MILANO – 3 MAGGIO 2010 – Assemblea e presidio "a sorpresa" dei lavoratori della Scala (foto) contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche, durante la riunione del consiglio di amministrazione che oggi si tiene nei laboratori del teatro, in via Bergognone a Milano. I lavoratori, riferisce l'Ansa, hanno steso uno striscione con la scritta 'No al decreto infame, via i banditi Anfols' e hanno portato una bara in legno per rappresentare la morte della cultura mentre arrivavano i membri del consiglio tra cui l'Ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera e il presidente di Bpm, Massimo Ponzellini.
I lavoratori hanno improvvisato un'assemblea nel laboratorio durante la quale i sindacati hanno spiegato il loro no al decreto. "Qui – ha spiegato Giancarlo Albori, della Cgil – protestiamo con un Cda che ha dato avvallo a un decreto che andava bene a loro e non a noi. Vogliamo far sentire la nostra voce".
Ed è per questo che è già in programma un'iniziativa per domani pomeriggio alle 18.40 con tutti i lavoratori. I manifestanti, salendo le scale fino al piano dove si teneva la riunione, hanno chiesto di essere ascoltati dal consiglio di amministrazione. Il sovrintendente, hanno spiegato, ha detto che una delegazione sarà ricevuta alla fine del Cda che riguarda il piano di sviluppo per i prossimi anni. "Ci saranno sorprese – ha assicurato Domenica Dentori, della Uil – a partire dalle prossime ore e dai prossimi giorni". Per Dentori si protesta perché gli effetti del decreto si sentiranno subito mentre un'eventuale autonomia della Scala arriverà in seguito. "Bisogna stare uniti – ha concluso Sandro Malatesta della Fials – e mobilitarsi".
il giornale dello spettacolo
C6.tv – Video – I lavoratori del Teatro alla Scala contro il decreto Bondi. Lissner: 'Possono contar
Decreto del Governo e C.D.A.? No grazie!
Il decreto Bondi vuole in sintesi smantellare le Fondazione Liriche Sinfoniche.
In questo contesto il nostro Sovrintendente promuove ed è subito accolto dal "poeta ministro" il distacco della Scala dalle altre Fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale”.
Dietro la parola”autonomia” si nasconde un progetto per indebolirci nelle trattative sia per i rinnovi del CCNL che dell’integrativo impoverito per non dire derubato e messo in discussione nella normativa.
Di vendetta bisogna parlare invece quando questi"riformatori" vanno a colpire i professori d’orchestra.
IL corpo di ballo cui verrà anticipata la possibilità di andare in pensione otterrà nei fatti solo la pensione sociale. Vengono decurtate addirittura le diarie delle tournè.
Per valorizzare l’eccellenza della Scala invece di “titoli"vuoti, servono riconoscimenti sostanziali, cioè risorse economiche e non trasformazioni epocali a danno dei lavoratori che esprimono le intenzioni del governo di dismettere la lirica il teatro e la cultura dagli interessi di Stato.
Il Governo invece di coltivare il sogno che il teatro rappresenta per la vita di un paese civile, si accanisce contro i lavoratori in particolare quelli precari (azzeramento graduatorie di anzianità e stop del turn over) e verso coloro tra questi ovvero tutti gli scaligeri che intendono ricorrere alla giustizia per ottenere il legittimo riconoscimento del rapporto a tempo indeterminato .
Di questa morsa a danno dei lavoratori Il CDA della Scala è” co-regista”del governo e viene fuori latente la sua volontà finale di privatizzare la Scala (Il curriculum di Ermolli ad esempio è famoso per come ha trasformato l'Alitalia ). Il CDA è formato in gran parte da quegli stessi banchieri che il governo ha riempito di miliardi per coprire i buchi delle loro speculazioni finanziarie ma nulla ha mai detto o fatto contro i tagli al FUS.
Oltre all'azzeramento di questo decreto legge chiediamo le dimissioni del CDA scaligero perché palesemente in contrasto con gli interessi del Teatro più importante del mondo.
