La Cub / Info. del Teatro alla Scala esprime sentitamente solidarietà ai lavoratori del Teatro dell'Opera di Genova.
Chiede un incontro sabato 11/09/10 ai lavoratori e invita tutti a presenziare l'iniziativa di lotta durante la notte Bianca. Contro la cassa dis-integrazione del Teatro Carlo Felice di Genova che rappresenterebbe un grave precedente per tutto il settore lirico-sinfonico, mobilitiamoci ora!
GIOVEDì 16 SETTEMBRE ore 10 MANIFESTAZIONE NAZIONALE AL CARLO FELICE E DI SERA CONCERTO AUTOGESTITO DAI LAVORATORI APERTO ALLA CITTA'.
Attendiamo adesioni da tutta italia.
8 Settembre 2010
SOLIDARIETA' AL CARLO FELICE :GIOVEDì 16 MANIFESTAZIONE NAZIONALE . TUTTI A GENOVA!
48 Comments
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Sono un lavoratore della Scala, sabato ci sarò a Genova per portare la mia solidarietà e partecipare all'iniziativa di protesta dei lavoratori del Carlo Felice contro la chiusura del Teatro e la cassa integrazione.Stefano
Commento by anonimo — 8 Settembre 2010 @ 17:56
Un trafiletto del lungo programma della notte bianca che riguarda il Teatro Carlo Felice.Tra gli altri eventi musicali il concerto gratuito di Joe T Vannelli nella megadiscoteca allestita all'Arena del mare (già attiva la sera di venerdì con la house di Alex Neri) e la Dj-Parade e il Dj Village (dalle 14.00 alle 22.00) con carri itineranti tra piazza Tommaseo, corso Buenos Aires e via XX Settembre.Sempre in via XX settembre suoneranno le note classiche dell'Orchestra del Teatro Carlo Felice, impegnato in concerti gratuiti per protestare contro la proposta di cassa integrazione.
Commento by anonimo — 8 Settembre 2010 @ 17:59
E' vergognoso quanto sta accadendo alla cultura italiana, soprattutto perchè accade nell'indifferenza.Salviamo il Carlo Felice!!!
Commento by anonimo — 8 Settembre 2010 @ 19:45
Ciao a tutti,sono un collega Snater di Genova e Vi ringrazio tutti per la solidarietà.Per la notte bianca noi forse riusciremo a strappare un concerto istituzionale nonostante la inattività dichiarata dal CdA per aprire il Teatro alla città.Inoltre avremo un presidio con la categoria dei lavoratori ambulanti che sosterranno le nostre iniziative.Se vi fa piacere, troveremo il modo di concordare qualche iniziativa comune.Ancora grazie a tutti, un abbraccio da tutti noi del Carlo Felice.
Commento by anonimo — 8 Settembre 2010 @ 19:45
Grazie Stefano chiunque tu sia!Silvia Carlo Felice
Commento by anonimo — 8 Settembre 2010 @ 20:07
Per quelli del Carlo Felice, lasciateci un cell. o mail per poter contattarci, anche privtamente scrivendo a contattami su la colonna destra sotto bottoni del blog.
Commento by AutoOrgScala — 8 Settembre 2010 @ 21:19
NOTTE BIANCA: FONDAZIONE CARLO FELICE E AMBULANTI INSIEME IN VIA XX SETTEMBREA Genova In occasione della “Notte Bianca” dell’11 settembre, gli Ambulanti aderenti ad AVAL promuoveranno una raccolta di fondi a sostegno dei 300 dipendenti del Teatro Carlo Felice, oggi a rischio dei posti di lavoro. Per dare massima visibilità all’iniziativa, gli Ambulanti utilizzeranno i loro banchi, preferibilmente posizionati
lungo via XX Settembre, sui quali collocheranno cartelli e manifesti atti a sensibilizzare i cittadini che parteciperanno all’evento.
Dal canto loro, i Musicisti del Coro e dell’Orchestra del Carlo Felice ricambieranno la solidarietà degli Ambulanti e l’attenzione dei cittadini portando la loro musica fuori dal luogo istituzionale incontro al grande pubblico, per fargli meglio conoscere quale patrimonio la Città possiede, e oggi purtroppo rischia di perdere, nel suo Teatro Lirico.
