Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

31 Marzo 2012

DA VASCO: La lettera di risposta ai lavoratori della Scala

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 19:32

                                                                  

È saltata la prima alla Scala per uno sciopero dei lavoratori. Avevo già espresso la mia solidarietà a loro pensando che se lo avevano fatto avranno avuto i loro buoni motivi e che una festa rovinata non vale certo i problemi di chi fatica ad arrivare alla fine del mese e chiede delle sacrosante regole per la loro sicurezza. Esistono delle priorità.

Per me era certamente importante assistere insieme ai miei amici orgogliosi e fieri alla prima del mio spettacolo ma di fronte a faccende più serie e più importanti sarebbe stato sciocco lamentarsi per una festa mancata.

Ma la cosa che mi ha dato più soddisfazione è stato incontrarli questa sera e sentire da loro il sincero dispiacere per averlo dovuto fare. Per aver dovuto rinunciare pure loro al piacere di vedermi alla scala e di vivere anche loro la festa che sarebbe stata la prima di Vasco alla scala… mi hanno detto non sai quanto ci è dispiaciuto farlo ma non abbiamo potuto seguire le leggi del cuore abbiamo dovuto seguire quelle della ragione. Mi avevano già scritto una lettera il giorno prima che mi hanno consegnato solo stasera. Ve la voglio fare leggere perché a me ha fatto capire tante cose e mi ha dato una soddisfazione tale che la festa per la prima Alla Scala non mi avrebbe potuto dare.

di: Vasco Rossi

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GRANDE  VASCO, GRANDE SCIOPERO, GRANDE MANIFESTAZIONE!
CON  LA TUA RISPOSTA CI DIMOSTRI CHE ADESSO LE LEGGI DEL CUORE COINCIDONO CON QUELLE DELLA RAGIONE.
GRAZIE
LAVORATORISCALA/ CUB/SCALA/VASCOFANSCLUB SCALA

30 Marzo 2012

Occupyammo Piazza Affari

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 12:26
                                

 http://www.nodebito.it/NO-DEBITO

Care/i compagne/i,nella manifestazione di sabato 31 a Milano, il Comitato No Debito, che come è noto è il primo promotore della iniziativa, poi costruita assieme a numerose altri soggetti sociali, sindacali, politici e di movimento, parteciperà con un proprio spezzone. Questo spezzone sarà aperto dallo striscione del Comitato nazionale.Chiediamo ai Comitati locali di raccogliersi dietro questo striscione (eventualmente anche con i propri striscioni).

Care/i compagne/i,inviamo qui sotto alcune indicazioni utili per chi arriva a Milano sabato 31 marzo per partecipare alla manifestazione “Occupyamo Piazza Affari”:- per chi arriva in treno: alla Stazione centrale prendere la MM Linea Gialla (3), Direzione San Donato e scendere alla Fermata Porta Romana- per chi arriva alla Stazione Garibaldi o alla Stazione Cadorna: prendere la MM Linea verde (2), Direzione Gessate Cologno, scendere alla Stazione Centrale, cambiare e prendere la MM Linea Gialla (3), direzione San Donato e scendere alla fermata Porta Romana.- per chi arriva in auto da Torino: prendere la tangenziale ovest direz. Bologna e andare all’uscita Lampugnano direz. Bisceglie, lasciare l’auto e prendere la MM linea rossa 1 fermata p.za Duomo linea gialla direz. San donato fermata porta Romana. per chi arriva in auto da Genova: Direz. Torino Venezia e andare uscita Lampugnano direz. Bisceglie, lasciare l’auto e prendere la MM linea rossa 1 fermata p.za Duomo MM3 linea gialla direz. San Donato fermata porta Romana.- per chi arriva in auto da Sud: uscita San Donato, lasciare l’auto e prendere la MM gialla San Donato fermata Porta Romana- per chi arriva in auto da Est: prendere la tangenziale est direz. Bologna uscita 9 Gobba, lasciare l’auto e prendere la MM verde direz. Assago Abbiategrasso cambio Stazione Centrale cambio Linea Gialla MM (3) direzione San Donato fermata Porta Romana- per chi arriva in pullman: Arrivo a P.zza Medaglie d’Oro per la discesa dei manifestanti; i pullman poi si attesteranno al Castello per attendere (attorno alle 19,00) i partecipanti alla manifestazione.

