Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

30 Aprile 2014

EUROMAYDAY 2014 – LAVORO REDDITO DIRITTI

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 10:26

EUROMAYDAYS 2014 MILANO PIAZZA XXIV MAGGIO ORE 15,00 – LAVORO, REDDITO, DIRITTI.

MAY DAY
* Il corteo partirà da Porta Ticinese per arrivare inP.zza Duca d’Aosta, passando da piazza Duomo, Cadorna, piazza Castello, Porta Volta.*

MAY DAY 2014: Quest’anno l’appuntamento dell’Euromayday 2014 non si esaurirà nella Parade del 1 Maggio ma aprirà una tre giorni di dibattiti, proposte e azioni: The NED, i NoExpoDAys. 
Ci dicono che arriva la ripresa, ma non ci dicono chi ne fruirà. Non certo precarie e precari, inoccupate e disoccupati, lavoratori autonomi eterodiretti o lavoratrici stabili precarizzate; tantomeno gli studenti con le loro scuole disastrate e i migranti, che vedono i loro diritti calpestati dalla legge Bossi/Fini.

Ma è vero, la ripresa c’è. E’ la ripresa delle rendite finanziarie; dei profitti, sempre più trainati dalla finanza e diretta conseguenza della riduzione del costo del lavoro; della speculazione sul territorio: da Expo2015 al Tav. Alle nostre richieste di reddito incondizionato, salario minimo, gestione comune del territorio, Diritto alla Città, si è risposto con la politica dello stato d’eccezione (militarizzazione dei cantieri come in Val di Susa), dei doppi turni da 10 ore come nei cantieri di Expo, fino ad arrivare alla deregolamentazione selvaggia di contratti a temine e apprendistato del Jobs Act.

http://www.euromayday.org/

 

ORE 15,00 – C.so Porta Ticinese, Via De Amicis, P.zza Resistenza Partigiana, Via Correnti, Via Torino, P.zza Duomo, Via Orefici, P.zza Cordusio, Via Broletto,Via Cusani, Largo Cairoli, Foro Bonaparte, P.zza Cadorna, P.zza Castello, Via Gadoli, Via Legnano, Bastioni di Porta Volta, Via Crispi, Bastioni di Porta Nuova, P.zza Principessa Clotilde, P.zza Repubblica, Via Vittor Pisani, P.zza Duca D’aosta.
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28 Aprile 2014

STRAORDINARIO SUCCESSO DELLO SCIOPERO AL TEATRO ALLA SCALA

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 21:13

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Lavoratrici e lavoratori della Fondazione “Teatro Alla Scala”, possiamo davvero definire il sabato 26 aprile 2014 come la data iniziale di una nuova era.

Interi reparti hanno aderito compatti alla giornata nazionale di lotta delle Fondazioni Lirico Sinfoniche del nostro Paese.

La drammatica situazione in cui il settore versa in Italia è sotto gli occhi di tutti, in particolare il “Teatro Alla Scala” è in una situazione di caos, risultato di una ventennale gestione del Direttore Generale Dott.ssa Maria Di Freda e del “sistema di potere” costruito anche con la complicità attiva di Cgil-Cisl-Uil e Fials.

I fatti sono noti a tutti, lavoratrici e lavoratori maltrattati, mal pagati, sfruttati, quali le sarte, le truccatrici, i parrucchieri, i calzolai, il personale di sala e le guardarobiere pagate a “prestazione” ed alle quali viene negato ogni diritto (ferie, malattia, maternità, infortuni, permessi pagati), per non parlare sul super sfruttamento delle “aggiunte”.

Le sarte turniste, vere professioniste tecniche di palcoscenico, sono discriminate nei livelli, nelle carriere e negli orari. Le sarte centraliste dell’Ansaldo Scala vedono minacciato il loro posto di lavoro ed umiliate le loro professionalità dal “nuovo sovraintendente” che compra tutto “chiavi in mano”. Medesimo discorso vale per i falegnami, i carpentieri, gli scenografi, i formatori in resina e polistirolo, i pittori di scena, ecc..

