Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

8 Ottobre 2010

Precarietà: 9-10 ottobre 2010, seminari e workshop

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Ottobre: Stati Generali della Precarietà

Questo è un invito a partecipare agli Stati Generali della Precarietà, che si terranno a Milano il 9-10 ottobre 2010. Due giorni di dibattito e discussioni su lavoro, precarietà e diritti. Vogliamo parlare delle strategie da usare per un autunno all’attacco sui luoghi di lavoro e nei territori. Inventiamo nuove modalità di azione contro la precarietà e riprendiamo in mano il nostro futuro!

Gli Stati Generali saranno composti da seminari e workshop per riflettere insieme ma anche per scambiare idee, tattiche, innovazioni e proposte legate a precarietà e lavoro. L’incontro nasce dall’esperienza decennale della Mayday ma è aperto a collettivi, sindacaliste, mediattivisti, avvocati, precarie e precari: proponete un workshop o un intervento per condividere l’idea, la pratica, la tattica, la campagna che volete. Oppure semplicemente venite agli Stati Generali e dite la vostra.

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  • Welfare europei: una panoramica

    Intelligence Precaria
    Il workshop aperto a tutti gli interessati ha come intento quello di presentare i sistemi di protezione sociale dei principali stati dell’Unione Europea. La base di partenza è una approfondita ricerca svolta in ambito universitario ma tradotta in linguaggio comune per essere utile a ricercatori, attivisti politici, sindacali o semplici cittadini interessati a conoscere e discutere i modi in cui è stata affrontata la precarietà nel resto d’Europa.

  • Saperi, formazione e reti

    Laboratorio filosofico “sofiaroney” – Alice Mattoni (ricercatrice precaria) – Alberta Giorgi (ricercatrice precaria) – Caterina Peroni (dottoranda di ricerca) – Omid Firouzi (dottorando di ricerca)

    Nel mondo precario globale la valorizzazione capitalista delle risorse di formazione, istruzione e saperi è divenuta strategica, specie in questi anni di crisi dell’apparato neoliberista. Dalle proposte dell’agenda di Bologna sull’Università ai decreti Gelmini alle legislazioni europee sulla formazione continua…

  • Grandi Eventi

    NoEXPOSOS FornaceL.O.A. Acrobax Project
    Vivere la città in tempo di crisi stimola paura e speranza, sentimenti contrastanti che la massiccia propaganda dei “piani alti” della città concretizza attraverso la realizzazione di grandi eventi e grandi opere venduti come possibilità di crescita e sviluppo e come strumenti utili a combattere la paura della disoccupazione, della mancanza di reddito e servizi e della conseguente emarginazione sociale.

  • Safety o Security?

    Sommosse
    La misura del valore è la nostra vita. Noi vogliamo vivere e vivere bene! Commonfare e critica femminista al biocapitalismo nella città

  • Laboratorio sulla Precarietà

    Soggetti Metastabili (Genova)
    La percezione di una crisi di senso, sempre più invasiva e disarmante, all’interno e al di fuori della situazione lavorativa, ci ha spinto ad un’analisi profonda e radicale della dimensione precaria dell’esistenza. Se il problema del lavoro precario attanaglia più di una generazione, la precarietà delle nostre vite, intesa come mancanza assoluta di sicurezze e di futuro, è per noi la questione inaggirabile e preliminare rispetto a qualsiasi genere di rivendicazione.

  • Le lotte dei precari: vecchie e nuove forme di protesta e comunicazione

    Intelligence PrecariaPopolo Viola
    A partire dall’esperienza concreta del Punto San Precario, del No Gelmini Day e del No Berlusconi Day, il workshop tratterà il tema delle pratiche di comunicazione e delle forme di protesta inventate e costruite nelle lotte alle precarietà. L’obiettivo è quello di discutere, con una prospettiva critica, le pratiche d’uso dei social media (petizioni, subervtising, gruppi e profili) e il ruolo dei social network nella comunicazione e nella mobilitazione dei precari.

