Il Sottoscala Per Abbado un Albero in Piazza Scala

23 Giugno 2010

Non c'è solo la Fials a indire lo sciopero del 23/06/2010…

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 00:01

Milano 22 giugno 2010
                                                                                                    Spett.le

                                                                                      Fondazione Teatro alla Scala

                                                                                      Direzione del personale 

                                                                                      c.a. Dott. D. Mecca                                                                 

 

comunicazione via fax  02 88793723

 

Oggetto: Indizione sciopero
 

Con la presente si indice sciopero sulla seconda prestazione e recita del Faust del giorno 23 giugno 2010, si precisa che la prima prestazione sara di tre ore.

 

Distinti saluti                   Guido Trifiletti

 

Confederazione Unitaria di Base 

   Cub Informazione

Sede Nazionale: Milano – V.le Lombardia 20 – tel. 02.70631804 cub.nazionale@tiscali.it 

 HYPERLINK "http://www.cub.it/"www.cub.it  www.cubvideo.it 

Non c’è solo la Fials a indire lo sciopero del 23/06/2010…

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Milano 22 giugno 2010
                                                                                                    Spett.le

                                                                                      Fondazione Teatro alla Scala

                                                                                      Direzione del personale 

                                                                                      c.a. Dott. D. Mecca                                                                 

 

comunicazione via fax  02 88793723

 

Oggetto: Indizione sciopero
 

Con la presente si indice sciopero sulla seconda prestazione e recita del Faust del giorno 23 giugno 2010, si precisa che la prima prestazione sara di tre ore.

 

Distinti saluti                   Guido Trifiletti

 

Confederazione Unitaria di Base 

   Cub Informazione

Sede Nazionale: Milano – V.le Lombardia 20 – tel. 02.70631804 cub.nazionale@tiscali.it 

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18 Giugno 2010

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 14:11

LUNEDI’ 21 GIUGNO 2010, IN EUROPA FESTA DELLA MUSICA 
IN ITALIA CHIUDONO I TEATRI. DALLE ORE 14 IN PIAZZA  SCALA
PRESIDIO
CON I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

le foto del presidio di oggi in piazza scala

Foto/ Scala, i lavoratori in piazza contro Bondi

Foto/ Scala, i lavoratori
in piazza contro Bondi

Davanti al teatro è stato allestito un presidio contro una riforma che "mette in ginocchio gli enti lirici-culturali" e favorisce "un'Italia solo televisiva"

La CUB Informazione con i lavoratori della Scala  dei Teatri  e dello spettacolo  dal vivo Milanesi vogliono contrastare e respingere l’attacco del governo alla cultura ed il taglio dei fondi, già oggi esigui, che riguardano la produzione culturale in Italia.

“Lo sciagurato Decreto Bondi  mette in ginocchio gli Enti Lirici e Sinfonici .
Il Fondo Unico dello Spettacolo non deve essere tagliato, ma incrementato per poter realizzare il meglio della produzione teatrale, al pari degli altri paesi europei.
Lo spettacolo dal vivo deve essere sostenuto con adeguate politiche e fondi specifici perché rappresenta una ricchezza culturale alla quale tutti i cittadini devono poter accedere.
Creatività e cultura sono requisiti indispensabili della libertà”.

Mentre gli altri Stati Europei aumentano gli investimenti sulla cultura qui si crea grazie a Bondi e Tremonti una desertificazione del panorama culturale italiano.

“Diamo seguito a questi obiettivi, coinvolgendo i lavoratori ed i cittadini in questa battaglia per la difesa della cultura come bene comune ed universale, che è anche
una lotta in difesa della civiltà e della libertà.
 Lottiamo contro la filosofia globale di mercato che vorrebbe ridurci a robot ed a cittadini televisizzati e privati degli strumenti culturali di crescita, quali la scuola, la musica ed il teatro.

Difendiamo la cultura, quel patrimonio universale che, nel nostro paese,
esisteva già prima della nascita dello stato nazione.

Il 21 giugno, saremo in piazza della Scala per denunciare la follia del governo, la complicità degli enti locali Milanesi ed in difesa di tutti i lavoratori dello spettacolo, della loro dignità.
"Uccidere la cultura equivale a sputare sulla gioia e sparare alla bellezza”.
 
Invitiamo tutti i lavoratori della Cultura e dello Spettacolo a partecipare.

16 Giugno 2010

DI NUOVO L'INCUBO AMIANTO IN VOLTA PLATEA

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 19:12

SIAMO AL PARADOSSO:
SULLA VOLTA PLATEA, SULLA NAVETTA SOSPESA SOPRA IL LAMPADARIO DOVE LAVORANO ACCOVACCIATI IN UN CALDO INFERNALE  GLI ELETTRICISTI SEGUIPERSONA E' STATO RINTRACCIATO ANCORA DELL' AMIANTO. TUTTO IL RESTO DELLA VOLTA PLATEA E' STATO BONIFICATO L'ESTATE SCORSA DOPO UN'ASPRA LOTTA CON LA DIREZIONE. NONOSTANTE 700.000 € SPESI DAL COMUNE PER LA BONIFICA  OGGI L'AMIANTO E'ANCORA DAVANTI ALLA POSTAZIONE DEI LAVORATORI.
E' GIUNTO IL MOMENTO DI CHIUDERE IL LAMPADARIO DEFINITIVAMENTE. UN LUOGO CHE  L' ASL PER LA POSTURA E GLI SBALZI DI TEMPERATURA HA GIA' RICONOSCIUTO NOCIVO ALLA SALUTE. 
COSA FACCIAMO, DOBBIAMO CHIAMARE I CASCHI BLU PER SALVAGUARDARE LA SALUTE DEI LAVORATORI SCALA?

CUB SCALA

DI NUOVO L’INCUBO AMIANTO IN VOLTA PLATEA

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 19:12

SIAMO AL PARADOSSO:
SULLA VOLTA PLATEA, SULLA NAVETTA SOSPESA SOPRA IL LAMPADARIO DOVE LAVORANO ACCOVACCIATI IN UN CALDO INFERNALE  GLI ELETTRICISTI SEGUIPERSONA E' STATO RINTRACCIATO ANCORA DELL' AMIANTO. TUTTO IL RESTO DELLA VOLTA PLATEA E' STATO BONIFICATO L'ESTATE SCORSA DOPO UN'ASPRA LOTTA CON LA DIREZIONE. NONOSTANTE 700.000 € SPESI DAL COMUNE PER LA BONIFICA  OGGI L'AMIANTO E'ANCORA DAVANTI ALLA POSTAZIONE DEI LAVORATORI.
E' GIUNTO IL MOMENTO DI CHIUDERE IL LAMPADARIO DEFINITIVAMENTE. UN LUOGO CHE  L' ASL PER LA POSTURA E GLI SBALZI DI TEMPERATURA HA GIA' RICONOSCIUTO NOCIVO ALLA SALUTE. 
COSA FACCIAMO, DOBBIAMO CHIAMARE I CASCHI BLU PER SALVAGUARDARE LA SALUTE DEI LAVORATORI SCALA?

CUB SCALA

25 Maggio 2010

SCALA, SCIOPERO E BICICLETTATA CONTRO IL DECRETO GIOVEDÌ 27 MAGGIO

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 23:51

Le foto della biciclettata "pedala contro il decreto"

Ci sono le foto della bella pedalata che ieri, giorno dello sciopero del balletto assieme alla critcal mass, ci ha portato anche a protestare sotto la rai in corso sempione per l'oscuramento delle istanze dei lavoratori in lotta. ad esempio come per l'altro sciopero nessuna notizia trapela sugliMostra tutto schermi riguardo alla … Mostra tuttochiusura della scala per sciopero. Si è approfittato per estendere la protesta contro l'oscuramento che tutto il mondo del lavoro subisce quando viene cassintegrato, licenziato e isolato nel silenzio anche se civilmente si ribella. 300 biciclette tutte insieme erano proprio un bel coro. Abbiam continuato tutta la sera a volantinare il testo unitario e non solo e a megafonare a tutta la città by night le ragione del nostro sciopero. Anche davanti all'uscita del pubblico del piccolo teatro e a parlare per far sapere. Alla vecchia. Organizzata dalla Cub scala. fatti ….

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/05/28/foto/contro_bondi_con_i_palloncini-4395036/1/

pedala contro 1  pedala contro 2
pedala contro3pedalata coalition contro il decreto

Le foto sono coperte da copyright, non possono essere ne copiate ne scaricate.
Gentilezza dell'agenzia Fotogramma.I

GIOVEDI 27 MAGGIO ALLE ORE 21,30 PEDALA CONTRO IL DECRETO.
NELLA SERA IN CUI ERA PREVISTA LA PRIMA RAPPRESENTAZIONE DEL BALLETTO TRITTICO NOVECENTO
CI SARA' LO SCIOPERO DEI LAVORATORI, A SEGUIRE UNA BICICLETTATA CONTRO IL DECRETO LEGGE SULLE FONDAZIONI LIRICHE SINFONICHE PER LE VIE DI MILANO.
PORTATE FISCHIETTI, MEGAFONI, TROMBE E TUTTO CHE CI PUÒ RENDERE VISIBILI.

VIA FILODRAMMATICI 2 ORE 21,30

Firenze. 26 maggio 2010
Nastasi interrogato sulle nomine per i lavori agli Uffizi

Sciopero domani alla Scala ma prove aperte del balletto

balletto.jpgMILANO – 26 MAGGIO 2010 – Salta per sciopero domani, giovedì, alla Scala la prima del balletto Trittico Novecento, ma in mattinata si potrà assistere a una prova aperta gratuita dello spettacolo. L'assemblea dei lavoratori – che protestano per chiedere il ritiro del decreto Bondi sulle fondazioni lirico sinfoniche – ha confermato lo sciopero annunciato nei giorni scorsi aggiungendo che si potrà assistere a una prova di scena aperta dalle 11 alle 13.

I biglietti per entrare, gratuiti, si potranno ritirare in via Filodrammatici a partire dalle 9,30. E' invece saltata la giornata di visite guidate ai laboratori dell'Ansaldo venerdì prossimo. Questa volta la causa è lo sciopero dei mezzi pubblici.

15 Maggio 2010

IL DECRETO SULLE "AFFONDAZIONI LIRICHE" RIVELA IL SUO REALE OBIETTIVO :

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 01:41
  1. Con gli ulteriori commissariamenti delle Fondazioni Liriche provocati dagli effetti del recente  decreto “Affondazioni liriche” si moltiplicheranno i commissari super pagati come il caso di Nastasi, capogabinetto del ministero e commissario di varie fondazioni liriche. Il leitmotiv: Riduzione del personale dipendente da utilizzare per dei "teatri-contenitori" di opere importate e non più auto-prodotte alla faccia della salvaguardia del mestiere.

  1. La linea dei" Bondi-cricca" è quella che è già stata messa in opera nelle grandi istituzioni museali di cui assistiamo ai disastri e di cui restano solo le macerie come il caso del Colosseo e Ara-Pacis che cadono a pezzi e via dicendo): Commissariamenti dati in mano ad amici incopetenti e conniventi, da Brera a Pompei, ovunque in Italia.

  2. La Bondi-cricca attinge dall'intramontabile A.R.C.U.S, l'Agenzia del Ministero dell'economia collegato al Ministero della Cultura da cui riceve il 3% dei fondi per le grandi opere, circa 250milioni di euro.

  3. La ristrutturazione di edifici culturali avviene quasi sempre nell'emergenza e senza controlli come nel caso del Museo degli Uffizi di Firenze da cui è partito lo scandalo dei "Bondi-cricca "in cui vengono fuori collusioni mafiose che arrivano fino a Provenzano.

  4. La detonazione del Decreto Bomba ad orologeria ha fatto esplodere al fotofinish quella maggioranza trasversale che stava approvando la legge quadro sullo spettacolo dal vivo in cui vi era un'importante norma che impediva all'A.R.C.U.S. di finanziare anche grandi eventi culturali.

  1. Mettere le mani sui grandi eventi culturali era per la "cricca" l'ultimo tassello da inserire per avere il controllo totale e incondizionato delle risorse del ministero.

  2. Il Decreto sulle Fondazioni Liriche con tutte le sollevazioni e discussioni del caso, dato che fa cadere sulle spalle dei lavoratori tutti i tagli dei fondi e dei diritti, promessi , serve  a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dal business dei super commissari -sovrintendenti legati a Nastasi capogabinetto del ministro poeta, che potranno gestire in tutta traquillità e in modo assai poco trasparente, ingenti capitali. 

