Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

18 Giugno 2015

Teatro Alla Scala:Lavoratrici serali: LA VITTORIA DI PIRRO

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 18:48

Teatro Alla Scala:

Lavoratrici serali: dopo il gioco delle 4 bozze,va in scena:

 LA VITTORIA DI PIRRO                   puntina rossa con logo cub

 

Ci eravamo lasciati che, tradendo il mandato dei lavoratrici/tori, le Organizzazioni Sindacali hanno continuato a trattare con la Scala, non il part-time, obiettivo emerso dall’assemblea delle lavoratrici/tori, ma una bozza che “abbelliva” la precedente introducendo una nuova tipologia di contratto: gli intermittenti con obbligo di risposta alla chiamata ( figura di precario a vita, con promessa che, quando si libererà un posto fisso, si pescherà tra i serali.

Come già scritto, la verità è che CGIL-CISL-UIL e FIALS hanno deciso di “mollare” i serali accettando la tesi della Direzione Scala che sostiene che il part-time costa troppo ed è un muro invalicabile.

Hanno quindi deciso di sottoporre questa bozza di accordo a referendum e, nonostante il fatto che ci sono diritti individuali in capo al singolo lavoratore che nessuno può toccare che non possono essere messi ai voti (nemmeno a referendum).

Nonostante tutte queste considerazioni, abbiamo accettato la sfida del referendum imposta da CGIL-CISL-UIL e FIALS e vi facciamo una breve cronaca di come questo si è svolto.

Martedi 16 giugno, la quarta bozza di accordo che introduce ufficialmente il  lavoro a chiamata, ribattezzata la ribollita ,poichè per tre volte rispedita al mittente dall’assemblea che voleva si introducesse il part time viene sottoposta al voto del referendum. La commissione elettorale, non votata ed indipendente, ma formata dai 3 rsa, cgil, cisl e uil si insedia sotto lo sguardo attento di un rappresentante della CUB che ha vigilato  tutto il tempo della consultazione  dalle ore 18,30 alle 22,30.

Solo alle ore 22,10 veniva raggiunto il quorum di 23 votanti su 45  aventi diritto. In realtà gli aventi diritto avrebbero dovuto essere di più perché avrebbero dovuto potersi esprimere tutti i lavoratori  coinvolti in questo tipo di contratto, ma così non è stato.

Dalle 22, 10 alle 22,30 il fronte del NO all’accordo, nonostante la certezza dell’illegittimità di questo referendum, decide di  partecipare al referendum,  mostrando una determinazione e compattezza straordinaria, nonostante il clima di provocazioni, insulti ed intimidazioni da parte dei pasdaran del SI.

Una lavoratrice nota per la sua posizione contraria all’ipotesi di accordo  riesce ad arrivare alle 22,30  spaccate al seggio, ma la “ commissione indipendente“, a differenza di quello che avviene  in questi casi, ad esempio nelle elezioni politiche,  gli nega il diritto al voto.

Ne nasce una discussione  che si conclude con la rinuncia da parte della lavoratrice al voto perchè deve ritornare in scena per il cambio.

I votanti alla fine saranno 40, dei quali 21 SI e 19 NO, questi ultimi, considerando l’esclusione last minute, sarebbero stati 20.

La prevalenza dei SI è strettissima  misura e segna una spaccatura tra i lavoratori.

Il giorno dopo, i promotori  del referendum, anziché riconoscere la vittoria “di Pirro” e la necessità di riaprire la discussione, emettono un comunicato esultante nel quale “ringraziano per la fiducia che viene loro riconfermata”.

I commenti si possono sprecare,  ma bastano tre parole : “ FIDUCIA ? … MA DE CHE?!“.

 

Ribadiamo che queste lavoratrici/tori sono lavoratori assunti, dipendenti del Teatro Alla Scala e che come tutti gli altri devono poter godere dei loro diritti e che, come indicato dall’assemblea, l’unico accordo possibile è quello che preveda il part time.

 

Milano, 18.06.2015                                                               C.U.B. Informazione Milano

Confederazione Unitaria di Base

Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 e mail cub.nazionale@tiscali.it

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15 Giugno 2015

lavoratori serali alla Scala: Il gioco delle tre carte

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 08:43

Teatro Alla Scala:
Lavoratrici serali: il gioco delle 3 carte (o delle 3 bozze)

La questione dell’assetto contrattuale delle lavoratrici e dei lavoratori “serali” attualmente pagati “a prestazione” è ormai all’ordine del giorno da tempo.
I problemi aperti sono ai più noti, ma vogliamo ricordarli ancora una volta.
Sono tutte lavoratrici e lavoratori che da anni lavorano al Teatro Alla Scala in funzione del lavoro di palcoscenico nelle varie attività, tra cui sarte, parrucchieri, truccatrici, calzolaie, attrezzisti, ecc..
Quasi tutte/i hanno vinto cause presentate in Tribunale e sono stati dichiarati dipendenti a tempo indeterminato.
Il Teatro Alla Scala ha sempre negato loro l’inserimento in organico con un contratto a “tempo parziale” negando finora diritti fondamentali quali l’anticipo malattia/maternità ed infortunio, gli scatti di anzianità, le ferie pagate ed i permessi pagati, la 13ma mensilità ecc.. Insomma, lavoratrici e lavoratori, dipendenti del Teatro Alla Scala, collocati in posizione svantaggiata e con diritti negati rispetto agli altri.
Dopo numerosi volantini e mobilitazioni dei lavoratori, per sanare questa situazione, la Direzione del Teatro Alla Scala ha intrapreso una serie d’incontri con CGIL-CISL-UIL e FIALS.
Questo “confronto” ha generato delle “bozze di accordo” che lavoratrici/tori hanno regolarmente respinto al mittente.

Nella penultima assemblea si è assunta la “storica decisione”: “l’unico accordo possibile è il PART-TIME e lavoratrici/tori inseriti stabilmente nell’organico Scala”.
Conseguentemente, il cuore della discussione è “come” raggiungere l’obiettivo.
Successivamente “le serali” hanno chiesto a tutte le Organizzazioni Sindacali d’investire del problema tutto il Teatro, organizzando iniziative a sostegno di queste richieste.

Tradendo il mandato dei lavoratrici/tori, le Organizzazioni Sindacali hanno continuato a trattare, non il part-time, ma una bozza che abbellisce la precedente e che introduce una nuova tipologia di contratto: gli intermittenti con obbligo di risposta alla chiamata.

Quindi, nell’ultima assemblea tenutasi il 9 giugno c’è stato il “colpo di scena” ed è spuntata la nuova “bozza di accordo”. In questa, come in un incubo notturno, si da vita ad una figura di precario “a vita”, con la promessa che, quando si libererà un posto fisso, si pescherà tra i “serali”.
Per far passare una simile proposta, sostengono che, è vero che non si tratta di “part-time”, ma che ci somiglia molto …., addirittura al 90%.
Nulla di più falso!
La verità è che CGIL-CISL-UIL e FIALS hanno deciso di “mollare” i serali accettando la tesi della Direzione Scala che sostiene che il part-time costa troppo ed è un muro invalicabile.

I soldi per i “serali” nel bilancio della SCALA ci sono!!!
Basterebbe mandare in pensione il Direttore Generale e troveremmo subito 250 mila euro, per non parlare di varie altre voci riguardanti Dirigenti pagati profumatamente e, pensiamo, ingiustificatamente.

Diffidiamo formalmente le Organizzazioni Sindacali, RSA comprese, dal firmare un simile accordo.

Ci sono diritti individuali in capo al singolo lavoratore che nessuno può toccare.
Ci sono dei diritti che non possono essere messi ai voti e nemmeno sottoposti a referendum nel quale i tanti decidono dei diritti di pochi.

Facciamo appello alle lavoratrici/tori serali a restare uniti nel respingere il referendum truffa e li invitiamo a firmare la diffida che abbiamo predisposto.
Milano, 14.06.2015 C.U.B. Informazione Milano

12 Giugno 2015

Legionella all’Ansaldo Scala. Gravissima gestione del problema

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 15:36

COMUNICATO STAMPA

Milano, 12 giugno 2015

Nel novembre del 2014 G.C., dipendente della FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA  ed operante nella sede di “Ansaldo Scala di Via Bergognone a Milano, è stato colpito dal batterio della legionella, un organismo che prolifera soprattutto in ambienti umidi e tiepidi o riscaldati.

ll contagio avviene inalando acqua contaminata sottoforma di “aerosol” generati da rubinetti, docce ed impianti di umidificazione. Dell’infezione, contratta probabilmente in ambito lavorativo, è stata immediatamente informata l’azienda, che ha notificato il caso alla competente autorità sanitaria. Ma quello che risulta assolutamente singolare è che, a seguito dei controlli effettuati dalla A.S.L. nel mese di febbraio e che hanno dato esito positivo per presenza del batterio,  non è stata disposta un immediata sanificazione dell’impianto di distribuzione dell’acqua.  Il trattamento di bonifica che mira ad eliminare o limitare in maniera sostanziale la problematica verrà avviato solo in questi giorni a distanza di 4 mesi dalle analisi effettuate dall’A.S.L..

Inoltre la FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA non si è assolutamente premurata di diffondere le linee guida di prevenzione e di controllo della legionellosi né di tenere i suoi dipendenti al corrente dell’evoluzione della situazione.

La CUB Informazione denuncia  queste gravi negligenze, ravvisando atteggiamenti di inaudita gravità soprattutto a fronte di una situazione che mette a rischio la salute delle persone visto che la legionellosi può causare particolari quadri clinici come  febbri, o nei casi più gravi, polmoniti .

LA CUB Informazione chiede, pertanto, di essere convocata immediatamente dai dirigenti della FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA  e dalla Direzione della A.S.L .di Milano di Via Statuto 5 per ottenere spiegazioni  in merito alla gestione dell’emergenza  e per concordare misure  per la salvaguardia e la sicurezza della salute di tutti i lavoratori.

Confederazione Unitaria di Base

Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 fax 02/70602409

www.cub.it  www.cubvideo.it – e mail cub.nazionale@tiscali.it

 

— Paola Cavaleri – Responsabile Comunicazione Confederazione Unitaria di Base v.le Lombardia, 20 – 20131 Milano fisso: 02/70631804 – fax: 02/70602409 mobile: 392 1379691 e mail: ufficiostampa@cub.it

10 Giugno 2015

proposta di ACCORDO AZIENDALE PER IL PERSONALE SERALE GIUGNO 2015

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 18:23

IL PACCO RIBOLLITO. Per la terza volta anzichè parlare di part time l’azienda ripropone il contratto a chiamata che è una regressione rispetto al tempo indeterminato  reggiunto attraverso la via giudiziaria,Non vi è cenno della tutela  dell’art 18 , dell’infortunio , della copertura dei primi tre giorni di malattia  ecc ecc. ma la riproposta della precarietà a vita e di un rapporto poco lontano dall’asservimento..guai poi se non c’è… campo .

 

PREMESSA

Il presente accordo sindacale viene stipulato ai sensi dell’art. 112 del vigente CCNL per i dipendenti delle Fondazioni Lirico-sinfoniche. Le parti contraenti assumono l’impegno di rispettare e far rispettare la presente normativa. Le norme del presente accordo, integrano le norme degli accordi aziendali in vigore, le sostituiscono ove non compatibili e si applicano al personale in intestazione e nominativamente individuato nell’elenco allegato che costituisce parte integrante dell’accordo.

1.NORMATIVA COMUNE VALIDA PER TUTTI. 

1.1: ASSUNZIONE

L’assunzione del personale serale verrà formalizzata dalla competente Direzione del Personale. E’ fatto obbligo al personale serale, espletati gli adempimenti assunzionali, di prendere servizio secondo le istruzioni impartite dal competente Capo Servizio.

  • INQUADRAMENTO         Mansione                                 Categoria

 

  1. parrucchieri-truccatori                 4° livello area t.a.
    1. a) all’inquadramento nel 4′ livello per un periodo non inferiore a 1460 giorni di contratto;
    2. b) all’accertamento dell’ídoneità dell’espletamento, in condizioni di specifica autonomia esecutiva, di mansioni per cui è richiesta una particolare abilità ed esperienza professionale ed adeguata conoscenza teorica, sulla base di apposite prove d’esame teoriche e pratiche, da parte di una commissione tecnica di cui farà parte un esperto esterno;
    3. c) la decorrenza economica dell’inquadramento superiore suddetto sarà quella successiva all’accertamento della suddetta idoneità.Per le necessità stagionali dell’Ente assumerà personale serale a prestazioni discontinue per le seguenti mansioni:addetti alla sartoria                       5° livello area t.a.addetti alla calzoleria                   5° livello area t.a.

      attrezzisti                                    5° livello area t.a.

      valletti                                           5° livello area t.a.

      ispettori di palcoscenico               5° livello area t.a.

      assistenti ai minori                         5° livello area t.a

       

      Per gli operai inquadrati nel 5° livello il passaggio al    4° livello è subordinato:

      1. a) inquadramento nel 5° livello per un periodo non inferiore a 1095 giorni di contratto;
      2. b) dichiarazione dì idoneità all’assolvimento di mansioni superiori da parte del competente Capo Reparto, vistata dal Direttore dell’Allestimento Scenico.

      Per gli operai inquadrati nel 4′ livello della scala parametrale tecnica-amministrativa il passaggio al livello 3B è subordinato:

     

    1. 3 ORARIO DI LAVORO

Le prestazioni inerenti alle prove ordinarie le prove antegenerali, generali e spettacoli vengono stabilite in 4 ore.

L’orario di lavoro avrà inizio, di norma un’ora prima dell’inizio dell’orario fissato dall’ordine del giorno sia per le prove sia per le recite di Opere e Balletti.

E’ altresì consentita la chiamata anche in orario successivo all’inizio dello spettacolo.

Per ìl pieno utilizzo della prestazione lavorativa nell’ambito dell’orario normale di lavoro, il personale serale potrà essere impegnato, avuto riguardo alle mansioni di competenza, in qualsiasi lavoro richiesto dal competente Capo Reparto. 

  1. 4 MANSIONI

Il personale serale, secondo la categoria di appartenenza, è tenuto   ad espletare, con normale capacítà, tutti i lavori inerenti la sua qualifica professionale, nonché rientranti nella consuetudine teatrale.

Nell’assegnazione del lavoro si terrà conto di una distribuzione equa delle prestazioni fra il personale, salvaguardando le specificità professionali e fatte salve le norme specifiche riguardanti la tipologia a termine o a tempo indeterminato del rapporto di lavoro.

  1. 5. FLESSIBILITA’ DI IMPIEGO

Il personale serale potrà offrire la propria disponibilità ad essere impiegato in attività di reparti diversi di quello di normale inserimento. Il Capo Reparto potrà accogliere la richiesta, qualora se ne verifichi l’esigenza, previa valutazione delle competenze professionali del richiedente. L’eventuale impiego in altro reparto non verrà considerato ai fini dell’anzianità di servizio.

  1. 6 TRATTAMENTO ECONOMICO

Per ogni prestazione il lavoratore avrà diritto a percepire una retribuzione globale pari al 60% della retribuzione giornaliera (minimo tabellare CCNL dipendenti Enti lirici, indennità di contingenza, assegno Scala, elemento aggiuntivo del minimo tabellare, dell’incremento dell’elemento distinto della retribuzione previsti nei rispettivi livelli inquadramentali nel CCNL 29/11/1995, elemento distinto della retribuzione nei valori di cui alla sotto riportata tabella) della corrispettiva categoria a cui esso appartiene, maggiorata della speciale indennità pari al 34% in sostituzione pro-rata del trattamento di fine rapporto, della 13esima mensilità, della 14esima mensilità, del premio di produzione, delle ferie, nonché di ogni altra eventuale indennità di legge e contrattuale.

EDR AZIENDALE:

LIVELLO 3B= 148,12

LIVELLO 4° = 125,72

LIVELLO 5° = 92,27

  1. 7 LAVORO STRAORDINARIO E LAVORO NOTTURNO

Il lavoro straordinario, notturno e festivo è compensato con la retribuzione oraria aggiornata delle percentualì appresso stabilite:

lavoro straordinario diurno                50%

lavoro notturno                                  70%

lavoro straordinario notturno             100%

lavoro festivo                                     60%

lavoro straordinario festivo                100%

Le maggiorazioni suddette non sono cumulabili, intendendosi che la maggiore assorbe la minore.

Ad eccezione delle recite, e delle prove generali il cui orario in     regime normale termina alle ore 1 e delle prove antegenerali il cui orario normale termina alle ore 24, 30, qualsiasi altra prestazione effettuata dopo le ore 24 sarà compensata con la maggiora zione stabilita per il lavoro notturno. 

1.8. SCATTI DI ANZIANITA’

Ai lavoratori serali, così come in premessa individuati nominativamente, saranno riconosciuti gli scatti di anzianità previsti dal Ccnl di riferimento già maturati calcolando i giorni effettivamente lavorati sin dal loro primo contratto di lavoro. 