PRENDI LA MAPPA DEL PERCORSO .pdf

 

29 Marzo 2012

A VASCO: La lettera inviata dai lavoratori della Scala

Filed under: General — Tag: — Lavoratoriscala @ 22:47

Caro Vasco sabato avremmo voluto festeggiare con te la tua prima del balletto L’altra metà del cielo. Sentire la tua musica e la tua voce nella sala
del Piermarini. Una grande emozione. Per tutti.
Le ragioni del cuore questa volta hanno dovuto cedere a quelle della ragione.
Noi siamo i colleghi di Matteo Armellini morto in un incidente durante il montaggio del palco di Laura Pausini. Anche noi come faceva lui tiriamo
fuori i proiettori tutti i giorni dalle casse per andare in scena e lo vogliamo fare fino a quando andremo in pensione. Lui fu schiacciato durante questa operazione di notte.
Anche se, come pretende Monti, saremo stravecchi prima di arrivare alla pensione.
Sempre che avremo la fortuna di non essere licenziati per qualsiasi
motivazione economica grazie alla riforma dell’art.18 della Fornero.
Nessuno ti ha mai detto che è da parecchio tempo che abbiamo allertato le
autorità competenti circa la pericolosità degli allestimenti messi in scena
alla Scala. Non la tua.  Tranquillo. Più volte i responsabili della produzione nell’ultimo anno sono stati multati per cattiva progettazione e mancanza di certificazione a norma delle macchine sceniche.
I massimi dirgenti Scaligeri cosa hanno fatto invece, di fronte a tutto ciò?
Hanno girato la frittata e incolpato i tecnici di palco di negligenza e i
loro capi per non aver fatto i nomi e trovato dei capri espiatori.
La compatibilità degli spettacoli montati in successione anche quattro per volta, per loro non centra , l’iper produttività e i tempi sempre più ristretti
per montarli, non c’entra.
I progetti sbagliati e i limiti di spazio del palcoscenico non hanno per loro
alcuna responsabilità. Noi abbiamo figli a cui: prima di farci licenziare dal nuovo art.18, prima di andare in pensione a cent’anni, vogliamo rimboccare le coperte quando torniamo la notte a casa, come avrebbe voluto fare Matteo o lo studente lavoratore Francesco Pinna morto a vent’anni durante il montaggio del concerto di Jovanotti.
Le lacrime di coccodrillo della Fornero o della Pausini, che viene pizzicata al
primo montaggio del suo concerto dopo la morte del “suo”tecnico con ben 12 lavoratori in nero dalla finanza, non ci sorprendono, ma spingono ancor di più il nostro cuore alla lotta.
Scusaci, e se avrai mezza parola di solidarietà per noi ci dimostrerai ancor di
più che sei un Grande.
Ci vediamo sabato a Milano nel corteo “occupypiazza affari”per il futuro dei nostri figli e buona alla seconda.

Anzi”merda, merda, merda”come diciamo noi teatranti.

CUB/Scala. Confederazione unitaria di base

i Fans Club Blasco della Scala.   

NOSTRO APPELLO

«Siamo costretti a privarci della gioia di lavorare alla Prima di Vasco per far sentire le nostre ragioni, ma per noi la giornata di sabato sarà una festa mancata».(Dietro le quinte della mobilitazione il 90% degli aderenti al Cub è fan del Blasco e molti avevano delle perplessità verso lo stop per questo motivo). Alla fine però le ragioni della lotta sociale hanno avuto la meglio sulla passione per il rock nostrano. «Ci metteremo in contatto con lui, gli scriveremo su facebook per fargli sentire la nostra vicinanza e il nostro dispiacere. Ma l’unico modo per fare sentire la nostra voce era far saltare una Prima così importante».
Vasco spero tu possa capire le nostri ragioni, un forte abbraccio, a prestissimo.

