Premessa – Analisi- Conclusioni
Il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 aprile 2010 e le fondazioni lirico-sinfoniche. da Paolo C.
corrieredibologna.corriere.it
27/04/2010 – I lavoratori contestano la riforma delle fondazioni liriche
Governo ritiri decreto su nuova Imaie
28 APRILE 2010 – Secondo i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che hanno incontrato i commissari liquidatori dell'Imaie, l'istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti.
Spero vivamente che sia finito il tempo delle riflessioni.Bisogna prendere decisioni serie e importanti.Aspettare vuol dire prolungare solo una lenta ma inesorabile agonia.Se qualcuno ci vuole ammazzare noi non possiamo rispondere "fallo ma dolcemente"… dovremmo reagire con la loro stessa prepotenza: fuori da ogni schema.Buona lotta a tutti
Commento by anonimo — 28 Aprile 2010 @ 09:50
FAMOLO ANCHE NOI E FAMOLO STRANO MA STRANO ASSAI…….
Commento by anonimo — 28 Aprile 2010 @ 18:36
Idv e Art.21, governo ritiri decreto su nuova ImaieROMA – 27 APRILE 2010 – I deputati Antonio Borghesi (Idv) e Giuseppe Giulietti (foto), di Art.21, hanno chiesto al sottosegretario Francesco Giro che il governo "ascolti le voci degli artisti e degli operatori del mondo dello spettacolo e della cultura e ritiri il decreto sulla nuova IMAIE". Per i due parlamentari non ci sarebbero i requisiti di urgenza previsti dalla Costituzione per un decreto legge, e pertanto la riforma dell'Istituto per i diritti degli artisti interpreti esecutori deve essere oggetto di un confronto parlamentare. La ristrutturazione dell'Imaie, in liquidazione dal luglio 2009, sarebbe inserita nel decreto di riforma delle fondazioni liriche approvato il 16 aprile dal consiglio dei Ministri e da alcuni giorni sottoposto al capo dello Stato, per la firma. Imaie, liquidatori a breve pagheranno parte pregressi28 APRILE 2010 – Secondo i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che hanno incontrato i commissari liquidatori dell'Imaie, l'istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori in liquidazione dal luglio 2009, a breve verrà corrisposta agli artisti almeno una parte delle quote pregresse dei cosiddetti diritti connessi. Ed è presumibile che un secondo acconto o il saldo del pregresso possano aversi entro l'estate "qualora non intervenga una sentenza del Tar che blocchi la procedura in corso". Infatti, "é in atto un ricorso al Tar che viene portato avanti per bloccare questa procedura di liquidazione ma che in realtà avrebbe solo la funzione di rimettere in sella tutto il vecchio gruppo dirigente – spiega dal Sai, sindacato attori, Maurizio Feriaud -. Questo per noi è un grosso errore. Voltare pagina, sarebbe più che auspicabile". I sindacati riferiscono in un comunicato unitario che i commissari hanno informato di aver ultimato e presentato il 19 aprile, alla cancelleria della presidenza del Tribunale di Roma, lo stato passivo dell'Imaie che con il deposito è per legge esecutivo. A partire da questa data gli aventi diritto che lo ritenessero opportuno hanno 30 giorni di tempo per presentare eventuali opposizioni ai sensi della legge fallimentare. I sindacalisti sottolienano che la presentazione di questo atto ha consentito ai commissari di chiedere ed ottenere, dal presidente del Tribunale di Roma, l'autorizzazione per procedere alla liquidazione di un primo acconto pari al 30% delle quote individualmente spettanti, a tutti gli aventi diritto. Articolo di marzo che riguarda la facenda ImaieROMA – 10 MARZO 2010 – Il 18 marzo a Roma in piazza Montecitorio hanno indetto una manifestazione per chiedere al governo "tempi brevi" per il loro destino, artisti e lavoratori dell'Imaie, l'istituto che gestisce e distribuisce i diritti degli artisti interpreti esecutori di opere musicali, cinematografiche e audiovisive, in liquidazione dal luglio scorso. “Dal 14 luglio del 2009 decine di migliaia di attori, doppiatori, musicisti e cantanti non vedono tutelati i loro diritti, seppure questi siano sanciti per legge”, dice il comunicato stampa dei lavoratori Imaie. Il governo, continua il comunicato "si era impegnato a fornire un futuro agli artisti e ai lavoratori dell'Imaie, stabilendo quale entità si sarebbe occupata di tali diritti entro il 31 dicembre 2009. Ad oggi il governo non ha preso nessuna decisione in merito lasciando gli artisti senza tutela ed esponendo i lavoratori ad un imminente provvedimento di licenziamento collettivo nonostante sia ormai di pubblico dominio che sulle scrivanie del ministero dei beni culturali giacciono da mesi diverse proposte per l'assetto della nuova Imaie".
