IL 29 ULTIMO GIORNO PER L'APPROVAZIONE AL SENATO O PER IL DECADIMENTO DEL DECRETO BONDI.
DOBBIAMO RESISTERE UN MINUTO DI PIU'.
CON L'APPROVAZIONE DI TRE EMENDAMENTUCCI ALLA CAMERA SIAM FINITI COMUNQUE AI SUPPLEMENTARI. DI NUOVO AL SENATO.
CERTO E' COME SE FOSSERO LORO IN UNDICI E NOI IN NOVE E ALL'ORA? TATTICA ALL'ITALIANA : CATENACCIO E CONTROPIEDE AL 89".
AL SENATO DI PIETRO DEVI ESSERE COME MARADONA. ALLENATORE DI UNA SQUADRA ENTUSIASTA ALL'OSTRUZIONISMO COME ALLA CAMERA .
MAGARI VI SEGUE PURE IL PD E L'UDC (MAGARI).
NOI CI CREDIAMO. LA LIRICA SARA'LA SLOVACCHIA PER BERLUSCONI.
LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL VIVO: STRINGERE I DENTI .
LUNEDì E MARTEDì GIORNATE DI MOBILITAZIONE NAZIONALE. CI VOGLIONO DIVISI SFIDUCIATI E ARRESI. DIMOSTRIAMO CIO' CHE SIAMO: UNITI E COMBATTIVI FINO ALLA FINE PER RESISTERE UN MINUTO DI PIU'
CUB SCALA.
punto per punto le novità del decreto .
– REGOLAMENTI: Il riordino sistematico del settore lirico sinfonico è demandato ai regolamenti che dovranno essere emanati, su proposta del Mibac, entro 18 mesi dalla data di conversione in legge del decreto, tenendo conto dei pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle competenti commissioni parlamentari. Questi pareri dovranno essere espressi entro 60 giorni dalla ricezione dei regolamenti.
– AUTONOMIA: Tutte le Fondazioni, dimostrando efficienza, corretta gestione, imprenditorialità ed economicità, possono ottenere l'autonomia che, nella prima stesura del testo, era riconosciuta solo al Teatro alla Scala di Milano e all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.
– CONTRATTI: Cambiano le regole del procedimento di contrattazione collettiva. Il nuovo contratto di settore dovrà essere sottoscritto da una rappresentanza delle Fondazioni coadiuvate dall'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale nelle pubbliche amministrazioni) e dai sindacati maggiormente rappresentativi. Nella prima stesura era prevista anche la presenza di una delegazione datoriale individuata con decreto dal Mibac. Questa norma è stata abolita durante la seconda lettura alla Camera.
– INTEGRATIVI: Il trattamento economico aggiuntivo previsto dai contratti integrativi aziendali, a partire dal 1 gennaio 2012, sarà ridotto del 25% se non si procederà alla stipula dei nuovi contratti di lavoro entro quella data. In ogni caso, gli integrativi in contrasto con i principi del decreto dovranno essere ricontrattati.
– TURN OVER: Dal 2012 le assunzioni di personale a tempo indeterminato saranno limitate al 'turn over' del personale, sempre a tempo indeterminato, che nel corso dell'anno precedente ha lasciato il servizio. A decorrere dalla data di conversione in legge, invece, i lavoratori cosiddetti 'aggiunti' non possono superare il 15% dell'organico.
– PENSIONE BALLERINI: I ballerini, sia uomini che donne, vanno in pensione a 45 anni. Per i due anni successivi alla data di entrata in vigore della legge, però, i ballerini assunti a tempo indeterminato, che hanno raggiunto o superato l'età pensionabile, possono esercitare l'opzione per restare in servizio, rinnovabile annualmente; tale opzione deve essere esercitata attraverso formale istanza da presentare all'ENPALS entro due mesi dalla data di entrata in vigore della norma, o almeno tre mesi prima del perfezionamento del diritto alla pensione, fermo restando il limite massimo di pensionamento di vecchiaia, di quarantasette anni per le donne e di cinquantadue per gli uomini.