A tutti questi lavoratori noi diciamo che oggi siamo più forti e che questo ci permetterà di andare all’affondo finale con la Direzione del Teatro Alla Scala.

Nei prossimi giorni si svilupperanno vertenze specifiche, reparto per reparto, per arrivare ad una soluzione sindacale favorevole ai lavoratori.

Il 26 Aprile, abbiamo ricordato i lavoratori della Scala, vostri colleghi di lavoro e di vita, vittime dell’amianto e morte o malate di mesotelioma pleurico ed asbestosi, tra questi un musicista, una cantante, operai e vigili del fuoco.

Abbiamo realizzato, in loro ricordo ed a futura memoria, una targa in marmo che, dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie, intendiamo affiggere al muro del Teatro.

Il “Comitato Ambiente e Salute” che ha coordinato quest’iniziativa intende andare avanti su vari obiettivi, tra i quali, la sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori ex-esposti. Sorveglianza che sta subendo colpevoli ritardi a causa della Fondazione.

All’emozionante esposizione della targa hanno partecipato, oltre ai lavoratori in sciopero anche gli ammalati, tra i quali Demetrio Asta, e le loro famiglie, il Presidente del Consiglio Comunale di Milano Basilio Rizzo, il Capogruppo alla Provincia per la Sinistra Massimo Gatti e la Banda degli Ottoni a Scoppio.

Per il proseguimento delle iniziative, il “Comitato Ambiente e Salute” ha deciso una raccolta fondi chiedendo il versamento di dieci euro da parte degli iscritti al Comitato e dei lavoratori interessati, che potranno essere versati al Tesoriere che verrà deciso nella prossima riunione del Comitato.

Vogliamo infine riservare una particolare attenzione a quei colleghi che non hanno aderito alla lotta, tra loro ci sono alcuni “particolarmente ricattabili” perché “super precari”, ma ci sono anche colleghi che non hanno aderito per scelta convinta.

Fra questi rientrano l’Orchestra, il Coro ed il Balletto, vale a dire gli “artisti”, come se la loro attività li ponesse in un altro mondo, “al di sopra”, ma sopra a che?

Sappiamo che, molti degli Orchestrali sono retribuiti per due attività, ambedue interne al Teatro. Sappiamo che chi lavora anche per la Filarmonica gode di condizioni economiche di vantaggio.

Rispetto a ciò il Coro non vuole rimanere indietro e non perde occasione per contrattare e monetizzare ogni attività richiesta in aggiunta. Mentre il Balletto, famoso per lo “sciopero del piano inclinato”, ha immensi problemi da affrontare; infatti, neanche una ballerina italiana ha raggiunto il livello di Etoile, ma nel frattempo vengono fatti contratti alle Etoile Russe e noi pensiamo sia ora di finirla con questo andazzo e che il Maestro di Ballo ed il Direttore dell’Accademia andrebbero cacciati.

Comprendiamo che l’appetito vien mangiando, ma i privilegi stanno arrivando al capolinea e noi vogliamo l’unità dei lavoratori del Teatro in un clima di solidarietà.

Ora veniamo al fulcro attorno al quale ruota tutto.

Noi pensiamo che, la vera cancrena del Teatro, sia il quartetto Lissner, Di Freda, Ermolli, Amoruso e che questa debba essere estirpata per il bene del Teatro.

Noi consigliamo loro di dare le dimissioni, perché presto la Legge si occuperà di loro, portandosi appresso la loro “corte dei miracoli” formata da Funzionari e da “l’allegra brigata della Tounée” formata da nani e ballerine.

Il futuro della Scala non può essere Pereira, ma dovrà essere un sovraintendente italiano, magari anche milanese. A noi piacerebbe per la sua bravura e sensibilità, Sergio Escobar che in coppia con Riccardo Chailly e con un nuovo Direttore interno alla Scala, restituiscano il prestigio che merita la più importante istituzione culturale milanese.