27 Marzo 2012

TEATRO ALLA SCALA: SABATO 31 MARZO 2012 Sciopero per tutti e per tutta la giornata

Filed under: General — Lavoratoriscala @ 13:20
                                                              logo CUB

 TEATRO ALLA SCALA

SABATO 31 MARZO 2012

Sciopero per tutti e per tutta la giornata

CUB-INFORMAZIONE e CUB-SCALA da tempo denunciano la grave situazione in cui i lavoratori sono costretti a lavorare e da tempo lottano per risolverla.

Innumerevoli i casi in cui è stato necessario intervenire per tutelare l’integrità fisica e la sicurezza dei lavoratori. Ne fanno fede le numerose denunce all’ASL, all’Ispettorato del Lavoro sulle violazioni dei diritti contrattuali, l’attivazione delle procedure di tutela dei lavoratori esposti all’amianto, gli incontri con il Prefetto di Milano sulle situazioni di conflitto aperte con la direzione Scaligera quali le cause vinte al Tribunale del lavoro e mai applicate, la sicurezza dell’edificio storico del Piermarini, la responsabilità civile e penale per i morti per l’amianto e le discriminazioni sindacali praticate verso la Cub.

A questo insieme di questioni interne, si aggiunge la straordinaria GIORNATA DI LOTTA NAZIONALE denominata ”OCCUPYAMO PIAZZA AFFARI” promossa da un ampio schieramento di forze dell’opposizione sociale e politica, fra cui la Cub e tutto il sindacalismo di base, contro le politiche antisociali del Governo e della BCE.

Fermare queste politiche è un imperativo per tutti. Impediamo che passi la politica del licenziamento facile modificando l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e una riforma del mercato del lavoro che lascia in piedi la quasi totalità di contratti precari e non estende ma riduce le tutele degli ammortizzatori sociali per i lavoratori.

Vogliamo un diverso modello sociale ed economico in Italia e in Europa, fondato sul pubblico, sull’ambiente e sui beni comuni, per riconvertire il sistema industriale con tecnologie e innovazione, per la pace e contro la guerra, per lo sviluppo della ricerca sostenendo scuola pubblica, università e cultura, per garantire il diritto a sanità, servizi sociali e reddito per tutti, lavoro dignitoso, libertà e democrazia.

Appuntamento per tutti alle 14 in P.zza Medaglie D’Oro (Porta Romana) per il Corteo.

27/03/2012  CUB-INFORMAZIONE-CUB-SCALA

26 Marzo 2012

TEATRO ALLA SCALA, LA SICUREZZA SUL LAVORO SECONDO LA DIREZIONE GENERALE: AUTODIAGNOSI, AUTOASSOLUZIONE E SCARICABARILE

Filed under: General — Tag: — Lavoratoriscala @ 21:52

Tre gravi incidenti negli ultimi mesi sono apparsi eccessivi al Direttore Generale del Teatro alla Scala. Da qui l’iniziativa di scrivere una lettera ai capi reparto, ai vice e ai capi squadra.

L’avvio è interessante: si riconosce che gli incidenti avrebbero potuto provocare la compromissione dell’attività del teatro e quindi, indirettamente, si ammette che gli esposti alla Asl e la forte esposizione mediatica erano giustificati.