    Le Assemblee

  • II° Incontro Nazionale dei Lavoratori Uniti contro la Crisi

    Lavoratori Uniti Contro la Crisi
    Dei coordinamenti e dei comitati, delle delegate e delegati, delle lavoratrici e lavoratori in lotta contro la crisi
    Per la costruzione unitaria e dal basso di tutte le prossime mobilitazioni contro le scelte di governo padroni e sindacati corrotti

  • EuroMayDay: General Assembly

    EuroMayDay Network
    A moment of debate for EuroMayday Network about: Europe’s populist drift and union fragility, crisis and speculation on the European welfare state, the cultural and social vision lack, the future welfare of common-fare proposal…

    Aderiscono e partecipano all’organizzazione

    Intelligence Precaria

    Basic Income Network Italia

    Lavoratori Uniti Contro la Crisi

    EuroMayDay Network

    Comitato NoExpo

    Rete Yes We Chash

    SOS Fornace (Rho)

    Laboratorio filosofico “sofiaroney”

    Uninversi

    AUT-AUT (Genova)

    Collettivo scienze politiche/Laboratorio Reality Shock (Padova)

    Collettivo Femminista Sommosse (Perugia)

    L.O.A. Acrobax Project (Roma)

    Popolo Viola

    ESC Atelier Autogestito (Roma)

    Coordinamento Migranti Bologna e provincia

    FOA Boccaccio (Monza)

    Corsari – Milano

    Bartleby (Bologna)

    TPO (Bologna)

    LabAq16 (Reggio Emilia)

    C.S.A. Kontatto (Falconara)

    C.S.A. Meza Canaja (Senigallia)

    C.S.A. Fabbri (Fabriano)

    C.S.A. Sigma (Macerata)

    cascina autogestita torchiera senzacqua (Milano)

    Sinistra Critica

    C.S. EXIT (Barcellona)

    Patio Maravillas (Madrid)

    Mai più disoccupati!

    Corrente Alternata (Firenze)

  • 30 Aprile 2010

    COMUNICATO DEL PRIMO MAGGIO- MAY DAY – LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL VIVO –

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 02:10

    vedi intervista della Cub a lavoratori dello spettacolo- lirica MayDay 2010 - Milano8:50

    milano, 1 maggio 2010, il may day may day. 200.000 giovani sfilano cantando e ballando nel giorno del primo

    COMUNICATO DEL PRIMO MAGGIO – LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL VIVO –  
    Milano       Movimento Sogno   pulcinella03AutoOrgScala  

    Oggi prendiamo la parola con l'identità che spesso non ci viene riconosciuta: quella di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo. Lavoratrici e lavoratori atipici.
    L'articolo 4 della nostra Costituzione recita:
    “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo la propria possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.”
    Allora perché questo articolo è sempre più disatteso?
    Il lavoro non è un privilegio, è un diritto.

    Negli ultimi 15 anni tutti i governi hanno progressivamente tagliato i fondi per la cultura e lo spettacolo, smembrando un tessuto lavorativo e occupazionale importante che comprende più di 200.000 lavoratori.

    La cultura non soltanto produce ricchezza e lavoro: è patrimonio collettivo e insieme investimento per il futuro, soprattutto in tempi di crisi. L'accesso alla cultura e al sapere è un diritto inalienabile del cittadino.
    (I continui tagli al F.U.S. – il Fondo Unico per lo Spettacolo – hanno messo in ginocchio teatri pubblici e privati, produzioni cinematografiche, piccole compagnie.)
    La nostra Nazione investe in cultura meno del 0,3% del PIL. Una delle ultima posizioni tra i paesi europei.

