Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

23 Gennaio 2012

Ornaghi: "Spostamento della legge delega a fine dicembre 2012 – Riforma degli enti lirici"

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 16:53

Riformare la lirica, sostenere i nuovi talenti del cinema, dare spazio in tv alla cultura. E' quanto annuncia oggi sul Corriere della Sera il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Lorenzo Ornaghi.
Il ministro apre ai privati e dice sì all'operazione Colosseo, alla Grande Brera e alla riforma degli enti lirici.
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Sulle fondazioni Liriche, dimostra di non sapere granchè visto che ci considera ancora  Enti Lirici Autonomi.Siamo da 15 anni "privatizzati",con buchi di bilancio peggiori di quando Veltroni non si inventò la legge per trasformarci in fondazioni di dirtto privato.Ci hanno "privato" di risorse.
Cosa pensa di fare ? Forse vendere i teatri?

Abbiamo verificato che l'ingresso dei privati ha solo peggiorato le cose!
Basta con queste politiche cieche e miopi !
I Teatri Lirici gestiti da persone oneste possono ottenere introiti inimmaginabili!
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E' aggiunge che cambierà qualcosa. Si ironizza spesso sulla «indennità spade» e su antiche stratificazioni… «Ho ottenuto uno spostamento della legge delega a fine dicembre 2012. Ma è chiaro che, in un contesto come l'attuale, qualcosa dovrà cambiare in un settore di appena cinquemila addetti e 14 fondazioni liriche, che assorbe 200 milioni annui di fondi statali e che raddoppiano aggiungendo quelli locali»
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Ornaghi, devi mettere più fondi, se no farai la fine di Bondi !

Aumentare il sostegno alla Cultura è un investimento certo per un ritorno in termini di Pil, che è poi l'unico criterio che voi del governo tecnico considerate in quanto robot a servizio della finanza. Quella finanza che ha messo in ginocchio l'europa.
Il nostro settore rappresenta l'unica salvezza per rimettere in piedi questa Italia .Se invece continuerete a  mortificarlo  come i governi precedenti con i tagli, al contrario condannerete il belpaese al default.
Tecnicamente , salutiamo.

                       Prendi il bivio giusto!

10 Dicembre 2011

Proroga di un anno del termine previsto per il varo dei nuovi regolamenti delle fondazioni lirico-sinfoniche”

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 11:44

SULLE NORME RIGUARDANTI LA CULTURA DEL DECRETO "SALVA ITALIA"

SULLE NORME RIGUARDANTI LA CULTURA DEL DECRETO “SALVA ITALIA”

Consideriamo incoraggianti le dichiarazioni del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi sulle norme inserite nel cosiddetto decreto “Salva Italia”, che a suo parere dimostrano “quanto questo Governo, pur tenendo conto della gravità della situazione economica nazionale e internazionale, creda fermamente nella cultura non solo come elemento fondamentale per la crescita sociale, civile ed economica del Paese, ma anche come risorsa per superare la crisi attuale.”

Tuttavia, oltre all’autorizzazione di assumere personale per il Mibac;

le “semplificazioni delle procedure in materia di agevolazioni fiscali e donazioni per i beni e le attività culturali”;

la “ proroga di un anno del termine previsto per il varo dei nuovi regolamenti delle fondazioni lirico-sinfoniche”

il finanziamento all’Accademia dei Lincei e all’Accademia della Crusca.

ci auguriamo che si mettano in atto interventi seri per lo sviluppo di settori strategici del mondo culturale e dello spettacolo (cinema, televisione, teatro, musica).

In particolare ci preoccupa la decisione contenuta nel medesimo decreto e riguardante i lavoratori dello spettacolo di far confluire l’ENPALS, insieme all’INPDAP (Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti della pubblica amministrazione), in un super INPS che dovrebbe assolvere le funzioni di entrambi gli Enti con un risparmio stimato in circa 3,5 mld.

Non ci sono dettagli relativi alle modalità di confluenza (dovrebbero essere varato un decreto attuativo entro 60 giorni dall’approvazione della manovra) che consentano di capire quali prospettive si prefigurano per i lavoratori dello spettacolo.

Il timore è che l’unificazione porti ad un ulteriore avvicinamento tra i criteri adottati dall’INPS e quelli adottati dall’ENPALS, sul calcolo delle annualità contributive, a discapito degli artisti e dei professionisti dello spettacolo che già oggi maturano con grande difficoltà il diritto alla pensione. Difficoltà confermata dai bilanci in attivo dell’Istituto che ha accumulato un “tesoretto”, stimato intorno ai 2 mld, proprio a fronte della mancata corresponsione degli assegni previdenziali.

Insieme alle Associazione e ai Sindacati del settore, l’Anart si attiverà per evitare che i versamenti previdenziali dei lavoratori dello spettacolo vengano dirottati a sostegno del grave disavanzo dell’INPDAP, ancora in crescita, verso quota 10,4 mld, con il conseguente paradosso che vedrebbe i precari dello spettacolo sostenere la previdenza dei lavoratori dello stato.
fonte
anart.it

MIBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali

ORNAGHI, SODDISFAZIONE PER LE NORME PREVISTE NEL DECRETO “SALVA ITALIA”

comunicato

Il Ministero per i beni e le attività culturali comunica che, in base al decreto legge sulla manovra economica approvata dal Consiglio dei Ministri, entreranno in vigore significative e nuove disposizioni per lo sviluppo del settore dei beni e delle attività culturali.
In ragione delle esigenze di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale previste dall’articolo 9 della Costituzione, il Ministero vede confermata l’autorizzazione ad assumere personale per gli anni 2012 e 2013, attingendo alle graduatorie in corso di validità degli idonei degli ultimi concorsi. Dopo i nuovi 308 dipendenti assunti grazie all’autorizzazione prevista nell’ultima legge di stabilità, centinaia di altri giovani potranno entrare nei ranghi dell’amministrazione, compensando di fatto i tagli agli organici degli anni precedenti.
Sono previste anche significative semplificazioni delle procedure in materia di agevolazioni fiscali e donazioni per i beni e le attività culturali. In particolare, viene introdotta la possibilità di autocertificazione per le erogazioni liberali in favore della cultura e vengono facilitate le donazioni dei privati in favore di singoli interventi di restauro di beni culturali, altrimenti impossibili.
La manovra, inoltre, proroga di un anno il termine previsto per il varo dei nuovi regolamenti delle fondazioni lirico-sinfoniche, permettendo così un più approfondito confronto con le istituzioni e le categorie interessate.
Il decreto prevede infine un finanziamento con fondi provenienti dal bilancio del Ministero di 1,3 milioni di euro all’Accademia dei Lincei e di 700 mila euro all’Accademia della Crusca. Si tratta di una scelta importante a favore di queste due antiche e prestigiose istituzioni culturali italiane.

“Le norme inserite nel cosiddetto decreto “Salva Italia” – dichiara il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi – dimostrano quanto questo Governo, pur tenendo conto della gravità della situazione economica nazionale e internazionale, creda fermamente nella cultura non solo come elemento fondamentale per la crescita sociale, civile ed economica del Paese, ma anche come risorsa per superare la crisi attuale. In particolare, la possibilità di immettere anche negli anni a venire forze nuove nell’organico del Ministero conferma una significativa inversione di tendenza e più in generale ribadisce il ruolo centrale di questa amministrazione e del suo operato nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale”.

Ufficio Stampa MiBAC

6 dicembre 2011
Tel. 06.67232261/2

7 Agosto 2011

Regolamento delle fondazioni lirico-sinfoniche di forme organizzative speciali

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 21:01

IN VIGORE DAL 23 LUGLIO 2011

D.P.R. 19 maggio 2011, n. 117 (1).
Regolamento recante criteri e modalità di riconoscimento a favore delle fondazioni lirico-sinfoniche di forme organizzative speciali, a norma dell'articolo 1, comma 1, lettera f), del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2010, n. 100.
(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 22 luglio 2011, n. 169.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87 della Costituzione;
Visto l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive
modificazioni;
Visto il decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2010, n. 100, ed in particolare l'articolo 1, comma 1, lettera f);
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 22 ottobre 2010;
Acquisito il parere della Conferenza Unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 e successive modificazioni, nella seduta del 16 dicembre 2010;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nelle adunanze del 9 dicembre 2010 e del 27 gennaio 2011;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni parlamentari;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 5 maggio 2011;
Sulla proposta del Ministro per i beni e le attività culturali;
Emana
il seguente regolamento:

Art. 1 Oggetto
1. Il presente regolamento reca disposizioni per la disciplina dei presupposti e dei requisiti richiesti alle fondazioni lirico-sinfoniche ai fini del riconoscimento del diritto di dotarsi di forme organizzative speciali. Definisce e disciplina, altresì, i contenuti e le modalità di attuazione delle forme organizzative speciali contemplate dall'articolo 1, comma 1, lettera f), del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2010, n. 100, di seguito denominato: «decretolegge».
2. La fondazione dotata di forma organizzativa speciale ha personalità giuridica di diritto privato ed è disciplinata, per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, dal codice civile e dalle disposizioni di attuazione del medesimo.
3. Alla fondazione dotata di forma organizzativa speciale continuano, inoltre, ad applicarsi le disposizioni vigenti nel settore lirico-sinfonico, non incompatibili con il presente regolamento, ed in particolare quelle di cui dal decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367, di seguito denominato: «decreto legislativo», per ciò che attiene:
a) alle finalità di diffusione dell'arte musicale, di formazione professionale dei
quadri artistici e di educazione musicale della collettività, nel rispetto del vincolo di bilancio, di cui all'articolo 3 del decreto legislativo;
b) alla disciplina in tema di patrimonio e di gestione, di cui all'articolo 15 del
decreto legislativo;
c) alla disciplina in materia di scritture contabili e di bilancio, di cui all'articolo 16 del decreto legislativo;
d) alla disciplina in materia di conservazione di diritti, di cui all'articolo 17 del
decreto legislativo;
e) alla disciplina in materia di decadenza dai diritti e dalle prerogative riconosciute, di cui all'articolo 18 del decreto legislativo;
f) alla disciplina in materia di vigilanza, di insolvenza, di amministrazione
straordinaria, di personale, di corpi artistici e di disposizioni tributarie, di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 23 e 25 del decreto legislativo.

4. Alla fondazione dotata di forma organizzativa speciale continua, altresì, ad
applicarsi la disposizione di cui all'articolo 23 della legge 14 agosto 1967, n. 800, in base alla quale il Comune in cui ha sede la fondazione è tenuto a mettere a disposizione della medesima i teatri ed i locali occorrenti per lo svolgimento delle attività nonché le disposizioni di cui all'articolo 9, commi 1, 2 e 3, della legge 23 dicembre 1992, n. 498, in materia di incompatibilità di impieghi e di attività di lavoro autonomo o professionale svolta dai dipendenti a tempo indeterminato.

Art. 2 Presupposti e requisiti
1. Il Ministro per i beni e le attività culturali riconosce con proprio decreto, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze, la qualifica di «Fondazione lirico-sinfonica dotata di forma organizzativa speciale» alle fondazioni lirico-sinfoniche che presentano tutti i requisiti di cui alla lettera f) del comma 1 dell'articolo 1 del decreto-legge.
2. I presupposti e i requisiti consistono:
a) nella peculiarità in campo lirico-sinfonico, desunta dalla specificità della
fondazione nella storia della cultura operistica e sinfonica italiana;
b) nella assoluta rilevanza internazionale, desunta dall'accertata capacità della
fondazione di programmare e realizzare, in modo sistematico e non occasionale, una parte significativa della propria attività lirico-sinfonica in ambito internazionale;
c) nella eccezionale capacità produttiva, desunta dall'ampia offerta culturale, ben articolata, diversificata e positivamente caratterizzata dal ricorso sistematico e non occasionale a forme di collaborazione con altri soggetti pubblici e privati;
d) nella capacità di conseguire l'equilibrio economico-patrimoniale di bilancio, che non deve derivare da operazioni di rivalutazioni del patrimonio, realizzato per almeno quattro volte consecutive nei cinque esercizi precedenti l'istanza di riconoscimento della forma organizzativa speciale, a tal fine desunta:
1) dalla realizzazione di rilevanti ricavi propri;
2) dal significativo e continuativo apporto finanziario, alla gestione o al
patrimonio, da parte di soggetti privati, nonché dalla capacità di attrarre, nell'ultimo triennio, sponsor privati;
3) dalla entità dei ricavi provenienti dalle vendite e dalle prestazioni rese, non
inferiore, nell'ultimo bilancio approvato, al 40 per cento dell'ammontare del contributo
statale.

Art. 3 Forme organizzative speciali
1. Lo statuto della fondazione lirico-sinfonica dotata di forma organizzativa speciale è adeguato, entro sessanta giorni dal riconoscimento della forma organizzativa speciale, alle disposizioni del presente regolamento e dell'articolo 1 del decreto-legge.
2. Lo statuto della fondazione dotata di forma organizzativa speciale, deliberato dall'organo della fondazione a ciò deputato, prevede:
a) i seguenti organi: il presidente, un organo di indirizzo, un organo di gestione, un sono, comunque, rappresentati i soci fondatori di diritto. I soci fondatori privati partecipano in proporzione agli apporti finanziari alla gestione o al patrimonio della fondazione. Lo statuto determina la durata degli organi della fondazione. I componenti dell'organo di indirizzo possono essere riconfermati senza limite di mandato e non percepiscono compensi, gettoni di presenza o altre indennità. L'organo di controllo è nominato con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali ed è composto da tre membri di cui uno, con funzioni di presidente, in rappresentanza del Ministero dell'economia e delle finanze,
uno in rappresentanza del Ministero per i beni e le attività culturali e uno designato dalla fondazione scelto tra persone in possesso dell'iscrizione al registro dei Revisori legali;
b) l'univoca attribuzione all'organo di gestione di adeguata autonomia decisionale;
c) la condizione che la partecipazione dei privati finanziatori alla gestione o al
patrimonio della fondazione sia in linea con le finalità culturali dell'ente;
d) l'erogazione del contributo statale sulla base di programmi di attività triennali corredati dei relativi budget preventivi, in ragione della percentuale stabilita ai sensi del comma 4.
3. I programmi di attività sono sottoposti a verifica successiva del Ministero per i beni e le attività culturali. In caso di mancata trasmissione dei programmi suddetti e della relativa documentazione, ovvero in caso di accertata inattività della fondazione, il Direttore generale competente per materia dispone la revoca del contributo assegnato.
L'accertamento di attività inferiori a quelle valutate ai fini del contributo assegnato, ovvero la variazione sostanziale di elementi artistici dei programmi di attività, comporta la corrispondente riduzione del contributo triennale, da adottarsi con provvedimento del Direttore generale competente per materia. È, comunque, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 145, comma 87, della legge 23 dicembre 2000, n.388.
4. In sede di prima applicazione delle presenti disposizioni, alla fondazione dotata di forma organizzativa speciale è assegnato un contributo a valere sul Fondo unico per lo spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163, destinato al settore delle fondazioni lirico-sinfoniche, almeno pari alla percentuale conseguita dalla medesima fondazione in occasione dell'ultima assegnazione precedente al riconoscimento della forma organizzativa speciale. Al termine del primo triennio, verificate le attività di cui al comma 3 ed esaminati i programmi svolti, il Direttore generale competente per materia, sentita la Commissione consultiva per la musica, tenuto conto dei criteri vigenti nel settore lirico-sinfonico, conferma o aumenta la percentuale di contributo assegnata. Il triennio di cui al presente comma decorre dal primo contributo assegnato
sulla base delle disposizioni contenute nel presente regolamento. È fatta, comunque, salva la facoltà della Direzione generale competente di concedere anticipazioni fino all'80 per cento dell'ultimo contributo assegnato, secondo i criteri e le modalità previsti dai decreti ministeriali vigenti in tale ambito.
5. La fondazione lirico-sinfonica dotata di forma organizzativa speciale ha facoltà di contrattare con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative un autonomo contratto di lavoro che regoli all'unico livello aziendale tutte le materie che sono regolate dal Contratto collettivo nazionale di lavoro (C.C.N.L.) di settore e dagli accordi integrativi aziendali. La definizione di tale autonomo contratto di lavoro è demandata all'autonomia negoziale delle parti sociali, previa dimostrazione alle autorità vigilanti della compatibilità economica-finanziaria degli istituti previsti e degli impegni assunti.
In mancanza di accordo fra le parti, protrattasi per più di sei mesi, si applica il
Contratto collettivo nazionale di lavoro (C.C.N.L.) delle fondazioni lirico-sinfoniche fino alla data di efficacia dell'autonomo contratto di lavoro, ai sensi della normativa vigente nel settore di riferimento.

