Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

23 Giugno 2010

Non c’è solo la Fials a indire lo sciopero del 23/06/2010…

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 00:01

Milano 22 giugno 2010
                                                                                                    Spett.le

                                                                                      Fondazione Teatro alla Scala

                                                                                      Direzione del personale 

                                                                                      c.a. Dott. D. Mecca                                                                 

 

comunicazione via fax  02 88793723

 

Oggetto: Indizione sciopero
 

Con la presente si indice sciopero sulla seconda prestazione e recita del Faust del giorno 23 giugno 2010, si precisa che la prima prestazione sara di tre ore.

 

Distinti saluti                   Guido Trifiletti

 

Confederazione Unitaria di Base 

   Cub Informazione

Sede Nazionale: Milano – V.le Lombardia 20 – tel. 02.70631804 cub.nazionale@tiscali.it 

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3 Comments

  1. altre 30 euro regalate all'azienda, ed altre 30 di contributi regalati allo stato, sono 60 euro, ecco a cosa serve fare lo sciopero, recupero credito obbligato, le armi puntate dai sindacati sulle nostre tempie con i proiettili acquistati dall'azienda con i finanziamenti dello stato. è vero. meditiamo, tanto scatta lo sciopero.

    Commento by anonimo — 22 Giugno 2010 @ 23:43

  2. On. Ginefra (PD): Fiducia del Governo sul Decreto Bondi in materia di riordino delle Fondazioni Lirico sinfoniche
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     Ieri alle 17.51

    Roma, 22 giugno 2010 "E' oramai certo, il Governo nella mattinata di domani porrà la fiducia sul decreto Bondi in materia di riordino delle fondazioni lirico sinfoniche. Ancora una volta la Camera dei Deputati sarà impossibilitata a poter svolgere la propria funzione legislativa. Il tutto perché, a detta della maggioranza, il decreto scadrebbe il 29 giugno e il Senato non avrebbe i tempi tecnici per ridiscutere un provvedimento che potrebbe essere modificato dalla Camera. La realtà è che il calendario del Senato ha subito nelle scorse settimane l'ingolfamento dei lavori per la discussione sul ddl in materia di intercettazioni telefoniche. Gli interesse del premier, ancora una volta, superano quelli del Paese e calpestano il ruolo del Parlamento. Il Ministro Bondi si era impegnato a valorizzare il suo dicastero con nuove investimenti da destinare ad una delle risorse principali del sistema Paese: la cultura. In realtà il suo ruolo si sta trasformando, progressivamente, in quello di liquidatore fallimentare della cultura italiana per conto del Ministro Tremonti. Investire sulla cultura significa anche stimolare la crescita lavorativa di un comparto altamente specialistico come è quello delle fondazioni lirico-sinfoniche, favorire lo sviluppo e la tenuta del settore, sostenere e valorizzare il sapere e la capacità dei giovani artisti del futuro. Limitare le opportunità occupazionali in questo settore, invece, condurrà inesorabilmente all’annullamento della forza del teatro e della musica dal vivo, che, come memoria storica e creativa, ha sempre recitato una parte importantissima nello sviluppo della cultura del Paese e tale scelta porterà, inesorabilmente, alla scomparsa di una tradizione pluricentenaria che ha visto la nostra Nazione primeggiare nel mondo in questo campo". On. Dario Ginefra

    Commento by anonimo — 22 Giugno 2010 @ 23:50

  3. On. Ginefra (PD): Fiducia del Governo sul Decreto Bondi in materia di riordino delle Fondazioni Lirico sinfoniche
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     Ieri alle 17.51

    Roma, 22 giugno 2010 "E' oramai certo, il Governo nella mattinata di domani porrà la fiducia sul decreto Bondi in materia di riordino delle fondazioni lirico sinfoniche. Ancora una volta la Camera dei Deputati sarà impossibilitata a poter svolgere la propria funzione legislativa. Il tutto perché, a detta della maggioranza, il decreto scadrebbe il 29 giugno e il Senato non avrebbe i tempi tecnici per ridiscutere un provvedimento che potrebbe essere modificato dalla Camera. La realtà è che il calendario del Senato ha subito nelle scorse settimane l'ingolfamento dei lavori per la discussione sul ddl in materia di intercettazioni telefoniche. Gli interesse del premier, ancora una volta, superano quelli del Paese e calpestano il ruolo del Parlamento. Il Ministro Bondi si era impegnato a valorizzare il suo dicastero con nuove investimenti da destinare ad una delle risorse principali del sistema Paese: la cultura. In realtà il suo ruolo si sta trasformando, progressivamente, in quello di liquidatore fallimentare della cultura italiana per conto del Ministro Tremonti. Investire sulla cultura significa anche stimolare la crescita lavorativa di un comparto altamente specialistico come è quello delle fondazioni lirico-sinfoniche, favorire lo sviluppo e la tenuta del settore, sostenere e valorizzare il sapere e la capacità dei giovani artisti del futuro. Limitare le opportunità occupazionali in questo settore, invece, condurrà inesorabilmente all’annullamento della forza del teatro e della musica dal vivo, che, come memoria storica e creativa, ha sempre recitato una parte importantissima nello sviluppo della cultura del Paese e tale scelta porterà, inesorabilmente, alla scomparsa di una tradizione pluricentenaria che ha visto la nostra Nazione primeggiare nel mondo in questo campo". On. Dario Ginefra

    Commento by anonimo — 22 Giugno 2010 @ 23:50

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