Ricordiamo che il sindacato CUB ha inviato alla Asl tre esposti, di cui l’ultimo per il caso del paretone crollato. In precedenza gli esposti volevano prevenire gli incidenti: il pericoloso allestimento di Turandot in cui le violazioni nell’uso dei ponti è costato 13mila euro di multa; il Don Giovanni in cui i ponti in movimento con gli artisti sono oggetto di verifica della normativa nel frattempo modificata. In ogni caso il bilancio dei nostri esposti è positivo: a fine febbraio, il responsabile del Servizio Prevenzione della Asl di via Statuto ci ha informato di aver prescritto che ogni allestimento scenico dovrà essere autodiagnosticato mediante il Documento di Valutazione dei Rischi previsto dal D.Lgs. 81/08. Significa che la Direzione Generale dovrà indicare i rischi previsti, darne informazione ai lavoratori, indicare cosa intende fare per prevenire gli incidenti.

Ma a questo punto, invece, cosa scrive il Direttore Generale ai capi?

Compie una autodiagnosi sui 3 incidenti e si autoassolve, arrivando a “formulare un giudizio di sostanziale positività sugli adempimenti previsti” nel D.Lgs. citato. Poi richiama al corretto comportamento e alla diligenza nello svolgere il proprio lavoro. Dichiara che dalle verifiche effettuate risulta che tutti i casi sono dovuti a leggerezze, disattenzioni e negligenze degli operatori di palcoscenico. Non è finita: i capi vengono accusati di omertà per non aver consentito di individuare i responsabili degli incidenti.

Questo atteggiamento ha solo un termine per essere definito: SCARICABARILE.

La cultura della sicurezza viene ridotta a responsabilità e attenzione dei lavoratori. Nulla viene richiamato sulle condizioni oggettive in cui si opera: progetto realizzabile, attrezzature, spazi disponibili, tempi, qualità dell’ambiente.

Alla Direzione Generale tutto questo non interessa. Traspare una allarmante superficialità sotto la quale si nasconde arroganza e intimidazione. Questo atteggiamento, oltre a essere contrario alla cultura della sicurezza, denota astio contro i lavoratori e insofferenza contro il sindacato; risulta inoltre nocivo all’immagine e al futuro del teatro alla Scala, dato il ruolo che detiene nel panorama mondiale.

I lavoratori della CUB, come è diritto di tutti i lavoratori, saranno ben attenti a verificare la qualità della Valutazione dei Rischi per i prossimi allestimenti: prima e per prevenire ulteriori incidenti.

Pierluigi Sostaro Responsabile Salute e Ambiente di Lavoro Cub

La lettera inviata dal direttore generale del teatro alla scala.

 

 

vedi articolo del fatto quotidiano del 14 marzo 2012 e post precedenti.

.Sicurezza sul lavoro, La Scala di Milano “osservata speciale” della Asl

 

Posted on 2011/06/17 Turandot-alla-scala-sanzioni-dellasl-per-un-esposto-della-cub/.Continue reading →

QUANTO COSTA IL FERRO? Posted on 2011/04/10

VEDI IN PDF GLI ESPOSTI  FATTI ALL’ASL PER PROBLEMI DI SICUREZZA DURANTE LE RAPPRESENTAZIONI DI DONNA SENZ’OMBRA,TURANDOT E DON GIOVANNI.

Esposto all’ASL incidente donna senz’ombra

Don giovanni Esposto All’ASL.

Turandot esposto all’ASL

Scala Multa per Turandot

 

 

 

 

20 Marzo 2012

MAGGIO, OGGI L’INCONTRO PER DELINEARE IL FUTURO

Filed under: General — Tag: — Lavoratoriscala @ 17:50

Maggio Fiorentino, oggi l’incontro per delineare il futuro cornata importante per il futuro MI del Maggio Musicale. Dopo l’annuncio dello stato di crisi da parte del cda, la proclamazione dello sciopero della Fials, la messa in scena di Anna Boleri, domenica, senza la presenza degli orchestrali, oggi ci sarà un incontro tra direzione dell’ente lirico e sindacati. L’incontro è fissato a mezzogiorno. I nodi da sciogliere sono diversi, soprattutto i lavoratori chiedono chiarezza sul futuro. In ballo tra l’altro 50 prepensionamenti e l’integrativo. Dopo l’incontro, ci sarà un’assemblea della Fials, il sindacato che raggruppa la maggioranza degli orchestrali. Lo sciopero sarà confermato o no? Il pubblico fiorentino domenica ha dimostrato attaccamento al Maggio applaudendo l’Anna Bolena seppure in forma ridotta.     GIORNALE DELLA TOSCANA