Art. 4 Alta vigilanza ministeriale
1. La fondazione lirico-sinfonica dotata di forma organizzativa speciale è sottoposta all'alta vigilanza del Ministro per i beni e le attività culturali. L'alta vigilanza si estrinseca:
a) nella verifica del perseguimento, da parte della fondazione, delle finalità di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367;
b) nell'approvazione dello statuto e delle relative modifiche statutarie, proposte
dalla fondazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;
c) nell'esame dei bilanci consuntivi, trasmessi dalla fondazione entro trenta giorni dall'approvazione, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze;
d) nella verifica del rispetto, da parte della fondazione, degli impegni di cui
all'articolo 17 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367, ai fini della conservazione dei diritti e delle prerogative riconosciuti dalla legge agli enti originari;
e) nella verifica dei presupposti e delle condizioni per l'applicazione delle misure di amministrazione straordinaria di cui all'articolo 21 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367;
f) nello svolgimento delle funzioni indicate all'articolo 3, comma 4, e all'articolo 5, comma 2, del presente regolamento.
Art. 5 Procedimento per il riconoscimento delle forme organizzative speciali
1. Le fondazioni lirico-sinfoniche in possesso dei requisiti e dei presupposti di cui all'articolo 2 presentano al Ministero per i beni e le attività culturali apposita istanza per ottenere il riconoscimento delle forme organizzative speciali di cui al presente regolamento. La Direzione generale competente, acquisiti tutti gli elementi istruttori necessari, entro quarantacinque giorni dalla ricezione dell'istanza di riconoscimento, formula una motivata proposta di accoglimento dell'istanza medesima oppure comunica i motivi ostativi all'accoglimento, ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni. Il Ministro per i beni e le attività culturali, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze, entro i successivi quarantacinque giorni, provvede motivatamente sull'istanza di riconoscimento.
2. In caso di accertata carenza sopravvenuta dei requisiti e dei presupposti per il riconoscimento delle forme organizzative speciali, la Direzione generale competente comunica l'avvio del procedimento di revoca del provvedimento di riconoscimento. Il procedimento si conclude nel termine di centottanta giorni dalla comunicazione di avvio con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze, di revoca o di conferma del riconoscimento. Il Ministro per i beni e le attività culturali, all'esito del procedimento, può altresì assegnare alla fondazione lirico-sinfonica un termine, non superiore a sei mesi, prorogabile una sola volta, per superare le carenze riscontrate e ricostituire le condizioni per il godimento delle forme organizzative speciali.
3. In caso di revoca o di annullamento del provvedimento di riconoscimento, la
fondazione lirico-sinfonica provvede, nel termine di novanta giorni dalla notificazione del provvedimento, alle conseguenti modifiche statutarie ai sensi della normativa generale vigente in materia di fondazioni lirico-sinfoniche.
4. In sede di prima applicazione delle presenti disposizioni, le fondazioni liricosinfoniche in possesso dei requisiti e dei presupposti previsti, contestualmente all'istanza di riconoscimento della forma organizzativa speciale, possono trasmettere al Ministero per i beni e le attività culturali e al Ministero dell'economia e delle finanze, ai fini dell'approvazione, lo statuto adeguato ai sensi dell'articolo 3, comma 1. In tal caso, ricorrendone i presupposti e i requisiti previsti, con decreto del Ministro per i beni e le
attività culturali adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze nei termini previsti dal comma 1, si provvede al riconoscimento della forma organizzativa speciale contestualmente all'approvazione dello statuto.
Art. 6 Disposizioni transitorie e finali
1. Dalla data di approvazione del nuovo statuto, adeguato alle disposizioni del
presente regolamento, non si applicano alla fondazione lirico-sinfonica dotata di forma organizzativa speciale le seguenti disposizioni:
a) il titolo II della legge 14 agosto 1967, n. 800, ad eccezione dell'articolo 6, terzo comma, e degli articoli 7, 16 e 19;
b) gli articoli 2 e 3, comma 1, primo periodo, del decreto-legge 11 settembre
1987, n. 374, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1987, n. 450;
c) gli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 24 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367;
d) l'articolo 2, nonché il comma 1 dell'articolo 4 del decreto-legge 24 novembre
2000, n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 gennaio 2001, n. 6.
2. Dalla data di efficacia del contratto di cui all'articolo 3, comma 5, del presente regolamento non si applicano alla fondazione lirico-sinfonica dotata di forma organizzativa speciale l'articolo 2 e l'articolo 3, commi 1, 3 e 3-bis), del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2010, n.100.

Art. 7 Entrata in vigore
1. Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addi' 19 maggio 2011

NAPOLITANO

Berlusconi, Presidente del Consiglio
dei Ministri

Galan, Ministro per i beni e le
attivita' culturali

Visto, il Guardasigilli: Alfano
Registrato alla Corte dei conti il 28 giugno 2011
Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla
persona e dei beni culturali, registro n. 9, foglio n. 303

8 Settembre 2010

SOLIDARIETA’ AL CARLO FELICE :GIOVEDì 16 MANIFESTAZIONE NAZIONALE . TUTTI A GENOVA!

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 17:02

La Cub / Info. del Teatro alla Scala esprime sentitamente solidarietà ai lavoratori del Teatro dell'Opera di Genova.
Chiede un incontro sabato 11/09/10 ai lavoratori e invita tutti a presenziare l'iniziativa di lotta durante la notte Bianca. Contro la cassa dis-integrazione del Teatro Carlo Felice di Genova che rappresenterebbe un grave precedente per tutto il settore lirico-sinfonico, mobilitiamoci ora!
GIOVEDì 16 SETTEMBRE ore 10 MANIFESTAZIONE NAZIONALE AL CARLO FELICE E DI SERA CONCERTO AUTOGESTITO DAI LAVORATORI APERTO ALLA CITTA'.
     
          Attendiamo adesioni da tutta italia.                                                 

     logo CUBCub /Info Teatro Alla Scala.
Eccco a voi un assaggio di come sarà il nuovo CCNL
www.andreasemeraro.com/Dis
posizioniMinistero200710.pdf


12/09/2010
Un grazie ai colleghi Autoorganizzati /Cub Info della Scala, che sono venuti a darci il loro tangibile aiuto.
Spero che giovedì 16 settembre veniate da tutte le Fondazioni liriche, anche perchè visto l'articolo di oggi su Repubblica edizione di Genova in cui si dice che i segretari nazionali daranno il via libera alla cassa in deroga, vorrebbe dire la fine per tutto il sistema.
A Genova, ricordatelo bene, si VIVRA' o si MORIRA' tutti! La linea del Piave è qui!
Devono vederle bene TUTTE LE NOSTRE FACCE, quando entreranno passando in mezzo a noi per la riunione decisiva per le sorti di tutti.
Naturalmente qui la CGIL locale sta facendo di tutto per propagandare la cassa integrazione come INELUTTABILE. Sembra di sentire parlare la Sindaco e il CdA. Da un sindacato come la CGIL ci aspetteremmo ben altre parole, sicuramente diverse da chi detiene il potere.
Ricordo, se ce ne fosse bisogno, che la cassa in deroga ha una durata massima di 12 mesi, poi c'è solo la messa in mobilità.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Per eventuale coordinamento organizzativo, potete contattarmi personalmente tramite questo blog, al quale, non me ne vogliano i colleghi di Milano, mi appoggio momentaneamente.

Segreteria Snater Teatro Carlo Felice

 

 

SOLIDARIETA' AL CARLO FELICE :GIOVEDì 16 MANIFESTAZIONE NAZIONALE . TUTTI A GENOVA!

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La Cub / Info. del Teatro alla Scala esprime sentitamente solidarietà ai lavoratori del Teatro dell'Opera di Genova.
Chiede un incontro sabato 11/09/10 ai lavoratori e invita tutti a presenziare l'iniziativa di lotta durante la notte Bianca. Contro la cassa dis-integrazione del Teatro Carlo Felice di Genova che rappresenterebbe un grave precedente per tutto il settore lirico-sinfonico, mobilitiamoci ora!
GIOVEDì 16 SETTEMBRE ore 10 MANIFESTAZIONE NAZIONALE AL CARLO FELICE E DI SERA CONCERTO AUTOGESTITO DAI LAVORATORI APERTO ALLA CITTA'.
     
          Attendiamo adesioni da tutta italia.                                                 

     logo CUBCub /Info Teatro Alla Scala.
Eccco a voi un assaggio di come sarà il nuovo CCNL
www.andreasemeraro.com/Dis
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12/09/2010
Un grazie ai colleghi Autoorganizzati /Cub Info della Scala, che sono venuti a darci il loro tangibile aiuto.
Spero che giovedì 16 settembre veniate da tutte le Fondazioni liriche, anche perchè visto l'articolo di oggi su Repubblica edizione di Genova in cui si dice che i segretari nazionali daranno il via libera alla cassa in deroga, vorrebbe dire la fine per tutto il sistema.
A Genova, ricordatelo bene, si VIVRA' o si MORIRA' tutti! La linea del Piave è qui!
Devono vederle bene TUTTE LE NOSTRE FACCE, quando entreranno passando in mezzo a noi per la riunione decisiva per le sorti di tutti.
Naturalmente qui la CGIL locale sta facendo di tutto per propagandare la cassa integrazione come INELUTTABILE. Sembra di sentire parlare la Sindaco e il CdA. Da un sindacato come la CGIL ci aspetteremmo ben altre parole, sicuramente diverse da chi detiene il potere.
Ricordo, se ce ne fosse bisogno, che la cassa in deroga ha una durata massima di 12 mesi, poi c'è solo la messa in mobilità.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Per eventuale coordinamento organizzativo, potete contattarmi personalmente tramite questo blog, al quale, non me ne vogliano i colleghi di Milano, mi appoggio momentaneamente.

Segreteria Snater Teatro Carlo Felice

 

 

11 Luglio 2010

La Scala e il governo devono riconoscere che l'organico è cresciuto

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 20:44

Si sono inventati Decreti e la legge 100. Hanno mobilitato studi legali e parlamenti.
La Fondazione Teatro alla Scala e questo Governo, nonostante le invenzioni legislative a colpi di maggioranze, devono riconoscere che l'organico della Scala è cresciuto in proporzione alla produzione. Da 140 aperture di sipario a 270. Da 812 a 1000 persone. Già 120 lavoratori hanno vinto le cause di lavoro dopo anni di precariato e ottenuto un rapporto a tempo indeterminato. Ora Lissner, Di Freda ed Ermolli, il grande vecchio di questa vicenda legislativa, devono accettare le sentenze. Smettere di sperperare soldi pubblici con inutili ricorsi in appello e addirittura in Cassazione. L'arroganza del potere non può schiacciare l'essenza del teatro, cioè il lavoro.
I sindacati CGIL ,UIL e FIALS non devono tergiversare ma essere determinati come la CUB a ottenere questo riconoscimento dovuto. Il resto è demagogia come fa la Cisl quando si riempie la bocca con la parola "Autonomia".

La Scala e il governo devono riconoscere che l’organico è cresciuto

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Si sono inventati Decreti e la legge 100. Hanno mobilitato studi legali e parlamenti.
La Fondazione Teatro alla Scala e questo Governo, nonostante le invenzioni legislative a colpi di maggioranze, devono riconoscere che l'organico della Scala è cresciuto in proporzione alla produzione. Da 140 aperture di sipario a 270. Da 812 a 1000 persone. Già 120 lavoratori hanno vinto le cause di lavoro dopo anni di precariato e ottenuto un rapporto a tempo indeterminato. Ora Lissner, Di Freda ed Ermolli, il grande vecchio di questa vicenda legislativa, devono accettare le sentenze. Smettere di sperperare soldi pubblici con inutili ricorsi in appello e addirittura in Cassazione. L'arroganza del potere non può schiacciare l'essenza del teatro, cioè il lavoro.
I sindacati CGIL ,UIL e FIALS non devono tergiversare ma essere determinati come la CUB a ottenere questo riconoscimento dovuto. Il resto è demagogia come fa la Cisl quando si riempie la bocca con la parola "Autonomia".

5 Luglio 2010

Comunicato stampa sulla Sicurezza- nuove iniziative di lotta

Filed under: Uncategorized — Tag: , , , — Lavoratoriscala @ 11:46

stasera 9 luglio salterà la prima del Barbiere di Siviglia.

continuano le iniziative di lotta.

– minacce di annullamento delle tournée estive di Pompei e Buenos Aires, resta agli atti il voto di coro e orchestra che si sono espressi a favore della cancellazione degli spettacoli itineranti, a meno che, hanno chiarito, Lissner, il direttore generale Di Freda e il sindaco Letizia Moratti  si impegnino per migliorare la situazione.
-iniziare subito la trattativa interna per le assunzioni a tempo indeterminato di chi ha vinto le cause e i contratti agli stagionali.
la prossima settimana sarà decisiva, a cominciare da martedì 13, quando i delegati incontreranno il sovrintendente per affrontare il tema-occupazione.

                            OLTRE ALLA CULTURA TAGLIANO ANCHE SULLA SICUREZZA.COMUNICATO sulla sicurezza corretto

DOPO IL PETRUZZELLI E LA FENICE NON VOGLIAMO CHE BRUCI ANCHE LA SCALA. (vedi word)

IL 23 aprile e il 14 maggio, per due volte in poco meno di un mese, il malfunzinamento degli ascensori del teatro ha messo a repentaglio la vita dei lavoratori che sono precipitati per diversi piani (oggi sono in corso interventi importanti per sistemare le ascensori)
 
Il 24 maggio viene fatto un esposto all'ASL di Milano per violazione del DLgs 81/08 presso il locale soprastante il "lampadario storico" della sala Piermarini. Le condizioni di salute e ambiente di lavoro degli adetti a quel posto, gli elettricisti, non rispetta la legge di sicurezza.
(La ASL dopo un'ispezione, il  29-6 ha contestato una violazione dell' Art 64 del 81/08 e ha dato 30 gg per adeguare la postazione di lavoro)

Ancora amianto! il 19 giugno, sotto la stoffa griggia del lampadario storico, si scopre l'amianto, sfuggito alla bonifica della scorsa estate. (sono in corso i lavori di bonifica)

Questo è il clima in teatro,
I sindacati stanno comunque cercando di aprire un tavolo di trattativa con Lissner: all’ordine del giorno ci sono le assunzioni degli stagionali (la nuova legge lo permette agli enti virtuosi) e la richiesta di accelerare i tempi per la realizzazione del regolamento ad hoc. Su quest’ultimo punto, però, il sovrintendente ha le mani legate: tutto passerà attraverso le aule parlamentari, che hanno diciotto mesi di tempo per approvarlo. «Altro che luglio, come aveva promesso il “francese”». A luglio, invece, il 9 per l’esattezza: salterà la prima del Barbiere di Siviglia. Nonostante la conversione in legge del decreto di riforma degli enti lirico-sinfonici, la mobilitazione non si ferma. Per la trasferta in programma a Buenos Aires a fine agosto, per ora, non è stata presa alcuna decisione in proposito, ma resta il pericolo che salti.

