Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

30 Ottobre 2010

Terzigno: la lotta paga .Genova tieni duro l’Italia è con te

Filed under: Uncategorized — Lavoratoriscala @ 01:19

Le Notizie della straordinaria lotta degli abitanti di Terzigno e la marcia indietro del governo siano da incoraggiamento alla resistenza dei lavoratori del Carlo Felice contro i mercanti che vogliono appropriarsi del tempio della Lirica Genovese- Contro i padroni della città. Con i No-tav  e No-gronda .

             FUORI  I MERCANTI DAL TEMPIO DELLA LIRICA.

29/10, sciopero generale CUB e Comitato Immigrati in Italia
Grande adesione e notevole successo della mobilitazione indetta dalla Confederazione Unitaria di Base e dal Comitato Immigrati in Italia con migliaia di lavoratori, precari, italiani e migranti.

Terzigno: la lotta paga .Genova tieni duro l'Italia è con te

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Le Notizie della straordinaria lotta degli abitanti di Terzigno e la marcia indietro del governo siano da incoraggiamento alla resistenza dei lavoratori del Carlo Felice contro i mercanti che vogliono appropriarsi del tempio della Lirica Genovese- Contro i padroni della città. Con i No-tav  e No-gronda .

             FUORI  I MERCANTI DAL TEMPIO DELLA LIRICA.

29/10, sciopero generale CUB e Comitato Immigrati in Italia
Grande adesione e notevole successo della mobilitazione indetta dalla Confederazione Unitaria di Base e dal Comitato Immigrati in Italia con migliaia di lavoratori, precari, italiani e migranti.

23 Ottobre 2010

PRECARI , SVEGLIA ! VADEMECUM DI AUTO DIFESA DAL” COLLEGATO LAVORO”

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 00:12

E' stata appena approvata in parlamento la legge cosiddetta "collegato lavoro". Dalla firma di Napolitano che avverrà nei prossimi giorni alla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale significherà che entro 60 gg a un Precario con contratti  ripetuti magari anni, verrà vanificata la possibilità di vedersi riconosciuta tutta questa anzianità per il diritto al tempo indeterminato.

URGE IMMEDIATAMENTE IMPUGNARE IL PROPRIO DIRITTO AL TEMPO INDETERMINATO  presso il Giudice del lavoro. Questo blog degli AutoOrgaScala, e la Cub hanno attivato a Milano, Roma, Cagliari e Genova sportelli legali per rispondere alle esigenze delle centinaia di precari "stagionati" della Lirica. Se volete, lasciando una mail presso il nostro indirizzo di posta eletronica verrete contattati per  suggerirvi il miglior percorso per il riconoscimento dei vostri diritti.
Gratuitamente e in assoluto anonimato. Per non farsi espellere da un qualsisasi" arbitro" dalla partita più importante, quella della dignità del lavoro.

Non vi affannate … di tutto ciò non vi è notizia sui giornali. Ma va ?????

NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE. E' TEMPO DI AGIRE. L' IMPUGNAZIONE DEL DIRITTO AL TEMPO INDETERMINATO E' CALDAMENTE CONSIGLIATO AI PRECARI GIA' ESPULSI DAI LORO TEATRI COME AL CARLO FELICE DI GENOVA. 
                       CUB/INFO  TEATRO ALLA SCALA            

PRECARI , SVEGLIA ! VADEMECUM DI AUTO DIFESA DAL" COLLEGATO LAVORO"

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 00:12

E' stata appena approvata in parlamento la legge cosiddetta "collegato lavoro". Dalla firma di Napolitano che avverrà nei prossimi giorni alla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale significherà che entro 60 gg a un Precario con contratti  ripetuti magari anni, verrà vanificata la possibilità di vedersi riconosciuta tutta questa anzianità per il diritto al tempo indeterminato.