1.9 TRATTAMENTO DI MALATTIA E MATERNITA’

Ai medesimi lavoratori serali che ne abbiano interesse, sarà riconosciuta, previo esibizione di copia della specifica richiesta di trattamento di malattia e maternità regolarmente inoltrata alla Sede INPS competente, per i giorni di effettivo lavoro, un’anticipazione di tale trattamento di malattia e maternità richiesto, pari al 100% del valore della prestazione. Da tale anticipazione sarà poi trattenuto in recupero l’importo erogato dall’INPS, nel caso di accoglimento della richiesta. Nel caso di rigetto della stessa l’importo anticipato verrà recuperato integralmente con trattenuta sulla prima busta paga. Il lavoratore ha l’obbligo di comunicare tempestivamente alla Fondazione

l’esito della richiesta all’INPS. In mancanza, sarà sottoposto a procedimento disciplinare a norma di legge e dell’art 33 del vigente CCNL. 

  1. 10 GIORNI FESTIVI

E’ considerato lavoro festivo quello svolto nei giorni stabiliti come festivi dal vigente C.C.N.L. degli operai dipendenti dall ‘Ente.

 

  1. 11 MANIFESTAZIONI FUORI SEDE E PRESTAZIONI DIURNE

Per esigenze derivanti dall’attività dell’Ente il personale a presta zioni discontinue, può essere chiamato a espletare l’attività diurna in sede o fuori sede. In tale caso la durata normale della prestazione è stabilita in 4 ore.

Si precisa che laddove il lavoratore, al quale vengano richieste eventuali prestazioni               diurne o fuori sede, dimostri di non essere in grado di svolgere l’attività richiesta, fornendo adeguata e valida giustificazione, la Direzione della Fondazione ne terrà conto. 

  1. 12 CONTRIBUTI SINDACALI

L’Ente su delega individuale rilasciata dal lavoratore, tratterrà i contributi sindacali nella misura dell’1% della retribuzione per devolverli all’Organizzazione Sindacale indicata.

 

1.13 RISOLUZIONE DEL RAPPORTO PER LIMITI DI ETA’

Il personale serale che raggiunge il limite fissato dalla legge per il pensionamento di vecchiaia cesserà di ufficio dal servizio.

2.NORMATIVA OPZIONALE SU BASE FACOLTATIVA DEL LAVORATORE

 

2.1 OBBLIGO DI RISPOSTA ALLA CHIAMATA

Al personale serale che faccia richiesta scritta alla Direzione del Personale di assumere l’obbligo di risposta alla chiamata, verrà riconosciuta la relativa indennità. La chiamata verrà effettuata entro il termine previsto dal CCNL per le variazioni dell’ordine del giorno.

A fronte del succitato obbligo di risposta alla chiamata, sarà riconosciuta a titolo di indennità una maggiorazione del 20%, calcolata sugli istituti contrattuali previsti dalla Legge, per i giorni non lavorati nei 12 mesi. 11 per i lavoratori a tempo determinato

Resta inteso che le giornate mensili prese in considerazione saranno al massimo 26. Saranno garantite, limitatamente al personale a tempo indeterminato con obbligo di risposta alla chiamata, 22 prestazioni mensili su 11 mesi cumulabili su base stagionale intendendo per stagione il periodo ricompreso fra l’inizio delle prove del primo spettacolo di lirica o di balletto successivo alla pausa feriale, e il termine della stagione lirica e di balletto.

Le prestazioni garantite non sono cumulabili con la maggiorazione del 20%.

Le 22 prestazioni mensili garantite saranno liquidate mese per mese in regime di acconto soggetto a conguaglio, anche se il numero di prestazioni programmate fosse inferiore al numero garantito. Il lavoratore ha comunque l’obbligo di recuperarle in altri mesi, secondo le indicazioni del Capo Reparto.

Su base stagionale verrà effettuato un conguaglio finale, liquidando eventuali prestazioni eccedenti il numero garantito.

2.2. MANCATA RISPOSTA E INDISPONIBILITA’ALLA CHIAMATA

La mancata risposta alla chiamata del lavoratore con obbligo di risposta alla chiamata è ammessa nei seguenti casi:

  1. Indisponibilità alla chiamata per malattia/maternità, oltre a eventuali casi di legge, fermo restando l’onere a carico del lavoratore di comunicarlo in tempo utile al Capo Reparto.
  2. In deroga a quanto previsto dalla Legge sull’obbligo di risposta alla chiamata, e in aggiunta a quanto previsto sub A) che precede, sarà accettata dalla Fondazione l’indisponibilità del lavoratore alla chiamata per un massimo di 10 giornate nell’anno solare, oltre la normale chiusura del Teatro. Sarà cura del lavoratore comunicarlo in tempo utile alla Fondazione di norma prima della conferma dell’ordine settimanale. Le 10 giornate potranno essere singole o plurime. Il superamento del limite delle 10 giornate di indisponibilità, comporterà la risoluzione automatica del rapporto di lavoro. Con riguardo a queste 10 giornate, verrà riconosciuta unicamente l’indennità di disponibilità. Al 31 dicembre di ogni anno le 10 giornate di mancata risposta alla chiamate decadono e non si cumulano con quelle concesse per l’anno successivo.

In tutti i casi diversi da quanto sub A) e B), il lavoratore che non risponde alla chiamata verrà sottoposto a procedimento disciplinare a norma di legge e dell’art 33 del vigente CCNL. In ogni caso, tre mancate risposte alla chiamata al di fuori dei succitati casi

ammessi sub A) e sub B) comporteranno la risoluzione automatica del rapporto di lavoro.

2.3. PASSAGGIO IN ORGANICO

I lavoratori con obbligo di risposta alla chiamata, in subordine all’assorbimento dei lavoratori a tempo indeterminato per sentenza eventualmente presenti extra-organico, andranno a coprire, unicamente in base ad un criterio di anzianità di servizio e salvo rinunzia, i posti in organico che si renderanno vacanti per turn-over e relativi alle mansioni previste dal punto 1. 

3.DECORRENZA.

La decorrenza del presente accordo è fissata a partire dalla data di firma del presente accordo.

  1. RACCORDO NORMATIVO PER IL PERSONALE SERALE A TERMINE SENZA GARANZIA DI 22 PRESTAZIONI MENSILI

Al personale con contratto intermittente non appartenente all’elenco nominativo allegato al presente accordo e assunto in relazione alle esigenze temporanee e stagionali non appartenente all’organico preferenziale così come definito fino all’accordo aziendale del 30 luglio 2008, continuano ad applicarsi unicamente le norme di cui agli accordi aziendali in vigore alla data odierna compatibili con le norme di legge

e fatta eccezione per la garanzia di 22 prestazioni mensili su base stagionale che resta prerogativa dei lavoratori che ne godono individualmente alla data odierna.

18 Maggio 2015

Lavoratori serali: Vogliamo il contratto part-time

Filed under: Comunicati Cub,General — Lavoratoriscala @ 15:26

LAVORATORI SERALI:               puntina rossa con logo cub

Vogliamo il contratto part-time, basta con proposte sbagliate e inconcludenti! Settimana scorsa, si è tenuta l’ultima di una serie di assemblee dei “serali” durante la quale è stata “archiviata” definitivamente anche l’ultima brillante proposta partorita in “Sala Gialla”. E’ del tutto evidente che ai Dirigenti della Scala non entra proprio nella “zucca” che questi lavoratori sono come gli altri, dopo anni e anni che assicurano, ogni sera, l’alzata del sipario. Come scritto in un comunicato sindacale (Fistel-Cisl e Fials), questo problema “che si protrae ormai da qualche decennio merita soluzioni definitive e non più rinviabili”.

Apprezziamo l’onestà intellettuale di chi prende atto della propria incapacità nel risolvere questo problema nei decenni. E’ necessario fare il salto di qualità che lavoratrici e lavoratori ci chiedono da tempo facendoli riconoscere come i lavoratori di “serie A”, quali sono, interni all’organico del Teatro Alla Scala. Ogni altra proposta è solo una perdita di tempo. Il part-time è il contratto che permetterebbe loro il riconoscimento di tutti i diritti fondamentali dei quali godono i loro colleghi della Scala. Come CUB Informazione sosteniamo questa impostazione e la supporteremo con tutte le forme di lotta sindacale.

Le lavoratrici ed i lavoratori “serali” sanno di poter contare su di noi, sui nostri delegati, sui nostri iscritti, sui nostri simpatizzanti per operare, finalmente, lo “sfondamento del muro” che li separa dagli altri lavoratori scaligeri. Ora la parola passa alla lotta, con forme intelligenti ed auspichiamo unitarie. Questa lotta deve saper coinvolgere tutti. I diritti, il posto di lavoro e la vita dei lavoratori sono più importanti dei bilanci del Teatro.

Non permetteremo che la paura cancelli i vostri sogni.

Milano, 18.05.2015 C.U.B. Informazione

30 Aprile 2015

MAYDAY 2015 Piazza XXIV Maggio ORE 14,00 SCIOPERIAMO EXPO

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 10:58

renzie turandot

ORE 10,00 P.ZZA DUCA D’AOSTA

(stazione centrale)

CORTEO INTERNAZIONALE
del 1° MAGGIO a MILANO

P.ZZA XXIV MAGGIO ORE 14,00

MayDay Parade che da 15 anni è il 1° Maggio a Milano

ORE 19,00 PIAZZA DELLA SCALA

Sette anni di crisi hanno fatto crescere rabbia e indignazione per la disoccupazione dilagante e l’immiserimento crescente che le politiche di austerità (dettate da BCE, Fmi) hanno imposto ai ceti popolari dei paesi più deboli quali Grecia, Italia, Spagna, Portogallo ecc.
Ai bisogni dei giovani, disoccupati, pensionati contrappongono l’Expo come modello capitalistico di sfruttamento delle risorse naturali con la parola d’ordine “nutrire il pianeta” e come laboratorio di nuove politiche sul lavoro che anticipano le legislazioni che riguarderanno tutto il paese.

CORTEO INTERNAZIONALE DEL PRIMO MAGGIO A MILANO
MILANO – P.ZZA XXIV MAGGIO ORE 14,00

Per l’Expo si riciclano sponsor imbarazzanti (CocaCola, Nestlè, McDonald’s, Monsanto); si legittimano governi dittatoriali e stati come Israele, noto per le sue politiche contro il popolo palestinese e si vuol cancellare il 1° Maggio  come la festa del lavoro  per farne la sua data inaugurale.

La CUB, insieme alla rete metrolombarda Attitudine NoExpo e all’opposizione sociale, in contemporanea con l’apertura dei cancelli di Expo2015 riconferma la MayDay Parade che da 15 anni è il 1° Maggio a Milano.

Contro:
•    tutti i guerrafondai
•    la guerra dei banchieri nei confronti di lavoratori, giovani e pensionati
•    le politiche del governo e della Troika
Per:
•    il lavoro stabile
•    più salario e pensioni
•    reddito minimo
•    diritto alla salute e alla cura
Le  risorse pubbliche necessarie per realizzare tali obbiettivi vanno reperite sospendendo il pagamento per due anni degli interessi sul debito pubblico a banche ed assicurazioni, istituendo una patrimoniale, eliminando le spese militari e le opere inutili.

Ribadiamo, che ExpoFaMale e che noi lo sciopereremo, che gratis non si lavora, che le ricette di Renzi e della Trojka sono letali, e siamo solidali coi lavoratori della Scala sotto ricatto per la Turandot e con le migliaia di persone che il 1° maggio 2015 saranno costrette a lavorare, in barba a ogni norma e sentenza.
Il primo maggio 2015 tutti/e a Milano #noexpomaydaymayday, mayday!
Lavoratori e lavoratrici, unitevi a noi in un gigantesco corteo e partecipate alle iniziative previste a Milano:

ORE 10 STAZIONE CENTRALE – ORE 14 P.ZZA XXIV MAGGIO – ORE 19 PIAZZA DELLA SCALA

CUB – Confederazione Unitaria di  Base
Viale Lombardia 20 Milano – tel. 0270631804 fax 0270602409
trasporti@cub.it – www.cub.it

24 Aprile 2015

In memoria dei morti di amianto alla Scala

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 01:12

Ambiente Salute ComitatoTeatro ScalaScala 26 aprile 2015. In occasione della giornata mondiale Contro l’Amianto,
Il Comitato Ambiente Salute della Scala
organizza un
Presidio con la Cub
Domenica 26 aprile – ore 11.00
Largo Ghiringhelli, Piazza della Scala

Chiediamo la massima partecipazione a tutti gli iscritti al Comitato, famiglie, amici delle vittime, lavoratori e organizzazioni sindacali presenti in Teatro.

Ricordiamo insieme i morti
per amianto alla Scala

Dopo la messa al bando dell’amianto nel 1992, chi doveva, non ha fatto nulla per informare e dotare di dispositivi di protezione individuale i lavoratori.

Per l’occasione si chiede:
• giustizia per i nostri morti,
• sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori ex-esposti, non completata dalla Fondazione,
• il riconoscimento della malattia professionale da parte dell’Inail per chi si è ammalato e dei benefici previdenziali agli ex esposti per più di 10 anni all’amianto.

I portavoci del comitato ambiente salute teatro scala20140426_115624

8 Marzo 2015

non solo mimose…

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 23:23

Oggi è non solo un giorno per ricordare l’impegno delle donne la battaglia per la parificazione dei diritti per la quale ci battiamo in Scala ad esempio nella lotta contro la precarietà per il part time a coloro che improrpriamente vengono chiamate intermittenti .Non solo contro la discriminazione delle donne nella distribuzione di categorie ma anche un’occasione per ringraziarle del loro impegno e per chiedere a tutti inoltre, di regalare non solo mimose ma la gardenia di AISM. Grazie a La Gardenia di AISM negli anni son stati raccolti significativi fondi destinati al finanziamento dei progetti di ricerca e al potenziamento di servizi per le persone colpite da Sclerosi Multipla, in particolare per le donne a cui questa manifestazione è dedicata.

segr. prov cub

3 Marzo 2015

COOPER PUL: TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 10:03

COOPER PUL:
TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

Con l’iniziativa di lotta realizzata ieri, abbiamo riacceso le luci su una delle pagine più oscure scritte in tema di diritti dei lavoratori che il Teatro Alla Scala abbia mai conosciuto.

Abbiamo riscontrato un coro unanime di solidarietà da parte dei dipendenti della Scala sulle motivazioni che ci spingono a chiedere alla Direzione del Teatro di mettere fine ad una situazione totalmente illegittima, illegale e fuori controllo.

Abbiamo chiesto ai responsabili della Cooper Pul di sospendere immediatamente i trasferimenti ed aprire un tavolo di confronto, ma tutto questo ci è stato negato.

Abbiamo finalmente riscontrato l’interessamento da parte di esponenti della CGIL del Teatro Alla Scala rispetto alle questioni da noi poste, a partire dai ritardi nei pagamenti.
Ci auguriamo che una franca discussione interna alla CGIL porti ad una maggiore unità dei lavoratori Cooper Pul nell’affrontare e risolvere positivamente assieme i gravi problemi che vivono. Un proverbio dice “se son rose fioriranno”.

Per parte nostra, terremo ben ferma la nostra attenzione e la lotta per la legalità e contro ogni eventuale corruzione e copertura che permetta ad aziende come la Cooper Pul di agire liberamente in modo illegale nel Teatro Alla Scala.

Segnaliamo che la Cooper Pul aspira ad ampliare le sue attività all’interno della “Fondazione Teatro Alla Scala” parlandone come “cosa fatta”.

Esattamente un anno fa, nonostante le nostre ripetute segnalazioni alla Fondazione Teatro Alla Scala” sulle illegalità che avvenivano, all’attività di pulizie prevista dall’appalto, gli fu affidata la manutenzione dei corpi illuminanti e dei lampadari.

L’operaia Anella Manzo, addetta a questo lavoro doveva essere assorbita in Cooper Pul, ma si è vista proporre un contratto di DIECI ore mensili i luogo delle 173 che svolgeva precedentemente . Dopo una lunga e faticosa trattativa, la Cooper Pul aveva proposto l’ultimatum a 20 le ore settimanali, di cui 2 ore al mattino presto e 2 ore la sera tardi (praticamente una scarpata in faccia all’operaia che vive fuori Milano). La Signora Manzo è stata anche abbandonata dall’Ufficio Tecnico della Scala che, nel passaggio di questa attività alla Cooper Pul, non ha inserito la clausola di protezione sociale.
Oggi, l’operaia Anella Manzo è disoccupata, mentre la Cooper Pul sta assumendo come operaio il figlio della delegata Cisl.
Per quanto ci è stato detto, la Cooper Pul si sarebbe candidata alle manutenzioni delle reti tecniche del Teatro, quali la rete elettrica e la manutenzione ed anche su questa acquisizione sarebbe “ottimista”. Davvero non c’è limite all’improntitudine.

Sulla base dell’esperienza e di quanto segnalato rispetto al servizio di pulizie, chiediamo all’Ufficio Tecnico preposto di porre fuori gara un’impresa con risultati e comportamenti così negativi.
Oltre a non capire perché un’azienda del genere continui e debba essere ulteriormente premiata dalla Scala, armeggiare le cabine elettriche a 23 mila Volt non è come usare il mocio Vileda, attenzione ai “corti circuiti” nel nome dei risparmi di bilancio.

Ai dipendenti della SCALA chiediamo di sostenere questa lotta per giustizia, per il ripristino della legalità, per solidarietà con i lavoratori coinvolti, ma anche perché quanto sta avvenendo è una macchia sul presente e sul futuro del Teatro Lirico più importante al mondo.