30 Giugno 2010

JAMES BONDI HA UCCISO LA LIRICA- Il testo non corrretto della legge

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 01:45

1° LUGLIO: ASSEMBLEA GENERALE ALLE ORE 15.30 IN SALA PIERMARINI.

Alle ore 17:15, al termine dell’Assemblea Generale dei lavoratori, presso i portici del Teatro alla Scala, in via Filodrammatici, si terrà una conferenza stampa indetta dalle OO.SS. e RSA,avente come tema:
– problemi occupazionali e rinnovo dei contratti di lavoro, concorsi;
– Legge Bondi;- tagli al Fus;- CCNL;

Sono invitate la partecipare le forze politiche, culturali e sociali.

LA LICENZA DI UCCIDERE GLI E' STATA CONCESSA DAL SENATO IL POMERIGGIO DEL 29 GIUGNO 2010.
ALLA SCALA DAVANTI ALLA SCENA DEL CRIMINE SUONI, CORI, MEGAFONI.

james bondi1     j bondi 2

LA RABBIA DEI LAVORATORI. IL CORTEO FUNEBRE CON LA BANDA E INFINE LA BARA DELLA CULTURA  E' STATA  CONSEGNATA  A PALAZZO MARINO. LE SPESE DEL FUNERALE E I RISARCIMENTI ALLE VITTIME SONO A CARICO DEL SINDACO.

CUB  SCALA

I tagli alla lirica sono legge Orchestra della Scala in piazza

I tagli alla lirica sono legge
Orchestra della Scala in piazza

Il decreto sulle fondazioni liriche diventa legge e i lavoratori tornano in piazza

VEDI LE FOTO SU LA REPUBBLICA, CLICCA IL LINK :    FOTO

È legge il decreto sulle fondazioni liriche.

il sole 24 ore                        29 giugno 2010

È legge il decreto sulle fondazioni liriche. Il semaforo verde al contestato provvedimento si é acceso con 150 sì, 112 no e 3 astenuti. A favore hanno votato Pdl e Lega, contrari Pd, Idv e Udc-Svp-Autonomie. Gli ultimi fuochi sul provvedimento si sono consumati in aula oggi al Senato, dove il via libera definitivo é giunto dopo un rapido passaggio in commissione Istruzione. L'opposizione ha tentato di dare battaglia sul provvedimento che scadeva oggi, ma le feree regole del Senato non hanno concesso loro spazio. Nonostante il controllo continuo del numero legale e l'atteggiamento ostruzionistico, non hanno potuto sconfiggere la maggioranza che ha serrato le file e si é presentata in aula assicurando il numero legale in un sonnacchioso giorno festivo per la Capitale, che festeggia San Pietro e Paolo. I lavoratori della Scala, intanto, hanno iniziato una pacifica forma di protesta improvvisando un concerto sotto i portici del teatro milanese.

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Non sono mancati al momento di votare i cartelloni dell'Idv con svariati slogan: «No alla cosca, sì alla Tosca», «é l'ennesima Traviata del governo», «Bondi, con questa legge non ascolterai più ridi pagliaccio», «Berlusconi, l'unico Don Giovanni che ci piace é quello di Mozart», «governo, uno spettacolo indegno».

Il provvedimento ha l'obiettivo di mettere mano ai bilanci dissestati della maggior parte delle 14 fondazioni lirico-sinfoniche del paese. Sul fronte del lavoro é previsto il blocco del turnover, con aperture per gli enti virtuosi, un giro di vite sulla contrattazione integrativa, il divieto di assunzioni a tempo indeterminato, con tempi di attuazione non immediati. Il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi in aula si é detto dispiaciuto per l'atteggiamento delle opposizioni che hanno parlato del decreto sulle fondazioni liriche come di un pasticcio «e non invece come di un fatto nuovo e positivo avvenuto in questo Parlamento».

Poco più di una cinquantina gli emendamenti presentati, esattamente 53, di cui 19 del Pd e gli altri dell'Idv. Due le pregiudiziali di costituzionalità, una targata Pd, l'altra Idv, sono state respinte dall'aula. Come l'ordine del giorno Pd e Idv. «È indispensabile – ha detto Franco Asciutti (Pdl), relatore del provvedimento, al Sole24ore.com – evitare gli sprechi. In tutto il mondo più si alzano i sipari, più aumentano gli incassi. Solo in Italia più si alzano i sipari, più aumentano i costi, C'è disattenzione ad arrivare al pareggio del bilancio e a non spendere più di quanto si ha».

Non é riuscito a dare battaglia il Pd che al Senato ha anche puntato a ripristinare buoni rapporti con l'Idv. Dopo una stressante battaglia ostruzionistica alla Camera, infatti, il partito di Di Pietro aveva rotto con gli onorevoli del Pd, che aveva ottenuto, insieme all'Udc, l'accoglimento di una decina di emendamenti condivisi. Comunque pollice verso del partito di Bersani sul provvedimento. «È palesemente incostituzionale – ha sostenuto Vincenzo Maria Vita (Pd) al Sole24ore.com – visto che dopo la riforma del titolo V della Costituzione non si potrebbe fare un testo così centralista in materia concorrente con le Regioni. Tanto che si annunciano già ricorsi della regioni, prima fra tutte la Toscana».

«Il governo ha mostrato una schizofrenia con il testo stonato del decreto sulle fondazioni», ha detto al Sole 24ore.com il dipietrista Fabio Giambrone, vicepresidente del gruppo Idv e capogruppo nella commissione. Rispetto «al serio riordino del sistema lirico-sinfonico chiesto con voto unanime dalla commissione Istruzione del Senato con la risoluzione del 18 marzo 2009, che tracciava un percorso chiaro di riforma si é preferito adottare un provvedimento vergognoso. Il vero problema del settore è quello di avere risorse certe». Per Giambrone quella approvata é una legge che «lede la dignità dei lavoratori del mondo dello spettacolo, e che dopo il massacro della riforma della scuola segna lo smantellamento definitivo della cultura italiana da parte del governo».

29 Giugno 2010

Non ci resta che gridare: SAN PRECARIO SALVACI TU!

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 00:01

Ultima giornata in decadenza del decreto Bondi sulle Affondazioni Liriche
CHE RITORNA AL SENATO. CI ATTACCHIAMO ANCHE AI SANTI.
Nella speranza che non venga approvato DEFINITIVAMENTE ma che Bondi decada.
CHI SENON SAN PRECARIO PUO' PROTEGGERCI DI PIU'?
Di questo decreto e modifiche, emendamenti riemendati , stralciati ecc.
UNA cos è rimasta  certa: LA PRECARIZZAZIONE SELVAGGIA E LO SPALANCARE LE PORTE ALLA PRIVATIZZAZIONE DEI TEATRI (sti criminali  privatizzano l'acqua figurati i teatri verrebbe da dire?).
130 precari alla SCALA HAN GIà PRESO IN MANO I PROPRI DESTINI. HANNO FATTO CAUSA ALL'AZIENDA E STANNO VINCENDO …nonostante tutto e qualche incidente di percorso.
Il decreto rimane contro questi ultimi, per cercare di fargli perdere in appello le cause già vinte e da settembre per chi è rimasto a tempo determinato per peggiorare il proprio rapporto di lavoro in cocopro o robe simili. 

29 GIUGNO SAN PIETRO E PAOLO ,CON TUTTO IL RISPETTO, MA NOI TIFIAMO SAN PRECARIO.
ANCHE SE L'UNIONE FA LA FORZA E DUNQUE ACCETTIAMO IL VOSTRO EVENTUALE  AIUTO 

29 06 2010:  "NO JAMES BONDY DAY KILLER DELLA LIRICA."

29 06 2010  MOBILITAZIONE  NAZIONALE CONTRO L'APPROVAZIONE DEL DECRETO BONDI

domani 14,30 e poi 18,30 i lavoratori scaligeri grideranno ai senatori di non approvare in due momenti di protesta!!!!


 

26 Giugno 2010

LA PARTITA E' ANCORA APERTA. ALTROCHE'

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 23:45
                                                                   logo CUB

IL 29 ULTIMO GIORNO PER L'APPROVAZIONE AL SENATO O PER  IL DECADIMENTO DEL DECRETO BONDI.

DOBBIAMO RESISTERE UN MINUTO DI PIU'.
CON L'APPROVAZIONE DI TRE EMENDAMENTUCCI ALLA CAMERA  SIAM FINITI COMUNQUE AI SUPPLEMENTARI. DI NUOVO AL SENATO.
CERTO E' COME SE FOSSERO LORO IN UNDICI E NOI IN NOVE E ALL'ORA? TATTICA ALL'ITALIANA : CATENACCIO E CONTROPIEDE AL 89".
AL SENATO DI PIETRO DEVI ESSERE COME MARADONA. ALLENATORE DI UNA SQUADRA ENTUSIASTA ALL'OSTRUZIONISMO COME ALLA CAMERA .
MAGARI VI SEGUE PURE IL PD E L'UDC (MAGARI).
NOI CI CREDIAMO. LA LIRICA SARA'LA SLOVACCHIA PER BERLUSCONI.
LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL VIVO: STRINGERE I DENTI .
LUNEDì E MARTEDì GIORNATE DI MOBILITAZIONE NAZIONALE. CI VOGLIONO DIVISI  SFIDUCIATI E ARRESI. DIMOSTRIAMO CIO' CHE SIAMO: UNITI E COMBATTIVI FINO ALLA FINE PER RESISTERE UN MINUTO DI PIU'

CUB SCALA.                                                             

punto per punto le novità del decreto                                     .

REGOLAMENTI: Il riordino sistematico del settore lirico sinfonico è demandato ai regolamenti che dovranno essere emanati, su proposta del Mibac, entro 18 mesi dalla data di conversione in legge del decreto, tenendo conto dei pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle competenti commissioni parlamentari. Questi pareri dovranno essere espressi entro 60 giorni dalla ricezione dei regolamenti.

AUTONOMIA: Tutte le Fondazioni, dimostrando efficienza, corretta gestione, imprenditorialità ed economicità, possono ottenere l'autonomia che, nella prima stesura del testo, era riconosciuta solo al Teatro alla Scala di Milano e all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.

 

CONTRATTI: Cambiano le regole del procedimento di contrattazione collettiva. Il nuovo contratto di settore dovrà essere sottoscritto da una rappresentanza delle Fondazioni coadiuvate dall'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale nelle pubbliche amministrazioni) e dai sindacati maggiormente rappresentativi. Nella prima stesura era prevista anche la presenza di una delegazione datoriale individuata con decreto dal Mibac. Questa norma è stata abolita durante la seconda lettura alla Camera.

 

INTEGRATIVI: Il trattamento economico aggiuntivo previsto dai contratti integrativi aziendali, a partire dal 1 gennaio 2012, sarà ridotto del 25% se non si procederà alla stipula dei nuovi contratti di lavoro entro quella data. In ogni caso, gli integrativi in contrasto con i principi del decreto dovranno essere ricontrattati.

 

TURN OVER: Dal 2012 le assunzioni di personale a tempo indeterminato saranno limitate al 'turn over' del personale, sempre a tempo indeterminato, che nel corso dell'anno precedente ha lasciato il servizio. A decorrere dalla data di conversione in legge, invece, i lavoratori cosiddetti 'aggiunti' non possono superare il 15% dell'organico.

 

PENSIONE BALLERINI: I ballerini, sia uomini che donne, vanno in pensione a 45 anni. Per i due anni successivi alla data di entrata in vigore della legge, però, i ballerini assunti a tempo indeterminato, che hanno raggiunto o superato l'età pensionabile, possono esercitare l'opzione per restare in servizio, rinnovabile annualmente; tale opzione deve essere esercitata attraverso formale istanza da presentare all'ENPALS entro due mesi dalla data di entrata in vigore della norma, o almeno tre mesi prima del perfezionamento del diritto alla pensione, fermo restando il limite massimo di pensionamento di vecchiaia, di quarantasette anni per le donne e di cinquantadue per gli uomini.

 

PETRUZZELLI: La Fondazione Petruzzelli di Bari può effettuare assunzioni a tempo determinato e indeterminato, nei limiti della pianta organica approvata, preventivamente autorizzate dal Mibac.

 

IMAIE: L'istituto mutualistico del settore resta privato ma la sua attività è soggetta alla vigilanza congiunta della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l'informazione e l'editoria, del Mibac e del ministero del Lavoro per evitare i dissesti dovuti alla gestione degli ultimi anni.


Sciopero generale CUB del 25 giugno 2010
 

www.youtube.com
Grande adesione allo sciopero generale indetto dalla Confederazione Unitaria di Base- CUB, con migliaia di lavoratori, studenti e pensionati nelle manifestazioni di Firenze, Roma e Palermo e un grande corteo di oltre diecimila persone a Milano. Lo sciopero è stato indetto principalmente contro la …

LA PARTITA E’ ANCORA APERTA. ALTROCHE’

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 23:45
                                                                   logo CUB

IL 29 ULTIMO GIORNO PER L'APPROVAZIONE AL SENATO O PER  IL DECADIMENTO DEL DECRETO BONDI.

DOBBIAMO RESISTERE UN MINUTO DI PIU'.
CON L'APPROVAZIONE DI TRE EMENDAMENTUCCI ALLA CAMERA  SIAM FINITI COMUNQUE AI SUPPLEMENTARI. DI NUOVO AL SENATO.
CERTO E' COME SE FOSSERO LORO IN UNDICI E NOI IN NOVE E ALL'ORA? TATTICA ALL'ITALIANA : CATENACCIO E CONTROPIEDE AL 89".
AL SENATO DI PIETRO DEVI ESSERE COME MARADONA. ALLENATORE DI UNA SQUADRA ENTUSIASTA ALL'OSTRUZIONISMO COME ALLA CAMERA .
MAGARI VI SEGUE PURE IL PD E L'UDC (MAGARI).
NOI CI CREDIAMO. LA LIRICA SARA'LA SLOVACCHIA PER BERLUSCONI.
LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL VIVO: STRINGERE I DENTI .
LUNEDì E MARTEDì GIORNATE DI MOBILITAZIONE NAZIONALE. CI VOGLIONO DIVISI  SFIDUCIATI E ARRESI. DIMOSTRIAMO CIO' CHE SIAMO: UNITI E COMBATTIVI FINO ALLA FINE PER RESISTERE UN MINUTO DI PIU'

CUB SCALA.                                                             

punto per punto le novità del decreto                                     .