    8- Il Decreto abroga l’art.1.della legge 800
    "LO STATO CONSIDERA L'ATTIVITÀ LIRICA E CONCERTISTICA DI RILEVANTE INTERESSE GENERALE, IN QUANTO INTESA A FAVORIRE LA FORMAZIONE MUSICALE, CULTURALE E SOCIALE DELLA COLLETTIVITÀ NAZIONALE . PER LA TUTELA E LO SVILUPPO DI TALI ATTIVITÀ LO STATO INTERVIENE CON IDONEE PROVVIDENZE.”.

    PER TUTTI I PUNTI SOPRA ESPOSTI, LA CUB CHIEDE A GRAN VOCE LE DIMMISSIONI DI BONDI E NASTASI

                                                         logo_CUB              Cub Scala     
     SALVATORE NASTASI – L'Intervista di Alain Elkann – Programma di approfondimento su La7.it.     www.la7.it

    –br–a

IL DECRETO SULLE “AFFONDAZIONI LIRICHE” RIVELA IL SUO REALE OBIETTIVO :

Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 01:41
  1. Con gli ulteriori commissariamenti delle Fondazioni Liriche provocati dagli effetti del recente  decreto “Affondazioni liriche” si moltiplicheranno i commissari super pagati come il caso di Nastasi, capogabinetto del ministero e commissario di varie fondazioni liriche. Il leitmotiv: Riduzione del personale dipendente da utilizzare per dei "teatri-contenitori" di opere importate e non più auto-prodotte alla faccia della salvaguardia del mestiere.

  1. La linea dei" Bondi-cricca" è quella che è già stata messa in opera nelle grandi istituzioni museali di cui assistiamo ai disastri e di cui restano solo le macerie come il caso del Colosseo e Ara-Pacis che cadono a pezzi e via dicendo): Commissariamenti dati in mano ad amici incopetenti e conniventi, da Brera a Pompei, ovunque in Italia.

  2. La Bondi-cricca attinge dall'intramontabile A.R.C.U.S, l'Agenzia del Ministero dell'economia collegato al Ministero della Cultura da cui riceve il 3% dei fondi per le grandi opere, circa 250milioni di euro.

  3. La ristrutturazione di edifici culturali avviene quasi sempre nell'emergenza e senza controlli come nel caso del Museo degli Uffizi di Firenze da cui è partito lo scandalo dei "Bondi-cricca "in cui vengono fuori collusioni mafiose che arrivano fino a Provenzano.

  4. La detonazione del Decreto Bomba ad orologeria ha fatto esplodere al fotofinish quella maggioranza trasversale che stava approvando la legge quadro sullo spettacolo dal vivo in cui vi era un'importante norma che impediva all'A.R.C.U.S. di finanziare anche grandi eventi culturali.

  1. Mettere le mani sui grandi eventi culturali era per la "cricca" l'ultimo tassello da inserire per avere il controllo totale e incondizionato delle risorse del ministero.

  2. Il Decreto sulle Fondazioni Liriche con tutte le sollevazioni e discussioni del caso, dato che fa cadere sulle spalle dei lavoratori tutti i tagli dei fondi e dei diritti, promessi , serve  a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dal business dei super commissari -sovrintendenti legati a Nastasi capogabinetto del ministro poeta, che potranno gestire in tutta traquillità e in modo assai poco trasparente, ingenti capitali. 

    8- Il Decreto abroga l’art.1.della legge 800
    "LO STATO CONSIDERA L'ATTIVITÀ LIRICA E CONCERTISTICA DI RILEVANTE INTERESSE GENERALE, IN QUANTO INTESA A FAVORIRE LA FORMAZIONE MUSICALE, CULTURALE E SOCIALE DELLA COLLETTIVITÀ NAZIONALE . PER LA TUTELA E LO SVILUPPO DI TALI ATTIVITÀ LO STATO INTERVIENE CON IDONEE PROVVIDENZE.”.

    PER TUTTI I PUNTI SOPRA ESPOSTI, LA CUB CHIEDE A GRAN VOCE LE DIMMISSIONI DI BONDI E NASTASI

                                                         logo_CUB              Cub Scala     
     SALVATORE NASTASI – L'Intervista di Alain Elkann – Programma di approfondimento su La7.it.     www.la7.it

    –br–a

3 Maggio 2010

Protesta a sorpresa durante la riunione del CdA- Cub "Decreto del governo e CdA? No grazie! "-Intervista al sottosegr B.C. Giro

Filed under: Uncategorized — Tag: , , , — Lavoratoriscala @ 15:25
Mobilizzazione/ Presidio/ Protesta dei lavoratori del Teatro alla Scala

Martedì 4 maggio ore 18,40 piazza della Scala, Milano.

Invitiamo a partecipare tutte le realtà dello spettacolo e alla cittadinanza .
 

scala.jpgMILANO – 3 MAGGIO 2010 – Assemblea e presidio "a sorpresa" dei lavoratori della Scala (foto) contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche, durante la riunione del consiglio di amministrazione che oggi si tiene nei laboratori del teatro, in via Bergognone a Milano. I lavoratori, riferisce l'Ansa, hanno steso uno striscione con la scritta 'No al decreto infame, via i banditi Anfols' e hanno portato una bara in legno per rappresentare la morte della cultura mentre arrivavano i membri del consiglio tra cui l'Ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera e il presidente di Bpm, Massimo Ponzellini.

I lavoratori hanno improvvisato un'assemblea nel laboratorio durante la quale i sindacati hanno spiegato il loro no al decreto. "Qui – ha spiegato Giancarlo Albori, della Cgil – protestiamo con un Cda che ha dato avvallo a un decreto che andava bene a loro e non a noi. Vogliamo far sentire la nostra voce".

Ed è per questo che è già in programma un'iniziativa per domani pomeriggio alle 18.40 con tutti i lavoratori. I manifestanti, salendo le scale fino al piano dove si teneva la riunione, hanno chiesto di essere ascoltati dal consiglio di amministrazione. Il sovrintendente, hanno spiegato, ha detto che una delegazione sarà ricevuta alla fine del Cda che riguarda il piano di sviluppo per i prossimi anni. "Ci saranno sorprese – ha assicurato Domenica Dentori, della Uil – a partire dalle prossime ore e dai prossimi giorni". Per Dentori si protesta perché gli effetti del decreto si sentiranno subito mentre un'eventuale autonomia della Scala arriverà in seguito. "Bisogna stare uniti – ha concluso Sandro Malatesta della Fials – e mobilitarsi".

il giornale dello spettacolo

C6.tv – Video – I lavoratori del Teatro alla Scala contro il decreto Bondi. Lissner: 'Possono contar

c6.tv   http://www.c6.tv/archivio?task=view&id=9107

Presente anche i lavoratori della cub con un loro volantino rivolto al CdA

Decreto del Governo e C.D.A.? No grazie!       logo CUB

Il decreto Bondi vuole in sintesi smantellare le Fondazione Liriche Sinfoniche.

In questo contesto il nostro Sovrintendente promuove ed è subito accolto dal "poeta ministro" il distacco della Scala dalle altre Fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale”.
Dietro la parola”autonomia” si nasconde un progetto per indebolirci nelle trattative sia per i rinnovi del CCNL che dell’integrativo impoverito per non dire derubato e messo in discussione nella normativa.
Di vendetta bisogna parlare invece quando questi"riformatori" vanno a colpire i professori d’orchestra.
IL corpo di ballo cui verrà anticipata la possibilità di andare in pensione otterrà nei fatti solo la pensione sociale. Vengono decurtate addirittura le diarie delle tournè.

Per valorizzare l’eccellenza della Scala invece di “titoli"vuoti, servono riconoscimenti sostanziali, cioè risorse economiche e non trasformazioni epocali a danno dei lavoratori che esprimono le intenzioni del governo di dismettere la lirica il teatro e la cultura dagli interessi di Stato.

Il Governo invece di coltivare il sogno che il teatro rappresenta per la vita di un paese civile, si accanisce contro i lavoratori in particolare quelli precari (azzeramento graduatorie di anzianità e stop del turn over) e verso coloro tra questi ovvero tutti gli scaligeri che intendono ricorrere alla giustizia per ottenere il legittimo riconoscimento del rapporto a tempo indeterminato .

Di questa morsa a danno dei lavoratori Il CDA della Scala è” co-regista”del governo e viene fuori latente la sua volontà finale di privatizzare la Scala (Il curriculum di Ermolli ad esempio è famoso per come ha trasformato l'Alitalia ). Il CDA è formato in gran parte da quegli stessi banchieri che il governo ha riempito di miliardi per coprire i buchi delle loro speculazioni finanziarie ma nulla ha mai detto o fatto contro i tagli al FUS.

Oltre all'azzeramento di questo decreto legge chiediamo le dimissioni del CDA scaligero perché palesemente in contrasto con gli interessi del Teatro più importante del mondo.
                                                                                  
                                                                                 La Cultura fa Paura

                                                                                          Cub Scala

3 MAGGIO 2010 – E' stato trasmesso questa mattina nella rubrica Tg2 Punto.it, a cura di Mario De Scalzi,  un servizio sulla riforma delle fondazioni liriche, con la presenza in studio del sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. Clicca per vedere lo speciale.    e dopo

vedi  questo titolo di sotto e clicca la freccia rossa di lato, guarda dal minuto 16' al 27' intervista a Giro

TG2 Punto.it 03/05/2010 

Protesta a sorpresa durante la riunione del CdA- Cub “Decreto del governo e CdA? No grazie! “-Intervista al sottosegr B.C. Giro

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Mobilizzazione/ Presidio/ Protesta dei lavoratori del Teatro alla Scala

Martedì 4 maggio ore 18,40 piazza della Scala, Milano.

Invitiamo a partecipare tutte le realtà dello spettacolo e alla cittadinanza .
 

scala.jpgMILANO – 3 MAGGIO 2010 – Assemblea e presidio "a sorpresa" dei lavoratori della Scala (foto) contro il decreto di riforma delle fondazioni liriche, durante la riunione del consiglio di amministrazione che oggi si tiene nei laboratori del teatro, in via Bergognone a Milano. I lavoratori, riferisce l'Ansa, hanno steso uno striscione con la scritta 'No al decreto infame, via i banditi Anfols' e hanno portato una bara in legno per rappresentare la morte della cultura mentre arrivavano i membri del consiglio tra cui l'Ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera e il presidente di Bpm, Massimo Ponzellini.

I lavoratori hanno improvvisato un'assemblea nel laboratorio durante la quale i sindacati hanno spiegato il loro no al decreto. "Qui – ha spiegato Giancarlo Albori, della Cgil – protestiamo con un Cda che ha dato avvallo a un decreto che andava bene a loro e non a noi. Vogliamo far sentire la nostra voce".

Ed è per questo che è già in programma un'iniziativa per domani pomeriggio alle 18.40 con tutti i lavoratori. I manifestanti, salendo le scale fino al piano dove si teneva la riunione, hanno chiesto di essere ascoltati dal consiglio di amministrazione. Il sovrintendente, hanno spiegato, ha detto che una delegazione sarà ricevuta alla fine del Cda che riguarda il piano di sviluppo per i prossimi anni. "Ci saranno sorprese – ha assicurato Domenica Dentori, della Uil – a partire dalle prossime ore e dai prossimi giorni". Per Dentori si protesta perché gli effetti del decreto si sentiranno subito mentre un'eventuale autonomia della Scala arriverà in seguito. "Bisogna stare uniti – ha concluso Sandro Malatesta della Fials – e mobilitarsi".

il giornale dello spettacolo

C6.tv – Video – I lavoratori del Teatro alla Scala contro il decreto Bondi. Lissner: 'Possono contar

c6.tv   http://www.c6.tv/archivio?task=view&id=9107

Presente anche i lavoratori della cub con un loro volantino rivolto al CdA

Decreto del Governo e C.D.A.? No grazie!       logo CUB

Il decreto Bondi vuole in sintesi smantellare le Fondazione Liriche Sinfoniche.

In questo contesto il nostro Sovrintendente promuove ed è subito accolto dal "poeta ministro" il distacco della Scala dalle altre Fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale”.
Dietro la parola”autonomia” si nasconde un progetto per indebolirci nelle trattative sia per i rinnovi del CCNL che dell’integrativo impoverito per non dire derubato e messo in discussione nella normativa.
Di vendetta bisogna parlare invece quando questi"riformatori" vanno a colpire i professori d’orchestra.
IL corpo di ballo cui verrà anticipata la possibilità di andare in pensione otterrà nei fatti solo la pensione sociale. Vengono decurtate addirittura le diarie delle tournè.