Tutto il resto sono chiacchere inutili, come quelle di chi ci accusa di sciacallaggio per qualsiasi iniziativa intraprendiamo a favore dei lavoratori, in particolare dei malati e morti d’amianto e poi non scioperano ed a pancia piena grazie ai due lavori o di coloro che, passando dal presidio, prima di andare a cantare nel Teatro, pretende di spiegarci quale sia la giusta lotta che dovremmo fare.

Questi lavoratori pensano forse che, le lavoratrici in maternità non pagata o che in malattia devono  aspettare mesi per essere pagate, così come per gli infortuni, senza ferie, né Aspi, non meritino la loro considerazione e soprattutto la loro solidarietà ???

La risposta se la dovrebbero dare al mattino, guardandosi allo specchio.

Noi non molliamo e perseguiremo fermamente i nostri obiettivi perché li riteniamo giusti e sacrosanti per il bene dei lavoratori e della cultura.

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28/04/2014

C.U.B. Informazione/Scala

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28 APRILE 2014 GIORNATA MONDIALE VITTIME AMIANTO . Targa in memoria dei morti del teatro scala.

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 13:12

Il 28 aprile di ogni anno si celebra la giornata mondiale contro l’amianto: ma l’asbesto non è un problema del passato, è una grave emergenza del presente e del futuro e riguarda tutti.
Ogni 5 minuti, una persona nel mondo muore a causa dell’amianto: 120.000 persone ogni anno nel mondo ne sono vittime, in Italia poco più di 10 al giorno. Questa strage avrà il suo picco massimo attorno al 2020 – 2030.  Una società civile non può accettare che l’unico diritto riconosciuto sia quello di fare profitti a scapito di tutti gli altri “diritti umani”. Contro le morti sul lavoro, gli infortuni e le malattie professionali si deve alzare forte la voce di tutti i lavoratori e dei cittadini, perché la salute viene prima del profitto.

In comitato Ambiente Salute del Teatro Scala a dedicato una targa ai morti per amianto del Teatro.

Ambiente Salute ComitatoTeatro Scala  20140426_115830

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Articolo/ foto del Corriere della Sera, domenica 27arile 2014
sciopero 26 aprile 2014_amianto_13

 

Elenco deceduti ufficiali per Amianto al Teatro Alla Scala  

1-   Enzo Mantovani. Deceduto in agosto del 2000.

Enzo è stato la prima vittima per amianto in teatro. Lavorava in palcoscenico come meccanico e addetto alla manovra del sipario antiacustico ( pattona) con fodera in tessuto di amianto) 

2-   Alessandro Palmisano E’ morto nel 2005.

Lavorava nell’ ex laboratorio costruzioni scene e deposito della  Bovisa come falegname, dopo all’ansaldo . Posti contaminati dalla fibbra killer.

 

3-   Roberto Monzio Compagnoni. Deceduto a novembre 2011.

Storico e carismatico caposquadra dei vigili del fuoco in presidio permanente in Scala. Esposto all’amianto per ambiente contaminato e anche a causa di tute, guanti che indossava e a teli ignifughi in amianto che utilizzava. 

4-   Felice Boemi. Deceduto nel 2012.

Tecnico di palcoscenico, macchinista esposto per contatto diretto e ambientale in palcoscenico.

 

    5 – Salvatore Palombi. Deceduto nell’aprile del 2012.

Lavorava nella squadra trasporti a Capo Rizzuto/figino, poi negli anni 90′ nei laboratori per la movimentazione e trasporto delle scene situato nel quartiere della Bovisa. Dopo il trasloco all’Ansaldo dei laboratori scaligeri in via Bergognone nel 2001, il suo lavoro si era svolto presso la portineria dello stabile.

Mettiamo a conoscenza pubblica anche due nomi di artisti del teatro morti per mesotelioma pleurico, si tratta di:

  6- Pierottavio Sormani. Deceduto nel 2013.

Ha lavorato come musicista alla Scala dal 60′ al 83′. Dopo si è dedicato all”insegnamento in 3 scuole, nonché maestro della banda del paese.

 

7- Luciana Patelli . Deceduta di mesotelioma ad aprile 2013.

Aveva lavorato come corista fin dagli anni 60′ al 1991/92. Il marito della Signora Patelli anch’egli ex corista chiede chiarezza.