REGOLAMENTI: Il riordino sistematico del settore lirico sinfonico è demandato ai regolamenti che dovranno essere emanati, su proposta del Mibac, entro 18 mesi dalla data di conversione in legge del decreto, tenendo conto dei pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle competenti commissioni parlamentari. Questi pareri dovranno essere espressi entro 60 giorni dalla ricezione dei regolamenti.

AUTONOMIA: Tutte le Fondazioni, dimostrando efficienza, corretta gestione, imprenditorialità ed economicità, possono ottenere l'autonomia che, nella prima stesura del testo, era riconosciuta solo al Teatro alla Scala di Milano e all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.

 

CONTRATTI: Cambiano le regole del procedimento di contrattazione collettiva. Il nuovo contratto di settore dovrà essere sottoscritto da una rappresentanza delle Fondazioni coadiuvate dall'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale nelle pubbliche amministrazioni) e dai sindacati maggiormente rappresentativi. Nella prima stesura era prevista anche la presenza di una delegazione datoriale individuata con decreto dal Mibac. Questa norma è stata abolita durante la seconda lettura alla Camera.

 

INTEGRATIVI: Il trattamento economico aggiuntivo previsto dai contratti integrativi aziendali, a partire dal 1 gennaio 2012, sarà ridotto del 25% se non si procederà alla stipula dei nuovi contratti di lavoro entro quella data. In ogni caso, gli integrativi in contrasto con i principi del decreto dovranno essere ricontrattati.

 

TURN OVER: Dal 2012 le assunzioni di personale a tempo indeterminato saranno limitate al 'turn over' del personale, sempre a tempo indeterminato, che nel corso dell'anno precedente ha lasciato il servizio. A decorrere dalla data di conversione in legge, invece, i lavoratori cosiddetti 'aggiunti' non possono superare il 15% dell'organico.

 

PENSIONE BALLERINI: I ballerini, sia uomini che donne, vanno in pensione a 45 anni. Per i due anni successivi alla data di entrata in vigore della legge, però, i ballerini assunti a tempo indeterminato, che hanno raggiunto o superato l'età pensionabile, possono esercitare l'opzione per restare in servizio, rinnovabile annualmente; tale opzione deve essere esercitata attraverso formale istanza da presentare all'ENPALS entro due mesi dalla data di entrata in vigore della norma, o almeno tre mesi prima del perfezionamento del diritto alla pensione, fermo restando il limite massimo di pensionamento di vecchiaia, di quarantasette anni per le donne e di cinquantadue per gli uomini.

 

PETRUZZELLI: La Fondazione Petruzzelli di Bari può effettuare assunzioni a tempo determinato e indeterminato, nei limiti della pianta organica approvata, preventivamente autorizzate dal Mibac.

 

IMAIE: L'istituto mutualistico del settore resta privato ma la sua attività è soggetta alla vigilanza congiunta della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l'informazione e l'editoria, del Mibac e del ministero del Lavoro per evitare i dissesti dovuti alla gestione degli ultimi anni.


Sciopero generale CUB del 25 giugno 2010
 

www.youtube.com
Grande adesione allo sciopero generale indetto dalla Confederazione Unitaria di Base- CUB, con migliaia di lavoratori, studenti e pensionati nelle manifestazioni di Firenze, Roma e Palermo e un grande corteo di oltre diecimila persone a Milano. Lo sciopero è stato indetto principalmente contro la …

24 Giugno 2010

SCIOPERO IL 26 GIUGNO ALLA RECITA DEL FAUST. FONDAZIONI LIRICHE, OK DELLA CAMERA –

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 20:06

LA PROTESTA
Alla Scala sciopero e presidio
l'orchestra suona in piazza.

Cancellate le rappresentazioni di Romeo e Giulietta e Faust. I lavoratori chiedono l'intervento della Moratti

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Fondazioni liriche: La Scala, salta Faust.

Il 26 giugno non andra' in scena, confermato lo sciopero

24 giugno, 21:20
(ANSA) – MILANO, 24 GIU – La recita di Faust del 26 giugno non andra' in scena alla Scala, a causa dello sciopero contro il decreto sulle fondazioni liriche.Il testo torna ora al Senato dopo il via libera di oggi alla Camera. Continuano le proteste sul decreto. Il testo prevede la pensione a 45 anni per i ballerini, il blocco delle assunzioni negli enti lirici e vincoli per la concessione dei finanziamenti statali.

(La recita di 'Faust' di Charles Gounod, in cartellone il 26 giugno al Teatro alla Scala di Milano, non andra' in scena, a causa dello sciopero indetto dalla Slc- Cgil e dalla Fials- Cisal- Cub/ Informazione)

FONDAZIONI LIRICHE,OK DELLA CAMERA – TOP NEWS – ANSA.IT

Fondazioni liriche,ok della Camera,

Ora il provvedimento passa al Senato.Seduta fiume a Montecitorio, L'assemblea della Camera ha approvato il decreto legge sulle Fondazioni liriche con 257 voti favorevoli e 209 contrari. Si e' conclusa cosi' dopo 37 ore e 7 minuti la seduta fiume imposta dall'Italia dei Valori che si e' fermamente opposta al provvedimento. Il decreto passa ora all'esame del Senato che l'aveva gia' approvato per l'esame delle modifiche fatte a Montecitorio. Il Senato dovra' licenziare il provvedimento entro il 19 giugno, pena la decadenza.

Altre news

Approvato con voto bipartisan dalla Camera un emendamento del Pd che modifica il decreto sulle fondazioni liriche, bocciando la riduzione del 25% del trattamento economico previsto dai contratti integrativi in caso di mancata approvazione del nuovo contratto nazionale. La nuova formulazione fa salvi i livelli retributivi acquisiti dalla contrattazione nazionale e aziendale e prevede, per eventuali trattamenti economici aggiuntivi, la loro erogazione solo in casi di pareggio di bilancio. Quest'ultima norma avra' effetto fra due anni. Originariamente il governo aveva proposto una decurtazione del 50%, già ridotta dal Senato al 25%.

Il decreto sulla lirica, i voti favorevoli sono 257, quelli di Pdl più Lega. Votano contro Pd, Udc e Idv, uniti dalla dura critica al decreto ma profondamente divise sulla scelta dell’Italia dei valori di rallentare i lavori parlamentari anziché cercare un punto di mediazione su punti qualificanti del provvedimento. E così, in attesa della seduta decisiva di martedì al Senato, il governo porta a casa l’approvazione del provvedimento senza il ricorso alla fiducia, mentre Partito democratico e Udc incassano l’approvazione di alcuni emendamenti “contrattati” con la maggioranza, soprattutto sul fronte del lavoro.
Al centro della mediazione, decisiva per evitare il ricorso alla blindatura del decreto, è stato lo sblocco del turn over. Nella versione uscita da Palazzo Madama, era previsto che potessero effettuarle solo le fondazioni che avessero “conseguito il pareggio di bilancio nei tre esercizi precedenti”.

Milano. Mercoledì 23 giugno il sipario del Teatro della Scala non si alzerà e sul palcoscenico non andrà in scena il Faust come da programma. A
di wwwc6tv 2 giorni fa 11 visualizzazioni

Milano 24 giugno 2010
                                                                             Spett.le

                                                          Fondazione Teatro alla Scala

                                                          Direzione del personale 

                                                          c.a. Dott. D. Mecca                                                                 

Oggetto: Indizione sciopero
 

Con la presente si indice sciopero sulla seconda prestazione e recita del Faust del giorno 26 giugno 2010, si precisa che la prima prestazione sara di tre ore.

 

Distinti saluti                   Guido Trifiletti

 

Confederazione Unitaria di Base 

   Cub Informazione

la notte dei cristalli della lirica..e dei coltelli ALLA CAMERA

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 01:01

Decreto lirica: Camera, seduta fiume

LA CAMERA E' IN SEDUTA FIUME PER LA TRASFORMAZIONE IN LEGGE DEL DECRETO BONDI.
PER NON PERDERE LA PARTITA DI CALCIO  DELL'ITALIA DOMANI, LA MAGGIORANZA DI GOVERNO OGGI IMPONE DI DISCUTERE E APPROVARE QUESTA NOTTE IL DECRETO INFAME. ECCO IL VALORE DELLA CULTURA PER QUESTO GOVERNO.
MASSIMO RISPETTO PER L'ITALIA DEI VALORI CHE TENTA IN SOLITUDINE L'OSTRUZIONISMO .
E' GIUNTO IL TEMPO DI SALIRE SUL TETTO.

Gianluca Lo Cicero

Si e' votato e dormito in aula. Ostruzionismo dell'Idv.

(ANSA) – ROMA, 24 GIU – Aula della Camera al lavoro per tutta la notte per la seduta fiume sul decreto legge contenente le disposizioni sulle fondazioni liriche. La seduta procede a oltranza, e si concludera' solo alla fine dell'esame dell' intero decreto legge. L'Idv ha praticato ostruzionismo con interventi a raffica. I deputati hanno passato la notte tra votazioni, sonnellini e caffe'. Tensione tra i deputati della Lega e quelli del Pdl con qualche insulto, e poi tra i leghisti e quelli dell'Idv.

 IL 25 GIUGNO 2010  DI 24 ORE – MANIFESTAZIONI A MILANO L.go Cairoli – ore 9.30 a ROMA Palazzo Chigi ore 10,00 a FIRENZE Via Cavour 10,00 davanti alla Prefettura- PALERMO Piazza Indipendenza ore 10,00 – Paghino i ricchi e gli evasori, via le spese militari, per il diritto al lavoro, al reddito e ai diritti sociali. In alternativa alla manovra che mette le mani nelle tasche di lavoratori e pensionati, tassare i grandi patrimoni, tagliare le spese militari, eliminare l’evasione fiscale per garantire il lavoro ai giovani e perché nessuno perda il lavoro. Trasformare i contratti precari a tempo indeterminato, garantire il diritto al reddito e i diritti sociali. Promuovono lo sciopero generale del 25 giugno: Cub; Usi Ait; S.I. Cobas; Unicobas Bari, Cobas Sanità Venezia.

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22 Giugno 2010

RESPINTI EMENDAMENTI IN CAMERA

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 13:09

– Un presidio di lavoratori delle fondazioni liriche è presente oggi pomeriggio davanti al Collegio romano sede del ministero dei Beni e Attività culturali, per protestare contro la riforma, già approvata dal Senato. E' una delle molte inziative previste nella giornata di sciopero nazionale dei lavoratori delle fondazioni. Intanto, l'iter della riforma procede in Parlamento. Ieri la commissione Cultura della Camera ha respinto tutti gli emendamenti presentati al decreto legge e oggi dovrebbe aversi il voto conclusivo in commissione.

Resoconti dell'Assemblea

Camera dei Deputati

Discussione del disegno di legge: S. 2150 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, recante disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali (Approvato dal Senato) (A.C. 3552) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali) (ore 18,30).


vedi link

http://www.camera.it/410?idSeduta=341&resoconto=stenografico&indice=alfabetico

 

  • Disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 64 del 2010: Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali – (A.C. 3552) (Approvato dal Senato) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali) … 55

    • (Esame di questioni pregiudiziali – A.C. 3552) … 56

      • PRESIDENTE … 56
      • BORGHESI Antonio (IdV) … 56
      • FRASSINETTI Paola (PdL) … 62
      • GOISIS Paola (LNP) … 61
      • IANNACCONE Arturo (Misto-Noi Sud LA-PLI) … 63
      • MANTINI Pierluigi (UdC) … 59
      • ZACCARIA Roberto (PD) … 57
  • Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo64

    • PRESIDENTE … 64
    • BERNARDINI Rita (PD) … 67
    • BOSSA Luisa (PD) … 64
    • GRAZIANO Stefano (PD) … 66
    • LOVELLI Mario (PD) … 66
    • ZAMPARUTTI Elisabetta (PD) … 65
  • Disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 64 del 2010: Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali – (A.C. 3552) (Approvato dal Senato) (Discussione) … 67

    • (Discussione sulle linee generali – A.C. 3552) … 68

      • PRESIDENTE … 68
      • BARBIERI Emerenzio (PdL), Relatore68
      • BONDI Sandro, Ministro per i beni e le attività culturali72
      • CIOCCHETTI Luciano (UdC) … 72
      • ZAZZERA Pierfelice (IdV) … 74
  • (La seduta, sospesa alle 20,30, è ripresa alle 21,30)79
  • Missioni (Alla ripresa notturna) … 79
  • Ripresa discussione – A.C. 355279

    • (Ripresa discussione sulle linee generali – A.C. 3552) … 79

      • PRESIDENTE … 79
      • BOSSA Luisa (PD) … 92
      • CAMBURSANO Renato (IdV) … 94
      • CAVALLOTTO Davide (LNP) … 84
      • CIMADORO Gabriele (IdV) … 99
      • DI GIUSEPPE Anita (IdV) … 89
      • FAVIA David (IdV) … 106
      • FOGLIARDI Giampaolo (PD) … 103
      • GIULIETTI Giuseppe (Misto) … 79
      • LEVI Ricardo Franco (PD) … 84
      • MURER Delia (PD) … 97
  • Ordine del giorno della seduta di domani107
  • Testo integrale della relazione del deputato Emerenzio Barbieri in sede di discussione sulle linee generali (A.C. 3552)108

    • BARBIERI Emerenzio, Relatore108
  • Votazioni elettroniche (Schema) … Votazioni I-XVIII
  • Allegato contenente i documenti di seduta Allegato A

 

18 Giugno 2010

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 14:11

LUNEDI’ 21 GIUGNO 2010, IN EUROPA FESTA DELLA MUSICA 
IN ITALIA CHIUDONO I TEATRI. DALLE ORE 14 IN PIAZZA  SCALA
PRESIDIO
CON I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

le foto del presidio di oggi in piazza scala

Foto/ Scala, i lavoratori in piazza contro Bondi

Foto/ Scala, i lavoratori
in piazza contro Bondi

Davanti al teatro è stato allestito un presidio contro una riforma che "mette in ginocchio gli enti lirici-culturali" e favorisce "un'Italia solo televisiva"

La CUB Informazione con i lavoratori della Scala  dei Teatri  e dello spettacolo  dal vivo Milanesi vogliono contrastare e respingere l’attacco del governo alla cultura ed il taglio dei fondi, già oggi esigui, che riguardano la produzione culturale in Italia.

“Lo sciagurato Decreto Bondi  mette in ginocchio gli Enti Lirici e Sinfonici .
Il Fondo Unico dello Spettacolo non deve essere tagliato, ma incrementato per poter realizzare il meglio della produzione teatrale, al pari degli altri paesi europei.
Lo spettacolo dal vivo deve essere sostenuto con adeguate politiche e fondi specifici perché rappresenta una ricchezza culturale alla quale tutti i cittadini devono poter accedere.
Creatività e cultura sono requisiti indispensabili della libertà”.

Mentre gli altri Stati Europei aumentano gli investimenti sulla cultura qui si crea grazie a Bondi e Tremonti una desertificazione del panorama culturale italiano.

“Diamo seguito a questi obiettivi, coinvolgendo i lavoratori ed i cittadini in questa battaglia per la difesa della cultura come bene comune ed universale, che è anche
una lotta in difesa della civiltà e della libertà.
 Lottiamo contro la filosofia globale di mercato che vorrebbe ridurci a robot ed a cittadini televisizzati e privati degli strumenti culturali di crescita, quali la scuola, la musica ed il teatro.

