSIGLIERI E ASSESSORI – IN UN ANNO OLTRE DUEMILA BIGLIETTI GRATIS PER I TEATRI A CONSIGLIERI E ASSESSORI

    Meno frequentati il Piccolo e il teatro degli Arcimboldi Scala, in un anno quasi 1.700 biglietti gratis per consiglieri e assessori ORIANA LISO A PAGINA VI In un anno oltre duemila biglietti gratis per i teatri a consiglieri e assessori Altri mille ingressi alla Scala non utilizzati Cappato: “Temo vengano distribuiti in modo opaco” Il Comune: “Liste vecchie, stiamo modificando le regole” ORIANA USO L9 ELENCO è lunghissimo e, da un certo punto di vista, ottimo come osservatorio sul gradimento dei teatri comunali milanesi da parte di consiglieri, assessori, dipendenti e dei loro ospiti. Perché sein un anno, grazie alla convenzione tra la Scala e Palazzo Marino, i biglietti gratis utilizzati sono 1692 sui 3728 totali, per le rappresentazioni delle tre sale del Piccolo Teatro, più o meno nello stesso periodo, i biglietti utilizzati sono stati soltanto 129 sui 2228 disponibili Spigolature colte negli elenchi sulla destinazione dei biglietti omaggio dei teatri milanesi ricevuti dal consigliere radicale Marco Cappato, dopo lunga attesa, dagli uffici di Palazzo Marino. Perché la questione delle regole e delle eccezioni degli ingressi gratuiti per attività di rappresentanza è uno di quei temi facilmente utilizzabili anche in funzione “anticasta” e che, per motivi di trasparenza, la giunta arancione ha promesso di meglio definire, così come accaduto almeno in parte per gli ingressi allo stadio. «C’è un problema di opacità nella gestione di questi biglietti: io, per esempio, non ho mai ricevuto una comunicazione che mi informasse della disponibilità di ingressi gratuiti per i consiglieri. Per questo temo vengano distribuiti in modo informale, in base a chi sa della convenzione», commenta Cappato con gli elenchi in mano. Il suo nome, in effetti, non compare tra quelli che hanno chiesto e ottenuto i biglietti gratis, assieme al grillino Calise, alla capogruppo di Sel Quartieri e a quella della Sinistra per Pisapia Sonego. Gli altri consiglieri, almeno alla Scala e nel periodo compreso tra giugno 2011 e luglio 2012, ci sono andati almeno una volta a testa con un accompagnatore (o hanno regalato a qualcuno i biglietti, visto che non sono nominativi). Con 32 ingressi guida la classifica il leghista Lepore, ma è tallonato da Barberis del Pd, da Forte del Pdl, da Grassi dell’Idv e via così. Stesso discorso nella giunta: dagli zero biglietti di Granelli e Maran si sale ai 16 di Tabacci e ai 13 di Bi-sconti (il sindaco Pisapia si ferma a 10). Corposo, poi, il capitolo dipendenti e dirigenti, mentre solo 31 sono i tagliandi distribuiti alle delegazioni estere (Mongolia, Albania, Ontario e altre) e 12 quelli di comuni cittadini che hanno ricevuto i biglietti gratis dopo aver inviato una lettera di richiesta al sindaco. Il confine, labile, delle esigenze di rappresentanza viene tirato nell’ultima, immancabile categoria di biglietti. Sotto la voce “varie ” ci vanno i320 biglietti che l’assessorato alle Politiche sociali usa per i centri anziani e per gli altri utenti dei servizi comunali, ci vanno i tanti biglietti per associazion i vittime di guerra o per opere caritatevoli come la Cardinal Ferrari, ma anche i biglietti gratis per il presidente della provincia Podestà e per l’eurodeputato Pdl Albertini (sei a testa) e perla deputata Pd Adamc (due). Sugli altri teatri (Arcimbol• die il circuito del Piccolo, owerc Grassi, Strehler e Studio) i numeri sono molto meno consistenti ma si sa, il fascino (e il prestigio) della Scala esula dallo spettacolo rappresentato.Al momento la regola dice che i biglietti sono disponibili presso i teatri entro 48 ore dalla rappresentazione, ma solo dietro conferma: i biglietti non richiesti dal Comune vengono messi in vendita. «Gli elenchi si riferiscono a convenzioni ormai vecchie, che stiamo modificando nella stessa direzione della nuova disciplina sui biglietti per San Siro, che assicura trasparenza e toglie l’automaticità dei biglietti gratis», spiegano da Palazzo Marino. *** TEATRO ALLA SCALA TEATRO ARCIMBOLDI stagione 2011-2012 334 368 PICCOLO TEATRO I numeri • Biglietti utilizzati • Biglietti restituiti ‘% Biglietti inutilizzati dal l’ 11 /6/2011 al 7/7/2012 1.692 892 22 della Filarmonica e 870 della Scala 1.144 233 le rappresentazioni andate in scena 16 i posti a disposizione per il Comune per ogni rappresentazione dal 5/9/2011 al 5/7/2012 129 AL PIERMARINI Consiglieri, assessori e sindaco hanno utilizzato 1692 biglietti sui 3728 disponibili. Al Piccolo solo 129 su 2228 **