14 Marzo 2012

MILANO GIOVEDI’ 15 ORE 16.00 CONFERENZA STAMPA E PRESIDIO IN PIAZZA SCALA

Filed under: General — Tag: — Lavoratoriscala @ 15:03

31%2F03%2F2012 Occupyamo Piazza AffariOccupyamo Piazza Affari! Contro le politiche antisociali del governo e della Bce. I LORO AFFARI NON DEVONO PIU’ DECIDERE SULLE NOSTRE VITE. PER UNA SOCIETA’ FONDATA SUI DIRITTI CIVILI E SOCIALI, SUL PUBBLICO, SULL’AMBIENTE E SUI BENI COMUNI. Il marzo tutte e tuttiri. Costruiamo il nostro futuro.

CONFERENZA STAMPA

MILANO GIOVED’ 15 ORE 16.00 PIAZZA SCALA

GIORGIO CREMASCHI NO DEBITO E IL COMITATO PROMOTORE OCCUPYPIAZZAFFARI 

Occupyamo Piazza Affari, il 31 marzo 2012 a MILANO  lanciano  LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 31 MARZO a MILANO a seguire  Presidio Piazza Scala contro le politiche economiche della giunta Pisapia. 

15 Marzo, Milano, Piazza Scala ore 16.00 Conferenza Stampa per presentare la manifestazione nazionale che si terrà a Milano sabato 31 Marzo con partenza dall’Università Bocconi e arrivo in Piazza Affari.Una manifestazione contro le misure lacrime e sangue e la macelleria sociale del governo Monti,  l’eliminazione dei diritti dei lavoratori a partire dall’ art. 18 e l’assenza di attenzione e provvedimenti che diano risposte moderne alla precarizzazione dilagante. Contro il rifinanziamento degli affaristi e speculatori che hanno creato il debito, contro la repressione che tenta di fermare e dividere il movimento popolare che va opponendosi al dilagare della precarizzazione, della disoccupazione di massa, della devastazione ambientale, del continuo sgretolarsi di diritti. I promotori chiedono ai giovani e alle donne, alle lavoratrici e ai lavoratori, ai precari, ai pensionati e ai migranti, ai movimenti civili sociali e ambientali, alle forze organizzate, di organizzare insieme una risposta con una grande manifestazione nazionale a Milano il prossimo 31 Marzo. Unire le lotte per un’opposizione sociale e politica di massa, capace di incidere e contare, dal territorio, alla scuola e all’università, alle lotte per il lavoro e il reddito: dalla Argol di Fiumicino alla Wagon-Lits di Milano, alla Alcoa di Portovesme, alla Fincantieri, alla Esselunga, alla Jabil, alla Sicilia, alla Fiat e alle lotte dei migranti. Alle lotte contro i mostri come in Val di Susa. Rilanciare un’opposizione sociale e politica che guarda a un diverso modello sociale ed economico fondato sui beni comuni e che garantisca diritti: sanità, istruzione, lavoro dignitoso, casa, reddito per tutti, libertà e democrazia piena per italiani e migranti. Alla Conferenza Stampa saranno presenti licenziati WagonLits, lavoratori delle fabbriche in lotta, insieme ad altri esponenti del comitato organizzatore.

Presidio dalle 16.30 del Comitato OccupyPiazza Affari contro la giunta Pisapia che si sta muovendo sulla scia del governo Monti con le svendite del patrimonio comunale dando così il via alle privatizzazioni partendo dalla la vendita del pacchetto Sea. Processo accelerato dalla stretta del Governo Monti sui comuni, ma da questa giunta ci si aspettavano soluzioni diverse e condivise, invece anche qui con la scusa del debito la via scelta è la più semplice: vendere. Una giunta che aumenta la precarizzazione di chi lavora per la macchina comunale, apre tavoli di trattativa senza nessuna intenzione di mediare realmente e scarica sui cittadini il peso della crisi.    Ufficio Stampa: Paola Gasparoli 333 5446280

10 Marzo 2012

Permessi artistici e professionali: cessazione per l’esercizio di attività autonoma ?