    Come lavoratori dello spettacolo chiediamo che ci venga riconosciuta una dignità attraverso adeguate garanzie sociali, che vengano adottate efficaci misure di sostegno al reddito per una professione che ha una natura intermittente e precaria, che si seguano le indicazioni dell'UNESCO per la tutela degli artisti dal vivo e delle loro opere, che si approvi una Legge per lo spettacolo dal vivo in grado di tutelare tutto il settore e non solo gli interessi imprenditoriali.
    La cultura è un investimento, non uno spreco. Occorrono riforme del finanziamento pubblico che si basino su criteri di trasparenza, sulla valorizzazione delle
    competenze e dei saperi e che riconoscano l'importanza delle tante realtà artistiche indipendenti. È tempo di un ricambio generazionale. É tempo di partecipare, di immaginare; è tempo di scegliere. Vi chiediamo di pensare a questa battaglia come a una vostra battaglia.

     Zeropuntotre Sogno Milano / Autorganizzati Teatro alla Scala.                   Milano 30-4-10 Milano 1 MAGGIO 2010 corteo. may day may day !

    29 Aprile 2010

    Lavoratoriscala verso il MayDay 2010!!!

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 08:18

     LAVORATORISCALA  May Day ELISSE  Mimi e attori, registi, sarte teatrali, musicisti, figuranti, tecnici, ballerini e cantanti, hanno deciso di auto rappresentarsi insieme in questa May Day 2010. Un'alleanza fruttuosa, creativa e dinamica con i lavoratori dello spettacolo dal vivo che comincia oggi, con questo carro, ma si propone di continuare per Azzerare il Decreto legge delle Fondazioni Liriche Sinfoniche. Vogliamo il reintegro immediato del F.U.S. (Fondo Unico dello Spettacolo) a un livello di paese civile che superi il triste primato del solo 0,3%.
    Euromayday Parade. Primo maggio 2010. Milano, porta Ticinese, h 15   
    Italy EuroMayday 

     Milano      Movimento Sogno    pulcinella03AutoOrgScala
     

    LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DAL VIVO 
                        INSIEME ALLA MAY DAY 2010 NEL PAESE SENZA QUALITA'
     

    Mimi e attori, registi e sarte teatrali, musicisti, figuranti, tecnici ballerini e cantanti, hanno deciso di auto rappresentarsi insieme in questa May Day 2010.
     
    Un'alleanza fruttuosa, creativa e dinamica che comincia oggi, con questo carro, ma si propone di continuare. Partiamo da qui, denunciando insieme la vergogna di questa Italia cialtrona di velinari e star televisive, di spettacoli indegni che piallano il cervello delle persone, inseguite da un'informazione impazzita che sbatte in prima pagina la vacanza del cantante e si dimentica della realtà.
     
    Gli obiettivi del movimento, sono di creare un contenitore per informare, mettere a confronto e far discutere i lavoratori dello spettacolo. Oggi ci battiamo perché non sia approvata la Legge Quadro Carlucci- De Biasi senza le modifiche necessarie dall'attuale governo. Per quanto riguarda il Decreto legge delle Fondazioni Liriche Sinfoniche, chiediamo che sia azzerato sia per l’anticostituzionalità in alcune sue parti sia perché prende ad accettate il mondo del lavoro delle fondazioni che deve esser valorizzato mentre per nulla si occupa di metter limiti all’arroganza e ai costi esorbitanti delle agenzie monopoliste degli artisti e alle cricche baronali di stato, capitanate dal super commissario Nastasi.
    Vogliamo il reintegro immediato del F.U.S. (Fondo Unico dello Spettacolo)a un livello di paese civile che superi il triste primato del solo 0,3%

     

    Vogliamo volare alto, molto oltre tutto questo ciarpame. Ipotizziamo percorsi politici, creativi e conflittuali collettivamente condivisi. Più della sofferenza è l'immaginazione a tenere uniti. Sempre.
     
     
    Lavoratori dello spettacolo dal vivo  Zeropuntre Sogno Milano /Autorganizzati Teatro alla Scala.