L’attuale crisi economica, che tocca tutti i settori produttivi della Città, porta con sé un profondo cambiamento: non solo nelle abitudini dei singoli e delle famiglie, ma anche nel modo di vivere l’attività sindacale. Le attuali sofferenze impongono a ciascuno di noi di assumersi in prima persona le proprie responsabilità e di recuperare il valore – quasi dimenticato ma oggi più che mai necessario – della solidarietà. Ed è su tale presupposto che, con questa iniziativa, si spera di inaugurare un’inedita e importante sinergia fra Lavoratori di settori diversi, ma accomunati da problemi analoghi e dalla ferma volontà di superarli.
Commento by AutoOrgScala — 9 Settembre 2010 @ 00:33
per AutoOrgScalaCiao ti ho inviato un messaggio privato per il caso Carlo Felice.Ti ringrazio anticipatamente
Commento by seestrasse — 9 Settembre 2010 @ 11:27
Per quanto riguarda la "notte bianca" di Genova, vorrei sapere quanto e' costato soldare tutti quelli artisti e quanta stagione lirica (e stipendi) si poteva pagare con loro ricchi cachet!
Commento by AutoOrgScala — 9 Settembre 2010 @ 19:27
GENOVA – 9 SETTEMBRE 2010 – L'incontro tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta (foto), e il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, sul Teatro Carlo Felice ha aperto qualche spiraglio. Il sindaco ha esposto al sottosegretario la difficile situazione del Teatro lirico per il quale il consiglio d'amministrazione ha chiesto la cassa integrazione in deroga alla Regione Liguria. Letta si è dichiarato disponibile ad approfondire la situazione.Per martedì prossimo è stato fissato un incontro a Roma con il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi. Scopo dell' incontro, al quale parteciperanno anche i soci fondatori del Teatro, è di arrivare con una proposta concreta e probabilmente definitiva al confronto già fissato per giovedì 16 settembre con i sindacati.
Commento by anonimo — 9 Settembre 2010 @ 22:01
Al di là delle notizie apparse sui giornali, a Genova pare si stia mettendo davvero male.Se il governo è d'accordo con il comune, come lascerebbe intendere la Sindaco Vincenzi, per il Carlo Felice (e nel tempo per tutti gli altri) sarà la fine.Il 16 settembre bisogna andare a Genova numerosi quando ci saranno tutti i segretari nazionali di tutte le sigle che ci rappresentano.Chi può si orgnaizzi per andare a Genova con una delegazione.Bisogna arrivare da tutte le Fondazioni.A Genova, o si vince o si MUORE.
Commento by seestrasse — 10 Settembre 2010 @ 19:05
Siete grandi!Grazie
Commento by seestrasse — 10 Settembre 2010 @ 22:30
Desde Argentina,mi adhesion a la lucha de los trabajadores de los Teatros de Italia.Maria Sara Tonazzi,pintora escenografica,Teatro Colón de Buenos Aires.
Commento by anonimo — 11 Settembre 2010 @ 00:58
Eccco a voi un assaggio di come sarà il nuovo CCNLwww.andreasemeraro.com/DisposizioniMinistero200710.pdf
Commento by anonimo — 11 Settembre 2010 @ 06:37
bene…è ora di preparare un altro 11 settembre, tutto italiano e tutto dedicato ai signorotti della politica….votate berlusca, mi raccomando! a Milano quanti voti prende…è grazie a questi porci che siamo messi così, continuate a votare bossi e berlusconi, coraggio !!!
Commento by anonimo — 11 Settembre 2010 @ 06:40
@15Gia' ma Genova non e' come Milano …A Genoca e' la sinistra che governa quella che dovrebbe andare contro Berlusconi e suoi e invece a quanto pare ci fa pure gli accordi. ACCORDI CHE UMA VOLTA FIRMATI VARRANO PER TUTTI GLI ALTRI.SE NON ANDIAMO A GENOVA STAVOLTA VUOL DIRE CHE CASSA INTEGRAZIONE IN DERGA CE LA BECCHEREMO TUTTI. BADATE CHE LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA NON E' COME LA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA DELLA FIAT….Con la Cassa Integrazione in Deroga si puo' perdere il lavoro. Ditelo per favore ai vostri colleghi della CGIL. La CGIL e' l'unica che vuol firmare questo documento.VERGOGNA!