URGE IMMEDIATAMENTE IMPUGNARE IL PROPRIO DIRITTO AL TEMPO INDETERMINATO  presso il Giudice del lavoro. Questo blog degli AutoOrgaScala, e la Cub hanno attivato a Milano, Roma, Cagliari e Genova sportelli legali per rispondere alle esigenze delle centinaia di precari "stagionati" della Lirica. Se volete, lasciando una mail presso il nostro indirizzo di posta eletronica verrete contattati per  suggerirvi il miglior percorso per il riconoscimento dei vostri diritti.
Gratuitamente e in assoluto anonimato. Per non farsi espellere da un qualsisasi" arbitro" dalla partita più importante, quella della dignità del lavoro.

Non vi affannate … di tutto ciò non vi è notizia sui giornali. Ma va ?????

NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE. E' TEMPO DI AGIRE. L' IMPUGNAZIONE DEL DIRITTO AL TEMPO INDETERMINATO E' CALDAMENTE CONSIGLIATO AI PRECARI GIA' ESPULSI DAI LORO TEATRI COME AL CARLO FELICE DI GENOVA. 
                       CUB/INFO  TEATRO ALLA SCALA            

18 Ottobre 2010

Carlo Felice: Doppio colpo di scena in CdA, l’accordo, i contratti di solidarietà e la vittoria di Pirro al referendum

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 01:38

Garrone: "O FIRMANO TUTTI I SINDACATI O TRA CINQUE GIORNI SI CHIUDE"

Dopo l'accordo raggiunto, doccia gelida al CdA.

Doppio colpo di scena dei due consiglieri.

"CARLO FELICE" RIAPRE CON STIPENDI RIDOTTI DEL 20%

CRISI CARLO FELICE, BONDI PROMETTE FONDI PER IL 2011 – "MI IMPEGNO PER FAR AVERE PIÙ FONDI AL TEATRO"

vedi tutto su  Rassegna Stampa

Ipotesi accordo
               Ipotesi d'accodo: CdA – CGIL, CISL e UIL 

contratti di solidariet+á B
Contratti di Solidarietà di tipo B

secolo xix  La lirica come il calcio?

Il risultato del referendum tra i 286 lavoratori ormai sfiniti e terrorizzati è stato il seguente:


votanti 164               favorevoli 147                   contrari 17                 assenti al voto 122

 

I contratti di solidarietà sono la nuova realtà nell'ambito delle Fondazioni Liriche.
Avranno effetto dal 1 novembre. Sotto con i prossimi.a

Carlo Felice: Doppio colpo di scena in CdA, l'accordo, i contratti di solidarietà e la vittoria di Pirro al referendum

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 01:38

Garrone: "O FIRMANO TUTTI I SINDACATI O TRA CINQUE GIORNI SI CHIUDE"

Dopo l'accordo raggiunto, doccia gelida al CdA.

Doppio colpo di scena dei due consiglieri.

"CARLO FELICE" RIAPRE CON STIPENDI RIDOTTI DEL 20%

CRISI CARLO FELICE, BONDI PROMETTE FONDI PER IL 2011 – "MI IMPEGNO PER FAR AVERE PIÙ FONDI AL TEATRO"

vedi tutto su  Rassegna Stampa

Ipotesi accordo
               Ipotesi d'accodo: CdA – CGIL, CISL e UIL 

contratti di solidariet+á B
Contratti di Solidarietà di tipo B

secolo xix  La lirica come il calcio?

Il risultato del referendum tra i 286 lavoratori ormai sfiniti e terrorizzati è stato il seguente:


votanti 164               favorevoli 147                   contrari 17                 assenti al voto 122

 

I contratti di solidarietà sono la nuova realtà nell'ambito delle Fondazioni Liriche.
Avranno effetto dal 1 novembre. Sotto con i prossimi.a

12 Ottobre 2010

ACCORDO NAZIONALE DI CGIL-CISL-UIL PER ESTENDERE ALLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE I CONTRATTI DI SOLIDARIETA’