Difendiamo la cultura, quel patrimonio universale che, nel nostro paese,
esisteva già prima della nascita dello stato nazione.

Il 21 giugno, saremo in piazza della Scala per denunciare la follia del governo, la complicità degli enti locali Milanesi ed in difesa di tutti i lavoratori dello spettacolo, della loro dignità.
"Uccidere la cultura equivale a sputare sulla gioia e sparare alla bellezza”.
 
Invitiamo tutti i lavoratori della Cultura e dello Spettacolo a partecipare.

17 Giugno 2010

…Qualcuno diceva :”occuperemo i teatri”!

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 22:28

IL DECRETO "BONDI ,KILLER DELLE FONDAZIONI  LIRICHE " PASSA AL SENATO . IL MINISTRO ESULTA come  HIGHLANDER : "NE RESTERA' SOLTANTO UNA !".

[SPETTACOLO] Decreto Fondazioni Liriche e Spettacolo. 30/04/2010
Clicca qui per scaricare il Decreto

 

…Qualcuno diceva :"occuperemo i teatri"!

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 22:28

IL DECRETO "BONDI ,KILLER DELLE FONDAZIONI  LIRICHE " PASSA AL SENATO . IL MINISTRO ESULTA come  HIGHLANDER : "NE RESTERA' SOLTANTO UNA !".

[SPETTACOLO] Decreto Fondazioni Liriche e Spettacolo. 30/04/2010
Clicca qui per scaricare il Decreto

 

9 Giugno 2010

Modifche al decreto Bondi sulle fondazioni liriche. Senato: resoconto sommario del 08/06/2010 e 09/06/2010

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 22:48

Senato della Repubblica  Per le fondazioni liriche è stata disposta la riduzione del solo 5% (in luogo del previsto 50%) del contratto integrativo e l'aumento dal 15% al 20% delle assunzioni a tempo determinato.

Legislatura 16º – 7ª Commissione permanente – Resoconto sommario del 08/06/2010 e 09/06/2010.

(2150) Conversione in legge del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, recante disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali.

vedi link   Fai click per espandere questa voceIN SEDE REFERENTE

Riprende l'esame sospeso nella seduta antimeridiana

vedi link   Fai click per espandere questa voceIN SEDE REFERENTE

Martedì 8 giugno 2010, n. 216 (17.35 – 20)

Seduta n. 217 (antimeridiana) e n° 218

Mercoledì 9 giugno 2010, n. 217
(12.00 – 13.30)
 


Mercoledì 9 giugno 2010, n. 218
(14.20 – 15.00)

Resoconto sommario n. 218 del 09/06/2010   Fai click per chiudere questa voceDocumento completo (15K)

IN SEDE REFERENTE
 

Confindustria Cultura Italia: 300mila addetti, 17mila imprese, 16 mld. di euro

MILANO – 9 GIUGNO 2010 – “Il settore della cultura, è un comparto industriale vero e proprio, in grado di generare profitto e creare occupazione” –

Fiorenzo Grassi, vicepresidente nazionale di Agis e presidente dell’Unione regionale della Lombardia, ha sottolineato come anche le imprese di spettacolo puntino su tecnologia e innovazione e utilizzino le più sofisticate tecnologie digitali. Sui recenti tagli finanziari inclusi nella manovra economica riguardanti il comparto spettacolo, Grassi, pur dicendosi d’accordo con la presidente Marcegaglia sul fatto che tutti debbano essere pronti a fare sacrifici, ha ricordato come il mondo dello spettacolo non goda, come altri settori, di ammortizzatori sociali e come le restrizioni statali mettano a rischio il lavoro di circa duecentomila persone e di altre migliaia che operano nell’ indotto.

articolo completo

http://www.giornaledellospettacolo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=5034&Itemid=1

8 Giugno 2010

GAME OVER DEI TEATRI LIRICI ?

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 00:32

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Domani 8 giugno arriva in aula al Senato, per la conversione in legge, il decreto sulle fondazioni liriche sinfoniche.

Nuova iniziativa di mobilitazione a favore dell' Ente Teatrale Italiano, soppresso con il decreto legge 31 maggio 2010, n.78. Artisti, spettatori, esponenti della cultura e della politica si ritrovano mercoledì 9 giugno (dalle ore 20) al teatro Valle di Roma per dare il loro sostegno ai lavoratori dell’Ente.

Mercoledì 9 giugno presso l’Hotel Nh President, Largo Augusto 10 Milano, ore 11,30, CONFINDUSTRIA CULTURA ITALIA (CCI), Federazione Italiana dell’Industria Culturale, presenta alla stampa lo stato dell’industria culturale italiana, la svolta digitale, l’innovazione nel settore. Saranno presenti i presidenti delle associazioni che compongono la federazione. Per l'Agis, parteciperà il presidente dell'Unione regionale della Lombardia, Fiorenzo Grassi.

  
Decreto sulle Fondazioni liriche.

Il senatore del Pd, Andrea Marcucci "Noi stiamo cercando di fare una serie di emendamenti che costruiscono una riforma degli enti lirico-sinfonici: se il governo è disponibile a questo, noi ci confrontiamo. Altrimenti cercheremo di creare ostacoli a questo provvedimento, sperando di farlo decadere".
"Tutti i problemi legati agli enti lirici non vengono toccati", "non si parla di governance, di gestione, di come vengono nominati i sovrintendenti, non si parla di niente: si dà una delega in bianco al governo e ai futuri decreti che dovranno essere emanati per riformare tutto il settore. Credo che sia inaccettabile"

Sostegno all' ETI

Gli artisti, si legge in un comunicato dei dipendenti dell'Ente, porteranno "con le loro parole e la loro presenza la testimonianza dell’indispensabile ruolo civile e sociale del teatro e della cultura, e la necessità di agire per evitare la chiusura dell’ETI, un’altra azione di destrutturazione dello spettacolo dal vivo in Italia, che vive già un momento di difficoltà e incertezza. La soppressione dell’Ente andrebbe inoltre a spezzare una rete di relazioni progettuali, a livello nazionale e internazionale, già in essere, impoverendo ulteriormente il sistema del teatro e della danza, con un danno economico e d’immagine, e mettendo a rischio il futuro dei 145 lavoratori dell’Ente che appartengono al comparto dei lavoratori dello spettacolo, difficilmente riassorbibili da una pubblica amministrazione". 

Intanto, la sottoscrizione attivata sul sito www.enteteatrale.it ha superato le 6.000 adesioni, mentre ha superato i 7.000 iscritti il gruppo facebook “Sosteniamo l’Ente Teatrale Italiano, sosteniamo la cultura”.

3 Giugno 2010

Lunedì 7 Giugno si terrà a Roma una manifestazione della produzione culturale dello spettacolo in piazza Navona.

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 23:33

  

 

Il giorno 7 Giugno p.v. si terrà a Roma una manifestazione della produzione culturale dello spettacolo in piazza Navona dalle 14 alle 20 promossa unitariamente dai sindacati di categoria e dalle associazioni professionali di Settore con l’obiettivo di contrastare i provvedimenti legislativi intrapresi destrutturanti il Sistema Cultura.
Si intende porre al centro del dibattito politico del nostro Paese la volontà di intraprendere un reale percorso riformatore che non sia di mera smobilitazione ma di investimento “per una nuova politica culturale” a partire dall’ elemento fondamentale delle risorse.

Gli esigui finanziamenti destinati al Settore per l’anno corrente, con l’impostazione dell’attuale nuova “legge finanziaria”, subiranno nei fatti ulteriori pesanti tagli a livello centrale e decentrato che provocheranno l’implosione del Sistema Cultura.

E’ urgente trovare ingenti risorse per l’immediato e significativi correttivi economici a quanto stabilito dalla suddetta Finanziaria per il futuro

E’ altresì urgente portare a compimento organiche leggi di sistema riguardanti sia lo Spettacolo dal vivo che il Cinema-Audiovisivo, che permettano di definire regole e condizioni certe per una tenuta e una prospettiva futura dell’ intero Sistema.

A tal fine risulta strutturalmente inefficace legiferare su tali materie con lo strumento impositivo del Decreto Ministeriale che impedisce un confronto di merito ed un esame approfondito e che, come nel caso delle Fondazioni lirico sinfoniche, ha una funzione destrutturante, produce solo pesanti effetti negativi e in modo incostituzionale viola i principi della legislazione concorrente (competenze anche regionali) ed espropria le parti sociali delle loro prerogative inerenti la contrattazione complessivamente intesa.
La nostra battaglia deve essere anche a salvaguardia dei principi costituzionali a partire dall’ art.9.
E’ del tutto irresponsabile che su questo “mondo del sapere” (che per il nostro paese riveste un'importanza strategica,) si abbatta la scure di tagli così indiscriminati e senza un confronto, anche all'interno degli stessi Ministeri, come dichiarato dallo stesso ministro Bondi che dovrà comunque identificare gli ENTI e le Istituzioni Culturali da de-finanziare ( nell’ordine di 20 milioni di euro ?) permanendo la gravità determinata per la soppressione di Enti ritenuti “inutili” come L’ETI ( Ente Teatrale Italiano).

Su questi fondamentali temi si proclama la massima mobilitazione con dichiarazioni di scioperi territoriali – settoriali , ove necessario per la buona riuscita della manifestazione, per i lavoratori dei settori Cinema, Prosa, Musica, Danza (Fondazioni Lirico Sinfoniche, Teatri di Tradizione, Istituzioni Concertistiche ed Orchestrali).
Qualora non pervenissero i permessi richiesti al comune la manifestazione si trasformerà in presidio.
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL, FIALS- CISAL

Roma 3 giugno 2010

29 Maggio 2010

SENATO: votazione degli emendamenti al decreto Bondi, respinti quasi tutti…

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 10:26

Legislatura 16º – 7ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 209 del 27/05/2010

Legislatura 16º – 7ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 210 del 27/05/2010

all'interno clicca su documento competato

 


DOMENICA30MAGGIO     Dalle 10.30  alle 21.00

Esibizione dei
MUSICISTI E CORISTI DEL TEATRO ALLA SCALA
http://festivalnoexpo.com/

la protesta del coro di ieri

Le foto sono coperte da copyright, non possono essere ne copiate ne scaricate.
Gentilezza dell'agenzia Fotogramma.I

milano.repubblica.it      sabato29 maggio

Contro il decreto Bondi i lavoratori della Scala hanno organizzato un presidio davanti al Teatro. Con il tradizionale fiocco giallo che è diventato il simbolo della protesta nazionale per la legge sugli enti lirici e sinfonici. E le bocche sigillate come molti vorrebbero.<!–

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27 Maggio 2010

BAVAGLIO ALLA SCALA DA PARTE DELLA DIREZIONE- Annullata la presentazione del nuovo libro di Daniel Barenboim

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 10:55

Ieri sera, la lettura del comunicato contro il decreto Bondi dei lavoratori della Scala prima dell'inizio dell'opera L'ORO DEL RENO è stato oscurato nelle proiezioni IN DIRETTA NEI CINEMA SPARSI INTUTTA ITALIA.. Decine di migliaia di spettatori non hanno potuto sentire e vedere la civile protesta dei lavoratori.

CONTINUA IL BOICOTTAGGIO DELLA SOVRINTENDENZA SCALIGERA CONTRO I LAVORATORI. ATTEGIAMENTO PROVOCATORIO DEL TEATRO SU QUESTIONI TECNICO- ORGANIZZATIVE.
Nel pomeriggio di ieri Lissner ha tolto la copertura dei servizi antincendio e dI accoglienza del pubblico per l'iniziativa di stamane della prova di scena gratuita aperta al pubblico del balletto Trittico 900 e per il concerto di Barenboim di sabato 29 maggio chiedendo ai lavoratori di affrontare economicamente la spesa per l'utilizzo della sala.
                             
Risultato: NIENTE PROVE APERTE, NIENTE CONCERTO DI SABATO.                        

OGGI CONTINUA LA PROTESTA CON LO SCIOPERO DELLO SPETTACOLO E LA BICICLETTATA!

   pedalata coalition contro il decreto

Annulata la presentazione del nuovo libro di Daniel Barenboim.

Un gruppo di dipendenti della Fondazione, riconoscibili dalle magliette con il logo istituzionale e dalle coccarde gialle da "portatori sani di cultura" che hanno contraddistinto le proteste dell'ultimo mese, ha impedito l'ingresso del pubblico al Ridotto dei Palchi "Arturo Toscanini" proprio con l'affissione di un lungo striscione che con lo slogan che in questi giorni è diventato quasi un mantra: «No al decreto infame». Un quarto d'ora prima dell'inizio, previsto per le 19, un gruppo di manifestanti ha raggiunto il ridotto entrando da un ingresso laterale per impedire che i due relatori prendessero la parola. Ma non è stato necessario: l'ufficio stampa del Piermarini ha informato i presenti (i pochi che non si sono fatti scoraggiare dall'ostruzionismo dei lavoratori) dell'annullamento della presentazione su decisione dello stesso Daniel Barenboim.


Lo striscione contro il decreto Bondi
 

http://www.amadeusonline.net/news.php?ID=1275041387

23 Maggio 2010

ABBADO IN CLINICA, NIENTE SCALA – SPETTACOLO – ANSA.IT

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 22:51

ABBADO IN CLINICA, NIENTE SCALA – SPETTACOLO – ANSA.IT Abbado in clinica, niente Scala, Annullati impegni giugno, slitta ritorno su podio Filarmonica, , Spettacolo, Ansa Leggi ancora

Bondi, ho il merito di salvare l'opera dai sindacati e dalla sinistra

ROMA – 24 MAGGIO 2010 – "Visto che l'on. Bindi con la consueta moderazione ed equilibrio ha aperto i lavori dell'assemblea del Pd, accompagnata da una sezione degli ottoni del Teatro dell'Opera di Roma, accusandomi di aver conculcato i diritti dei lavoratori dei teatri lirici, voglio ricordare a tutti che ho il merito di difendere la vera cultura, di salvare l'opera lirica dal fallimento a cui l'hanno portata i sindacati e i partiti della sinistra e infine rivendico anche il merito di voler gestire d'ora in avanti con oculatezza i denari dei contribuenti". E' quanto ha dichiarato il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Sandro Bondi (foto).

Lo stesso Bondi ha inoltre scritto una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e a quello del Senato, Renato Schifani, ma non al presidente della Camera, Gianfranco Fini, a proposito delle varie indiscrezioni di stampa sul suo coinvolgimento in inchieste.

"Sono esposto da più di una settimana, e chissà quanto ancora continuerà questo incivile e violento trattamento – scrive Bondi – ad ogni genere di supposizioni, di sospetti, di insinuazioni e di vere e proprie diffamazioni, senza che io possa in alcun modo difendermi".

l giornale dello spett.

21 Maggio 2010

Lavoratoriscala: Manifestazione davanti al Comune di Milano e sede de il Giornale dove hanno consegnato una lettera.

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 20:28

 Manifest. in piazza 21 maggio 2010   Manifest. davanti alla sede del giornale.21 maggio 2010
manifest   manifest  
Le foto sono coperte da copyright, non possono essere ne copiate ne scaricate.
Gentilezza dell'agenzia Fotogramma.