Per valorizzare l’eccellenza della Scala invece di “titoli"vuoti, servono riconoscimenti sostanziali, cioè risorse economiche e non trasformazioni epocali a danno dei lavoratori che esprimono le intenzioni del governo di dismettere la lirica il teatro e la cultura dagli interessi di Stato.

Il Governo invece di coltivare il sogno che il teatro rappresenta per la vita di un paese civile, si accanisce contro i lavoratori in particolare quelli precari (azzeramento graduatorie di anzianità e stop del turn over) e verso coloro tra questi ovvero tutti gli scaligeri che intendono ricorrere alla giustizia per ottenere il legittimo riconoscimento del rapporto a tempo indeterminato .

Di questa morsa a danno dei lavoratori Il CDA della Scala è” co-regista”del governo e viene fuori latente la sua volontà finale di privatizzare la Scala (Il curriculum di Ermolli ad esempio è famoso per come ha trasformato l'Alitalia ). Il CDA è formato in gran parte da quegli stessi banchieri che il governo ha riempito di miliardi per coprire i buchi delle loro speculazioni finanziarie ma nulla ha mai detto o fatto contro i tagli al FUS.

Oltre all'azzeramento di questo decreto legge chiediamo le dimissioni del CDA scaligero perché palesemente in contrasto con gli interessi del Teatro più importante del mondo.
                                                                                  
                                                                                 La Cultura fa Paura

                                                                                          Cub Scala

3 MAGGIO 2010 – E' stato trasmesso questa mattina nella rubrica Tg2 Punto.it, a cura di Mario De Scalzi,  un servizio sulla riforma delle fondazioni liriche, con la presenza in studio del sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. Clicca per vedere lo speciale.    e dopo

vedi  questo titolo di sotto e clicca la freccia rossa di lato, guarda dal minuto 16' al 27' intervista a Giro

TG2 Punto.it 03/05/2010 

23 Aprile 2010

Comunicato Cub Alla Scala – No al decreto di riforma delle Fond. lirico Sinfoniche

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     Decreto del Governo e C.D.A.? No grazie!       logo CUB

Il decreto Bondi vuole in sintesi smantellare le Fondazione Liriche Sinfoniche.

In questo contesto il nostro Sovrintendente promuove ed è subito accolto dal "poeta ministro" il distacco della Scala dalle altre Fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale”.
Dietro la parola”autonomia” si nasconde un progetto per indebolirci nelle trattative sia per i rinnovi del CCNL che dell’integrativo impoverito per non dire derubato e messo in discussione nella normativa.
Di vendetta bisogna parlare invece quando questi"riformatori" vanno a colpire i professori d’orchestra.
IL corpo di ballo cui verrà anticipata la possibilità di andare in pensione otterrà nei fatti solo la pensione sociale. Vengono decurtate addirittura le diarie delle tournè.

Per valorizzare l’eccellenza della Scala invece di “titoli"vuoti, servono riconoscimenti sostanziali, cioè risorse economiche e non trasformazioni epocali a danno dei lavoratori che esprimono le intenzioni del governo di dismettere la lirica il teatro e la cultura dagli interessi di Stato.

Il Governo invece di coltivare il sogno che il teatro rappresenta per la vita di un paese civile, si accanisce contro i lavoratori in particolare quelli precari (azzeramento graduatorie di anzianità e stop del turn over) e verso coloro tra questi ovvero tutti gli scaligeri che intendono ricorrere alla giustizia per ottenere il legittimo riconoscimento del rapporto a tempo indeterminato .

Di questa morsa a danno dei lavoratori Il CDA della Scala è” co-regista”del governo e viene fuori latente la sua volontà finale di privatizzare la Scala (Il curriculum di Ermolli ad esempio è famoso per come ha trasformato l'Alitalia ). Il CDA è formato in gran parte da quegli stessi banchieri che il governo ha riempito di miliardi per coprire i buchi delle loro speculazioni finanziarie ma nulla ha mai detto o fatto contro i tagli al FUS.

Oltre all'azzeramento di questo decreto legge chiediamo le dimissioni del CDA scaligero perché palesemente in contrasto con gli interessi del Teatro più importante del mondo.
                                                                                  
                                                                                 La Cultura fa Paura

                                                                                          Cub Scala

1 Aprile 2010

Teatro alla Scala, i primi nuovi assunti frutto della campagna Cub contro la precarietà

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 21:12

Teatro alla Scala, nuovi assunti grazie a una maxi causa

Passaggio del contratto a tempo indeterminato per un gruppo di lavoratori del teatro milanese. Trifiletti, CUB: “Se non avessero fatto causa al teatro restavano precari a vita “.
30 marzo 2010. I dipendenti del Piermarini che lavoravano da anni come stagionali finalmente otterranno un contratto di lavoro stabile.
Questo solo al termine di una lotta contro il Teatro alla Scala di Milano, condotta da impiegati e operai che da anni vi lavorano con un contratto stagionale.

“Ricordo che questo risultato è il frutto della nostra campagna, come CUB, contro la precarietà all’interno dello stesso teatro” commenta Guido Trifiletti della CUB. “
A fare da apripista una decina di persone che per prime hanno intrapreso, e vinto, le cause, seguite a ruota anche dagli altri, lavoratori che da anni operano all’interno del teatro con contratti a termine rinnovati già due o tre volte.

“Quello che abbiamo sempre sostenuto noi, e che sembra che ora la stessa Scala confermi, è che sotto il profilo dell’esborso retributivo la situazione non sarà molto diversa”. Continua Trifiletti. “Inoltre sotto il profilo necessario all’organico, di circa 800, e più, già siamo circa sui 730-740, a cui si aggiungeranno questi 100, 150.Quindi è da escludere possibili critiche circa un supposto, ma non vero, sovradimensionamento”.

“Quello che fa abbastanza ridere è l’ostentato fair play del teatro” conclude il sindacalista. “E’’ chiaro anche a un bambino che se questi lavoratori non avessero difeso i loro diritti in tribunale, la Scala li avrebbe lasciati precari vita natural durante”.
—————————————————————————————————————————————————————————————————-
Alex Miozzi – Responsabile comunicazione Confederazione Unitaria di Base
V.le Lombardia, 20 – 20131 Milano – Mobile 346 6326088 – Tel. 02 70631804 – Fax 02 70602409
ufficiostampa@cub.it – www.cub.it – Canale CUB Video: http://www.youtube.com/user/CUBvideo

27 Marzo 2010

“GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO ” Vogliono farci la festa !

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 14:09

         Vogliono farci la festa!

Oggi c'è una grande confusione, troppi sono i soggetti che lavorano per cambiare le leggi che riguardano lo spettacolo, in tutto questo traspare un progetto preciso e l'incompetenza di legislatori e dirigenti, in una gara che rischia di creare danni irreparabili al settore.
Sono la legge Quadro per lo Spettacolo dal Vivo di Barbareschi–Carlucci- De Biasi. La Bondi al Senato, sulla riforma delle Fondazioni Liriche pronta a essere approvata in parlamento. Tutino e l'Anfols con i Sovrintendenti che vogliono la determinazione degli organici e la flessibilità del lavoro.
La strada si riduce a tagli e la riforma del FUS che va a smantellare e precarizzare ulteriormente il settore.
Dall'opposizione sindacati confederali e politici sono assenti per la tutela delle modifiche che sì, sono necessarie, ma non vengono monitorate dagli stessi per un reale miglioramento e funzionalità dello spettacolo che garantisca del bene pubblico.

In questo contesto si promuove il distacco della Scala dalle altre fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale” isolandoci dal resto dei lavoratori dei teatri lirici italiani. Per non parlare della brutta fine che verrebbe riservata agli altri teatri lirici e di prosa regionaizzati e lasciati in mano a privati che pensano solo a loro profitto.
Noi che alla Scala siamo tra i promotori delle cause per la stabiizzazionene dei lavoratori precari, diciamo No a questo progetto omicida del governo Berlusconi che ha come intenzione dismettere la lirica e la cultura dagli interessi di Stato. La cultura fa paura. Ieri bruciavano libri. Oggi vogliono chiudere i teatri. Insieme al pubblico e i lavoratori del teatro resistiamo e lo impediamo perché:

  Il teatro è il sale
  della democrazia

cub scala/autorganizzati dello spettacolo.

"GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO ” Vogliono farci la festa !

Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 14:09

         Vogliono farci la festa!

Oggi c'è una grande confusione, troppi sono i soggetti che lavorano per cambiare le leggi che riguardano lo spettacolo, in tutto questo traspare un progetto preciso e l'incompetenza di legislatori e dirigenti, in una gara che rischia di creare danni irreparabili al settore.
Sono la legge Quadro per lo Spettacolo dal Vivo di Barbareschi–Carlucci- De Biasi. La Bondi al Senato, sulla riforma delle Fondazioni Liriche pronta a essere approvata in parlamento. Tutino e l'Anfols con i Sovrintendenti che vogliono la determinazione degli organici e la flessibilità del lavoro.
La strada si riduce a tagli e la riforma del FUS che va a smantellare e precarizzare ulteriormente il settore.
Dall'opposizione sindacati confederali e politici sono assenti per la tutela delle modifiche che sì, sono necessarie, ma non vengono monitorate dagli stessi per un reale miglioramento e funzionalità dello spettacolo che garantisca del bene pubblico.

In questo contesto si promuove il distacco della Scala dalle altre fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale” isolandoci dal resto dei lavoratori dei teatri lirici italiani. Per non parlare della brutta fine che verrebbe riservata agli altri teatri lirici e di prosa regionaizzati e lasciati in mano a privati che pensano solo a loro profitto.
Noi che alla Scala siamo tra i promotori delle cause per la stabiizzazionene dei lavoratori precari, diciamo No a questo progetto omicida del governo Berlusconi che ha come intenzione dismettere la lirica e la cultura dagli interessi di Stato. La cultura fa paura. Ieri bruciavano libri. Oggi vogliono chiudere i teatri. Insieme al pubblico e i lavoratori del teatro resistiamo e lo impediamo perché:

  Il teatro è il sale
  della democrazia

cub scala/autorganizzati dello spettacolo.

16 Marzo 2010

UN FIORE PER IL TEATRO Manifestazione nazionale dei precari per la cultura

Filed under: Uncategorized — Tag: , , — Lavoratoriscala @ 21:20

Giornata mondiale del teatro.

Atto di protesta che il Movimento "SOGNO" si propone di attuare è programmato per il giorno 27 Marzo 2010, in occasione della Festa Mondiale del Teatro. Il movimento ha organizzato un reading davanti al Piccolo Teatro di Via Rovello, a partire dalle ore 16.30; chi volesse partecipare può portare un fiore e altre persone.
Si invita a partecipare numerosi.

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI PRECARI DELLA CULTURA

facciamoci sentire! contro un governo che ci uccide lentamente, contro un DG inseguibile penalmente, contro la miseria dei tagli, contro lo strapotere degli assessori, contro la gerontocrazia e la lottiz


UN FIORE PER IL TEATRO
Manifestazione nazionale dei precari per la cultura


Sabato 27 marzo 2010 ore 11 – Roma, Teatro Argentina

Un fiore per il teatro: nasce in modo spontaneo su facebook (raggiungendo nel giro di pochi giorni più di 1500 adesioni) la manifestazione nazionale dei precari per la cultura che si svolgerà sabato 27 marzo 2010 con appuntamento alle ore 11 presso il Teatro Argentina di Roma.
Non una festa ma un riflessione e civile: un movimento sorto ‘dal basso’, in modo spontaneo e autonomo nell’universo web, aggregando artisti, operatori del settore, giornalisti ed intellettuali, vuole manifestare per i diritti dei lavoratori dello spettacolo, per la trasparenza negli atti e nei finanziamenti pubblici, per ottenere più investim enti alla cultura e allo spettacolo, per l’autonomia della cultura dalla politica, per teatri non terreno di lottizzazioni politiche, per un ricambio generazionale e la valorizzazione delle competenze professionali.
Nella Giornata Mondiale del Teatro – istituita nel 1961 dalle Nazioni Unite e dall'UNESCO, con l’adesione quest’anno, per la prima volta, del Governo Italiano (esattamente nel momento in cui si stanno verificando tagli a tutto il settore), con lo scopo di promuovere lo sviluppo delle arti performative in tutti i Paesi del mondo e riportare il teatro al centro dell’interesse della vita pubblica – i precari dello spettacolo invitano a portare un fiore davanti al Teatro Argentina, come davanti ai teatri di ogni città d’Italia, a tagliare il fiore e lasciarlo lì a marcire. I precari sono gambi senza fiore.