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 10:53

                                                                                   logo CUB
A seguito della gravissima decisione del C.di A. del Teatro Carlo Felice di Genova, con la minaccia di messa in liquidazione del Teatro, i sindacati confederali sono corsi al Ministero del Lavoro e hanno firmato un Protocollo per estendere i “cosiddetti” Contratti di Solidarietà anche al settore lirico-sinfonico.
Traducendo quanto accaduto, dopo i tagli al F.U.S. e la Legge Bondi, da oggi, i lavoratori potranno vedersi ridotto orario di lavoro e stipendio e trovarsi “messi a carico” dello Stato. Come se l’attività lavorativa di una ballerina/o
, di un/a musicista o cantante potessero considerarsi come riducibili nel normale orario di lavoro, così come tutte le altre attività creative o tecniche che supportano le attività di un teatro lirico sinfonico. Il cerchio è chiuso!
Sintetizzando, si vogliono mettere in contratto di solidarietà la creatività, la cultura e la storia stessa del nostro paese, anziché lottare perché lo Stato comprenda che tutto ciò va difeso!

Noi diciamo NO!
A pagare non devono essere chiamati i lavoratori e noi tutti, privati della nostra ricchezza culturale.
Respingiamo i ricatti della messa in liquidazione dei Teatri.
La Musicae le Arti non possono andare in Cassa integrazione!

Devono essere ripristinati i fondi per lo spettacolo e la musica e devono essere spazzate via le classi dirigenti incompetenti e le clientele che si annidano nelle Fondazioni Lirico Sinfoniche.
La cultura è un bene pubblico.
I tromboni di CGIL-CISL-UIL tenteranno di vendere quest’ennesimo accordo come “male minore”, dopo aver abbaiato per mesi che avrebbero occupato i Teatri di tutta Italia.
Noi, del Collettivo CUB/INFO SCALA, abbiamo in vari modi sostenuto la solitaria lotta dei lavoratori del Teatro Carlo Felice di Genova, contro tutti i soggetti sindacali ed istituzionali che volevano ridurli a cavie e carne da macello.
Intendiamo continuare a batterci al fianco di questi lavoratori e già oggi manifesteremo con loro a Genova.
Ai lavoratori della Scala diciamo che dobbiamo tenere “alta la guardia”. Nel nostro settore non esistono isole felici.
Tenteranno, con il muro di gomma, il silenzio, la cortina di fumo, di mettere in sordina la gravità di quanto sta passando sulle nostre teste e che, Teatro per Teatro, cercheranno d’imporci e saremo costretti ad affrontare.  

La Cultura non va in cassa integrazione o in “contratto di solidarietà”.
La Cultura non deve essere messa in liquidazione.
I Teatri e la cultura musicale sono un investimento per un futuro di civiltà.
                 
                                                                                            Cub / Info Scala

messagggio ricevuto dai lavoratori del Carlo F.

manifestazione Genova: Un grazie di cuore a tutti gli amici che sono venuti a Genova

 

http://www.youtube.com/watch?v=QcYApw90kT8

 

http://www.youtube.com/watch?v=oID2GOZ0WpA

 

http://www.youtube.com/watch?v=J-XYCI9oWbI

 

 

http://www.youreporter.it/video_Manifestazione_lavoratori_Teatro_Carlo_Felice_di_Genova_1

 

http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=35157

 

http://www.mentelocale.it/multimedia/2271/

 

I lavoratori di tutte le Fondazioni Liriche italiane sono accorsi per dare sostegno al Teatro Carlo Felice di Genova, città medaglia d'oro alla Resistenza.

ACCORDO NAZIONALE DI CGIL-CISL-UIL PER ESTENDERE ALLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE I CONTRATTI DI SOLIDARIETA'

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 10:53

                                                                                   logo CUB
A seguito della gravissima decisione del C.di A. del Teatro Carlo Felice di Genova, con la minaccia di messa in liquidazione del Teatro, i sindacati confederali sono corsi al Ministero del Lavoro e hanno firmato un Protocollo per estendere i “cosiddetti” Contratti di Solidarietà anche al settore lirico-sinfonico.
Traducendo quanto accaduto, dopo i tagli al F.U.S. e la Legge Bondi, da oggi, i lavoratori potranno vedersi ridotto orario di lavoro e stipendio e trovarsi “messi a carico” dello Stato. Come se l’attività lavorativa di una ballerina/o
, di un/a musicista o cantante potessero considerarsi come riducibili nel normale orario di lavoro, così come tutte le altre attività creative o tecniche che supportano le attività di un teatro lirico sinfonico. Il cerchio è chiuso!
Sintetizzando, si vogliono mettere in contratto di solidarietà la creatività, la cultura e la storia stessa del nostro paese, anziché lottare perché lo Stato comprenda che tutto ciò va difeso!