Decine di lavoratori sono morti anche con cancro al polmone,  riconducibile all’amianto.

L’amianto è un materiale tossico e cancerogeno i cui effetti dannosi sono noti fin dall’antichità. Una fibra con grandi possibilità di impiego, che ha iniziato ad essere utilizzata dagli inizi del secolo scorso, e su larga scala dal dopoguerra, quando era ormai nota con certezza la sua cancerogenicità, fino alla fine degli anni ‘80. La sua produzione è stata interdetta in modo tardivo in Europa, mentre in molti paesi del mondo a tutt’oggi prosegue. Non esiste una possibilità di uso sicuro dell’amianto, come non esiste un quantitativo minimo di esposizione al di sotto del quale la salute di coloro che sono esposti sia garantita, anche se va sottolineato che più elevata e continua è l’esposizione, maggiore è la probabilità di contaminazione e tanto più alto è il rischio di sviluppare una malattia. Le malattie da amianto sono gravi o gravissime.Comitato Ambiente Salute T.Scala 

24 Aprile 2014

L’ULTIMA PROVOCAZIONE

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 15:23

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In questi giorni, moltissimi lavoratori e lavoratrici sono stati raggiunti da una letterina di contestazione a firma “Direttore del Personale Dott. Marco Amoruso”.
Possiamo dire che le lettere di contestazione “fioccano”, ma il Direttore del Personale non è nuovo a queste  trovate e si è messo in luce, sin dal suo arrivo, per provvedimenti “a go-go”.

E’ evidente che il suo arrivo al Teatro Alla Scala non sia frutto del caso; fonti bene informate sostengono che, dopo aver fatto il giro di alcune Fondazioni lirico sinfoniche e, dopo aver prestato servizio come Ufficiale della Guardia di Finanza, è stato spedito a Milano dal Direttore Generale del MIBAC, Dott. Nastasi, per rimettere ordine al Teatro Alla Scala e soprattutto “tagliare un po’ di teste calde”.
Il Dottor Amoruso “ha toppato”. Alla Scala troverà pane per i suoi denti, ma è il quartetto Lissnéer-Ermolli-Di Freda-Amoruso che è la “metastasi” del Teatro Alla Scala.

La loro gestione ha dissanguato la Fondazione in mille emorragie; loro stipendi, nepotismo, carrierismo pilotato da favori sindacali, avanzamenti di carriera ottenuti con criteri poco trasparenti, spreco di danaro pubblico, mala gestione in tutti i campi, appalti “a ribasso” nelle pulizie, nella ristorazione, nel facchinaggio, caduta verticale degli investimenti nei campi artistici che riguardano il Coro, l’Orchestra, il Corpo di Ballo!!!
I morti di AMIANTO dovrebbero agitare i sonni di C. Fontana, di S. Lissnèr, dell’Ing. Malgrande, dell’Ing. Morelli e soprattutto della Dott.ssa Maria Di Freda, Direttore da 20 anni, dopo una brillante carriera di sindacalista in CGIL.
Per non dimenticare la Legge Bray per quanto riguarda la malattia, la maternità, gli infortuni. Sul tema della malattia, grazie anche alle nostre denunce, la Scala ha fatto una mezza marcia indietro, ma attenzione perché la Direzione Scala ha detto e scritto che si tratta di una “momentanea sospensione”, non fatevi imbrogliare.
In questi giorni, abbiamo pure visto agitarsi, in orari impensabili, anche il sindacalista della CGIL Giancarlo Albori. Sono entrati in funzione i “pompieri” dei Sindacati Confederali Cgil-Cisl-Uil e Fials, chiamati dalla Direzione per “gettare acqua sul fuoco” e tentare di scongiurare la riuscita dello

SCIOPERO DI SABATO, 26 APRILE 2014,
per tutti i turni e per tutti i lavoratori.

Il 26 Aprile diventerà il Giorno di Liberazione del Teatro Alla Scala dal sistema di potere che domina da vent’anni.