Diventa amico su fb della Giornata Mondiale del Teatro.
Per contatti e adesioni: precaridellacultura@gmail.com
(con gentile preghiera di diffusione)

I teatri si ribellano ai tagli mentre il governo celebrerà il 27 marzo la ““Giornata mondiale del Teatro”–br–

Repubblica — 15 marzo 2010   pagina 3   sezione: MILANO

S' I N C O N T R E R A N N O domani pomeriggio sul palco dello Strehler. Obiettivo: allargare la rivolta del mondo del teatro contro i tagli del governo ai fondi per lo spettacolo. Protagonisti gli attori e i registi della Milano capitale del teatro, che hanno annunciato l' intenzione di far salire di livello la protesta, arrivando all' occupazione dei palcoscenici e alla sospensione degli spettacoli.
Una mobilitazione nata sul palco dello Strehler di largo Greppi dove alla fine delle tre ore e mezza dello spettacolo "Sogno di una notte di mezza estate" (regia di Luca Ronconi), un interprete a rotazione estrae un foglietto e attacca le politiche culturali di Roma. «Abbiamo una crisi», è l' incipit per gli spettatori. Poi la denuncia: «L' attuale governo di centrodestra dimostra disprezzo verso le forme di sapere critico, investe solo lo 0,30 per cento del Pil ed è il fanalino di coda». Stessa scena ieri nel tardo pomeriggio. Dopo Raffaele Esposito, l' interprete di Oberon che aveva arringato il pubblico sabato sera, è toccato a Melania Giglio, che svolge il ruolo di Elena: dieci minuti di extra per il pubblico, imprevisti ma accolti con applausi, tanti in piedi, vari «Bravi, bravi». «Il futuro di istituzioni come il Piccolo e la Scala è a repentaglio. Senza un' adeguata risposta la no
stra protesta non potrà che assumere un carattere straordinario. Non permetteremo a questa classe politica di distruggere conoscenze, saperi e beni comuni che appartengono alla civiltà universale». Pausa. «Fino all' occupazione dei teatri». Giù il sipario. Esposito, che parla a nome della "Compagnia del Sogno di una notte di mezza estate", circa 40 persone tra attori e tecnici, che hanno già partecipato allo sciopero di venerdì scorso indetto dalla Cgil, ribadisce: «È arrivato il momento che anche gli attori si muovano, se non avremo risposta valuteremo provvedimenti drastici, dalla sospensione degli spettacoli fino alla loro occupazione». Domani, giorno di riposo, si cercheranno alleati in questa lotta tra gli artisti che si esibiscono nei 53 teatri milanesi. L' invito è a tutti gli operatori del teatro. Le adesioni saranno raccolte tra oggi e domani. Nel mirino degli artisti i tagli al Fus, il Fondo unico per lo spettacolo che ogni anno cala sempre di più. Secondo i dati forniti dal ministero dei Beni culturali, dai 459 milioni complessivi dell' anno scorso, per il 2010 siamo scesi a 414 milioni. Nel dettaglio ci saranno 3 milioni in meno per le fondazioni liriche (come la Scala) e circa 6 in meno per i teatri d' Italia. E dato che Milano ne è la capitale, si parla di tagli pesanti. Ad aggravare il quadro anche l' intenzione del ministro alla Cultura, Sandro Bondi, di riformulare le regole alla base dei contratti degli attori, dicono i sindacati, che potrebbero essere rivisti anche in chiave peggiorativa (oggi solo migliorativa). Solidale con la protesta l' assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, parte in causa visto il suo doppio curriculum artistico-istituzionale: «Sono vicino a questa protesta e se mi invitano andr ò all' incontro a difendere gli interessi di chi fa cultura – dice l'assessore-attore che ogni anno dà due milioni ai 22 teatri milanesi convenzionati e che ha comprato mille biglietti da regalare ai cittadini per il 27 marzo, giornata del teatro – . Lo spettacolo dal vivo viene umiliato da anni a favore della tv a cui abbiamo dirottato troppi soldi. Non si tratta di una questione di destra o di sinistra, si parla solo di cultura contro la barbarie». Non solo. «In un paese in cui il capo di gabinetto (Salvatore Nastasi, ndr) conta più del ministro – attacca provocatoriamente l' assessore – è evidente che c' è un problema di democrazia culturale». L' attrice Anna Maria Guarnieri solidarizza: «Il teatro è un disastro. La cultura è a rischio e un Paese è morto senza cultura». Supportano la mobilitazione anche i sindacati: «Sarà una protesta di lunga durata – pronostica Giancarlo Albori, segretario lombardo della Slc Cgil- siamo pronti anche a situazione estreme». –  ILARIA CARRA


 

ALLA SACALA
 Nostro post*

 

 La legge Barbareschi – Carlucci è pronta per essere approvata in parlamento.
Insieme alla volontà dell'Anfols (Ass. sovrintendenti) vi è quella di smantellare le Fondazione Liriche precarizzando ulteriormente e riducendo
gli organici.
In questo contesto si promuove il distacco della Scala dalle altre Fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale”. Come conseguenza si avrebbe l'isolamento dal resto dei lavoratori dei Teatri Lirici italian
i facilitando l'antico progetto dei "mercanti" del CDA scaligero di indebolirci nelle trattative sia per i rinnovi del CCNL che dell'Integrativo, poiché tutto l'impianto normativo verrebbe messo in discussione.
 
Per valorizzare l’eccellenza della Scala invece di “titoli"servono riconoscimenti sostanziali, cioè risorse economiche e non trasformazioni epocali a danno dei lavoratori volte a coprire le intenzioni del governo di dismettere la lirica e la cultura dagli interessi di Stato.

Il CDA della Scala” co-regista” di questo progetto finalizzato a privatizzarla è formato in gran parte da quegli stessi banchieri che vogliono appropriarsene.

Il Governo invece di coltivare il sogno che il teatro rappresenta, la cultura del paese, copre i mega b uchi delle banche e gli permette di fatto di svendere a loro il più importante teatro del mondo.

CUB SCALA 4 dic 2009

OGGI IL GOVERNO PROMUOVE LA GIONATA MONDIALE DEL TEATRO.
CON QUALE CORAGGIO?  UN VERO SPOT PUBBLICITARIO !

 
   


logo

  "Il Governo italiano in occasione della “Giornata” intende così dimostrare quanto la cultura italiana – ed il Teatro in particolare – sia oggi sorprendentemente presente nella società multietnica in cui viviamo e puntare i riflettori sul teatro, risorsa strategica del Paese, a cui tutti dobbiamo guardare nell’interesse della Nazione".

Per programmare e organizzare gli eventi di questa "Giornata" è stato costituito un Comitato organizzatore, di cui fanno parte anche l’AGIS (“Associazione Generale Italiana dello Spettacolo”) e l’ETI (“Ente Teatrale Italiano”), con il compito di predisporre un programma organico sull'intero territorio nazionale delle iniziative celebrative, volte, in particolare:

  • a sensibilizzare il pubblico, in particolare i giovani, alla conoscenza ed alla pratica delle arti di scena;
  • a promuovere la funzione educativa e sociale del teatro;
  • a valorizzare le arti di scena quale elevata forma di espressione artistica, fondamentale fattore di diffusione delle tradizioni culturali e di aggregazione e socializzazione delle varie realtà culturali del nostro Paese.

    http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/teatro/index.html 

  • Spot Giornata Mondiale del Teatro

    12 Marzo 2010

    OGGI ALLA SCALA SCIOPERO DI 8 ORE

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 10:26

    C'é DEL  GIALLO in SCALA

    Boicottano lo sciopero generale della Cgil, a cui noi aderiamo, mettendo in giro volantini sulle “buone azioni” del governo….che coraggio.
    Difendono la disastrosa nuova legge sull’arbitrato che fa il paio con il loro accordo sottobanco con la Direzione volte a bloccare i diritti dei precari per ottenere l'assunzione a tempo indeterminato.
    Non contenti tentano di bloccare l'elezione dei Rappresentanti della sicurezza attaccandosi a qualche assurdo cavillo, invece di promuovere il rispetto della legge dove in una azienda con più di mille lavoratori i rappresentanti della sicurezza devono essere in sei ed eletti da tutti.
    L'elezione delle RLS sono regolate da una legge, la 81/2008 che noi stiamo applicando alla lettera.

    CGIL, Abbiate il coraggio di rompere con queste organizzazioni che hanno altri fini rispetto al  bene dei lavoratori.

    Il diritto alla sicurezza non ha colore se non il rosso del sangue degli infortuni, quando non esiste un monitoraggio e una prevenzione accurata. Questa logica di spartizione, di chi intende il sindacato come un centro di potere, non passerà! 
    Chiediamo di rispettare la legge e di indicare subito il nome del commissario elettorale come ha già fatto la Cub in modo tale da decidere al più presto il giorno delle elezioni. La sicurezza dei lavoratori non può attendere e non può essere oggetto di lotte di potere.

    Cub Scala                                           Milano 11 marzo 2010 

    il volantino della UIL.

    Uil milano e lombardia IL SINDACATO DEI CITTADINI
    Chiarezza sulla tutela dei lavoratori No ad una tempesta in un bicchier d'acqua.

    Il Parlamento ha approvato in questi giorni un provvedimento che delega il Governo ad intervenire su numerose materie attinenti il lavoro.
    Tale norma risente pienamente, nella farraginosità del testo e negli aspetti di contraddittorietà che pur contiene, della mancanza di un confronto con e tra le parti sociali.
    Ciò conferma che , ferma restando la sovranità del Parlamento, per la qualità dei risultati è sempre preferibile che, in materia di lavoro, siano in primo luogo le parti sociali a confrontarsi..
    La normativa approvata definisce un canale parallelo, quello della conciliazione e dell'arbitrato, fermo restando la libera scelta di utilizzare la via giudiziaria.
    Già nell'Accordo quadro di riforma del modello contrattuale, che sottoscrivemmo con CISL e Confindustria il 22 gennaio 2009, la valorizzazione di procedure come arbitrato e conciliazione, accompagnata ad un ruolo attivo delle parti sociali, era prevista quale momento di contenimento dei contenziosi ai livelli fisiologici e di una loro riconduzione preferibilmente nell'alveo negoziale, piuttosto che in quello giudiziario.
    A parere della UIL, la norma non riguarda l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, e neppure l'interezza della legge 300/70, e non appare condivisibile l'esasperazione politico-sindacale che ha visto in questo provvedimento addirittura un attacco frontale al "diritto del lavoro in quanto tale".
    Questa è la nostra posizione che intendiamo ribadire in ogni sede assumendo decisioni coerenti e conseguenti.
    Alla ricerca di argomenti ritenuti più convincenti e utilizzando l'arma della strumentalizzazione in termini sistematici, la Cgil continua nella propria linea di accentuare lo scontro con il governo anteponendo scioperi e manifestazioni al perseguimento dei risultati.
    Noi vediamo sul tema dell'arbitrato il realizzarsi di una libera opzione in più per i lavoratori per vedere tutelati in tempi ragionevoli i propri diritti, così come riteniamo condivisibile l'obiettivo di ridurre il numero delle vertenze giudiziarie per motivi di lavoro, per i tempi di discussione lunghissimi che di fatto causano una disapplicazione sostanziale delle norme, con evidente danno per la parte debole dei procedimenti: i lavoratori che attendono i giudizi.
    Ovviamente, ancora una volta, si tratterà di svolgere le necessarie azioni sindacali di contrattazione e di vigilanza, riassumendo per altro un ruolo che, sulla materia, in parte si era andato riducendo.
    Il provvedimento definisce la via della conciliazione e dell'arbitrato sulle materie contrattuali, facendone un canale parallelo alla via giudiziaria che deve rimanere pienamente disponibile per i diritti fondamentali.
    La scelta di uno dei due canali e' volontaria per il lavoratore, che dovrà aver la certezza di trovarsi di fronte a forme di tutela diverse ma parimenti efficaci, differenziate però nei tempi di soluzione della controversia (sei mesi per l'arbitrato), rispetto ai tempi ben più lunghi del processo del lavoro.
    Per altro, la garanzia delle tutele ai lavoratori è fornita dalla regolamentazione della materia da parte della contrattazione collettiva, poiché l'arbitro dovrà decidere in base a quanto previsto nei contratti di lavoro.
    Rispetto alle spese relative alle controversie di lavoro è positivo il mantenimento della gratuità di tutti gli atti nell'ambito del processo e delle controversie di lavoro, per le quali rimane inalterata la possibilità di adire gratuitamente alla via giudiziaria nelle controversie di lavoro.
    Come UIL riteniamo urgente attivare tutti gli strumenti atti ad addivenire nel tempo più breve possibile ad accordi interconfederali che disciplinino in concreto la conciliazione e l'arbitrato in modo chiaro semplice e mantenendo le tutele fondamentali per i lavoratori. Infatti, in particolare per l'arbitrato individuale certificato e la clausola compromissoria, sarà importante che il sindacato al più presto li riconduca pienamente nell'alveo della contrattazione collettiva, sottoscrìvendo i relativi accordi con le parti datoriali, valorizzando le opportunità che essa offre rispetto a semplificazione delle procedure e riduzione dei tempi nella tutela dei lavoratori nelle controversie di lavoro.
    La UIL di Milano e della Lombardia promuoverà un'iniziativa in tempi brevi per discutere e approfondire tutti gli aspetti di merito sul tema dell'arbitrato anche con la partecipazione di giuslavoristi.