Milano. Hanno cantato, sfilato, improvvisato un girotondo e chiamato a gran voce il sindaco Letizia Moratti ad uscire da Palazzo Marino per parlare con loro. I lavoratori della Scala sono tornati a scendere in piazza per dire no ancora una volta al decreto Bondi. Dopo aver presidiato davanti al Comune per circa mezz'ora, intorno alle 15:30 i manifestanti hanno sfilato fino alla sede de Il Giornale dietro a piazza Cordusio dove hanno 'regalato' al quotiadiano e ai suoi giornalisti alcuni pezzi di maiale in risposta a un articolo secondo il quale i lavoratori della Scala sarebbero dei 'privilegiati', sia per la loro condizione che per il loro stipendio. Parlano alcuni dei protestanti e Pippo Veneziano, rappresentante Uil e artista del coro del Teatro della Scala. Servizio di Angela Nittoli

Protesta Scala. Cori, girotondo e maiale sotto la sede de Il Giornale.

      


http://www.c6.tv/archivio?task=view&id=9352

LETTERA APERTA A “il Giornale”
Avere uno stipendio che consente di vivere dignitosamente non è un privilegio.

16 Maggio 2010

Concerto e Manifestazione Nazionale contro il Decreto Bondi

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 09:06

Il 17 maggio alle ore 12 Orchestra Coro e Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma si esibiranno nella piazza davanti al Teatro dell'Opera piazza B. Gigli per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il noto Decreto Bondi volto alla precarizzazione di chi lavora nel mondo della Musica Lirica e Sinfonica

   

Sempre il 17 maggio alle ore 14 all'interno del Teatro si svolgerà una Manifesatzione Nazionale con la presenza di delegazioni di tutti i Tearti italiani, i rappresentanti sindacali nazionali, i politici e gli amministratori che accetteranno l'invito e i giormalisti. E' gradita la presenza di TUTTI quelli che hanno a cuore il futuro della Musica e dell'Opera Lirica in Italia.

I lavoratori del Teatro alla Scala partiranno in pullman domenica 16 maggio alle ore 24 da via verdi, il rientro e previsto per lunedì sera. Le prenotazioni sono aperte, ancora ce posto !

ROMA – 17 MAGGIO 2010 – Orchestra coro e ballerini del teatro dell' Opera di Roma (foto) hanno protestato questa mattina davanti al teatro Costanzi contro il decreto di riforma della fondazioni liriche. La manifestazione è stata interrotta dalla forte pioggia, che ha costretto musicisti e pubblico a rifugiarsi all'interno del teatro, dove il concerto é proseguito con brani del Nabucco, il coro della Butterlfly e passi di danza dallo Schiaccianoci.

Oggi pomeriggio previsto confermato, sempre all'Opera, un incontro delle organizzazioni sindacali, al quale sono stati invitati a partecipare anche sovrintendenti, politici, e i sindaci presidenti delle fondazioni.

LA CONTESTAZIONE

la repubblica.it

Carla Fracci attacca Alemanno
"Vergogna, vergogna, farabutto"

L'ex direttrice del corpo di ballo dell'Opera è intervenuta all'assemblea organizzata dai sindacati contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche e si è scagliata contro il sindaco: "Per due anni non mi ha mai ricevuto"

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"Vergogna, vergogna, farabutto". Arrivato al Teatro dell'Opera per intervenire all'assemblea organizzata dai sindacati contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato affrontato a brutto muso da Carla Fracci, che di recente ha visto non rinnovato il suo contratto di direzione del corpo di ballo del teatro romano.

Alemanno aveva appena finito di parlare, accolto da qualche applauso e molti fischi. L'etoile, seduta in prima fila accanto al sindaco di Bari, Michele Emiliano, si è alzata di scatto, è andata dal primo cittadino di Roma e ha cominciato ad inveire, visibilmente alterata. Alemanno non ha reagito. "Vergogna – ripeteva la Fracci – per due anni non mi ha mai ricevuto. E sono cose che non dico per me – ha aggiunto – ma per il futuro di questo teatro". Per placare gli animi sono intervenuti il sindaco Emiliano e i parlamentari del Pd, Vincenzo Vita ed Emilia De Biasi. Intanto dal pubblico c'era chi urlava: "Fate parlare Carla Fracci".

VIDEO

Erano circa le 16 quando gli impegati del teatro romano hanno riempito la sala. Dalla galleria ai palchi, fino alla piccionaia. Appena il primo cittadino ha parlato ("è necessario affrontare in maniera seria la fase del negoziato per modificare il decreto Bondi", aveva detto Alemanno), i lavoratori sono esplosi in un boato di urla, fischi e insulti contro Alemanno. "Non basta 'modificare' il decreto – hanno detto – è necessario 'ritirarlo' del tutto".

In testa alla protesta l'ormai ex direttrice del corpo di ballo dell'Opera, Carla Fracci, che si è scagliata a gran voce contro il sindaco di Roma, puntando il dito davanti al  suo viso urlando: "Vergogna". Rossa in volto, la ballerina ha anche toccato con le mani la gamba di Alemanno e bacchettando ripetutamente l'indice sul suo viso ha detto: "E' colpa tua". Per Alemanno la Fracci si lamentava perché "non gli ho dato un appuntamento. Glielo concederò, ma il problema di fondo è che lei vorrebbe rinnovare un contratto che dura ormai da troppi anni, e per il Teatro dell'Opera di Roma è giusto voltare pagina". E ha continuato: "Con tutto il rispetto per il suo valore artistico mi dispiace ma il rapporto con la Fracci è ormai superato e dobbiamo dare spazio ai giovani e ad altre offerte artistiche".

La giornata di protesta contro i tagli al Fondo unico per lo spettacolo (Fus), si era aperta all'insegna della musica. Alle 12 orchestra, coro e corpo di ballo del teatro avevano tenuto sotto la pioggia uno spettacolo all'aperto, in piazza Beniamino Gigli. Alle 14 poi tutti in sala per discutere della "Riforma di sistema dello spettacolo dal vivo, riordino Fondazioni lirico sinfoniche, decreto ministeriale". Ad ascoltare anche i rappresentanti sindacali di tutte le fondazioni e i sindaci di Bari, di Genova e di Roma.

"La contestazione al sindaco è di chiara matrice ideologica – ha sottolineato il presidente della commissione cultura del Comune di Roma, Federico Mollicone – E' inaccettabile sia nei modi che nei termini". E contro la Fracci, Mollicone annuncia che verificherà "quanto siano costate, in questi ultimi anni, le produzioni curate dall'ex direttrice del corpo di ballo e quali sono state le agenzie chiamate a realizzarle, invitandola altresì a non lanciarsi in atteggiamenti intollerabili e che poco hanno a che vedere con una etoile, che per tutti è stata un'icona di stile e compostezza".

E anche dal Partito democratico arrivano le prime reazioni. Plaudendo la sinergia messa in atto dalle sigle sindacali e i lavoratori, i democratici chiedono l'immediato ritiro del decreto per la sua incostituzionalità. "Siamo vicini ai lavoratori del settore che per primi risentono degli effetti di una ennesima ed inutile decretazione d'urgenza. Per questo – ha spiegato Marco Miccoli, segretario romano del Partito – inviteremo i nostri rappresentanti in Campidoglio a presentare celermente un ordine del giorno sull'argomento".

Ad Alemanno è arrivata nel pomeriggio la solidarietà del sottosegretario Francesco Giro. "Piena solidarietà – ha scritto Giro in una nota – ad Alemanno dopo la contestazione della Fracci". "Il clima – sempre secondo Giro – è troppo incandescente, perché qualcuno, invece di cercare soluzioni condivise e soprattutto praticabili, si ostina a gettare benzina sul fuoco, e fra questi non è certamente il governo". E ha aggiunto: "Noi, al contrario, ci siamo assunti la responsabilità di affrontare un'autentica emergenza che, da un lato i sovrintendenti, dall'altro i sindacati non erano riusciti a risolvere in qualche modo. Lo dimostra il congelamento al 2003"
 

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(17 maggio 2010)

 

Lirica: Giro, inutile erogare soldi e creare debito – – Libero-News.it

Roma, 17 mag. – (Adnkronos) – ''Inutile erogare soldi e creare debito. E mi riferisco alle fondazioni liriche che ricevono dallo Stato 235 milioni all'anno per arrivare a 500 milioni circa con i fondi delle altre istituzioni e spendono tutto per il personale, senza lasciare fondi alla programmazione''. E' quanto afferma il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, in occasione della presentazione degli interventi di tutela sull'area archeologica romana.

Giro esprime la sua solidarieta' al ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, ''bersaglio e vittima di una aggressione mediatica barbarica e indegna'', e sottolinea come il ministro ''sia persona seria e stia facendo un lavoro talvolta impopolare ma con grande serieta' e coraggio che ha portato a delle scelte innovative rispetto al passato''.

14 Maggio 2010

CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO IL DECRETO

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 00:35

  

OGGI VENERDI 14 MAGGIO ORE 17.00 PICCOLO TEATRO GRASSI ,  VIA ROVELLO 2,
DAVANTI  ALL'INGRESSO IN VIA DANTE ANGOLO VIA ROVELLO.

UN ABBRACCIO MUSICAL-TEATRALE TRA I LAVORATORI DELLA LIRICA E DELLA PROSA IN LOTTA CONTRO IL DECRETO BONDI E LA LEGGE QUADRO DELLO SPETTACOLO DAL VIVO.

CONSEGNA DELLE COCCARDE GIALLE DEI PORTATORI SANI DELLA CULTURA 
              CONCERTINO   IN PIAZZA

La pedalata delle coccarde gialle

I “portatori sani di cultura” del Teatro alla Scala in bicicletta nel centro di Milano per contestare il decreto Bondi. E continuano i fermenti in tutta Italia

 

di Claudia Abbiati

Una pedalata in partenza da via Filodrammatici. Così hanno protestato ieri sera i lavoratori del Teatro alla Scala di Milano, nella sera in cui era prevista la prima rappresentazione del Rheingold di Richard Wagner diretta da Daniel Barenboim, che com'è noto è stata sospesa per lo sciopero contro il decreto legge sulle fondazioni lirico-sinfoniche. Una "critical mass" con strumenti musicali e coccarde gialle che, partita alle 20.30, si è concessa anche un'incursione nel chiostro del Teatro Grassi di via Rovello, di recente ristrutturato. Dove ha interrotto per qualche minuto la prova generale (chiusa al pubblico) della pièce di Federico Garçia Lorca Donna Rosita nubile, che debutta stasera. E oggi alle 17, all'angolo tra via Rovello e via Dante, andrà in scena uno spettacolo estemporaneo organizzato dal Cub, dove le protagoniste saranno le coccarde gialle, in bella mostra sui baveri delle giacche e appuntate alle magliette. Per tenersi aggiornati sulle nuove forme di protesta coordinate dai lavoratori del Piermarini il modo migliore è collegarsi al blog Il Sottoscala, all'indirizzo lavoratoriscala.splinder.com. E già si vocifera di un concerto speciale il pomeriggio del 29 maggio, a un mese esatto dalla firma del decreto Bondi da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si inizia a prevedere anche l'installazione di alcuni maxischermi per coinvolgere la cittadinanza.

Nel resto d'Italia continuano le sospensioni degli spettacoli. Come previsto, è stato confermato lo sciopero in occasione della prima di Madama Butterfly al Teatro dell'Opera di Roma, programmata per il 18 maggio. I lavoratori del Teatro Carlo Felice di Genova e del Teatro Comunale di Bologna sono scesi invece in piazza. I primi con un corteo sulle note della Marcia Funebre del Nabucco, i secondi con un virtuale abbraccio al "loro" luogo di lavoro. E proprio a Bologna è polemica tra il sovrintendente Marco Tutino e Anna Maria Cancellieri, il commissario prefettizio che ha sostituito Flavio Delbono dopo le sue burrascose dimissioni. «Zubin Metha? – ha esclamato quest'ultima – Per lui aprirei piazza Maggiore non una, ma due volte!», mostrando così solidarietà ai dipendenti del Comunale, che avevano lanciato la proposta di un concerto all'aperto con il direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino sul podio. Che è stato uno dei principali sostenitori delle contestazioni del decreto sulle fondazioni liriche e, per questo motivo, è stato duramente contestato da Tutino.

Intanto da Roma arrivano le prime aperture a una riscrittura del decreto. A dimostrarsi possibilista è proprio il ministro per i Beni e le attività culturali Sandro Bondi, che si dice disponibile a rivedere il blocco del turn over e la contrazione dei contratti integrativi che sarebbe dovuta scattare tra un anno. Bondi afferma in particolare, rivolgendosi in modo particolare ai partiti d'opposizione che fin dall'inizio si sono dimostrati ostili al decreto, che approverà « emendamenti delle forze politiche che moderino la portata degli effetti, alla condizione di non perdere di vista l'obiettivo finale che il decreto legge si prefigge». Ma i lavoratori, per ora, sono diffidenti e continuano a manifestare.

News inserita il 14-05-2010.


© Amadeusonline

12 Maggio 2010

Agis, tavolo tra operatori e ministero-Spettacolo dal vivo: Carlucci, le osservazion sul ddl- Attivo unitario Fondazioni

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Francesconi (Agis), subito tavolo tra operatori e ministero

ROMA – 11 MAGGIO 2010 – Nel suo intervento alla riunione di ieri a Roma tra lo Spettacolo dal vivo e Salvatore Nastasi, capo di Gabinetto del MIBAC, il presidente Alberto Francesconi (foto) ha chiesto, a nome dell'Agis, di riaprire immediatamente il tavolo di discussione tra operatori e ministero su regole e risorse. Francesconi ha innanzitutto ricordato che in occasione della Consulta dello spettacolo del 24 gennaio 2010, l’Agis ha votato a favore dello spacchettamento del Fus perché il governo ha delineato in quella sede una forte e coordinata prospettiva di regole e risorse.

Quattro le linee di azione allora indicate dal governo: presentazione della riforma delle fondazioni liriche; stanziamento integrativo FUS 2010 non inferiore a 50 milioni di euro; pieno sostegno per una rapida approvazione del disegno di legge sullo spettacolo dal vivo di iniziativa parlamentare; iniziative per la Finanziaria 2011 (l’attuale previsione del FUS è di 304 milioni), anche per dotare la legge sullo spettacolo dal vivo e la riforma delle fondazioni liriche di risorse adeguate.

Allo stato attuale delle cose, ha evidenziato Francesconi, non ci sono notizie sullo stanziamento integrativo 2010 e su iniziative volte a rifinanziare il FUS 2011 in misura adeguata per sostenere le riforme. E’ stato invece presentato il decreto legge 30 aprile 2010 n. 64 sui cui principi l’Agis è d’accordo perché finalmente si interviene per la riforma della gestione delle Fondazioni liriche; Cinecittà Holding viene ricondotta ai suoi compiti di promozione del cinema e sostegno di nuovi talenti, senza più effettuare, con interventi pubblici, concorrenza agli imprenditori privati; si crea una nuova IMAIE restituendo valore reale alla funzione di questo organismo di tutela dei diritti degli artisti, interpreti, esecutori; si delineano principi fondamentali e generali per la revisione dei criteri di finanziamento allo spettacolo dal vivo sulla base dei criteri di qualità, sana gestione, risultati artistici e di pubblico, dei quali l’Agis chiede da anni l’attuazione. Ma ciò significa identificare nuovamente le funzioni dei soggetti dello spettacolo dal vivo e riscriverne il sistema, obiettivo primario della legge in discussione alla Camera.