Noi diciamo NO!
A pagare non devono essere chiamati i lavoratori e noi tutti, privati della nostra ricchezza culturale.
Respingiamo i ricatti della messa in liquidazione dei Teatri.
La Musicae le Arti non possono andare in Cassa integrazione!

Devono essere ripristinati i fondi per lo spettacolo e la musica e devono essere spazzate via le classi dirigenti incompetenti e le clientele che si annidano nelle Fondazioni Lirico Sinfoniche.
La cultura è un bene pubblico.
I tromboni di CGIL-CISL-UIL tenteranno di vendere quest’ennesimo accordo come “male minore”, dopo aver abbaiato per mesi che avrebbero occupato i Teatri di tutta Italia.
Noi, del Collettivo CUB/INFO SCALA, abbiamo in vari modi sostenuto la solitaria lotta dei lavoratori del Teatro Carlo Felice di Genova, contro tutti i soggetti sindacali ed istituzionali che volevano ridurli a cavie e carne da macello.
Intendiamo continuare a batterci al fianco di questi lavoratori e già oggi manifesteremo con loro a Genova.
Ai lavoratori della Scala diciamo che dobbiamo tenere “alta la guardia”. Nel nostro settore non esistono isole felici.
Tenteranno, con il muro di gomma, il silenzio, la cortina di fumo, di mettere in sordina la gravità di quanto sta passando sulle nostre teste e che, Teatro per Teatro, cercheranno d’imporci e saremo costretti ad affrontare.  

La Cultura non va in cassa integrazione o in “contratto di solidarietà”.
La Cultura non deve essere messa in liquidazione.
I Teatri e la cultura musicale sono un investimento per un futuro di civiltà.
                 
                                                                                            Cub / Info Scala

messagggio ricevuto dai lavoratori del Carlo F.

manifestazione Genova: Un grazie di cuore a tutti gli amici che sono venuti a Genova

 

http://www.youtube.com/watch?v=QcYApw90kT8

 

http://www.youtube.com/watch?v=oID2GOZ0WpA

 

http://www.youtube.com/watch?v=J-XYCI9oWbI

 

 

http://www.youreporter.it/video_Manifestazione_lavoratori_Teatro_Carlo_Felice_di_Genova_1

 

http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=35157

 

http://www.mentelocale.it/multimedia/2271/

 

I lavoratori di tutte le Fondazioni Liriche italiane sono accorsi per dare sostegno al Teatro Carlo Felice di Genova, città medaglia d'oro alla Resistenza.

9 Ottobre 2010

MARTEDI 12/10/2010: TUTTI A GENOVA PER SALVARE LA LIRICA

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 21:01

MARTEDI' 12 OTTOBRE alle ore 13,30 appuntamento a Genova per manifestazione con corteo per le vie della città contro il grave pericolo cui stiamo andando incontro dopo le gravi decisioni maturate nella giornata di ieri a Roma; Genova è capofila di una lista nera già scritta.

Saranno presenti delegazioni provenienti da altre 12 Fondazioni liriche italiane
Tutti coloro che hanno a cuore la sorte del NOSTRO Teatro e di tutti gli altri Teatri d'Italia sono caldamente invitati ad unirsi a noi

A MILANO IL RITROVO E'ALLA STAZ. CENTRALE ALLE ORE 12,45 IN BIGLIETTERIA, PARTENZA TRENO ALLE 13,10.

E' una manifestazione aperta a TUTTI I LAVORATORI SENZA DISTINZIONE DI SIGLA SINDACALE. 

Venite numerosi, portate striscioni, strumenti, amici e parenti, più siamo meglio è.Si tratta di un ultimo appello da parte dei lavoratori del Teatro Carlo Felice che dal 15 ottobre rischia di andare in liquidazione coatta amministrativa.