    9 Aprile 2010

    Due giorni di preparazione della Mayday 2010 Sabato 10 e domenica 11 aprile, a Milano al San Precario Space

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 15:41

    Due giorni di preparazione della Mayday 2010

        Mayday mayday!

    Sabato 10 e domenica 11 aprile, a Milano al San Precario Space, via Pichi 3
    due giorni di preparazione della Mayday2010

    Sabato 10, ore 14
    Workshop del percorso Transgender per una Mayday contro la violenza di genere. Ci ri-troviamo per preparare la campagna di comunicazione e le pratiche contro sessismo e violenza che caratterizzeranno la Mayday di quest’anno

    Domenica 11, ore 14
    La seconda assemblea verso la Mayday del primo maggio 2010. Dopo la partecipatissima assemblea del 30 marzo ci ritroviamo per discutere gli aspetti organizzativi – carri, TIR e pedalò – e quelli politici della Mayday. Partecipate gente partecipate! Altre info su http://italy.euromayday.org, www.precaria.org, Facebook, ecc ecc…

    Precarie, migranti, cassintegrati, creative, operai, hacker, partiteiva, studenti, commesse, giornaliste, disoccupati, resistenti di ogni forma e colore. Dai call center, dalle fabbriche, dalla rete, dalle università, dalle catene commerciali scendiamo nelle strade gridando Mayday! Mayday! Reclamiamo i nostri diritti! Il primo maggio si avvicina.

    La festa dei precari e delle precarie sta per invadere per la decima volta le strade d’Europa.
    Il 2010 è l’anno della decima Mayday, e decine di migliaia di persone torneranno nelle strade di Milano e delle altre città della rete Euromayday, per mostrare l’orgoglio e la rabbia precarie. La crisi ha colpito duro ed è stata usata da imprese e datori di lavoro per svendere, ristrutturare e speculare. In molti i casi i lavoratori e le lavoratrici si sono opposti e le lotte hanno agitato i territori e i luoghi della produzione.

    Quest’anno la Mayday deve incarnare le diverse anime dei conflitti e parlare con la voce delle rivendicazioni necessarie e possibili. La politica ha abbandonato ormai del tutto i problemi del lavoro e dei diritti ma noi continuiamo, ostinate, a reclamare nuovi diritti per tutti e tutte, nativi o migranti, per le generazioni precarie, gli operai, e per quei lavoratori che sono diventati precari nei fatti: cassintegrati, licenziate, esternalizzate, delocalizzati.

    Chiediamo continuità di reddito di fronte a contratti sempre più brevi e meno generosi. Reclamiamo i soldi che le aziende, avide e bastarde,b continuano a sottrarci. Chiediamo cittadinanza per i migranti. E non possiamo più fare a meno dell’accesso ai servizi: dalla scuola pubblica di qualità, alla mobilità, ai saperi, fino ai diritti che non è più possibile legare solo al contratto a tempo indeterminato, come ferie pagate, pensione, malattia, maternità. Vogliamo un nuovo sistema di diritti, un welfare adatto alle nostre vite!

    Infine, dopo la violenza di genere accaduta il primo maggio del 2009, vogliamo portare nella Mayday il percorso di riflessione Transgender, che si è incontrato in novembre a Milano e in marzo a Bologna. Pensiamo che i luoghi della nostra gioia e della nostra rabbia debbano essere immuni da discriminazione e violenza di genere. La piazza del primo maggio precario deve essere un luogo in cui il machismo non ha cittadinanza, in cui praticare una cultura opposta a quella di questa Italia maschilista come non mai.

    Per discutere di questi temi, elaborare un appello comune, confrontare idee e sensibilità, per decidere una piattaforma per la Mayday e cominciare a parlare degli aspetti organizzativi, chiamiamo tutti e tutte a partecipare al percorso verso il primo maggio.

    Domenica 11 aprile alle 14, al San Precario Space di via Pichi 3, a Milano
    http://italy.euromayday.org – info@sanprecario.info

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