Sotto il profilo generale, l’Agis non condivide del decreto n.64 l’abrogazione tacita dell’art. 1 della legge n.800/1967, che recita: “Lo Stato considera l’attività lirica e concertistica di rilevante interesse generale, in quanto intesa a favorire la formazione musicale, culturale e sociale della collettività nazionale. Per la tutela e lo sviluppo di tali attività lo Stato interviene con idonee provvidenze”.  L'Agis chiede dunque con forza l’inserimento di tale articolo tra quelli esplicitamente preservati dall'art.8 comma 1 del decreto n.64.

Ciò premesso, l’Agis chiede risposte alle seguenti domande: è confermato lo stanziamento integrativo FUS per il 2010? Sono ribaditi l’attenzione e l’impegno del MIBAC e del governo per la rapida approvazione della legge sullo spettacolo dal vivo, assicurando l’adeguata, anche se non rilevante copertura finanziaria, come richiesto dalla Commissione bilancio della Camera, e rivedendo in tal senso anche la previsione FUS 2011? Con quali risorse ulteriori al FUS il governo si appresta a sostenere la riforma della lirica? In particolare, si pensa di dragare risorse dalla legge sullo spettacolo dal vivo? L’articolo 4 del decreto legge n. 64 individua principi fondamentali e generali, dall’Agis auspicati da tempo e recepiti nel ddl sullo spettacolo dal vivo, im base ai quali il Ministro, con proprio decreto entro il 31 luglio 2010, emanerà nuovi ed articolati criteri per l’erogazione, anticipazione e liquidazione dei contributi a decorrere dal 1° gennaio del prossimo anno. Come si pone questa norma in relazione al provvedimento sullo spettacolo dal vivo, del quale è non secondaria anticipazione? Come si pone in relazione allo schema di decreto all’esame della Conferenza unificata che dispone modifiche all’attuale normativa sui contributi per musica, prosa, danza, circhi e spettacolo viaggiante? Quest’ultimo decreto, conseguente anche a consultazione con le categorie, verrà ritirato e sostituito da quanto previsto con il decreto legge n. 64?

In tale prospettiva, e considerati i 60 giorni a disposizione per la conversione in legge del decreto n. 64, l’Agis chiede di riaprire immediatamente il tavolo di discussione su regole e risorse.

Spettacolo dal vivo: Carlucci, domani le osservazioni della Bilancio sul ddl

ROMA – 11 MAGGIO 2010 – Riprende l’iter della legge quadro per lo spettacolo dal vivo. Domani pomeriggio, mercoledi 12 maggio, in sede referente la commissione Cultura della Camera esaminerà le osservazioni della commissione Bilancio, “cui ci atterremo – dice la relatrice della legge, on. Gabriella Carlucci (foto) – per modificare il testo, togliendo quelle parti che non hanno copertura economica. La parte regolamentare non viene toccata”.

“Abbiamo pattuito – precisa Carlucci – una copertura per la legge di 30 milioni di euro, lasciando il credito d’imposta e gli incentivi fiscali, il fondo di perequazione e quello per l’innovazione. Tutto il resto non lo possiamo inserire, perché non arriviamo ai 100 milioni che sarebbero stati necessari per coprire tutto quello che avevamo inserito, di tutto e di più".
 
Domani si discute, la settimana prossima viene ripresentato il testo modificato, arriverà il nuovo parere della commissione Bilancio e poi si andrà al voto in commissione Cultura. Questo il presumibile programma, “ma al momento attuale è inutile fare previsioni” conclude la relatrice della legge.

Attivo unitario Fondazioni Lirico Sinfoniche

Roma,6 maggio ’10   A Tutte Le Strutture Territoriali

SLC-CGIL  FISTeL-CISL  UILCOM-UIL  FIALS-CISAL  LORO SEDI

URGENTE CAMBIO SEDE ATTIVO FONDAZIONI LIRICO SINFONICHE 17 MAGGIO

Lunedì 17 maggio alle ore 14.00 si terrà presso Il Teatro dell’Opera di Roma Piazza
Beniamino Gigli 1, l’attivo unitario in merito al tema : “ Riforma di sistema dello
Spettacolo dal Vivo, riordino Fondazioni Lirico Sinfoniche, Decreto Ministeriale”.
All’iniziativa hanno garantito la presenza deputati e senatori di maggioranza e minoranza
parlamentare della VII Commissione Cultura Camera e Senato; Sindaci Presidenti di
Fondazioni , Sovrintendenti, Rappresentanti dell’ ANCI e del coordinamento delle Regioni,
hanno garantito la presenza le Confederazioni Sindacali Unitarie.
E’ fondamentale garantire la presenza di delegazioni dei lavoratori( 50 per ogni
fondazione lirico sinfonica).
L’Attivo Manifestazione al Teatro dell’Opera sarà una nostra prima visibilità pubblica e
dovrà essere caratterizzato in modo forte con striscioni , bandiere etc poiché sarà presente
la stampa nazionale ed estera e le televisioni.
In occasione della manifestazione le Segreterie Nazionali proporranno ulteriori percorsi di
mobilitazione e di lotta che dovrà coinvolgere in termini solidali l’intera Produzione
Culturale.

p. LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC- CGIL FISTeL- CISL UILCOM- UIL FIALS- CISAL
S. Conti M. Giustini F. Benigni E. Sciarra

Flessibile sì, ma non per contratto!

G. Z. che si è vista riconoscere dal Tribunale del Lavoro di Milano il rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con la Fondazione Teatro alla Scala.

Dopo un lungo ed estenuante percorso formativo, ha lavorato come ballerina per la Fondazione Teatro alla Scala sin dal 2002;  la sua attività lavorativa è stata  inquadrata in una miriade di (illegittimi) contratti a termine e di presunto lavoro autonomo con i quali, praticamente senza soluzione di continuità, la Fondazione si è assicurata ininterrottamente la prestazione.

Il ricorso da parte del Teatro alla Scala ai numerosi contratti di lavoro a termine (oltre che ai contratti di lavoro autonomo) era fondato sul presupposto fraudolento che l’attività della ballerina precaria fosse di natura stagionale, nonostante rinnovo dopo rinnovo finisse per lavorare l’intera stagione teatrale, per più anni consecutivi.

Grazie all’intervento e all’azione del team legale di San Precario, il Tribunale del Lavoro di Milano ha fatto calare il sipario su questa vicenda di precarizzazione, purtroppo non isolata, facendo venire alla luce il lungo naso alla Cyrano de Bergerac della Fondazione Teatro alla Scala e delle sue politiche contrattuali.

5 Maggio 2010

“VA PENSIERO” PER LE STRADE DI MILANO- Sciopero confermato il 13, ma in compenso le prove dell'opera di Wagner saranno apert

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http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/modena/campionato_giornalismo/2010/02/23/296302/images/360632-verdi.jpg Oggi 6 maggio le prove dell'Oro del Reno di Wagner, saranno aperte alla città. Inizio prove alle ore 14 fino le 17 e dalle ore 19 alle 22. Siete tutti invitati/e*.
Unica condizione del sovrintendente: usare solo i palchi, lasciando libera la platea per esigenze tecniche.

Questa sera pioveva a Milano, una pioggia fitta e cattiva, di quelle che ti bagnano le ossa e non ti danno tregua. In piazza Scala la polizia in tenuta antisommossa, evidentemente in servizio per una manifestazione – fa sempre impressione vedere la polizia in veduta antisommossa a un corteo di lavoratori che difendono i loro diritti. –
Questi lavoratori erano i coristi, gli orchestrali, le maestranze del Teatro alla Scala che protestavano per i noti tagli promossi da questo governo contro gli enti lirici.
Il corteo è fitto di ombrelli, non si vedono le facce ma si sentono le voci. I giovanissimi con maschera bianca neutra e un cartello dove c’è scritto: sono un licenziato. Qualcuno in abito da lavoro, tenuta scura, elegante. Altri con impermeabile e cappello. Mi arriva l’impressione di una piccola massa e mi aggiungo. Cerco i mie due amici coristi, le cui incazzature ho seguito in questi giorni attraverso facebook; finchè qualcuno non deciderà di mettere le mani in questo spazio, forse, almeno quì si potrà ancora dire qualcosa che assomiglia vagamente alla verità.
Sento cantare, a un certo punto: “va pensiero”. Cantano con un volume di voce spropositato, mentre il corteo si avvia verso Piazza Scala e improvvisamente le facciate delle case contengono la voce, la rimandano al petto, alla gola. E’ impressionante sentire “va pensiero” per le strade di Milano: mi ricordo il funerale di Verdi, il silenzio delle carrozze, la paglia cosparsa per le strade, come raccontano le cronache, per non disturbare il maestro. Mi ricordo quanta fatica e quanto sangue sono stati versati per creare questa cazzo di Italia, almeno sulla carta; e penso anche che me lo posso ricordare solo perché alle scuole elementari me l’hanno raccontata questa storia, la mia maestra mi hanno fatto sentire “va pensiero”, mi ha raccontato che dire viva verdi voleva dire “viva vittorio emanuele re d’italia”.
Insomma, penso che ricordare sia diventato un lusso per pochi e a sentirla questa sera, “va pensiero”, per le strade della città dove aveva avuto un senso profondissimo averla composta contro un nemico e per amore dell’Italia, beh, penso che oggi, come allora, l’Italia ce l’abbia ancora un nemico.
Penso che in questo paese la destra, attraverso l’assunzione di provvedimenti di questo tipo, stia cancellando il valore della cultura e del suo ruolo profondamente sociale. “Va pensiero”, questa sera, era un civile atto di rivolta. Era un cantare a voce alta, con foga e passione, la morte della poesia e della musica, della sua funzione redentrice e spirituale. Era la voce lamentosa di una fetta di città che cantava la sua stessa morte, il suo affossamento, l’altissimo grado di barbarie raggiunta.
C’era una bara all’inizio del corteo. Che tristezza, mi dico. Questo paese da tempo ha eletto le televisioni di Berlusconi prima, poi la cosiddetta tivù del servizio pubblico, garanti di una cosa che definiscono “cultura” . Che volete che gliene freghi e Berlusconi e al suo seguito, preservare l’identità delle istituzioni culturali più alte di questo paese! Da tempo la cultura, per loro, è un’altra. Il taglio dei soldi agli enti lirici è solo un atto dovuto. Se qualcuno, in questa sede, vorrà dirmi che ci sono delle priorità rispetto ai diritti dei lavoratori, non posso concordare. Non mi sembra che questo governo stia garantendo i diritti di nessuno, né tantomeno dei lavoratori.

Arrivo a una mobilitazione venendo da un’altra mobilitazione della scuola, questa sera: il tempo pieno definitivamente affossato – causa i tagli della signora Gelmini – probabilmente si vestirà a lutto anche la Scuola. Probabilmente dovremo abbassare tutti il capo e fasciarci a lutto per molti decenni ancora, perche gli italiani voteranno come hanno sempre votato, complici una sinistra che da parecchio tempo ha gettato la spugna e non sa che pesci pigliare e i sindacati che si muovono solo quando devono cavalcare la protesta per dire che l’hanno organizzata loro e hanno garantito che tutto si svolgesse secondo legge e regole.
Questo è un paese di merda, che sta svendendo come una puttana e a quattro lire la ricca mercanzia che i nostri antenati ci hanno consegnato: arte, cultura, scienza, ricerca, pedagogia, in nome di un mercato becero che affossa stipendi e vite a seconda degli ondeggiamenti pilotati della Borsa; che permette di rubare, basta che si faccia con le mani pulite. Che permette di diventare ricchi, belli, potenti, e famosi, basta che si sia disposti a calare le braghe e a darla a qualcuno. Chiaramente faccio riferimento alla dignità.

Sì, Bruno, sono spuntato improvvisamente tra gli ombrelli, e mi chiedevo, e mi dicevo: ma che ci faccio io qui? Non sono un orchestrale, non sono un artista del coro, non faccio parte delle maestranze del teatro alla scala. Però sono un italiano che ha sentito va pensiero per le strade di Milano e ha pensato di avere una storia profonda che qualcuno sta cercando di strappargli di dosso come un vestito smesso.
Stasera, alla Feltrinelli, mezzo reparto era costituito da opere dvd scontate a metà prezzo. Ho speso duecento euro, alla faccia della miseria! Mi comprerò un paio di pantaloni in meno ma il piacere profondo e la commozione di sentire la musica di cui sono impastato, non me lo potrà togliere nessuno.
Buona lotta a tutti

Sebastiano da

La prima dell'Oro del Reno, giovedì 13, salterà, e questo già si sapeva, ma in compenso le prove dell'opera di Wagner saranno aperte.
La proposta dei sindacati è stata approvata dai lavoratori ieri sera in assemblea nel teatro dopo un corteo per il centro. "Lissner è d'accordo – hanno detto i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Fials – ma chiederà a cantanti e musicisti che ne pensano. Di certo è disponibile il maestro Daniel Barenboim", che oggi dirà la sua sull'intera vertenza delle fondazioni liriche e della Scala. Unica condizione del sovrintendente: usare solo i palchi, lasciando libera la platea per esigenze tecniche.

.Scala sciopero confermato prove aperte per protesta

“VA PENSIERO” PER LE STRADE DI MILANO- Sciopero confermato il 13, ma in compenso le prove dell’opera di Wagner saranno apert

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http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/modena/campionato_giornalismo/2010/02/23/296302/images/360632-verdi.jpg Oggi 6 maggio le prove dell'Oro del Reno di Wagner, saranno aperte alla città. Inizio prove alle ore 14 fino le 17 e dalle ore 19 alle 22. Siete tutti invitati/e*.
Unica condizione del sovrintendente: usare solo i palchi, lasciando libera la platea per esigenze tecniche.