Filed under: General — Tag: — Lavoratoriscala @ 14:26
 Arteingiro
Enti lirici, Mibac, Fus e la riforma che s’ha da fare.
di Francesco Arturo Saponaro 10/3/12
Non è semplice capire, di primo acchito, chi abbia ragione e chi torto. Da una parte, orchestrali e coristi delle quattordici fondazioni lirico-sinfoniche italiane sono in subbuglio. Accanto a loro, molte istituzioni e associazioni medio-piccole, che spesso li ospitano nei loro cartelloni. Dall’altra parte, il Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), con una recente circolare della Direzione generale per lo spettacolo dal vivo, e per esso il sottosegretario in carica, che riaffermano i loro argomenti. Materia del contendere, la legge n 100 del 2010. Questa, all’articolo 3, dispone la cessazione di permessi artistici e professionali per l’esercizio di attività autonoma ai dipendenti delle fondazioni, dal 1 gennaio del corrente anno e fino alla stipula del nuovo contratto nazionale, scaduto da sei anni. Permessi che, secondo il ministero, comportano l’esigenza di riorganizzare orchestra o coro per sopperire alle assenze. nonché i costi dell’assunzione temporanea di eventuali elementi aggiunti. Il fronte opposto è sul piede di guerra, e per cominciare contesta l’aggravio economico, a suo dire salvaguardato dalla norma sulla concessione dei permessi. Si denuncia piuttosto una manovra ricattatoria del ministero, per imporre un contratto nazionale inaccettabile e perdente, in una strategia di attacco alle masse artistiche che addirittura intenderebbe smobilitare le orchestre italiane, lasciando spazio ai musicisti stranieri. È inoltre riaffermato il valore di arricchimento artistico dell’attività professionale autonoma, della quale poi le orchestre delle fondazioni in prospettiva beneficiano. I sindacati ricordano inoltre che, nella precedente legislatura, erano stati accantonati 18 milioni per il rinnovo del contratto. Ma, in questa legislatura, sono stati usati per altri scopi (non saranno per caso andati, ragionevolmente, a rimpinguare i precedenti, deprecati tagli al Fus?). Rimane comunque inspiegabile il ritardo della risposta sindacale, ben un anno e mezzo dopo l’approvazione della legge 100/2010. Il sottosegretario Roberto Cecchi, il 1 marzo in Parlamento, ha replicato alle infiammate interrogazioni. Da decenni, ha spiegato, i teatri lirici soffrono di un’endemica crisi economico-finanziaria, ormai insostenibile alla luce delle odierne difficoltà. Nei bilanci appaiono spesso patrimoni il cui valore dichiarato è inferiore al valore d’uso degli stessi immobili. In molti casi, i debiti raggiungono somme preoccupanti. E in più situazioni i conti economici espongono, in ogni esercizio, perdite ingenti. Per la verità, ma questo Cecchi non l’ha detto, una parte dei problemi si deve al forte ritardo e alle incertezze di cifre con cui finora è stato erogato il Fus (Fondo unico per lo spettacolo), dai governi di ogni colore. Il che costringe regolarmente i teatri alle forche caudine di onerose anticipazioni bancarie. Soprattutto, secondo il Mibac e il governo, il costo del personale costituisce il nocciolo del problema. Esso raggiunge ormai il livello di 314 milioni di euro l’anno, contro una quota di circa 300 milioni erogata dal Fus per tutto il settore. Perciò, ha sottolineato Cecchi, è imprescindibile una riforma del sistema e un contratto nazionale radicalmente nuovo, perché i contratti integrativi aziendali in vigore rendono la situazione insostenibile e ingovernabile: i vantaggi economici che ne derivano sono addirittura superiori anche al 50 per cento del valore del contratto nazionale. Il sottosegretario ha tuttavia concluso dichiarando la disponibilità del ministero a stralciare dalla contrattazione nazionale la materia dei permessi artistici, per concordare una rapida soluzione. Nell’insieme, una materia decisamente opaca e ingarbugliata. Arriverà finalmente una riforma che introduca più efficienza e trasparenza?
10/03/12 MATTINO
FONDAZIONI LIRICHE CONTRATTO PIÙ VICINO
II caso Fondazioni liriche  L’incontro Trattative sbloccate.
La Purchia: «Presto regole nuove anche sui permessi» qualche settimana fa, in occasione della presentazione di un cd di Aldo Ciccolini con íl gruppo di musicisti napoletani, saltò il concerto legato all’iniziativa. Alcuni dei musicisti, infatti, in orchestra al San Carlo, non avevano potuto ottenere il permesso ad esibirsi fuori dai ranghi. Dal primo gennaio, infatti, vige in tutt’Italia il blocco dei permessi artistici. Un fatto questo che, come nel caso di Napoli, ha frenato molti progetti cui erano stati chiamati a partecipare musicisti in organico nelle Fondazioni liriche. Tanti i casi cui dovrebbe trovare una soluzione ora il nuovo contratto nazionale di lavoro, le cui trattative sono riprese ieri a Roma nella sede dell’Agis, presenti i sovrintendenti dei maggiori teatri italiani e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Fials del settore. «Sono molto soddisfatta, si è lavorato in un clima positivo, presto sarà formulato un diverso contratto collettivo nazionale di lavoro con regole nuove e più trasparenti anche sui permessi artistici», ha detto la sovrintendente del San Carlo, Rosanna Purchia, reduce dall’incontro. Un incontro che in pratica ha sbloccato una situazione in stallo da tempo, tanto più che dal 2003 il contratto dei lavoratori degli ex enti lirici non viene rinnovato. Un periodo nel quale, tra l’altro, è entrata in vigore la riforma con la legge 100 de12010 e gran parte dei teatri ha dovuto far fronte ad un drastico calo dei finanziamenti pubblici. Crisi che non è ancora finita. Da qui un s.o.s rivolto da rappresentanti dei sovrintendenti e dei sindacati alle istituzioni perché garantiscano la «massima attenzione» al settore. Nelle more del contratto, però, si sono individuate linee comuni tali, si spiega, «da poter raggiungere un accordo in tempi brevi». Con alcuni temi in primo piano: permessi per lavoro autonomo, organizzazione e orari di lavoro, sicurezza e salute. d.I.