    09 marzo 2010
    20099 Sesto S. Giovanni (Milano) – V.le Marcili, 497 – Tei. 02 671103421 – Fax 02 2485766 Sito internet http://www.uilmilomb.it –

    23 Febbraio 2010

    ACCORDI SOTTOBANCO SUI PRECARI ALLA SCALA?

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 20:58

      I FATTI E LA DOTE

     

    Il coraggio della Cub è stato premiato. Oggi  la lotta  per l’abbattimento della precarietà alla Scala si pregia della vittoria delle prime 5 cause  partite collettivamente e senza indugi a settembre 09. I giudici riconoscono la retroattività del rapporto a tempo indeterminato fin dal primo o secondo contratto dei lavoratori coinvolti (anche a quelli che hannno cominciato nel 2004). I primi ricorsi Cub spianano la strada  ai ricorsi futuri  di decine di lavoratori.Vorremmo che questa dote non venga dissipata a favore di un accordo “pacco” che la direzione persegue a tutti i costi per la centinaia di precari coinvolti. Qualcuno (le solite OO.SS. CISL  UIL  ) è “separatamente “  tentato di accettarlo e firmarlo.

    A chi crede come noi  che il lavoro a tempo indeterminato è  un diritto trova la conferma dalle aule giudiziarie  della nostra Repubblica. Noi mettiamo a disposizione degli avvocati, delle  sigle sindacali democratiche, l’esperienza dei nostri per vincere.

    NO ad  accordi pacco.

    NO alla divisioni dei lavoratori con accordi separati.

     

    CUB SCALA     

    16 Febbraio 2010

    ELEZIONI RLS: LA CUB ATIIVA LA PROCEDURA

    Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 16:40

                ELEZIONI RLS CON LA PARTECIPAZIONE

                DI TUTTI I LAVORATORI DEL TEATRO!

                ILLEGITTIMA L’ASSEGNAZIONE ATTUALE

         Safety signs    

     
    SECONDO D.Lgs.81/2008 I RAPPRESENANTI DELLA SICUREZZA DOVREBBERO
    ESSERE IN SEI (ESSENDOCI PIÙ DI MILLE LAVORATORI IN SCALA) E NON TRE
    COME ORA.

    NON DEVONO ESSERE IMPOSTI DALLE SEGRETERIE (CISL-UIL)
    NE ELETTI CON UNA VOTAZIONE UNILATERALE (CGIL)

    IN MANCANZA DELLE ELEZIONI RSU, OSTACOLATE DA CHI VUOLE ABDICARE IL
    RAGGIUNGIMENTO DI QUESTO STRUMENTO DEMOCRATICO E VITALE PER I RAPPORTI
    SINDACALI, GLI R.L.S. DEVONO ESSERE ELETTI A SUFFRAGIO UNIVERSALE E A
    SCRUTINIO SEGRETO IN UN’UNICA GIORNATA ELETTORALE NELLA QUALE TUTTE LE
    SIGLE PRESENTANO I PROPRI CANDIDATI.

    POSSONO VOTARE TUTTI E ANCHE I NON ISCRITTI A SIGLE SINDACALI.

     LA CUB INTENDE INDIRE LE ELEZIONI

     DEGLI RLS NEL MESE DI MARZO 2010.

    La nomina dei componenti  della commissione elettorale e dei candidati dovrà avvenire entro e non oltre le  ore 12 del giorno  12.03.10 .

    Milano 12.02.10              Il segretario provinciale                                       

    Per conoscenza fax inviato alle sigle sindacali e Fondazione Scala.

    Oggetto : indizione elezioni  RLS

    La Cub Informazioni di Milano in persona del sottoscritto Segretario
    Provinciale D’Ambrosio Roberto in relazione all’accordo interconfederale
    per la costituzione delle RLS,  e in possesso in quanto Associazione
    Sindacale dei requisiti in esso previsti per attivare la procedura delle
    elezioni, preso atto della non esistenza della RLS regolarmente elette,
    comunica l’indizione delle elezioni per la costituzione della
    Rappresentanze per la Sicurezza dei Lavoratori nell’unità produttiva della
    Fondazione Teatro alla Scala di Milano.

    La Cub Informazione intende partecipare a tali elezioni.
    A tal fine il sottoscritto a nome dell’associazione sindacale che
    rappresenta, accetta espressamente e formalmente l’accordo
    interconfederale
    e il regolamento in esso contenuto, e la regolamentazione prevista dal
    vigente CCNL per la costituzione delle RLS.

    I sottoscritto designano sin d’ora componente della Commissione Elettorale
    il sig. Comina Germano.
    Tutte le Organizzazioni Sindacali che intendessero partecipare alle
    elezioni della RLS sono invitate a nominare il loro componente nella
    commissione elettorale e a presentare le loro liste entro e non oltre le
    ore 12 del giorno  12.03.10 .

    Milano 12.02.10                logo CUB

    11 Febbraio 2010

    SCALA: ELEZIONI RSA E CONGRESSO NAZIONALE. MELINA DELLA CGIL GELA LE RSU

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 23:19

                                      logo CUB
    Le RSU possono essere la vera rappresentanza autonoma e democratica di tutti gli iscritti e non iscritti in teatro. NON con le RSA elette da pochi.

    Infatti ; solo la CGIL utilizza le elezioni interne per scegliere i rappresentanti R.S.A, mentre CISL, UIL e FIALS calano dall’alto delle segreterie i rappresentanti dei lavoratori.

    Ci siamo voluti illudere che l’avvio delle procedure per le elezioni delle RSU da parte della CGIL a maggio non fosse stato solamente un gesto propagandistico e demagogico ma un sincero protagonismo responsabile da parte di chi detiene e rappresenta la maggioranza dei lavoratori.

    L’impegno di proprio pugno scritto a chiare lettere addirittura dal Segretario Nazionale SLC/CGIL dopo essersi visto consegnare una raccolta di firme massiccia per indire le RSU prese durante un ‘assemblea da lui presenziata in teatro, sembrava sincero, determinato e faceva ben sperare. Ci sbagliavamo.
    Chi fantasticava che la CGIL facesse in realtà "melina " per arrivare fino al Congresso Nazionale e rifare le RSA per un tornaconto legato alle loro dinamiche interne, per non dire a un regolamento di conti, aveva ragione.

    Di reale volontà non ce n’era e lo dimostra il fatto che mai una volta il segretario provinciale CGIL abbia preso contatti con rappresentanti sindacali della CUB che sono da sempre i promotori per le libere elezioni delle RSU. Ancora una volta si è preferito fare il gioco del pompiere sulle istanze progressiste e non creare le condizioni per un dialogo e per il rafforzamento dell’unità tra i lavoratori del teatro di cui tutti sentono il bisogno. Inoltre come di consueto in questi casi usa il metodo dello scaricabarile per non assumersi alcuna responsabilità. Attribuisce alle sigle più di stampo corporativo in teatro il fallimento delle procedure delle elezioni RSU.
    CISL e FIALS dovrebbero aver imparato a loro spese che la politica dell’isolamento non paga anzi, è autolesiva.
    Tutti hanno capito che conviene fare le RSU tranne una categoria, quella dei " burocrati sindacali" che con il successo delle RSU rischierebbero di restare fuori o perdere un po’ di potere e quindi per questo intendono evitarle come la peste. La battaglia per la democrazia è appena iniziata.
     
    Contro l’oblio dei  burocrati  è arrivato il tempo di indire le RSU.
    Per l’inclusione. Il teatro è di chi lo lavora.

                libertà è(reale) partecipazione –>

    CUB-Informazione/Scala
    Confederazione Unitaria di Base

    Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804-2666289 fax 02/70602409 www.cub.it – e mail cub.nazionale@tiscali.it 

    9 Febbraio 2010

    CAROVANA DEL LAVORO

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 22:56

     

    Unificare le lotte per il lavoro, no ai licenziamenti, estendere gli ammortizzatori sociali, garantire l’80% del salario perso  .QUESTA LOTTA E’ LA MIA LOTTA
    Corteo itinerante per unire idealmente tutte le lotte in corso
    LA CUB COLLEGA LE FABBRICHE IN LOTTA


    12 febbraio 2010
    AZIENDA ORA D’ARRIVO ORA PARTENZA
    INNSE 8,30 9,00
    Via Rubattino    
    Milano     
    MILANO  P.le Loreto, Angolo Via Porpora 9,15 9,20
    MARCEGAGLIA 10,30 11,00
    MANGIAROTTI
    Viale Sarca 336    
    Milano    
    LARES 12,00 12,30
    Via Roma 88
    METALLI PREZIOSI
    Via Roma 179    
    Paderno Dugnano    
    FIAT ALFA ROMEO 13,30 14,00
    Viale Alfa Romeo
    Arese    
    EUTELIA 15,00 15,30
    Via Olivetti 79
    Pregnana Milanese    
    NOVACETA 16,30 17,00
    Via Piemonte 66
    Magenta    
    MAFLOW 18;00  
    Via Boccaccio 1
    Trezzano sul Naviglio    
    GRIGLIATA
    SALAMELLE  VINO E CONCERTO FINALE

    In tutto il paese ed in tutti i settori sono in atto generose lotte per impedire licenziamenti e l’abbandono delle fabbriche.

    Inizia a maturare la consapevolezza che senza mobilitazione, senza lotta, i lavoratori saranno vittime predestinate della crisi di un sistema che dopo averli lungamente spremuti ora intende farli fuori senza tante cerimonie.

    Nel 2009 sono state concesse ben 9.180 milioni di ore di cassa integrazione; sono stati persi oltre 400.000 posti di lavoro senza considerare le altre migliaia persi per risoluzione dei contratti di collaborazione o di prestazione a partita Iva non censite.

    Meno male che la crisi non c’e’

    Le mobilitazioni sui luoghi di lavoro, oggi più che mai necessarie, vanno supportate da una mobilitazione generalizzata che coinvolga anche i lavoratori oggi non coinvolti dalla crisi.

    Siamo in presenza di una crisi sociale che sconvolge la vita di milioni di lavoratori; è grave l’assenza di una lotta generalizzata e il clamoroso ritardo nella percezione della enormità della crisi da parte del sindacato e dei partiti.

    Superare velocemente il ritardo

    Occorre essere coscienti che cgil, cisl e uil non sono sicuramente il soggetto su cui contare avendo da tempo esso rinunciato a fare del diritto al lavoro stabile l’obiettivo principale della loro azione. La concertazione e la disponibilità all’allargamento della precarietà hanno contribuito in misura determinante al peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita degli ultimi 20 anni. E’ necessario organizzarsi!

    La Cub propone di costruire un movimento più ampio che lotti per una serie di obbiettivi rivendicativi verso le aziende e verso le istituzioni.

    • Blocco dei licenziamenti, assunzione a tempo indeterminato dei precari

    • Estensione degli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori indipendentemente dal settore e dimensione delle aziende e dal tipo di contratto

    • Indennità di cig/cigs all’80% del salario perso

    • Gratuità delle mense scolastiche, degli asili nidi e canone sociale per i bassi redditi

    Questa piattaforma di contenimento degli effetti della crisi va accompagnata da un vasto e generalizzato intervento per la trasformazione e riconversione della struttura industriale orientata ad un nuovo modello di sviluppo incentrato sulla sostenibilità ambientale e sul superamento delle disuguaglianze sociali:

    • Piano di politica industriale per lo sviluppo di energie rinnovabili ed ecocompatibili, il risparmio energetico e il riassetto idrogeologico del territorio, esclusione del nucleare

    • Piano di massicci investimenti per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e delle scuole, sanzioni penali per gli omicidi sul lavoro e gli infortuni gravi;

    • Nuovo modello di mobilità delle persone e delle merci

     

    Milano 09/02/2010

    Confederazione Unitaria di Base

    Sede Nazionale: Milano V.le Lombardia 20 tel.02 70631804 cub.nazionale@tiscali.it www.cub.it www.cubvideo.it

     

     

    4 Dicembre 2009

    Protesta delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche lunedi’ 7 dicembre alla Scala di Milano

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 13:22

         Alla Scala Pacchi Natalizi?     No grazie!

