Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

28 Novembre 2015

LE MASCHERE NON SI TOCCANO

Filed under: Comunicati Cub,General — Lavoratoriscala @ 14:52

il tempio del prec.Nei giorni scorsi si sono tenute frenetiche trattative in “sala gialla” sul tema degli organici del Teatro. Una sorta di “mercato delle vacche” che ha visto protagonisti la direzione del teatro e Cgil-Cisl-Uil-Fials. Peccato che nelle forsennate trattative si sono dimenticati di chiedere il rinnovo del contratto di  27 maschere assunte nel mese di marzo del 2015 e con il contratto in scadenza il 30 novembre 2015.

Forse non considerano le maschere dei veri lavoratori, ma una sorta i attività “passatempo” per giovani che non sanno cosa fare nella vita. Sappiamo che una parte di loro  è stata prorogata in vari modi per andare oltre la scadenza del 30 novembre.

NOI CHIEDIAMO  PROROGA PER TUTTI

Il diritto al lavoro se lo sono guadagnati in questi mesi. Tutti  loro si sono impegnati al massimo, rinunciando anche ai riposi, lavorando a testa bassa anche quando erano ammalati, arrivando a fare 250 prestazioni su 270 giorni.

Il Teatro ha speso dei soldi per le loro divise, ha impegnato risorse per addestrarli e ora li manda a casa. Una decisione folle ed incomprensibile, frutto di scelte scellerate della direzione del personale e della direzione generale. Tutte le maschere servono al buon funzionamento TEATRO, a garantire la qualità dei servizio ed un’adeguata vigilanza in Teatro durante gli spettacoli.

La  maschera è la prima persona che lo spettatore incontra,è il primo volto del Teatro, è l’immagine stessa dell’accoglienza e della qualità del Teatro. Sottovalutare questi elementi è un errore madornale.

Il Sovrintendente Alexander Pereira intervenga in modo energico per evitare questo scempio!!

Milano, 29 novembre

Cub Informazione

Confederazione Unitaria di Base

Milano V.le Lombardia, 20 – tel 0270631804 – cub.nazionale@tiscali.it – www.cub.it

20 Novembre 2015

Chi la paga la sicurezza?

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 00:11

Pericolo terrorismo, mettere  in sicurezza la Scala e il suo pubblico che non ci deve abbandonare anzi !!!, polizia metal detector ecc .Ottimo , ma perchè  diventano addirittura 24 i vigili del fuoco ministeriali esterni che la fondazione Scala dovrà pagare, un esercito. Quando invece basterebbe potenziare la squadra dei vigili del fuoco interna che solo 2 anni fa venne tagliata e demansionata. La squadra dei vigili del fuoco  interna è il miglior presidio 24 ore su 24  dentro e fuori il teatro. Perchè non vengono riconfermate tutte le nuove 27 ” maschere ” che han lavorato per expo e non solo  a rimpinguare l’esile organico scaligero , una volta fatto fra effettivi e sostituti di ben 150 effettivi a atttualmente  meno di settanta. Si lasciano a casa questi giovani formati motivati che conoscono il teatro   per prenderne forse altri da lanciare allo sbaraglio in vista del 7 dicembre. Aumentare i vigili del fuoco  interni restituendone autorità e dignità, confermare e aumentare il personale di sala è la migliore e più economica forma  di prevenzione monitoraggio e sicurezza del teatro a parità di qualità prezzo. Dobbiamo pensare che anche in queste situazioni emergenziali come abbiam visto in altre grandi città sull’emergenza c’è chi ci marcia e ci guadagna alla stragrande pure alla Scala ?