8 Marzo 2012

Ieri nuovo incidente alla Scala. CUB denuncia mancanza di sicurezza nel teatro dell’opera Milano,

Filed under: General — Tag: — Lavoratoriscala @ 16:23

8 marzo 2012. “E’ da tempo che stiamo denunciando situazioni oltre il limite della sicurezza, oltre che del buon senso, per quello che è considerato il tempio mondiale della lirica” dichiara Pippo Fiorito della CUB “dalla presenza di amianto, ad ascensori che cadono nel vuoto, ad allestimenti fuorilegge (vedi i 13mila euro a carico comminati al teatro dall’Asl per il sovraccarico dei ponti che movimentano la scena dello scorso allestimento della Turandot, ndr) e soprattutto pericolosi, proprio come in questo caso”. E’ infatti di ieri pomeriggio, presso il Teatro alla Scala, durante le prove di allestimento luci della “Donna senz’ombra” ieri pomeriggio un fondale di circa 12 metri per 15 si è staccato improvvisamente schiantandosi sul palco, mentre i macchinisti tentavano inutilmente di frenare il crollo, prima di mettersi in salvo in extremis. Dalle testimonianze la causa sarebbe stata una folata di vento dovuta a un portellone dietro al palco stesso rimasto aperto per permettere le operazioni di carico e scarico, per una scenografia inadatta al palco della Scala, una struttura per così dire ospite arrivata dalla Germania e adattata alla bell’e meglio, nonostante una differenza di tre centimetri del palco, che avrebbe provocato, di fatto, il noto “effetto leva”. “Abbiamo presentato denuncie all’Asl e richiesto di incontrare quanto prima Giuliano Pisapia, che in quanto sindaco di Milano è presidente della Fondazione della Scala per fargli capire di che rilevanza è il problema della sicurezza dei lavoratori” rincara la dose Fiorito “e quali enormi responsabilità ha chi fino a ora gestito il teatro, includendo ovviamente anche il tema della sicurezza”. “Su quei ponti camminano intere masse artistiche, e solo il caso ha evitato una strage, a meno che non si voglia scientemente continuare la casistica di Matteo Armellini e prima di lui Francesco Pinna, morti entrambi negli allestimenti dei concerti rispettivamente di Laura Pausini e di Jovanotti”.