    Commento by Anonimo — 31 Gennaio 2013 @ 10:43

  3. 06/02/13 PANORAMA STAGIONE LIRICA, SU IL SIPARIO SUI CONTI (IN ROSSO) DEI TEATRI

    SCENARI Stagione lirica, su il sipario sui conti (in rosso) dei teatri Dal 2014 tutte le fondazioni liriche saranno obbligate al pareggio tra i finanziamenti dal Fus (il Fondo unico per lo spettacolo) e i loro altri ricavi, pena la perdita dell’autonomia E tagli ai finanziamenti. Meno trasferimenti da parte di ministero ed enti locali. Ma anche errori gestionali e tanti debiti. Così molte fondazioni nel 2013 rischiano la stecca. ‘ultima polemica è datata 23 gennaio, quando la scelta del ministero dei Beni culturali di erogare non meglio quantificate «risorse aggiuntive» a favore della Scala di Milano ha mandato su tutte le furie gli altri teatri lirici italiani. A protestare sono stati soprattutto il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, che è anche presidente della Fenice, e Bruno Cagli, che guida l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, da sempre impegnata in una sorta di derby dell’eccellenza musicale con il teatro meneghino. Dall’inizio del 2013, però, il malumore contagia tutti i 14 palcoscenici cui è riservato lo status di fondazione. I contributi del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo, sono calati nell’ultimo ventennio da 900 a 262,4 milioni annui. E anche se alla lirica spetta la fetta più grossa delle erogazioni, l’equilibrio dei conti resta precario, come dimostrano gli ultimi bilanci disponibili (al 2011) pubblicati nella tabella a destra. I motivi? I costi degli allestimenti sono esplosi, la crisi scoraggia il pubblico, gli enti locali, con qualche eccezione, stringono i cordoni della borsa. E vero che nel resto d’Europa i finanziamenti pubblici alla lirica in rapporto al pii sono il quadruplo di quelli italiani. Ma è anche vero che le gestioni si sono rivelate assai poco manageriali: cartelloni ridottissimi, spazi inutilizzati, scarsa capacità di diversificare le fonti di ricavo e organici troppo onerosi hanno portato a deficit milionari e in alcuni casi, dal Petruzzelli di Bari fino al Maggio musicale fiorentino, dove si è appena dimessa la sovrintendente Francesca Colombo, alla necessità del commissariamento. (Gianluca Ferraris) La quota di finanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo destinata alle fondazioni liriche. Le scelte sulla suddivisione spettano al ministero per i Beni culturali, che ha un rappresentante nel cda di ciascuna fondazione. Dei rimanenti fondi, il 19 per cento va al cinema, il 16 ai teatri di prosa, il resto a musica, danza e circhi. Fondazioni Comunale di Bob’ na Ma ‘ io musicale fiorentino Carlo Felice di Genova Scala di Milano San Carlo di Na oli Teatro Massimo di Palermo O Iera diRoma Re ‘io di Torino lirico Verdi di Trieste la Fenice di Venezia Arena di Verona Accademia di Santa Cecilia lirico di Ca’ han Petruzzelli di Bari T gyrLA SCALA (MILANO) I contributi privati ammontano a oltre 15 milioni di euro l’anno, un unicum in Italia: elemento che, con una politica di rigore e alcune erogazioni straordinarie, ha consentito all’ente diretto da Stephen Lissner (che nel 2015 traslocherà all’Opera di Parigi dopo avere riscosso una buonuscita da 300 mila euro) di dimezzare il deficit 2012. Però la spending review non è finita, se è vero che l’integrativo dei dipendenti verrà pagato solo a metà: circa 2 milioni su 4,1.