Commento by anonimo — 11 Settembre 2010 @ 17:23
Un grazie ai colleghi Autoorganizzati della Scala che sono venuti a darci il loro tangibile aiuto.Spero che giovedì 16 settembre veniate da tutte le Fondazioni liriche, anche perchè visto l'articolo di oggi su Repubblica edizione di Genova in cui si dice che i segretari nazionali daranno il via libera alla cassa in deroga, vorrebbe dire la fine per tutto il sistema.A Genova, ricordatelo bene, si VIVRA' o si MORIRA' tutti! La linea del Piave è qui!Devono vederle bene TUTTE LE NOSTRE FACCE, quando entreranno passando in mezzo a noi per la riunione decisiva per le sorti di tutti.Naturalmente qui la CGIL locale sta facendo di tutto per propagandare la cassa integrazione come INELUTTABILE. Sembra di sentire parlare la Sindaco e il CdA. Da un sindacato come la CGIL ci aspetteremmo ben altre parole, sicuramente diverse da chi detiene il potere.Ricordo, se ce ne fosse bisogno, che la cassa in deroga ha una durata massima di 12 mesi, poi c'è solo la messa in mobilità.Chi ha orecchie per intendere, intenda.Per eventuale coordinamento organizzativo, potete contattarmi personalmente tramite questo blog, al quale, non me ne vogliano i colleghi di Milano, mi appoggio momentaneamente.Segreteria Snater Teatro Carlo Felice
Commento by seestrasse — 11 Settembre 2010 @ 23:59
E' assolutamente indispensabile per noi tutti essere presenti al corteo del 16 settembre,ore 9.30 circa, con gli striscioni di TUTTE le Fondazioni Italiane, armati di coraggio rabbia indigniazione fischietti tamburi ecc.Potrebbe essere l'ultima occasione di poter manifestare ancora da musicisti…ANDIAMO TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!! ciro
Commento by anonimo — 12 Settembre 2010 @ 13:00
ai curatori del sito…correggete per favore a inizio pagina APPROVAZIONE con due P
Commento by anonimo — 12 Settembre 2010 @ 19:08
Guerra al Teatro Lirico di Cagliari: i sindacati confermano gli scioperi, salta “La Cenerentola”
http://www.ufficiostampacagliari.itGuerra al Teatro Lirico di Cagliari: i sindacati confermano gli scioperi, salta “La Cenerentola” I sindacati del Teatro Lirico di Cagliari confermano le tre giornate di sciopero «e calendarizzano una prima giornata in concomitanza con la prima rappresentazione dell'opera “La Cenerentola”» prevista nel mese di ottobre. Così una nota delle organizzazioni sindacali del Teatro cagliaritano, che aggiunge: «Si è chiesto un incontro urgentissimo prima del 2 settembre, data prevista per la convocazione del cda. Richiesta che è stata, come prevedibile, disattesa. Ad oggi l'unica novità è la convocazione prevista per il 13, data considerata dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori tardiva». Parrebbe, dicono i sindacati, «che un consiglio di amministrazione in scadenza abbia deciso in maniera unilaterale risparmi solo sul costo del personale e tagli alla programmazione che comporterebbero, comunque, la chiusura del bilancio in disavanzo, esponendo il Teatro alle gravi conseguenze derivanti da tale risultato di esercizio». 09/09/2010
Commento by AutoOrgScala — 12 Settembre 2010 @ 19:31
Io vado a Genova e spero che tutti capiscano che è una delle ultime cartuccie….partecipiamo in massa! Un vecchio corista.