CUB INFORMAZIONE E SPETTACOLO

1 Marzo 2015

COOPER PUL: FUORI IL MALAFFARE DAL “TEATRO ALLA SCALA”

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 22:42

COOPER PUL: FUORI IL MALAFFARE DAL “TEATRO ALLA SCALA”

Venerdì, 27 Febbraio, una parte delle lavoratrici e dei lavoratori dell’impresa di pulizie Cooper Pul hanno scioperato perché non pagati, ciò, nonostante esista un accordo sindacale che prevede il pagamento e la liquidità entro il giorno 20 di ogni mese.
Questo è l’ennesimo ritardo che crea gravissime difficoltà ai lavoratori con impegni assunti che non riescono a rispettare, mutui che scadono, banche che bloccano i fidi, interessi passivi esorbitanti.
L’essere pagati alle giuste scadenze è un diritto, ma oltre a questo, dietro ogni lavoratore ci sono esigenze di vita loro e delle loro famiglie.
La CUB Informazione & Spettacolo ha organizzato e sostenuto questa lotta perché profondamente giusta; diciamo niente paga, niente lavoro.
Oltre il danno la beffa, infatti il responsabile della Cooper Pul, ha ritenuto la protesta un reato di “lesa maestà”. Forse, non ha ancora capito che lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione.
Sono due anni che, puntualmente, informiamo i dirigenti ed i lavoratori del “Teatro Alla Scala” sulle pratiche illegali ed illegittime della Direzione Cooper Pul.
Questo appalto è stato assegnato alla Cooper Pul con gara di appalto al massimo ribasso (del 40%), la seconda azienda in competizione aveva proposto un ribasso del 17,5%. Anche i bambini capiscono che la “gara” era “truccata” e non fosse possibile mantenere un buon livello di servizio salvaguardando i diritti e l’occupazione con un simile ribasso, ma non i dirigenti SCALA per i quali tutto è stato regolare; l’importante è “tagliare i costi”, anche sulla pelle dei lavoratori.
Sono due anni che assistiamo a fenomeni di malaffare dei quali il Teatro è sempre stato al corrente anche attraverso i nostri volantini e le nostre lettere, andando per ordine:
Nel periodo gennaio/maggio 2013, un utilizzo spregiudicato della C.I.G.O. con la messa in cassa integrazione di lavoratrici e lavoratori, compreso il capo cantiere, molti dei quali, durante tale periodo, venivano fatti lavorare in nero, truffando lo Stato, l’Inps e la collettività.
Da sempre, esiste un’area di lavoro in nero che corrisponde al lavoro straordinario fuori busta effettuato da lavoratori che non timbrano e da altri ai quali viene ridistribuito il lavoro di coloro che si assentano per lunghi periodi per andare a trovare le loro famiglie all’estero e non vengono temporaneamente sostituiti.
Errori sistematici tra i bonifici bancari e gli importi delle buste paga, fino ad arrivare a far saltare lo stipendio di un mese ad una lavoratrici.
Pagamento del mese di marzo 2013 in contanti, ma la Legge non prevede tale modalità.
L’impresa per risparmiare sui costi, risparmia anche sui materiali per le pulizie, infatti solo alcuni hanno i giusti detergenti, mentre altri sono costretti ad arrangiarsi “con fatica ed olio di gomito”, utilizzando saponi liquidi per le mani e salviette di carta spesso “trafugate” a “Cartemani”.
Nonostante le ripetute richieste nostre e della nostra R.L.S., non è mai stato consegnato l’elenco dei prodotti usati, i quali spesso arrivano in bidoni anonimi. Sappiamo che, ad agosto 2014, un lavoratore Cooper Pul, fatto arrivare da Salerno, ha usato un “decerante” che ha intossicato un Pompiere della Scala che è finito in infermeria.
Viene fatto un uso spregiudicato e punitivo della mobilità, dei cambi di lavoro e delle sedi di lavoro. A chi “marca male” viene assegnato il lavoro più duro e disagiato. Dopo le proteste di venerdì 27, l’Azienda ha predisposto un ordine di servizio ritorsivo che smonta l’Organizzazione del Lavoro trasferendo lavoratrici e lavoratori tra le diverse sedi peggiorando le loro condizioni di vita, soprattutto di coloro che avendo poche ore sono stati costretti a trovare altri lavori per vivere o che per effettuare quelle poche ore sono ora costretti a farsi carico di un aumento delle ore di viaggio. Non accetteremo mai che venga usata l’arma del trasferimento come un manganello per punire i lavoratori.
Non vengono rispettate Leggi e Contratti riguardo ai riposi settimanali, ci sono dei lavoratori che arrivano a lavorare un mese intero senza riposi.
Da mesi, il Sig. Genovese conduce una violenta campagna d’intimidazione nei confronti dei lavoratori iscritti alla CUB per costringerli a disdettare la tessera fregandosene del fatto che questa è una condotta antisindacale sanzionata dalla Legge.
Non smettiamo di chiederci come sia possibile che una simile “azienda” possa operare all’interno della Scala, nel cuore di Milano.
Dopo due anni, siamo arrivati alla conclusione che possano esserci delle “grosse coperture” all’interno della Scala nei confronti della Cooper Pul e del Sig. Genovese.
Ci chiediamo se queste “coperture” possano essere compiute da strutture e persone quali la Dott.ssa Maria Di Freda, il Dott. Antonio Cunsolo, il Dott. Marco Aldo Amoruso, il Dott. Morelli, l’Ufficio Tecnico e se questi chiudano gli occhi di fronte a questo scempio di Leggi e Diritti.
Se questo nostro dubbio corrispondesse al vero, ci troveremmo di fronte a reati di corruzione e concussione.
Tutto questo avviene nel silenzio di delegati CGIL e CISL che pare non vedano quanto sta succedendo.
La CUB Informazione & Spettacolo non si arrende e risponderà colpo su colpo nella difesa dei diritti dei lavoratori. Quindi, oggi, lunedì,
2 marzo 2015 SCIOPERO
Per tutto il giorno e per tutti i turni (24 ore)

Chiediamo a tutti i dipendenti del Teatro Alla Scala di sostenere questa lotta per la legalità, i diritti, il lavoro, contro la malapianta del malaffare.

CUB INFORMAZIONE E SPETTACOLO
Milano, 02.03.2015

Confederazione Unitaria di Base
Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 e mail cub.nazionale@tiscali.it
www.cub.it – HYPERLINK “http://www.cubvideo.it”www.cubvideo.it

27 Febbraio 2015

Sabato 28 febbraio corteo motorizzato. Presidio Cub contro il job act, in sostegno dei lavoratori ribelli alla scala , per la stabilizzazione dei precari/e.

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 21:28

CUB: Per il lavoro stabile, più salario e pensioni, reddito minimo, diritto alla salute e alla cura.

Sabato 28 febbraio corteo motorizzato alle 10,00 da Piazzale Loreto, angolo Via Porpora. Il corteo passerà nei quartieri e terminerà in P.zza della Scala.

Contro:
•    tutti i guerrafondai.
•    la guerra dei banchieri contro lavoratori, giovani e pensionati.
•    le politiche del Governo e della Troika
Le  risorse pubbliche necessarie per realizzare gli obbiettivi sopra richiamati vanno reperite sospendendo il pagamento degli interessi sul debito pubblico, per due anni, alle banche, istituendo una patrimoniale , eliminando le spese militari e le opere inutili.

Contro:
•    tutti i guerrafondai.
•    la guerra dei banchieri contro lavoratori, giovani e pensionati.
•    le politiche del Governo e della Troika

Sabato 28 c.m. corteo motorizzato organizzato dalla Cub che passerà nei quartieri per terminare in p.zza della Scala per sostenere i lavoratori del teatro  e  incontrare il sindaco per impedire la presenza il 29 Aprile nella città, medaglia d’Oro della resistenza, dei gruppi Europei di estrema destra.
Il corteo partirà alle 10,00 da Piazzale Loreto, angolo Via Porpora. Il corteo terminerà in P.zza della Scala.

Gli impegni di Renzi per il 1° Maggio 2015

                                                        renzie turandot
caricatura di Renzi per noi del vignettista in arte Pavarotti.

Domani puntuali alle 14.00 in piazza scala. Saluti. Segr.

Cub info spettacolo.

Febbraio 2015    puntina rossa con logo cub

CUB – Confederazione Unitaria di Base
Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 fax 02/70602409
www.cub.it – e mail cub.nazionale@tiscali.it

29 Gennaio 2015

TEATRO ALLA SCALA E PRIMO MAGGIO 2015 Un solo urlo : MAY DAY … MAY DAY !!!

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 06:42

Da alcune settimane, i dipendenti del Teatro Alla Scala assistono, e talvolta partecipano, alla sceneggiata che riguarda l’inaugurazione dell’Expo di Milano che è prevista avvenga con la messa in scena della TURANDOT di Puccini alla Scala.

 

Come nella migliore tradizione lirica, un coro di figuranti ed interpreti scandisce, con toni più o meno alti, più o meno drammatici, alle orecchie dei lavoratori del “Teatro Alla Scala” inviti e richieste affinché rinuncino al loro sacrosanto diritto di festeggiare il Primo Maggio e vadano a lavorare nel nome dell’unicità dell’evento Expo.

 

A dare il via alla “bagarre” è stata la lettera inviata a ciascun lavoratore dal Sovraintendente Pereira, nella quale chiede la disponibilità a lavorare il Primo Maggio per il bene dell’Expo, di Milano, del Teatro in cambio a gratitudine e ad una ricompensa sotto forma di bonus extra, come comunicato a Cgil-Cisl-Uil-Fials che, per quanto viene dato di sapere, risponderebbe ad una maggiorazione del 140% per gli orchestrali ed il coro e del 100% per tutti gli altri. La lettera del Sovraintendente è una sorta di referendum circa la disponibilità da parte dei lavoratori a rinunciare ad “un diritto non rinunciabile e non contrattabile”, mettendoli nell’ingrata condizione di poter essere considerati non responsabili. Si tratta di un manicheismo che consideriamo inaccettabile.

 

Si parte davvero male e questo non annuncia nulla di buono in vista delle future contrattazioni sul Contratto Unico previsto dallo Statuto di Autonomia concesso alla Fondazione Teatro Alla Scala. Questa richiesta s’inquadra in un contesto nel quale il Ministro della Cultura Franceschini ha espresso pericolose idee in tema di diritti nel settore della produzione culturale ed il particolare circa il diritto di sciopero.

 

Riconfermiamo la posizione da noi già espressa a dicembre nel volantino titolato “Pacchi Natalizi” ovvero che nell’evento Expo non c’è nulla da festeggiare. Fin dall’inizio dei lavori, così come in altri grandi eventi, sono emersi alti livelli di corruzione e collusione con associazioni mafiose, di sperpero di danaro pubblico e di decine di aziende degli appalti allontanate dal Prefetto e dal Dott. Cantone perché in odore di malavita organizzata, oltre alla distruzione del territorio e dei disagi arrecati alla popolazione.

 

Il Primo Maggio, a Milano, arriveranno Capi di Stato e di Governi, molti dei quali responsabili di guerre, dittature, discriminazioni, genocidi dei popoli indigeni, di fame, malattie e violazioni dei diritti umani, politici e sindacali.

Il tema dell’Expo è “NUTRIRE IL PIANETA” ed a questo si può aggiungere

“O LE MULTINAZIONALI?”.

 

Ci piacerebbe che, il Sovraintendente dedicasse l’impegno posto per l’inaugurazione scaligera dell’Expo alla soluzione delle vertenze aperte, in primis quelle riguardanti “le lavoratrici ed i lavoratori a prestazioni serali” e del Personale di Sala, oltre alle “ferite” ai diritti quali il pagamento della malattia o la questione del “settimo giorno” e, magari, guardandosi bene attorno, potrebbe scoprire che i problemi di corruzione non si limitano all’Expo. Ci piacerebbe che finissero le discriminazioni sindacali nei nostri confronti e dei lavoratori.

 

Il Primo Maggio 2015, a Milano, si terrà un altro grande evento: la più grande edizione della MAY DAY mai vista.

Da tutta Europa arriveranno i rappresentanti di quel popolo massacrato dalle politiche di austerità dell’Unione Europea, della BCE e della Merkel e del Fondo Monetario Internazionale.

 

Migliaia di disoccupati, precari, pensionati ridotti alla fame, sfrattati, senza casa, migranti, lavoratori sfruttati, esodati, sindacati di base ed associazioni, NO TAV, NO TRIV, ambientalisti, centri sociali, … si troveranno scandendo May Day, May Day.

 

Vorremmo che a questo grande evento di popolo partecipassero anche tutti i dipendenti del Teatro Alla Scala.

 

Sarebbe il miglior modo per far capire a Capi di Stato, alle Multinazionali, al nostro Governo, a Squinzi ed alla Confindustria, alla Camusso, ai firmatari del JOB ACT ed alle “varie Segreterie di questi e di quelli” che devono CAMBIARE MUSICA perché la musica in Europa sta già cambiando.

 

C.U.B. INFORMAZIO

Milano, 28.01.2015 STAMAPA IL VOLANTINO IN ALLEGATOpuntina rossa con logo cub

 

22 Gennaio 2015

Legittimare la Cub al Teatro alla Scala. Rinnoviamo la nostra richiesta.

Filed under: Comunicati Cub,General — Lavoratoriscala @ 23:40

 

Milano, 21.01.2015

Dott. Alexander Pereira

Sovraintendente Teatro Alla Scala

Via Filodrammatici 2 MILANO

Oggetto: Vostre lettere del 18 dicembre 2014

Dopo aver aderito alla sua richiesta di rendere formale la nostra adesione al Contratto Collettivo di Lavoro delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, ci ha davvero stupito la sua risposta in merito alla questione.

In buona sostanza, dovremmo attendere che lAgenzia Nazionale delle Fondazioni Lirico Sinfoniche, aderente allAssociazione Generale Italiana dello Spettacolo, apponga il suo imprimatur alla nostra adesione al CCNL.

Noi dissentiamo da tale procedura poiché, in fatto ed in diritto, le cose stanno diversamente.

In Italia, sulla base del dettato costituzionale, viviamo in una situazione di pluralismo sindacale.

La legittimazione di unOrganizzazione Sindacale viene data innanzitutto dal diritto dei lavoratori ad aderire al Sindacato che, a loro parere, meglio tutelano i loro diritti.

E certo che una parte dei lavoratori della Fondazione Teatro Alla Scala abbia aderito alla nostra Organizzazione.

Lo Stato italiano, attraverso le sue istituzioni, ha da tempo riconosciuto la C.U.B. Confederazione Unitaria di Base, infatti, con Decreto del Presidente della Repubblica, la C.U.B. è stata riconosciuta come facente parte del Consiglio Nazionale dellEconomia e del Lavoro. Quando le Commissioni Parlamentari devono consultare le O.O.S.S. in merito alle Leggi del lavoro e della previdenza sociale, anche la C.U.B. viene convocata per esprimere il suo parere (veda All.1).

In conclusione, la nostra Organizzazione Sindacale è riconosciuta e chiamata ad esprimere il proprio parere a tutti i tavoli istituzionali (Parlamento, Regioni, Provincie, Comuni, ecc), ad eccezione di quello della vita sindacale della Fondazione Teatro Alla Scala che lei dirige.

A nostro parere, i formalismi accampati, sono finalizzati a escludere dai tavoli delle trattative e discriminare la nostra Organizzazione ed i nostri iscritti. Le chiediamo quindi voler rimuovere questa situazione di fatto.

Vorremmo evidenziarle che, con altre prestigiose istituzioni culturali milanesi, quali ad esempio la Fondazione Piccolo Teatro di Milano-Teatro DEuropa, i comportamenti sono molto differenti dai vostri ed a dimostrazione di ciò le alleghiamo laccordo del 29.07.2011 sottoscritto dalla C.U.B. Informazione (Allegato 2).

Rinnoviamo la nostra richiesta di un totale riconoscimento della nostra Organizzazione Sindacale e dei nostri iscritti e ci aspettiamo che noi ed i nostri rappresentanti siano convocati alle prossime trattative a partire da quelle aventi per tema i lavoratori serali a prestazioni ed il personale di sala.

Distinti saluti.

Segretario Generale CUB INFORMAZIONE

Giuseppe Fioritoacc.ccnlpuntina rossa con logo cub

acc.ccnl

22 Novembre 2014

Ipotesi d’accordo della Direzione del Personale comunicata a cgil cisl uil e Fials sui lavoratori cosiddetti “serali”.

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 12:14

La polpetta avvelenata si chiama lavoro intermittente con obbligo di chiamata.

puntina rossa con logo cub            il “Job Act” alla Scala .