Aiutate Genova per aiutarci tutti.                                                             Lavoratori Teatro Carlo Felice                                     
                                     
LASCIATE DA PARTE SIGLE E TESSERE SINDACALI, E VENITE A GENOVA COME LAVORATORI DELLO SPETTACOLO SULL'ORLO DI UNA CRISI EPOCALE SENZA RITORNO!!!

FINITE LE PAROLE, ORA BISOGNA PASSARE AI FATTI CON UN BEL MESSAGGIO PER ROMA E IL NOSTRO CARO MIBNISTRO BONDI!!!

8 Ottobre 2010

Precarietà: 9-10 ottobre 2010, seminari e workshop

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 15:03

Ottobre: Stati Generali della Precarietà

Questo è un invito a partecipare agli Stati Generali della Precarietà, che si terranno a Milano il 9-10 ottobre 2010. Due giorni di dibattito e discussioni su lavoro, precarietà e diritti. Vogliamo parlare delle strategie da usare per un autunno all’attacco sui luoghi di lavoro e nei territori. Inventiamo nuove modalità di azione contro la precarietà e riprendiamo in mano il nostro futuro!

Gli Stati Generali saranno composti da seminari e workshop per riflettere insieme ma anche per scambiare idee, tattiche, innovazioni e proposte legate a precarietà e lavoro. L’incontro nasce dall’esperienza decennale della Mayday ma è aperto a collettivi, sindacaliste, mediattivisti, avvocati, precarie e precari: proponete un workshop o un intervento per condividere l’idea, la pratica, la tattica, la campagna che volete. Oppure semplicemente venite agli Stati Generali e dite la vostra.

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  • Welfare europei: una panoramica

    Intelligence Precaria
    Il workshop aperto a tutti gli interessati ha come intento quello di presentare i sistemi di protezione sociale dei principali stati dell’Unione Europea. La base di partenza è una approfondita ricerca svolta in ambito universitario ma tradotta in linguaggio comune per essere utile a ricercatori, attivisti politici, sindacali o semplici cittadini interessati a conoscere e discutere i modi in cui è stata affrontata la precarietà nel resto d’Europa.

  • Saperi, formazione e reti

    Laboratorio filosofico “sofiaroney” – Alice Mattoni (ricercatrice precaria) – Alberta Giorgi (ricercatrice precaria) – Caterina Peroni (dottoranda di ricerca) – Omid Firouzi (dottorando di ricerca)

    Nel mondo precario globale la valorizzazione capitalista delle risorse di formazione, istruzione e saperi è divenuta strategica, specie in questi anni di crisi dell’apparato neoliberista. Dalle proposte dell’agenda di Bologna sull’Università ai decreti Gelmini alle legislazioni europee sulla formazione continua…

  • Grandi Eventi

    NoEXPOSOS FornaceL.O.A. Acrobax Project
    Vivere la città in tempo di crisi stimola paura e speranza, sentimenti contrastanti che la massiccia propaganda dei “piani alti” della città concretizza attraverso la realizzazione di grandi eventi e grandi opere venduti come possibilità di crescita e sviluppo e come strumenti utili a combattere la paura della disoccupazione, della mancanza di reddito e servizi e della conseguente emarginazione sociale.

  • Safety o Security?

    Sommosse
    La misura del valore è la nostra vita. Noi vogliamo vivere e vivere bene! Commonfare e critica femminista al biocapitalismo nella città

  • Laboratorio sulla Precarietà

    Soggetti Metastabili (Genova)
    La percezione di una crisi di senso, sempre più invasiva e disarmante, all’interno e al di fuori della situazione lavorativa, ci ha spinto ad un’analisi profonda e radicale della dimensione precaria dell’esistenza. Se il problema del lavoro precario attanaglia più di una generazione, la precarietà delle nostre vite, intesa come mancanza assoluta di sicurezze e di futuro, è per noi la questione inaggirabile e preliminare rispetto a qualsiasi genere di rivendicazione.