Commento by anonimo — 12 Settembre 2010 @ 19:51
Vi scrivo due righe come fratello maggiore o come un padre, decidete voi,parlo a tutti gli amici musicisti d'Italia, DATEMI ACOLTO CON FORZA ,CONCENTRATEVI SU QUESTO MESSAGGIO: lasciate nella vostra città qualsiasi impegno, grande o piccolo che sia, mollate per un giorno concertini, fidanzate, mariti, film, dentisti, ginecologi, funerali, lasciate tutto se è di musica che vivete e volete continuare a vivere.VENITE TUTTI A GENOVA la mattina del 16.Noi saremo già lì perchè è lì che viviamo, cantiamo, ci sfamiamo e sopratutto LOTTIAMO ma sarete ben consci che esserci TUTTI E 14 farebbe la GRANDE DIFFERENZA per noi ed anche per voi cari colleghi italiani.Venite, aiutateci ed aiutatevi a delegittimare questi tagliatori di teste, di destra, di sinistra e trasversali, facciamo in modo che nel culo se lo prendano una volta tanto loro e non sempre chi lavora tutti i giorni sul palcoscenico.Vi dico che io ho trentanove anni di lavoro e dovrebbe bastarvi per capire che dietro questo messaggio non vi è nessun interesse personale per incitare le masse dato che bene o male andrò in pensione tra un anno circa(se non mi viene un'infarto prima!).E' per l'amore che ho per questo lavoro che mi incazzo più di un pivellino, anche perche sò e sappiamo tutti che la maggior parte delle finanze che scivolano via dagli enti non sono quelli per i nostri salari… mauro coro Genova
Commento by anonimo — 12 Settembre 2010 @ 20:31
22#, ma perché non lasci stare la paternale, proprio tu che sei un enorme maleducato e fumi nei camerini danneggiando la salute (e la voce) tua e dei tuoi colleghi.è meglio che vai in pensione, anzi sarebbe stato meglio che ci fossi andato già da un pezzo e avessi lasciato il posto a qualche giovane che ha bisogno di lavorare!
Commento by anonimo — 12 Settembre 2010 @ 21:17
Dietro le scrivanie decretano la nostra morte, mica ci affrontano, nè a Cannes nè al festival di Venezia nè a Genova al concerto per Napolitano nè da nessun'alta parte si è mai fatto vedere BOLDI. A Genova ha superato se stesso allo spettacolo che abbiamo eseguito col Presidente della Repubblica in sala, lui, BOLDI, c'era, sì ma fuori dal teatro, è rimasto nascosto e si è guardato bene di occupare la poltrona per lui prenotata, è andato con la sua mogliettina mentre noi si cantava e si suonava a mangiare gamberoni ROSSI(forse reminescenze del passato), siamo nelle mani di un comico, un comico codardo. CARLO FELICE.
Commento by anonimo — 12 Settembre 2010 @ 21:20
X#23 Nella vita lavorativa esiste un termine per poter usufruire della pensione che è di 40 anni se si è più giovani di 60.E quindi dillo a quel francobollo che hai nella scatola cranica che non ho richiesto come fanno in molti(pur potendoci andare)di continuare a lavorare.Per quanto riguarda il fumo devo dire che hai ragione e il vizio delle volte mi fa dimenticare il resto, è per me come una droga che ero riuscito a levarmi e poi ci sono ricaduto nuovamente, sopratutto adesso per il momento drammatico che sto e stiamo vivendo.Ho questo vizio e per questo vizio forse morirò, tu forse vivrai a lungo ma sarà la vita di una persona inutile e strisciante visto che per dirmi di andarmene in pensione e non fumare ha dovuto usare un sito di pubblica utilità e nell'anonimato.Lotterò comunque anche con vermi simili al mio fianco: A martedì…ah non stare troppo al computer che emette certe radiazioni, così dicono certi professori, adirittura più nocive del fumo….ciao, simpatico come una merda nel letto!