– PETRUZZELLI: La Fondazione Petruzzelli di Bari può effettuare assunzioni a tempo determinato e indeterminato, nei limiti della pianta organica approvata, preventivamente autorizzate dal Mibac.
– IMAIE: L'istituto mutualistico del settore resta privato ma la sua attività è soggetta alla vigilanza congiunta della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l'informazione e l'editoria, del Mibac e del ministero del Lavoro per evitare i dissesti dovuti alla gestione degli ultimi anni.
POESIA DELLA BUONA NOTTE LASCIAMOLI "bianchi" DI VERGOGNA .CON "verdi" E "rossiNI" DALLA NOSTRA PARTE QUESTO è IL TRICOLORE NAZIONALE CHE AMIAMO E CON CUI CI IDENTIFICHIAMO .CANTEREMO L'INNO DI MAMELI A SQUARCIAGOLA QUANDO SCONFIGGEREMO COME LA SLOVACCHIA IL GOVERNO DI QUESTA ITALIETTA, BERLUSCONIANO.W LA MUSICA .W IL TEATRO . PER UN NUOVO RISORGIMENTO ITALIANO.
AutoOrgScala
Commento by AutoOrgScala — 26 Giugno 2010 @ 23:04
POESIA DELLA BUONA NOTTE LASCIAMOLI "bianchi" DI VERGOGNA .CON "verdi" E "rossiNI" DALLA NOSTRA PARTE QUESTO è IL TRICOLORE NAZIONALE CHE AMIAMO E CON CUI CI IDENTIFICHIAMO .CANTEREMO L'INNO DI MAMELI A SQUARCIAGOLA QUANDO SCONFIGGEREMO COME LA SLOVACCHIA IL GOVERNO DI QUESTA ITALIETTA, BERLUSCONIANO.W LA MUSICA .W IL TEATRO . PER UN NUOVO RISORGIMENTO ITALIANO.
AutoOrgScala
Commento by AutoOrgScala — 26 Giugno 2010 @ 23:04
Beni Culturali Spahttp://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/27/news/dal_borromini_ai_suini_gli_affari_improbabili_della_beni_culturali_spa-5186579/?ref=HRER2-1
Commento by anonimo — 27 Giugno 2010 @ 11:33
Beni Culturali Spahttp://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/27/news/dal_borromini_ai_suini_gli_affari_improbabili_della_beni_culturali_spa-5186579/?ref=HRER2-1
Commento by anonimo — 27 Giugno 2010 @ 11:33
ma il sovrintendente perchè è ancora al suo posto?
Commento by anonimo — 27 Giugno 2010 @ 16:56
basta scioperare!!!!!!!!
