Il 28 aprile di ogni anno si celebra la giornata mondiale contro l’amianto.Ogni 5 minuti, una persona nel mondo muore a causa dell’amianto: 120.000 persone ogni anno nel mondo ne sono vittime. I danni provocati all’ambiente e agli esseri umani sono giganteschi. Questa strage avrà il suo picco massimo attorno al 2020 – 2030.
In Italia ci sono circa 4.000 morti all’anno.
La strage provocata dall’amianto è uno dei più grandi “crimini di pace”del XX° secolo e in Italia sono ancora molte le questioni aperte. Le bonifiche delle coperture in cemento-amianto (si stima in circa 32 milioni di tonnellate), la bonifica delle reti degli acquedotti con migliaia di km. di tubazioni in cemento/amianto per l’acqua “potabile”, delle scuole, degli edifici pubblici e dei siti industriali dismessi sono un problema non più rinviabile e una vera emergenza.
Una società civile non può accettare che l’unico diritto riconosciuto sia quello di fare profitti a scapito di tutti gli altri “diritti umani”. Contro le morti sul lavoro, gli infortuni e le malattie professionali si deve alzare forte la voce di tutti i lavoratori e dei cittadini, perché la salute viene prima del profitto. Sono centinaia le vittime dell’amianto che hanno lavorato nei cantieri e in fabbrica, alla Breda, alla Falck, alla Pirelli, all’Ansaldo e alla Marelli. Per ricordare i lavoratori morti e impedire che altri continuino a morire dobbiamo alzare forte la nostra voce. Basta morti sul lavoro e di lavoro! Le fibre d’amianto non guardano in faccia nessuno. Manifestare insieme alle vittime e alle loro famiglie per onorare tutti i morti d’amianto e dello sfruttamento è difendere la propria salute e la propria vita.
in ricordo di tutti i lavoratori assassinati in nome del profitto.
contro lo sfruttamento degli esseri umani e la distruzione della natura Sabato 27 aprile 2013 – ore 16.00 corteo partenza dal Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di via Magenta 88, Sesto San Giovanni. Il corteo, dopo la deposizione dei fiori alla lapide, terminerà alle ore 17,30 con un’assemblea aperta presso il Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di Via Magenta 88, Sesto San Giovanni.
La lotta contro l’Inail continua e va inasprita!
Mercoledì 15 maggio dalle ore 10.00 alle 13.00 protesta alla sede Inail Regionale di corso di Porta Nuova 19.
Dopo mesi di lotte e di trattative in cui l’Inail si era dichiarata disponibile a risolvere il contenzioso sui “benefici previdenziali per i lavoratori esposti amianto” portando la richiesta all’attenzione della direzione centrale, da Roma è arrivata la risposta negativa. Per questi signori, le “sentenze prodotte….non sono confortate da atti a valenza probatoria (rilevazioni, indagini ambientali, fatture di acquisto, ecc)”.
L’Inail per mesi ha tirato in lungo, senza alcun rispetto per le vittime dell’amianto, per poi risponderci picche. Per i lavoratori ex esposti al danno si aggiunge la beffa. Basta con le chiacchiere è giunto il momento di far sentire forte la nostra voce anche con forme di lotta eclatanti.
Presentato al senato il disegno di legge Casson
Il 15 marzo, primo giorno di insediamento del senato , è stato presentata il disegno di legge (primo firmatario il sen. Felice Casson) che recita: “Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto”. Il DDL prevede tra l’altro la riapertura delle domande, i benefici per gli esposti amianto ante ‘92 e di quelli con meno di 10 anni, e la illegittimità della decadenza con cui l’INPS cerca di annullare i processi e i diritti dei lavoratori. Come associazioni e comitati stiamo facendo pressioni su tutti i senatori per firmarlo e fare in modo che la legge venga quanto prima approvata.
Piano Nazionale Amianto: buone intenzioni pochi fatti
Il Piano Amianto Nazionale è stato presentato l’8 aprile a Casale Monferrato. Questo piano, arrivato dopo anni di lotte delle Associazioni e dei Comitati ,contiene le linee per un’azione coordinata delle amministrazioni statali e territoriali ed è stato spiegato nel dibattito da vari interventi. Il documento introdotto e concluso dal Ministro della Salute Renato Balduzzi (assenti il Ministro dell’ambiente Clini e quello del lavoro Fornero), ha lasciato a molte associazioni, fra cui la nostra,l’amaro in bocca. In alcuni aspetti non ha rispettato neanche le decisioni assunte dalla II Conferenza governativa sulle patologie asbesto correlate, che si è tenuta a Venezia dal 22 al 24 novembre 2012.
Il Ministero della salute riconosce che oggi l’amianto è una vera “emergenza nazionale e internazionale”, e per questo il piano su alcuni punti sarebbe potuto essere più concreto e ratificato dal governo;, invece non va oltre la testimonianza e l’impegno di vedere risolti alcune problematiche. Ci saremmo aspettati più coraggio. Ora il piano passa all’esame della conferenza Stato – Regioni.
Ecco Il Piano Nazionale Amianto :
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