SABATO 26 APRILE, SU LA TESTA
DALLE ORE 10 ALLE 12, ASSEMBLEA GENERALE IN LARGO GHIRINGHELLI
E CERIMONIA IN RICORDO DEI MORTI D’AMIANTO.

Basta con la paura. Chi ha paura muore tutti i giorni, chi non ha paura muore una volta sola.

Milano 24/04/2014
CUB Informazione
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22 Aprile 2014

Presidio del Comitato Ambiente Salute Teatro Scala

Filed under: Amianto,Eventi- manifestazioni,General — Lavoratoriscala @ 01:58

Ambiente Salute ComitatoTeatro Scala

In occasione e della giornata mondiale Contro l’Amianto e dello sciopero Nazionale della Cub delle Fondazioni Liriche, Il Comitato Ambiente e Salute della Scala

 Organizza un Presidio di lotta.

Per ricordare i lavoratori Scaligeri morti uccisi a causa dell’Amianto. Per una messa al bando Totale.

Sabato 26 aprile 2014

 ore 11.00 Presidi

Largo Ghiringhelli

Piazza della Scala

Chiediamo a tutti gli iscritti al Comitato, famiglie, amici e compagni delle vittime la massima partecipazione.

Per denunciare le dirigenze scaligere che negli anni passati, fregandosene delle conseguenze che poteva avere l’amianto su artisti, lavoratori e pubblico anche dopo la messa al bando nel 1992, non hanno fatto nulla per informare e dotare di dispositivi di protezione individuale i lavoratori. Saremo per questo a chiedere giustizia per i nostri morti e a rivendicare che il piano di prevenzione voluto da ASL con la Clinica del Lavoro per le centinaia di lavoratori ex esposti venga al più presto attuato dalla Fondazione del Teatro alla Scala.    

                                      Milano 16 aprile 2014

Comitato Ambiente Salute T.Scala

19 Aprile 2014

26 Aprile 26 aprile 2014 Sciopero nazionale Fondazioni Liriche Sinfoniche

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 11:28

                                           logo_CUB

GIORNATA DI LOTTA NAZIONALE

DELLE FONDAZIONI LIRICHE SINFONICHE

Lavoratrici e lavoratori della Fondazione Teatro Alla Scala,  il 26 Aprile 2014, la CUB Informazione & Spettacolo, proclama SCIOPERO di 8 ORE

Di tutti i turni di lavoro e per tutti i dipendenti della Fondazione Teatro Alla Scala.

Le ragioni di questa giornata di lotta sono di estrema importanza, evidenza e gravità.

La Riforma “Veltroni” del 1996 è clamorosamente fallita. Sulle rovine di questo fallimento, si sono innestate due Leggi, la Legge Bondi e la Legge del Ministro Bray, chiamata “valore cultura” (sic!).

In questi mesi, quasi tutte le quattordici maggiori Fondazioni Liriche Sinfoniche si sono ritrovate commissariate o nei guai.

Il Teatro Alla Scala ha cercato di sottrarsi alla stretta della Legge Bray con una faticosa trattativa, prima con il Primo Ministro Gianni Letta, poi con il Ministro della Cultura Dario Franceschini.

Con il Primo Ministro Gianni Letta, la Scala ha ottenuto con modifiche alla “Legge di Stabilità” di riportare il C.di A. della Fondazione Teatro Alla Scala da 7 a 11 membri. Con il Ministro Dario Franceschini, la Scala sta tentando di ottenere il cosiddetto “Statuto Speciale”.

Per i lavoratori cosa si è chiesto ed ottenuto? NIENTE! Anzi, L’Associazione Nazionale delle Fondazioni Liriche Sinfoniche ha sollecitato a tutte le sue Associate, Scala compresa, l’applicazione della Legge Bray sul trattamento della malattia, ovvero, la decurtazione nella retribuzione del 40% della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia.

Siamo solo all’inizio, la Legge prevede la riduzione del 25% dei tecnici e degli amministrativi!

L’operazione “Pereira” con l’acquisto di opere “chiavi in mano” da Salisburgo, non solo umilia i lavoratori dell’Ansaldo Scala, ma apre la strada alla chiusura delle Officine stesse. Bisogna fermarli subito!