    CARLO FELICE (GENOVA) Riduzione da 8 a 5 milioni dei trasferimenti del Fus (Fondo uNco per lo spettacolo) nel 2013, enti locali nell’impossibilità di rimpinguare il loro contributo, fine del contratto di solidarietà *** Fondo unico spettacolo Stanziamenti pubblici Contributo regioni Contributo comuni Totale aiuti pubblici Risultato 2011 0,934 – 3,339 3,9 0,055 0,1 1,358 0,108 0,006 0,014 0,011 0485 0,016 2,511 – 2,02 Dati relativi al 2011, in milioni di euro. L’ultima colonna mostra che senza aiuti pubblici tutti i teatri lirici sarebbero in forte deficit. dei dipendenti che nel 2012 aveva consentito di risparmiare quasi 4 milioni, altri 4 milioni in meno dagli sponsor. Risultato: se le cifre restano queste, a partire già da maggio i soldi per il Teatro lirico Carlo Felice saranno finiti. Per reagire si punta a ospitare più concerti «fuori cartellone» e ad aprire un ristorante interno. Lo spettro di una riduzione dell’organico, però, è tutt’altro che scongiurato. OPERA E S.CECILIA (ROMA) Sebbene la capitale sia l’unica città a ospitare due fondazioni, i contributi pubblici, compresi quelli comunali, sono sempre stati generosi per entrambe. Eppure l’Opera per tornare in utile ha dovuto tagliare 130 dipendenti, limando così la voce costi del personale» da 43 a 38 milioni di curo. Anche a Santa Cecilia i costi del personale sono alti: le sole retribuzioni dei dirigenti nel 2011 ammontavano a 894 mila curo lordi. Il ricchissimo programma dell’Accademia (1.300 appuntamenti l’anno) richiama sponsor e pubblico pagante, che ha permesso nel 2012 di centrare il sesto pareggio consecutivo. Ma se i trasferimenti Fus dovessero diminuire ulteriormente, anche qui tenere i bilanci in ordine diventerebbe un’utopia. SAN CARLO (NAPOLI) Anche se ha chiuso il 2012 in sostanziale pareggio, il Teatro lirico San Carlo non si è fatto mancare le polemiche sul nuovo consiglio d’amministrazione quasi interamente «politico» e le proteste sindacali, degenerate in luglio nell’occupazione della sovrintendenza da parte dei dipendenti per i quali si ipotizzava di congelare il 25 per cento dell’integrativo sugli A sinistra, il totale dei contributi pubblici alle 14 fondazioni liriche e i loro risultati d’esercizio 2011 (per molti l’ultimo dato disponibile). stipendi. I conti, dopo una lunga gestione commissariale chiusa nel 2011, sono in equilibrio grazie soprattutto a un maxistanziamento della Regione Campania: 40 milioni di curo fino alla stagione 2017.2018. Plei LIRICO (DI CAGLIARI) 21 Debiti e lotte sindacali minano da due anni l’attività del Lirico di Cagliari, ancora in piedi soprattutto grazie a contributi regionali che superano persino quelli del ministero. Nell’aprile 2012 aveva gettato la spugna Gennaro Di Benedetto, ex numero uno del Carlo Felice di Genova, poi era arrivata la gestione ad interim del consigliere Oscar Serci, che aveva persino rinunciato all’indennità. In ottobre il sindaco e presidente della fondazione, Massimo Zedda, ha indicato un nuovo sovrintendente, Marina Crivellenti, ma il ministero dei Beni culturali ha dichiarato irricevibile» per vizi di forma quella nomina. Che da pochi giorni è finita anche in un fascicolo della Procura di Cagliari: dopo un esposto presentato dalle rappresentanze dei dipendenti teatrali, che hanno denunciato procedure opache, i pm indagano il sindaco vendoliano con l’accusa di falso e abuso d’ufficio. ***

    Commento by Anonimo — 31 Gennaio 2013 @ 11:03

  4. Ahahahahah, questo e8 il grenee di battuta che farebbe il mio moroso se mi accompagnasse in cassa. PS: mio sto organizzando con un’amica di Coneglano per passare a trovarti. Appena ci accordiamo ti chiedo le coordinate non vorrei fare figure di merda con la cassiera sbagliata ^^;;;

    Commento by Alba — 11 Luglio 2013 @ 13:28

  5. erectile dysfunction pills
    erectile tissue histology
    best erectile medicine

    Commento by ed medication — 21 Novembre 2020 @ 02:20

  6. erectile creams rite aid
    erectile dysfunction and topical formulas
    erectile machines

    Commento by cheap erectile dysfunction pills online — 26 Novembre 2020 @ 13:28

RSS feed for comments on this post.

Sorry, the comment form is closed at this time.

Powered by R*