La Cultura fa Paura
Cub Scala
3 MAGGIO 2010 – E' stato trasmesso questa mattina nella rubrica Tg2 Punto.it, a cura di Mario De Scalzi, un servizio sulla riforma delle fondazioni liriche, con la presenza in studio del sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. Clicca per vedere lo speciale. e dopo
vedi questo titolo di sotto e clicca la freccia rossa di lato, guarda dal minuto 16' al 27' intervista a Giro
MA siete penosi…soprattutto il Sig. Malatesta che ci invita a restistere…ah ah ah!proprio lui che ha dato il La a questa riforma col suo braccio di ferro Fliarmonica- cda scala all'epoca del requiem di verdi…..sciopero scala-concerto filarmonica – sciopero scala…il tutto nella stessa settimana…ah ahSolo che anche se li per li ha vinto il braccio di ferro…a forza di serrate sugli spettacoli….questi sono tornati alla carica e tramite decreto il braccio ce lo hanno spezzato….ah…dimenticavo ..il braccio scala!Il braccio che dava da lavorare a 813 persone e 813 famiglie…ed ora gli ingordi…che si vantavano che il mutuo della lora abitazione (vorrei sapere in che zona e di quante camere) lo pagavano grazie agli incassi della filarmonica e non certo al "magro" stipendio scala…..frasi dette pubblicamente anche dal rappresentante CGIL orchestra…il che è tutto dire!cari signori, azioni di protesta e scioperi fateveli da soli…visto che tanto continuerete a fare il doppio gioco.Merlino
Commento by anonimo — 3 Maggio 2010 @ 16:38
La situazione sta prendendo una bruttissima piega.All'interno del Teatro crescono il doppiogiochismo e il moralismo (naturalmente nei confronti sempre degli altri, non dei propri privilegi).All'esterno nessuno è in grado di rappresentare alla cittadinanza la pericolosità del decreto. Mentre ci sono intere nazioni che stanno fallendo, l'impressione che si dà – coscienti o inscoscienti – è quella della difesa di un privilegio sindacal-economico e non di una dignità artistica.Ma per spostare la questione sulla dignità artistica calpestata – e lì, credetemi, il pubblico seguirebbe eccome la protesta, come si è visto dagli scroscianti applausi che hanno accolto il comunicato letto prima dell'ultima replica di "Lulu" – ci vorrebbe che qualcuno nel Teatro ne avesse l'autorevolezza.E d'altronde è quello che han fatto – con incontri febbrili e telefonate furibonde ai politici – gli importanti direttori musicali che lavorano a Firenze o Milano o Torino.Eccolo il problema, l'enorme problema: l'assenza scandalosa di un direttore musicale che sappia far la voce grossa e che svolga rispetto ai politici il ruolo del primo lavoratore del Teatro, pronto a fare diplomazia sotterranea, moral suasion e, ove servisse, gesti clamorosi.E dire che ci sarebbe un milanese geniale, serio, coraggioso, non ipocrita, solidale coi lavoratori, il quale sarebbe in grando già da domani di difendere il Teatro con successo…Musetta
Commento by anonimo — 3 Maggio 2010 @ 18:20
Merlino fai una magia , sparisci. Hai rotto con sta storia che riproponi da anni.MAGA MAGO'
Commento by anonimo — 3 Maggio 2010 @ 20:17
è il momento di fare banchetii di informazione al pubblico. dal centro fino ad andare nei mercati in periferia e far conoscere la storia merdosa di questo decreto . raccogliere firme che sottoscrivano un appello all'irricevibilità all'inaccettabilità di questo decreto . Poi iniamo il plico con tutte le firme al presidente della repubblica e delle due camere dove il decreto verrà discusso.Ma soprattutto cerchiamo la solidarietà della nostra città.roberto
Commento by anonimo — 3 Maggio 2010 @ 20:31
dal corriere: Salta la rappresentazione del Simon Boccanegra in programma domani alla Scala di Milano per lo sciopero indetto dai lavoratori del Teatro. I dipendenti hanno organizzato un corteo alle 18 e poi saranno in assemblea contro il decreto del Governo che riforma le fondazioni liriche. (RCD)alla faccia della sorpresa?