Lo sciopero è un diritto individuale di tutti i lavoratori, vi chiediamo di aderire.

La Scala è strapiena di problemi che coinvolgono tutti i lavoratori, le sarte, nelle quattro tipologie (centraliniste, turniste, serali ed aggiunte), le truccatrici e parrucchiere, le calzolaie, il personale di “sala”, il mancato turn-over dei tecnici di palcoscenico, i fonici e gli addetti al reparto digitale, il corpo di ballo, gli orchestrali, il coro, oltre a tutti gli appalti delle pulizie, della ristorazione, del facchinaggio.

Questi problemi si chiamano: diritto alla maternità, alla malattia, alle ferie, alla tutela degli infortuni, stabilizzazione del posto di lavoro, riconoscimento delle professionalità interne, mantenimento e rafforzamento necessario dei reparti di produzione, tenere alta la qualità della produzione artistica del coro, dell’orchestra e del balletto.

Sono mille le ragioni per SCIOPERARE.

Inoltre, il 26 Aprile è la Giornata Mondiale di Lotta contro l’uso dell’Amianto e per la tutela dei lavoratori che vi sono stati esposti e che sono malati o morti.

Questo gruppo dirigente se ne deve andare.

Basta con questa gestione dissennata che fa male al Teatro e svilisce le professionalità dei lavoratori.

SCIOPERIAMO TUTTI

OTTO  ORE  IL  26 APRILE 2014

26 aprile 2014 sciopero nazionale fondazioni liriche sinfoniche

Milano, 18/04/2014

Confederazione Unitaria di Base

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14 Aprile 2014

Richiesta ufficiale al Comune di “un Albero per il Maestro Abbado”

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 17:38

Gentili

Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

sindaco.pisapia@comune.milano.it

Vice sindaco Ada Lucia De Cesaris , Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura.

assessore.decesaris@comune.milano.it

Assessora Chiara Bisconti, Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero, Risorse umane, Tutela degli animali, Verde, Servizi generali.

assessore.bisconti@comune.milano.it

Basilio Rizzo Presidente del Consiglio Comunale.

basilio.rizzo@comune.milano.it

Con la presente, la scrivente Organizzazione Sindacale intende richiamare la Vostra attenzione su una importante iniziativa che riguarda la memoria di Claudio Abbado.

In data 24 febbraio 2014, in occasione del concerto a porte aperte per la solenne commemorazione del Maestro, abbiamo donato un albero e chiesto che venisse piantato davanti al Teatro Scala a nome di tutti i lavoratori del Teatro.

Inoltre da parte nostra è stata richiesta ufficialmente presso il Settore Verde e Agricoltura di piazza Duomo 21, una domanda (alleghiamo copia del protocollo) per la piantumazione in piazza di” un albero” in ricordo di Abbado.

Per quello che ha rappresentato il Maestro per Milano, per la Scala e per la per sua etica ecologistica vogliamo che l’albero venga collocato esclusivamente in piazza della Scala, perché solo in quel posto può avere un forte significato se pensiamo a quella famosa richiesta di un cachet “in natura” di 90 mila alberi.

La riqualificazione intorno alla Scala è in programma e per questo pensiamo che l’albero possa essere inserito nel progetto.

Con un disegno che potete visionare in allegato, abbiamo suggerito dove collocarlo e da cui ci auguriamo possiate prendere spunto per portare a termine questo desiderio che a noi sta tanto a cuore, come a tanti cittadini che hanno apprezzato e condiviso quella sera la nostra iniziativa.