Commento by anonimo — 12 Settembre 2010 @ 22:02
Abbiamo dimostrato che la gente vuole noi!Noi siamo il Teatro Carlo Felice!Noi, con le nostre professionalità e con la nostra sensibilità.Noi, che siamo capaci di toccare il cuore con la nostra musica,la nostra ragione di vita!Noi, che sappiamo stupire e stimolare la fantasia con i nostrilavori dietro le quinte.Noi, che sappiamo accogliere, gestire e guidare con il nostrooperare nascosto dietro alle scrivanie e il bancone di unaportineria, le persone che vogliono metterci in mano i loro cuoried immergersi in questo mondo così difficile da comprendere macosì affascinante.Essere letteralmente avvolti dalla folla è stata un’emozionegrandissima!Non è la prima volta che accade, ma questa volta eravamo proprioNoi!In questo momento, dopo aver rischiato di perdercidefinitivamente, ci siamo ritrovati più forti di prima.Penso, che se riusciremo a serbare dentro di noi gelosamentequesto moto di orgoglio che ci ha portati a realizzare tuttoquesto, potremo continuare ad affermare con forza che: “il TeatroCarlo Felice siamo noi! “Grazie a tutti NOI !Patrizia BattagliaGenova, 12 set. 2010
Commento by anonimo — 13 Settembre 2010 @ 00:14
25#, lei ha ragione.al di là degli insulti che, per carità, mi merito pure, va detto che quando si legge un intervento come il suo primo e si ha avuto l'occasione di conoscere e vedere all'opera (in tutti i sensi) l'autore dell'intervento, beh, la tentazione di dirne quattro è davvero forte.poi a me risulta che con 35 anni di contributi si possa andare in pensione a qualsiasi età ma si vede che qualche dettaglio della sua situazione previdenziale mi sfugge.saluti non cordiali.
Commento by anonimo — 13 Settembre 2010 @ 14:01
Grazie ai lavoratori della Scala!!!! Grazie per la vostra solidarieta' dimostrata il giorno 11 venendo a Genova e partecipando attivamente alla nostra manifestazione. Grazie per non averci lasciati soli! Vi aspettiamo tutti dico A TUTTI I COLLEGHI DEGLI ALTRI TEATRI e chiunque altro legga questo blog e si senta di partecipare il giorno 16!Un bacio a tutti voi!Una collega genovese
Commento by anonimo — 13 Settembre 2010 @ 15:43
VORREI RICORDARE A TUTTI CHE CI SONO PROFESSIONISTI CHE PRESTANO LA LORO OPERA DA 20 ANNI E PIù ALLE DIPENDENZE DEL TEATRO CARLO FELICE INQUADRATI CON CONTRATTO A PRESTAZIONI SALTUARIE DISCONTINUE, SOTTOPAGATI E UMILIATI DA CONDIZIONI CONTRATTUALI MISERABILI A CUI è STATO DETTO CHE NON FANNO PARTE DELL'ORGANICO!DALLO SCORSO GIUGNO E PER TUTTA LA DURATA DELLA SOSPENSIONE DELL'ATTIVITà DELLA FONDAZIONE NON AVRANNO DIRITTO A NIENTE DI NIENTE! Nè CASSA INTEGRAZIONE, Nè INDENNITà DI DISOCCUPAZIONE NIENTE DI NIENTE! TUTTI O QUASI SI SONO DIMENTICATI DI LORO, NESSUNO NE PARLA.E' GIUSTO RICORDARLO
Commento by anonimo — 13 Settembre 2010 @ 16:50
@29Grazie. Hai fatto bene a scrivere. Il 16 unisciti a noi nella protesta!
Commento by anonimo — 13 Settembre 2010 @ 17:25
Documento preparato dai lavoratori del Teatro Carlo Felice
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FALLIMENTI
Cosa dire dopo la sparata del 13 settembre della Vincenzi sul Secolo XIX in splendida abbinata con le dichiarazioni degli sponsor? Poco o nulla, perché sarebbe quasi come sparare sulla croce rossa, il fallimento della Sindaco e di questo Cda sta ormai emergendo chiaramente dinnanzi agli occhi di tutti.
Un fallimento che passa per gli sponsor milionari che non si sono mai visti, con Garrone che di striscio è entrato nel Cda come rappresentante senza portare un euro (ma un suo uomo di fiducia sì) e un Malacalza che non si è lasciato incantare e ancora sta aspettando lo straccio di un progetto per capire se valga o meno la pena di investire nel Lirico genovese. Idem Merlo e Calvini che hanno volenterosamente mostrato la propria disponibilità, a patto di capire in cosa diavolo debbano mettere i soldi.