    La legge Barbareschi – Carlucci è pronta per essere approvata in parlamento.
    Insieme alla volontà dell’Anfols (Ass. sovrintendenti) vi è quella di smantellare le Fondazione Liriche precarizzando ulteriormente e riducendo gli organici.

    In questo contesto il nostro Sovrintendente promuove il distacco della Scala dalle altre Fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale”. Come conseguenza si avrebbe l’isolamento dal resto dei lavoratori dei Teatri Lirici italiani facilitando l’antico progetto dei "mercanti" del CDA scaligero di indebolirci nelle trattative sia per i rinnovi del CCNL che dell’Integrativo, poiché tutto l’impianto normativo verrebbe messo in discussione .
     
    Per valorizzare l’eccellenza della Scala invece di “titoli"servono riconoscimenti sostanziali, cioè risorse economiche e non trasformazioni epocali a danno dei lavoratori volte a coprire le intenzioni del governo di dismettere la lirica e la cultura dagli interessi di Stato.

    Il CDA della Scala” co-regista” di questo progetto finalizzato a privatizzarla è formato in gran parte da quegli stessi banchieri che vogliono appropriarsene.

    Il Governo invece di coltivare il sogno che il teatro rappresenta, la cultura del paese, copre i mega buchi delle banche e gli permette di fatto di svendere a loro il più importante teatro del mondo.

    I lavoratori della Scala non credono a babbo natale, neanche se ha l’accento francese.

      La Cultura fa Paura  logo CUB Cub Scala   

    Protesta delle Fondazioni lirico-sinfoniche lunedi’ 7 dicembre alla Scala di Milano


    Presidio nazionale dei lavoratori delle fondazioni lirico sinfoniche in piazza della Scala dalle ore 14.30 alle ore 19.
    L’iniziativa rientra nelle lotte e mobilitazioni nazionali a sostegno della vertenza in atto nei confronti del Governo e delle nostre controparti datoriali (Anfols)".
    Vogliamo, Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto ormai da tre anni
    L’investimento pubblico nel settore.
    il superamento di una legislazione che impropriamente vincola le prerogative negoziali fra le parti e per una riforma del Settore discussa e condivisa tra le parti sociali.

     

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    Protesta delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche lunedi' 7 dicembre alla Scala di Milano

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 13:22

         Alla Scala Pacchi Natalizi?     No grazie!

    La legge Barbareschi – Carlucci è pronta per essere approvata in parlamento.
    Insieme alla volontà dell’Anfols (Ass. sovrintendenti) vi è quella di smantellare le Fondazione Liriche precarizzando ulteriormente e riducendo gli organici.

    In questo contesto il nostro Sovrintendente promuove il distacco della Scala dalle altre Fondazioni con la scusa del “Teatro Nazionale”. Come conseguenza si avrebbe l’isolamento dal resto dei lavoratori dei Teatri Lirici italiani facilitando l’antico progetto dei "mercanti" del CDA scaligero di indebolirci nelle trattative sia per i rinnovi del CCNL che dell’Integrativo, poiché tutto l’impianto normativo verrebbe messo in discussione .
     
    Per valorizzare l’eccellenza della Scala invece di “titoli"servono riconoscimenti sostanziali, cioè risorse economiche e non trasformazioni epocali a danno dei lavoratori volte a coprire le intenzioni del governo di dismettere la lirica e la cultura dagli interessi di Stato.

    Il CDA della Scala” co-regista” di questo progetto finalizzato a privatizzarla è formato in gran parte da quegli stessi banchieri che vogliono appropriarsene.

    Il Governo invece di coltivare il sogno che il teatro rappresenta, la cultura del paese, copre i mega buchi delle banche e gli permette di fatto di svendere a loro il più importante teatro del mondo.

    I lavoratori della Scala non credono a babbo natale, neanche se ha l’accento francese.

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    Protesta delle Fondazioni lirico-sinfoniche lunedi’ 7 dicembre alla Scala di Milano


    Presidio nazionale dei lavoratori delle fondazioni lirico sinfoniche in piazza della Scala dalle ore 14.30 alle ore 19.
    L’iniziativa rientra nelle lotte e mobilitazioni nazionali a sostegno della vertenza in atto nei confronti del Governo e delle nostre controparti datoriali (Anfols)".
    Vogliamo, Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto ormai da tre anni
    L’investimento pubblico nel settore.
    il superamento di una legislazione che impropriamente vincola le prerogative negoziali fra le parti e per una riforma del Settore discussa e condivisa tra le parti sociali.

     

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    3 Dicembre 2009

    Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 23:41

    <!–
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    SCALA,CUB: 7 DICEMBRE IN PIAZZA CONTRO LICENZIAMENTI E PER LAVORO-
    PRECARI TEATRO ALLA SCALA – LE VERTENZE     



    Giunti al diciottesimo appuntamento, anche quest’anno le organizzazioni della Confederazione Unitaria di Base, in occasione della prima scaligera, saranno in piazza della Scala a manifestare "per impedire i licenziamenti indiscriminati, per il diritto al lavoro, per il reddito e il diritto alla casa, per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario". "Per motivi opposti dai loro diciotto anni siamo anche noi alla prima, proprio con i padroni, i bancarottieri e il governo, gli stessi che hanno prodotto la crisi, e oggi festeggiano", annuncia Piergiorgio Tiboni coordinatore della Cub. "Ma i nostri obietti
    vi sono la trasformazione del precariato in lavoro stabile, la continuità del reddito, e anche per canone sociale degli affitti".(omnimilano.it)
    La Republica

                                                  

    logo CUB    ASSUNZIONE DI TUTTI E SUBITO!

    Una settimana si e l’altra pure, già da settembre, il capo del personale è costretto a rispondere, davanti ai giudici del lavoro, del comportamento illegale della Fondazione nei confronti di lavoratori costretti ad anni di saltuarietà contrattuale seppur in un rapporto di continuità lavorativa.–br–

    Le altre organizzazioni Sindacali che hanno l’esclusiva nella trattativa con la Direzione, non dovrebbero permettersi di ipotizzare un accordo “in deroga alla legge”.

    Se questa stabilisce che un contratto continuativo di oltre 9 mesi deve considerarsi a tempo indeterminato, non si deve far aspettare altro tempo a chi ha già maturato il diritto al posto fisso.
    E’ inoltre stabilito per legge che da quando la Scala è diventata Fondazione non esiste un limite al numero dell’organico dei lavoratori a tempo indeterminato .
    I precari della Scala hanno già aspettato abbastanza!

    Solo in un modo possiamo accettare l’accordo occupazionale per fermare le vertenze che si moltiplicano!


    Tutti gli aventi diritto       Vanno assunti a tempo indeterminato!      Adesso , Subito!

     

    CUB-lnformazione   Confederazione Unitaria di Base

    21 Ottobre 2009

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 00:12

     

    Venerdì 23 ottobre
    SCIOPERO GENERALE
    Manifestazione a
    TORINO
    in Via Verdi (di fronte alla RAI) alle 10,00
    MILANO P.zza Cairoli ore 9,00
    ROMA P.zza della Repubblica ore 10,00

    Ancora sciopero generale.

    Generalizzare e unificare le lotte in corso nella scuola, nelle fabbriche, nelle aziende e negli uffici sono gli obiettivi immediati dello sciopero generale previsto per venerdì 23 ottobre 2009.
    L’articolata piattaforma di CUB, Cobas e SdL rappresenta un ampio ed esauriente programma su cui costruire mobilitazione e consenso, fornendo uno strumento concreto e alternativo nelle mani delle lavoratrici e dei lavoratori.
    Le priorità sono:
    il blocco dei licenziamenti e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, consistenti aumenti di salari e pensioni,
    introduzione di un reddito minimo garantito per tutti,
    aggancio di salari e pensioni al reale costo della vita,
    continuità del reddito per cassintegrati e lavoratori atipici con assunzione a tempo indeterminato dei precari.

    Questa piattaforma,
    contro i tagli alla scuola pubblica delle leggi Gelmini e Aprea,
    rivendica l’abrogazione della legge Bossi-Fini e del pacchetto sicurezza,
    con il mantenimento del permesso di soggiorno per i lavoratori stranieri,
    il sostegno alle energie rinnovabili,
    l risparmio energetico e al riassetto idrogeologico,
    e un’opposizione al nucleare e alla privatizzazione dell’acqua.

    Inoltre all’ordine del giorno troviamo anche:
    la messa in sicurezza degli edifici dai rischi sismici e tolleranza zero per i responsabili degli omicidi sul lavoro,
    investimenti nell’edilizia popolare e razionalizzazione del patrimonio immobiliare attraverso ristrutturazioni e requisizioni, diritto di uscita dai fondi pensione chiusi,
    difesa del diritto di sciopero,
    fine del monopolio di Cgil, Cisl e Uil, con pari diritti alle organizzazioni dei lavoratori contro la pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare, e rappresentanza elettiva democratica sui posti di lavoro.

    CUB, Cobas e Sdl hanno aderiscono e partecipano alla Manifestazione Nazionale Antirazzista.

    MILANO, 14 settembre 2009

    CUB – Confederazione Unitaria di Base
    V.le Lombardia, 20 – Tel. 02/70631804 Fax 02/70602409

    12 Ottobre 2009

    Risposta alla RSA Cgil Teatro alla Scala

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 21:54

    ­Brand… ma come state?

    Abbiamo capito che vi diamo fastidio. Ma non certo con le millanterie e le fandonie penserete di screditare la fiducia guadagnata con il lavoro fatto a fianco dei lavoratori ?In un contesto in cui la CUB non viene riconosciuta organizzazione sindacale dalla Scala, quindi senza aver diritto di fare assemblee perchè non esistono elezioni delle R.S.U. Ci odiate perché dopo che all’Ansaldo molti lavoratori avevano vinto le cause, volevamo che l’integrativo fosse speso per l’assunzione dei 150 precari ? invece circa 6 milioni sono serviti a mantenerli stagionali, con l’unica eccezione di aumentare il numero di essi ma con la clausola “ se permangono le qualità di idoneità professionali “, potevano l’anno successivo rimanere sempre stagionali. La clausola ha di fatto permesso alla direzione di attivare il meccanismo formale ( anche se illecito) di licenziare ad agosto 08’ le 4 ragazze di palcoscenico e i 6 impiegati/e. A maggio 09’ di tagliare altri 8 ballerini, parliamo di lavoratori a servizio già da tanti anni.