Commento by anonimo — 27 Giugno 2010 @ 18:17
ALBORI fai scioperare gli impiegati sono loro che sono troppi! enon producono nulla
Commento by anonimo — 27 Giugno 2010 @ 18:24
Lirica, decreto domani al Senato ma i sindacati sono sul piede di guerra
Roma, 27 giu. (Adnkronos) – Arriva l'ora 'X' per il decreto Bondi. Promulgato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 30 aprile scorso dopo il chiarimento di alcuni aspetti, il decreto di riforma delle Fondazioni lirico sinfoniche è stato varato in prima lettura dal Senato il 16 giugno con diversi aggiustamenti rispetto a quello uscito dal Quirinale, molti dei quali frutto della lunga trattativa tra Bondi, i sindacati e le stesse Fondazioni.La Camera lo ha quindi approvato in seconda lettura, dopo una seduta fiume di oltre 26 ore caratterizzata dall'apra opposizione in Aula dell'Italia dei Valori. Con le piccole modifiche apportate da Montecitorio, domani il provvedimento torna a Palazzo Madama in terza lettura per essere trasformato in legge entro martedì 29, data di scadenza dei termini di legge per la conversione.I sindacati sono già sul piede di guerra. Alla Scala di Milano stanno saltando tutte le recite del 'Faust' di Gounod. I lavoratori del Teatro dell'Opera di Roma hanno già annunciato scioperi per far saltare tutte le prime della stagione estiva a Caracalla. Anche l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha rischiato l'incidente diplomatico con il Vaticano per il concerto di ieri alla Basilica di San Pietro, alla presenza del Papa, minacciato da uno sciopero che è rientrato dopo una lunga trattativa tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e i vertici della Fondazione.Questo nonostante il testo del decreto che domani andrà al Senato sia il frutto su alcuni punti di emendamenti presentati anche dai partiti di opposizione, dall'Udc al Pd, fino al 'barricadero' Idv che nel corso della lunga maratona notturna a Montecitorio ha sottoscritto un emendamento, approvato, sui contratti integrativi.''Il testo, uscito dal Senato in prima lettura – ha detto il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Maria Giro – e dalla Camera in seconda lettura, non potrà che essere approvato in terza lettura ancora una volta dal Senato, martedì 29, data peraltro di scadenza del decreto, perché il testo è frutto del contributo di tutti i partiti presenti in Parlamento, anche quello di Di Pietro che ha inserito un suo emendamento molto importante sui contratti integrativi''.Per i sindacati però il decreto non va bene. ''Non è stato tolto il blocco dei contratti – afferma all'ADNKRONOS Nadia Stefanelli della Slc/Cgil – e soprattutto il provvedimento impone il rinnovo dei contratti ma non individua le risorse per farlo, visto che il governo sta tagliando tutto. La nuova Finanziaria prevede drastici tagli al Fus e agli enti locali. Le fondazioni dove troveranno le risorse per i rinnovi contrattuali?''.
Più morbida la posizione di Fabio Gozzo, della Uilcom Uil, che all'ADNKRONOS afferma: ''Rispetto a come era stato formulato in origine, il testo ha diversi punti di miglioramento, anche se non è il decreto che risolve la situazione del settore. Se il Senato lo approverà, allora faremo le nostre valutazioni sulle eventuali agitazioni ma, soprattutto, cercheremo di ottenere il tavolo contrattuale. Anche se i fondi per rinnovare i contratti dovrebbero arrivare in larga parte dal Fus che la Finanziaria taglia del 20% portandolo in totale a poco più di 310 milioni di euro''.Ma quali sono le principali novità introdotte dal decreto, definito dal ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, indispensabile per ''salvare la lirica dal fallimento''? Il provvedimento entra soprattutto nelle dinamiche contrattuali dei dipendenti delle Fondazioni, inserendo alcune novità nei meccanismi di contrattazione collettiva e, soprattutto, sollecitando il rinnovo dei contratti collettivi fermi al 2003. Quanto al riordino del settore, questo è demandato ai regolamenti che saranno emanati entro 18 mesi dalla data di conversione in legge del decreto.
Commento by AutoOrgScala — 27 Giugno 2010 @ 22:56
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Commento by anonimo — 27 Giugno 2010 @ 22:57
ma cos'è sta mmerda dell'autonomia? l'autonomia che vogliono farsi i contratti e le regole che vogliono i cda ? i sovrintendenti? ma così alla scala ci fanno a pezzi….ma allora è come scriveva la cub sui volantini a dicembre 2009 : vogliono dividerci per chiuderci in un recinto in una trincea , isolarci , indeblirci per colpirci nella solitudine senza la solidarietà delle altre fondazioni liriche o del mondo della cultura. Aiuto….w l'ostruzionismo .abbattete questo decreto …..