Un fallimento che passa per l’ormai famigerato piano quinquennale del Filippini La Rosa, che a Febbraio era quasi pronto, ma ad Aprile non lo era ancora visto che Ferrazza si lamentava del ritardo con il quale gli erano stati richiesti i dati, a Maggio resurrexit sicut dixit, a Luglio almeno nelle parole di Lavatelli e Fossati era superato, ad Agosto sino a quando si parlava di cassa in deroga aveva ceduto il passo al business plan Fossati, poi quando il blitz è andato male la mela avvelenata è passata a Pacor, con il gentile invito a darsi una mossa perché i sindacati in attesa potevano arrabbiarsi e se l’accordo salterà sarà tutta colpa del sovrintendente.
Un fallimento che passa nella scelta di una diarchia al comando del Carlo Felice (evento non previsto dallo statuto), in cui Fossati ha deleghe a bizzeffe e non si capisce bene cosa abbiano eletto a fare Pacor come Sovrintendente visto che già a fine luglio neanche lo invitano alla conferenza stampa sulla drammatica situazione del Carlo Felice e Garrone lo dà per spacciato via quotidiani, preferendogli decisamente (chissà come mai) Fossati. Pacor è stato un errore della Sindaco che ha scambiato l’ottimismo, lo spirito volenteroso e la disponibilità del triestino con la possibilità di poterlo gestire come una malleabile marionetta. Pacor, dal punto di vista della Sindaco, ha commesso tre errori imperdonabili: ha provato a lavorare seriamente per trovare il modo di fare una stagione a costo zero (o quasi) prendendo posizione contro la chiusura del Teatro per quattro mesi; ha da subito dato un colpo mortale al piano Filippini La Rosa palesandone i limiti soprattutto per quanto concerneva la compagnia stabile, ha criticato la cassa integrazione; infine (e questo è stato veramente troppo) ha difeso i lavoratori quando un quotidiano locale ha sbandierato stipendi così gonfiati da generare più di un sospetto sulla probabile fonte interna di quei dati.
Un fallimento che passa, paradossalmente proprio dalla volontà denunciata dalla Sindaco di non cambiare le cose. Prima i sindacati autonomi e ora la Deloitte hanno sottolineato quali siano i veri tumori che minano alla base la sopravvivenza del Teatro: appalti truccati e contratti inesistenti. Per anni c’è chi ha mangiato sulle nostre spalle, ma ricordate, i privilegiati siamo noi!!
Un fallimento che passa nell’incapacità di fornire dati chiari sulla situazione del Teatro; a maggio la Sindaco affermava con disinvoltura che il Teatro Carlo Felice non aveva mai avuto particolari problemi finanziari ed economici; peccato che negli stessi giorni i revisori dei conti al contrario suggerissero di proseguire il commissariamento, ma tutto questo non interessava molto al momento, perché la cosa importante era cacciare via il centrodestra dal teatro e potersi re insediare. Naturalmente, mancando del tutto le risorse per i motivi già esposti, l’ipotesi più probabile è che il metodo della Cassa in deroga sia stato pensato già da giugno al momento dell’insediamento, altro che cambio di passo! La Deloitte, che come ha confermato recentemente Fossati ha fornito dati che non si discordavano da quelli dei revisori dei conti, è servita solo ad allungare i tempi e portare le inevitabili decisioni a ridosso delle ferie, così come i concerti estivi e le discussioni intorno alla figura del M° Luisi sono serviti per dare un paravento di normalità perché l’effetto cassa in deroga fosse più violento e inaspettato per i lavoratori.
Un fallimento che passa dall’avere sopravvalutato le divisione interne dei lavoratori: una volta attaccati i lavoratori di tutte le differenti sigle si sono compattati, hanno partecipato in massa alle assemblee, hanno creato una rete di informazioni via internet scavalcando i normali mezzi di informazione rafforzandosi vicendevolmente e contribuendo a creare quel sentire comune di cui anche questa lettera è debitrice. Certo qualche uscita della rappresentante Cgil ha creato ogni tanto qualche spaccatura, ma più in seno alla stessa Cgil che nei rapporti con i colleghi (come dimostra l’ultima assemblea).