13 Novembre 2015

Alla Scala l’amianto uccide ancora : Ciao Demetrio

Filed under: Amianto,Comitato Ambiente Salute del Teatro Scala — Lavoratoriscala @ 14:54

Ambiente Salute ComitatoTeatro Scala

 IMG_20151112_0001Ci ha lasciato il mitico Demetrio Asta dopo una lunga malattia provocata dall’asbestosi per la quale soffriva fin dai primi anni 90. Demetrio si è sempre battuto affinché emergesse la verità e si squarciasse il velo di omertà alla Scala sulla questione asbesto. Aveva lavorato in teatro dal 1970 al 1993, dapprima come attrezzista poi come siparista ai tempi della “pattona”. E’ stato tra i fondatori del Comitato Ambiente Salute e socio onorario.Ha inaugurato la lapide in memoria delle vittime scaligere a causa dell’amianto con il presidente del consiglio del comune di Milano. Ci ha sempre incoraggiato con calore nella lotta. Se n’è andato dopo lunga agonia, il giorno dopo aver saputo che si apriva il processo penale contro i presunti responsabili di questa ecatombe…

Il funerale laico si celebrerà lunedì 16 novembre alle 14,30 nel cimitero di Lambrate.

Si allunga a 8 il numero dei lavoratori morti nel processo per i decessi avvenuti a causa delle polveri di amianto inalate alla Scala.

( qui a sinistra  nella mitica coppia   Asta-gullotta )
 Ciao grande Demetrio A.

IMG_20151112_0001 - Copia
 

L’amianto era un po’ dappertutto”

Filed under: Amianto,Articoli stampa — Lavoratoriscala @ 14:31

“L’amianto alla Scala era un po’ dappertutto”

di Roberto Maggioni

Sabato 07 novembre 2015 ore 13:22

Il Teatro Alla Scala è uno dei simboli della città di Milano e uno dei più celebri e importanti teatri al mondo. Fino a pochi anni fa, nascosto dentro al teatro c’era anche l’amianto. Ora quattro ex sindaci di Milano sono indagati per per omicidio colposo e lesioni colpose. Si tratta di Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini. Sono indagati in quanto il sindaco è anche il presidente del Consiglio di Amministrazione del teatro. Con loro sono indagate altre sette persone. Negli ultimi quindici anni sono decedute sette persone per malattie legate all’amianto e altre si sono recentemente ammalate.

“Di amianto ce n’era un po’ dappertutto“. Roberto D’Ambrosio ci risponde al telefono appena finito il turno pomeridiano. E’ un tecnico del Teatro Alla Scala e fa parte del Comitato Ambiente e Salute della CUB. “L’amianto era nel grosso sipario centrale, in quelli minori dismessi negli anni, nelle bocchette dell’aria, nel lampadario centrale, nelle coperte fono assorbenti, negli isolanti termici dei proiettori, negli strumenti per gli effetti scenici”. Roberto in quasi vent’anni di lavoro all’interno del teatro ha visto ammalarsi e morire amici e colleghi. Ora si batte perché sia fatta verità e giustizia. “Perché non c’è stata né informazione né formazione, chi sapeva della presenza di amianto non ha detto nulla ai lavoratori”.

 

Tra pochi giorni ricorre il quarto anniversario della morte di Roberto Monzio, “lo storico caposquadra dei vigili del fuoco del teatro” ci ricorda Roberto. L’amianto ha colpito in tutti i settori del teatro: tecnici, vigili del fuoco, musicisti, cantanti.

 

“L’ultimo amianto è stato smaltito poco prima di Expo” racconta Roberto. “Rompere il muro di omertà è stato difficilissimo“. L’amianto uccide lentamente, le malattie correlate alla fibra possono manifestarsi a distanza di anni. “Un fonico in pensione ha scoperto pochi giorni fa di essere ammalato di mesotelioma“.

Roberto D’Ambrosio ha voluto ricordare ai nostri microfoni i colleghi scomparsi, le denunce fatte e la battaglia che proseguirà nelle aule di tribunale.