                                    logo CUB           http://3.bp.blogspot.com/-gZ7qtV52XXw/TXS-TOGM2xI/AAAAAAAAAK4/gZkc7x67oHI/s400/8%2Bmarzo.jpg
Vedi il  PDF del  Eposto all’ASL incidente donna senz’ombra

—————————————————————————————————————————————————————————————————- Alex Miozzi – Responsabile comunicazione Confederazione Unitaria di Base V.le Lombardia, 20 – 20131 Milano – Mobile 346 6326088 – Tel. 02 70631804 – Fax 02 70602409 ufficiostampa@cub.it – www.cub.it – Canale CUB Video: http://www.youtube.com/user/CUBvideo

7 Marzo 2012

Incidente sul lavoro al teatro alla Scala

Filed under: General — Tag: — Lavoratoriscala @ 21:12

         

Durante lo smontaggio di “donna senz’ ombra “, oggi intorno alle ore 15.00 nel palcoscenico del Piermarini è caduto rovinosamente un paretone mobile a forma di semicerchio largo 12 metri per 15 metri di altezza.

L’involontaria apertura del portone di retropalco, ha provocato una corrente d’aria che spostando un fondale in movimento è scivolato sotto il suddetto paretone che stava per essere sganciato dai macchinisti di scena. L’effetto leva è stato immediato, il parettone che fa parte di una scenografia ospite arrivata da un teatro tedesco e che è stato progettato per un dislivelllo 0 (zero)  è stato ugualmente montato sul palcoscenico Piermarini che ha un dislivello +3cm, un fattore che ha compromesso notevolmente la sua stabilità.

I due effetti collaterali produce la caduta dell’immensa scenografia che ha investito i lavoratori che stavano.Solo il tempestivo fuggi fuggi generale, per un soffio, ha evitato il morto o i feriti tra le decine di lavoratori impegnati nello smontaggio. Da tempo denunciamo e chiediamo di intervenire urgentemente per mettere fine al continuo abuso di ristretti tempi di s/montaggio tra un‘opera in prova e la successiva che va in scena la stessa sera. L’ingombro di più scenografie insieme sul palco costituiscono un esponenziale aumento dei rischi per il personale tecnico e artistico che vi lavora. Solo la fortuna ha evitato il ripetersi del medesimo incidente stile “pausini-o jovanotti”.

E’ richiestol’intervento del magistrato competente per rimuovere se necessario l’oggetto che potrebbe reiterare l’incidente. La Fondazione Scaligera con a capo il presidente, Sindaco Pisapia, deve porre le condizioni in cui esercitare il lavoro in palco in condizioni che oggi non è più tollerabile attendere. La sicurezza e la salute devono essere posti davanti a tutto.

Davanti soprattutto a quella cultura della produttività e del profitto a tutti i costi, che caratterizza questa infausta dirigenza.

La Segreteria Generale della Cub Informazione.

Milano, 7/03/2012       logo CUB

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