Nostre considerazioni:

Sotto potete consultare la bozza per una ipotesi d’accordo tra direzione del personale e cgil cisl  uil e Fials sui lavoratori cosiddetti “serali”. Va detto subito che noi non siamo d’accordo. Fra l’altro non si capisce per qual motivo Cgil/Cisl/Uil si erano schierate contro ipotesi di accordo sul lavoro intermittente garantito prima delle sentenze (quando il rischio era più alto) ed ora vogliano accettare un contratto intermittente senza vere garanzie dopo che le cause sono state vinte. La polpetta indigeribile  si chiama lavoro intermittente con obbligo  di risposta alla chiamata. Questo significa concedere alla Scala di scegliere chi chiamare, quando e come. Non ci sono garanzie vere sul fatto che la Scala sia tenuta a consentire un numero minimo di prestazioni da pagare comunque; dunque la Scala decide se chiamare e quando chiama il lavoratore, sempre a disposizione ma senza garanzie, deve dire di si. Il rapporto di tipo intermittente (che nessuno ha mai accettato e che nelle sentenze non compare mai) è   quello con il quale  oggi , in modo unilaterale, la direzione  tratta i/le lavoratori/trici  “serali” fin da quando han vinto la causa a tempo indeterminato. Ad esempio con il trattamento intermittente la malattia  viene data in una bassa percentuale relativa al lavoro effettuato e solo se coincide con giorni di chiamata, altrimenti niente di niente. Diventa  zero euri se ti ammali quando non sei di turno o magari ti capita in estate. Il 18 novembre all’Inps di piazza Missori l’azienda in presenza di cgil cisl e uil ha concordato di chiedere una circolare all’ufficio centrale di Roma in cui possa la Scala anticipare questa miseria che oggi i lavoratori devono chiedere direttamente agli sportelli dell’inps come prevede la  legge . La maternità  , con l’avvallo del nuovo accordo, continuerà ad essere  sottopagata alle nostre  lavoratrici (e mai anticipata dalla Scala come prevede il contratto). Per non dover anticipare nulla la Scala dichiara che NON vi è obbligo di risposta alla chiamata e tace sulle prestazioni minime. Insomma fanno dichiarazioni che non corrispondono al vero. La conseguenza è  almeno due terzi di indennità in meno rispetto a una lavoratrice part time , e niente compenso per facoltativa, solo per obbligatoria. Anche la maternità a rischio non è anticipata ed è sottopagata. Recentemente sulla querelle della maternità Il Tribunale ha condannato la Scala per discriminazione, ed anche ad anticipare l’indennità e a versarla alle lavoratrici  con i requisiti del lavoro ordinario subordinato. Inoltre in appello (cause delle maschere) la Corte ha escluso che si tratti di lavoro intermittente, ma invece di lavoro a carattere ordinario , affermando inoltre che si tratta di part time elastico flessibile. “Discontinuo” NON vuole affatto dire “Intermittente” come sostiene contro l’evidenza la Scala. E’ una bugia che va smascherata . Col “pacco  dell’intermittente con obbligo di chiamata “che cgil cisl e uil portano avanti con la direzione inoltre  le nostre lavoratrici  a differenza dei part time o full time  perderanno definitivamente diritti e metteranno a rischio anche la stessa stabilità lavorativa. Nel corso della prossima settimana faremo il punto della situazione. Ma fin d’ora deve essere chiaro che: a) la retribuzione, ferma dal 2000, va ritoccata in alto; b) malattia infortunio e maternità debbono essere anticipati dalla Scala; c) deve esistere e chiaramente indicata una prestazione minima garantita, affissa ad inizio mese per tutto il mese.

Il part-time e / o full time sono  la soluzione dei problemi.

Segr.Nazionale C.U.B. info spettacolo

 

qui sotto ecco ” la polpetta avvelenata”

” NORMATIVA CONTRATTUALE DEL PERSONALE ESTERNO SERALE ASSUNTO PER PRESTAZIONI DISCONTINUE (ipotesi di accordo del 13.11.2014) PREMESSA Il presente accordo sindacale viene stipulato ai sensi dell’art. 112 del vigente CCNL per i dipendenti degli Enti lirico-sinfonici. Le parti contraenti assumono l’impegno di di rispettare e far rispettare la presente normativa per il periodo di relativa validità. 1.NORMATIVA COMUNE A TUTTO IL PERSONALE ETERNO SERALE ASSUNTO PER PRESTAZIONI DISCONTINUE. 1.1: ASSUNZIONE L’assunzione del personale a prestazioni discontinue serali verrà formalizzata dalla competente Direzione del Personale. E’ fatto obbligo al personale serale, espletati gli adempimenti assunzionali, di prendere servizio secondo le istruzioni impartite dal competente Capo Servizio. INQUADRAMENTO Per le necessità stagionali dell’Ente assumerà personale serale a prestazioni discontinue per le seguenti mansioni: Mansione Categoria parrucchieri-

truccatori 4° livello area t.a. addetti alla sartoria 5° livello area t.a. addetti alla calzoleria 5° livello area t.a. attrezzisti 5° livello area t.a. valletti 5° livello area t.a. ispettori di palcoscenico 5° livello area t.a. Per gli operai inquadrati nel 5° livello il passaggio al 4° livello è subordinato: a) inquadramento nel 5° livello per un periodo non inferiore a 1095 giorni di contratto; b) dichiarazione dì idoneità all’assolvimento di mansioni superiori da parte del competente Capo Reparto, vistata dal Direttore dell’Allestimento Scenico. Per gli operai inquadrati nel 4′ livello della s’cala parametrale tecnica-amministrativa il passaggio al livello 3B è subordinato: a) all’inquadramento nel 4′ livello per un periodo non inferiore a 1460 giorni di contratto; b) all’accertamento dell’ídoneità dell’espletamento, in condizioni di specifica autonomia esecutiva, di mansioni per cui è richiesta una particolare abilità ed esperienza professionale ed adeguata conoscenza teorica, sulla base di apposite prove d’esame teoriche e pratiche, da parte di una commissione tecnica di cui farà parte un esperto esterno; c) la decorrenza economica dell’inquadramento superiore suddetto sarà quella successiva all’accertamento della suddetta idoneità .

3 ORARIO DI LAVORO Le prestazioni inerenti alle prove ordinarie le prove antegenerali, generali e spettacoli vengono stabilite in 4 ore. L’orario di lavoro avrà inizio, di norma un’ora prima dell’inizio dell’orario fissato dall’ordine del giorno sia per le prove sia per le recite di Opere e Balletti. E’ altresì consentita la chiamata anche in orario successivo all’inizio dello spettacolo. Per ìl pieno utilizzo della prestazione lavorativa nell’ambito dell’orario normale di lavoro, il personale serale potrà essere impegnato, avuto riguardo alle mansioni di competenza, in qualsiasi lavoro richiesto dal competente Capo Reparto. 1. 4 MANSIONI Il personale serale, secondo la categoria di appartenenza, è tenuto ad espletare, con normale capacítà, tutti i lavori ìnerenti la sua qualifica professionale, nonché rientranti nella consuetudine teatrale. Nell’assegnazione del lavoro si terrà conto di una distribuzione equa delle prestazioni fra il personale, salvaguardando le specificità professionali e fatte salve le norme specifiche riguardanti la tipologia a termine o a tempo indeterminato del rapporto di lavoro. 1. 5. FLESSIBILITA’ DI IMPIEGO Il personale serale potrà offrire la propria disponibilità ad essere impiegato in attività di reparti diversi di quello di normale inserimento. Il Capo Reparto potrà accogliere la richiesta, qualora se ne verifichi l’esigenza, previa valutazione delle competenze professionali del richiedente. 1. 6 TRATTAMENTO ECONOMICO Per ogni prestazione il lavoratore avrà diritto a percepire una retribuzione globale pari al 60% della retribuzione giornaliera (minimo tabellare CCNL dipendenti Enti lirici, indennità di contingenza, assegno Scala come determinato HYPERLINK “\\Leporello\archivio accordi sindacali 1987 2006\1990 04 10 lav. a prestazione serale.doc”dall’accordo aziendale del 10/4/90, elemento aggiuntivo del minimo tabellare nei valori corrispondenti all’inquadramento previsto dal rinnovo del CCNL 29/11/95, dell’incremento dell’elemento distinto della retribuzione previsti nei rispettivi livelli inquadramentali del su richiamato rinnovo contrattuale) della corrispettiva categoria a cui esso appartiene, maggiorata della speciale indennità pari al 34% in sostituzione pro-rata del trattamento di fine rapporto, della 13esima mensilità, della 14esima mensilità, del premio di produzione, delle ferie, nonché di ogni altra eventuale indennità di legge e contrattuale. 1. 7 LAVORO STRAORDINARIO E LAVORO NOTTURNO Il lavoro straordinario, notturno e festivo è compensato con la retribuzione oraria aggiornata delle percentualì appresso stabilite: lavoro straordinario diurno 50% lavoro notturno 70% lavoro straordinario notturno 100% lavoro festivo 60% lavoro straordinario festivo 100% Le maggiorazioni suddette non sono cumulabili, intendendosi che la maggiore assorbe la minore. Ad eccezione delle recite, e delle prove generali il cui orario in regime normale termina alle ore 1 e delle prove antegenerali il cui orario normale termina alle ore 24, 30, qualsiasi altra prestazione effettuata dopo le ore 24 sarà compensata con la maggiora zione stabilita per il lavoro notturno. 1. 8 GIORNI FESTIVI E’ considerato lavoro festivo quello svolto nei giorni stabiliti come festivi dal vigente C.C.N.L. degli operai dipendenti dall ‘Ente. 1. 9 MANIFESTAZIONI FUORI SEDE E PRESTAZIONI DIURNE Per esigenze derivanti dall’attività dell’Ente il personale a presta zioni discontinue, può essere chiamato a espletare l’attività diurna in sede o fuori sede. In tale caso la durata normale della prestazione è stabilita in 4 ore. Si precisa che laddove il lavoratore, al quale vengano richieste eventuali prestazioni diurne o fuori sede, dimostri di non essere in grado di svolgere l’attività richiesta, fornendo adeguata e valida giustificazione, la Direzione della Fondazione ne terrà conto 1. 10 CONTRIBUTI SINDACALI L’Ente su delega individuale rilasciata dal lavoratore, tratterrà i contributi sindacali nella misura dell’1% della retribuzione per devolverli all’Organizzazione Sindacale indicata. 1.11 RISOLUZIONE DEL RAPPORTO PER LIMITI DI ETA’ Il personale serale che raggiunge il limite fissato dalla legge per il pensionamento di vecchiaia cesserà di ufficio dal servizio. 2.NORMATIVA RISERVATA AL PERSONALE ESTERNO SERALE CON RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO. 2.1 OBBLIGO DI RISPOSTA ALLA CHIAMATA Il personale esterno serale a prestazioni discontinue a tempo indeterminato, ha l’obbligo di risposta alla chiamata. La chiamata verrà effettuata entro il termine previsto dal CCNL per le variazioni dell’ordine del giorno. A fronte del succitato obbligo di risposta alla chiamata, sarà riconosciuta una maggiorazione del 20%, calcolata sugli istituti contrattuali previsti dalla Legge, per i giorni non lavorati nei 12 mesi. Resta inteso che le giornate mensili prese in considerazione saranno al massimo 26. Saranno garantite, limitatamente al personale a tempo indeterminato, 22 prestazioni mensili su 11 mesi cumulabili su base stagionale intendendo per stagione il periodo ricompreso fra l’inizio delle prove del primo spettacolo di lirica o di balletto successivo alla pausa feriale, e il termine della stagione lirica e di balletto. Le prestazioni garantite non sono cumulabili con la maggiorazione del 20%. 2.2. MANCATA RISPOSTA E INDISPONIBILITA’ALLA CHIAMATA Nel caso in cui il personale non risponda alla chiamata senza previa comunicazione in tempo utile, verrà sottoposto a procedimento disciplinare a norma di legge e dell’art 33 del vigente CCNL. In ogni caso, tre mancate risposte alla chiamata senza accertata previa comunicazione in tempo utile comporteranno la risoluzione automatica del rapporto di lavoro. In deroga a quanto previsto dalla Legge sull’obbligo di risposta alla chiamata, sarà accettata dalla Fondazione l’indisponibilità del lavoratore alla chiamata, per un massimo di 5 giornate nella stagione. Sarà cura del lavoratore comunicarlo in tempo utile alla Fondazione di norma prima della conferma dell’ordine settimanale. Le 5 giornate potranno essere singole o plurime. Il superamento del limite delle 5 giornate di indisponibilità, comporterà la risoluzione automatica del rapporto di lavoro. 2.3. SCATTI DI ANZIANITA’ A partire dalla data di firma del presente accordo, ai lavoratori con contratto intermittente con obbligo di risposta alla chiamata, saranno riconosciuti gli scatti di anzianità previsti dal Ccnl di riferimento e inizieranno a maturare calcolando i giorni effettivamente lavorati. 2.4 TRATTAMENTO DI MALATTIA Sarà riconosciuto ai lavoratori con contratto intermittente con obbligo di risposta alla chiamata, previo specifica autorizzazione della Sede INPS di Milano Missori, per i giorni di effettivo lavoro, il trattamento di malattia previsto dal Ccnl per i lavoratori subordinati. 3.DECORRENZA. La decorrenza del presente accordo è fissata a partire dal 4.CONDIZIONE DI APPLICABILITA’ La presente normativa potrà essere applicata solo in quanto compatibile con l’annunciata revisione legislativa delle norme sul lavoro (c.d “Job Act”)

 

Altri ritrovamenti amianto nel teatro alla Scala. Comunicato stampa sul processo Eternit

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 00:31

Ambiente Salute ComitatoTeatro Scala Dalle ultime  analisi che abbiamo costretto a fare sul parco luci del teatro alla Scala, ci comunicano il ritrovamento di amianto in un altro tipo di proiettore . Oltre ai pollux polaris svoboda castor e Sirio di cui vi abbiamo già dato notizia e che son stati in gran parte smaltiti grazie alla nostra determinazione, entriamo di nuovo in allerta nel cercare e segnalare i cosiddetti Mizar cioè proiettori 500w fresnel. Ci è giunta notizia, ma non abbiamo documentazione, che in un altro modello di proiettore è stato trovato amianto.

La lista completa dei proiettori ammalorati sonno a questo punto di almeno duecento pezzi.
In via Dammler invece, nei depositi della Scala alle porte di Milano, in particolare nel magazzino dell’attrezzeria ci sono trenta coperture di catene che sorreggono il capannone ricoperte di amianto, che a detta dei lavoratori, da adesso sono monitorate dalle autorità comunali .

Comunicato stampa sul processo Eternit.

Stringendoci ai familiari delle vittime di Casale Monferrato per il dolore provocato dalla beffa della sentenza di cassazione sul processo eternit inoltriamo il comunicato stampa del comitato in difesa della  salute  di sesto San Giovanni che condividiamo.
La rabbia  per una sentenza di ” classe” che concede l’impunita al padrone responsabile della morte di migliaia di operai e cittadini per amianto, accresce la nostra sete di giustizia.
A presto.
Il comitato ambiente salute del teatro Scala.

Comunicato stampa

 

INGIUSTIZIA E’ FATTA: UCCIDERE PER IL PROFITTO E’ UN DIRITTO DEL PADRONE

ANNULLATA PER PRESCRIZIONE LA CONDANNA DEL PADRONE ETERNIT

 

La Corte di Cassazione, accogliendo la tesi del procuratore generale Francesco Iacoviello, ha annullato la condanna a 18 anni di reclusione del magnate svizzero Stephan Schmidheiny, padrone e Amministratore Delegato della fabbrica Eternit, (uno degli uomini più ricchi del mondo) che si è arricchito sulle pelle di decine di migliaia di operai, lavoratori e cittadini nel mondo.

La ‘giustizia’ ha stabilito che, pur avendo provocato la morte di migliaia di lavoratori e cittadini, essendo passato troppo tempo, il reato è prescritto.

Così il responsabile della morte – solo in Italia – di centinaia di lavoratori nei 5 stabilimenti dell’Eternit italiana (Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera, Bagnoli e Siracusa) e di migliaia di cittadini rimane impunito e se la cava senza neanche aver chiesto scusa.

Facendo propria la tesi del procuratore generale della Cassazione, che aveva chiesto l’annullamento della sentenza d’appello per prescrizione affermando che «Anche se oggi qui si viene a chiedere giustizia, un giudice tra diritto e giustizia deve scegliere il diritto», il Tribunale assolve il colpevole e condanna le vittime, che non saranno neanche risarcite.

Per la Corte di Cassazione il diritto di vita e di morte del padrone viene prima della giustizia dovuta alle vittime di un crimine contro l’umanità – di cui tanti si riempiono la bocca – che a Casale come in tanti altri luoghi non solo ha ucciso, ma continua e continuerà ad uccidere ogni giorno.

 

Per anni Schmidheiny, industriali e manager senza scrupoli, pur di risparmiare pochi centesimi e aumentare i profitti, non hanno esitato a far lavorare gli operai senza adeguate misure di sicurezza, non hanno rispettato le minime misure di prevenzione e di protezione individuale e collettiva che la lavorazione della fibra killer amianto necessitava. Insieme ai lavoratori, sono morti migliaia di cittadini per mesotelioma, tumori polmonari, asbestosi e altre patologie dell’amianto, uomini e donne “colpevoli” solo di aver respirato la fibra killer senza nessuna protezione, e purtroppo altre ne moriranno.

 

Ora questa sentenza dice che il “diritto” dei padroni vale di più della giustizia. Così tanti industriali come Stephan Schmidheiny, vedranno legittimato il loro “diritto” a continuare ad arricchirsi sfruttando, avvelenando e inquinando i lavoratori e cittadini con le loro fabbriche di morte.