Cordiali saluti

N. Braile, R.D’ambrosio, G.Fiorito

per la Segreteria Nazionale c.u.b. info/ spetttacolo

Confederazione Unitaria di Base

cub.scala @anche.no

CUB NAZIONALE V.le Lombardia,20

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 Progeetto posizione albero x Abbado piazza scala estate

 

Comunicato del Comitato Ambiente e Salute del Teatro Scala

Filed under: Amianto,Salute e Sicurezza — Lavoratoriscala @ 16:47

Ambiente Salute ComitatoTeatro Scala

Riassunto del lungo percorso del Comitato per il riconoscimento e la prevenzione dei lavoratori ex esposti all’amianto

Il riconoscimento e il conseguente inserimento nel registro degli ex-esposti della regione Lombardia costituisce il raggiungimento di un’importante verità. Le morti note dei lavoratori scaligeri Enzo Mantovani  e Roberto Monzio Compagnoni; quelle  meno note dei lavoratori scaligeri Alessandro Palmisano, Felice Boemi e Salvatore Palumbo e  degli artisti scaligeri  Pier Ottavio Soriani e Luciana Patelli non sono state casuali; le malattie correlate all’amianto per molti lavoratori non sono  casuale ma provocate dall’esposizione professionale a un rischio non preso minimamente in considerazione dalle varie dirigenze che si sono susseguite dal dopoguerra a oggi. Anche dopo la messa al bando dell’amianto nel ’92 alla Scala non sono state fornite ai lavoratori, formazione, informazioni  e dispositivi di protezione individuali.

Agli inizi degli anni 90′ cadde in un incidente il pesante sipario fonoacustico e tagliafuoco (detto“pattona”), composto da fibre di amianto, sostituito da altro sipario privo di amianto. Fino al ’95 nessuna altra bonifica avvenne al Piermarini e ancora nel 2008 la C.U.B ha denunciato agli organi preposti dell’A.S.L. il giacimento di coperte e rivestimenti in amianto rimasto in sopra sala nella volta platea.

La ristrutturazione del 2001 ad opera dell’arch. Botta aveva eliminato i grandi residui di amianto nella torre scenica. La palazzina  di via Verdi in parte bonificata dall’amianto rimane ancora chiusa in attesa di ristrutturazione. Sia gli ex laboratori della Bovisa che quelli dell’Ansaldo hanno avuto notevoli presenze di amianto anche se in quest’ultimo caso per un’esposizione più indiretta; l’uso di coperte antincendio di amianto dappertutto alla Scala è continuato a lungo. Grazie alle testimonianze di lavoratori/trici, artisti/e che da decenni lavorano nella fondazione  Scala si è potuto ricostruire il grado di esposizione per i lavoratori. Parallelamente, le certificazioni dell’avvenuta bonifica hanno confermato che fino alla data degli interventi vi era la presenza di fibre di amianto in via Verdi, via Filodrammatici, via Baldinucci e via Bergognone.

Dopo più di due anni di confronto l’A.S.L,. grazie al   lavoro prodotto dal Comitato Ambiente e Salute  culminato con la raccolta di centinaia di questionari  e la lotta portata avanti dalla C.U.B.,  ha predisposto una tabella che classifica i lavoratori ex esposti non solo per mansione e luogo di lavoro ma anche per anno di assunzione e dunque durata dell’esposizione all’amianto. Tutti i suddetti lavoratori sono stati considerati come ex esposti per causa professionale; seguendo le indicazioni del protocollo regionale il grado di esposizione è stato suddiviso in alta /media o bassa. Di conseguenza ogni lavoratore è stato inserito in una collocazione precisa nel registro degli ex-esposti all’amianto. Ciò gli permetterà di essere sottoposto alla sorveglianza sanitaria gratuita  per la  prevenzione delle malattie asbesto correlate fornita dalla Clinica del Lavoro di Milano. Chi è stato registrato con un grado di bassa esposizione ha secondo la legge diritto solo al counseling (colloquio di sensibilizzazione) mentre per chi è stato registrato in esposizione professionale media e alta sono previste anche le visite mediche, RX e test di funzionalità respiratoria. Nella convenzione con la clinica del lavoro è stato  stabilito però che  anche chi è stato classificato  di bassa esposizione può  accedere alle visite mediche specialistiche . Si ricorda che ovviamente questo percorso di prevenzione è facoltativo per il lavoratore , seppur un diritto faticosamente conquistato, i cui oneri di spesa sono per legge a carico della Fondazione.

Per quanto gli compete, il Comitato seguirà con attenzione le fasi di applicazione della sorveglianza sanitaria, fornendo ai lavoratori il supporto tecnico (medico e giuridico) eventualmente necessario.