  • Le lotte dei precari: vecchie e nuove forme di protesta e comunicazione

    Intelligence PrecariaPopolo Viola
    A partire dall’esperienza concreta del Punto San Precario, del No Gelmini Day e del No Berlusconi Day, il workshop tratterà il tema delle pratiche di comunicazione e delle forme di protesta inventate e costruite nelle lotte alle precarietà. L’obiettivo è quello di discutere, con una prospettiva critica, le pratiche d’uso dei social media (petizioni, subervtising, gruppi e profili) e il ruolo dei social network nella comunicazione e nella mobilitazione dei precari.

    Le Assemblee

  • II° Incontro Nazionale dei Lavoratori Uniti contro la Crisi

    Lavoratori Uniti Contro la Crisi
    Dei coordinamenti e dei comitati, delle delegate e delegati, delle lavoratrici e lavoratori in lotta contro la crisi
    Per la costruzione unitaria e dal basso di tutte le prossime mobilitazioni contro le scelte di governo padroni e sindacati corrotti

  • EuroMayDay: General Assembly

    EuroMayDay Network
    A moment of debate for EuroMayday Network about: Europe’s populist drift and union fragility, crisis and speculation on the European welfare state, the cultural and social vision lack, the future welfare of common-fare proposal…

    Aderiscono e partecipano all’organizzazione

    Intelligence Precaria

    Basic Income Network Italia

    Lavoratori Uniti Contro la Crisi

    EuroMayDay Network

    Comitato NoExpo

    Rete Yes We Chash

    SOS Fornace (Rho)

    Laboratorio filosofico “sofiaroney”

    Uninversi

    AUT-AUT (Genova)

    Collettivo scienze politiche/Laboratorio Reality Shock (Padova)

    Collettivo Femminista Sommosse (Perugia)

    L.O.A. Acrobax Project (Roma)

    Popolo Viola

    ESC Atelier Autogestito (Roma)

    Coordinamento Migranti Bologna e provincia

    FOA Boccaccio (Monza)

    Corsari – Milano

    Bartleby (Bologna)

    TPO (Bologna)

    LabAq16 (Reggio Emilia)

    C.S.A. Kontatto (Falconara)

    C.S.A. Meza Canaja (Senigallia)

    C.S.A. Fabbri (Fabriano)

    C.S.A. Sigma (Macerata)

    cascina autogestita torchiera senzacqua (Milano)

    Sinistra Critica

    C.S. EXIT (Barcellona)

    Patio Maravillas (Madrid)

    Mai più disoccupati!

    Corrente Alternata (Firenze)

  • 1 Ottobre 2010

    AL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA E’ DI SCENA: LE JENE

    Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 22:43

    I LAVORATORI DEL CARLO FELICE SI SAREBBERO AUTORIDOTTI IL 25% DELLA PAGA DI UN ANNO. SI SAREBBERO DISSANGUATI. MA AL CDA NON BASTA: E' STATA DELIBERATA LA LINEA DELLA JENA.

    Il CDA della FCF:

    preso atto della proposta formulata dalle OO. SS. con lettera indirizzata a questo Consiglio in data 1^ ottobre 2010, rispetto alla quale si esprime apprezzamento e gratitudine per la disponibilità dimostrata;

    considerato però che tale lettera non contempla alcuna proposta atta a ridurre l’impegno economico e finanziario della FCF per l’anno 2010 e conseguentemente non modifica la situazione di insolvenza in cui si trova oggi la Fondazione;

    Visti  gli obblighi in capo a questo Consiglio derivanti dalla normativa vigente, che impongono in costanza di una situazione di insolvenza di dare corso alla procedura di liquidazione coatta amministrativa di cui alla legge 367/94;

    sentito il parere espresso al riguardo dal Collegio dei Revisori

    Delibera all’unanimità

    • Di dare corso alla procedura per la richiesta della liquidazione coatta amministrativa, riservandosi ogni ulteriore valutazione qualora nuove e diverse proposte di accordo con i lavoratori, relativamente all’anno 2010 possano contribuire alla rimozione dell’attuale stato di insolvenza;
    • Di dare mandato al Presidente del CDA affinchè ponga in atto, anche a mezzo di speciali procuratori, tutte le azioni e gli atti necessari o anche solo opportuni per dare esecuzione a quanto ora deliberato  

    Genova, 01.10.2010 0re 22 

    L'ASSE GARRONE-NASTASI -VINCENZI  AVANZA COME UN CATERPILLAR PER DISTRUGGERE LA PRIMA DELLE 14 FONDAZIONI CULTURALI LIRICO SINFONICHE.