Commento by anonimo — 3 Maggio 2010 @ 20:38
'L'articolo 3 del decreto è la devastazione del diritto del lavoro. E' il capovolgimento dello stato di diritto . Con un sol colpo fanno a pezzi il codice civile trasformando con un funambolismo iperbolico le fondazioni in enti statali ma solo per ciò che riguarda gli organici che diventano inalienabili ,insuperabili e chiunque faccia causa per ottenereil posto fisso da oggi può venire colpito da un'anatema perchè la legge del 77 citata che impediva di riconoscere a qualsiasi tribuale il posto fisso o a chi all'epoca lo andava a reclamare per via giudziaria, oggi rinasce (come uno zombi)in forma di decreto applicato alle fondaz, private. Ma il cda , la difreda (direttore generale ) Lissner e il loro avvocato Ichino( senatore pd) non s'accontentano e pretendono in questo decreto palesemente scritto in via filodrammatici che il tutto debba essere retroattivato dalla nascita delle fondazioni(97 /98) così possono avvalersi di andare a colpire coloro che hanno fatto e vinto la causa negli anni passati . Li vanno a prendere in appello o addirittura in cassazione.QUESTA SI CHIAMA RAPPRESAGLIA.Rimangono fondazioni pivate pronte ad essere sciacallate dalla prima banca che abbia voglia di buttar dentro quell'euro in più dello stato per divntare padrone assoluto del teatro e del suo marchio come già tento tronchetti provera confalonieri e co. ma torna indietro di trent' IN quelle norme per bloccare lo sviluppo naturale dell'organico di un teatro che ha aumentato la produzione del 30%. Vogliono un organico precario più precario del lavoratore a tempo determinato e infatti viene suggerito nel decreto di usare la legge 257 o come diavolo si chiama (ex legge biagi) che prevede l'utilizzo di 30 o più tipi di contatti precarissimi.Questo c.d.a questa direzione grazie alla mano incallita di cattiveria del suo giurislavorista e di un governo che odia la cultura colpiscono senza mezzi termini la DIGNITà DEI LAVORATORI PIù DEBOLI . I FORTI RESPONSABILI DELLE MALEFATTE DEI BILANCI E DEGLI SPRECHI SCARICANO SUI PIù DEBOLI RESPONSABILITà ,COLPE DI MALAGESTIONE. Lavostra rappresaglia vi si RITORcerà contro . chi semina odio raccoglie tempesta.cda , governo e direzione del teatro alla scala : PRECARI SIETE VOI.
Commento by anonimo — 3 Maggio 2010 @ 21:00
bravo albori!!!! chiedere le dimissioni del cda è troppo per te, vero?sai cosa hai ottenuto con questa manifestazione TARDIVA come tardive sono state tutte le iniziative farlocche che hai preso "per i lavoratori"?Hai ottenuto le dichiarazioni di Lissner riprese da ci6.tv che contrappongono la Scala agli altri Teatri…ma la cgil e tu non la pensavate diversamente?Bene…adesso almeno in questo video si vede che andate in sintonia.Caro Sovrintendente, la Scala è comunque su territorio italiano…e le leggi valgono anche per il Teatro più illustre d'Italia, nonostante le sue rassicurazioni che lasciano il tempo che trovano.Albori vergognati.
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 01:15
dentoni e la sarta che parlano per la scala sono il massimo
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 01:17
ho letto 8 commenti dei quali almeno 6 li ritengo fatti da persone ignoranti che anzichè entrare nell'ottica che siamo tutti nei guai,dalla sarta all'orchestrale,perdono ancora tempo a criticarsi l'uno con l'altro.non dobbiamo lottare per i sindacalisti,dobbiamo avere la capacità e l'intelligenza di capire che questi infami,stanno mettendo i piedi in testa a noi e soprattutto alla costituzione.Quanto è facile scrivere un decreto,non presentarlo nemmeno all'opposizione in parlamento perchè tanto non esiste,salire un colle dove c'è uno che ha una collezione di penne alle quali non finisce mai l'inchiostro,nemmeno quando si tratta di leggi ANTICOSTITUZIONALI.Troppo facile….a meno che….nello scendere del colle non si trovi almeno 5000 lavoratori giustamente indignati…
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 06:20
Nr 9…forse non hai compreso il senso ironico di alcuni commenti…allora diciamolo chiaro: la cgil sta bruciando Lissner per mettere la "signora" al suo posto.E gli fanno fare quelle dichiarazioni…
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 09:16
"la signora" chi ? dammi qualche indizio, grazie, Angelo
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 10:48
ma se la conoscono tutti in teatro!una ce n'è, che era delegata cgil e ora è superfunzionario…
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 11:17
http://video.sky.it/?videoID=82608210001#video
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 11:34
Superfunzioche? Tutt'al più superdirigente.Sono due le carriere che si stanno giocando rispettivamente sulle spalle di Lizzie e dei lavoratori.
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 13:41
Muchacho hai le mani ancora sporche di inchiostro . Si scrive mobilitazione non movilizzazione………POCHO.
Commento by anonimo — 4 Maggio 2010 @ 13:45
Cara maga magò…..forse hai ragione te…sono tutte cazzate…allora spiegami perchè stai lentamente finendo nella merda..mentre il signor malatesta ancora entra in teatro…da pesionato (già lui non si è fottuto!) e viene a dirti cosa è meglio per te!!!ah ah ah…e tu poverina ancora ci credi!comunque spero tanto vivamente che tu abbia ragione……anche se dovresti spiegare su cosa basi le tue ragioni, se non sul terrore di perdere a momenti il tuo posto di lavoro!merlino
Commento by anonimo — 5 Maggio 2010 @ 07:15