    Abbiamo sostenuto a settembre 08′ la vertenza contro i licenziamenti con una serie di volantini e una conferenza stampa davanti al Piccolo Teatro e sempre a settembre lo sciopero, quello boicottato da Cisl, Uil e Fials. Vi abbiamo criticato perchè dal giorno dopo come previsto, non è stato fatto più nulla dal punto di vista delle mobilitazioni per questi licenziati. Infatti, sono state portate solo da un legale Cgil che tra l’altro le ha fatte perdere e poi ironia della sorte le avete portate mano nella mano da un legale rinomato per essere a contratto della CUB. Per tornare all’integrativo: Il resto dei soldi son serviti a scatenare una guerra sulla divisione della torta. Una guerra per il nulla, perché si sapeva in partenza che senza rinnovo del C.C.N.L nulla è percepibile. Ancor oggi a parte un dovuto anticipo nulla è stato percepito dai lavoratori perchè il rinnovo è fermo ( con questo governo cosa vi aspettavate? )

    Abbiamo per primi denunciato il carattere corporativo e fazioso della Fials (sindacato che raccoglie gran parte di orchestra e coro) con una sfilza di volantini anche nel video Cub. Voi Denunciate la Fials perchè non accettava le scelte dell’assemblea perchè a maggioranza operaia. Ma ha potuto farlo perchè non essendoci le R.S.U. le avete dato la possibilità di far quel che volevano. E sono tre anni che chiediamo in tutte le sedi di indire questo tipo di elezioni, che sanciscono l’inviolabilità dell’assemblea. Ci siamo opposti alla Fials con tutti i mezzi di persuasione possibili anche andando a casa di Dario Fo, che per lo scivolone antioperario a lui attribuito per causa di un giornalista, che strumentalmente aveva usato attraverso un’intervista le sue parole sul Caso Scala, egli si era dopo molte scuse impegnato a cercare di far da paciere. Tentativo fallito, Tè amaro ovviamente. Siamo sempre stati anni luce distanti dalle istanze della Fials ma non abbiamo mai minacciato il suo diritto di sciopero che è un diritto universale. Abbiamo chiesto che la firma dell’integrativo a fine guerra prevedesse la clausola del rientro delle ragazze. Inascoltati. Un esponente della C.U.B. ha evidenziato in video il possibile carattere maliziosamente strumentale in quella guerra volta a depistare i lavoratori su alcuni contenuti pacco dell’accordo. Niente di nuovo e di clamoroso. A maggio convinciamo gran parte dei ballerini in attesa del licenziamento a trovarsi un avvocato dato che le trattative di confederali e Fials prendono una piega a dir poco penosa, e meno male non vien fuori nessun accordo che prevede licenziamenti (anche perchè avevamo denunciato Uil, Cisl e Fials di sputtanarli pubblicamente se lo facevano, la Cgil se ne tira fuori e gli altri la seguono a fatica)

    Ai primi di luglio quando dovevano partire le cause degli stagionali, la Cgil sembra prendere la linea d’attacco che la CUB subito attiva. Invece tira il freno a sorpresa a favore di una trattativa con Lissner il boss. Il 2 luglio il militante Cub diventato a tempo indeterminato da un anno, dopo 25 da precario, ha tentato per questo di denunciare il rischio di ritardo che provocherà questa titubanza a favore di una trattativa che Lissner intende far solo per far ammuina. Viene aggredito. Il dissenso o la critica a questa Cgil è intollerabile. Scivolate fino a comportamenti tristemente stalinisti volti all’epurazione come nell’ultimo volantino, “precario brand.” Rivedetevi il film di guerra full metal jacket quando alla fine dice ”il nemico è dentro di noi”. Forse vi aiuterà. Per la cronaca anche la Uil, vista la moda, si attiva per le cause . Vedremo se vi assumerete la responsabilità politica per questa condotta a dir poco prudente da morire, di trascinar le cause fin oltre la fine dei contratti dei precari ( giugno/ luglio 2010). Come al solito Fials e Cisl in tutto ciò si sono dimostrati assenti per non dir peggio. Inqualificabili. Oggi però deve finir il tempo delle polemiche. Sarebbe tempo sterilmente perduto. E’ giunto il momento di ricompattarsi. Non esistono precari della Cgil della Uil o della Cub o inglesismi al seguito. E’ giunto il momento del " Tutti per uno e uno per tutti " Chi tocca un precario colpisce tutti i lavoratori. Ogni causa di lavoro è la causa di tutti i lavoratori. Ogni vittoria è la vittoria di tutti.

     

      C.U.B.                   Autorganizzati Spettacolo

    9 Ottobre 2009

    FACCIAMO VALERE I TUOI DIRITTI: INSIEME – OLTRE LA CULTURA DEL PROFITTO. AZIONI, NON PAROLE

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 14:09


    CUB: il coraggio di volare – Nella conferenza stampa dell’assemblea promossa dalle organizzazioni dell’industria, della scuola, del credito, del commercio e dei servizi, della sanità, dei postali, degli inquilini e dei pensionati sono stati presentati dal sindacato di base i rimedi per uscire da questa crisi –

    Per il 23 ottobre sciopero generale con manifestazioni a Roma, Milano e Torino.

    Risposta alla iniziativa giudiziaria promossa da Rdb08-10-2009

    Dalle assemblee ai tribunali borghesi la via per un nuovo soggetto sindacale.


    L’ordinanza del tribunale appare sconcertante poiché omette completamente di prendere in considerazione tutti gli argomenti addotti dalla difesa della C.U.B.
    Infatti, il giudice non spende una sola parola né sulla violazione da parte della RdB dell’obbligo di comportamento secondo correttezza e buona fede, né sull’eccezione di inammissibilità della sospensione stante l’avvenuta integrale esecuzione della delibera impugnata, né sulla situazione di conflitto di interessi in cui si trovavano i membri del coordinamento provenienti dalla RdB, e neppure sulla valutazione comparativa dei contrapposti danni che potevano derivare alle parti dall’accoglimento o dal rigetto della richiesta di sospensione.
    La decisione del giudice lascia poi veramente perplessi laddove rileva d’ufficio la presunta nullità della convocazione del coordinamento diramata il 7 aprile 2009 da Tiboni, Montagnoli e Scarinzi; tralasciando ogni considerazione in punto di diritto (e sui contrari precedenti giurisprudenziali ignorati dal giudice), il giudice ha dimenticato il dato essenziale che la convocazione della riunione del coordinamento nazionale è stata decisa dai coordinatori in carica nella loro totalità (al momento non ce ne erano altri).
    Il 7 aprile 2009 i signori Leonardi, Antonini e Fascetti erano ancora autosospesi dalla partecipazione alle riunioni dei sei coordinatori, e tale autosospensione è stata revocata dal coordinamento nazionale della RdB solo il successivo 28 aprile.
    In ogni caso, la vera e profonda abnormità è costituita dall’atteggiamento di Rdb che afferma con entusiasmo che la “sconfitta giudiziaria” – e quindi, nella sostanza, la decisione del giudice – attesterebbe “la totale carenza di prospettiva” della nostra linea sindacale e la corrispondente validità di un’altra linea, e ciò che stride in questo atteggiamento non è solo il fatto che un vizio di forma nella convocazione dell’assemblea non ha, né può avere, nulla a che vedere con i progetti e le strategie di lotta a difesa dei lavoratori, ma il fatto stesso che si possa immaginare che debba essere un giudice, un giudice dello stato borghese preposto ad applicare la legge dello stato borghese, a stabilire quale “prospettiva” sindacale sia più adatta alla situazione politica e agli interessi dei lavoratori, ci provoca un’irritazione persino maggiori rispetto alla contrarietà per un provvedimento giudiziale che riteniamo incongruo e solo apparentemente motivato.
    Perché si è arrivati alla iniziativa giudiziaria da parte di Rdb
    I 3 coordinatori della CUB, espressione di RDB, autosospesi dalla carica da oltre un anno, indicono per maggio 2009 un’assemblea costituente della Cub (come se già non esistesse) con la pretesa che questa, aperta ad altre organizzazioni di base, sia quella propria di questa confederazione, con il chiaro obiettivo di appropriarsi della Cub per affermare il proprio progetto sindacale.
    Così RDB parte a propagandare e poi a realizzare per maggio 2009 l’assemblea di questa “nuova” confederazione, forte del fatto che sulla sua scia si sarebbero mosse alcune frange della CUB.
    Per meglio portare avanti questo disegno necessitava, però, e urgentemente, paralizzare le iniziative messe in atto dagli altri coordinatori di CUB per salvaguardare la vita dell’organizzazione.
    Ed ecco che i 3 coordinatori autosospesi si “dissospendono” non appena i tre coordinatori in carica (al momento non ce ne erano altri e quindi con decisione – checchè ne dirà poi un giudice –  assunta dalla loro totalità!) provvedono a convocare la riunione del coordinamento per organizzare l’assemblea ordinaria della CUB come previsto non solo dallo Statuto, ma anche da precise decisioni  assunte collettivamente nel precedente mese di dicembre.
    Alla riunione del coordinamento, il 6 maggio 2009, intervengono (nonostante il giudice la ritenga mal convocata!) ben 43 componenti del coordinamento su 45.
    I componenti il coordinamento di nomina RDB, in massa:
    – si oppongono alla mozione portata avanti dai coordinatori CUB diretta a fissare per i primi di ottobre 2009 l’assemblea congressuale con contestuale riassegnazione della carica dei sei coordinatori che fino ad allora avevano dimostrato di non saper superare le loro divergenze
    – presentano una loro proposta che prevedeva una sostanziale autocritica da parte di tutto il Coordinamento sulle scelte fino ad allora operate perché non in sintonia con RDB e quindi l’inglobamento della assemblea della CUB nell’assemblea costituente del Nuovo Sindacato indetta, solo dai tre autosospesi coordinatori di area RDB.
    Ovvia la inaccettabilità di quest’ultima proposta; RDB si dimostra indisponibile a fissare una diversa data dell’assemblea e, pertanto, si passa al voto con il risultato che vede la mozione che fissa finalmente una data per l’assemblea ordinaria della CUB, passare con la maggioranza semplice.
    Di lì a poco arriva la diffida, tramite legale, di esponenti RDB rivolta agli altri coordinatori affinché non portino ad esecuzione quella decisioni sul presupposto che, anche per la convocazione dell’assemblea ordinaria, vi sarebbe  la necessità della maggioranza qualificata dei 2/3.
    Non ci vuole un’aquila per capire che una simile iniziativa, trasformatasi poi, addirittura in una azione giudiziaria, non aveva affatto di mira l’interesse della CUB, ma semplicemente quello di coloro che, preferendo evitare un confronto ed un dibattito in sede congressuale, avevano già deciso di procedere nella loro strada con l’obiettivo di disarticolare la CUB, confidando di poterne riassorbire parti in un diverso organismo su cui RDB, ovviamente, manterrà l’egemonia.
    Ed ecco che, per impedire i congressi, prima, di CUB Trasporti e, poi, dell’intera CUB, RDB affida le questioni ai tribunali di questo paese giocando col bilancino sul rispetto delle norme formali.
    Ad agosto i funzionari di RDB hanno, infatti perso, quella volta in silenzio, la loro  causa d’urgenza contro Cub Trasporti. e subito dopo (quanto grande era il loro interesse alla vita di questa organizzazione e quanto strumentale la loro iniziativa!) hanno comunicato la loro fuoriuscita da essa, senza neppure aspettare il giudizio di merito.
    Oggi, strombazzano come vittoria il fatto che, nella seconda causa d’urgenza promossa, questa volta, addirittura per impedire l’effettuazione della Ia IIl Assemblea Nazionale della CUB, un altro giudice avrebbe rinvenuto vizi nelle relative delibere perché non sarebbero state approvate con la maggioranza dei 2/3 da lui ritenuta quella prevista dallo Statuto.
    Questo giudice, senza neppure esaminare se l’interesse di RDB a bloccare il l’Assemblea Nazionale fosse effettivamente meritevole di tutela, ha, così, ritenuto che anche per la semplice convocazione di una assemblea obbligatoria per la nostra confederazione sia necessario raggiungere una maggioranza dei 2/3 dei componenti il coordinamento, una maggioranza, nel nostro caso ovviamente difficile da raggiungere se i 15 componenti il coordinamento di RDB sui 45 complessivi continuano a mantenersi indisponibili a fissare una data per l’assemblea della CUB.
    Ed ecco il risultato così assurdo che sta sotto quanto proclama RDB nei suoi comunicati, sventolando come suo vessillo l’ordinanza del giudice: senza il nostro assenso la CUB non può indire la propria assemblea generale!
    Che tipo di sindacato vuole costruire chi preferisce spostare il terreno del confronto dal piano dell’assemblea a quello dei tribunali borghesi affidando la soluzione delle divergenze proprio agli organi di quello stato che è, oggi più che mai, espressione degli interessi antagonisti alle classi che noi avremmo la pretesa di rappresentare?.

    Milano 6 Ottobre 2009

    Walter Montagnoli – Cosimo Scarinzi – Tiboni P.Giorgio

    30 Settembre 2009

    INCUBO AMIANTO – THE END ?

    Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 20:38

     

    OGGI 29 SETTEMBRE 09’, dopo molteplici controlli da parte dell’A.S.L. sulla tenuta della camera stagna creata in volta platea e 2° galleria per la bonifica dell’amianto, comincerà lo smaltimento vero e proprio.

    Per noi è un grande giorno frutto di una lunga battaglia che ha visto i lavoratori partecipi. Con la nostra determinazione e l’aiuto dei migliori esperti di ”lotta all’amianto” abbiamo costretto Comune, A.S.L. e Fondazione Scala ad adoperarsi per la nostra salute e quella del pubblico.

    Abbiamo sostenuto L’RLS anche nei momenti più delicati come il 5 agosto 09 nel deserto estivo, quando rispetto alla mancata esecuzione dei lavori di bonifica che dovevano cominciare il 23 luglio, ci siamo rivolti ai nostri legali per intraprendere azioni giudiziarie per mancata tutela della salute dei lavoratori.

    La minaccia di esser trascinati in tribunale e sui giornali per un fatto così grave ha nuovamente creato, come a gennaio nell’episodio che riguardava l’incapsulamento della cupola, il benefico effetto di far muovere i burocrati che nonostante sappiano ben usare l’arma dell’oblio al fine di risparmiare sulla nostra pelle e per non far sapere nulla al pubblico, han dovuto questa volta correre, per recuperare il ritardo accumulato. Ma non abbastanza, per non far chiudere due mesi il Loggione e spendere nell’emergenza e sulle spalle della collettività più di 700.000 € e inventarsi poi una serie di scuse fantasiose e concertate a cui son subito abboccati i media.