    IERI BRUCIAVANO LIBRI. OGGI CHIUDONO I TEATRI.
    E GENOVA CHE DICE ? L'ITALIA CHE DICE.

    Un Teatro che chiude è un frammento di civiltà che muore…un frammento di identità che scompare…un frammento di Italia che svanisce…..aridi governanti il fantasma di Verdi vi perseguiterà!!!!!!!

    Lo sfogo e la solitudine dei lavoratori del Carlo Felice.

    “Ogni teatro pensa al proprio orticello e basta”

    Gli appelli ormai sono inutili. Tutta Italia sa la nostra situazione da tempo.
    A parte qualche comunicato di solidarietà, che tutti facciamo presto a scrivere, la verità è che ogni teatro pensa al proprio orticello e basta.
    Qualcuno ha forse fatto una manifestazione per noi? O indetto lo stato di agitazione? Non sia mai, uno sciopero sulle prime? Un concerto di solidarietà? Un misero quartetto d'archi?
    La risposta è NO.
    Gli orchestrali della Scala stanno a guardarsi allo specchio o a calcolare quanto guadagnano con le trasferte della Filarmonica.
    A Roma sanno che tanto sono a Roma, appunto, per cui paga pantalone per tutti: vuoi mica che non ci sia uno straccio di politico a fare una telefonata per fargli aprire qualche rubinetto?
    A Napoli Nastasi ha fatto arrivare MILIONI di euro; San Salvuccio ha vestito i panni di S. Gennaro, per cui che ie ne futte a chelli?
    A Bologna sono nella merda eppure non hanno mosso un dito.
    Nella vicina Torino per il momento sono ancora abbastanza a posto per cui si sentono forse fuori tiro, preferiscono starsene nel loro mondo ovattato. Anzi, forse parte del nostro pubblico andrà da loro, per cui quasi quasi hanno di che fregarsi le mani.
    A Firenze, a parte Metha che voleva venire a fare un concerto, non s'è visto nè sentito qualcuno. Maremma maiala.
    Per Santa Cecilia vedi come sopra alla voce Roma. Però hanno fatto due righe anche loro, e via, si sono tolti il pensiero.
    E poi tutti gli altri, Trieste, Venezia, Palermo, Cagliari, ognuno con immerso nella propria ignavia e senza spingere lo sguardo oltre al proprio proscenio.
    Solo al Petruzzelli stanno malissimo. ed hanno tutta la mia comprensione, in questo momento come fanno a pensare anche a noi?
    Per cui, per riprendere Martin Niemoller, quando toccherà anche a loro, sempre se avrò ancora il mio lavoro, prenderò carta e penna e gli contaccambierò la mia comoda solidarietà. Però, mi spiace, non muoverò nemmeno un dito e starò a guardare a mia volta. E non avrò lacrime da versare, perchè le ho già finite.
    Pensavo di avere dei fratelli, ho scoperto amaramente che non siamo neppure lontani parenti. Ed è forse la cosa che mi ha fatto più male.

    Lavoratore del C.Felice

    [satira.jpg]

     

    AL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA E' DI SCENA: LE JENE

    Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 22:43

    I LAVORATORI DEL CARLO FELICE SI SAREBBERO AUTORIDOTTI IL 25% DELLA PAGA DI UN ANNO. SI SAREBBERO DISSANGUATI. MA AL CDA NON BASTA: E' STATA DELIBERATA LA LINEA DELLA JENA.