Commento by AutoOrgScala — 28 Aprile 2010 @ 19:18
Idv e Art.21, governo ritiri decreto su nuova ImaieROMA – 27 APRILE 2010 – I deputati Antonio Borghesi (Idv) e Giuseppe Giulietti (foto), di Art.21, hanno chiesto al sottosegretario Francesco Giro che il governo "ascolti le voci degli artisti e degli operatori del mondo dello spettacolo e della cultura e ritiri il decreto sulla nuova IMAIE". Per i due parlamentari non ci sarebbero i requisiti di urgenza previsti dalla Costituzione per un decreto legge, e pertanto la riforma dell'Istituto per i diritti degli artisti interpreti esecutori deve essere oggetto di un confronto parlamentare. La ristrutturazione dell'Imaie, in liquidazione dal luglio 2009, sarebbe inserita nel decreto di riforma delle fondazioni liriche approvato il 16 aprile dal consiglio dei Ministri e da alcuni giorni sottoposto al capo dello Stato, per la firma. Imaie, liquidatori a breve pagheranno parte pregressi28 APRILE 2010 – Secondo i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che hanno incontrato i commissari liquidatori dell'Imaie, l'istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori in liquidazione dal luglio 2009, a breve verrà corrisposta agli artisti almeno una parte delle quote pregresse dei cosiddetti diritti connessi. Ed è presumibile che un secondo acconto o il saldo del pregresso possano aversi entro l'estate "qualora non intervenga una sentenza del Tar che blocchi la procedura in corso". Infatti, "é in atto un ricorso al Tar che viene portato avanti per bloccare questa procedura di liquidazione ma che in realtà avrebbe solo la funzione di rimettere in sella tutto il vecchio gruppo dirigente – spiega dal Sai, sindacato attori, Maurizio Feriaud -. Questo per noi è un grosso errore. Voltare pagina, sarebbe più che auspicabile". I sindacati riferiscono in un comunicato unitario che i commissari hanno informato di aver ultimato e presentato il 19 aprile, alla cancelleria della presidenza del Tribunale di Roma, lo stato passivo dell'Imaie che con il deposito è per legge esecutivo. A partire da questa data gli aventi diritto che lo ritenessero opportuno hanno 30 giorni di tempo per presentare eventuali opposizioni ai sensi della legge fallimentare. I sindacalisti sottolienano che la presentazione di questo atto ha consentito ai commissari di chiedere ed ottenere, dal presidente del Tribunale di Roma, l'autorizzazione per procedere alla liquidazione di un primo acconto pari al 30% delle quote individualmente spettanti, a tutti gli aventi diritto. Articolo di marzo che riguarda la facenda ImaieROMA – 10 MARZO 2010 – Il 18 marzo a Roma in piazza Montecitorio hanno indetto una manifestazione per chiedere al governo "tempi brevi" per il loro destino, artisti e lavoratori dell'Imaie, l'istituto che gestisce e distribuisce i diritti degli artisti interpreti esecutori di opere musicali, cinematografiche e audiovisive, in liquidazione dal luglio scorso. “Dal 14 luglio del 2009 decine di migliaia di attori, doppiatori, musicisti e cantanti non vedono tutelati i loro diritti, seppure questi siano sanciti per legge”, dice il comunicato stampa dei lavoratori Imaie. Il governo, continua il comunicato "si era impegnato a fornire un futuro agli artisti e ai lavoratori dell'Imaie, stabilendo quale entità si sarebbe occupata di tali diritti entro il 31 dicembre 2009. Ad oggi il governo non ha preso nessuna decisione in merito lasciando gli artisti senza tutela ed esponendo i lavoratori ad un imminente provvedimento di licenziamento collettivo nonostante sia ormai di pubblico dominio che sulle scrivanie del ministero dei beni culturali giacciono da mesi diverse proposte per l'assetto della nuova Imaie".