Questo sistema economico, politico, giudiziario basato sullo sfruttamento dell’uomo concede l’impunità e la licenza di uccidere a chi ha soldi per comprarsela. Al danno si aggiunge la beffa.

 

ANCORA UNA VOLTA GLI INTERESSI DEL PADRONE VENGONO PRIMA DELLE VITTIME E DEL DOLORE DEI FAMIGLIARI E DEGLI AMICI.

Da anni ci battiamo contro la prescrizione e per la sicurezza nelle fabbriche e nei territori in tutte le fabbriche e luoghi di lavoro. Ora è giunto il momento della lotta dura, organizzata, contro un sistema che protegge i carnefici contro le vittime.

Senza delegare più a nessuno la difesa dei nostri diritti e interessi.

 

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

Sesto San Giovanni 19 novembre 2014

e-mail: cip.mi@tiscali.it

10 Novembre 2014

Sciopero Generale alla Scala

Filed under: Comunicati Cub,General — Lavoratoriscala @ 00:48

                           

Al Teatro alla Scala il 14 novembre

L’attacco ai diritti dei lavoratori deve essere combattuto con la lotta e con l’unico strumento efficace: lo Sciopero Generale

 

Il governo vende un piano per il lavoro che non avrà effetti sul piano occupazionale ma produrrà solo più precarietà e cancellerà le residue tutele.  In contemporanea, la legge di stabilita 2015 taglia di 15 miliardi di spesa pubblica riducendo ancor più occupazione, servizi e redditi dei ceti popolari.

Con il D.L. Art Bonus (legge Franceschini)  e il via libera ai licenziamenti siamo nella fase in cui si scarica sui lavoratori la crisi provocata da  manager incapaci che hanno portato le Fondazioni Liriche Sinfoniche al fallimento.

I tagli a regioni e comuni previsti da questo governo ridurranno ancor più gli investimenti alla Cultura e allo spettacolo. Di conseguenza alla Scala, dopo l’Expo, diventano a rischio i posti di lavoro oltre all’integrativo. Questo non e’ allarmismo ma  consapevolezza che bisogna prevenire con la lotta ciò che  sta succedendo a Genova, Firenze, Roma.

Ci chiedono di lavorare il 1°Maggio 2015 per sollazzare capi di stato e ministri della Cultura che, con le loro scelte, provocano la chiusura a catena dei Teatri.

Franceschini ha dichiarato: “Quattordici fondazioni lirico sinfoniche sono troppe per le risorse del Paese”

Noi il 1° Maggio saremo con i lavoratori che si battono contro il lavoro sottopagato !

Nell’immediato alla Scala esigiamo che :

Diritti ai lavoratori/trici cosiddette a prestazioni serali finora negati come malattia, maternità, copertura Inail, ferie, trasformando l’attuale contratto in part-time contrattato

Rispetto delle graduatorie nel turn over

Sblocco delle categorie

L’eventuale settimo giorno lavorativo deve essere compensato da uno zero ore aggiuntivo

Rispetto del CCNL in fatto di trasferte/distaccamenti.

Contratto subordinato ai nuovi assunti. No alle cooperative, stage o tirocini per sottopagare e negare diritti ai lavoratori.

Ferie, devono essere concordate con la rsu tenendo conto anche delle esigenze dei lavoratori

Trasparenza del bilancio

Discussione del piano industriale dopo expo

Riconoscimento della Cub all’interno del teatro.

07 Novembre 2014

Per difendere il nostro Futuro

Il 14 NOVEMBRE 2014  tutti a Milano, L.go Cairoli ore 9,30.

CUB: proclamato lo sciopero generale unitario il 14 novembre con manifestazioni nelle principali città contro le politiche del governo Renzi e dell’Unione Europea. 

TELEGRAMMA DI INDIZIONE DELLO SCIOPERO GENERALE

http://www.cub.it/192-notizie/in-evidenza/9854-il-14-novembre-2014-la-cub-confederazione-unitaria-di-base-indice-lo-sciopero-generale-di-24-ore

Il 14 NOVEMBRE 2014 La Confederazione Unitaria di Base indice lo SCIOPERO GENERALE di 24 ORE

La politica economica del governo Renzi è un incubo per lavoratori, disoccupati e pensionati e un sogno realizzato per il  padronato.

Il governo vende un piano per il lavoro che non avrà effetti sul piano occupazionale ma produrrà solo più precarietà e cancellerà le residue tutele.  In contemporanea, la legge di stabilita 2015 taglia di 15 miliardi di spesa pubblica riducendo ancor più occupazione, servizi e redditi dei ceti popolari.

Milano, L.go Cairoli ore 9,30.
Roma, Piazza Della Repubblica ore9,30

Torino, Piazza Arbarello ore 10,00
Firenze, Piazza Puccini ore 9,30
Palermo, Piazza Politeama ore 9,30

 Prendi il manifesto in formato .pdf

Il governo realizza invece il sogno dei padroni: lavoratori sempre più asserviti e meno tasse; questa volta si vedono cancellati i contributi per tre anni ai  nuovi assunti e ridotta di 6,5 miliardi l’irap.
La disoccupazione è e resterà alta e altissima quella giovanile, perché è in crisi il modello di sviluppo basato sugli interessi del capitale, e perché gli investimenti pubblici da tempo sono in caduta libera.

Basta con la Precarietà

Filed under: Comunicati Cub,General — Lavoratoriscala @ 00:06
  • basta precarietà pg 1

    basta precarietà pg 1

    basta precarietà pg 2

    basta precarietà pg 2

    VENERDI 14 NOVEMBRE IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DEI SINDACATI DI BASE UN GRUPPO DI LAVORATORI SCALIGERI , ACCOMPAGNATI DALLA BANDA DEGLI OTTONI A SCOPPIO, HANNO CONSEGNATO DAPPRIMA AL PRESDENTE DELLA FONDAZIONE PISAPIA E POI IN SOVRINTENDENZA, LE PRIME 50 FIRME DI  LAVORATORI cosiddetti SERALI  CHE ADERISCONO ALLA PROPOSTA DELLA  CUB INFO SPETTACOLO DI PASSARE AL PART -TIME  COME FORMA CONTRATTUALE PER OTTENERE GLI ISTITUTI QUALI MALATTIA INFORTUNIO E MATERNITA’ ANTICIPATI DALL’AZIENDA .

  • ANCHE PLACIDO DOMINGO IL  GRANDE SOLISTA HA FIRMATO IL DOCUMENTO , IN SOLIDARIETA’ CON  SARTE  TRUCCATRICI E TUTTO IL PERSONALE  SERALE.
  • BASTA CON LA PRECARIETA’NEL LAVORO E NELLA VITASiamo lavoratrici e lavoratori dipendenti della “FondazioneTeatro Alla Scala” e svolgiamo leseguenti mansioni: sarte serali, trucco e parrucchieri/e, calzolaie, attrezzisti/e, velaristi/e,assistenti regia, personale di sala (cosiddette maschere), personale addetto ai servizi igienici,ispettori di palcoscenico  impiegate/i  ecc..Lavoriamo con una tipologia contrattuale denominata (anche a seguito di ricorsi allaMagistratura) “contratto a tempo indeterminato a prestazioni discontinue”.In pratica abbiamo un contratto a tempo indeterminato, ma non godiamo degli stessi diritti

    degli altri dipendenti assunti a tempo indeterminato. Con due sentenze la Corte d’Appello di

    Milano ha escluso che si tratti di lavoro discontinuo, ritenendo invece che le maschere siano

    lavoratori part time con un contratto ordinario. In sostanza la Scala ha deciso unilateralmente

    di qualificarci intermittenti contro la nostra volontà e così provocandoci un grave danno

    Tutti noi sottoscrittori, intendiamo richiedere il superamento di questa situazione in essere ed

    un nuovo assetto contrattuale più consono, tutti noi lavoriamo in Teatro da tempo, da molti

    anni, alcuni di noi da più di 25 anni.

    • Che a tutti i lavoratori, delle tipologie sopra richiamate, dal primo ottobre

    sia riconosciuto un contratto a tempo indeterminato part-time o full time a seconda

    della posizione organizzativa occupata, tenendo conto anche delle esigenze personali. Il

    tabellone mensile delle convocazioni deve essere reso noto ad inizio mese per

    organizzare l’esistenza individuale oltre che il servizio;

    • Conseguentemente a quanto sopra scritto, chiediamo che ad ogni

    lavoratore venga consegnata una lettera indicante ruoli, mansioni, livelli ed orario

    (giornaliero, settimanale, mensile, trimestrale, annuale) e la retribuzione

    corrispondente. Considerando che la paga globale riconosciuta risale ad oltre dieci anni

    addietro chiediamo che i parametri siano adeguati al mutato costo della vita, con

    aumento per ciascun addetto non inferiore al 20%, spalmando la retribuzione su tredici

    mensilità anche ai fini contributivi e parametrando malattia, infortunio, maternità alla

    quota dei turni minimi riconosciuti;

    • Chiediamo che, a tutti i lavoratori di cui sopra, sia retribuito, secondo le

    regole ordinarie del part time o del full time, come a tutti, con anticipazione

    direttamente dalla Fondazione Teatro Alla Scala quanto segue: malattia, infortunio,

    maternità, ferie, TFR, permessi retribuiti ed ex festività previsti dal CCNL di settore,

    permessi sindacali, permessi per cariche ed impegni elettorali, permessi per eventi

    luttuosi, congedi matrimoniali, aspettative retribuite previste per Legge, donazione

    sangue, visite specialistiche e tutto quanto previsto da CCNL, Leggi e Contratti Aziendali;

    • Oltre all’accettazione dei punti precedenti, chiediamo alla Fondazione

    Teatro Alla Scala che chiuda ogni contenzioso legale e giudiziario in essere e riguardante

    le questioni di cui sopra.

    I sottoscritti lavoratori/trici della “Fondazione Teatro Alla Scala” intendono affidare, alla

    Segreteria della CUB Informazione & Spettacolo ed alla CUB Scala, il mandato alla definizione di

    tale accordo con il nuovo Sovrintendente Dott. Pereira ed il Presidente, Avv. Giuliano Pisapia.

    Letto, firmato e sottoscritto,

  • COGNOME E NOME ATTIVITA’ SVOLTA FIRMA LEGGIBILEScarica il modulo da firmare. clicca sul link……………………………………………………………………………………………………………………………………………………BASTA CON LA PRECARIETA…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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27 Ottobre 2014

Evviva la libertà di parola, Mary Garret ha vinto e ritorna alla Scala

Filed under: Articoli stampa,General — Lavoratoriscala @ 22:53

La vertenza

Mary Garret potrà tornare a ballare alla Scala
Accolto il ricorso della ballerina di Cosenza

Maria Francesca Garritano aveva denunciato i disagi delle ballerine, fino all’anoressia. Ora la Corte d’Appello di Milano ha accolto il suo ricorso e dovrà essere reintegrata nel famoso teatro
Mary Garret potrà tornare a ballare alla Scala<br /><br />
Accolto il ricorso della ballerina di Cosenza

Mariafrancesca Garritano, Mary Garret

 

COSENZA – Maria Francesca Garritano, la ballerina di Cosenza esclusa dalla Scala di Milano dopo le sue affermazioni sul mondo della danza, potrà tornare  a ballare nel famoso teatro. La sezione lavoro della Corte d’Appello ha accolto il suo ricorso, annullato la sentenza di primo grado e disposto il reintegro di Mary Garret al suo posto di lavoro.

«Ancora non ho avuto tempo di parlare con il mio legale, ma se è così non posso che essere contenta, adesso però sto insegnando quindi non posso stare al telefono..». Serena e tranquilla come sempre Maria Francesca Garritano, in arte Mary Garret, la ballerina della Scala che qualche anno fa mise a soqquadro il mondo della danza sfatando il mito di un universo incontaminato. Parlò di competizioni, sacrifici e soprattutto di anoressia, che lei stessa aveva vissuto in prima persona e per questo la Scala, dove ballava da quando aveva 18 anni la licenziò.

Un licenziamento subito impugnato davanti al Tribunale di Milano che però le diede torto (LEGGI).  Fino alla vittoria di oggi in secondo grado.

«Siamo ovviamente molto soddisfatti – ha detto il legale della ballerina Alessandro Russo -. Abbiamo sempre ritenuto di aver ragione, non c’è mai stato alcun intento di danneggiare la Scala, si sono creati una serie di equivoci e questo finalmente è stato capito».

«Ora Maria Francesca potrà tornare in teatro, a fare il lavoro per cui studia e si impegna da quando era una bambina – ha detto ancora il legale -. La sentenza di primo
grado del Tribunale di Milano era stata ingiusta, la sezione lavoro della Corte d’Appello ha rimesso le cose a posto».

Garritano, nata a Cosenza nel 1978, nel 2010 aveva pubblicato “La verità vi prego sulla danza!”. Nel libro smontava l’immagine un pò romantica e flautata delle ballerine di danza classica, descrivendo una realtà di tutti i giorni fatta in realtà di sacrifici e competizione personale. Aveva parlato della sue esperienze personali, di maestre di danza che la prendeva in giro perchè cicciotella, dei suoi ricordi non proprio piacevoli.

«Un libro rivolto a tutti coloro che, non essendo addetti ai lavori – spiegò allora – percepiscono il mondo dell’arte attraverso il proprio intimo sentire e che si stupiscono quando scoprono che non sempre le cose sono come sembra». Ma a provocare le furie della Scala furono alcune interviste che rilasciò successivamente, in particolare a media inglesi. Disse a chiare lettere che ‘una danzatrice della Scala su cinque soffre di disturbi alimentarì. «L’ho fatto perchè credo che informare e informarsi sia un passo importante – disse – Non ho cercato pubblicità, nè volevo danneggiare nessuno». Ma dal teatro scaligero, dove in quegli anni era una ballerina solista, partì nel 2012 il licenziamento per “giusta causa”.  Ora, se vuole, potrà tornare alla Scala, anche se in realtà in questi anni Mary Garret non si è mai allontanata dal mondo
della danza. E soprattutto ha continuato la sua battaglia contro l’anoressia: ha fondato Danza in Salute, per insegnare che si può stare sulle punte senza mortificare il corpo e l’anima.

fonte Il Quotidiano della Calabria
 

lunedì 27 ottobre 2014 20:04

6 Ottobre 2014

Amianto al Teatro alla Scala: nuovi ritrovamenti, presenza di fibre di amianto sui proiettori illuminanti di scena

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 18:14

Urgente richiesta d’informazione, verifica e bonifica dell’amianto contenunto nei proiettori di scena usati dal reparto tecnico elettricisti.

La Cub Informazione insieme al Comitato ambiete e salute del teatro scala chiede chiarementi dopo la verifica della presenza di fibre di amianto negli apparecchi illuminanti di scena, quotidianamente utilizzati dai elletricisti del teatro,

VEDI pdf .

richiesta accertamenti

logo_CUB Ambiente Salute ComitatoTeatro Scala

 

2 Ottobre 2014

Massima solidarietà a coro e orchestra del teatro dell’opera di Roma

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 22:25

Con un odioso colpo di spugna il Cda della Fondazione del teatro dell’opera intende spazzar via coro e orchestra.  Nel peggiore dei modi Marchionne style, il presidente del Cda Ignazio Marino sindaco di Roma e il  sovrintendente Fuortes trovano il sostegno  ributtante  del ministro Franceschini.

Gravissimo e inquietante  il segnale che arriva a tutti i lavoratori della lirica. Lo strapotere del Cda anche in fondazioni oggi virtuose come la Scala potrebbe  in un prossimo domani fare a fette chiunque dentro i teatri ? Soprattutto quando con un contratto unico,  la “beata autonomia”, in Scala rimarremo isolati dal resto d’italia.

Riccardo Muti, tra l’altro, che si ergeva a paladino degli artisti, si evince, sia scappato dalla nave proprio come qualcuno innominabile.

Vergogna. Don’t come back to Milano please.

Solidarietà massima ai lavoratori  del teatro dell’opera di Roma.