Questa sera pioveva a Milano, una pioggia fitta e cattiva, di quelle che ti bagnano le ossa e non ti danno tregua. In piazza Scala la polizia in tenuta antisommossa, evidentemente in servizio per una manifestazione – fa sempre impressione vedere la polizia in veduta antisommossa a un corteo di lavoratori che difendono i loro diritti. –
Questi lavoratori erano i coristi, gli orchestrali, le maestranze del Teatro alla Scala che protestavano per i noti tagli promossi da questo governo contro gli enti lirici.
Il corteo è fitto di ombrelli, non si vedono le facce ma si sentono le voci. I giovanissimi con maschera bianca neutra e un cartello dove c’è scritto: sono un licenziato. Qualcuno in abito da lavoro, tenuta scura, elegante. Altri con impermeabile e cappello. Mi arriva l’impressione di una piccola massa e mi aggiungo. Cerco i mie due amici coristi, le cui incazzature ho seguito in questi giorni attraverso facebook; finchè qualcuno non deciderà di mettere le mani in questo spazio, forse, almeno quì si potrà ancora dire qualcosa che assomiglia vagamente alla verità.
Sento cantare, a un certo punto: “va pensiero”. Cantano con un volume di voce spropositato, mentre il corteo si avvia verso Piazza Scala e improvvisamente le facciate delle case contengono la voce, la rimandano al petto, alla gola. E’ impressionante sentire “va pensiero” per le strade di Milano: mi ricordo il funerale di Verdi, il silenzio delle carrozze, la paglia cosparsa per le strade, come raccontano le cronache, per non disturbare il maestro. Mi ricordo quanta fatica e quanto sangue sono stati versati per creare questa cazzo di Italia, almeno sulla carta; e penso anche che me lo posso ricordare solo perché alle scuole elementari me l’hanno raccontata questa storia, la mia maestra mi hanno fatto sentire “va pensiero”, mi ha raccontato che dire viva verdi voleva dire “viva vittorio emanuele re d’italia”.
Insomma, penso che ricordare sia diventato un lusso per pochi e a sentirla questa sera, “va pensiero”, per le strade della città dove aveva avuto un senso profondissimo averla composta contro un nemico e per amore dell’Italia, beh, penso che oggi, come allora, l’Italia ce l’abbia ancora un nemico.
Penso che in questo paese la destra, attraverso l’assunzione di provvedimenti di questo tipo, stia cancellando il valore della cultura e del suo ruolo profondamente sociale. “Va pensiero”, questa sera, era un civile atto di rivolta. Era un cantare a voce alta, con foga e passione, la morte della poesia e della musica, della sua funzione redentrice e spirituale. Era la voce lamentosa di una fetta di città che cantava la sua stessa morte, il suo affossamento, l’altissimo grado di barbarie raggiunta.
C’era una bara all’inizio del corteo. Che tristezza, mi dico. Questo paese da tempo ha eletto le televisioni di Berlusconi prima, poi la cosiddetta tivù del servizio pubblico, garanti di una cosa che definiscono “cultura” . Che volete che gliene freghi e Berlusconi e al suo seguito, preservare l’identità delle istituzioni culturali più alte di questo paese! Da tempo la cultura, per loro, è un’altra. Il taglio dei soldi agli enti lirici è solo un atto dovuto. Se qualcuno, in questa sede, vorrà dirmi che ci sono delle priorità rispetto ai diritti dei lavoratori, non posso concordare. Non mi sembra che questo governo stia garantendo i diritti di nessuno, né tantomeno dei lavoratori.

Arrivo a una mobilitazione venendo da un’altra mobilitazione della scuola, questa sera: il tempo pieno definitivamente affossato – causa i tagli della signora Gelmini – probabilmente si vestirà a lutto anche la Scuola. Probabilmente dovremo abbassare tutti il capo e fasciarci a lutto per molti decenni ancora, perche gli italiani voteranno come hanno sempre votato, complici una sinistra che da parecchio tempo ha gettato la spugna e non sa che pesci pigliare e i sindacati che si muovono solo quando devono cavalcare la protesta per dire che l’hanno organizzata loro e hanno garantito che tutto si svolgesse secondo legge e regole.
Questo è un paese di merda, che sta svendendo come una puttana e a quattro lire la ricca mercanzia che i nostri antenati ci hanno consegnato: arte, cultura, scienza, ricerca, pedagogia, in nome di un mercato becero che affossa stipendi e vite a seconda degli ondeggiamenti pilotati della Borsa; che permette di rubare, basta che si faccia con le mani pulite. Che permette di diventare ricchi, belli, potenti, e famosi, basta che si sia disposti a calare le braghe e a darla a qualcuno. Chiaramente faccio riferimento alla dignità.

Sì, Bruno, sono spuntato improvvisamente tra gli ombrelli, e mi chiedevo, e mi dicevo: ma che ci faccio io qui? Non sono un orchestrale, non sono un artista del coro, non faccio parte delle maestranze del teatro alla scala. Però sono un italiano che ha sentito va pensiero per le strade di Milano e ha pensato di avere una storia profonda che qualcuno sta cercando di strappargli di dosso come un vestito smesso.
Stasera, alla Feltrinelli, mezzo reparto era costituito da opere dvd scontate a metà prezzo. Ho speso duecento euro, alla faccia della miseria! Mi comprerò un paio di pantaloni in meno ma il piacere profondo e la commozione di sentire la musica di cui sono impastato, non me lo potrà togliere nessuno.
Buona lotta a tutti

Sebastiano da

La prima dell'Oro del Reno, giovedì 13, salterà, e questo già si sapeva, ma in compenso le prove dell'opera di Wagner saranno aperte.
La proposta dei sindacati è stata approvata dai lavoratori ieri sera in assemblea nel teatro dopo un corteo per il centro. "Lissner è d'accordo – hanno detto i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Fials – ma chiederà a cantanti e musicisti che ne pensano. Di certo è disponibile il maestro Daniel Barenboim", che oggi dirà la sua sull'intera vertenza delle fondazioni liriche e della Scala. Unica condizione del sovrintendente: usare solo i palchi, lasciando libera la platea per esigenze tecniche.

.Scala sciopero confermato prove aperte per protesta

4 Maggio 2010

FONDAZIONI LIRICHE: SCALA CANCELLA PRESENTAZIONE STAGIONE – Lissner "La Scala non può accettare un decreto che la penalizza

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FONDAZIONI LIRICHE: SCALA CANCELLA PRESENTAZIONE STAGIONE – LOMBARDIA – ANSA.IT ,
(ANSA) – MILANO, 4 MAG – La Scala ha cancellato la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione per le tensioni legate al decreto di riforma del settore.Titoli e date del cartellone 2010-2011, assicura una nota, saranno comunque resi noti il 21 maggio tramite il sito internet, a mezzo comunicati e cartelle stampa elettroniche, via newsletter e con la distribuzione consueta dei calendarietti gratuiti''.,

Lissner, no a decreto che penalizza la Scala. Bondi: sorprendente

4 MAGGIO 2010 – "La Scala non può accettare un decreto che penalizza il teatro e va contro la capacità di gestione": così il sovrintendente del teatro milanese, Stephane Lissner (foto), si è espresso dopo la riunione di ieri del consiglio di amministrazione.  Lissner ha ribadito ciò che aveva già detto in passato, ovvero che si aspetta "un regolamento specifico per la Scala perché lo consideriamo un decreto che non riguarda la Scala".

Una delle questioni che più preoccupa i lavoratori è quella della riconferma degli oltre 100 stagionali per il futuro. E Lissner ha assicurato che "la Scala nella prossima stagione dovrà utilizzare la stessa forza lavoro – ha detto – e il cda ha confermato di essere d'accordo con me". "Ho chiesto ufficialmente al ministero un regolamento in tempi brevi e non vedo perché i lavoratori che partecipano alla produttività del teatro debbano essere penalizzati.

“Trovo sorprendenti le dichiarazioni di Lissner – ha dichiarato il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi – nessuno può pensare che io non conosca e non apprezzi il valore e le peculiarità della Scala. Sono però altrettanto consapevole del valore e delle tradizioni di tutti gli altri teatri lirici. Intendo farmi carico del problema di salvare l’intero comparto lirico sinfonico da problemi che, se ancora rinviati, e lo ricordo qui al sovrintendente Lissner, ne decreterebbero una crisi irreparabile. In questa cornice il provvedimento che sarà a breve discusso dal Parlamento contiene anche la possibilità nel futuro che le Fondazioni che rispettino certi requisiti validi per tutti possano acquisire un certo grado di autonomia dallo Stato”.

Intanto i lavoratori della Scala hanno annunciato lo sciopero per la rappresentazione di oggi del Simon Boccanegra. Sempre questa sera al Teatro dell'Opera di Roma si protesta non annullando uno spettacolo, ma facendone uno nuovo, fuori programma con l'orchestra e il corpo di ballo che si esibiranno gratuitamente, in attesa dell'incontro del 6 maggio dei sindacati nazionali col ministro Bondi.

FONDAZIONI LIRICHE: SCALA CANCELLA PRESENTAZIONE STAGIONE – Lissner “La Scala non può accettare un decreto che la penalizza

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FONDAZIONI LIRICHE: SCALA CANCELLA PRESENTAZIONE STAGIONE – LOMBARDIA – ANSA.IT ,
(ANSA) – MILANO, 4 MAG – La Scala ha cancellato la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione per le tensioni legate al decreto di riforma del settore.Titoli e date del cartellone 2010-2011, assicura una nota, saranno comunque resi noti il 21 maggio tramite il sito internet, a mezzo comunicati e cartelle stampa elettroniche, via newsletter e con la distribuzione consueta dei calendarietti gratuiti''.,

Lissner, no a decreto che penalizza la Scala. Bondi: sorprendente

4 MAGGIO 2010 – "La Scala non può accettare un decreto che penalizza il teatro e va contro la capacità di gestione": così il sovrintendente del teatro milanese, Stephane Lissner (foto), si è espresso dopo la riunione di ieri del consiglio di amministrazione.  Lissner ha ribadito ciò che aveva già detto in passato, ovvero che si aspetta "un regolamento specifico per la Scala perché lo consideriamo un decreto che non riguarda la Scala".

Una delle questioni che più preoccupa i lavoratori è quella della riconferma degli oltre 100 stagionali per il futuro. E Lissner ha assicurato che "la Scala nella prossima stagione dovrà utilizzare la stessa forza lavoro – ha detto – e il cda ha confermato di essere d'accordo con me". "Ho chiesto ufficialmente al ministero un regolamento in tempi brevi e non vedo perché i lavoratori che partecipano alla produttività del teatro debbano essere penalizzati.

“Trovo sorprendenti le dichiarazioni di Lissner – ha dichiarato il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi – nessuno può pensare che io non conosca e non apprezzi il valore e le peculiarità della Scala. Sono però altrettanto consapevole del valore e delle tradizioni di tutti gli altri teatri lirici. Intendo farmi carico del problema di salvare l’intero comparto lirico sinfonico da problemi che, se ancora rinviati, e lo ricordo qui al sovrintendente Lissner, ne decreterebbero una crisi irreparabile. In questa cornice il provvedimento che sarà a breve discusso dal Parlamento contiene anche la possibilità nel futuro che le Fondazioni che rispettino certi requisiti validi per tutti possano acquisire un certo grado di autonomia dallo Stato”.

Intanto i lavoratori della Scala hanno annunciato lo sciopero per la rappresentazione di oggi del Simon Boccanegra. Sempre questa sera al Teatro dell'Opera di Roma si protesta non annullando uno spettacolo, ma facendone uno nuovo, fuori programma con l'orchestra e il corpo di ballo che si esibiranno gratuitamente, in attesa dell'incontro del 6 maggio dei sindacati nazionali col ministro Bondi.

3 Maggio 2010

Protesta a sorpresa durante la riunione del CdA- Cub "Decreto del governo e CdA? No grazie! "-Intervista al sottosegr B.C. Giro

Filed under: Uncategorized — Tag: , , , — Lavoratoriscala @ 15:25
Mobilizzazione/ Presidio/ Protesta dei lavoratori del Teatro alla Scala

Martedì 4 maggio ore 18,40 piazza della Scala, Milano.

Invitiamo a partecipare tutte le realtà dello spettacolo e alla cittadinanza .
 

scala.jpgMILANO – 3 MAGGIO 2010 – Assemblea e presidio "a sorpresa" dei lavoratori della Scala (foto) contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche, durante la riunione del consiglio di amministrazione che oggi si tiene nei laboratori del teatro, in via Bergognone a Milano. I lavoratori, riferisce l'Ansa, hanno steso uno striscione con la scritta 'No al decreto infame, via i banditi Anfols' e hanno portato una bara in legno per rappresentare la morte della cultura mentre arrivavano i membri del consiglio tra cui l'Ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera e il presidente di Bpm, Massimo Ponzellini.

I lavoratori hanno improvvisato un'assemblea nel laboratorio durante la quale i sindacati hanno spiegato il loro no al decreto. "Qui – ha spiegato Giancarlo Albori, della Cgil – protestiamo con un Cda che ha dato avvallo a un decreto che andava bene a loro e non a noi. Vogliamo far sentire la nostra voce".

Ed è per questo che è già in programma un'iniziativa per domani pomeriggio alle 18.40 con tutti i lavoratori. I manifestanti, salendo le scale fino al piano dove si teneva la riunione, hanno chiesto di essere ascoltati dal consiglio di amministrazione. Il sovrintendente, hanno spiegato, ha detto che una delegazione sarà ricevuta alla fine del Cda che riguarda il piano di sviluppo per i prossimi anni. "Ci saranno sorprese – ha assicurato Domenica Dentori, della Uil – a partire dalle prossime ore e dai prossimi giorni". Per Dentori si protesta perché gli effetti del decreto si sentiranno subito mentre un'eventuale autonomia della Scala arriverà in seguito. "Bisogna stare uniti – ha concluso Sandro Malatesta della Fials – e mobilitarsi".

il giornale dello spettacolo

C6.tv – Video – I lavoratori del Teatro alla Scala contro il decreto Bondi. Lissner: 'Possono contar

c6.tv   http://www.c6.tv/archivio?task=view&id=9107

Presente anche i lavoratori della cub con un loro volantino rivolto al CdA

Decreto del Governo e C.D.A.? No grazie!       logo CUB

Il decreto Bondi vuole in sintesi smantellare le Fondazione Liriche Sinfoniche.

In questo contesto il nostro Sovrintendente promuove ed è subito accolto dal "poeta ministro" il distacco della Scala dalle altre Fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale”.
Dietro la parola”autonomia” si nasconde un progetto per indebolirci nelle trattative sia per i rinnovi del CCNL che dell’integrativo impoverito per non dire derubato e messo in discussione nella normativa.
Di vendetta bisogna parlare invece quando questi"riformatori" vanno a colpire i professori d’orchestra.
IL corpo di ballo cui verrà anticipata la possibilità di andare in pensione otterrà nei fatti solo la pensione sociale. Vengono decurtate addirittura le diarie delle tournè.

Per valorizzare l’eccellenza della Scala invece di “titoli"vuoti, servono riconoscimenti sostanziali, cioè risorse economiche e non trasformazioni epocali a danno dei lavoratori che esprimono le intenzioni del governo di dismettere la lirica il teatro e la cultura dagli interessi di Stato.

Il Governo invece di coltivare il sogno che il teatro rappresenta per la vita di un paese civile, si accanisce contro i lavoratori in particolare quelli precari (azzeramento graduatorie di anzianità e stop del turn over) e verso coloro tra questi ovvero tutti gli scaligeri che intendono ricorrere alla giustizia per ottenere il legittimo riconoscimento del rapporto a tempo indeterminato .

Di questa morsa a danno dei lavoratori Il CDA della Scala è” co-regista”del governo e viene fuori latente la sua volontà finale di privatizzare la Scala (Il curriculum di Ermolli ad esempio è famoso per come ha trasformato l'Alitalia ). Il CDA è formato in gran parte da quegli stessi banchieri che il governo ha riempito di miliardi per coprire i buchi delle loro speculazioni finanziarie ma nulla ha mai detto o fatto contro i tagli al FUS.

Oltre all'azzeramento di questo decreto legge chiediamo le dimissioni del CDA scaligero perché palesemente in contrasto con gli interessi del Teatro più importante del mondo.
                                                                                  
                                                                                 La Cultura fa Paura

                                                                                          Cub Scala

3 MAGGIO 2010 – E' stato trasmesso questa mattina nella rubrica Tg2 Punto.it, a cura di Mario De Scalzi,  un servizio sulla riforma delle fondazioni liriche, con la presenza in studio del sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. Clicca per vedere lo speciale.    e dopo

vedi  questo titolo di sotto e clicca la freccia rossa di lato, guarda dal minuto 16' al 27' intervista a Giro

TG2 Punto.it 03/05/2010 

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