L’intervista integrale a Roberto D’Ambrosio, tecnico del teatro Alla Scala, del Comitato Ambiente e Salute della CUB:

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Secondo l’accusa gli indagati non avrebbero fatto quanto dovuto per rimuovere l’amianto in anni in cui si era già a conoscenza della pericolosità della sostanza. Non avrebbero rispettato neanche l’obbligo di censimento di tutte le parti contenenti amianto previsto da una normativa del 1992. Il Teatro Alla Scala è stato completamente ristrutturato tra il 2002 e il 2004, ma nel 2009 e nel 2010 ci furono ulteriori bonifiche dall’amianto.

 

Aggiornato domenica 08 novembre 2015 ore 22:38

http://www.radiopopolare.it/2015/11/lamianto-alla-scala-era-un-po-dappertutto/

11 Novembre 2015

Ritorno al Futuro : 12 /11/ 2015 STRIKE

Filed under: Comunicati Cub,General — Lavoratoriscala @ 21:07

Da qualche settimana la dirigenza del Teatro Alla Scala si sta intrattenendo con “i soliti noti” del sindacato interno ed esterno per discutere di assunzioni ed aumento degli organici.

In questo senso dobbiamo denunciare l’ennesimo gravissimo comportamento discriminatorio nei confronti della Cub-Informazione.

Una situazione intollerabile in violazione palese della Costituzione e delle più elementari regole democratiche.

Da queste discussioni ne è scaturito un giudizio negativo di SLC-Cgil e quindi la proclamazione dello stato di agitazione con un pacchetto di scioperi. Potremmo dire “meglio tardi che mai”.

 

Per quanto ci riguarda noi lottiamo e scioperiamo ma i nostri obiettivi sono:

logo_CUB– la squadra trasporti e il settore della logistica devono rimanere interni al Teatro Alla Scala, quindi non vanno dati in appalto che come è noto è fonte di pratiche poco trasparenti e di corruzione.

– Dare un contratto stabile a tutti i lavoratori che, da tempo, lavorano in Teatro, a partire dai “lavoratori serali” a quelli con contratti a termine, alle Partite Iva, per non parlare dei giovani stagisti ai quali non viene nemmeno garantito il pasto!

– Bisogna ridurre drasticamente il lavoro notturno e abolire il lavoro del “settimo giorno”.Stacco di 11 ore tra una giornata di lavoro e la successiva .

– E’ fondamentale la qualità tecnica delle nuove assunzioni e che siano basate su concorsi pubblici e trasparenti. Bisogna puntare sui giovani preparati, già sperimentati in questi mesi nel “programma Expo” per garantire il futuro di qualità della produzione scaligera, il settore tecnico deve poter contare su nuove energie e sull’innovazione. In questo senso consideriamo sbagliata l’idea di voler utilizzare i lavoratori della squadra trasporti per le esigenze di palcoscenico.

– Bisogna aumentare i salari dei tecnici perché la qualità del loro lavoro va economicamente riconosciuta.

– Il reparto della LOGISTICA assumerà sempre più un aspetto centrale attorno alla quale ruoterà la complessa macchina degli spettacoli. Per questo deve rimanere saldamente in mano alla scala e sulla quale bisogna investire. Siamo convinti che il cosiddetto progetto “logistica Expo” sia l’ennesima presa in giro per mascherare altre operazioni poco chiare e per chiudere un reparto.

 

Questa è la nostra proposta chiara e condivisa con i lavoratori con cui abbiamo discusso in assemblea ed attorno a questa proposta chiamiamo tutti i lavoratori della Scala a confrontarsi e a lottare.

 

Milano 11/11/2015

 

CUB – Informazione Milano

Confederazione Unitaria di Base

Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 e mail cub.nazionale@tiscali.it  www.cub.it

 

8 Novembre 2015

AMIANTO ALLA SCALA: VERITA’ E GIUSTIZIA PER I NOSTRI MORTI

Filed under: Amianto,Comitato Ambiente Salute del Teatro Scala,Salute e Sicurezza — Lavoratoriscala @ 00:10

VERITA’ E GIUSTIZIA                                        Ambiente Salute ComitatoTeatro Scala

Si è chiusa dopo anni l’inchiesta del p.m Ascione sui sette morti di amianto alla Scala .