C.u.b.  Info/spettacolo

logo_CUB

vedi articolo sul corriere qua sotto nel link

http://roma.corriere.it/notizie/cultura_e_spettacoli/14_ottobre_02/opera-roma-cda-licenziamento-collettivo-orchestra-coro-8160594a-4a4a-11e4-9fe4-a545a65e6beb.shtml

4 Settembre 2014

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo. (14G00121) (GU n.175 del 30-7-2014)

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 10:51

 

Art. 5
Disposizioni urgenti in materia di organizzazione
e funzionamento delle fondazioni lirico sinfoniche
1. All’articolo 11
del decreto
legge 8 agosto 2013, n. 91,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, lettera g), e’ aggiunto, in fine, il seguente
periodo:
«Nelle more d
ella definizione del procedimento di contrattazione
collettiva nel settore lirico
sinfonico di cui all’articolo 2 del
decreto
legge 30 aprile 2010, n. 64, convertito, con modificazioni,
dalla legge 29 giugno 2010, n. 100, le fondazioni lirico
si
nfoniche
che hanno presentato il piano di risanamento ai sensi del presente
articolo possono negoziare ed applicare nuovi contratti integrativi
aziendali, compatibili con i vincoli finanziari stabiliti dal piano,
purche’ tali nuovi contratti prevedano l’assorbimento senza ulteriori
costi per la fondazione di ogni eventuale incremento del trattamento
economico conseguente al rinnovo del Contratto collettivo nazionale
di lavoro (C.C.N.L.) e ferma restando l’applic
azione del procedimento
di cui al comma 19 in materia di autorizzazione alla sottoscrizione
degli accordi in caso di non conformita’ dei contratti aziendali con
il contratto nazionale di lavoro;»;
b) il comma 13 e’ sostituito dal seguente:
«13.
Per il personale eventualmente risultante in eccedenza
all’esito della rideterminazione delle dotazioni organiche di cui al
comma 1, alle fondazioni di cui al medesimo comma, fermo restando il
divieto di procedere a nuove assunzioni a tempo in
determinato, e’
estesa l’applicazione dell’articolo 2, comma 11, lettera a), del
decreto
legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni,
dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ivi comprese le disposizioni in
materia di liquidazione del t
rattamento di fine rapporto comunque
denominato. Il personale amministrativo e tecnico dipendente a tempo
indeterminato alla data di entrata in vigore del presente decreto che
risulti ancora eccedente, e’ assunto a tempo indeterminato, tramite
proce
dure di mobilita’ avviate dalla fondazione, dalla societa’ Ales in base alle proprie esigenze produttive nei limiti della

sostenibilita’ finanziaria consentita dal proprio bilancio e senza
nuovi o maggiori oneri per la finanza pubbli
ca, previa prova
d’idoneita’ finalizzata all’individuazione dell’inquadramento nelle
posizioni disponibili, applicando al personale assunto la disciplina
anche sindacale in vigore presso Ales S.p.A.»;
c) al comma 15, alinea, le parole: «30
giugno 2014» sono
sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2014»;
d) al comma 15, lettera a), numero 5), sono aggiunte, in fine, le
seguenti parole: «Continuano ad applicarsi, in quanto compatibili, le
disposizioni dell’articolo 14 del decreto legislativo 29 giugno 1996,
n. 367.»;
e) il comma 16 e’ sostituito dal seguente:
«16. Le nuove disposizioni statutarie si applicano con decorrenza
dal 1° gennaio 2015. La decorrenza puo’ comunque essere a
nticipata in
caso di rinnovo degli organi in scadenza. All’entrata in vigore delle
nuove disposizioni statutarie si rinnovano gli organi di
amministrazione, ivi incluso il collegio dei revisori dei conti. Il
mancato adeguamento delle disposi
zioni statutarie nei termini di cui
al presente articolo determina comunque l’applicazione dell’articolo
21 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367.»;
f) nel comma 19, secondo periodo, sono aggiunte, in fine, le
seguenti parole:
«, in
tendendosi per trattamento fondamentale dei dipendenti delle
fondazioni lirico
sinfoniche il minimo retributivo, gli aumenti
periodici di anzianita’, gli aumenti di merito e l’indennita’ di
contingenza»;
g) dopo il comma 21, e’ inserito i
l seguente:
«21
bis. Nell’ambito del rilancio del sistema nazionale musicale di
eccellenza, sono altresi’ determinati, con decreto del Ministro dei
beni e delle attivita’ culturali e del turismo non avente natura
regolamentare da adottarsi, di co
ncerto con il Ministro dell’economia
e delle finanze, entro il 31 luglio 2014, i criteri per la
individuazione delle fondazioni lirico
sinfoniche che, presentando
evidenti peculiarita’ per la specificita’ della storia e della
cultura o
peristica e sinfonica italiana, per la loro funzione e
rilevanza internazionale, per le capacita’ produttive, per i
rilevanti ricavi propri, nonche’ per il significativo e continuativo
apporto finanziario di soggetti privati, si
dotano di forme
organizzative speciali. Le fondazioni dotate di forme organizzative
speciali, non rientranti nella fattispecie di cui al comma 1,
percepiscono a decorrere dal 2015 un contributo dello Stato a valere
sul Fondo unico dello spet
tacolo di cui alla legge 30 aprile 1985, n.
163, determinato in una percentuale con valenza triennale, e
contrattano con le organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative un autonomo contratto di lavoro che regola all’unico
li
vello aziendale tutte le materie che sono regolate dal Contratto
collettivo nazionale di lavoro (C.C.N.L.) di settore e dagli accordi
integrativi aziendali, previa dimostrazione alle autorita’ vigilanti
della compatibilita’ economico
finanziaria degli
istituti previsti e
degli impegni assunti. Tali fondazioni sono individuate con decreto
del Ministro dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo, da
adottarsi entro il 31 ottobre 2014, aggiornabile triennalmente, e
adeguano i propri statut
i, nei termini del comma 16, in deroga al
comma 15, lettere a), numeri 2) e 3), e b), del presente articolo.»
2. Al fine di valorizzare e sostenere le attivita’ operistiche
nella capitale d’Italia, la «Fondazione Teatro dell’Opera di Roma»
a
ssume il nome di Fondazione «Teatro dell’Opera di Roma Capitale».
3. Le amministrazioni straordinarie delle fondazioni
lirico
sinfoniche di cui all’articolo 21 del decreto legislativo 29
giugno 1996, n. 367, che non abbiano ancora adegu
ato i propri statuti
alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono prorogate
sino alla nomina dei nuovi organi ordinari a seguito della

approvazione del nuovo statuto con le modalita’ e nei termini

previsti nell’articolo
11 del decreto
legge n. 91 del 2013,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 112 del 2013, cosi’
come modificato dal comma 1 del presente articolo, e comunque previa
verifica della sussistenza degli eventuali requisiti di cui al citato
articolo 11, comma 21
bis, come introdotto dal comma 1, lettera g)
del presente articolo.
4. Il trattamento economico, ove previsto, dei componenti degli
organi di amministrazione, direzione e controllo, nonche’ dei
dipendenti, consulen
ti e collaboratori delle fondazioni
lirico
sinfoniche non puo’ superare il limite massimo retributivo
previsto dagli articoli 23
bis e 23
ter del decreto
legge 6 dicembre
2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembr
e
2011, n. 214 e successive modificazioni. Tale limite e’ riferito al
trattamento economico onnicomprensivo, incluso ogni trattamento
accessorio riconosciuto. I contratti in essere sono adeguati a
partire dalla data di entrata in vigore del
presente decreto.
5. Sono abrogati:
a) l’articolo 1 del decreto
legge 30 aprile 2010, n. 64,
convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2010, n. 100;
b) i commi 326 e 327 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre
2013, n.
147.
6. Il fondo di rotazione di cui all’articolo 11, comma 6, del
decreto
legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni,
dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, e’ incrementato, per l’anno 2014,
di 50 milioni di euro. Al relativo
onere si provvede mediante
corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui
all’articolo 1, comma 10, del decreto
legge 8 aprile 2013, n. 35,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64,
utilizzando la
dotazione per l’anno 2014 della «Sezione per
assicurare la liquidita’ alle regioni e alle province autonome per
pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli
finanziari e sanitari». Al fine dell’erogazione delle risorse di cui
al presente comma si applicano le disposizioni di cui al comma 7
dell’articolo 11 del decreto
legge n. 91 del 2013.
7. Dall’attuazione del presente articolo, ad esclusione del
comma
6, non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
pubblica.
vedi testo completo
http://www.governo.it/backoffice/allegati/75767-9458.pdf

4 Agosto 2014

Merci president, merci Hollande

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 22:59

Egregio console francese di  Milano

Con la presente intendiamo far rivolgere tramite lei  al presidente della repubblica francese il nostro vivo ringraziamento per l’interessamento ai problemi della Scala. Abbiamo preso atto della sua generosità di richiamare per ragion di stato  il sovrintendente Lissner alla guida dell’opera de Paris sottraendolo alla Scala. Per ragioni di stato ci avete liberato da colui che è costato almeno 10 milioni di euro in questo ultimo decennio alla Scala. In un periodo  di grave crisi del teatro italiano ovvero di recessione del finanziamento pubblico e di enormi sacrifici dei lavoratori .
Caro presidente Hollande immaginiamo  che per la scelta di richiamare  in patria Lissner  avrà pesato il fatto di aver   saputo che i lavoratori della Scala in questi dieci anni han dovuto rivolgersi in centinaia alla magistratura per vedersi riconosciuto dopo anni e anni  un contratto rispettoso dei diritti che in francia sono inviolabili e sacri . Le donne che lavorano alla Scala hanno sofferto e tutt’ora soffrono di contratti  capestro al limite del caporalato nei settori chiave del palcoscenico per una paga da fame . In questi anni si sono installate società di servizi esterne attraverso gare a dir poco dubbie . I rapporti sindacali sono stati pessimi . Lissner Sarà ricordato per non aver riconosciuto un’ importante organizzazione sindacale interna al teatro e soprattutto  per la grave resistenza opposta al diritto dei lavoratori ex esposti all’amianto di aver  una forma di prevenzione collettiva da parte  dalle strutture sanitarie  preposte. Lei forse non sa  che il  suo nuovo sovrintendente aveva una credit card illimitata, una macchina blu a disposizione e un autista  che portava in tutta europa i suoi parenti di cui 10 figli o giù di li’ e chissà quante mogli  . Verrà ricordato Per aver licenziato il suo autista che troppo vedeva” interessi privati con mezzi pubblici”.Verrà ricordato, Per aver lasciato fare al capo del personale concorsi pubblici a dir poco dubbi  e per aver perso centinaia di abbonati . Per decine di cooproduzioni che una cosa avevano di certo , non la qualità eccelsa a cui pensava di convincere noi lavoratori e il pubblico ma bensì le enormi provvigioni  che egli intascava e di cui  mai nessuno gli chiedeva conto come invece  han fatto a spada tratta  contro  Pereira . Per i bilanci ” magicamente” in pareggio tranne uno che è piombato sulle spalle dei lavoratori  . Verrà ricordato per non aver mai sostituito chi andava in pensione in palcoscenico tra i tecnici che  vedevano invece aumentare i carichi di lavoro e quello notturno più pericoloso . Ma soprattutto per  le decine di incidenti sul lavoro che sempre abbiamo denunciato e solo la cabala ha voluto che non ci scappasse il morto . Verrà ricordato per aver dovuto sostituire il rappresentante della sicurezza della scala d’autorità grazie alle  denunce della C.U.B. e  per l’intervento dell’A.s.l. . Il responsabile degli allestimenti allo stesso momento ( il controllato) faceva il responsabile della sicurezza  ( cioè il controllore). Ce  n’est pas possible ! esclamerà caro presidente. Lissner Verrà ricordato addirittura per aver fatto cambiare per decreto legge tramite l’ex ministro Passera e ancor prima socio c.d.a. della fondazione Scala, la possibilità di utilizzare  dei ponti mobili del palcoscenico in cui era vietatissimo (come si puo’ leggere dal mauale del costruttore) camminarci sopra durante il loro movimento, in una macchina teatrale perfettamente a norma per il movimento con sopra degli artisti. I quali  tra l’altro   devono perà adesso  firmare una liberatoria. Una semplice formalità..Sa in caso di disgrazia..
Per tutto questo  le diciamo; ” grazie Hollande”. Per averlo richiamato in patria .
Noi Sappiamo che la vera ragion di stato per lei era salvare la Scala.
Non si allarmi president  le requin ( squalo) come viene soprannominato oltralpe da voi, fa ancora in tempo a dirigerlo,  evidemment pour raison d’etat , in un acquario .
Merci president . w la Liberation (da Lissner ) w la republique w la France.
Cordialment,
cub info spettacolo

22 Luglio 2014

TEATRO LA SCALA, Lavoratori dal PD Milano

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 15:36

Milano 17.07.2014 – I lavoratori e tecnici del Teatro Alla Scala di Milano, aderenti al sindacato di Base CUB hanno raggiunto la sede del PD per chiedere un incontro in merito al Decreto “Art Bonus e Turismo” che il Governo Renzi ha posto in discussione in Senato e che precede al titolo C, la possibilità di un aumento  dei finanziamenti alle Fondazioni Lirico-Sinfoniche a patto che vi sia una riduzione del personale.

Ciò si desume facilmente dalle voci del Decreto che prevedono la gestione di “personale in esubero” tramite l’esonero dal servizio con il 50% della retribuzione per coloro che possono accedere alla pensione in deroga alla Riforma “Fornero”, e di altro “personale eccedente” attraverso la assunzione presso la “Ales S.p.A.”, e di altro ancora in altre forme.

Insomma, pare chiaro che, oltre alla volontà di stabilire un tetto ai compensi della dirigenza, si intenda coprire le mancanze finanziare e gestionali tagliando i lavoratori e tecnici delle fondazioni.

Un Paese che ha visto dimezzata la sua capacità produttiva in pochi anni e che perde ogni giorno parte del suo tessuto industriale, dovrebbe considerare il suo grande patrimonio culturale, come i teatri e le sue fondazioni lirico-sinfoniche, oggetto di rilancio economico. Basterebbe guardare i dati sul turismo della Francia, della Spagna o della Germania, che ci superano per numeri, offerta e organizzazione.

 

I lavoratori del Teatro Alla Scala hanno chiesto un intervento del PD e hanno ottenuto dichiarazione di intenti da parte dei funzionari del PD che al momento, però, non li rassicura sul proseguo del decreto alle camere.

 

https://www.youtube.com/watch?v=8Ts_rLPo5-8&feature=youtu.be

21 Luglio 2014

ASSEMBLEA LAVORATORI SERALI: STOP PRECARIETA’

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 22:42

Milano 18 luglio 2014

ASSEMBLEA LAVORATORI SERALI:   STOP PRECARIETA’

La C.u.b. Info Spettacolo Scala vi invita all’assemblea martedì 22 luglio Presso la sede di Viale Lombardia 20   MM Piola Alle ore 17,30

O.d.g.: Presentazione proposta piattaforma contrattuale per le lavoratrici e lavoratori considerati serali o a prestazione discontinua per uscire dalla precarietà.

Il lavoro è frutto di tutte le assemblee fatte quest’anno sull’argomento.

Fai passaparola con i /le colleghi/e

Saluti

Segr. prov. c info spettacolo Roberto D’ambrosio

ll patronato della Cub in via lombardia 20 è disponibile per la compilazione delle domande di sostegno al reddito.

Per appuntamenti.vedi http://www.cub.it/servizi-cub/caf

CAF - CUB - Centri assistenza fiscale


 

Lombardia

 CITTA INDIRIZZO CAP TELEFONO FAX E-MAIL
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Pavia (PV) Viale Indipendenza, 42 27100 038221221 038221221 pavia.af@cub.it
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17 Luglio 2014

Lettera inviata alla commissione cultura Senato

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 20:00
Cari Senatori,               Senato della Repubblica - Torna alla Home page
Oggi noi lavoratori della Scala abbiamo manifestato a Milano
sotto la sede direzionale del PD, partito di maggioranza al 
governo e in parlamento, per chiedere di invertire rotta nel
decreto art bonus cultura all'art 5 che si occupa di fondazioni
lirico sinfoniche.
Non bisogna fare cassa sulla pelle di chi si ammala e nè 
ottenere un fondo di rotazione trasformando in esuberi il 50% 
dell'organico tecnico e amministrativo fisso.
I dirigenti milanesi del Pd ci hanno espresso solidarietà e
hanno condiviso le nostre istanze a tutela della Scala e 
dell'opera in italia. In commissione cultura al senato, ci 
risulta che la maggioranza non ha  cambiato una virgola del 
testo approvato  alla camera tra cui il trattamento di  malattia 
con decurtazione al 50% della paga.
Noi consideriamo questa scelta un errore gravissimo. 
Lunedì il decreto passa nell'aula del senato.
Auspichiamo un salto di qualità.
Gli emedamenti migliorativi su malattia e non solo,
saranno ripresentati da  Sel e Cinquestelle. Il presidente
 della fondazione Scala Pisapia è stato messo al corrente 
della grave situazione tramite  il suo capo gabinetto.
Facciamo appello affinchè votiate gli emendamenti che 
salvaguardano i diritti dei lavoratori.

Cordiali saluti.

Il segretario Provinciale
Roberto D'ambrosio
Confederazione Unitaria di base /info-spettacolo Scala


In allegato il volantino inviato con la lettera.

ONOREVOLI SENATORI E DEPUTATI, NON TOCCATE I DIRITTI DEI LAVORATORI DEI TEATRI LIRICI SINFONICI

 

Dal 2005 ci troviamo di fronte a continui e  goffi tentativi di aggiustamenti della fallimentare Legge Veltroni (1996) sulle Fondazioni Liriche , secondo la quale  l’ingresso dei privati  avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi del settore . Non è stato così ed oggi ci troviamo al maldestro ultimo coup de théâtre del governo Renzi  che intende “sanare” i buchi di bilancio prodotti “dall’allegra brigata dei sovrintendenti”, facendo pagare ai lavoratori i costi pesantissimi della crisi della Lirica.
E’ fondamentale  eliminare completamente il comma 19 dell’art. 11  della legge Bray. Poiché, oltre a colpire il diritto alla malattia, (seppur favorevoli alle assunzioni per concorso pubblico), colpisce le assunzioni, blocca il turn over e viola i diritti dei lavoratori con contratti precari.