Commento by AutoOrgScala — 28 Aprile 2010 @ 19:18
La cub informazione esprime la massima solidarietà ai lavoratori del comunale di Bologna che sono stai sgomberati dalla polizia.Come davanti alla Scala la difesa della dignità del lavoro nello spettacolo viene trasformato in una questione di ordine pubblico . La repressione che i lavoratori stanno subendo dimostra sia che la cultura fa paura al potere ma soprattutto che la resistenza contro questo decreto ammazza lirica ha un valore che riguarda la difesa delle libertà democratiche nel nostro paese.
Commento by anonimo — 29 Aprile 2010 @ 00:00
Dipendenti del Teatro Comunale in rivolta a Bologna. E nonostante due interventi della Polizia, l’occupazione va avanti. Il Sovrintendente Tutino al centro delle polemiche per avere -dicono- contribuito al testo
Non hanno alcuna intenzione di retrocedere di un millimetro i rappresentanti dei sindacati che ieri hanno occupato il Teatro Comunale di Bologna e che, nonostante lo sgombero attuato dalla polizia poche ore dopo, continueranno con il loro presidio permanente spostandosi solamente qualche metro più lontano.
A farli andare su tutte le furie è il decreto legge di riforma delle Fondazioni lirico-sinfoniche emanato dal Ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, con l’appoggio dell’Associazione che riunisce le Fondazioni, di cui è presidente il Sovrintendente del Comunale Marco Tutino (cfr. intervista a Enrico Baldotto, Segretario provinciale della Fials-Cisal).
E mentre tutti aspettano con ansia di capire se il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano controfirmerà il decreto, il neo consigliere regionale della Lega Nord Manes Bernardini invita Tutino non solamente a rassegnare le dimissioni, ma a lasciare la città. I sindacati, che le dimissioni del Sovrintendente le hanno chieste in più di un’occasione, non commentano, ma aggiungono particolari (cfr. intervista a Enrico Baldotto, Segretario provinciale della Fials-Cisal).
La direzione del teatro affida la sua replica ad un comunicato: “Una manifestazione pretestuosa, anche se non una sorpresa per chi vive l’ambiente”, dal momento che i sindacati “da tempo cercano qualsiasi pretesto per alimentare lo scontro tra le parti”.
Commento by anonimo — 29 Aprile 2010 @ 09:17
… cacciate tutinoooooo …….
Commento by anonimo — 29 Aprile 2010 @ 18:12
Ha firmato!!!http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/04/30/visualizza_new.html_1787446604.html
Commento by lyra — 30 Aprile 2010 @ 11:24
ROMA – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha emanato oggi il decreto legge per le "Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e di attività culturali", nel testo definitivo trasmesso ieri dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che riflette significativamente osservazioni segnalate al Ministro per i Beni e le Attività culturali.
Il Capo dello Stato – si legge in una nota del Quirinale – "ha inoltre preso atto della conferma da parte dello stesso Ministro dell'intendimento di incontrare nei prossimi giorni le rappresentanze sindacali e di tener conto, nel corso dell'iter di conversione, delle proposte dei gruppi parlamentari e degli apporti collaborativi che potranno pervenire dal mondo della cultura e dello spettacolo".
Commento by anonimo — 30 Aprile 2010 @ 12:02
sport tvp twitter
Decreto legge Fondazioni Lirico Sinfoniche Premessa – Analisi- Conclusioni « Il Sottoscala
Trackback by sport tvp twitter — 28 Novembre 2019 @ 13:09
http://kiehlmann.co.uk/User:MonserrateAddy
Decreto legge Fondazioni Lirico Sinfoniche Premessa – Analisi- Conclusioni « Il Sottoscala
Trackback by http://kiehlmann.co.uk/User:MonserrateAddy — 8 Dicembre 2019 @ 16:29
acupuncture for erectile
review erectile dysfunction pump
erectile disease quiz
Commento by erectile dysfunction natural remedies — 18 Novembre 2020 @ 05:26
erectile boosting medication
erectile brokenness
erectile pills gas station
Commento by ed treatment tablets — 27 Novembre 2020 @ 05:30