Commento by anonimo — 27 Giugno 2010 @ 23:04
Articolo 1.(Disposizioni per il riordino del settore lirico-sinfonico) 1. Con uno o più regolamenti da adottarsi ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, il Governo provvede alla revisione dell’attuale assetto ordinamentale e organizzativo delle fondazioni lirico-sinfoniche di cui al decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367, e successive modificazioni, e di cui alla legge 11 novembre 2003, n. 310, anche modificando le disposizioni legislative vigenti, attenendosi ai seguenti criteri: a) razionalizzazione dell’organizzazione e del funzionamento : sulla base dei principi «di tutela e valorizzazione professionale dei lavoratori,»;di efficienza, corretta gestione, economicità «, imprenditorialità e sinergia tra le fondazioni,»;, anche al fine di favorire l’intervento «congiunto» di soggetti pubblici e privati nelle fondazioni;«tenendo in ogni caso conto dell’importanza storica e culturale del teatro di riferimento della fondazione lirico-sinfonica, desunta dalla data di fondazione del teatro e dalla sua collocazione nella tradizione operistica italiana»;
«a-bis) miglioramento e responsabilizzazione della gestione attraverso l’individuazione di indirizzi imprenditoriali e di criteri, da recepire negli statuti delle fondazioni, volti alla designazione di figure manageriali di comprovata e specifica esperienza alle quali compete di indicare il direttore artistico e che rispondono del proprio operato sotto il controllo di un collegio dei revisori presieduto da un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze e composto da altri due membri, di cui almeno uno magistrato della Corte dei conti»;
b) individuazione degli indirizzi ai quali dovranno informarsi le decisioni attribuite alla autonomia statutaria di ciascuna fondazione, con particolare riferimento alla composizione degli organi, alla gestione e al controllo dell’attività, nonché alla partecipazione «di soggetti pubblici e privati»; finanziatori nel rispetto dell’autonomia e delle finalità culturali della fondazione; lo statuto di ciascuna fondazione e le relative modificazioni sono approvati dal Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze; c) previsione di forme adeguate : «del controllo e della vigilanza» sulla gestione economico-finanziaria della fondazione;: «, in ordine alla quale è attribuita totale responsabilità al sovrintendente e al consiglio di amministrazione circa il rispetto dei vincoli e dell’equilibrio di bilancio»;c bis )previsione di specifici strumenti di raccordo dell’operato delle fondazioni al fine di realizzare la più ampia sinergia operativa possibile»; d) incentivazione del miglioramento dei risultati della gestione attraverso la rideterminazione dei criteri di ripartizione del contributo statale;: «, salvaguardando in ogni caso la specificità della fondazione nella storia della cultura operistica italiana e tenendo conto degli interventi strutturali effettuati a carico della finanza pubblica nei dieci anni antecedenti alla data di entrata in vigore del presente decreto»;d bis ):ottimizzazione delle risorse attraverso l’individuazione di criteri e modalità di collaborazioni nelle produzioni; d-ter) destinazione di una quota crescente del finanziamento statale in base alla qualità della produzione»; e) disciplina organica del sistema di contrattazione collettiva; «e-bis) incentivazione di un’adeguata contribuzione da parte degli enti locali»; f) eventuale previsione di forme organizzative speciali per le fondazioni lirico-sinfoniche in relazione alla loro peculiarità, alla loro assoluta rilevanza internazionale, alle loro eccezionali capacità produttive, per rilevanti ricavi propri o per il significativo e continuativo apporto finanziario di soggetti privati, con attribuzione al Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del potere di approvazione dello statuto e delle relative modifiche. Lo statuto di ciascuna delle predette fondazioni prevede, tra l’altro, e che l’erogazione del contributo statale avvenga sulla base di programmi di attività triennali in ragione di una percentuale minima prestabilita a valere sul Fondo unico dello spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163, con verifica successiva dei programmi da parte del Ministero per i beni e le attività culturali. Il Ministero dell’economia e delle finanze è sentito per le materie di sua specifica competenza. «Lo statuto dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia prevede la presenza del presidente-sovrintendente e della componente del corpo accademico, eletti direttamente dall’assemblea degli accademici.»; «f-bis) individuazione delle modalità con cui le …
Commento by anonimo — 28 Giugno 2010 @ 08:13
Beh allora visto che il decreto è legge ora il signor Bondi ci deve dire se deve sparire la filarmonica o la scala..perche a questo punto è assurdo continuare con questo dualismo che ci ha portati proprio a questo decreto.Se poi le conseguenze di questo decreto e cioé il prossimo peggiorativo nazionale porteranno anche se pur nella sofferenza a un chiarimento di chi deve fare cosa in questo teatro…allora ben venga!sono stanco di colleghi che fanno i capi e neanche vengono a lavorare!ministro Bondi, si faccia dare i fogli presenza dei dipendenti in teatro negli ultimi 3 anni e faccia un controllo incrociato con le presenze in filarmonica…vedrà chi faceva il secondo lavoro senza fare il primo!!