 

Vorremmo che la malattia, essendo i Teatri d’Opera  fondazioni di diritto privato, avesse un trattamento da aziende diritto privato, sia per il trattamento economico, che per le fasce di controllo medico fiscale.

E’ inaccettabile che  la governance delle fondazioni liriche  e dunque gli stipendi dei manager dei Teatri e dei cda siano normati  dal diritto privato con cifre da capo giro  corredati da infiniti benefit e rapporti a tempo indeterminato, mentre ai lavoratori  viene assegnato la comparazione a  pubblica amministrazione con enormi limitazioni ai diritti  dei lavoratori, oltre che essere peggiorativo sotto l’aspetto economico.

 

Questa dicotomia o schizofrenia tra pubblico e privato è incominciata  con la Legge 100, detta Bondi . L’equiparazione dei lavoratori della Lirica a quella della Pubblica Amministrazione è  avvenuta  nei termini del tariffario tabellare di riferimento  nelle trasferte. Ciò ha significato una drastica riduzione dell’ argent de poche o diaria per i lavoratori in tournèe.

Dalla legge Bray in poi, la malattia avrebbe un trattamento come nella Pubblica Amministrazione.

Noi siamo per abolire questo paragrafo della Legge, ma se non fosse possibile, si dovrebbe almeno chiarire che, per ” stipendio base, s’intende il minimo tabellare” e che questo dovrebbe essere decurtato al massimo del 25% o anche meno della paga minima tabellare.

Sta passando il principio di fare cassa sulla pelle di chi si ammala che è indegno ed intollerabile per i lavoratori della Scala che hanno già scioperato per questo motivo il 18 ottobre 2013 , il 26 aprile 2014 e il 27 giugno 2014.

Inoltre è da eliminare la retroattività del prelievo in busta paga dall’ 8 agosto 2013 sulle malattie già effettuate, cioè da quando è stata introdotta la legge Bray .

Noi diciamo con forza: “giù le mani dalle tasche di chi si ammala“.

I lavoratori versano fior di contributi  al Servizio Sanitario Nazionale ed all’Inps  e quando viene loro restituito qualcosa è perché ne necessitano e  non devono essere costretti a pagare odiose gabelle.

Se la questione è combattere l’assenteismo la strada  intrapresa dal governo è sbagliata, colpevolizzante ingiustamente di un’intera categoria e dei malati, e troveranno un muro dinanzi a loro.

Oltre alle questioni della malattia e della diaria,  c’inquieta l’introduzione del fondo di rotazione  e della possibilità di accedervi per ripianare i deficit di  bilancio delle Fondazioni dopo due soli anni consecutivi,  in cambio   del siluramento di tecnici e impiegati a tempo indeterminato  fino al 50 % dell’organico.

Questo non è risanamento, ma lacrime e sangue, indegno di un paese civile.

Dovrebbe avere un termine a breve  l’accessibilità al fondo per  poi chiuderlo definitivamente  prima di far tabula rasa  della Lirica Italiana, magari prima che termini l’Expo , data secondo cui, per molti, potrebbe cominciare l’attacco definitivo ai lavoratori del Teatro Alla Scala .

Ciò avverrebbe dopo aver assistito alla decimazione, già in corso, dei Teatri italiani.

I pochi Teatri che sopravviveranno a queste cure saranno mortificati e condannati a produrre solo concerti, qualche ospitalità e tante, in gergo teatrale, “marchette” per sopravvivere.

Bisogna depotenziare  o annullare  questi provvedimenti che in quattro e quattr’otto permettono di disfarsi di generazioni di lavoratori e di professionalità del Teatro.

La Scala, come gli altri Teatri, deve poter avere finanziamenti e raggiungere i pareggi di bilancio colpendo  gli sprechi e non i lavoratori, ad esempio,  tagliando gli enormi stipendi a tempo indeterminato di 12 dirigenti e tanti sottoposti “super pagati” della “corte della zarina”, ovvero del direttore generale Maria di Freda e del suo fido Marco Amoruso, capo del personale. Si dovrebbe inoltre ridurre notevolmente il cachet   del sovrintendente.

Tutte le Fondazioni hanno gli stessi problemi e la soluzione che abbiamo prospettato per Il Teatro Alla scala si addicono anche agli altri Teatri.
La cultura, come dimostrato anche da studi del settore,  è un investimento civile ed economico che crea PIL ed  indotti enormi nei centri delle città del nostro paese.

I teatri  devono semplicemente essere valorizzati dalle istituzioni politiche  e non combattuti come si trattasse di fonti  solo di sprechi e non di bellezza e di ricchezza culturale.

16.07.2014

Confederazione Unitaria di Base
Milano: V.le Lombardia 20 - tel. 02/70631804-2666289 fax 02/70602409

www.cub.it   cub.nazionale@tiscali.it

15 Luglio 2014

SOS TRATTAMENTO MALATTIA

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 18:48

Presidio sede PD via Pergolesi 8 Giovedì 17 luglio 2014

alle ore 9,30

E’ stato bocciato alla camera dei deputati l’emendamento che riduceva il danno.

Al senato si riparte dal 50 / 60% di trattenute.

– Giù le mani dai diritti
– No ai licenziamenti di tecnici e impiegati in cambio di finanziamenti all’allegra brigata dei “sovrintendenti dalle tasche buche” delle fondazioni in deficit.

Si impone per giovedì mattina dalle ore 9,30 un presidio  davanti alla sede del PD in via Pergolesi 8 a Milano.

E’ il momento di fare pressing sul partito che ha maggiore responsabilità in questo scellerato decreto denominato “art bonus”.

Si invitano tutti a  partecipare al presidio in Via Pergolesi 8 giovedì 17 luglio.

La libertà è partecipazione.

La segreteria Cub Informazione e Spettacolo Milano

CUB INFORMAZIONE E SPETTACOLO

Confederazione Unitaria di Base

Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 fax 02/70602409

e mail cub.nazionale@tiscali.itlogo_CUB

prendi il volantino

SOS TRATTAMENTO MALATTIA

I Senatori ai quali abbiamo inviato nostri emendamenti per la malattia ed altri di grande importanza, ci hanno comunicato poche ore fa che li condividono e che oggi sono stati inseriti prima che avvenga il voto del “art bonus” in Senato.

Chiediamo a tutti di fare uno sforzo per sostenere questa posizione della CUB e di venire al presidio per dare continuità a questa azione della unica sigla scaligera che ha affrontato tempestivamente, con decisione e tanto impegno un decreto che attenta i diritti dei lavoratori.

Venite è importante! Fate girare.

Segreteria Nazionale e Provinciale Cub Informazione/Scala

 

7 Luglio 2014

Dlg.83 Art 5 Franceschini: Giù le mani dai diritti dei lavoratori

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 14:45

Art 5 del decreto legge e 83 del 31 maggio 2014 leggio in buca
Caro Presidente della Commissione Cultura, Onorevole Epifani ed ex segretario Generale Cgil.

I lavoratori delle fondazioni lirico sinfoniche non sono carne da macello da licenziare in cambio del ripianamenti dei debiti creati dai Sovrintendenti con il fondo di rotazione.
Non si risparmia decurtando le paghe di chi si ammala.
Né meno 40%. Ne’ meno 20%.
Giù le mani dai diritti dei lavoratori delle Fondazioni Liriche Sinfoniche!

Abrogate la lettera f (bis) o ex comma 19 dell’art 5. del decreto.

I diritti dei lavoratori vengono cancellati giorno per giorno in Parlamento senza che nessuno intervenga per arrestare questo neo schiavismo nel mondo del lavoro.

Art 5 del decreto legge e 83 del 31 maggio 2014 è uno di quelli,
Entro il 31 luglio deve essere aprovato altrimenti scade.
Fermiamolo in Camera in e Senato prima che sia aprovato!

4 Luglio 2014

TUTTA LA VERITA’ SUL “TEATRO ALLA SCALA”

Filed under: Comunicati Cub,General — Lavoratoriscala @ 17:04

logo_CUBIn questi giorni, tra i lavoratori del Teatro Alla Scala si vivono momenti di tensione e di grave preoccupazione.

Venerdì, 27.06.2014, alcune Organizzazioni Sindacali hanno dichiarato SCIOPERO e, conseguentemente, è saltata una delle repliche di “Così fan tutte” di Mozart. Ciò è stato motivato dal tema del pagamento dell’indennità di malattia.

Il Ministro della Cultura Franceschini ha emanato un Decreto Legge (quindi d’immediata applicazione) nel quale, tra le altre innumerevoli norme, riduceva la copertura del salario durante la malattia di circa il 50%.

I Sindacati “vecchio stampo” hanno tentato di ottenere dall’Avv. Pisapia una sospensione di tale “salasso” alle retribuzioni, ma non ci sono riusciti. I motivi sono ovvi, infatti il Presidente non poteva fermare l’applicazione di un Decreto Legge.

L’iter parlamentare in Commissione Cultura alla Camera ha portato alla modifica di questo articolo, ma rimane il taglio alla malattia che oscilla dal 20 al 30%, a seconda dei turni di lavoro.

IN QUESTO CASO CHI E’ LA CONTROPARTE?

SONO IL MINISTRO FRANCESCHINI ED IL GOVERNO RENZI !

Per quale motivo dovrebbe essere una Commissione Parlamentare a decidere i trattamenti contrattuali dei lavoratori dei Teatri? Semplice, CGIL, CISL, UIL, FIALS, hanno fallito il loro compito che era quello di contrattare, compito a cui, assieme al conflitto, hanno rinunciato da tempo (1993). Inoltre queste Organizzazioni Sindacali considerano questo Governo come “AMICO” e questi sono i risultati di questa logica.

Noi della CUB Informazione & Spettacolo, continuiamo a difendere i diritti dei lavoratori tentando di migliorarli, ciò in tutte le sedi e con qualsiasi Governo.

Oltre alla malattia, alla Scala la lista dei problemi è lunga:

–         I morti, i malati e gli esposti all’amianto: vogliamo sapere chi pagherà penalmente ed economicamente.

–         Il licenziamento della ballerina Maria Francesca Garritano: il torto va riparato ed i responsabili devono subirne le conseguenze.

–         La malattia, gli infortuni, le maternità a lavoratrici/tori con prestazioni serali (sarte, truccatrici, calzolaie, maschere e personale di sala, macchinisti, elettricisti, ecc.) devono essere pagati !

–         I responsabili della Scala devono rispondere per infortuni ed i rischi connessi ad un’organizzazione del lavoro pericolosa e con mezzi ed ambienti spesso inadeguati.

–         Ci vuole trasparenza, controlli e provvedimenti sul tema degli appalti, alcuni dei quali, a nostro parere, dubbi (pulizie, ristorazione, facchinaggio).

–         Chi paga per i costi d’affitto degli stabili di Via Torino 68, sostenuti dalla Scala pur avendo una palazzina di sua proprietà vuota in Via Verdi e data in uso per lungo tempo ad un “venditore di tappeti”?

Fermiamo qui l’elenco, per “carità di patria” e non perché esaurito. Potremmo anzi sintetizzare, citando parte di una canzone di Franco Battiato, in “Povera patria, schiacciata dagli abusi di potere”.

Un ultima ciliegina, ultima non per importanza, è il concorso per l’assunzione di due impiegati d’ordine di secondo livello, realizzato, a nostro parere, in modo “poco trasparente, poco chiaro ed illegittimo”; su tale episodio ritorneremo.

Ribadiamo che, i lavoratori della Scala devono poter finalmente votare per eleggere i delegati in modo democratico e diretto. Basta con burocrati sindacali a vita, che vivono con il monte ore pagato dalla Fondazione “Teatro Alla Scala” e “fanno e disfano” in modo collaborativo con l’azienda e poco democratico nei confronti dei lavoratori.

IL TEMPO DELLA PAZIENZA E’ FINITO !

Milano, 04.07.2014

30 Giugno 2014

CRONOLOGIA DEL D.L. nr 83 DEL 31/5/2014 CHE RIGUARDA LA DECURTAZIONE PER MALATTIA.

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 21:20

CRONOLOGIA DEL D.L. nr 83  DEL 31/5/2014 CHE RIGUARDA LA DECURTAZIONE PER MALATTIA.

Camera dei Deputati                    logo_CUB

31 MAGGIO 14’ Decreto Franceschini

La lettera f) modifica l’articolo 11, comma 19, del decreto-legge n. 91
del 2013, introducendo indispensabili specificazioni in relazione al
trattamento economico in caso di assenze per malattia. Il citato comma
19 dell’articolo 11 del decreto-legge n. 91 del 2013 equipara i
dipendenti delle fondazioni lirico-sinfoniche al pubblico impiego in
materia di certificazione, verifiche e relative riduzioni del
trattamento economico delle assenze per malattia. L’ampia divaricazione
esistente tra gli istituti del trattamento economico del pubblico
impiego e quello, articolatissimo, vigente per le fondazioni
lirico-sinfoniche, suggerisce un necessario e urgente chiarimento
normativo, tale da consentire agli amministratori dei teatri lirici,
attualmente in difficoltà applicativa per tale ambito, di operare le
necessarie riduzioni del trattamento economico, in ragione di istituti
certamente equiparabili a quelli del trattamento economico fondamentale
del pubblico impiego e riassumibili nel minimo retributivo, negli
aumenti periodici di anzianità, negli aumenti di merito e nell’indennità
di contingenza.

23 GIUNO 14
Informativa del Direttore  Generale della Fondazione Di Freda che
annuncia che il trattamento economico in caso di malattia (-40%) verrà
applicato da maggio 2014 con decorrenza 9 agosto 2013.

24 GIUNO 14’
Le segreterie SLC-CGIL E UILCOM-UIL dichiarano lo sciopero del 27 e 4
luglio.

25 GIUGNO 14’
Le segreterie FISTEL-CISL, FIALS dichiarano lo sciopero del 27 giugno.

26 GIUGNO 14’

La CUB dichiara sciopero il 4 Luglio( Volantino il risveglio dei dinosauri)

CAMERA DEI DEPUTATI,ORE 11 e ripresa alle 14,30.Camera dei Deputati Seduta del 26 giugno

XVII LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI
PARLAMENTARI Commissioni Riunite (VII e X) DL 83/2014: Disposizioni
urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della
cultura e il rilancio di turismo.

ALLEGATO 2 (Emendamenti approvati) … 30  (vedi che il comma è stato modificato e già approvato il 26 giugno)

APROVA il  comma 1, sostituire la lettera f), con la seguente:   f) nel
comma 19, secondo periodo, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole:
«, intendendosi per trattamento fondamentale dei dipendenti delle
fondazioni lirico-sinfoniche il minimo retributivo, gli aumenti
periodici di anzianità, gli aumenti di merito e l’indennità di
contingenza. Tali riduzioni non potranno in ogni caso essere superiori al 50 per cento di 1/26 dello stipendio di base»;

26 POMERIGGIO, INCONTRO DEI DELEGATI CGIL-UIL CON IL SINDACO.

27 GIUGNO 14’ore 16
La decisione del sindaco di Milano – che ha agito in qualità in qualità
di presidente della fondazione teatro alla Scala – è stata quella di
autorizzare il sovrintendente Stéphane Lissner a sospendere, fino alla
conversione in legge del decreto Franceschini (ora all’esame del
Parlamento)

Ore 18,30 Sospensione dello sciopero del 4 luglio  DA CGIL e UIL, (della
prima del Comte Ory ),RAGGRINZAMENTI AL SINDACO PER IL SUO INTERVENTO E AI LAVORATORI CHE HANNO SCIOPERATO.

Ore 20. Sciopero della recita di Così fan tutte

29 Giugno – Busta paga con amara sorpresa, trattenuta pesantissima sulla malattia.

27 Giugno 2014

Decreto legge Franceschini 31-5-14 nr. 83 delle Fondazioni liriche sinfoniche e il Risveglio dei Dinosauri

Filed under: Comunicati Cub,General — Lavoratoriscala @ 13:28

IL RISVEGLIO DEI DINOSAURI           logo_CUB

In questi giorni, in tutti gli ambienti della “Fondazione Teatro Alla Scala” c’è un gran fermento anche assembleare. Il tutto nasce da una comunicazione che il Direttore Generale Dott.ssa Di Freda ha fatto affiggere in tutti gli albi aziendali. Oggetto della comunicazione è il trattamento di malattia dei dipendenti “Scala”, ovvero la decurtazione del 50% della retribuzione nei primi dieci giorni di malattia.

Con “grande dolore”, la Dott.ssa Di Freda ha dovuto prendere atto e comunicare l’interpretazione autentica del Ministero dei Beni Culturali riguardo l’art. della Legge Bray, confermato e peggiorato dalla proposta di Legge Franceschini in discussione in Parlamento.

Solo qualche mese addietro, i sindacati Cgil-Cisl-Uil e Fials avevano raccontato ai lavoratori che la questione “malattia” era stata risolta. In realtà non era vero.

Qual è la verità che tutti conoscono? La risposta è che la riforma degli Enti Lirici e Sinfonici di Walter Veltroni del 1996 è fallita!