Attenzione: il riconoscimento come ex esposti per causa professionale vale per tutti i lavoratori (ed ex lavoratori, dimessi o pensionati) che hanno subito esposizione all’amianto. Anche per coloro che tutt’ora non hanno ancora  compilato il questionario del comitato . Questa è stata una scelta precisa del Comitato e della  CUB che ha lottato per il riconoscimento nel registro degli ex esposti della regione Lombardia  per tutti i lavoratori della Scala. Un diritto universale e non il favore clientelare per gli amici e gli amici degli amici. Ovviamente, per ricevere il certificato della ASL, occorre comunicare il proprio curriculum lavorativo. Per questo, si riaprono i termini per la distribuzione, compilazione e raccolta dei questionari del comitato ambiente e salute con le modalità che saranno rese note ai lavoratori.

Il Comitato a tal proposito cerca volontari per la distribuzione e la raccolta dei questionari e dei curriculum lavorativi  da consegnare all’ASL per i colleghi  che non l’hanno  ancora fatto ma ne hanno diritto. Se volete partecipare a questa campagna, rispondete a questa mail  lasciando un proprio recapito telefonico.

Grazie della colllaborazione

L’iscrizione al Registro degli ex esposti all’amianto non prevede benefici o risarcimenti pensionistici. Secondo la legge attualmente vigente  questi spettano soltanto a coloro i quali viene diagnosticata una malattia asbesto correlata ( placche pleuriche, asbestosi, mesotelioma o tumore polmonare ) oltre al riconoscimento di invalidità da parte dell’INAIL. Questa è la situazione con le leggi attualmente in vigore.

Per il futuro solo una mobilitazione di tutti i lavoratori ex esposti  all’amianto  può portare alla modifica delle norme in senso favorevole a chi per anni ha subito “il rischio amianto”.

Saluti I PORTAVOCE  DEL COMITATO AMBIENTE  SALUTE DEL TEATRO SCALA
ROBERTO D’AMBROSIO,  NICOLAS BRAILE.,  PIERLUIGI SOSTARO

Comitato Ambiente Salute T.Scala

 

6 Aprile 2014

Sentenza stabilizzazione ex Precari delle Fondazioni Liriche.

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 22:05

Le fondazioni debbono applicare la legge: la Corte di Cassazione lo ha deciso.

Finalmente una buona notizia. Il 12 marzo 2014 la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha depositato due importanti sentenze (la numero 5748 e la numero 5749; Presidente il dottor Paolo Stile; Relatrice la dottoressa Adriana D’Oronzo) annullando e cancellando le precedenti decisioni della Corte d’Appello di Palermo. I precari del Teatro Massimo si erano visti respingere la domanda di stabilizzazione; secondo i Giudici della Sicilia le leggi ordinarie sui limiti del contratto a termine non si applicavano alle Fondazioni liriche (neppure dopo la privatizzazione) e dunque in nessun caso i lavoratori potevano ottenere il posto fisso.

La Suprema Corte ha ritenuto sbagliata questa interpretazione della legge ed ordinato la ripetizione del processo, indicando i principi corretti da applicare:

  1. dalla privatizzazione (23 maggio 1998) fino al settembre 2001 si applicano i limiti della vecchia legge 230/62;
  2. dal settembre 2001 fino alla legge Bondi (29 giugno 2010) si applica la normale disposizione del decreto 368/2001, con la conversione del rapporto, la stabilizzazione, il risarcimento del danno fra 2,5 e 12 mensilità;
  3. la legge Bondi non è retroattiva e vale solo per i contratti successivi al 2010;
  4. la legge dell’agosto 2013 (quella intervenuta sotto il regno Letta/Bray) non cambia la sostanza, non si applica ai contratti che precedono il 2010.

Come sapete sono in corso molti processi d’appello che riguardano le maschere; se la Corte di Milano si conforma all’indirizzo della cassazione il posto è salvo! Le due sentenze si possono trovare anche in rete, naturalmente; la Scala non deve far finta di nulla!

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