    Il CDA della FCF:

    preso atto della proposta formulata dalle OO. SS. con lettera indirizzata a questo Consiglio in data 1^ ottobre 2010, rispetto alla quale si esprime apprezzamento e gratitudine per la disponibilità dimostrata;

    considerato però che tale lettera non contempla alcuna proposta atta a ridurre l’impegno economico e finanziario della FCF per l’anno 2010 e conseguentemente non modifica la situazione di insolvenza in cui si trova oggi la Fondazione;

    Visti  gli obblighi in capo a questo Consiglio derivanti dalla normativa vigente, che impongono in costanza di una situazione di insolvenza di dare corso alla procedura di liquidazione coatta amministrativa di cui alla legge 367/94;

    sentito il parere espresso al riguardo dal Collegio dei Revisori

    Delibera all’unanimità

    • Di dare corso alla procedura per la richiesta della liquidazione coatta amministrativa, riservandosi ogni ulteriore valutazione qualora nuove e diverse proposte di accordo con i lavoratori, relativamente all’anno 2010 possano contribuire alla rimozione dell’attuale stato di insolvenza;
    • Di dare mandato al Presidente del CDA affinchè ponga in atto, anche a mezzo di speciali procuratori, tutte le azioni e gli atti necessari o anche solo opportuni per dare esecuzione a quanto ora deliberato  

    Genova, 01.10.2010 0re 22 

    L'ASSE GARRONE-NASTASI -VINCENZI  AVANZA COME UN CATERPILLAR PER DISTRUGGERE LA PRIMA DELLE 14 FONDAZIONI CULTURALI LIRICO SINFONICHE.

    IERI BRUCIAVANO LIBRI. OGGI CHIUDONO I TEATRI.
    E GENOVA CHE DICE ? L'ITALIA CHE DICE.

    Un Teatro che chiude è un frammento di civiltà che muore…un frammento di identità che scompare…un frammento di Italia che svanisce…..aridi governanti il fantasma di Verdi vi perseguiterà!!!!!!!

    Lo sfogo e la solitudine dei lavoratori del Carlo Felice.

    “Ogni teatro pensa al proprio orticello e basta”

    Gli appelli ormai sono inutili. Tutta Italia sa la nostra situazione da tempo.
    A parte qualche comunicato di solidarietà, che tutti facciamo presto a scrivere, la verità è che ogni teatro pensa al proprio orticello e basta.
    Qualcuno ha forse fatto una manifestazione per noi? O indetto lo stato di agitazione? Non sia mai, uno sciopero sulle prime? Un concerto di solidarietà? Un misero quartetto d'archi?
    La risposta è NO.
    Gli orchestrali della Scala stanno a guardarsi allo specchio o a calcolare quanto guadagnano con le trasferte della Filarmonica.
    A Roma sanno che tanto sono a Roma, appunto, per cui paga pantalone per tutti: vuoi mica che non ci sia uno straccio di politico a fare una telefonata per fargli aprire qualche rubinetto?
    A Napoli Nastasi ha fatto arrivare MILIONI di euro; San Salvuccio ha vestito i panni di S. Gennaro, per cui che ie ne futte a chelli?
    A Bologna sono nella merda eppure non hanno mosso un dito.
    Nella vicina Torino per il momento sono ancora abbastanza a posto per cui si sentono forse fuori tiro, preferiscono starsene nel loro mondo ovattato. Anzi, forse parte del nostro pubblico andrà da loro, per cui quasi quasi hanno di che fregarsi le mani.
    A Firenze, a parte Metha che voleva venire a fare un concerto, non s'è visto nè sentito qualcuno. Maremma maiala.
    Per Santa Cecilia vedi come sopra alla voce Roma. Però hanno fatto due righe anche loro, e via, si sono tolti il pensiero.
    E poi tutti gli altri, Trieste, Venezia, Palermo, Cagliari, ognuno con immerso nella propria ignavia e senza spingere lo sguardo oltre al proprio proscenio.
    Solo al Petruzzelli stanno malissimo. ed hanno tutta la mia comprensione, in questo momento come fanno a pensare anche a noi?
    Per cui, per riprendere Martin Niemoller, quando toccherà anche a loro, sempre se avrò ancora il mio lavoro, prenderò carta e penna e gli contaccambierò la mia comoda solidarietà. Però, mi spiace, non muoverò nemmeno un dito e starò a guardare a mia volta. E non avrò lacrime da versare, perchè le ho già finite.
    Pensavo di avere dei fratelli, ho scoperto amaramente che non siamo neppure lontani parenti. Ed è forse la cosa che mi ha fatto più male.

    Lavoratore del C.Felice

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