    La responsabilità del ritardo è del Comune di Milano e di chi, nella direzione, gli ha fatto credere che i lavoratori avrebbero dimenticato e subìto il problema Amianto, come in tutti questi anni.

    Oggi il nostro impegno è rivolto a risolvere il problema amianto nel deposito di Figino, dove lavora la squadra trasporti, il cui tetto ne è pieno e marcio. Un luogo lontano dalla ribalta del Piermarini ma vicino ai nostri pensieri già dal 29/ 06/09 data in cui informammo con raccomandata la direzione circa la pericolosità da verificare al più presto. Attendiamo ancora risposte scritte.

    Intanto la nostra solidarietà e sostegno va ai comitati di lotta contro l’amianto che attendono da anni lo smaltimento dalle loro case a Milano della sostanza killer da parte del Comune.
                                                                                  
                                                                                           CUB-lnformazione
                                      Confederazione Unitaria di Base
      video di gennaio 2009

    YouTube – Amianto al Teatro alla Scala di Milano
    2 min 36 sec
    www.youtube.com

    ttp://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2009/09/01/la_scala_torna_a_far_parlare_di_se_ora_per_amianto.html

    3 Settembre 2009

    Amianto alla Scala, bonifica tardiva –

    Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 18:47

    Tiboni, CUB: “Ennesimo intervento a scoppio ritardato alla faccia della tutela della salute di lavoratori e cittadini.”02-09-2009

    Il sindacato di base aveva allertato circa la presenza di amianto già alla fine dello scorso anno. Chiusa per due mesi la galleria del teatro milanese per l’eliminazione dalla fibra nociva.

    0407200902204072009065proiettori volta platea

     I primi a segnalarlo erano stati i sindacalisti della CUB alla fine di novembre dello scorso anno (notizia riportata da CRONACA QUI il 26 novembre e da EPOLIS Milano il 12 febbraio di quest’anno), la cui presenza causerà la chiusura della galleria del Teatro alla Scala di Milano per circa due mesi, fino alla fine di ottobre.
     Al contrario è solo di qualche giorno fa la decisione di Comune, Asl e Fondazione Teatro alla Scala di iniziare i lavori di bonifica dell’amianto, in accordo con il sindaco Letizia Moratti e il sovrintendente Stéphane Lissner, un intervento previsto già alla fine di luglio ma posticipato al 26 agosto per la richiesta dell’Asl di mappare tutta la sala.
     “Contrariamente a quanto si vorrebbe far passare ora, il materiale tossico era stato rinvenuto proprio l’anno scorso da un gruppo di lavoratori all’interno dei locali frequentati dalle maestranze tecniche e dai vigili del fuoco” Specifica Piergiorgio Tiboni, coordinatore nazionale della CUB. “Parliamo del rivestimento delle bocche dei fari sala, nella zona cupola soprastante la platea, oltre a una sua presenza sparso all’interno del locale delle parti adiacenti le passerelle di servizio.” vi
     A suffragare ulteriormente la presenza di amianto è la patologia riscontrata a un vigile del fuoco direttamente legata alla fibra di amianto ( il mesotelioma pleurico).
     Da parte degli stessi lavoratori era stata richiesta un’immediata verifica da parte della dirigenza e delle autorità competenti la Fondazione, e la successiva e tempestiva bonifica dei locali indicati dalla fibra di questo pericoloso materiale.
     “Adesso fingono di preoccuparsi della salute di chi va a teatro, soprattutto per evitare che chi aveva già comprato i biglietti per gli spettacoli di settembre chieda il rimborso. In realtà questo intervento a scoppio ritardato non tiene minimamente conto della salute dei lavoratori e viene fatto solo per non perdere la faccia.” Conclude Tiboni.

    MILANO, 01 settembre 2009.

    CUB – Confederazione Unitaria di Base
    V.le Lombardia, 20 – 20131 Milano
    tel. 02 70631804 – Fax 02 70602409

    6 Agosto 2009

    Bonifica Amianto: Diffida e richiesta di accesso

    Filed under: Uncategorized — Tag: , — Lavoratoriscala @ 11:22
    Spett.le

    Fondazione Teatro alla Sacala

    ufficio del personale

    c.a. Dott. D. Mecca

    via Torino 68

    20123 Milano

    Raccomandata AR

    Anticipata via fax 02 88793466

    Milano, 5 agosto 2009

    OGGETTO: Diffida e richiesta di accesso

    Facciamo seguito alla corrispondenza precedente e ai colloqui informali, prendendo atto, con rammarico, del fatto che la fondazione teatro alla Scala non ha provveduto a dare esecuzione ai provvedimenti di salvaguardia della salute e alla rimozione dell’amianto durante la pausa estiva come da voi comunicatoci in data 13 gennaio 2009.

    Ai sensi dell’art. 9 della legge 20.5.70 n. 300 e dell’art. 2087 c.c. Questa O.S. e i lavoratori tutti (iscritti o non iscritti) chiedono di poter controllare (con il supporto di tecnici) lo stato attuale del luogo di lavoro e la presenza di amianto.

    Chiedono di avere risposta non equivoca entro e non oltre 5 giorni dal ricevimento. La presente vale anche quale richiesta di incontro urgente.
    Vi ribadiamo che In mancanza di riscontro (e comunque in assenza di certe risoluzioni del problema) abbiamo conferito incarico all’avv. Giovanni Giovannelli, del Foro di Milano, con studio in Via Cadore 36, di predisporre idonee azioni di tutela della salute. In particolare intendiamo, in mancanza di risposte convincenti, procedere a ricorso per accertamento tecnico preventivo, con la contestuale richiesta ex art. 700 c.p.c. di ordine cautelare di immediata rimozione dell’amianto, senza escludere di avanzare altresì richiesta di sequestro dei locali inquinati.

    La presente costituisce diffida formale e intimazione a provvedere, fatti salvi i danni già causati, da risarcirsi integralmente.

    In attesa di un sollecito riscontro

    Cordiali saluti

    CUB-Informazione Confederazione Unitaria di Base Milano: V.le Lombardia 20 – tel. 02/70631804-2666289 fax 02/70602409 www.cub.it – e mail cub.nazionale@tiscali.it

    7 Luglio 2009

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 18:52

    Storie di ordinaria follia

    Il 2 luglio la cgil  convoca una assemblea alla camera del lavoro, invitando tutti (sottolineamo tutti ) i lavoratori precari del teatro alla Scala. All’assemblea sono presenti una trentina di lavoratori. Si discute di come risolvere la  precarizzazione degli stagionali…
    All’assemblea partecipa anche un lavoratore che è stato, fino a ieri, per vent’anni, precario.
    Prima dell’incontro distribuisce una cartolina pieghevole, presentazione dell’associazione sindacale Bios, emanazione di San Precario e un volantino in cui spiega che la volontà di risolvere l’annosa questione della precarietà in scala è cosa buona e giusta, da qualsiasi parte provenga.
    Inoltre in esso si ricorda di come questa volontà, da parte nostra sia stata sempre chiara; lo certificano gli innumerevoli incontri fra i legali e i lavoratori, le numerose iniziative e le mayday in cui i lavoratori autorganizzati della scala sono sempre stati in pole position
    Nel momento in cui inizia la discussione però l’andazzo prende una strana piega.
    Invece di spiegare il modo con cui si ha intenzione di affrontare le cause di lavoro, di come trasformarle in una causa veramente collettiva e quindi potenzialmente rivendicativa, si spiega che l’intenzione del sindacato confederale è di andare a discutere il  giorno 9 luglio 09 l’ampliamento dell’organico con la direzione del teatro
    Al chè il lavoratore suddetto  prende parola per dire una cosa ovvia: l’ampliamento dell’organico è una cosa positiva se non è giocato in favore di alcuni, sulla pelle di tutti!  L’incontro del 9/7, per questo, è una nota fuori tempo, un incontro addirittura stonato rispetto alla situazione  di crisi in cui versa l’Italia.
    L’intervento però verrà interrotto da un’aggressione verbale, concitata ed isterica, perpetrata da diversi rappresentanti della cgil che intimano al lavoratore di uscire dalla sala, arrivando perfino ad atteggiarsi in modo aggressivo  e minaccioso.
     L’episodio è grave, è importante raccontarlo, ma, si badi bene, non è nostra intenzione soffermarcisi
    Vogliamo focalizzarci su’altro fatto che è addirittura più grave. Per mettere in moto una exit strategy dalla precarizzazione scaligera è necessario mettere in fila alcuni passaggi: è necessario che che tutti i lavoratori impugnino i propri contratti stagionali. L’utilizzo fraudolendo della stagionalità è fortemente probabile. Ogni organizzazione sindacale deve spingere in tal senso. Solo nel momento in cui l’azienda avvrà annusato l’odore della compatezza e della determinazione, sarà possibile mettere in campo una mobilitazione rivendicativa incisiva.
    Una tratattiva prematura salverà pochi forse  ma legittimerà politiche di ulteriore precarizazzione con l’introuzione dei meccanismi di outsourcing(appalto). Basta guardarsi attorno per capire che questo è il Male che nell’arco di poco tempo eroderebbe i diritti di tutti.

    Autorganizzati scala
    Associazione sindacale Bios/San precario
    Confederazione unitaria di base

    17 Giugno 2009

    Procedura dì attivazione per l'elezione RSU – RLS

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 21:56

    Comunicazione via fax.

    Sigg. Dentoni UILCOM UIL MILANO, Zambelli FISTEL CISL, Malatesta FIALS, Pizzamiglio e Albori SLCCGIL 

    Oggetto: Procedura dì attivazione per l’elezione RSU – RLS
    La nostra organizzazione ha raccolto le firme necessarie per procedere alle elezioni delle RSU-RLS nella Fondazione Teatro alla Scala.
    Prima di procedere all’indizione delle stesse, anche alla luce della richiesta avanzata dalla Cgil di un incontro sullo stesso tema, Vi chiediamo la disponibilità ad un incontro tra tutte le organizzazioni sindacali interessate alle elezioni.
    Rimaniamo in attesa di una vs. urgente risposta, in caso negativo procederemo alla indizioni delle elezioni.                     Milano 09.06.09
    per la Cub Informazione Trifiletti Guido

    Procedura dì attivazione per l’elezione RSU – RLS

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 21:56

    Comunicazione via fax.

    Sigg. Dentoni UILCOM UIL MILANO, Zambelli FISTEL CISL, Malatesta FIALS, Pizzamiglio e Albori SLCCGIL 

    Oggetto: Procedura dì attivazione per l’elezione RSU – RLS
    La nostra organizzazione ha raccolto le firme necessarie per procedere alle elezioni delle RSU-RLS nella Fondazione Teatro alla Scala.
    Prima di procedere all’indizione delle stesse, anche alla luce della richiesta avanzata dalla Cgil di un incontro sullo stesso tema, Vi chiediamo la disponibilità ad un incontro tra tutte le organizzazioni sindacali interessate alle elezioni.
    Rimaniamo in attesa di una vs. urgente risposta, in caso negativo procederemo alla indizioni delle elezioni.                     Milano 09.06.09
    per la Cub Informazione Trifiletti Guido

    13 Maggio 2009

    Sciopero generale venerdi 15 maggio 09

    Filed under: Uncategorized — Tag: — Lavoratoriscala @ 14:22

    La C.U.B. Alla Scala aderisce allo sciopero generale di 8 ore dei sindacati di base perché:

    Anche alla Scala avvengono licenziamenti illegittimi e indiscriminati dagli impiegati alle operaie e alle ballerine/i.

    Anche alla Scala c’è troppo precariato, ed è arrivato il momento delle stabilizzazioni.

    Anche alla Scala avvengono infortuni sul lavoro che si possono facilmente prevenire ed evitare.

    Anche alla Scala per tanto tempo si è chiuso gli occhi sulla tutela della salute dei lavoratori in particolare nei confronti dell’incubo amianto.

    Il 15 saremo in piazza per dire che impediremo i tagli allo spettacolo e lo smembramento delle fondazioni liriche e del suo tessuto culturale e sociale. Il governo è il principale responsabile del blocco del rinnovo del Contratto nazionale fermo da più di due anni.

    General Strike    Milano L.go Cairoli 9,30. 
     

     SCIOPERO GENERALE indetto dal sindacalismo di base

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