TEATRO ALLA SCALA: GAME OVER
Cari dirigenti, ben pagati e ben pasciuti, del Teatro Alla Scala, le vostre scelte e le vostre politiche sono arrivate al capolinea.
Vogliamo solo ricordarvi alcuni dei vostri capolavori:
– Il personale delle prestazioni serali (sarte, ecc.) ed il personale di sala (maschere) che hanno fatto e vinto le cause sono bersaglio di angherie e violenze psicologiche. La responsabilità di tale condotta sta in capo al Direttore Generale, al Direttore del Personale con l’attiva complicità del Sovraintendente. Di tali politiche sono vittime anche lavoratrici e lavoratori dell’Ansaldo Scala e del Deposito delle Scenografie di Pero.
– L’insicurezza in cui versa lo stabile storico del Piermarini e le misure antincendio carenti conseguenti anche all’insufficienza del personale di vigilanza. Le vie di fuga spesso ostruite; elementi da noi denunciati, nel silenzio dei responsabili che fingono di non vedere.
– Il palcoscenico viene spesso usato fuori dalle norme fissate dal manuale tecnico. I cosiddetti “ponti mobili”, dovrebbero funzionare senza personale artistico o tecnico a bordo. L’ASL, da noi chiamata, per verificare la pericolosa messa in scena della Turandot, ha a posteriori multato (13 mila euro), la Scala. E’ intervenuto Corrado Passera, SuperMinistro del Governo Monti, nonché membro del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Teatro Alla Scala ed ha emesso una nota che deroga al manuale. Quindi sui “ponti mobili” vengono fatti salire artisti e tecnici, con grave rischio d’incolumità.
– Le morti per amianto e gli ammalati di asbestosi. Sembra incredibile, ma alla Scala ci sono casi documentati di lavoratori morti e malati per aver respirato fibre di amianto; altri potrebbero ammalarsi nei prossimi anni. Nella gravità di quanto successo, la cosa spaventosa è l’ amianto è stato trovato anche successivamente alla ristrutturazione, diretta dall’architetto ticinese Mario Botta e profumatamente pagata dalla collettività.
– Licenziamento della prima ballerina della Scala Mariafrancesca Garritano alla quale è stata imputata la grave colpa di aver disvelato una verità sul mondo della danza e sulle scuole di ballo, dove la competizione spinta all’estremo e la perfezione ricercata in questi corpi che devono divenire lievi come libellule sul palcoscenico, fa sì che si verifichino un gran numero di casi di disturbi alimentari fino a fenomeni di anoressia.
– La condotta antisindacale nei confronti dei delegati/militanti della CUB SCALA e della stessa CUB INFORMAZIONE, Settore Spettacolo, deve finire. Non possono essere ulteriormente rimandate le votazioni dei lavoratori del Teatro alla Scala delle RSU e delle RLS che devono avvenire in tempi rapidi. La democrazia va ripristinata.
E’ iniziata la primavera al Teatro Alla Scala.
Non permetteremo la “politica dello sfascio” della più importante istituzione culturale milanese.
La Scala è un bene pubblico e non permetteremo che venga regalata ai “privati”, siano essi banchieri o industriali
Per queste ragioni, si terrà un
PRESIDIO, Venerdì, 17 Febbraio 2012,
sotto la Direzione del Personale in Via Torino,
dalle ore 9,30 alle 12,30.
Invitiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori a partecipare numerosi.
La Segreteria Generale della Cub Informazione.
Milano, 16/02/2012