Bisogna resistere a questa indecente catena di fallimenti, sperare che a Pacor e a noi lavoratori sia consentito di fare il nostro lavoro da parte di chi poco o nulla sa di come funziona il Teatro, sperare magari chi per anni ha fatto del male al nostro teatro si tolga dalle scatole (prima che lo accompagnino fuori i Carabinieri), sperare che chi già si fregava le mani in attesa dell’arrivo delle cooperative debba aspettare ancora per un po’, sperare che chi ha chiuso i rubinetti delle banche si decida a riaprirli, sperare che chi politicamente ha avversato la rinascita (se non nascita) del Carlo Felice si arrenda all’evidenza di una città che nella Notte Bianca ha dimostrato nei fatti di tenere al proprio Teatro.
Se resteremo saldi tutte queste speranze potranno avverarsi, e magari, anche chi ha fallito a ripetizione nei propri intenti abbia una possibilità di redenzione, cominciando davvero a lavorare PER il Teatro.
Amen
Lavoratori Teatro Carlo Felice
Commento by seestrasse — 14 Settembre 2010 @ 06:46
Giovedi' 16 Settembre, dalle ore 9.30 Tutti i lavoratori del Teatro Carlo Felice sono invitati a presenziare davanti al Teatro in occasione dell'Icontro tra CDA e Sindacati (Segreterie Nazionali). Si pregano tutti i lavoratori delle altre Fondazioni di presenziare anche solo con una delegazione, striscioni ecc. ecc. E' fondamentale la Massima Partecipazione Grazie a tutti
Commento by seestrasse — 14 Settembre 2010 @ 18:30
Propongo una tournée di solidarità per l'Orchestra di Genova in tutti teatri lirici d'Italia nelle loro stagioni. Sicuramente c'è spazio per un concerto di questo genere!
Commento by anonimo — 15 Settembre 2010 @ 08:02
"buono" "bello" "vero": tre definizioni che appartengono alla cultura, ma che non sai riconoscere se credi di essere a lei superiore.
Commento by anonimo — 18 Settembre 2010 @ 18:31
Marta, riccardo e renzo vogliono indebolire lo status di "lavoratori dipendenti" ciò al fine di giungere nella fase 2 del loro piano, alla quantificazione degli esuberi; esuberi facilmente quantificabili attraverso una programmazione artistica con "scarsa" partecipazione di personale.(ricordiamo che i piani presentati si possono cambiare con la scusa di indisponibilità economica)Per questo motivo, e SOLO per questo motivo NON sono gradite proposte alternative pur se hanno consistenza finanziaria. visto che il problema del carlo felice per il 2010 è un problema di mera "liquidità" questo sarebbe facilmente risolvibile attraverso l'attribuzione alla Fondazione di un immobile in garanzia.(strada già percorsa dai cda più "illuminati" delle altre fondazioni).La ormai manifesta avversione del CDA e di Ranieri a questa soluzione è la prova che il loro piano non è pensato per la salvezza del teatro bensì per "epurare" i dipendenti dalla Fondazione. Infine, i continui ricatti che ranieri lancia ai lavoratori attraverso la stampa amica sono l'espressione di chi è in grande difficoltà: se non va in porto il loro giochino (da tempo studiato a tavolino insieme ai protagonisti ormai arcinoti di questa squallida telenovela) sarà una catastrofe per la credibilità politica del sindaco e del suo assessore alla cultura!per questo hanno chiesto e ottenuto il soccorso dei 4 moschettieri nazionali agli ordini di Conti, che li gestisce come marionette.
Commento by anonimo — 20 Settembre 2010 @ 09:26
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Commento by http://ikzouhetnietweten.nl/index.php?mod=users&action=view&id=147190 — 3 Novembre 2014 @ 16:39
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Commento by Privater Livesex — 5 Novembre 2014 @ 13:41