Il comitato è lieto di sapere che finalmente si celebrerà un processo per sanzionare le responsabilità di chi doveva informare e formare i lavoratori della Scala sui rischi da esposizione da amianto e non ha fatto nulla, doveva risanare gli ambienti e ha sempre minimizzato, nascosto e dilazionato gli interventi di bonifica. L’amianto è stato messo al bando fin dal 1992, ma diversi ambienti hanno nascosto fino ai giorni nostri le fibre killer, passate indenni dalla ristrutturazione di Botta, scovate e denunciate dalla tenacia del nostro Comitato e della Cub.

Ricordiamo oggi il grande lavoro fatto dal comitato e da voi che lo componete , attraverso le denunce alla ASL su presenza di amianto e richiesta di bonifiche , sulla mappatura piuttosto che la battaglia del riconoscimento dei lavoratori come ex esposti amianto che han diritto al monitoraggio e prevenzione. E’ un lavoro anche di memoria e di ricostruzione storica collettiva, per individuare le responsabilità penali dei dirigenti e le responsabilità morali di chi doveva difendere la salute dei lavoratori ed ha taciuto.

Da oggi attendiamo che il processo faccia emergere le responsabilità, per rispetto dei nostri morti e del dolore dei loro cari.

E’ importante tesserarsi al comitato Ambiente salute .

Saluti dai portavoce del comitato Roberto D’ambrosio , Nicolas Braile P.g. Sostaro Enzo Jervolino Mimì Russo Michele Di Gregorio.20140426_115830

ps . cliccando su internet trovate decine di articoli ne abbiamo messo uno che ci pare abbastanza  dettagliato e anche un ‘intervista.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_07/morti-amianto-scala-indagati-quattro-ex-sindaci-94b5165c-8527-11e5-8384-eb7cd0191544.shtml

 

http://www.radiopopolare.it/2015/11/lamianto-alla-scala-era-un-po-dappertutto/

 

 

LA LENTA ESTINZIONE DEI LAVORATORI SCALA

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 00:02

Fermiamo questa continua emorragia, allarghiamo l’organico dando spazio ai giovani

 

L’estinzione iniziò negli anni ottanta con la Mensa.

Dopo, coinvolse gli addetti al reparto Pulizie, alla Manutenzione degli impianti di condizionamento e a quello degli impianti elettrici.

E si perdettero interi reparti

Poco tempo dopo, la Scala diventò Fondazione e si aprirono le porte ai privati…

In tempi recenti, i vigili del fuoco sono stati diminuiti e demansionati come squadra di emergenza, sostituiti, se assenti, con esterni inesperti nonostante i contributi del Comune per la sicurezza siano rimasti invariati

Poi, toccò alla Squadra Trasporti, uomini, camion e furgoni delle ditte esterne arrivarono come un esercito alleato… mentre i camion di proprietà marcivano…

Oggi si ripresenta il caso della Logistica, si elimina lo strategico reparto della Squadra trasporti e dell’organico Scala….

E si perde parte di un altro reparto.

Boookshop Scala, una ottima idea, finì in mano a non si sa chi …

Ansaldo e Sartoria, in alcune produzioni hanno avuto la “collaborazione” di aziende esterne, con risultati negativi dal punto di vista qualità e tanto altro…

e poi ?…

Nell’assenza di onestà e trasparenza, l’onda della melma degli appalti avanzera’ inesorabile e nell’omerta’ divorera’ il Teatro alla Scala.

CUB INFO SCALA

Milano 4 novembre 2015

CUB-Informazione

Confederazione Unitaria di Base

Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 e mail cub.nazionale@tiscali.it www.cub.it

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