Le pezze apposte dalla Legge Bondi, dalla Legge Bray ed ora dalla nuova Legge Franceschini, sono mosse dalla logica che: “il disastro devono pagarlo i lavoratori dei Teatri, a partire dai precari, per finire ai fissi, passando per gli appalti ciò, nonostante, tutte queste Leggi siano frutto di governi “amici” di Cgil-Cisl-Uil e Fials. A questo punto, l’esercito di burocrati appartenenti a queste organizzazioni ed i loro RSA,    fanno finta di ribellarsi, tentando di darla a bere ai lavoratori che, stavolta “lotteranno” seriamente.

Noi della CUB Informazione & Spettacolo diamo loro il benvenuto nel campo della lotta..

Il 26 aprile, giornata di lotta di otto ore indetta da NOI, abbiamo visto partecipare, con i nostri, anche lavoratori iscritti alla CGIL. Altri erano dentro assieme a stagisti, precari, avventizi e crumiri vari, per mandare in scena una raffazzonata edizione, del bello spettacolo de “LE TROIANE”.

Complimenti ed alla buon’ora.

La CUB Informazione & Spettacolo non aderisce alle tardive proteste altrui, ma organizza forme di lotta e d’azione con modalità del tutto autonome. Dopo una consultazione democratica dei propri iscritti e simpatizzanti decide:

UNA GIORNATA DI LOTTA DI OTTO ORE DI SCIOPERO PER VENERDI’ 4 LUGLIO

CON PRESIDIO IN LARGO GHIRINGHELLI.

A tutti deve essere chiaro che i responsabili della situazione attuale sono i Ministri “amici” (Veltroni, Bray, Franceschini) ed i Sindacati concertativi Cgil-Cisl-Uil o complici come Fials.

La nostra piattaforma prevede questi punti:

–         il trattamento retributivo della malattia deve essere confermato al 100%;

–         il trattamento retributivo della malattia deve essere esteso a tutte le forme contrattuali (prestazioni serali, intermittenti, scritture, ecc.) ed il pagamento deve essere anticipato dall’Azienda nella retribuzione ogni fine mese.

I lavoratori della Scala chiedono di poter finalmente votare per eleggere i delegati in modo democratico e diretto.

IL TEMPO DELLA PAZIENZA E’ FINITO !                                 Milano, 26.06.20

CUB-Informazione

Confederazione Unitaria di Base

Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804 fax 02/70602409

www.cub.it – e mail cub.nazionale@tiscali.it

23 Giugno 2014

PER LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO. CUB SI MOBILITA

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 11:31

   L’intesa del 10/1 2014 tra cgil-cisl-uil e Confindustria toglie ai lavoratori ogni possibilità di tutela e di lotta e punta alla omologazione del sindacato di base. Cub avvia un percorso di mobilitazione a partire da giovedì 26 giugno con iniziative nelle principali città contro l’intesa del 10/01/2014 che cancella la democrazia nei luoghi di lavoro e toglie ai lavoratori ogni possibilità di tutela e di lotta. 

 

La democrazia nei luoghi di lavoro esiste solo se sono garantite le seguenti agibilità:
A) Possibilità di riunione durante e fuori l’orario di lavoro in azienda.
B) Elezione democratica dei propri rappresentanti sindacali e della sicurezza.
C) Titolarità sulle rivendicazioni e sulla delegazione che tratta.
E) Diritto di sciopero e tutela contro ogni  discriminazione.

Alcuni opportunisti, come quei sindacati di base che hanno aderito all’intesa, mentendo sostengono che è possibile utilizzare l’intesa del 10 gennaio 2014 per svolgere una azione di tutela dei lavoratori partecipando a quelle elezioni Rsu.

Cosa prevede l’intesa del 10/01/2014
1.    Gli eventuali accordi possono peggiorare i minimi previsti dalle leggi e dai contratti nazionali per il livello aziendale e sono validi se sottoscritti da organizzazioni che rappresentano il 51% ( media tra iscritti ai sindacati e voti alle elezioni) o dal 50%+ 1 dei delegati, ( Rsu o Rsa).
2.    Agli accordi non ci si può opporre in alcun modo (scioperi ecc. ) e sanzioni per chi si  opponesse.
3.    La procedura per le elezioni può essere attivata solo dai firmatari dell’intesa. Le Rsu che cambiano organizzazione decadono dalla carica
4.    L’intesa prevede la partecipazione agli incontri per il rinnovo del contratto nazionale al superamento della soglia del 5% (media tra iscritti e voti).

Questa intesa rappresenta, in ordine di tempo, l’ultimo tentativo di omologazione del sindacato di base al modello dominante e toglie ogni valore alla rappresentatività reale e alla capacita di lotta dei lavoratori.

  Che fare
•    L’azione per la democrazia nei luoghi di lavoro deve essere un elemento centrale e continuo della iniziativa della CUB e sarà tanto più efficace se accompagnata da una forte crescita delle adesioni e del numero dei luoghi di lavoro che organizziamo.
•    Attivare iniziative perché i lavoratori eleggano in modo democratico propri rappresentanti sindacali e della sicurezza (art. 9 S.L.)
•    Promuovere iniziative legali mirate e limitate per verificare la possibilità di utilizzare la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato anticostituzionali alcune norme della Statuto.
•    Sviluppare l’ iniziativa per una legge sulla democrazia nei luoghi di lavoro

Cub avvia un percorso di mobilitazione a partire da giovedì 26 giugno con iniziative nelle principali città contro l’intesa del 10/01/2014 che cancella la democrazia nei luoghi di lavoro e toglie ai lavoratori ogni possibilità di tutela e di lotta.

CUB attiverà azioni concrete, a partire dai luoghi di lavoro, per affermare una democrazia che dia ai lavoratori la possibilità di decidere sulle proprie condizioni di vita e di lavoro.

CUB è mobilitata e lotta a sostegno di politiche economiche per nuova e buona occupazione, l’aumento di salari e pensioni, il reddito garantito, il diritto universale alla salute, alla cura, ad una scuola pubblica di qualità e all’abitare, la democrazia nei luoghi di lavoro, il tutto finanziato non pagando per 2 anni gli interessi sul debito a banche e assicurazioni.

Giugno 2014

Confederazione Unitaria di Base
Sede nazionale: Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804
www.cub.it   –   e mail cub.nazionale@tiscali.it

GUARDA LE CITTA’ DOVE SI SVOLGERANNO LE MOBILITAZIONI.

 

INIZIATIVE del 26 06 2014 (primo elenco)

Genova           cgil giardini Melis Cornigliano                           h. 14,30
Torino           via Madama Cristina Cisl                                    h. 17,00
Alessandria      Piazza della Liberta  Cgil-cisl-uil                      h. 15,30
Milano           Prefettura Piazza San Babila                              h. 16,30
Monza            Via Premuda Cgil                                              h. 10,00
Cremona          Associazione Industriali Piazza Cadorna         h. 16,00
Vicenza          Via Vaccari, Cgil                                                h. 18,00
Verona           Palazzo Barbieri Piazza Bra                               h. 12,00

Modena          via Bellinzona (davanti alla Confindustria)        h. 17,30

Parma            Cgil via Silvio Pellico, 14  ang. Confalonieri       h. 10,00
Firenze          Piazza Stazione Centrale                                    h. 18,00
Roma             Piazza Montecitorio                                           h.  9,30
Napoli            Regione Centro Direzionale                               h. 10,00
Crotone          Centro Commerciale                                         h. 10,00

19 Giugno 2014

Comunicato Stampa: – MARY GARRET VINCE LA SUA BATTAGLIA –

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 15:53

MARY GARRET VINCE LA SUA BATTAGLIA –        

La Scala licenzia la ballerina e dopo due anni finanzia una ricerca scientifica sulla scia di quella già promossa e divulgata da Mariafrancesca Garritano (Mary Garret) nell’àmbito del progetto GAC di Area Dance –

Il Teatro alla Scala l’aveva licenziata all’inizio del 2012 a causa del danno che avrebbe arrecato all’immagine del teatro con la sua denuncia dei disturbi del comportamento alimentare nel mondo della danza. Mariafrancesca Garritano non si è, però, data per vinta e, oltre ad impugnare il suo licenziamento dinanzi al giudice del lavoro, ha continuato la sua battaglia collaborando al primo studio scientifico sulla nutrizione dei danzatori classici, voluto da Michele Villanova, già primo ballerino del Teatro alla Scala nonché direttore artistico del progetto GAC di Area Dance, e dal Prof. Pietro Marco Boselli, docente di Biologia Modellistica della Nutrizione dell’Università degli Studi di Milano.

Mariafrancesca Garritano ha ottenuto una prima vittoria quando i risultati di tale importante studio, resi noti a settembre 2013 e ripresi da Adnkronos Salute e diverse riviste di settore, hanno confermato la rilevanza del problema della nutrizione nel mondo della danza.

Ma la ballerina ottiene ora una piena vittoria morale perché anche l’Accademia del Teatro alla Scala, a due anni di distanza dal triste episodio del licenziamento, ha deciso di promuovere, in collaborazione con la Fondazione Bracco e la Fondazione Giuseppina MAI di Confindustria, un progetto di ricerca scientifica per gli anni 2014-2015 dedicato alla alimentazione degli allievi ballerini dell’Accademia.

“Siamo felici che anche l’Accademia del Teatro alla Scala abbia riconosciuto la rilevanza dei risultati della ricerca scientifica che abbiamo condotto, e che è già al secondo anno compiuto, sulla nutrizione dei danzatori classici. Sapevamo di essere sulla strada giusta e questa iniziativa dell’Accademia in collaborazione con la Fondazione Bracco conferma ed avvalora ciò che noi tutti andiamo dicendo e testimoniando professionalmente da molti anni”.

Mariafrancesca Garritano, Michele Villanova e Pietro Marco Boselli

10 Giugno 2014

DIARIO DI UN INFORTUNIO SUL LAVORO IN TEATRO

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 20:21

A Milano ,all’ OUT OFF prestigioso teatro della cultura underground anzi l’Off per eccellenza l’8 maggio 014 avviene un gravissimo incidente.Il giorno dopo la prima di Affabulazione di Pasolini, Luca Siola, 43 anni, tecnico luci fin dai tempi del trasferimento del teatro nella nuova sede di via Mac Mahon, è caduto attorno alle 18 da una scala alta sei metri, mentre stava sistemando una delle luci di scena. La scala si è aperta e il tecnico ha perso l’appoggio, e per evitare la caduta si è aggrappato alla prima trave di sostegno delle luci della platea, ma ha perso la presa ed è precipitato, battendo la testa. All’incidente era presente il regista dello spettacolo, Lorenzo Loris, che ha cercato di sostenere la scala. Soccorso a terra, privo di conoscenza, è stato portato in codice rosso in ambulanza all’ospedale San Carlo dove è stato stabilizzato e quindi operato per diversi ematomi al cervello. Lo accompagnava la moglie Ilaria Romano, anche lei dipendente dell’Out Off, dove lavora nella segreteria organizzatrice.
Luca lavora da solo in teatro senza aiuti tecnici .Luca prende una miseria al giorno ed è a contratto a tempo determinato ovvero 10 mesi l’anno da 10 anni.

Dopo la delicata operazione rimane in coma farmacologico per 15 gg. . Questo è il dialogo fra gli amici e colleghi Tecnici del Piccolo teatro e della Scala sullo stato di salute dopo il primo risveglio dal coma e che viene continuamente aggiornato mentre è tutt’ora ricoverato al San Carlo di Milano. LO PUBBLICHIAMO AL SOLO SCOPO DI SCOLPIRE LE COSCIENZE SUL PROBLEMA SICUREZZA:

ore 16,45, 24 maggio ( Luca è da poco risvegliato dal coma) … al says : oggi ho visto luca..e posso dire che luca c’e’..seppur al rallenty perche’strafatto dagli antidolorfici e dallo smaltimento del tutto, a piccoli passi c’e’..gli occhi seguono e rispondono..sono pieni di comprensibili domande e paure ma anxhe questo e’un ottimo segnale..parliamo di segnali : occhi che sbattono , mano che stringe , gambe che si muovono , leggere smorfie simili a sorrisi..segnali..la strada e’ ancora lunga..ma posso assicurare che luca c’e’..

17:00 24 mag – ro: bene. son contento.mi devi spiegare tutto . com’è successo ,e com’è il decorso.

21:47 24 mag – Al: …se ti va rikiamami..altrimenti ti chiamo io domani con calma..un abbraccio

14:42 25 mag – Al : Oggi iniziano a riabituarlo a respirare da solo . Ci vorrà un po’ ma almeno si comincia . La febbre e’ passata e stanno anche abbassando anti piretici e anche infezione ai polmoni sta rientrando..oggi come ieri ha ricominciato a muovere anche un pochino la gamba sinistra ..

14:50 25 mag – ro: sta uscendo dal coma indotto piano piano?

14:54 25 mag – A: Yesss..piano piano..ha cmq in corpo un botto di antidolorifici perche’ , non dimentichiamo , e’ ancora in prognosi riservata col cranio diciamo aperto..ti terro ‘ informato quotidianamente..e cmq a dop..fra poco io spettacolo..ciao ciao..e GRAZIE
18:32 25 mag – Al: …inarrestabile luca..ha stretto la mano della dottoressa come per presentarsi, ha accarezzato il viso di ilaria la moglie e ha provato a toglierle la mascherina e SOPRATTUTTO ha cominciato a muovere bene anche la gamba sinistra..avanti cosssi’

19:10 25 mag – Al: Una cosa divertente..ilaria gli ha proposto questi cartelli per rispondere

19:12 25 mag – Al: IMG-20140525-WA0001.jpg (file allegato)

19:13 25 mag – Al: …conosciamo luca..beh, glieli ha buttati a terra tutto incazzoso..grande lucaz…e comunque grande grandissima ilaria

14:23 26 mag – Al: …18esimo giorno dall accaduto..quarta 24esima ora dal risveglio..ho rivisto luca oggi un po’ uggioso come il tempo..a parte il braccio sx per ora fermo e la gamba sx per ora al minimal,si muove in continuazione tanto che stanotte han dovuto bloccarlo perche’ provava a staccarsi i vari tubicini..luca rebel insomma..la buona nuova e’ che respira sempre piu’da solo e che comincia a provare a deglutire

15:14 26 mag – ro: digli che deve avere pazienza molto pazienza

21:32 27 mag – Al: …buonasera..oggi e domani non lo potro’vedere causa mia lieve influenza..dopo giorni di veglia quasi totale oggi luca e’ stato per lo piu’dormiente..la buona nuova e’che RESPIRA AUTONOMAMENTE..un altro passo in avanti

14:04 29 mag – Al: ANNUNCIAZIO’ ANNUNCIAZIO’ : Ilaria ha parlato con dott.ssa > la tac fatta il 21 andava molto bene è il fisioterapista guardando la tac è ottimista sul recupero completo ! Forse oggi lo spostano da rianimazione a neurologia perche’ non ha più bisogno di terapia intensiva ! Per chiusura cranio è ancora troppo presto è ancora gonfio ma è normale..AVANTI COSI’

14:13 29 mag – ro: evvai!.piano, piano.

13:31 30 mag – Al: Stamattina ilaria ha parlato con nuovo medico, dice che il miglioramento c’è. Bisogna essere sempre cauti perché il pericolo è sempre dietro l’angolo ma oggi finalmente risponde anche ai loro stimoli e non solo ai nostri. Stamattina era bello sveglio . Ora dorme .
14:30 3 giu – Al: Oggi altra tac tutto stabile . Se non ci sono complicazioni tra 1 / 2 settimane potrebbero prevedere di richiudere cranio. Ora unica preoccupazione resta ancora infezione polmoni . Comunque stamattina eseguiva ordini anche con medico..finalmente

20:07 4 giu – Al: …domani dalle 14 alle 18 tutti superconcentrati perche’, in anticipo coi tempi per accellerare la riabilitazione, rioperano luca per rimettergli la calotta cranica…

19:29 5 giu – ro: news?

19:40 5 giu – Al: Entrato in ritardo..ora sotto i ferri..da na mezzora

20:38 5 giu – Al: Hanno quasi finito stanno richiudendo poi va a fare tac . Appena parlo con medici vi dico

21:37 5 giu – Al: tutto ok è già sveglio ! Ancora non l’ho visto ma medici dicono tutto ok .

21:55 5 giu – Al: Ah anche la TAC post operatoria andava bene !

22:34 5 giu – Al: La moglie l’ha visto ! Sveglio giustamente imbronciato ma nonostante anestesia muove entrambe gambe e ha stretto mano ! E ora sogni d’oro a tutti !

11.40 5 giu- Ro : SIAMO TUTTI CON LUCA e con Ilaria

20.00  10 giu- Al : scrive ilaria : ho parlato con DOTT.SA Perché LUCA  perché aveva la febbre. dice che è normale dopo intervento . a lei sembra più reattivo e anche a me..Mi ha chiesto l’acqua . e  Soprattutto  ha mosso dito mano sinistra . tra un paio di giorni provano a togliere derivazione . Speriamo bene”.

 

saluti ….

Perchè Luca non era dotato di un imbrago e coadiuvato da un aiuto elettricista che avrebbe dovuto tenergli la scala obsoleta in mancanza del regolare trabattello che avrebbe dovuto esserci e non c’era ????????

cub Scala

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