Commento by anonimo — 28 Giugno 2010 @ 09:24
finiti gli scioperi alla Scala?
Commento by anonimo — 28 Giugno 2010 @ 10:55
la decurtazione degli integrativi è stata tolta! ribadisco tolta! (ART 3, al comma 4, le parole: «e la produttività del settore» sono soppresse; le parole: «decorso un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto» sono sostituite dalle seguenti: «decorsi due anni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto» e le parole da: «il trattamento economico aggiuntivo» fino alla fine del comma sono sostituite dalle seguenti: «eventuali trattamenti economici aggiuntivi sono riconosciuti solo in caso di pareggio di bilancio, fatti salvi i diritti acquisiti»;tradotto significa che fra due anni potranno stipulare gli integrativi solo i teatri in pareggio di bilancio, ma i precedenti accordi sono salvi… non mi sembra un eresia.i teatri con i conti in ordine possono assumere con contratti a tempo indeterminato sulla base dell'organico approvato (come oggi)resta il limite del 15% degli stagionali che in scala viene già applicato (accordo dei 312 giorni)il ccnl è la solita menata, non cambia nulla, alla controparte datoriale (anfols) si affianca un'agenzia (aran)questo per la completezza dell'informazione… non mi è mai piaciuta la strategia del terrore e nemmeno l'ottimismo sfrenato di alcuni, ma solo se si conoscono le cose si possono valutare le situazioni.
Commento by anonimo — 28 Giugno 2010 @ 20:55
Tolto dal decreto il riconoscimento di teatro ad interesse nazionale …si è fatta la legge " scala " tramite criteri che solo noi ed il s. ceciliaabbiamo ( coincidenza ?). Non che io sia contrario … anzi sottoalcuni aspetti dico : finalmente ma , la cgil cosa ne pensa ?
Commento by anonimo — 29 Giugno 2010 @ 00:02
Finalmente abbiamo bisogno di persone che fanno interventi come il numero 12!!!!E' ora di finirla col pressappochismo e gli allarmi suonati dalle organizzazioni sindicali….sempre tardivi e plateali.Una piccola considerazione…quando già anni fa suggerivo agli orchestrali e coristi anzichè far saltare le recite (che sono le nostre uniche fonti di introito effettive non sovvenzionanti)di schierarsi sul marciapiede davanti la scala e suonare e cantare …mi davano dell'esagerato..se non del cretino…e sia!ora non solo lo fanno…ma in una forma ridicola!cari signori …dovevate essere in 200e piu a fare quel concertino..si sarebbe bloccata tutta la circolazione di milano……ma capisco che molti come me non c'erano…..perchè cari signori….la solidarietà..i modi…e soprattutto i suoi tempi…non li potete gestire voi sa vostro piacimento..Il confronto deve essere costante e non episodico nei tempi e nelle forme che solo a voi fanno comodo.quindi non datemi del egoista ..ma non sono disposto a far strumentalizzare da alcuni "idioti trainanti" la mia solidarietà.
Commento by anonimo — 29 Giugno 2010 @ 11:26
mandate via ALBORI
Commento by anonimo — 29 Giugno 2010 @ 21:26