Nei giorni scorsi si sono tenute frenetiche trattative in “sala gialla” sul tema degli organici del Teatro. Una sorta di “mercato delle vacche” che ha visto protagonisti la direzione del teatro e Cgil-Cisl-Uil-Fials. Peccato che nelle forsennate trattative si sono dimenticati di chiedere il rinnovo del contratto di 27 maschere assunte nel mese di marzo del 2015 e con il contratto in scadenza il 30 novembre 2015.
Forse non considerano le maschere dei veri lavoratori, ma una sorta i attività “passatempo” per giovani che non sanno cosa fare nella vita. Sappiamo che una parte di loro è stata prorogata in vari modi per andare oltre la scadenza del 30 novembre.
NOI CHIEDIAMO PROROGA PER TUTTI
Il diritto al lavoro se lo sono guadagnati in questi mesi. Tutti loro si sono impegnati al massimo, rinunciando anche ai riposi, lavorando a testa bassa anche quando erano ammalati, arrivando a fare 250 prestazioni su 270 giorni.
Il Teatro ha speso dei soldi per le loro divise, ha impegnato risorse per addestrarli e ora li manda a casa. Una decisione folle ed incomprensibile, frutto di scelte scellerate della direzione del personale e della direzione generale. Tutte le maschere servono al buon funzionamento TEATRO, a garantire la qualità dei servizio ed un’adeguata vigilanza in Teatro durante gli spettacoli.
La maschera è la prima persona che lo spettatore incontra,è il primo volto del Teatro, è l’immagine stessa dell’accoglienza e della qualità del Teatro. Sottovalutare questi elementi è un errore madornale.
Il Sovrintendente Alexander Pereira intervenga in modo energico per evitare questo scempio!!
Milano, 29 novembre
Cub Informazione
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